Riportiamo un breve estratto della lunga intervista ad Alberto Galloni, consulente editoriale per Magic Press, pubblicata da Nanoda.com:
• Quali sono le caratteristiche distintive, a tuo avviso, dei prodotti Magic Press?
Titoli e target strettamente selezionati. I manga proposti non sono titoli a caso né tanto meno mirano a "raggiungere tutti i tipi di lettori" diversificandosi in miriadi di generi e target. L'intera linea editoriale MX è mirata e ha l'obiettivo di diventare il punto di riferimento per un certo tipo di pubblico.
Più o meno potrei dire che se vi interessa anche un solo manga MX, allora vi interesseranno tutti (magari distinguendo soltanto tra lettori e lettrici)...
• Quello contemporaneo si potrebbe definire un “Magic Bis” dopo le prime serializzazioni di titoli quali Dragon Head, Kiseiju e The Legend of Mother Sarah, attualmente ancora interrotte. Potresti riassumerci le differenze fra le due esperienze editoriali, le cause che hanno portato a questo cambiamento e se ci sono possibilità che riprendiate e completiate i titoli di cui sopra?
Essendo arrivato soltanto l'anno scorso, non sono al corrente di tutte le dinamiche che hanno portato alla situazione attuale. Però posso dirti due cose:
1. Non esiste un “Magic Bis” perché la Magic Press si limitò a ereditare i contratti della Phoenix. Se la Phoenix non avesse mai firmato quei contratti, Magic Press non avrebbe mai pubblicato manga prima di MX.
2. Magari potessimo proseguire quei manga, purtroppo l'editore giapponese ha cambiato politica di licensing e non ci permette di farlo. I manga interrotti resteranno tali fino a un (improbabile nel breve periodo) dietro front di Kodansha.
Essendo passati anni dall'ultimo volume di Dragon Head, tutto lo staff è cambiato e MX è partita praticamente da zero.
• RG Veda, Venus Wars, Georgie... Magic Press finora ha mostrato un forte interesse per serie storiche di qualità, dei più svariati generi; è questa una precisa scelta editoriale o ritieni che il guardarsi indietro sia oramai sempre più necessario a causa della situazione attuale delle produzioni giapponesi?
I ragazzi si avvicinano ai manga perché guardano gli anime in tv, ma poi, tempo 2-3 anni, si stufano e smettono di leggere. Quello che accade si distingue da una moda passeggera solo perché il ciclo (da anime a manga) si ripete all'infinito (e continuerà a ripetersi, almeno fin quando Mediaset bombarderà i suoi spettatori di anime. Repliche, più che altro, ma anche la milionesima replica di Dragon Ball è una novità per chi non l'ha mai visto).
Qualcuno ha, giustamente, notato che ogni 3 anni c'è una nuova generazione di lettori ai nastri di partenza, tuttavia nessuno fa caso che ogni 3 anni una vecchia generazione di lettori fuoriesce dal mercato, anche perché i gusti di un lettore, crescendo, cambiano e la solita pappa non va bene all'infinito. Uno dei modi più efficaci per evitare questa “diaspora” è quello di creare una vera e propria cultura del manga e questa è la ragione alla base del mio interesse per i titoli e gli autori scelti. Ovviamente c'è anche la necessità di far arrivare i manga sugli scaffali e la limitata (per quanto comunque enorme) capacità di accesso ai titoli che comunque non ci ha impedito di conquistare i diritti di alcuni lavori delle massime divinità del panorama fumettistico del sol levante come Yoshikazu Yasuhiko (Record of The Venus Wars), Riyoko Ikeda (abbiamo scelto Eroica perché è il manga pensato dall'autrice per completare il discorso iniziato con Versailles no bara) e anche le Clamp (che effettivamente sono un fenomeno più giovane rispetto alla Ikeda, tuttavia RG Veda è il manga che negli anni 90 rivoluzionò i canoni degli shoujo manga).
