Se in questi ultimi anni il grande pubblico ha imparato a conoscere e apprezzare le storie a sfondo medico lo deve senza dubbio alla televisione. Da E.R. a Grey’s Anatomy, da Dr. House a Scrubs, i medici oggi sono tra i protagonisti indiscussi di un filone narrativo che, nonostante sia forse eccessivamente sfruttato, continua a riscuotere un ampio successo. Se per il pubblico televisivo dunque assistere alle vicende di équipe mediche in azione è la normalità, difficilmente un lettore potrebbe fare altrettanto sulle pagine di un fumetto. O almeno questa era la regola fino a qualche mese fa. Da giugno 2009 infatti anche i lettori di manga possono immergersi nel genere grazie alla pubblicazione, da parte di Planeta DeAgostini, di Team Medical Dragon, seinen di Taro Nogizaka e Akira Nagai (medico e giornalista scomparso nel 2004) realizzato con la supervisione clinica di Mie Yoshinuma.
Giunto al quarto volume italiano, Team Medical Dragon è un manga che, in virtù della specificità delle vicende raccontate e per la presenza di alcune scene un po’ forti, è consigliato espressamente dall’editore a un pubblico maturo. Ci troviamo dunque davanti a un’opera che può essere facilmente considerata “di nicchia”, per questo anche il prezzo di 6,95 euro va visto senza dubbi in quest’ottica. E’ bene però sapere che se da noi la scelta di pubblicare l’opera può essere vista come una mossa coraggiosa da parte di Planeta, in realtà in Giappone il manga sta riscotendo un notevole successo, sia di critica che di pubblico.
Giunto in patria al 21° volume e tuttora in prosecuzione, Team Medical Dragon è infatti più volte entrato nelle classifica dei manga più venduti ed è stato premiato nel 2005 con lo Shogakukan Manga Award, riconoscimento che ha visto negli anni vincitori opere del calibro di Touch, Slam Dunk e 20th Century Boys. Il successo dell’opera inoltre è testimoniato dalla sua trasposizione in un pluripremiato drama televisivo, suddiviso in due stagioni e trasmesso su Fuji TV a partire dal 2006.
Sebbene Team Medical Dragon sia precedente a molte delle produzioni americane più famose, a una prima occhiata potrebbe apparire allo spettatore delle serie televisive a tema qualche cosa di già visto. In realtà, al di là delle varie situazioni in cui il protagonista si trova a dover far ricorso a tutte le proprie abilità mediche, il manga di Nogizaka e Nagai di capitolo in capitolo dimostra sempre più come l’opera sia pensata per mostrare aspetti del tutto originali: chi pensa di trovarsi davanti al Dr. House giapponese si sbaglia di grosso.
Ryutaro Asada, un geniale chirurgo cardiotoracico un tempo a capo di un team medico di primo livello presso un campo profughi africano e costretto a non poter più esercitare la sua professione a causa di alcuni contrasti con il proprio ospedale di provenienza, viene invitato dall’ambiziosa dottoressa Akira Kato, associata dell’ospedale universitario Meishin, a creare una nuova équipe medica in grado di portare a termine con successo una difficilissima operazione chirurgica, la famosa quanto temuta “Batista”. L’opportunità di portare a compimento l’operazione in questione dunque costituisce l’innesco di una storia che vedrà intrecciarsi una serie di interessi ad essa legati: quelli della dottoressa Kato, che nella tesi sulla Batista vede la possibilità di scalare le rigide gerarchie di un sistema da sovvertire, quelli del carismatico e geniale Asada, che dall’alto del proprio rigore morale cercherà di ripulire l’ospedale dal degrado in cui versa, e quelli dei professori che, al contrario, hanno tutto l’interesse a mantenere lo status quo.
Proprio tali interessi svelano dunque la vera essenza della storia: l’opera rappresenta una dura critica proprio nei confronti del decadente sistema sanitario giapponese. Un sistema capeggiato da potenti professori senza scrupoli che occulta errori e corruzione a scapito della salute dei malati, visti più come cavie che come pazienti da salvare. Un sistema feudale dove l’etica professionale è continuamente umiliata dal tornaconto personale e dagli interessi economici delle case farmaceutiche.
