Il sito ufficiale di Yume-miru kikai (The Dreaming Machine), nuovo film d'animazione dell'acclamato regista Satoshi Kon (Perfect Blue, Millennium Actress, Tokyo Godfathers, Paprika) è stato inaugurato con la proposta di diversi artwork e info sulla trama e la produzione, ancora opera dell'ottima Madhouse.
Il film era stato annunciato al Tokyo International Anime Fair 2008 con la presentazione della prima immagine ufficiale dell'anime, una storia di “folclore futuristico”, come lo stesso autore anticipava in una interessante intervista che vi proponemmo tradotta tempo fa.
Il regista allora preannunciava il suo prossimo lavoro come “una sceneggiatura originale di sicuro interesse, che si concretizzerà nei prossimi due anni, due anni e mezzo. Non sarà come Paprika e non avrà un target adulto, ma sarà una storia per divertire i bambini, ambientata nel futuro. In un anime spesso creiamo un futuro prossimo, che possiamo immaginare, ma questo film è sul futuro del futuro, una storia di miti del futuro. La lettura della storia cambierà in base alla prospettiva dello spettatore e un ragazzo avrà un film d’avventura, mentre un adulto troverà altri significati”. Kon ribadiva così il suo interesse per i film fantastici.
Staff
Storia, sceneggiatura, regia: Satoshi Kon
Character design, direzione dell'animazione: Yoshimi Itazu (animatore in Paranoia Agent)
Direzione artistica: Nobutaka Ike (Perfect Blue, Millennium Actress, Tokyo Godfathers, Paprika)
Direttore della fotografia: Kenji Itoso (Kotonakare Hero Gingerman)
Produzione dell'animazione: Madhouse
Il film era stato annunciato al Tokyo International Anime Fair 2008 con la presentazione della prima immagine ufficiale dell'anime, una storia di “folclore futuristico”, come lo stesso autore anticipava in una interessante intervista che vi proponemmo tradotta tempo fa.
Il regista allora preannunciava il suo prossimo lavoro come “una sceneggiatura originale di sicuro interesse, che si concretizzerà nei prossimi due anni, due anni e mezzo. Non sarà come Paprika e non avrà un target adulto, ma sarà una storia per divertire i bambini, ambientata nel futuro. In un anime spesso creiamo un futuro prossimo, che possiamo immaginare, ma questo film è sul futuro del futuro, una storia di miti del futuro. La lettura della storia cambierà in base alla prospettiva dello spettatore e un ragazzo avrà un film d’avventura, mentre un adulto troverà altri significati”. Kon ribadiva così il suo interesse per i film fantastici.
Staff
Storia, sceneggiatura, regia: Satoshi Kon
Character design, direzione dell'animazione: Yoshimi Itazu (animatore in Paranoia Agent)
Direzione artistica: Nobutaka Ike (Perfect Blue, Millennium Actress, Tokyo Godfathers, Paprika)
Direttore della fotografia: Kenji Itoso (Kotonakare Hero Gingerman)
Produzione dell'animazione: Madhouse
In genere questo regista ( assieme a Mamoru Oshii ) non svaglia ( quasi ) mai un colpo.
Vedremo, sono fiducioso.
Vista la galleria del sito uffciale e, be', una fantascienza molto retrò, ma tantissimo curata, alla fine splendida ovviamente la realizzazione di almeno quei fondali e quei setting che ci sono, e già si notano citazioni.
Solo che se pure Kon si mette a fare film per bambini: noooooo! E che cavolo, per ora tutta 'sta moda per le robe da marmocchio, ma non bastava la disney per questo. Bisognerà vederlo quando sarà finito, ma questa notizia mi deprime un poco.
"La lettura della storia cambierà in base alla prospettiva dello spettatore e un ragazzo avrà un film d’avventura, mentre un adulto troverà altri significato"
non solo ha nobilitato e messo nella sua giusta luce l'animazione rivolta ad un pubblico non adulto,ma ha anche espresso un concetto che Disney ( e poi Pixar ) hanno portato avanti da decenni.
