Direttamente dal sito di Dynit:
BREAKING NEWS!
STA PER INIZIARE UNA NUOVA ERA PER GLI ANIME... IN CONTEMPORANEA CON IL GIAPPONE!
“I vampiri esistono davvero?”. Il dibattito televisivo si fa acceso e sarà l’affascinante Mina Tepes in persona, principessa discendente da un illustre casato di vampiri, a portare al mondo la prova inconfutabile dell’esistenza dei suoi simili! Insieme al giovane Akira, servitore fedele a un’antica promessa, Mina realizzerà in Giappone il “Vampire Bund” nella speranza di non dover più vivere nell’ombra, ma le cose non andranno come aveva previsto e, tra sangue ed erotismo, la situazione si complicherà…
Guardatevi intorno… siete sicuri che i vampiri non siano anche tra noi?!
Tratto dall'acclamato manga di Nozomu Tamaki, l’anime è trasmesso in patria proprio in questi giorni e sta riscuotendo un enorme successo!
Dynit ha il piacere di comunicare che verrà rilasciata la versione in giapponese con i sottotitoli italiani in streaming gratuito sul web.
Nei prossimi giorni daremo comunicazione dei dettagli, rimanete sintonizzati sul nostro sito!
Sito ufficiale: http://www.vampirebund.com/
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STA PER INIZIARE UNA NUOVA ERA PER GLI ANIME... IN CONTEMPORANEA CON IL GIAPPONE!
“I vampiri esistono davvero?”. Il dibattito televisivo si fa acceso e sarà l’affascinante Mina Tepes in persona, principessa discendente da un illustre casato di vampiri, a portare al mondo la prova inconfutabile dell’esistenza dei suoi simili! Insieme al giovane Akira, servitore fedele a un’antica promessa, Mina realizzerà in Giappone il “Vampire Bund” nella speranza di non dover più vivere nell’ombra, ma le cose non andranno come aveva previsto e, tra sangue ed erotismo, la situazione si complicherà…
Guardatevi intorno… siete sicuri che i vampiri non siano anche tra noi?!
Tratto dall'acclamato manga di Nozomu Tamaki, l’anime è trasmesso in patria proprio in questi giorni e sta riscuotendo un enorme successo!
Dynit ha il piacere di comunicare che verrà rilasciata la versione in giapponese con i sottotitoli italiani in streaming gratuito sul web.
Nei prossimi giorni daremo comunicazione dei dettagli, rimanete sintonizzati sul nostro sito!
Sito ufficiale: http://www.vampirebund.com/
Invece in determinati casi e' piu' saggio definire la singola opera. A prescindere che sia gratuita e che tratti di vampiri ( elemento neutrale del mio giudizio ) io vedo un classico ecchi d'azione, che considero un sub-genere in quanto l'erotismo non e' presente con eleganza quale ironica interpretazione delle fobie umane. Un classico ecchi che serve palesemente per un mercato gadgettistico, giochi in flash piu' o meno espliciti già pubblicizzati.
Fosse stato un bell'hentai esplicito, pieno di loli e con interessanti scelte stilistiche, avrebbe ricevuto da parte mia elogi su elogi per l'iniziativa( pur non avendo mai visto un loli un vita mia ); l'ecchi invece e' una piaga perche' deupapera la qualità stessa dell'animazione, quindi non scrosciano applausi
Certo, il fansub ti permette 1) di vedere gli episodi con uno scarto relativamente breve, 2) di poterli vedere sulla tv se disponi di un lettore multimediale (o della ps3) e 3) di potere masterizzare un'intera serie su dvd e di rivedertela come e quanto di pare.
Questi sono i motivi per cui, secondo me, si sono levate voci molto critiche nei confronti della dynit (anche perché la serie in questione non la si potrà più salvare su disco fisso e ci vorrà del tempo prima di vederla in streaming).
Certo io vorrei sapere subito se sarà in alta risoluzione o se trasmetteranno la versione non censurata, ma, per il momento, voglio dare fiducia alla dynit.
Aspettiamo e vediamo un po' cosa verrà fuori.
non è gratuito... lo devi pagare per vedere, 20 euro...
<i>Se si dovesse partire dal presupposto che il mercato anime Italiano e' morto, allora bisognerebbe aprire un capitolo enorme su quanto il mercato sia influenzato da scelte preferenziali del Pubblico ( e non delle Aziende ) che predilige opere di infimo profilo.</i>
ma anche no, dato che se i dvd costassero 10 euro, chi usa mezzi alternativi, nemmeno li comprerebbero...
