Riprendiamo da Geekissimo:
Tettone di plastica ballonzolanti, pianti finti come una banconota da sette euro e turpiloqui capaci di far impallidire il mitico ‘er monnezza’ non saranno più su YouTube. Questo è quanto sancito dal Tribunale di Roma che, accogliendo il ricorso di Mediaset contro Youtube, ha ordinato al portale gestito da Google di rimuovere tutti i video del Grande Fratello dai suoi server.
Di questo, francamente, poco ce ne cale. Ma è indubbio che questa ordinanza rappresenta uno spartiacque destinato a cambiare il modo con cui gli editori si confrontano con siti come YouTube, trasformati, di fatto, da “hosting provider” a veri e propri editori.
Questo vuol dire che, da ora in poi, non troveremo più spezzoni di trasmissioni o sigle di cartoni animati sul Web? Anche se all’apparenza potrebbe sembrare così, forse no.
Secondo quanto riportato da TGCOM, portale d’informazione targato Mediaset, “l’ordinanza non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite”. Quindi, “tutti gli operatori Internet, YouTube compreso, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori”.
Queste frasi, associate a quanto scritto nell’ordinanza (che parla chiaramente di trattative in corso per una soluzione concordata tra le due parti), ci fanno pensare che in quel di Cologno Monzese già stiano pensando ad un nuovo tipo di offerta da proporre agli utenti di Internet. Magari proprio sul ‘tubo’.
In attesa di maggiori sviluppi, certi che Mediaset non metterà mai online le puntate di ‘Bat-Roberto’ o le sigle di cartoni animati mandati in onda mezza volta negli anni Novanta, vi lasciamo con una piccola riflessione: i giudici hanno portato YouTube da hosting provider a editore. E se il portale di Google, ormai diventato archivio storico d’importanza fondamentale per tutto il mondo, non fosse nessuna delle due cose?
Riportiamo per intero anche l'articolo del TGCOM:
Mediaset vince ricorso con Youtube
Disposta la rimozione dei video del GF
Storica ordinanza emessa dal Tribunale di Roma: la nona sezione civile ha accolto integralmente il ricorso di Mediaset contro YouTube disponendo la rimozione immediata dai server del portale video di tutti i contenuti illecitamente caricati. Nello specifico, l'ordinanza si riferisce a Grande Fratello, "il reality più importante e famoso della tv italiana", scrive il giudice, ovvero il contenuto Mediaset più cliccato su Internet.
L'azione legale è stata avviata dall'azienda di Cologno Monzese nel luglio 2008. Ora, per la prima volta, si accolgono le richieste dei broadcaster e degli editori che chiedono che vengano tutelati i diritti e l’esclusività dei propri contenuti, generati con importanti investimenti.
L’ordinanza del Tribunale di Roma fornisce indicazioni chiare sul ruolo dei siti come YouTube: non si tratta di semplici "provider di spazi web", ma di veri e propri editori che devono rispondere alle regole come tutti gli altri media. Anche Youtube ha quindi la responsabilità dei contenuti che sfrutta pubblicitariamente.
In conclusione, l’ordinanza non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite. Tutti gli operatori Internet, YouTube compreso, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori in un quadro di legalità e di reciproca soddisfazione.
Tettone di plastica ballonzolanti, pianti finti come una banconota da sette euro e turpiloqui capaci di far impallidire il mitico ‘er monnezza’ non saranno più su YouTube. Questo è quanto sancito dal Tribunale di Roma che, accogliendo il ricorso di Mediaset contro Youtube, ha ordinato al portale gestito da Google di rimuovere tutti i video del Grande Fratello dai suoi server.
Di questo, francamente, poco ce ne cale. Ma è indubbio che questa ordinanza rappresenta uno spartiacque destinato a cambiare il modo con cui gli editori si confrontano con siti come YouTube, trasformati, di fatto, da “hosting provider” a veri e propri editori.
Questo vuol dire che, da ora in poi, non troveremo più spezzoni di trasmissioni o sigle di cartoni animati sul Web? Anche se all’apparenza potrebbe sembrare così, forse no.
Secondo quanto riportato da TGCOM, portale d’informazione targato Mediaset, “l’ordinanza non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite”. Quindi, “tutti gli operatori Internet, YouTube compreso, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori”.