Ma del resto si sa che l'unica nozione di "animazione americana" nota a grossa parte dell'utenza di Animeclick e' la gag sulle puzze dell'Era Glaciale 3.
p.s se qualcuno dice che paprika è un capolavoro me la rido di gusto.
Il post di Limbes me lo sono sognato?Tutti gli strali lanciati sugli Stati Uniti ogni volta che si cita l'animazione non nipponica sono frutto della mia immaginazione?
"Io adoro Kon, ma bisogna essere onesti intelettualmente"
Cosa che tu non fai,non so se volontariamente o perche' hai delle convinzioni sbagliate sui modi di fruire l'animazione.
"quando propone quello che non è rivolto ad un pubblico maturo. Con questo non dico che non può fare anime con tematiche piò infantili anzi faccio quello che vuole, ma dire che ogni cosa che fa con vada analizzata con la lente di ingrandimento per dire che a tematiche adulte mi sembra esagerato e per nulla obiettivo. Kon del resto non può dire che quest'anime è solo per babini altrimenti i fan adulti sarebbero deluso."
Quindi secondo te l'animazione deve per forza legata a una fascia d'eta',per cui un'opera puo' essere fruita solo a un determinato tipo di utenza.
Se pensi questo:hai mai sentito parlare di livelli di lettura,gli stessi che Kon cita nell'intervista?Credo di no.A te e' bastato leggere l'orribile vocabolo bambini per schiumare di indignazione.Contento te...
Davvero,secondo te Pinocchio e le opere di Dickens ( tanto per fare esempi terra terra ) non hanno alcun tipo di spunto di riflessione per chi bambino non e' piu'?
Che poi,tutti a lagnarsi dei cartoni "per adulti".E poi quando si fa un sondaggio come quello per RAI4 vince Bleach!
Mi pare che di questo film si sappia pochino per poter già azzardare un intervento a gamba tesa come il tuo, no?
Saluti
Poi, qualcuno ha avuto questa triste idea e son nate le versioni ridotte dei capolavori considerati per l'infanzia e altra amenità del genere.
Per chiudere vi ricordo una cosa: il target NON E' MAI UN METRO PER SAGGIARE LA QUALITA' DI UN'OPERA.
Saluti
adoro i suoi lavori, li adoro svisceratamente...
si pare davvero fantascienza "vintage" anzi proprio retrò, ed è ancora per me più accattivante. sia il tratto che la cura per i dettagli hanno fatto grande questo artista.
@Aquila_della_notte
Vaccata? Non lo mai sentito questo termine! XD
Cosa che tu non fai,non so se volontariamente o perche' hai delle convinzioni sbagliate sui modi di fruire l'animazione.
Invece si! Sei tu che invece, solo perchè si tratta di Kon, pensi che ne possa uscire qualcosa di ottimo. Paprika per me è stato un floppone del maestro. Si è compiaciuto di se stesso senza trovare nulla di nuovo da dire, ma ripetendo la prospettva sogno realtà che tanto bene aveva sviscerato in PA
Quindi secondo te l'animazione deve per forza legata a una fascia d'eta',per cui un'opera puo' essere fruita solo a un determinato tipo di utenza.
ahah tu parli con quello che si arabbia non poco quando mi dicono che e7 è buona solo per i quindicenni, quando io sono il primo che lo stesso anime ha molteplici prosepttive di lettura.
Quindi non peso che posso essere visto solo dai bambini, ma sicuramente è pricipalemte indirizzato a questo mi fa dubitare molto sulla possibilità di sviluppi adulti. Cmq qua si sta discutendo di aria fritta. Forse io sto sbagliando completamene il discorso, ma fin quando non si visiona non si può dire nulla.
Che poi,tutti a lagnarsi dei cartoni "per adulti".E poi quando si fa un sondaggio come quello per RAI4 vince Bleach!
questa te la potevi risparmiare tranquillamente! Se sai che su ac c'è una determinata utenza non ti devi innervosire, ma vai per la tua strada. Invece dicendo dimostra quanto sei incattivito dalla situazione...non va bene sai^^_^
Mi ha colpito sopratutto l'aspetto dei personaggi!!
Non vedo l'ora di poterlo visionare!!!!