Di necessità ne abbiamo tante, tuttavia non vedo alcun decadimento con la qualità delle produzioni giapponesi attuali. Ho voluto Riyoko Ikeda perché ritengo fondamentali alcuni suoi titoli, ma non ho mai ritenuto i manga moderni (in generale) non all'altezza (certo, per raggiungere la Ikeda ce ne vuole, ma non sono gli altri a essere scarsi, è lei che è una divinità).
• Cosa dobbiamo aspettarci in futuro da Magic Press? Potresti darci qualche anticipazione?
Ristamperemo Pollon di Hideo Azuma seguendo l'ultimissima edizione giapponese che presenta 120 pagine nuove di pacca (praticamente metà del secondo volume è inedito) disegnate dall'autore nel 2005, ma questa è già una notizia vecchia.
Non ho vere anticipazioni da dare al momento. Potete aspettarvi quello che state vedendo già ora, ovvero manga destinati a un pubblico adulto ed esigente e praticamente solo quelli. Più che altro, spero che, in futuro, non dovrò ricorrere sempre e solo a titoli già conosciuti altrove (che siano classici, ristampe in genere oppure “girelle”).
• Cosa ne pensi del mercato italiano odierno dove a fronte di una crisi economica l'offerta anziché concentrarsi e consolidarsi, magari puntando sui titoli di qualità, si è vista una scelta opposta, un puntare sulla sovrabbondanza?
La sovrabbondanza è dovuta alla ricerca di visibilità. Il problema non è editoriale soltanto, riguarda tutta la filiera. È una cosa che avevo già notato ai tempi della Free Books quando insieme a Grey iniziarono a uscire anche i titoli orientali di un altro editore. Grey di Yoshihisa Tagami (grande autore e gran titolo) era da solo e quindi l'editore che lo pubblicava diventò automaticamente un piccolo editore secondario di cui “si può fare a meno”. Il concorrente, invece, iniziò a pubblicare sempre più titoli tanto da sembrare un grosso editore “che non può essere ignorato”.
Attualmente escono anche 120 volumi manga in un mese che sono molti più di quelli che la rete di vendita può gestire (forse ancora non sono troppi per i lettori, tuttavia sono molti più di quelli che un negoziante medio può tenere sugli scaffali). Il lettore medio, a sua volta, vuole entrare in negozio, sfogliare le novità e decidere sul momento cosa comprare e cosa no. L'editore, quindi, per vendere ha bisogno di arrivare sullo scaffale delle novità (e magari venire messi più in evidenza dei concorrenti) e tenta di conquistarsi lo spazio aumentando l'offerta.
• I prodotti Magic Press che non sono distribuiti sul circuito delle edicole, hanno, stando ai nostri utenti, mediamente delle difficoltà di reperibilità. Da cosa pensi che sia dovuto?
Distinguiamo le due realtà. In edicola sono distributore ed editore che decidono quanti albi stampare e dove distribuirli. In fumetteria, al contrario, è il gestore del negozio che deve richiedere al distributore 1, 2, 10, 100 copie di Eroica (se non ordina nulla non riceve nulla). Non è affatto scontato trovare Eroica in tutte le fumetterie e né Magic Press né il distributore possono imporre a un negoziante di ordinarlo se lui non vuole. Tutto questo si ricollega a quanto detto più sopra.
La Magic Press distribuisce in fumetteria tramite Alastor e non ha alcun rapporto commerciale con gli altri distributori. Per quanto riguarda il circuito Alastor non si sono verificati problemi di rilievo. I lettori, in tutti i casi, possono acquistare i manga MX direttamente sul sito ufficiale della Magic Press bypassando tutti i problemi eventuali di distribuzione.
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Galloni ha rilasciato un’altra intervista ai colleghi di MangaForever, da cui traiamo alcuni spunti:
• Le edizioni di RG Veda e Venus Wars sono su di un livello ben diverso rispetto alla media delle edizioni di manga, anche da libreria: è stato difficile farle approvare dall'editore? Parlaci della scelta dei materiali, la carta è molto importante e da cosa dipende una buona stampa?