Queste frasi, associate a quanto scritto nell’ordinanza (che parla chiaramente di trattative in corso per una soluzione concordata tra le due parti), ci fanno pensare che in quel di Cologno Monzese già stiano pensando ad un nuovo tipo di offerta da proporre agli utenti di Internet. Magari proprio sul ‘tubo’.
In attesa di maggiori sviluppi, certi che Mediaset non metterà mai online le puntate di ‘Bat-Roberto’ o le sigle di cartoni animati mandati in onda mezza volta negli anni Novanta, vi lasciamo con una piccola riflessione: i giudici hanno portato YouTube da hosting provider a editore. E se il portale di Google, ormai diventato archivio storico d’importanza fondamentale per tutto il mondo, non fosse nessuna delle due cose?
Riportiamo per intero anche l'articolo del TGCOM:
Mediaset vince ricorso con Youtube
Disposta la rimozione dei video del GF
Storica ordinanza emessa dal Tribunale di Roma: la nona sezione civile ha accolto integralmente il ricorso di Mediaset contro YouTube disponendo la rimozione immediata dai server del portale video di tutti i contenuti illecitamente caricati. Nello specifico, l'ordinanza si riferisce a Grande Fratello, "il reality più importante e famoso della tv italiana", scrive il giudice, ovvero il contenuto Mediaset più cliccato su Internet.
L'azione legale è stata avviata dall'azienda di Cologno Monzese nel luglio 2008. Ora, per la prima volta, si accolgono le richieste dei broadcaster e degli editori che chiedono che vengano tutelati i diritti e l’esclusività dei propri contenuti, generati con importanti investimenti.
L’ordinanza del Tribunale di Roma fornisce indicazioni chiare sul ruolo dei siti come YouTube: non si tratta di semplici "provider di spazi web", ma di veri e propri editori che devono rispondere alle regole come tutti gli altri media. Anche Youtube ha quindi la responsabilità dei contenuti che sfrutta pubblicitariamente.
In conclusione, l’ordinanza non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite. Tutti gli operatori Internet, YouTube compreso, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori in un quadro di legalità e di reciproca soddisfazione.
Sempre meglio di adesso...
per quanto riguarda il pubblico,vive sotto ipnosi da anni,come dissi in altri topic infuocati come questo,o simili a questo,se non ci si rende conto di questa realtà,le nostre saranno solo parole predicate nel più deserto dei deserti.
la rai è cambiata tantissimo nel modo di porsi,a mio avviso scopiazza ben poco di mediaset,a parte qualche caso fin troppo evidente come i programmi del falso vucumprà,e sta rendendo meglio nel web che nel catodico,spero hai dato un'occhiata al sito della rai,è davvero fatto benissimo,ecco perchè ultimamente sono più avanti di mediaset,la rete web è il futuro fella rete tv,la rai l'ha capito,il biscione no.
comunque a vespa e fede,nessun giornalista sarà capace di arrivare,a livello di schifo,è un dato di fatto,fortunatamente ci hanno graziato levandoci un anno fa mentana dalle scatole!
truffolo i furti li fece assieme all'amico intimo di hammamet,anche questo è un dato di fatto,ma almeno una parte di quei soldi fu impiegata bene,a livello imprenditoriale,quanto alle altre cose che ha fatto,non me ne importa nulla,aveva buon occhio nel campo dell'imprenditoria,indipendentemente da dove "prelevava" i danè!!!
il pubblico,a mio avviso,non ha MAI "chiesto" di "volere" reality o altre schifezze simili,sono state "imposte" da gente come la defilippi o la d'urso.
gli effetti collaterali si stanno vedendo solo in questi ultimi anni,il male andava estirpato alla radice,ma il capo biscione era già a roma da tempo,e perciò hanno preso il sopravvento su una rete che era partita con altri scopi da quelli che ci sono adesso,perfino in campo pubblicitario.
ryogo,ma boncompagni era un pappone che capiva di televisione,in quanto allevato da un mostro sacro dell'autorato tv come vaime,a differenza di ricci e cenci,che sono papponi allevati da recchia e laudisio,che erano stati gli ideatori del famoso programma hot "colpo grosso",e che sono andati avanti sulla tv intigrante,oltre le cose proibite e sul rompere gli schemi a LORO piacimento,non a quelli del pubblico,come diceva paolo villaggio un tempo"più culi,più audience"e adesso ce li spacciano come mostri sacri dell'autorato tv,ma per favore....!
tanto è vero che quasi tutte le ragazze di non è la rai,sono diventate delle persone affermate nel cinema e tv,perchè qualcosina,oltre a "concedersi" la sapevano fare.
non le esaltiamo,adesso,ma qualche coserella,la sapevano fare,anche sbagliata,quello che lontanamente,ma proprio lontanamente,può essere definito "talento",anche se un pizzico ce l'hai,fai strada per parecchio tempo,rispetto agli improvvisati di oggi che escono dal regime defilippicodursiano.
