Umineko no naku koro ni (letteralmente “Quando piangono i gabbiani”) nasce originariamente come doujin soft visual novel, prodotta dal gruppo giapponese 07th Expansion, autore del più famoso Higurashi no naku koro ni.
VISUAL NOVEL
Non è immediato per un occidentale capire esattamente cosa sia una visual novel. Spesso su siti o forum occidentali produzioni di questo genere vengono anche chiamate “giochi”, ma non è esattamente quella la definizione corretta. Una visual novel è in definitiva un “romanzo visuale”, ovvero un particolare modo per raccontare una storia. Non c’è di fatto alcun gameplay e tutto quello che il giocatore, o per meglio dire il lettore, deve fare è schiacciare invio o spazio per far proseguire il testo che scorre sullo schermo. Il testo è accompagnato da immagini per lo più statiche, che rappresentano i protagonisti della scena in corso sullo sfondo di paesaggi anch’essi statici, che variano in base alla storia. In sottofondo suonano brani adatti alla situazione narrata e in caso di particolari avvenimenti sono riprodotti effetti sonori. Ci troviamo insomma di fronte ad un romanzo vero e proprio, arricchito però da immagini e suoni. La tipica piattaforma su cui girano questi programmi è il PC, ma esistono anche adattamenti successivi per cellulari e patch per far girare su console portatili il gioco.
MISTERIOSI OMICIDI SU UN'ISOLA ISOLATA DA UN TIFONE
La trama di Umineko inizia il 4 Ottobre 1986 con la presentazione dei personaggi principali: si tratta della ricca famiglia Ushiromiya, che sta per tornare sull’isola di Rokkenjima per l’annuale conferenza di famiglia con il capostipite della stessa, Kinzo Ushiromiya. Kinzo ha avuto quattro figli, che tornano con i rispettivi compagni ed i figli. L’apparente felice riunione dei familiari ha in realtà uno scopo ben più gretto: discutere la spartizione della ricchissima eredità che presto lascerà il padre, a cui i medici danno ormai pochi mesi di vita. Tutti e quattro i figli si trovano infatti in ristrettezze economiche. Inoltre, i tre minori sospettano che il fratello maggiore si sia appropriato segretamente dei beni del padre e lo vogliono costringere a pagare parte dell’eredità in anticipo. Tutto questo non arriva alle orecchie dei quattro nipoti di Kinzo, che preferiscono godersi la rimpatriata fra cugini.
Il protagonista principale della vicenda è Battler, figlio del terzogenito del capofamiglia, di ritorno sull'isola dopo sei anni di assenza e di completa estraniazione dal resto della famiglia. Per rabbia nei confronti del padre, che si era risposato subito dopo la morte della sua prima moglie, il ragazzo aveva infatti deciso di tagliare completamente ogni contatto ed era uscito dal registro familiare degli Ushiromiya. Attraverso i suoi occhi di diciottenne, veniamo a conoscenza delle stranezze di Rokkenjima: tra queste, il ritratto appeso nella sala principale della villa di famiglia di una bellissima donna, la Strega d’Oro Beatrice, accompagnato da un misterioso e cruento epitaffio che presenta un complicato enigma. Si dice che chi lo risolverà troverà le 10 tonnellate di lingotti d’oro che si narra la strega avesse donato in passato a Kinzo a seguito di un patto che coinvolge la magia nera. Tale oro gli ha permesso di ricostruire la ricchezza e il potere degli Ushiromiya, distrutti e decimati dal grande terremoto del Kanto nel 1923.
Neanche mezza giornata dopo l’arrivo sull’isola, un tifone colpisce le coste del Giappone, rendendo di fatto impossibile ogni tentativo di lasciare o arrivare sulla stessa. L’intera Rokkenjima è proprietà di Kinzo, è coperta da una vasta foresta e le uniche abitazioni sono la grande villa principale, una casa per gli ospiti e una cappella, circondate da un grande giardino. A parte la famiglia e la servitù, non c’è nessun altro essere umano a Rokkenjima.
Durante la notte fra il 4 e il 5 ottobre, 6 fra le 18 persone presenti sull’isola vengono uccise in modo cruento e misterioso. Ha così inizio una serie di omicidi apparentemente legati all’epitaffio della strega, la quale, attraverso delle lettere, incita i sopravvissuti a risolvere l’enigma e a trovare l’oro, pena la loro morte uno dopo l’altro…
Apparentemente Umineko inizia come la più classica delle storie gialle, con un impostazione che può far ricordare Dieci piccoli indiani. Tuttavia ben presto se ne scosta, ed elementi magici, streghe e demoni si aggiungono al già nutrito cast di personaggi. Il protagonista Battler, uno degli ultimi sopravvissuti, si troverà a combattere contro la strega Beatrice in un “gioco” in cui il 4 e il 5 Ottobre si ripeteranno incessantemente. Per riavere la sua famiglia, Battler dovrà riuscire a spiegare tutti gli omicidi che la strega gli mostrerà in modo tale che risultino possibili anche per un essere umano. Beatrice invece tenterà di fargli accettare l’esistenza della magia, in modo tale da poter tornare completamente in vita.