Ci abbiamo messo circa 6 mesi per preparare la confezione che vedete ora. Non è stato difficile convincere la Magic Press a stampare prodotti con l’attuale qualità, però ho scoperto che non basta dire “voglio fare una edizione di lusso”, non basta spendere (a volte non è neanche necessario), serve soprattutto l’esperienza e abbiamo dovuto lavorare molto per raggiungere il risultato attuale.
Alla Free Books non avevo voce in capitolo su carta e stampa, ma alla Magic Press mi sono trovato nella situazione opposta. Sono andato io stesso a vedere campioni e a parlare con i vari rappresentanti. In 5-6 mesi di lavoro abbiamo definito uno standard da seguire per tutti i volumi.
Il discorso sulla carta è davvero complicato e non è facile liquidarlo in poche righe. Chiunque (lettori ed editori) preferisca la carta naturale senza legno bianca deve sapere che non esiste alcuna carta del suddetto tipo che non traspaia sotto i 120 g/m2. In generale più un volume è pesante, più è costato stamparlo (la carta si paga a peso e quindi 5000 fogli da 70 g/m2 costano un 30% meno di 5000 fogli da 100 g/m2). Tuttavia stampare un 13x18 cm su carta da 120g/m2 non è una buona idea, il risultato sarebbe un mattone che non si apre (ovviamente più un foglio di carta è pesante più è rigido, da 150 g/m2 in su si parla infatti di cartoncini). Si può scegliere una carta spessorata (stesso peso ma più spessa) o avoriata (gialla) o entrambe per limitare la trasparenza (attenzione: la superficie di una carta spessorata non può essere liscia).
Dimenticavo: il tipografo ha un ruolo non secondario. Se il tipografo carica eccessivamente il nero, anche un foglio da 120g/m2 può diventare trasparente.
Per gli albi MX usiamo una carta bianca pregiata con una tenuta dei retini eccezionale: gli albi rimangono sufficientemente morbidi e la trasparenza è limitata (aumentare la grammatura irrigidirebbe troppo l’albo). Il risultato può piacere o meno, ma lo sforzo profuso è notevole.
• Tra i problemi più sentiti dai lettori in questo prima anno di attività, ci sono i frequenti ritardi e rinvii subiti da alcuni vostri titoli, soprattutto per i primi numeri. Puoi spiegarcene i motivi e tranquillizzare i lettori sul fatto che saltare una o due settimane non vuol dire serie a rischio di interruzione?
Ci sono motivi burocratici (a volte folli, per esempio di Record of the Venus Wars devono essere approvati tutti gli interni in bianco e nero, non solo le copertine) oppure slittamenti di consegna della tipografia oppure ritardi interni nostri quando siamo sovraccarichi di lavoro (vi ricordo che Magic Press è un editore e una società di servizi per l’editoria: stampa fumetti con il suo marchio e lavora una mole non indifferente di prodotti editoriali di altre aziende molto più grandi).
L’unico modo per rispettare un calendario sarebbe quello di lavorare gli albi con largo anticipo (per uscire ad agosto devo stampare a luglio altrimenti succede che la tipografia va in ferie e consegna a settembre), che però comporterebbe un costo non indifferente per l’azienda. Preferiamo spendere sulla qualità: invece immobilizzare denaro per stabilire una data precisa di uscita, un albo MX può tardare anche di 2 settimane ma sarà stampato su carta bianca pregiata e non cartaccia da quotidiano.
In realtà il costo di una checklist potrebbe venire assorbito con una decina di uscite mensili, tuttavia, al momento, arriviamo massimo a 4-5 manga al mese (non abbiamo un numero sufficiente di licenze per fare di più), che sono troppo pochi per giustificare questa spesa.