Vaime... Enrico? Questa mi è nuova...
Comunque è vero, qualcuna sapeva fare qualcosa e ha fatto strada, anche se su 150 si sono affermate pochissime...
Ma appunto, era meglio vedere queste 150 ragazze in costume da bagno che facevano nulla o quasi che i litigi che si vedono oggi in TV...
per quanto riguarda vaime,proprio lui enrico vaime,quello che vedi presente ogni mattina su la7,è styato uno dei più fgrandi autori di varietà della rai,lui si può dire che sia il "papà" artistico di arbore e boncompagni,i primi innovatori del varietà tv.
tra le altre cose,enrico vaime si dice che tornerà in rai il prossimo anno,e pare sarà coautore con costanzo di un nuovo programma su rai due.
L'utopia del rinnovo macroscopico della classe dirigente e dell'informazione e analogo all'etichetta Berlusconiana sulla sinistra tutti comunisti. Tutti e' un parolone, usato nei contesti populisti; Santoro in quell'elenco e' una bestemmia che non puoi elargire semplicemente per un tuo gusto personale, Montanelli era di Destra ma non per questo un cattivo giornalista ( e su Berlusconi ne diceva di cotte e di crude politicamente )
Anche Travaglio e' parziale, l'uomo e' parziale; il problema e' che avere un orientamento sta diventando oggi un problema, come se un magistrato comunista fosse un handicappato; in cosa si distingue la notizia di Travaglio da quella di Santoro, che camminano a braccetto? E' lo stesso identico modo di fare giornalismo, non e' che il tuo pregiudizio nasca dalla mania " internet=meglio"?
l'altra utopia allucinante e' proprio la santificazione del web. Il web non e' l'informazione, come non lo e' la televisione ( che tuttavia in Italia risulta Totalmente predominante ); l'informazione non e' solo un prodotto, ma una predisposizione che nasce dalla Cultura. E' superfluo leggere il Fatto o Libero se non si ha uno spirito critico, e nell' Italia analfabeta lo spirito critico scarseggia.
Questo e' il problema , non Silviuccio, la mediaset, la manovra imprenditoriale, il grande fratello; questo sono effetti, Berlusconi rappresenta il cittadino italiano per eccellenza, un po imbroglione, un po paraculo, molto chiacchierone, che sguazza nell'ignoranza altrui
basta conoscere la dottrina comunista per confutare lo slogan pubblicitario; basta studiare la storia d'italia per riscontrare le grandi contraddizioni strutturali ( d'alema ! ); basta conoscere l'abc della costituzione per diffamare le porcate proposte, non c'e' bisogno di internet
P.S.: ribadisco poi il che concetto "Berlusconi = grande imprenditore e saggio timoniere di mediaset" è una cavolata, mediaset ha iniziato proponendo schifezza, l'ha prodotta per 30 anni e la sta ancora distribuendo.
O vogliamo parlare delle frequenze nazionali "abbordate" in pieno stile piratesco e rimaste in mano sua solo grazie a Craxi? Ed erano ancora gli anni'80. Retequattro abusiva è storia di 10 anni dopo.
Il laido è rimasto a galla solo per protezioni politiche e malavitose di ogni genere, ed ha avuto successo solo perchè aveva scelto gli uomini giusti in corrispondenza del periodo giusto per imbarcarsi nell'avventura televisiva, all'epoca dominio della Rai "lottizzata" ai vari partiti, senza l'ombra di un solo serio competitore; e questa invasione per i due fattori di cui sopra ha standardizzato i gusti delle masse, che purtroppo come ha detto Assenzio evidentemente non si rendono conto di nulla perchè assuefatte a mantenere la propria consapevolezza dormiente. La libertà di internet è solo un miraggio generato dalla possibilità di sfogo di quelli che comunque uno spirito critico gia lo possedevano ed in quel mezzo hanno trovato mezzo di esprimersi. Quelli che questa consapevolezza non ce l'hanno generano mostri nella rete, allo stesso modo dei loro "simili" nel mondo reale...tutti quei siti di ultrasinistra anarco-fatton-sfasciavetrine tipo indymedia, o gli equivalenti di destra/nazisti/negazionisti/antiscientifici...gente totalmente dominata da quell'idea che non vede nient'altro.