Attorno ai due protagonisti ruota un fittissimo cast di personaggi, che aumenta man mano che prosegue la storia, ancora in corso in Giappone. Il conto dei personaggi finora apparsi raggiunge la cinquantina e non è detto che non aumentino ancora, giacché ad ogni nuovo capitolo viene introdotto qualcuno di nuovo.
A differenza di quanto alcuni credono, Umineko non è il seguito del più famoso Higurashi, ma è una storia a parte. Nel corso della narrazione i riferimenti ad Higurashi non mancano, ma sono più un cameo spesso scherzoso che un vero e proprio collegamento fra le due storie. Il personaggio forse più legato ad Higurashi è quasi certamente la strega Bernkastel.
UNA STORIA LUNGA
Umineko no naku koro ni è una storia molto lunga, divisa fino ad oggi in sei diversi “Episodi”, rilasciati in cd da installare sul computer. Ogni episodio racconta una sessione di gioco fra Battler e Beatrice, in cui si ripetono il 4 e il 5 Ottobre 1986 e ogni volta vengono presentati nuovi enigmi e omicidi apparentemente impossibili. Al momento, la storia può essere suddivisa, come già per Higurashi no naku koro ni, in due diversi “archi”.
I primi 4 episodi vengono definiti Question Arc e presentano misteri da risolvere, dando però anche maggiori informazioni sulla storia della famiglia e sulla psicologia di ognuno dei personaggi. Gli episodi dal 5 in poi, in cui il titolo della serie cambia diventando Umineko no naku koro ni chiru – When They Cry 4, sono stati definiti dall'autore stesso Core Arc e pur fornendo suggerimenti relativi alla risoluzione degli enigmi precedentemente presentati, ne illustrano anche di nuovi.
L’ultimo episodio della visual novel, il sesto, è uscito il 30 Dicembre 2009. È opinione comune tra i fan che in totale ne verranno prodotti otto, esattamente come per Higurashi no Naku Koro ni, tuttavia non esistono informazioni certe e non è escluso che il numero possa aumentare. 07th Expansion rilascia 2 episodi all’anno, uno durante il Comiket d’Estate in Agosto e uno durante il Comiket d’Inverno in Dicembre. Il successo di queste visual novel, almeno al Comiket, sembra assicurato: le copie del nuovo episodio vengono in genere esaurite dopo circa mezz’ora l’apertura della fiera.
UN MISTERO RISOLVIBILE?
La maggiore attrattiva di Umineko è probabilmente l’elevatissimo numero di enigmi che propone, apparentemente impossibili da risolvere. Il primo enigma che ci viene presentato è l’epitaffio che indica dove è nascosto l’oro di Kinzo, e ad esso si uniscono i tantissimi omicidi in stanze chiuse, sparizioni di cadaveri e apparizioni misteriose di lettere in luoghi in cui nessuno può averle messe.
In aggiunta a questi, vi sono anche altri misteri più generali, che riguardano la storia di fondo. Chi è Beatrice? Esiste davvero o è solo un’illusione? E se lo è, cosa rappresenta? Vuole davvero vincere contro Battler? Perché nel futuro gli omicidi di Rokkenjima sono classificati come “incidente” dalla polizia?
Altro mistero da svelare è cercare di capire a chi credere. Tutte le scene della storia sono raccontate dal punto di vista di uno o più personaggi (il narratore onnisciente non esiste), ma quali tra questi punti di vista sono affidabili? E’ possibile che alcuni personaggi abbiano un punto di vista non imparziale e che vedano cose “non vere”? E se non sono affidabili, perché “mentono”? Ci vengono descritte spesso scene “magiche”, ma qual è il motivo per cui ci sono mostrate, se lo scopo finale del lettore è trovare un colpevole umano?
Al lettore viene fatto capire che esiste un colpevole umano, che è possibile spiegare ogni omicidio in modo sensato e umanissimo e che è possibile capire anche perché questo colpevole ha deciso di uccidere i membri della famiglia. E’ anche possibile risolvere il mistero dell’epitaffio: Ryukishi07, l’autore della storia, ha detto in una intervista che alcuni fans hanno già risolto più del 90% dell’epitaffio. Se si recassero sull’isola, potrebbero trovare l’oro nascosto. Ha anche assicurato che il mistero è risolvibile basandosi solo sui primi 4 episodi, ma apparentemente finora nessuno sembra essere ancora riuscito a capire tutta la verità.
La storia è ambientata nel 1986, in un ambiente chiuso in cui non sono possibili investigazioni approfondite. Per questo, al lettore viene dato un aiuto: la verità rossa. Alcune frasi del testo sono infatti scritte in rosso e indicano fatti veri, che devono essere considerati tali anche senza prove. Per fare un esempio: se viene scritto in rosso “X è stato ucciso da un’altra persona e non si è suicidato”, questo fatto va considerato vero nella ricerca della soluzione del mistero. X è davvero morto e non sta fingendo di essere stato ucciso, né ha deciso di farla finita. Esistono anche altri testi colorati, che rappresentano altre informazioni importanti per il lettore.