Alla facciazza dei razzistelli come me? Facciazza... uhn, quanti ricordi da scuola media a questa parola... vabbe', c'entra poco 'sta cosa. Però dare del razzista senza sapere con chi si sta parlando mi pare un po' affrettato, specialmente se ci si riferisce a qualcuno che è cresciuto a pane spalmì merendine varie e film disney, tutti comprati rigorasamente in vhs e visti fino alla nausea. Almeno spero che non mi si voglia tacciare anche di parlare senza avere prima visionato il materiale.
L'america ha tanti di quei lati oscuri, la disney mi sembra il meno peggio, per dire, anche se alcune "figure subliminali" dei film disneiani non me le invento io, comunque nemmeno questo c'entra tanto.
Una cosa che invece c'entra molto è il fatto che i film della disney sono espressamente indirizzati a un pubblico infantile; il che non toglie che siano godibili o divertenti anche per un adulto, ma come profondità o impegno lì si fermano. Perché se per un <i>Pochaontas</i> e per un <i>Gobbo di Notre Dames</i> - che io ritengo il miglior lungometraggio disney - ci sono più di una stratificazione di significato e forza di contenuti e di scene, ci sono frotte di Hercules (vergogna), Tarzan, Bianca e Bernie, Biancaneva, Cenerella e simili che non mi pare si possano avvicinare nemmeno alla base su cui poggia la profondità di riflessione, la maturità e visionarietà d'espressione e contenuti di, tanto per restare in tema, <i>Perfect Blue</i>.
Quello che ho detto non significa che l'animazione più vicina a un pubblico più piccolo vada schifata, o faccia schifo: io dico solo che la posso guardare e può intrattenermi gradevolmente, ma che i suoi contenuti non mi interessano come quelli di di Anno, di Kon (quello che ha fatto finora), di Okiura, di Oshii.
Se poi si riesce a inserire all'interno diversi livelli di lettura è un'altro discorso, ma se si sfoglia per esempio "Il compleanno dell'infanta", racconto per "bambini", ci si renderà conto che ci sono sì diversi strati di lettura - e ci mancherebbe, visto di chi sto parlando - ma che è altrettanto vero che questo racconto, come gli altri di Wilde, e come molte delle favole (o dei miti, addirittura) riprese e storpiate dalla disney, non presenta quelle edulcorazioni e quegli addolcimenti che secondo l'attuale visione bigotta e ipocrita delle cose (e mi riallaccio a quanto dice Epicuro) sono obbligatori quando delle opere le devono visionare anche i bambini.
Per cui non diciamo cose che non stanno da nessuna parte, perché se un adulto (almeno in teoria) può accostarsi e comprendere il massimo ventaglio di opere, giustamente un bambino no: per cui l'identificazione di un target vale in effetti solo per un target infantile, ovvero significa che si rende l'opera facilmente comprensibile anche a un bambino, e solo questo.
Difatti ho detto anche che bisognerà vederlo quando sarà finito, ma che le premesse mi deprimo un po', perché l'idea di renderlo per bambini esclude automaticamente delle tematiche (oltre che delle scene) più complesse e adulte che a me interessano di più.
Mast, inizia a ridere che lo dico io, e lo sottoscrivo anche.
Paprika è un capolavoro
<i>ma che fai ti agrappi ai confronti che non stanno su?Come quello di Limbes appunto...</i>
E se me la puoi spiegare, questa, che non l'ho capita.
Forse capolavoro non lo sarà, ma rimane comunque un bellissimo incantesimo sui sensi. Pedissiquo a PA per temi e stile sicuramnete, direi che potremmo difinirla la versione cinematografica e riassunta, di PA.
Non c'è niente di male.
Detto questo, non vedo l'ora di vedere il nuovo film *__*
E se credete sul serio che Kon possa fare un film su un solo livello, un film che non dica niente agli adulti...beh, sono sicuro che vi ricrederete. ^__^ Non mi pare propio il tipo.