Graficamente il manga presenta un tratto pulito e deciso, mentre l’abile utilizzo di retini e chiaroscuri riesce a sottolineare efficacemente ogni situazione e dare profondità ai personaggi. Anche nei momenti più frenetici, resi perfettamente attraverso un frequente ricorso alle linee cinetiche o, al contrario, in quelli dove è necessario riprodurre la calma di una sala operatoria, Nagizaka dimostra una padronanza assoluta dei propri mezzi, rendendo il tutto perfettamente leggibile, particolareggiato e plausibile. Il character design inoltre è estremamente funzionale nell’evidenziare non solo la fisicità dei personaggi ma anche nel trasmetterne al lettore la diversa indole. Sviluppo della storia e disegni infine si integrano alla perfezione rendendo l’opera estremamente godibile e interessante.
L’edizione Planeta DeAgostini è del tutto simile a quella già vista per Gaku, con carta, stampa, rilegatura e sovraccoperta di buona qualità. In generale l’albo è discretamente curato, abbastanza resistente e maneggevole, ma ciò non toglie che il prezzo risulti eccessivo, specialmente se si considera che editori come JPOP o Flashbook anche a prezzi inferiori propongono edizioni migliori, con pagine a colori e contenuti extra, qui invece del tutto assenti. Da segnalare la mancanza delle onomatopee tradotte e qualche disattenzione ortografica e grammaticale.
In conclusione, nonostante Team Medical Dragon possa essere considerato, come già detto, un manga “di nicchia”, presenta spunti e occasioni in grado di riuscire a interessare un pubblico ben più vasto, grazie anche a una buona dose di azione e umorismo accompagnati da una sporadica aggiunta di fan service. Consigliato.
Giunto al quarto volume italiano, Team Medical Dragon è un manga che, in virtù della specificità delle vicende raccontate e per la presenza di alcune scene un po’ forti, è consigliato espressamente dall’editore a un pubblico maturo. Ci troviamo dunque davanti a un’opera che può essere facilmente considerata “di nicchia”, per questo anche il prezzo di 6,95 euro va visto senza dubbi in quest’ottica. E’ bene però sapere che se da noi la scelta di pubblicare l’opera può essere vista come una mossa coraggiosa da parte di Planeta, in realtà in Giappone il manga sta riscotendo un notevole successo, sia di critica che di pubblico.
Giunto in patria al 21° volume e tuttora in prosecuzione, Team Medical Dragon è infatti più volte entrato nelle classifica dei manga più venduti ed è stato premiato nel 2005 con lo Shogakukan Manga Award, riconoscimento che ha visto negli anni vincitori opere del calibro di Touch, Slam Dunk e 20th Century Boys. Il successo dell’opera inoltre è testimoniato dalla sua trasposizione in un pluripremiato drama televisivo, suddiviso in due stagioni e trasmesso su Fuji TV a partire dal 2006.
Sebbene Team Medical Dragon sia precedente a molte delle produzioni americane più famose, a una prima occhiata potrebbe apparire allo spettatore delle serie televisive a tema qualche cosa di già visto. In realtà, al di là delle varie situazioni in cui il protagonista si trova a dover far ricorso a tutte le proprie abilità mediche, il manga di Nogizaka e Nagai di capitolo in capitolo dimostra sempre più come l’opera sia pensata per mostrare aspetti del tutto originali: chi pensa di trovarsi davanti al Dr. House giapponese si sbaglia di grosso.
