DreamWorks, la casa di produzione di Steven Spielberg (Schindler's List, E.T., A.I. - Intelligenza Artificiale, Minority Report, ... ), ha acquistato i diritti per realizzare un "3D live-action" su Ghost in The Shell, opera maggiore del mangaka giapponese Masamune Shirow, autore anche di Appleseed.
Lo studio del regista americano l'ha spuntata su Universal e Sony, che ugualmente erano interessati al ricco franchise.
"Ghost in the Shell è una delle mie storie favorite" avrebbe dichiarato Spielberg a Variety Magazine che ha riportato la notizia, "... siamo entusiasti di accoglierlo in DreamWorks".
La sceneggiatura è affidata a Jamie Moss (Street Kings), mentre la pellicola sarà prodotta da Avi Arad (Spider-Man, X-Men, Fantastic Four) e Steven Paul di Seaside Entertainment.
Ricordiamo che l’interesse di DreamWorks per il titolo non è una novità assoluta, in quanto la società aveva già distribuito in USA il secondo film d'animazione di GITS, Innocence.
Fonti: Japanator, AnimeNation Blog.
Lo studio del regista americano l'ha spuntata su Universal e Sony, che ugualmente erano interessati al ricco franchise.
"Ghost in the Shell è una delle mie storie favorite" avrebbe dichiarato Spielberg a Variety Magazine che ha riportato la notizia, "... siamo entusiasti di accoglierlo in DreamWorks".
La sceneggiatura è affidata a Jamie Moss (Street Kings), mentre la pellicola sarà prodotta da Avi Arad (Spider-Man, X-Men, Fantastic Four) e Steven Paul di Seaside Entertainment.
Ricordiamo che l’interesse di DreamWorks per il titolo non è una novità assoluta, in quanto la società aveva già distribuito in USA il secondo film d'animazione di GITS, Innocence.
Fonti: Japanator, AnimeNation Blog.
No, a quanto pare ci sarà anche l'americanata commerciale piena di CG, un film per quelli che si accontentano di vederli e basta.
Spero di no, ma la vedo dura.
Aaah gli americani...sempre a fa cazzate
Ma almeno lo hai mai letto GITS?
Se non capisce dove vuogliono andare parare sia Shirow che Oshii, la colpa non è degli otaku.
Purtoppo hai letto GITS, a me dispiace per il tankobon.
Blade Runner è molto bello, ma fra BR e tutti gli altri film
rifatti dai vari Spider Man e company non ci trovi differenze per caso?
Poi non tutti i registi ti portano l'arrosto già pronto sul tavolo, alcuni preferiscono farti pensare prima "mangiare"
Offendendo, mi chiederai? Chi? Il sottoscritto, ad esempio.
Ebbene, io apprezzo Shirow pure non essendo un "qualche adolescente in crisi mistica e a digiuno di filosofia", amo COME disegna e COME racconta il suo mondo. Poi, ho letto anche Sterling ed Egan, persino Gibson (che Neuromante non è proprio un testo così blando d'affrotare se proprio non si ha null'altro da fare).
Poi, apprezzo molto pure Oshii che non è solo citazionismo "fintamente colto" come cerchi di ridurlo.
Infine ti faccio notare che le pecche che vai ad affibbiare a Ghost in the shell solo gli stessi difetti che in molti amano tirar fuori nel tentativo di denigrare Blade runner. Io da parte mia riesco a capire che nel capolavoro di Scott c'è molta carne al fuoco così come nei lavori di Shirow ed Oshii.
P.S. ah, e per essere precisi Ridley Scott non è americano ma inglese, che non è la stessa cosa.
P.P.S. ah, e per essere ancora più precisi personalmente non ho nulla contro la filmografia americana e trovo Spielberg un ottimo autore che purtroppo non sta attraversando il suo periodo più felice.