I misteri di Rokkenjima per gli occidentali forse hanno un livello di difficoltà in più rispetto ai Giapponesi. Per esempio, è infatti quasi certo che per risolvere l’epitaffio serva una buona conoscenza della geografia dell’Asia orientale, oltre che un probabile gioco di parole effettuato con gli ideogrammi. Nonostante questo, sono molti i fans occidentali che affollano forum e siti di discussione cercando di capire qual è la soluzione agli enigmi.
GRAFICA E SONORO
Visivamente, Umineko si presenta in modo non troppo allettante. I personaggi sono rappresentati da immagini statiche, fisse sempre in una determinata posizione. L’unico cambiamento è dato dalle espressioni del viso, che sono parecchie e cambiano in base alla scena descritta nel romanzo.
Il character design è abbastanza tozzo e poco dettagliato, mentre gli sfondi sono costituiti da foto di località realmente esistenti modificate tramite un programma di grafica per farle apparire meno reali ed eventualmente dare loro una parvenza più “sovrannaturale”.
Gli effetti visivi sono per lo più costituiti da pioggia che cade sopra all’immagine e da lampi di luce con effetti sonori per illustrare le scene più concitate.
In generale lo stile grafico potrebbe scoraggiare i più esigenti, ma bisogna sempre ricordare che il punto forte e la vera essenza di Umineko è la storia raccontata, il testo.
Dal lato del sonoro, gli effetti utilizzati sono in generale convincenti e appropriati. Le musiche sono in genere molto apprezzate: sottolineano bene l’atmosfera delle varie scene e non stufano mai, rendendo la lettura molto piacevole e più coinvolgente. La maggior parte delle tracce sono solo musicali, ma esistono anche alcuni brani cantati, sia in Giapponese che in Inglese. Parte del testo della sigla di apertura è invece in Italiano, cosa che è stata ripresa nella sigla dell’anime.
La colonna sonora è opera di molti artisti diversi, sia professionisti già affermati che autori emergenti, fra cui Siver Forest, dai, zts.
TRADUZIONE AMATORIALE LEGALE?
Giocare a Umineko richiede una buona conoscenza del Giapponese. Si tratta di un prodotto che di fatto è stato pensato ed ideato per un pubblico Giapponese, senza alcuna previsione di essere esportato. Un gruppo di appassionati occidentali, chiamato The Witch Hunt, ha tuttavia deciso di tradurre l’intera serie in inglese e di creare una patch per permettere anche a chiunque conosca l’inglese di giocarci. Tale impresa è giunta alle orecchie di Ryukishi07 che, diversamente da quanto si possa aspettare, ha accolto l’iniziativa con grande favore scrivendo personalmente a traduttori e programmatori per esprimere il suo apprezzamento. Dopo l’iniziale stupore, il gesto di Ryukishi07 appare tutt’altro che strano: i ragazzi di The Witch Hunt, sul loro sito, invitano infatti chi volesse giocare ad acquistare il gioco originale, indicando pure negozi online dove comprarlo. Indirettamente quindi, questo potrebbe implicare un aumento delle vendite non previsto, poiché la visual novel di fatto non è mai stata pensata per il pubblico occidentale e tali vendite al momento della creazione del progetto non sono quasi certamente state prese in considerazione.
Tale mossa non va quindi vista come una legittimazione del fansub: prima di tutto perché si sta parlando di un media diverso, in secondo luogo perché è chiaramente specificato che per usare la patch si deve comprare il gioco originale.
ANIME E MANGA
Recentemente, forse in seguito all’adattamento di Higurashi no naku koro ni, anche Umineko è stato adattato come anime dallo Studio DEEN. Più precisamente, sono stati adattati in 26 episodi i primi 4 episodi del Questions Arc. La realizzazione dell’anime ha lasciato in parte scontenti i lettori della visual novel, poiché tralascia alcune parti della storia e riduce lo spazio riservato a certi misteri. Va però detto che la storia dei soli primi 4 episodi è molto lunga (in media una decina di ore di lettura per episodio) e che era quasi impossibile comprimere tutto quanto in soli 26 episodi. Se si considera mezz’ora ad episodio, l’anime in totale dura solo 13 ore, lo stesso tempo che si impiega a leggere il più lungo dei primi 4 episodi.
Alla fine della trasmissione dei 26 episodi, i fans rimangono divisi. I lettori più intransigenti della visual novel sostengono che l’anime sia carente sia nella storia sia nella realizzazione tecnica. Chi ha invece conosciuto la storia tramite l’anime, tende ad essere più generoso e a lodarlo, se non altro per l’averli introdotti ai più lunghi e corposi romanzi. L’anime ha inoltre il merito di avere una grafica sicuramente più gradevole del design dei personaggi della visual novel, più tozzi e meno dettagliati. Apprezzamento generale da parte di quasi tutti va sicuramente al cast di doppiatori, che svolgono un ottimo lavoro e caratterizzano bene tutti i personaggi. La colonna sonora dell’anime presenta alcuni brani del gioco riarrangiati assieme a brani inediti composti specificamente per la serie animata.