"
Giustissimo... penso si stiano giudicando le intenzioni di Kon troppo in base al proprio gusto personale. Anch'io preferisco un tipo di tematiche mature, ma non nego il valore assoluto anche di qualcosa destinato ai bambini. L'esempio più lampante che mi viene in mente è Heidi di Takahata... ma ce ne sono tanti
In ogni caso vedremo poi, è sicuremente troppo presto per giudicare. Ve lo dice uno che non è assolutamente un fanboy di Kon... ho visto ieri paprika per la prima volta... bello, assolutamente non un capolavoro.
ShinichiMechazawa: "Che poi,tutti a lagnarsi dei cartoni "per adulti".E poi quando si fa un sondaggio come quello per RAI4 vince Bleach!"
se al posto di "adulti" volevi dire "bambini" e ti sei sbagliato ti quoto in pieno. è inutile farsi prendere bene dagli anime profondissimi per adulti e poi considerare gli shonen come il meglio...
Cio' non toglie che la narrativa e' necessariamente condizionata da questa scelta, perche' si escludono in maniera categorica determinati aspetti della realtà ( morte-malattia-politica-religione-sesso ) e vengono esaltati, con un fine esemplate, argomenti che oggigiorno diventano abbastanza stereotipati. Questo perche' si e' attribuito un valore pedagogico all'opera per bambini, presentando una verità non vera, un'antitesi al lietofine che rende la digestione di noi "non cosi' vecchi bastardi, ma già bastardi" difficoltosa, talvolta impossibile.
E' tutto li, trasparente, sciorinato con un sorriso, pubblicizzando i valori del sognatore che ti paga con un osldino da spendere solo nei sogni
quando nel 2009 il filone " adulto " diventa di nicchia, si arriva a due conclusioni
1) non si e' grado piu' di analizzare la realtà attraverso il filtro dell'arte
2) non interessa piu'
ed e' molto grave
Paprika è un capolavoro
Hai visto Paranoia, Millenium actress, Perfect blue e tokyo G?
Credo di si. Poi hai visto Paprika, bene!
Perchè secondo te è un capolavoro? Motivamelo!
Il Kon di paprika come ho detto finisce per autocompiacersi di quello che fa. Ancora una volta il rapporto tra realtà e fantasie è presente, ma questa volta in modo non da risultare una critca sociale, come in paranoia, ma come un semplice esercizio di stile con un finale afrettato e confuso in un certo senso. Quindi ottimo film, ma non un capolavoro. Vai sul forum di ac è leggi quello che dice zelgadis su kon, per me ha perfettamente ragione!
ma che fai ti agrappi ai confronti che non stanno su?Come quello di Limbes appunto...
E se me la puoi spiegare, questa, che non l'ho capita.
Diciamo che avevo travisato le tue parole, ma dove la tua completa spiegazione non posso che scusarmi della mia superficialità.
Shonenbat: ma se paprika è un riassunto di Pa allora sarebbe veramente un cattivo prodotto! Come si può giudicare buona un'opera che ripeto quello che il regista aveva, espresso ottimamente, in una serie come PA? NOn ha senso!
Nel giro di tre giorni, quest'estate, mi sparai Paranoia Agent e Paprika, rimanendone estasiato.
@Mast: io darei del "capolavoro" a Paprika anche solo per la colonna sonora, sfruttata in maniera magistrale.
Ora, e se Paprika invece di un autocompiacimento fosse un'apoteosi del linguaggio cinematografico di Kon?
In Perfect Blue c'è la realtà e l'allucinazione, in Millennium Actress il ricordo e la realtà, in Paranoia Agent le nevrosi sociali e la realtà... che mancava?... Il sogno. Eccoti Paprika. C'è del citazionismo, ovviamente, dei rimandi espliciti e non, la strutturazione e il formalismo che sono apputo tipici di Kon, ma ognuno ha il proprio stile (che non vuol dire maniera), ha le proprie tematiche care e delle cose personali che vuole comunicare e attorno alle quali costruisce le sue opere. Miyazaki sono vent'anni che mena le sue tematiche ambientali, in alcuni film di più in altri meno, mica per questo fa sempre lo stesso film.