Saluti
Cmq, senza offesa Slan, io la fase dell'otaku invasato l'ho passata da un pezzo (anche se il mio nick forse mi tradisce visto cos'hai tirato fuori tu ) e ho declassato molto Shirow negli ultimi anni, ciononostante ho trovato il tuo intervento volutamente flammoso, sa molto di Troll.
Cioè, sacrosanta la libertà di parola eh? ma cosa lo leggi e cosa ci posti a fare in 'sto sito quando sai benissimo che non troverai alleati del tuo pensiero ma solo gente su cui tu finisci sparerai a zero?
Buon proseguimento cmq...
"... ma non capisco perchè ci si debba strappare le vesti ogni qualvolta una produzione statunitense prende in mano un soggetto tratto da un anime o un manga..."
Come non capisci?
Per caso il cinema americano ti ha dato l'impressione di non rispettare le idee originali degli autori con i vari remake di film famosi, oppure non ricordi quanti film sono stati fatti solo ed esclusivamente per essere spettacolari per la vista?
Oltre i gusti personali, potrò avere il dubbio che alla fin fine ne uscirò deluso?
la mia, naturalmente, era solo una provocazione fatta per rispondere ai tuoi toni offensivi. Ma, permettimi di dire che in un film serio (e Blade runner è un film serio) quel che più conta è il regista. Nel caso di Scott poi abbiamo tra le mani un personaggio che già prima di Blade runner aveva saputo girare quel capolavoro de I duellanti per cui non credo che Blade runner sia farina del sacco della produzione. Tuttalpiù i produttori avranno imposto la scelta del finale posticcio (poi tagliato nella directors cut, per fortuna) o la voce in terza persona (tolta anch'essa) per non parlare della scena dell'unicorno.
Infine, io personalmente non mi sono mai strappato le vesti a priori. Anzi, nel caso di Alita sono molto curioso di vedere il lavoro di Cameron anche fosse una totale reinterpretazione del manga originale. Anzi, meglio se è diverso. Alla fin fine io ho amato il live di Casshern anche nel suo essere rielaborazione d'un personaggio storico dell'animazione.
Nel caso di Ghost in the shell vorrei prima sapere chi sarà il regista definitivo prima diparlare a vanvera.
Alla prossima
Nei vari remake fatti, partendo anche dal primo film di Gojira/Godzilla o "i sette samurai", mi pare che l'azione svolta sia stata: compro, cambio quello che non mi piace come mi pare, rifaccio.
Se a te non da fastidio, a me si.
°°/
Ed infatti in più d'una occasione t'ho spiegato che l'esempio di Scott era una provocazione in risposta ai tuoi strali. Poi che io personalmente tenda a dare principale importanza al regista più che alla produzione è un'altra storia.
Parlando seriamente, credo che uno dei maggiori problemi dell'industria cinematografica americana odierna sia il suo essere schiacciata da prezzi ormai fuori misura. Troppi kolossal produttivi uno dopo l'altro lasciati lì a prendere muffa. Troppi produttori autoproclamati divinità della pellicola pronti a lisciare il più liscio dei filmoni alla ricerca della chimera del film adatto a tutti.
I risultati di questa politica sono caterve di film costati un occhio dalla testa che faticano a rientrare nelle spese. Gli esempi si sprecano, Io robot, The island, Hulk, ecc... Gli unici che in questa grande produzione cercano di salvarsi sono proprio quei film dove il regista s'impone ancora in qualche maniera. I primi due Spiderman, Il signore degli anelli (considerandolo come produzione ibrida), Master & Commander...
Ovvimente qui sto parlando delle produzioni di superfice (non in senso negativo), il cinema indipendente è un'altra storia ma sinceramente non mi pare che qui si parlasse di questo.