Allo stato attuale non è ancora prevista la trasposizione del Core Arc, sia per carenza di materiale sia per presunte difficoltà economiche dello studio DEEN. Apparentemente le vendite del Blu Ray di Umineko sono state scarse, forse anche perché non presentano sostanziali miglioramenti e correzioni alle imperfezioni nell’animazione. L’unica differenza fra la versione Blu Ray e quella trasmessa pare essere data dalla mancanza della censura in alcune scene particolarmente cruente. Quando l’anime è stato trasmesso in tv, infatti, alcune immagini che mostravano i corpi martoriati delle vittime sono state sfuocate.
Oltre all’anime, i 4 episodi del Question Arc della visual novel sono stati adattati anche in quattro diversi manga, disegnati da quattro diversi autori. Ogni manga segue abbastanza fedelmente la storia presentata dalla visual novel, in modo leggermente più approfondito dell’anime stesso.
Esistono poi altri 3 manga relativi all’universo di Umineko: Episode X, di stampo prettamente umoristico in cui si racconta un improbabile cross-over fra Higurashi e Umineko; Umineko biyori: Rokkenjima e Yōkoso!!, uno yonkoma; e infine Umineko dōri no Peru-san.
ALTRI MEDIA
Oltre ad anime e manga, esistono tutta un’altra serie di prodotti legati a Umineko. Esistono video musicali della durata di circa 4 minuti, chiamati Umineko Motion Graphic, che sono veri e propri AMV con disegni originali che ripercorrono i momenti più salienti di ogni episodio della visual novel. Vengono rilasciati sempre al Comiket e sono opera di vari gruppi classificati come “doujin”, cioè non professionisti. Allo stato attuale sono stati rilasciati 6 diversi video, correlati di CD con musiche originali. Sono stati anche pubblicati due Drama CD, in cui recitano i doppiatori dell’anime, e l’adattamento puramente cartaceo della visual novel stessa.
• Visual Novel
- Umineko no naku koro ni – When they cry 3 (うみねこのなく頃に – When they cry 3)
- Episode 1 Legend of the Golden Witch (La leggenda della Strega d’Oro) rilasciato il 17 Agosto 2007
- Episode 2 Turn of the Golden Witch (Il turno della Strega d’Oro) rilasciato il 31 Dicembre 2007
- Episode 3 Banquet of the Golden Witch (Il banchetto della Strega d’Oro) rilasciato il 16 Agosto 2008
- Episode 4 Alliance of the Golden Witch (L’alleanza della Strega d’Oro) rilasciato il 29 Dicembre 2008
- Umineko no naku koro ni chiru – When they cry 4 (うみねこのなく頃に散 – When they cry 4)
- Episode 5 End of the Golden Witch (La fine della Strega d’Oro) rilasciato il 15 Agosto 2009
- Episode 6 Dawn of the Golden Witch (L’alba della Strega d’Oro) rilasciato il 30 Dicembre 2009
- Episode 7 Requiem of the Golden Witch (Il requiem della Strega d'Oro) rilasciato il 15 Agosto 2010
• Drama CD
- Drama CD 1 Ougon no kakeratachi (I frammenti d’oro)
- Drama CD 2 Ougon chou no miru yume wa (Il sogno visto dalle farfalle dorate)
• Umineko Motion Graphic
- Umineko Motion Graphic Vol. 1 - なかない君と嘆きの幻想 (Nakanai kimi to nageki no gensou)
- Umineko Motion Graphic Vol. 2 - なかない君と嘆きの幻想 アイトウカ (Nakanai kimi to nageki no gensou Aitouka)
- Umineko Motion Graphic Vol. 3 - なかない君と嘆きの幻想 虜 (Nakanai kimi to nageki no gensou Toriko)
- Umineko Motion Graphic Vol. 4 - なかない君と嘆きの幻想 DEAREST -not in sight without love- (Nakanai kimi to nageki no gensou – DEAREST – not in sight without love-)
- Umineko Motion Graphic Vol. 5 -全集 なかない君と嘆きの幻想 (Zenshuu Nakanai kimi to nageki no gensou)
- Umineko Motion Graphic Vol. 6 - なかない君と贖いの幻想 (Nakanai kimi to aganai no gensou)
- Umineko Motion Graphic Vol. 6 - なかない君と贖いの幻想 (Nakanai kimi to aganai no gensou -Amaneuta-)
Inoltre è stato annunciato un rifacimento dei primi 4 episodi di Umineko per PS3, chiamato Umineko no naku koro ni: Majo to suiri no rondo (うみねこのなく頃に ~魔女と推理の輪舞曲~, Quando piangono i gabbiani, Il Rondò della strega e deduzione), con grafica nuova, doppiaggio e musiche della visual novel. Esce il 16 Dicembre in Giappone.