"E qual'è il tuo tallone d'achille?"
"Beh, sono molto simpatico..."
***
"Quindi ti stai laureando in lingue? Ci dici una frase in inglese?"
"E, non lo so, qui su due piedi..."
Insomma! Simili perle dovevano rimanere lì!
Coloro che attingono da internet informazioni, sono esattamente coloro che lo sorreggono e ne fanno già a priori un uso consapevole. Con questo non voglio svilire il valore di tale supporto, ma ridimensionarlo
Le persone abituate all'apatia mentale ( e non perche' educate dalla tv di Berlusconi, ma per pura responsabilità personale, amebe a priori e non indotte ) utilizzeranno il mezzo come loro congeniale. Esaltare Freccero, per giunta stimabilissimo, perche' ha proposto gli anime in tv, il nuovo messia , significa a mio avviso sviare totalmente l'argomento centrale del conflitto " televisivo "
scegliere il cartone japponese rispetto alle veline di canale 5 non e' sintomo di rinascita, sposta solo i poli; piuttosto fate studiare sto popolo di pastori del benessere
E in base a quale criterio bisognerebbe studiare una cosa piuttosto che un'altra?
Ahiaiaiaiaiaih, per uno che imprende il punto è dove preleva i tubetti, o da dove arrivano, e soprattutto come si impone, ché se non entrava rubando e con favoritismi e chiusure di un occhio e pure dell'altro non aveva dove andare se non in carcere.
Ora, vado in modalità "teoria e metodo dei mass media".
Una emittente (a livello di intrattenimento) non può imporre niente. Un canale televisivo fa la sua offerta di programmi, questi possono avere un riscontro favorevole o meno da parte del pubblico e di conseguenza un programma se ha successo va avanti, se no chiude e si cerca un'altra strada che interessi di più. Nel processo comunicativo l'emittente riceve il feedback del pubblico, ovvero i dati ascolto (poco seri), la popolarità sociale di un determinato programma, sondaggi eccetera, e se questo indica che il contenuto è recepito e gradito l'emittente ha l'indicazione di cosa il pubblico vuole e si comporta di conseguenza. Se la tv è uno schifo è perché a chi la guarda va bene così, e lo sappiamo in virtù del fatto che la guarda. Un mucchio di programmi che non avevano il riscontro che i produttori si attendevano sono stati chiusi. In tv non ci sono istituzioni che possono imporre chissà che cosa, davvero, c'è solo l'utile economico della pubblicità e di altri introiti e il successo, stop.
Per questo quando sento gente che si lamenta che in tv ci siano gf, de filippi, reality caciara e monnezza varia, e poi la stessa gente sta a guardarseli, divento un bestia. Bravo imbecille, se non lo guardi il programma chiude, c'è bisogno di una laurea per arrivarci? La tv d'intrattenimento risponde alle esigenze della sua utenza, e l'utenza media, come sottolineano correttamete Armisael e Assenzio (e non solo perché lo dicono loro, ma perché è l'evidenza dei fatti), è a livello ameba - o se si preferisce truzzo, bimbominkia, burino, ignorante nel midollo, ultratarato e via discorrendo. E dai tempi dei romani e anche prima che funziona così. Panem et circenses, e va tutto ok! Fate divertire la massa con quello che le piace!
RyOGo, se distruggi la scuola, la scuola non può fare più niente - lei che già è bella di suo. La scuola ti tiene un ragazzo quanto, cinque, sei ore al giorno? E' l'educazione complessiva che manca, quella familiare e sociale, nonché lo stimolo personale, ovvio.