Abbiamo quindi deciso di tenerci i ritardi, anche perché siamo certi di riuscire a tenere un ritmo quantomeno decente (Georgie e Nanako SOS li abbiamo finiti non certo in tempi biblici).
I numeri 1 sono e saranno sempre più in ritardo dei successivi perché vengono annunciati sempre un po’ in anticipo per sondare il terreno e sono soggetti allo studio della grafica, l’arrivo dei materiali dal Giappone e altro ancora.
• Nell'editoriale di Venus Wars hai iniziato un’analisi sull'animazione robotica, in particolare delle serie anni 80 prima metà degli anni 90 che da noi non sono state importate.
Cosa puoi dirci del “Vero Mazinger” diretto da Imagawa?
Essendo legato ad “un marchio” forte come quello dei Mazinger di Nagai, pensi possa riportare in auge tutto il genere dei Super Robot o solo quelli nagaiani? La serie ti è piaciuta?
L’Italia è un paese davvero strano. 15 anni fa eravamo tutti convinti che quando la “Goldrake generation” sarebbe arrivata nei posti che contano sarebbe cambiato tutto. Non molto tempo fa, invece, mi sono accorto che la realtà è ben diversa: Goldrake non ha “liberalizzato” gli anime e dato origine a una cultura, Goldrake ha creato più girellari che fan. Fondamentalmente Goldrake non è diverso da un qualunque film/telefilm/programma TV che guardavamo da bambini, è considerato un ricordo come può essere anche Super Car o A-Team. Certo magari da prodotto inferiore (concezione dei nostri genitori) è arrivato almeno “in pari” con gli altri media, tuttavia è stato più che altro fine a se stesso, ovvero non ha generato alcun interesse verso i suoi successori arrivati 20 anni dopo.
Essendo, qui in Italia, Mazinger Z un “ricordo” e non un anime con un contenuto (che sia più o meno valido ne possiamo discutere), non penso proprio che l’opera di Imagawa sia in grado di rilanciare qualcosa. Cioè le probabilità che il brand Mazinger faccia tornare alla “Goldrake generation” la voglia di guardare nuovi anime slegati alla loro infanzia, fossero anche soltanto robotici, per me sono zero. Felice di sbagliarmi, in tutti i casi.
Imagawa conosce Nagai meglio di Nagai stesso e proprio per questo sconvolge i personaggi della vecchia serie TV, elimina qualsiasi accenno al buonismo, smonta il classico canovaccio da tokusatsu a episodi autoconclusivi. Altra differenza non di poco conto è Koji Kabuto che, da eroe protagonista negli anni 70, diventa un pretesto per esaltare i personaggi che gli stanno intorno. Imagawa ci aveva già abituati a questo tipo di sceneggiatura, non per niente nel 1992 prese Shougeki no Alberto (che in Italia è diventato inspiegabilmente Lord Albert, non ne conosco i motivi… forse faceva più figo di Alberto L’Impattatore?), un personaggio secondario di Mars, e gli fece trascinare l’intera sceneggiatura di Giant Robo the Animation. Il risultato finale per me è sublime, ma è anche totalmente “antigirellaro” (il “vero” Mazinger è la distruzione del Mazinger Z di Toei). Il brand Mazinger magari sarà un plus per la “Goldrake generation” ma penso sia un minus per le nuove generazioni che hanno in mente quel vecchio catorcio che spara i pugni. I gusti delle nuove generazioni probabilmente sono molto più affini alla “seconda generazione” di robotici che non alla “prima generazione” (Tomino) o alla “terza generazione” (Imagawa), la prima per ovvi motivi di vecchiaia mentre la terza è quasi incomprensibile per chi non conosce a fondo la prima. I robotici di “seconda generazione” invece possiedono quegli aspetti cool (sia di design che di sceneggiatura) che agli occhi del profano appaiono come “rivoluzioni” (l’otaku che sale a bordo del robot c’era già in Z Gundam, il “progetto di perfezionamento dell’uomo” esisteva dal 1981, i generatori impazziti che fanno piazza pulita di amici e nemici esistevano dagli anni 70).