Ultimo aggiornamento: 24/11/2010
VISUAL NOVEL
Non è immediato per un occidentale capire esattamente cosa sia una visual novel. Spesso su siti o forum occidentali produzioni di questo genere vengono anche chiamate “giochi”, ma non è esattamente quella la definizione corretta. Una visual novel è in definitiva un “romanzo visuale”, ovvero un particolare modo per raccontare una storia. Non c’è di fatto alcun gameplay e tutto quello che il giocatore, o per meglio dire il lettore, deve fare è schiacciare invio o spazio per far proseguire il testo che scorre sullo schermo. Il testo è accompagnato da immagini per lo più statiche, che rappresentano i protagonisti della scena in corso sullo sfondo di paesaggi anch’essi statici, che variano in base alla storia. In sottofondo suonano brani adatti alla situazione narrata e in caso di particolari avvenimenti sono riprodotti effetti sonori. Ci troviamo insomma di fronte ad un romanzo vero e proprio, arricchito però da immagini e suoni. La tipica piattaforma su cui girano questi programmi è il PC, ma esistono anche adattamenti successivi per cellulari e patch per far girare su console portatili il gioco.
MISTERIOSI OMICIDI SU UN'ISOLA ISOLATA DA UN TIFONE
La trama di Umineko inizia il 4 Ottobre 1986 con la presentazione dei personaggi principali: si tratta della ricca famiglia Ushiromiya, che sta per tornare sull’isola di Rokkenjima per l’annuale conferenza di famiglia con il capostipite della stessa, Kinzo Ushiromiya. Kinzo ha avuto quattro figli, che tornano con i rispettivi compagni ed i figli. L’apparente felice riunione dei familiari ha in realtà uno scopo ben più gretto: discutere la spartizione della ricchissima eredità che presto lascerà il padre, a cui i medici danno ormai pochi mesi di vita. Tutti e quattro i figli si trovano infatti in ristrettezze economiche. Inoltre, i tre minori sospettano che il fratello maggiore si sia appropriato segretamente dei beni del padre e lo vogliono costringere a pagare parte dell’eredità in anticipo. Tutto questo non arriva alle orecchie dei quattro nipoti di Kinzo, che preferiscono godersi la rimpatriata fra cugini.
Il protagonista principale della vicenda è Battler, figlio del terzogenito del capofamiglia, di ritorno sull'isola dopo sei anni di assenza e di completa estraniazione dal resto della famiglia. Per rabbia nei confronti del padre, che si era risposato subito dopo la morte della sua prima moglie, il ragazzo aveva infatti deciso di tagliare completamente ogni contatto ed era uscito dal registro familiare degli Ushiromiya. Attraverso i suoi occhi di diciottenne, veniamo a conoscenza delle stranezze di Rokkenjima: tra queste, il ritratto appeso nella sala principale della villa di famiglia di una bellissima donna, la Strega d’Oro Beatrice, accompagnato da un misterioso e cruento epitaffio che presenta un complicato enigma. Si dice che chi lo risolverà troverà le 10 tonnellate di lingotti d’oro che si narra la strega avesse donato in passato a Kinzo a seguito di un patto che coinvolge la magia nera. Tale oro gli ha permesso di ricostruire la ricchezza e il potere degli Ushiromiya, distrutti e decimati dal grande terremoto del Kanto nel 1923.
Neanche mezza giornata dopo l’arrivo sull’isola, un tifone colpisce le coste del Giappone, rendendo di fatto impossibile ogni tentativo di lasciare o arrivare sulla stessa. L’intera Rokkenjima è proprietà di Kinzo, è coperta da una vasta foresta e le uniche abitazioni sono la grande villa principale, una casa per gli ospiti e una cappella, circondate da un grande giardino. A parte la famiglia e la servitù, non c’è nessun altro essere umano a Rokkenjima.
Durante la notte fra il 4 e il 5 ottobre, 6 fra le 18 persone presenti sull’isola vengono uccise in modo cruento e misterioso. Ha così inizio una serie di omicidi apparentemente legati all’epitaffio della strega, la quale, attraverso delle lettere, incita i sopravvissuti a risolvere l’enigma e a trovare l’oro, pena la loro morte uno dopo l’altro…
Apparentemente Umineko inizia come la più classica delle storie gialle, con un impostazione che può far ricordare Dieci piccoli indiani. Tuttavia ben presto se ne scosta, ed elementi magici, streghe e demoni si aggiungono al già nutrito cast di personaggi. Il protagonista Battler, uno degli ultimi sopravvissuti, si troverà a combattere contro la strega Beatrice in un “gioco” in cui il 4 e il 5 Ottobre si ripeteranno incessantemente. Per riavere la sua famiglia, Battler dovrà riuscire a spiegare tutti gli omicidi che la strega gli mostrerà in modo tale che risultino possibili anche per un essere umano. Beatrice invece tenterà di fargli accettare l’esistenza della magia, in modo tale da poter tornare completamente in vita.