In ogni caso bisognerebbe studiare tutto, avere curiosità a 360°, soprattuto acquisire un pensiero proprio e consapevole, logico, ragionato, un pensiero critico che sta diventando sempre più latitante.
ovvero che un porgramma diesducativo,brutto e di raccomandati non va guardato e va fatto chiudere solo non guardandolo,eppure si ostinano coi sondaggi,auditel e pubblicità per farlo guardare,purtroppo rincoglioniti,inebetiti e ipnotizzati davanti al regime defilippicodursianbo ce ne sono a bizzeffe,bisognerebbe cominciare dalle persone anziane e "massaie" per finire con le ragazzine,ovvero "i portatori potenziali di successo" di un programma,fatti fuori loro,fatti fuori i programmi,sono da convincere loro,così come il fatto che il web è una salvezza da tutto questo,personalmente lo ritengo non solo un concetto di libertà,il web,ma anche di comprendere una realtà che è diversa da quella che propina il catodico,MOLTO DIVERSA.
la scuola è definitivamente morta coi raccomandati,col bullismo,con la pedofilia e coi tronisti,per cambiarla i professori dovrebbero essere armati di fucile tutti i giorni fin dall'asilo,visto che la rovina mediatica comincia dai genitori,i veri educatori di tutto il sistema.
la maggior parte di noi che scrive qui credo abbia vissuto la teledipendenza degli anni 80 e 90,ha visto l'evolvere della tv,e credo che quella attuale a nessuno piaccia,e si farebbe l'impossibile per cambiarla in meglio.
internet non è miraggio,ma speranza di vivere almeno mediaticamente meglio,in modo da essere sparati meno merda possibile addosso,è chiaro che essendo un media,è soggetto a propinarci merde,ma non ancora ai livelli della tv,quindi è un ambiente sicuramente più pulito che io straquoto.
visto che i valori d'un tempo non ci sono più,credo sia meglio "rimboccarsi i neuroni" e cominciarli a farli funzionare con il verso giusto e con il prroprio giudizo,anzichè ammassarsi sulla merda che viene proprosta ogni giorno dal catodico.
inoltre freccero,lo ribadisco,è un o che da questo punto ci h visto bene e sta proponendo un'alternativa agli anime logori mediasettiferi,senza alcun tipo di problema a cominciare dal moige,giusto per tornare in argomento,non abbiamo mpoi il desiderio di rivederli su youtube,visto che c'è lo streaming rai che funziona benissimo.
l'ho detto prima,noi siamo molto piu' avanti di tutti quelli che sbavano ancora davanti al catodico,è solo un mio pensiero,ma stranamente anche in un'altra versione,in parte avete appoggiato ciò che vi ho detto.
bene,detto questo,la mia discussione su questo topic può dirsi conclusa,abbiamo a mio avviso tratto delle conclusioni anche divergenti,ma che almeno hanno chiarito un pò il casino sollevato questi giorni nella querelle youtube-biscione.
bene,andate avanti coi commenti,vi seguirò comunque,intanto me ne torno sulla mia scheda!arrivederci a tutti!
La formazione non puo' avere come affidatario solo una scuola di maestri sottopagati, l'alunno deve diventare autonomo e finirla di difendere la sua condizione di mummia, dietro il vittimismo da piccolo scrivano fiorentino. Stiamo nel 2009, se si vuole si puo', C'e' benessere, i bambini non lavorano, la società non puo' offrire una condizione piu' favorevole
Perche' si parla di " cattivi maestri " ? perche' oggi il pluralismo culturale non esiste
Demone: assolutamente l'opposto. Vedi il grande problema dell' Italiano, come un grandissimo romanzo ( il Gattopardo ) descrive splendidamente, e' l'incapacità di cogliere le reali dinamiche, inebetito da un illegittimo superomismo : io ho ragione, io sono Dio, chi non mi e' affine non capisce niente.
Quanti dicono che la televisione sta diseducando? una marea. Nella mia ignoranza ( e nel mio altrettanto illegittimo superomismo ) credo sia esattamente il contrario, L'italiano sta diseducano la televisione.