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Ovviamente nn tratteranno solo vecchie serie famose, ma anche Hentai! XD
Speriamo che arrivino loro nuove opere!!
Mi piace la sua politica editoriale, concentrata sulla riedizioni di grandi classici che fanno sempre molto piacere per chi, come me, si è avvicinato ai manga da poco. In più le loro edizioni sono qualcosa di fantastico, e il prezzo neanche troppo elevato (l' edizione di Rg Veda con doppia immagine di copertina, pagine a colori e carta bianchissima i suoi 5,9€ li vale proprio tutti).
Speriamo che per il 2010 ci portino qualche altra bella novità!!
Se non fosse che ho la vecchia edizione sottiletta (se non mi sbaglio) della PlanetManga lo prenderei immediatamente.
E' anche tra le poche case a inserire redazionali nei loro volumi (non tutti ovviamente, ma già solo in alcuni va più che bene).
Spero davvero che continuino così, tra le novità sono interessato ad Eroica, che però prenderò dopo aver completato la serie della d/visual, mentre Pollon non mi interessa.
Spero optino per portarci nuovamente anche City Hunter= acquisto obbligato
P.S. Portate Yawara! Portate Yawara!
Dovrebbero solo curare meglio la regolarità delle uscite...
Pollon lo prenderò sicuramente. E se volessero portare anche altre opere classiche, magari qualche vecchio shonen old school, li supporterò con grande piacere!
e poi mi fa un gran piacere l'interesse per le serie storiche
Io ho preso Mi vergogno da morire 1 versione stupenda, carta davvero di qualità non vedo l'ora di vedere il numero 2...inoltre non vedo l'ora anche di prendere la ristampa di Pollon che faranno...sicuramente non deluderà!!!
ti perdi 20 minuti solo per vedere la sovraccoperta stampata su entrambi i lati e guardare tutti i tocchi grafici fantastici!!
In più gli albi son grandi, li senti pesanti nella mano, ma son incredibilmente compatti!!
vorrei recuperare tutti i loro manga, che son delle vere pietre miliari del manga! senza contare che hanno già un ottimo rapporto qualità prezzo, e in più han fatto il box di georgie che praticamente paghi un albo meno di 4 euro!! Grandissimi!!
Voglio georgie, nanako, pollon, venus wars.... tutti!!!! XD
L'unica cosa che mi ha dato un po fastidio è che appena hanno finito di pubblicare Georgie, hanno fatto uscire il cofanetto con tutti i 4 volumi e essendo un collezionista come tutti voi, ovviamente mi farebbe molto piacere avere il cofanetto. Spero faranno così anche con Venus war e Pollon.
Cmq visto che sono molto interessati a pubblicare vecchi manga degli anni 80, sarei ultrafelice se mi pubblicassero il manga di ''Oh family!!'', dove in Italia il semisconosciuto anime arrivò sui canali mediaset con il titolo ''Che famiglia questa family!!''. Mi sembrano i più adatti a pubblicare questo genere di manga.
Grazie, non avevo notato l'altra intervista, che è stata anche abbastanza interessante e mi ha chiarito alcuni punti, anche se alcune cose non le condivido.
@ Sasshi
Del manga di Pollon in realtà me ne hanno parlato tutti male, ma è Pollon, non si può non prenderlo, inoltre l'autore ha dimostrato di essere talentuoso con Nanako, quindi una possibilità gliela dò. Tanto di Pollon ho anche i cofanetti dell'anime, al massimo poi mi riguardo quelli!
Finora MX non ha fatto alcunche' che mi interessi, siccome Kiseiju me lo posso scordare per il momento non vale la pena acquistare nulla da loro (per me s'intende).
E nota polemica: guarda caso il responsabile editoriale altri non e' che un altro "del giro" che ha iniziato anni fa. Ennesima prova di come in questo mercato girino sempre e solo le stesse facce.