Saluti
Poi, piccola nota aggiuntiva sui costi: è vero che per mettere in scena certi spettacoli non bisogna lesinare sui fondi ma è altrettanto vero che ultimamente alcuni budget si sono gonfiati a dismisura e non sono convinto che tutta questa montagna di soldi venga poi spesa per "ingigantire le riprese". Tremo quando vedo che la trilogia del Signore degli anelli è venuta a costare meno in proporzione d'un solo film di Harry Potter (ed alcuni pure la pubblicizzavano 'sta cosa!). Il mio timore è che le grosse produzioni si stiano trasformando in enormi pachidermi che nulla hanno di meglio che mordersi la propria coda.
Da parte mia sono molto più curioso di vedere cosa porteranno gli sviluppi delle nuove tecnologie. Voglio vedere quali saranno i percorsi tracciati da film dal costo contenuto (per essere prodotti per il grande pubblico) come 300 o Sincity ma dall'alto interesse.
E qui chiudo la parentesi.
P.S. poi, lo tengo a precisare, non sono antiamericano in generale ed ancor meno nel cinema dove tra l'altro il mio cineasta preferito di sempre era americano.
Saluti
Il problema è proprio questo Slan, è questo il motivo di molti commenti negativi a notizie del genere su questo sito, da parte di seri appassionati di animazione giapponese. E il fatto che spesso tu abbia interpretato la cosa come "considerazioni grossolane, se non addirittura in malafede, quando di mezzo c'è qualche aspetto della cultura americana" è sintomatico di come queste critiche lo siano davvero. Ma assolutamente non in modo pregiudizioso... costruite piuttosto dopo diversi anni di trasposizioni cinematografiche statunitensi, molto interessanti sulla carta (indipendentemente dal regista), ma rivelatesi in seguito delle produzioni oggettivamente scadenti finalizzate unicamente al guadagno delle grandi aziende. Non puoi pretendere altrimenti da un sito dedicato alla passione per anime e manga.
Le tue ragioni sono comunque assolutamente sensate e condivisibili.
Però quello che io contesto è il modo di argomentare di alcuni, perché parafrasando molti dei commenti che si trovano su questo sito si deduce che "gli americani, popolo di idioti illetterati trasformano in merda tutto quello che toccano" e francamente trovo più irrispettoso questo che non i miei presunti strali contro gli otaku.
Ti parafraso io la questione: gli americani (ma anche noi e con buona pace, i giapponesi) SONO un popolo di idioti presi in massa, cresciuti con TV spazzatura e lucette scintillanti al cinema come gli indiani davanti alle perline degli inglesi.
Non stiamo spalando letame sulle produzioni americane in generale, ma sul cinema delle Major, ormai incapaci di produrre qualcosa di originale e di farlo con stile.
Ormai sono al punto che vado a vedere solo i film non pubblicizzati (e ci sono, pure quelli americani) ma se guardo agli ultimi episodi di Guerre stellari o anche all'ultimo Indiana Johnes (che purtroppo è di Spielberg) e penso al suo possibile remake dell'opera di Oshi (perche il film è suo e prende solo ispirazione dal fumetto!) non posso fare a meno di fasciarmi la testa.
Sappiamo tutto quanto è stao criticato "Munich" e Spielberg non commetterà due volte lo stesso errore, di non dare al suo pubblico una sana dose di buonismo caramelloso unito ai fuochi d'artificio colorati.
Con questo non voglio sparlare di film di grandi registi (penso ai Cohen per esempio) ma i Remake americani sono quasi sempre orrendi!
Vuoi esempi recenti di film snaturati in passato?
Pensa al remake di Nikita, "Nome in codice Nina", con Bridget Fonda, o al remake di "Insomnia", rispetto all'originale norvegese con Stellan Skarsgaard del 1997.
Un esempio più oscuro potrebbe essere "the running men" (l'implacabile, in italiano) rispetto all'originale francese "il prezzo del pericolo".
Si può rovinare l'anima di un film se non lo si è capito davvero, e come tu dimostri, capire Ghost in the Shell non è da tutti.
Oddio!!! penso già a un GitS col lieto fine: questa notte non dormirò!
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