Ryutaro Asada, un geniale chirurgo cardiotoracico un tempo a capo di un team medico di primo livello presso un campo profughi africano e costretto a non poter più esercitare la sua professione a causa di alcuni contrasti con il proprio ospedale di provenienza, viene invitato dall’ambiziosa dottoressa Akira Kato, associata dell’ospedale universitario Meishin, a creare una nuova équipe medica in grado di portare a termine con successo una difficilissima operazione chirurgica, la famosa quanto temuta “Batista”. L’opportunità di portare a compimento l’operazione in questione dunque costituisce l’innesco di una storia che vedrà intrecciarsi una serie di interessi ad essa legati: quelli della dottoressa Kato, che nella tesi sulla Batista vede la possibilità di scalare le rigide gerarchie di un sistema da sovvertire, quelli del carismatico e geniale Asada, che dall’alto del proprio rigore morale cercherà di ripulire l’ospedale dal degrado in cui versa, e quelli dei professori che, al contrario, hanno tutto l’interesse a mantenere lo status quo.
Proprio tali interessi svelano dunque la vera essenza della storia: l’opera rappresenta una dura critica proprio nei confronti del decadente sistema sanitario giapponese. Un sistema capeggiato da potenti professori senza scrupoli che occulta errori e corruzione a scapito della salute dei malati, visti più come cavie che come pazienti da salvare. Un sistema feudale dove l’etica professionale è continuamente umiliata dal tornaconto personale e dagli interessi economici delle case farmaceutiche.
Graficamente il manga presenta un tratto pulito e deciso, mentre l’abile utilizzo di retini e chiaroscuri riesce a sottolineare efficacemente ogni situazione e dare profondità ai personaggi. Anche nei momenti più frenetici, resi perfettamente attraverso un frequente ricorso alle linee cinetiche o, al contrario, in quelli dove è necessario riprodurre la calma di una sala operatoria, Nagizaka dimostra una padronanza assoluta dei propri mezzi, rendendo il tutto perfettamente leggibile, particolareggiato e plausibile. Il character design inoltre è estremamente funzionale nell’evidenziare non solo la fisicità dei personaggi ma anche nel trasmetterne al lettore la diversa indole. Sviluppo della storia e disegni infine si integrano alla perfezione rendendo l’opera estremamente godibile e interessante.
L’edizione Planeta DeAgostini è del tutto simile a quella già vista per Gaku, con carta, stampa, rilegatura e sovraccoperta di buona qualità. In generale l’albo è discretamente curato, abbastanza resistente e maneggevole, ma ciò non toglie che il prezzo risulti eccessivo, specialmente se si considera che editori come JPOP o Flashbook anche a prezzi inferiori propongono edizioni migliori, con pagine a colori e contenuti extra, qui invece del tutto assenti. Da segnalare la mancanza delle onomatopee tradotte e qualche disattenzione ortografica e grammaticale.
In conclusione, nonostante Team Medical Dragon possa essere considerato, come già detto, un manga “di nicchia”, presenta spunti e occasioni in grado di riuscire a interessare un pubblico ben più vasto, grazie anche a una buona dose di azione e umorismo accompagnati da una sporadica aggiunta di fan service. Consigliato.
adattare le onomatopee è come fare un occhio nero alla vergine delle rocce
Intanto è nella lista dei manga da comprare in futuro, chissà che fra qualche anno non riesca a trovare i soldi necessari per recuperarlo tutto.
La storia finora è davvero ben gestita, le pagine filano via veloci senza perdere nulla a livello narrativo anzi, tutto è spiegato nei minimi dettagli.
Se solo avesse avuto un edizione al pari di karin sarebbe stato un ottimo acquisto sotto ogni punto di vista. Il prezzo è eccessivo ma l'acquisto è sicuramente migliore di due qualsiasi manga spazzatura che si vedono in giro (3.90+3.90).
Un seinen con i controc..fiocchi
E' un vero peccato che un così bel manga venga reso inaccessibile a un pubblico più vasto dove, trascinato anche da telefilm del genere in TV, avrebbe senza dubbio riscosso un successo perlomeno interessante.
Senza dubbio, quando risolverò i miei problemi economici mi fionderà su questo manga che ho già provato a leggere tramite scan e mi ha colpito molto favorevolmente.
La copertina mi ha ricordato un pò Trauma Center, il videogioco per Wii dove fai il chirurgo, molto carino!