Riguardo a RG Veda, che poi è stato il primo manga che ho letto in vita mia, mi hanno raccontato che è un po' un manga "prova" delle Clamp per arrivare a "X" (altra mia passione), ma è vero?
Ora della MX sono tentata da Venus war.....se il prodotto è buono quanto per RG Veda quasi quasi......
non si è congedato con due parole, ma ci ha spiegato tutta
la situazione dietro alla scelta della carta o i ritardi degli albi. Bravo!
Finisco Nausicaa e Mazinger Z(come l'ha fatto papà NAGAI) e poi recupero RG Veda
Mi ha proprio colpito sotto tutti i punti di vista, dalla rilegatura alla cura per la sovracoperta (colorato anche il lato b) e la copertina. E il prezzo è relativamente basso.
Direi perfetta, anche se devo leggerlo prima di poter giudicare la carta che comunque sembra buona.
Non mi è piaciuta però questa intervista, il tipo in questione mi è apparso volesse fare un po' troppo il saccente...e il figo.
fiducia zero, non comprerò mai più niente da loro oltre al fatto che pubblicano roba che comunque non mi piace.
sono stato costretto a terminare kiseiju e dragon head per fatti miei.
Sono molto interessato a Venus Wars, RG Veda e anche a Eroica.
@ximpalullaorg: per quanto riguarda me, tutti i manga che fanno sono più importanti di RG Veda.
Nanko SOS che nostalgia! Volevo recuperare Eroica, ma a questo punto per amor di completezza mi prendo prima Lady Oscar della D visual, poi sicuramente mi preoccupo di Eroica. Itazura na kiss anche mi interessa.
Eroica merita davvero, buona edizione a parte, Ryoko Ikeda ha creato un altro capolavoro, sarà ma la vita romanzata di Napoleone a me piace molto.
Idem dicasi per il ritardo nelle consegne, se il controvalore sulla bilancia è l'aver un albo stupendo, ben venga, io ci sto
Me ne sono accorta...purtroppo ci ho messo mesi prima di poter "saggiare" un volumetto di RG Veda, per poi decidere di recuperarlo prima di subito
Per quanto mi riguarda, la Magic Press è stata molto di più che una bella scoperta...tutte le sue edizioni che ho visto sono magnifiche e ad un prezzo ben più che onesto
E ti fanno soltanto venire voglia di comprarle tutte, cosa che conto davvero di fare quando potrò permettermelo...son davvero dei gioiellini
<i> ho scoperto che non basta dire “voglio fare una edizione di lusso”, non basta spendere (a volte non è neanche necessario), serve soprattutto l’esperienza e abbiamo dovuto lavorare molto per raggiungere il risultato attuale </i>
Ecco. Quest'uomo Santo Subito. Mi ha dato estrema soddisfazione leggere questa frase
La Magic Press mi piace parecchio, sia per i titoli che propone, sia per l'ottimo rapporto qualità-prezzo dei suoi volumi; spero che riescano presto a regolarizzare le uscite... soprattutto quelle di "Itazura na Kiss"! A quando il volume 4?
La MX comunque fa delle bellissime edizioni. Qualche cosa da loro lo prenderò prima o poi.
Quoto il discorso di Ibra gear secon sulla questione "girelle e girellari", decisamente fuori luogo..
Comunque in quel periodo c'erano anche i "tegolini", ed erano pure buoni
Perché allora l'80% dei titoli di MX sono riconducibili e ricollegabili a "girelle"?
Eroica "il seguito di Lady Oscar" (come no), Nanà Supergirl (Nana SOS), Georgie, Pollon (WOW, questo si che è da avere!)?
Titoli come Georgie probabilmente sono stati pubblicati apposta pensando a quel target (a un certo punto dice che spera di non dover pubblicare sempre e solo ristampe e/o "girelle"). Lui ha spiegato che tipo di target è, senza offendere nessuno (la parola "girellaro" non è offensiva).