Attorno ai due protagonisti ruota un fittissimo cast di personaggi, che aumenta man mano che prosegue la storia, ancora in corso in Giappone. Il conto dei personaggi finora apparsi raggiunge la cinquantina e non è detto che non aumentino ancora, giacché ad ogni nuovo capitolo viene introdotto qualcuno di nuovo.
A differenza di quanto alcuni credono, Umineko non è il seguito del più famoso Higurashi, ma è una storia a parte. Nel corso della narrazione i riferimenti ad Higurashi non mancano, ma sono più un cameo spesso scherzoso che un vero e proprio collegamento fra le due storie. Il personaggio forse più legato ad Higurashi è quasi certamente la strega Bernkastel.
UNA STORIA LUNGA
Umineko no naku koro ni è una storia molto lunga, divisa fino ad oggi in sei diversi “Episodi”, rilasciati in cd da installare sul computer. Ogni episodio racconta una sessione di gioco fra Battler e Beatrice, in cui si ripetono il 4 e il 5 Ottobre 1986 e ogni volta vengono presentati nuovi enigmi e omicidi apparentemente impossibili. Al momento, la storia può essere suddivisa, come già per Higurashi no naku koro ni, in due diversi “archi”.
I primi 4 episodi vengono definiti Question Arc e presentano misteri da risolvere, dando però anche maggiori informazioni sulla storia della famiglia e sulla psicologia di ognuno dei personaggi. Gli episodi dal 5 in poi, in cui il titolo della serie cambia diventando Umineko no naku koro ni chiru – When They Cry 4, sono stati definiti dall'autore stesso Core Arc e pur fornendo suggerimenti relativi alla risoluzione degli enigmi precedentemente presentati, ne illustrano anche di nuovi.
L’ultimo episodio della visual novel, il sesto, è uscito il 30 Dicembre 2009. È opinione comune tra i fan che in totale ne verranno prodotti otto, esattamente come per Higurashi no Naku Koro ni, tuttavia non esistono informazioni certe e non è escluso che il numero possa aumentare. 07th Expansion rilascia 2 episodi all’anno, uno durante il Comiket d’Estate in Agosto e uno durante il Comiket d’Inverno in Dicembre. Il successo di queste visual novel, almeno al Comiket, sembra assicurato: le copie del nuovo episodio vengono in genere esaurite dopo circa mezz’ora l’apertura della fiera.
UN MISTERO RISOLVIBILE?
La maggiore attrattiva di Umineko è probabilmente l’elevatissimo numero di enigmi che propone, apparentemente impossibili da risolvere. Il primo enigma che ci viene presentato è l’epitaffio che indica dove è nascosto l’oro di Kinzo, e ad esso si uniscono i tantissimi omicidi in stanze chiuse, sparizioni di cadaveri e apparizioni misteriose di lettere in luoghi in cui nessuno può averle messe.
In aggiunta a questi, vi sono anche altri misteri più generali, che riguardano la storia di fondo. Chi è Beatrice? Esiste davvero o è solo un’illusione? E se lo è, cosa rappresenta? Vuole davvero vincere contro Battler? Perché nel futuro gli omicidi di Rokkenjima sono classificati come “incidente” dalla polizia?
Altro mistero da svelare è cercare di capire a chi credere. Tutte le scene della storia sono raccontate dal punto di vista di uno o più personaggi (il narratore onnisciente non esiste), ma quali tra questi punti di vista sono affidabili? E’ possibile che alcuni personaggi abbiano un punto di vista non imparziale e che vedano cose “non vere”? E se non sono affidabili, perché “mentono”? Ci vengono descritte spesso scene “magiche”, ma qual è il motivo per cui ci sono mostrate, se lo scopo finale del lettore è trovare un colpevole umano?
Al lettore viene fatto capire che esiste un colpevole umano, che è possibile spiegare ogni omicidio in modo sensato e umanissimo e che è possibile capire anche perché questo colpevole ha deciso di uccidere i membri della famiglia. E’ anche possibile risolvere il mistero dell’epitaffio: Ryukishi07, l’autore della storia, ha detto in una intervista che alcuni fans hanno già risolto più del 90% dell’epitaffio. Se si recassero sull’isola, potrebbero trovare l’oro nascosto. Ha anche assicurato che il mistero è risolvibile basandosi solo sui primi 4 episodi, ma apparentemente finora nessuno sembra essere ancora riuscito a capire tutta la verità.
La storia è ambientata nel 1986, in un ambiente chiuso in cui non sono possibili investigazioni approfondite. Per questo, al lettore viene dato un aiuto: la verità rossa. Alcune frasi del testo sono infatti scritte in rosso e indicano fatti veri, che devono essere considerati tali anche senza prove. Per fare un esempio: se viene scritto in rosso “X è stato ucciso da un’altra persona e non si è suicidato”, questo fatto va considerato vero nella ricerca della soluzione del mistero. X è davvero morto e non sta fingendo di essere stato ucciso, né ha deciso di farla finita. Esistono anche altri testi colorati, che rappresentano altre informazioni importanti per il lettore.