Per il resto devo constatare che il sistema sanitario giapponese non si discosta poi tanto dal nostro.
Certo che visto l'espandersi (si fa per dire) del mercato del manga in tutto il mondo, potrebbero anche cominciare a vendere alle case editrici straniere le tavole pulite da dialoghi fuori dai ballon, onomatopee e quant'altro...trovo sempre più ridicolo che si debba ricorrere a scialbi interventi di photoshop per pubblicare il materiale in un altra lingua...
OT, sorry.
Comunque il manga non mi interessa...
Team Medical Dragon è un titolo che mi ha incuriosito fin da subito, un pò per il tema trattato un pò per come ne ho sentito parlare, l'ho lasciato da parte quasi esclusivamente per il prezzo ad essere onesti.. Però credo che prima o poi lo prenderò, ovviamente se il numero di volumi non diventa troppo elevato
Ad esser sincero trovo un po' forzato una lieve dose di fanservice che spunta ogni tanto, ma alla fine pure quello non dispiace mai
Consigliato davvero, se vi va di fare un piccolo sforzo compratelo ora che è agli inizia, poi diverrebbe troppo pesante recuperarlo in blocco.
L'odio personale per la Planeta DeAgostini non mi fa desistere dall'acquisto di questo meraviglioso manga.
Inizialmente ero incerto: ho sempre odiato qualsiasi telefilm ambientato in un ospedale (SCRUBS a parte); ma fortunatamente, come dice il buon Ibra Gear, "chi pensa di trovarsi davanti al Dr. House giapponese si sbaglia di grosso."
Di TMD dico solo:prendetelo! fate uno sforzo,so che il prezzo e' alto,ma se siete stachi di botte da orbi,liceali con superpoteri,bambini che sparano palle di fuoco dalle dita e tutte quelle convenzioni calssiche purtroppo si somigliano sempre di piu' e in sempre piu' manga....questo e' il titolo che fa per voi....
Ovviamente complimenti ad Ibra per la recensione, ora speriamo che la finisca di consigliare Team Medical Dragon a destra e a manca, in ogni news!
voi che dite? lo consigliate a prescindere?
Probabilmente troverete qualche analogia con alcuni medical drama quali il bizzarro e sfrontato talento di House (sebbene Asada risulti più di buon cuore), e il punto di vista della situazione condito dallo sconfortato, rassegnato ed impaurito -a tratti cinico- punto di vista dello specializzando alla Grey's Anatomy, ma nessun'altra attinenza. Magari le storie autoconclusive con il filone di fondo continuativo che cresce di phatos arricchendo il cast di curiosi comprimari strizza un po' l'occhio anche ad E.R. ma ci si trova di fronte ad un'opera impossibile da ricollegare ad altre disponibili nel panorama editoriale italiano, spesso "insozzato" di titoli che risultano essere cloni gli uni degli altri, portando finalmente una ventata d'aria nuova.
Se il problema alla base dell'acquisto è il prezzo, sinceramente, laddove nell'utente ci fosse un forte interesse nell'avvicinarsi ad un prodotto, consiglierei almeno per il primo numero, di mettere in stand-by l'acquisto di qualche Shonen o Shojo del caso (il cui prezzo in linea di massima si aggira sui 3.50/4.20 € cad) e provare per lo meno una sola volta l'<i>esperienza</i> (passatemi il termine) di leggere un'opera di questo livello.
Riguardo alle onomatopee, continuo a pensarla come Aquila: lasciamole invariate con traduzione a lato del baloon e simili. Non so farvi ora l'esempio preciso, ma ricordo che proprio in passato la traduzione delle onomatopee fu talmente invasiva che al confronto con la tavola originale, alcune parti fondamentali venivano addirittura coperte. E signori, questo non è rispetto per un'opera.
Consigliatissimo!
@Rukawa11: se mai dovesse deluderti sarei pronto a rimborsarti la spesa. Questo per dirti che sono sicuro al 100% del fatto che un manga di tale fattura non può deludere.