Non scrivo qui una recensione di Paprika, non mi sembra il caso, ma lo ritengo un capolavoro per l'indissolubilità della fusione fra linguaggio visivo e concettuale che Kon è riuscito a ottenere con tra l'altro una pienezza formale sbalorditiva. Poi Chiba giustamente dice le musiche e non sbaglia, ché la ost è meravigliosa e meravigliosamente integrata, e quindi ne viene fuori Arte Cinematografica, semplice e sfolgorante Materia Artistica Animata.
Tutto qui.
<i>non cosi' vecchi bastardi, ma già bastardi</i>
Una frase che spiega una condizione esistenziale, e che motiva da sola qualsiasi altro perché su questa diatriba infantilismo/maturità.
Assenzio, io mi chiedo, quando non saremo più nemmeno di nicchia, che ci resterà se non un nuovo decadentismo e e il disgusto di dire <i>merde pour la poésie</i>?
Per la seconda parte dell'intervento, e' un discorso troppo lungo che cito solo, magari ci sarà un futuro articolo della redazione per la sua genesi. Credo che oggi non ci sia una contrapposizione con lo spleen , perche' la gente non ha piu' gli strumenti culturali per comprenderlo
E i grossi filoni artistici-commerciali giocano su questa apatia cognitiva, questo lassismo privo di paprika ( gioco di parole dovuto ) presentando una verità esistenziale ne' allegra, ne' triste, una vita bianca, sonnolenta.
Che sia pure cosi', ma ridimensionamo il valore di queste opere; il Miyazaki citato da Cartman e', in questo ambito, un emblema interessante del fenomeno
che ci rimarrà? niente, anche perche' attualmente c'e' poco che si aggiunge, ed e' un peccato che un linguaggio alternativo come l'animazione non sia in grado di emulare la letteratura
L'animazione poi non sa emulare qualitativamente la letteratura (tutta? noo!) solo quando tenta di scimmiottarla.
Purtroppo molti chiedono proprio questa emulazione all'animazione (così come al cinema) e lì iniziano i guai.
Guai che partono dal dislivello anagrafico della lettzeratura in confronto all'animazione e finiscono col diverso umus sul quale ha dovuto mettere radici la seconda.
Mast, sul forum di AC non c'è solo quello che scrive zelgadis a proposito di Parpika e non è cerot lui a detenere la verità assoluta.
Zelgadis ha esposto un suo ragionamento e basta.
Saluti
Solo, sembrava che citando l'intervento di zelgadis sul forum volessi dare un tocco di veridicità/autorità al tuo giudizio critico (che rispetto senza condividerlo).
Saluti
cose più urgenti da recupoerare? tipo? ora sono curioso
@eddie
completamente d'accordo con te sia per l'avatar (immortali iron maiden!) che con millenium actress, un lavoro davvero indimenticabile
Saluti
mi sono proprio divertito ad osservare tutti i punti di vista!! tutto ciò non fa altro che aumentare l'aspettativa per un titolo che fa già discutere, e tutto a vantaggio dell'ufficio marketing della Madhouse! Aspetterò di vedere il film prima di lanciarmi in giudizio, per il resto credo che mister Kon sia il più interessante cineasta degli ultimi anni, e che Paprika sia un grande film all'altezza dei precedenti, una summa che riassume l'intera produzione precedente del regista, ma non per questo ha minor valore.
@ agito : complicato da realizzare non ha nessun senso, non e' una questione tecnica. Profondo no, i valori che si devono pubblicizzare non possono andare oltre un limite preciso, la morte non puo' essere sterile e priva di significato, lo sforzo dell'eroe non puo' essere vano, l'amore e l'amicizia non possono essere effimeri, il male e l'ingiustizia non possono vincere definitivamente, il mondo e' manicheo e gli antagonisti sono dei pazzi sconclusionati , etc etc etc
e' la discussione dell'acqua calda, quando la Dinsey creo' il capolavoro di Pinocchio fece delle scelte narrative coerente con il publico destinatario, come per il Gobbo di notre dame. Non ho fatto nessuna scoperta, pero' non mi si venga a dire che Hugo e Collodi avevano inserito vicende e finali errati
Per cui non è detto che questi siano paletti universalmente riconosciuti, no?