I misteri di Rokkenjima per gli occidentali forse hanno un livello di difficoltà in più rispetto ai Giapponesi. Per esempio, è infatti quasi certo che per risolvere l’epitaffio serva una buona conoscenza della geografia dell’Asia orientale, oltre che un probabile gioco di parole effettuato con gli ideogrammi. Nonostante questo, sono molti i fans occidentali che affollano forum e siti di discussione cercando di capire qual è la soluzione agli enigmi.
GRAFICA E SONORO
Visivamente, Umineko si presenta in modo non troppo allettante. I personaggi sono rappresentati da immagini statiche, fisse sempre in una determinata posizione. L’unico cambiamento è dato dalle espressioni del viso, che sono parecchie e cambiano in base alla scena descritta nel romanzo.
Il character design è abbastanza tozzo e poco dettagliato, mentre gli sfondi sono costituiti da foto di località realmente esistenti modificate tramite un programma di grafica per farle apparire meno reali ed eventualmente dare loro una parvenza più “sovrannaturale”.
Gli effetti visivi sono per lo più costituiti da pioggia che cade sopra all’immagine e da lampi di luce con effetti sonori per illustrare le scene più concitate.
In generale lo stile grafico potrebbe scoraggiare i più esigenti, ma bisogna sempre ricordare che il punto forte e la vera essenza di Umineko è la storia raccontata, il testo.
Dal lato del sonoro, gli effetti utilizzati sono in generale convincenti e appropriati. Le musiche sono in genere molto apprezzate: sottolineano bene l’atmosfera delle varie scene e non stufano mai, rendendo la lettura molto piacevole e più coinvolgente. La maggior parte delle tracce sono solo musicali, ma esistono anche alcuni brani cantati, sia in Giapponese che in Inglese. Parte del testo della sigla di apertura è invece in Italiano, cosa che è stata ripresa nella sigla dell’anime.
La colonna sonora è opera di molti artisti diversi, sia professionisti già affermati che autori emergenti, fra cui Siver Forest, dai, zts.
TRADUZIONE AMATORIALE LEGALE?
Giocare a Umineko richiede una buona conoscenza del Giapponese. Si tratta di un prodotto che di fatto è stato pensato ed ideato per un pubblico Giapponese, senza alcuna previsione di essere esportato. Un gruppo di appassionati occidentali, chiamato The Witch Hunt, ha tuttavia deciso di tradurre l’intera serie in inglese e di creare una patch per permettere anche a chiunque conosca l’inglese di giocarci. Tale impresa è giunta alle orecchie di Ryukishi07 che, diversamente da quanto si possa aspettare, ha accolto l’iniziativa con grande favore scrivendo personalmente a traduttori e programmatori per esprimere il suo apprezzamento. Dopo l’iniziale stupore, il gesto di Ryukishi07 appare tutt’altro che strano: i ragazzi di The Witch Hunt, sul loro sito, invitano infatti chi volesse giocare ad acquistare il gioco originale, indicando pure negozi online dove comprarlo. Indirettamente quindi, questo potrebbe implicare un aumento delle vendite non previsto, poiché la visual novel di fatto non è mai stata pensata per il pubblico occidentale e tali vendite al momento della creazione del progetto non sono quasi certamente state prese in considerazione.
Tale mossa non va quindi vista come una legittimazione del fansub: prima di tutto perché si sta parlando di un media diverso, in secondo luogo perché è chiaramente specificato che per usare la patch si deve comprare il gioco originale.
ANIME E MANGA
Recentemente, forse in seguito all’adattamento di Higurashi no naku koro ni, anche Umineko è stato adattato come anime dallo Studio DEEN. Più precisamente, sono stati adattati in 26 episodi i primi 4 episodi del Questions Arc. La realizzazione dell’anime ha lasciato in parte scontenti i lettori della visual novel, poiché tralascia alcune parti della storia e riduce lo spazio riservato a certi misteri. Va però detto che la storia dei soli primi 4 episodi è molto lunga (in media una decina di ore di lettura per episodio) e che era quasi impossibile comprimere tutto quanto in soli 26 episodi. Se si considera mezz’ora ad episodio, l’anime in totale dura solo 13 ore, lo stesso tempo che si impiega a leggere il più lungo dei primi 4 episodi.
Alla fine della trasmissione dei 26 episodi, i fans rimangono divisi. I lettori più intransigenti della visual novel sostengono che l’anime sia carente sia nella storia sia nella realizzazione tecnica. Chi ha invece conosciuto la storia tramite l’anime, tende ad essere più generoso e a lodarlo, se non altro per l’averli introdotti ai più lunghi e corposi romanzi. L’anime ha inoltre il merito di avere una grafica sicuramente più gradevole del design dei personaggi della visual novel, più tozzi e meno dettagliati. Apprezzamento generale da parte di quasi tutti va sicuramente al cast di doppiatori, che svolgono un ottimo lavoro e caratterizzano bene tutti i personaggi. La colonna sonora dell’anime presenta alcuni brani del gioco riarrangiati assieme a brani inediti composti specificamente per la serie animata.