Concordo con l'analisi fatta da Kouga e con la sua proposta di mettere in stand-by magari qualche shonen per un momento in favore, almeno, del primo numero. Bisogna considerare infatti che questa è un 'opera che parte subito forte quindi si può capire da subito di che pasta è fatta.
@KenzoTenmaFRNSGL Ok, forse mi son fatto prendere ma io ho i numeri di Chonchu che Flashbook editò qualche anno fa (carta giallina, un bel po' trasparente, qualità di stampa discreta) e confrontandoli con le attuali edizioni constato che c'è stato un miglioramento MOSTRUOSO.
Le analogie con i manga Planeta sono: stessa carta gradevolmente e lievemente grigia, nessuna trasparenza, "sfogliabilità" ottima, rilegatura robusta e flessibile (Hanzo ha addirittura la rilegatura a filo refe) e i volumi son sempre ben fresati. Se non fosse per le onomatopee e per gli occasionali refusi....
Tornando alla Flashbook devi sempre tenere presente che un suo volume costa mediamente 6€, quelli della D-Visual almeno 10 e, bene o male, (pur presentando peculiarità differenti) qualitativamente non son lontanissimi.
Jpop è per me un gradino sotto per la trasparenza delle pagine.
MX ne ho solo sentito parlare benissimo, ma ancora non ne compro nulla, ma dovrò rimediare a breve
Ciao!
PS: anche per me le onomatopee non vanno riadattate graficamente, ma solo tradotte in piccolo nelle vicinanze.
ti stringo brevemente le mie opinioni sulle case editrici:
-Flashbook: Ho solo "freccia danzante" che è una ottima edizione anche se con pagine leggermente grige, mentre king of thorn ha pagine stupende (anche se un filino sottili e non bianchissime) e pagine a colori stupende
-D-Visual: per ora ho solo appleseed, ma la carta è stupenda, formato gigantesco, stampa perfetta anche nei retini e pagine a colori a dir poco fantastiche! A breve prenderò anche "gunslinger girl" e "la voce delle stelle" ma sò già che qualità trovare
-Jpop: raramente ho trovato pagine trasparenti nei tanti fumett J che prendo, e molti hanno pagine a colori ben fatte. (quanto le vorrei in brave story!! )
poi le pagine son bianchissime! attualmente la mia preferita per rapporto qualità/prezzo
-MX: ho preso solo RG veda, ma se continua così sarà la mia preferita a breve. i volumetti che ho sono perfetti sotto molti aspetti. tavole a colori lucide e ben fatte, pagine bianche e spesse, sovraccoperta con design molto belli e ottimi effetti visivi. in più sul retro si trova un'altra illustrazione a colori. La cosa che più i ha colpito è la corposità dei volumi. hanno un buon numero di pagine e sono grandi, ma appaiono molto sottili e quando li prendi in mano son pesanti e corposi, nn ho mai avuto un effetto simile nel prendere in mano un albo!! Veramente belli!
@ IGS
Alla fine sei riuscito a farle ancora più pubblicità a TMD??
credo tu sia contento, di sicuro lo saranno alla planeta!!
Io ripeto: lo prenderò appena avrò recuperato spazio!!
P.s. se li leggo tutti e poi dico che tutti nn mi son piaciuti me li rimborsi??
l'idea pare un pò dottor house davvero, ma ormai oltre al noto telefilm è nato proprio un genere (penso sia partito da A.R. ma conosco poco di questo mondo, non me ne sono mai interesato troppo)
(continua)... un po' di tè verde giapponese se volessi mangiarla e non riuscissi a digerirla (ieri sera ne ho bevuto più di un litro al ristorante, fra poco avrò l'effetto "Piccolo diavolo").
Appena ne avrò l'occasione cercherò sicuramente di recuperare tutti i volumi magari a qualche fiera dove possono farmi un po' di sconto.
Ibra dicci la verità....tu lavori per la Planeta DeAgostini
Comunque condivido in pieno, l'idea di accantonare temporaneamente qualche altra serie, per prendere un altro genere di manga.