Anzi, direi il contrario.
Se ora viviamo un periodo in cui l'opera destinata all'infanzia vuole a tutti i costi trovare il suo spazio tra l'ovatta della rassicurazione non è detto che così sia stato o sarà per sempre.
Il problema semmai è quando nell'opera per l'infanzia emerge l'intento pedagogico (con tutto quel che ne segue) che personalmente trovo il più delle volte inutile se non addirittura artificioso e pedante.
Sulla statistica che dire? Non credo vada fatta su una media prevalentemente commerciale.
Ovvio che a far da traino siano le opere pensate per compiacere maggiormente il pubblico. Quindi allargando lo spettro d'azione il più possibile lo si abbassa puntando a quel pubblico ch'è possibile sfruttare commercialmente.
Però, non credo che un linguaggio sia da valutare con una statistica di quel tipo dato che se devo valutare un tipo di vino vado a puntare sull'eccellenza e non sulle vagonate di tavernello, no?
Quindi, non mi sento di definire l'animazione come un linguaggio così asservito all'infanzia proprio perché dei forti e robusti colpi di coda continua a produrli.
Perché, ad esempio, un Innocence in media vale molti titoli puntati senza troppo pensare alla "fabula eroe/eroina-difficoltà-le supera e vagonate di morale ( sacrificio e amicizia in particolare, l'amicizia delle favole ovviamente )".
Questo comunque è un mio punto di vista.
Saluti
@agito: la profondità di un opera per bambini, almeno dalla visione della stessa che se ne ha ora, non può mai scavare nella carne oltre un certo punto. Se non si limita alla superficie, al massimo è sottocutanea. Cioè dal banale e noiso al fastidioso o all'accennato.
Sarà perché sono un fan di Oshii e che quando faccio un esempio preferisco essere drastico (e scegliendo Innocence credevo di esserlo).
In effetti potevo citare pure The sky crawlers che è dell'anno scorso.
Ok, parlando di 2009 direi che Summer wars e Redline potrebbero bastare, no? Due film lontani tra loro sia come stile che come genere e target.
Poi il pessimismo del presente esiste da sempre così come il voltarsi alle passate epoche d'oro.
Ora, sincermaente qualcuno dovrebbe spiegarmi questa storia della parabola discendente degli anime.
Mi pare che vendere sia stato da quasi subito una delle direttive massime di questo linguaggio così come mi pare una verità incontestabile che per trovare qualcosa di valido ci sia da cercare a fondo nell'animzione così come nella musica, nella letteratura, nel cinema eccetera.
Quindi, concordo nel rinoscere un'ampia fetta dell'animazione votata al ribasso anagraficamente e (non come conseguenza, si badi) qualitativamente ma pure mi pare che di esempi che cercano di uscire da questo cerchio ce ne siano.
Dopotutto in un linugaggio che deve sottostare a certe regole commerciali direi che i piatti della bilancia saranno sempre spaiati se si vuole guardare alla mera quantità di proposta perché a produrre robetta non ci vuole molto mentre a spremersi le meningi già è più difficile (sia come sforzo personale che come ricerca di budget).
Quindi se di robetta ne abbiamo 200 e di titoli di spessore 2 io mi sento di dire che la situazione è normale.
Alla prossima
Epicuro il discorso a mio avviso e' molto netto; l'animazione anche nei luoghi dove e' piu' radicata, vive in rapporto troppo simbiontico con un target, non accingendosi in un rischio economico ed intellettuale, cioe' destinare un filone Esclusivamente all'adulto, rendendolo inacessibile al bambino, pedagogico e non che sia
Poiche' e' un linguaggio rodato, trovo una critica esatta valutare l'assenza di grossissime porzioni tematiche, citate senza buonismo
Non trovo parimenti Sbagliato, oggi, la valutazione razzista ma non strampalata dell'animazione " registro per i bambini " : e' vero ! Quando ci si appella ad una dignità superiore, quasi aulica, di questa forma di comunicazione, penso e dico: se i film si sono occupati di tanti quesiti storici-esistenziali-sociali, perche' l'animazione non puo'?
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