Considerarla "una sciocchezza senza fondamento" è di per sé "una sciocchezza senza fondamento", negate la realtà oppure non la conoscete. Ci sono ormai tanti forum i cui iscritti si auto-proclamano "girellari" (con orgoglio anche), guardate questo http://gonagai.forumfree.it/ (ci sono anche icone a forma di girella).
In generale comunque non è detto che appassionati e nostalgici siano per forza due categorie diverse, quindi se fossi in lui ci andrei piano con queste etichette. A meno che non abbia condotto degli studi, ma dubito fortemente.
Infatti!
Dopodiché ognuno è libero di pensare e polemizzare quanto vuole (in realtà io sono convinto che la forza di un messaggio si misura contando le polemiche che genera, ragion per cui, se anche avessi avuto dubbi sulla correttezza dell'uso di quel termine, ora so che se voleva farsi pubblicità ha fatto benissimo).
Nessuno ha detto che è una malattia essere nostalgico, ho solo scritto che i nostalgici hanno sono spesso un mercato diverso rispetto agli anime fan.
E poi, se il termine "girella" è nato come offesa, se ora non lo è più ma è solo una definizione ben venga, i significati col tempo cambiano.
Quanti teenagers che si autodefiniscono "truzzi" sanno che il termine è stato coniato come offesa?(voleva dire "tipo che ascolta dance che rincoglionisce", e quando me lo dicevano mi arrabbiavo... anche perchè ero un DJ techno)... quindi se loro si autodefiniscono "girellari" non vedo un problema, ma una semplice suddivisione di mercato, a meno che non facciano delle edizioni tipo Daitarn 3 e Gundam che contengono la doppia traccia audio e sono tutti contenti.
E comunque, se sapete leggere (dubito a questo punto) ho scritto che CHIARAMENTE tra parentesi che qualcuno potrebbe appartenere a entrambe le categorie... ma vabbè, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, soprattutto quando le proprie idee sembrano attaccate (anche quando non lo sono, come ad esempio io non ho attaccato nessuno ma leggo certe vaccate... e la cosa che mi preoccupa è meglio che non la scrivo altrimenti genero flame pesanti).
Ma solo io sono nostalgico del Soldino?
Al contrario, la tua frase:
"io non ho attaccato nessuno ma leggo certe vaccate... e la cosa che mi preoccupa è meglio che non la scrivo altrimenti genero flame pesanti"
me la dovresti cortesemente spiegare. Visto che ho, a parte tutto, educatamente espresso la mia vaccata, ehm... volevo dire opinione, dovresti spiegarmi che genere di risposte, tali da generare flame pesanti, dovrei meritarmi. Non mi sembra di essere mai entrato in contrasto con te in questi anni quindi mi pare strana la tua risposta, boh.
Poi non ha detto che tutti i nostalgici sono Girellari, anche perché se cosi fosse il 90% degli utenti che frequentano Animeclick sarebbero dei Girellari compreso Galloni che adora il genere robotico, in primis Mobil Suit Gundam che non è proprio una serie di primo pelo.
I Girellari sono quelle persone che rifiutano in maniera assoluta i ridoppiaggi fedeli all'originale, perché dicono che essendo cresciuti con tali voci e nomi le loro serie preferite "devono" essere lasciate cosi e poco importa se sono state stravolte completamente per renderle meno "orientali".
Insomma per come la vedo questo non è un discorso da nostalgico appassionato come sono io, ma da persona che non ama il prodotto di per se, ma il semplice adattamento Italiano.
Poi certo ci sono casi e casi, nonostante possa dire di essere una persona che preferisce un adattamento fedele all'originale ci sono casi in cui preferisco l'edizione pur stravolta. Si pensi all'adattamento storico dei Cavalieri dello Zodiaco, potete dirmi tutto ma mai potrei preferire un adattamento fedele alla versione giapponese rispetto all'adattamento, che pur non fedelissimo, rimane un vero capolavoro.