Tanto di shonen tutti uguali, e di shojo tutti uguali...ne escono ogni trimestre
però è prodotta dalla DeAgostini, che odio......
credo comunque che gli darò un occhiata...spero di trovarlo in fumetteria o in libreria! ^^
<i>Team Medical Dragon</i> e <i>Gaku</i> sono due perle, e agli amanti degli Shonen non posso che consigliare <i>Tutor Hitman REBORN!</i> che a livello qualitativo supera senz'ombra di dubbio un altro paio di titoli ben più celebri pubblicati da altri autori... a proposito Planeta: è da 3 mesi che aspettiamo il n.19, non è uscito neanche in Spagna dove di solito gli albi vengono pubblicati un mese prima! Come la mettiamo? :/
Naturalmente sto scherzando
Lo comprerò di sicuro!
Se riesco ad arrivare in fumetteria prenderò il primo volume, a meno che non lo abbia, perchè la fumetteria più vicina se non lo ordini non lo trovi, a meno che hai una bella botta di popò.
ovviamente scherzi.... lo dico per il tuo bene.... XD
@ Becar
Allora leggiti "Il prezzo" della bravissima Tess Gerritsen.
Parla di trapianti di organi pagati e del mercato nero di organi che arrivano da bambini orfani uccisi. un libro stupendo!
Naturale che scherzo,stai tranquillo!
Stamattina ho preso la Ps3 a 210 euro. Offertona da paura ma ho comunque prosciugato il portafogli. Quindi niente più rimborsi.
E pensare devo ancora prendere Nausicaa 6 e Blade of the Phantom Master... T_T
@ druido: io alla Planeta? Magari, significherebbe che almeno un lavoro ce l'avrei. Purtroppo la realtà è ben diversa come sai...
@ Doctor Revenge: hai perfettamente ragione. I due sistemi si equivalgono. Tutto il sistema universitario italiano è una vergogna. Basti pesare alla fuga dei cervelli, a chi è rimasto e lavora negli scantinati con quattro soldi oppure al fatto che nessuna tra le nostre università è presente nella classifica delle cento migliori a livello mondiale.
vabbè, ora che finisco la serie hai tempo di recuperare i soldi! appena avrò finito di leggere l'ultimo numero ti darò i dati per farmi il bonifico!! XD
No io ho il secondo uscito per Wii, il New Blood, ma non ho avuto ancora modo di metterci le mani sopra. L'ho preso solo per avere l'illusione di poter fare il chirurgo, mestiere che mi sarebbe piaciuto fare visto che è anche "cosa di famiglia" ma vedere le interiora umane non mi gusta particolarmente (e anche 11 anni di studi) quindi ho optato sul legale. Spero di provare la stessa sensazione che si prova ad essere chirurghi così anche se penso sia un pia illusione ma almeno eviterò di vomitare nelle interiora di un paziente
ti giuro che quando hai scritto "No io ho il secondo uscito per Wii, il New Blood" mi è preso un colpo... sembrava avessi scrito "New Moon"... oddio, ho pensato: il videogioco nooooooooooooooooooo XD
beh in ogni caso nutro grand aspettative, non so neanche perchè, da questo manga
Una recensione davvero bella, anche se l'autore era abbastanza scontato (dal tuo avatar si capisce al primo colpo quanto ti possa piacere l'opera Ibra XD), che mi spinge ancora di più a comprarlo... Purtroppo la lista è lunga, e credo dovrà aspettare, ma prima o poi lo recupererò, anche perché tanto è lungo, da qui a recuperare i 21 volumi ce ne vorrà. Così li leggerò anche in blocco (quanto è bello finire una serie nel giro di un giorno XD).
Cosa dire, se non che mi manderete sul lastrico prima o poi voi di Animeclick? XD
Sono contento che ti sia piaciuto anche se non avevo dubbi. Come avevo già scritto devo ancora trovare in giro qualcuno che dopo aver letto i primi due-tre volumi possa parlarmene male. Sappi che i prossimi volumi che leggerai saranno altrettanto appassionanti ed anzi, sapranno coinvolgerti ancora di più.
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