La televisione e' uno specchio, e badate, uno specchio eterogeneo; il programma d'intrattenimento ha una sua specifica connotazione nel palinsesto, non va classificato spazzatura. E non si esclude che uno spettatore della De Filippi sia piuttosto colto e raffinato
Se la generazione Italiana e' monotematica, non va oltre un confine esistenziale ( non televisivo ) costruito su figa-sballo-soldi, non comprendo la ricerca del " male " nella televisioni. Siamo noi, i nostri fratelli, i cugini, i figli e gli amici ad essere deprecabili
Internet e' la stessa cosa demone. La Destra Ignorante reputa Facebook una minaccia politica , se fosse colta si farebbe solo grasse risate. Facebook, la stronzaggine per eccellenza, un pantano del concetto di social network, altro che De Filippi! Internet ha il pregio di estremizzare l' eterogeneità televisiva, ma e' solo un mezzo potenziale, non la soluzione; come ha grandi possibilità, ha anche enormi limiti e rischi
Citare Freccero, senza offesa ( e ribadisco, senza offesa ), e' una correlazione tematica stupida, faziosa. Come puo' il cartone giapponese diventare l'emblema della buona televisione ? e' la De Filippi d'oriente, pari pari, intrattenimento
Vedere gli anime e' da stupidi? no, assolutamente, e' da stupidi ricadere nella stessa monotonia di pensiero, nell' esaltazione dell'anime
a parte che youtube ha un archivio video di roba mediaset che nemmeno mediaset ha, e questo è certo!
dato che studio aperto fa vedere millemila video da youtube nei servizi, la prossima causa sarà youtube vs. mediaset??!
La sola differenza fra rete e televisione è proprio -come hai sottolineato- il livello di eterogeneità (o pluralismo, anche se il termine ha assunto un significato quasi negativo -i famosi discorsi "se c'è questo allora deve per forza esserci anche quello"): nella rete si trova il meglio e il peggio della realtà (secondo me, in entrambi i casi, sempre con modalità più o meno fantasiose; il "me" virtuale non rappresenterà mai perfettamente quello reale, per quanto si espongano sinceramente le proprie opinioni -non voglio entrare in campo filosofico ma ogni volta che ci si sposta dalla persona fisica del parlantescrivente il grado di verità scema, seppur in maniera impercettibile -in alcuni casi estremi si creano mondi paralleli); in televisione si fa una passata di quello che generalmente è più probabile trovare (se sei cieco, sordo, tua moglie ti picchia e non hai un cazzo da fare tutto il giorno -la descrizione del dirigente tipo della Rai). E questo mi preoccupa.
Veramente Rai4 trasmise un drama orientale, certo c'è differenza tra "La leggenda di Bruce Lee" (trasmesso) e un eventuale "1 litro di lacrime" (e qui sì che la televisione tornerebbe ad avere un'utilità)...
Come un programma scolastico banalmente si adegua alle possibilità cognitive degli allievi, l'informazione si adegua a colui che la riceve. Questo capovolgimenti di prospettiva apparentemente superfluo e' probabilmente uno dei Cardini della questione italiana, e non solo.
Il digitale nasce da un'esigenza legale, che molti chiaramente non conoscono. La proroga sui canali mediaset ritenuti illeciti, e' stata possibile ( con una manovra a mio avviso altrettanto strampalata ) attraverso una postilla ipotetica sul digitale terreste, che avrebbe dovuto " in un futuro prossimo " provvedere a riequilibrare il disavanzo. Non e' stato cosi', e' una piattaforma fortemente monopolizzata, nessuno s'informa, sky e' stata recentemente penalizzata su alcuni introiti , eppure il silenzio. Il problema di Murdock non ci appartiene, o forse no?
Chi ha cervello farà le valigie, Berlusconi e' uno, ma gli Italioti sono troppi
anche se e' abbastanza anime cosi'
personalmente credo sia troppo presto,l'Italia non è pronta per una tv via web,in gran parte dell'Italia non c'è l'adsl normale figurarsi quella da 7 mega necessaria al servizio,e dove c'è non viene usata,ci sono milioni di italiani che pur potendo non si fanno l'abbonamento.
Come pensano di forzarli?
Col digitale terrestre è stato possibile forzare la gente spegnendo l'analogico ma in questo caso?
Certo che se gli sforzi per favorire la diffusione del loro nuovo decoder,hanno come conseguenza il superamento del digital divide accendo un cero a Berlusconi e lo propongo come santo subito,a casa ho il vecchio modem 56k e non c'è speranza di avere l'adsl neanche fra 10 anni
Alla fine YouTube è YOU apposta perche ci vanno i filmati amatoriali.
Se poi li riempiamo di spezzoni di televisione ci può stare ma quando diventa un ossessione, allora no.
Allora se volete vedere il GF andate su canale 5 e vedetevi quelle quattro cavolate che dicono che ormai pure quello ha perso credibilità XD
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