Si pensi a Orange Road, nonostante preferisca nella sua interezza la versione Dynamic-Yamato fedele alla versione giapponese, rimango sempre in un certo modo legato alla "devastata" versione Mediaset che me l'ha fatto conoscere.
Mi sembra stupido, sempre che sia effettivamente così, il comportamento dei girellari che rifiutano una versione "fedele", in fondo avere 2 versioni non è mica un male!?
Se c'è il doppio audio storico/fedele direi che è l'ultimo dei problemi, ma quando c'è solo il cofanetto con l'audio storico devastato?
(unite pure i post)
E tra l'altro senza neanche i sottotitoli basati sulla traduzione giapponese ma sui dialoghi appunto devastati?
Chi come me vorrebbe godersi l'opera nella sua interezza a questo punto è tagliato fuori, quindi sarebbe un acquisto che non mi interesserebbe, invece che tu ci creda o meno ci sono persone non interessate a Orange Road ma a è Quasi Magia Johnny... anche tu ad esempio preferisci i Saint come li hai conosciuti invece che per quello che sono (uno shonen in cui dei ragazzini usano dei toni appunto da shonen e non citazioni sussurrate della Divina Commedia), quindi pensa a chi ha amato le serie in un modo e vorrebbe rivederle così, con buona pace del Rocket Punch...
E secondo me hanno diritto di poterle vedere appunto così, come io ho diritto di avere dei sottotitoli fedeli e nessun taglio video...
La cosa migliore sarebbe secondo me creare un'edizione "economica" in cui mettere in cofanetto le serie coi tagli e doppiaggio storico, e un'edizione fedele all'originale, con l'eventuale ridoppiaggio (ove possibile).
Il problema della Goldrake Generation è solo dettato dal fatto che in Italia sono stati in astinenza di prodotti storici di Nagai in homevideo per troppi anni, anni in cui si potevano ancora acculturare le persone grazie a Goldrake.
Oggi è troppo tardi, quelle persone sono cresciute e non hanno nè la testa nè il tempo da impiegare nella cultura dei cartoni giapponesi.
Ora colpevolizzarli di essere girellari è un pò troppo comodo.
Allora si potrebbe colpevolizzare il Galloni di non essere mai cresciuto e di non comprendere realmente i problemi di una persona adulta media, che sono ben lungi dall'occuparsi di approfondire gli anime o i manga.
Sull'intervista non leggo "sfottò" e cose simili, l'intervistato si limita a spiegare cosa intende col termine "girella".
Tornando invece al discorso Girelle e Girellari, mi pare che non si è ben compreso che siano due cose distinte, nel senso le Girelle sono gli anime/manga vecchi, per capirci quelli degli anni 70 primi anni 80, tra questi rientrano Nanako Sos, Lady Georgie e altri manga pubblicati da MX insomma i classici prodotti che piacciono a noi nostalgici.
Mentre i Girellari, sono coloro che orgogliosamente amano le vecchie serie con i vecchi doppiaggi e non sono interessati ad avere un prodotto fedele all'originale, ma riconosco come unico e vero solo quello che hanno avuto la possibilità di vedere in gioventù.
Per come la vedo io, in tutto questo non ci vedo nulla di male.
Per me ci si crea problemi inesistenti. Ognuno vive la passione come meglio crede, non vedo perchè giudicare o addirittura generalizzare come ha fatto il Galloni.
Secondo me che esistono solo "appassionati". Ognuno coi suoi gusti e le sue preferenze. Tutto il resto sono soltanto chiacchiere e partitismi da fanatici.
Infine è un contraddizione vera e propria puntare su prodotti come "Nanà" e "Pollon" chiaramente destinati ad un certo tipo di generazione, e infine accusare proprio quella generazione di essere in un qualche modo ottusa nella propria nostalgia.
Accusare di ottusità i "girellari" mi fa solo percepire ch l'ottuso in realtà è colui che si inventa queste assurde categorie.
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