Allo stato attuale non è ancora prevista la trasposizione del Core Arc, sia per carenza di materiale sia per presunte difficoltà economiche dello studio DEEN. Apparentemente le vendite del Blu Ray di Umineko sono state scarse, forse anche perché non presentano sostanziali miglioramenti e correzioni alle imperfezioni nell’animazione. L’unica differenza fra la versione Blu Ray e quella trasmessa pare essere data dalla mancanza della censura in alcune scene particolarmente cruente. Quando l’anime è stato trasmesso in tv, infatti, alcune immagini che mostravano i corpi martoriati delle vittime sono state sfuocate.
Oltre all’anime, i 4 episodi del Question Arc della visual novel sono stati adattati anche in quattro diversi manga, disegnati da quattro diversi autori. Ogni manga segue abbastanza fedelmente la storia presentata dalla visual novel, in modo leggermente più approfondito dell’anime stesso.
Esistono poi altri 3 manga relativi all’universo di Umineko: Episode X, di stampo prettamente umoristico in cui si racconta un improbabile cross-over fra Higurashi e Umineko; Umineko biyori: Rokkenjima e Yōkoso!!, uno yonkoma; e infine Umineko dōri no Peru-san.
ALTRI MEDIA
Oltre ad anime e manga, esistono tutta un’altra serie di prodotti legati a Umineko. Esistono video musicali della durata di circa 4 minuti, chiamati Umineko Motion Graphic, che sono veri e propri AMV con disegni originali che ripercorrono i momenti più salienti di ogni episodio della visual novel. Vengono rilasciati sempre al Comiket e sono opera di vari gruppi classificati come “doujin”, cioè non professionisti. Allo stato attuale sono stati rilasciati 6 diversi video, correlati di CD con musiche originali. Sono stati anche pubblicati due Drama CD, in cui recitano i doppiatori dell’anime, e l’adattamento puramente cartaceo della visual novel stessa.
• Visual Novel
- Umineko no naku koro ni – When they cry 3 (うみねこのなく頃に – When they cry 3)
- Episode 1 Legend of the Golden Witch (La leggenda della Strega d’Oro) rilasciato il 17 Agosto 2007
- Episode 2 Turn of the Golden Witch (Il turno della Strega d’Oro) rilasciato il 31 Dicembre 2007
- Episode 3 Banquet of the Golden Witch (Il banchetto della Strega d’Oro) rilasciato il 16 Agosto 2008
- Episode 4 Alliance of the Golden Witch (L’alleanza della Strega d’Oro) rilasciato il 29 Dicembre 2008
- Umineko no naku koro ni chiru – When they cry 4 (うみねこのなく頃に散 – When they cry 4)
- Episode 5 End of the Golden Witch (La fine della Strega d’Oro) rilasciato il 15 Agosto 2009
- Episode 6 Dawn of the Golden Witch (L’alba della Strega d’Oro) rilasciato il 30 Dicembre 2009
- Episode 7 Requiem of the Golden Witch (Il requiem della Strega d'Oro) rilasciato il 15 Agosto 2010
• Drama CD
- Drama CD 1 Ougon no kakeratachi (I frammenti d’oro)
- Drama CD 2 Ougon chou no miru yume wa (Il sogno visto dalle farfalle dorate)
• Umineko Motion Graphic
- Umineko Motion Graphic Vol. 1 - なかない君と嘆きの幻想 (Nakanai kimi to nageki no gensou)
- Umineko Motion Graphic Vol. 2 - なかない君と嘆きの幻想 アイトウカ (Nakanai kimi to nageki no gensou Aitouka)
- Umineko Motion Graphic Vol. 3 - なかない君と嘆きの幻想 虜 (Nakanai kimi to nageki no gensou Toriko)
- Umineko Motion Graphic Vol. 4 - なかない君と嘆きの幻想 DEAREST -not in sight without love- (Nakanai kimi to nageki no gensou – DEAREST – not in sight without love-)
- Umineko Motion Graphic Vol. 5 -全集 なかない君と嘆きの幻想 (Zenshuu Nakanai kimi to nageki no gensou)
- Umineko Motion Graphic Vol. 6 - なかない君と贖いの幻想 (Nakanai kimi to aganai no gensou)
- Umineko Motion Graphic Vol. 6 - なかない君と贖いの幻想 (Nakanai kimi to aganai no gensou -Amaneuta-)
Inoltre è stato annunciato un rifacimento dei primi 4 episodi di Umineko per PS3, chiamato Umineko no naku koro ni: Majo to suiri no rondo (うみねこのなく頃に ~魔女と推理の輪舞曲~, Quando piangono i gabbiani, Il Rondò della strega e deduzione), con grafica nuova, doppiaggio e musiche della visual novel. Esce il 16 Dicembre in Giappone.
Ultimo aggiornamento: 24/11/2010
Autore: Minako85