<i>Invece in determinati casi e' piu' saggio definire la singola opera. A prescindere che sia gratuita e che tratti di vampiri ( elemento neutrale del mio giudizio ) io vedo un classico ecchi d'azione, che considero un sub-genere in quanto l'erotismo non e' presente con eleganza quale ironica interpretazione delle fobie umane. Un classico ecchi che serve palesemente per un mercato gadgettistico, giochi in flash piu' o meno espliciti già pubblicizzati.</i>
io invece lo vedo come richiamo per vedere se quel mercato alternativo può generare buoni frutti.
prendiamo i vampiri (e ora vanno di moda grazie a "toilette new moon"), prendiamo un pò d'erotismo (che richiama meglio di altro), mettiamolo gratis ed in originale (cosa che chi ama gli anime questo vorrebbe)e vediamo se si può guadagnare qualcosa con una diversa forumula editoriale.
qua non si deve criticare l'anime, dato che la critica è mossa da una questione puramente personale, ma come è proposto... e ho notato critiche anche a questo!
manco regalati la gente vuole gli anime, ogni volta che lgi si regala qualcosa, la gente PRETENDE sempre di piu...
Sul mercato anime italiano, più che morto direi agonizzante: Panini morta, Shin Vision/Fool Frame/Exa/Emc/comediavolosichiama morta, Yamato sta fallendo o cmq è probabile abbandoni il mercato home video e l'unica che parrebbe abbastanza sana è la Dynit (anche grazie a delle ottime scelte di mercato), che però dipende parecchio anche dai contatti con la tv, visto che gli ultimi 4 annunci importanti andranno tutti in tv (Inu, TTGL, CG ed E7)... in più Mtv è in crisi e Rai4 non è ancora una realtà solida... di certo non è mercato in salute
P.S. per pietà, non riesumiamo i cadaveri della Shin Vision, la ferita è ancora aperta...
Ecco uno che finalmente ha inquadrato la questione... Il problema per chi si lamenta è questo, che l'iniziativa Dynit toglie la possibilità di scaricarsi la serie e masterizzarsela. Eh sì, niente fansub a 1080p da conservare AL POSTO DEI DVD. Lo streaming, per chi è in buona fede, è più che sufficiente per vedere in anteprima e gratuitamente la serie (e si devono beccare pure critiche per questo), chi poi l'apprezzerà la comprerà in dvd come è giusto che sia. Sto leggendo commenti vergognosi di alcuni utonti dei siti che si occupavano del fansub di Dance in the Vampire Bund, alcuni talmente ridicoli che superano l'immaginazione. Inutile dire che tipi del genere non sborseranno mai un euro in animazione, e intanto infestano la rete spacciandosi per animefan. Se comprassero qualche maglietta firmata in meno e qualche dvd in più, invece di biascicare in pessimo italiano le loro fesserie, staremmo tutti meglio. A me, come a molti qui presenti credo, se una cosa piace la COMPRA, sostenendo editori che di certo non lavorano per la gloria ma per portare il pane a casa come tutti. Ben vengano sperimentazioni simili da parte di Dynit o qualsiasi altro editore, che portano solo vantaggi al vero consumatore di anime, e nel contempo mettono i bastoni tra le ruote a quegli inutili scaricatori abusivi, che in privato riempiono torri di dvdrip e fansub di serie licenziate, mentre in pubblico si incensano e si atteggiano a veri appassionati.
sul costo dei DVd, si tratta a mio avviso di un problema qualitativo. Il supporto originale deve, prima di tutto, possedere un valore intrinseco nell'opera stessa; e senza ombra di dubbio garantire un livello tecnico che necessita strettamente del supporto.
Se i personaggi sono disegnati con due linee e lo streaming rende grandemente, c'e' un problema di fondo ( ma stiamo dicendo la stessa cosa, ovvero che si tratta di un degrado condizionato dalle scelte del pubblico su anime di bassa lega )
sull'opera, ribadisco, non mi trovi favorevole. Il mercato gadgettistico e' sempre esistito, e il veicolo scelto lo trovo ancor di piu' degradante.
Creare animazione in funzione di immagini semi erotiche, qualche giochino in flash con la tipa che si tocca, e un poggia mouse con i davanzali, ha una sua logica e dignità solo con l'Hentai. Se dovessi ipotizzare un mercato che sforna cartoni con l'intento unico e solo di vendere un mare di spazzatura, e non di raccontare storie, mi sentirei nauseato
e' già cosi' ? peggio ancora, di certo non mi esalta un nuovo progetto che non allude, ma palesa tale vincolo biunivoco immondo. Che possa vedere gratuitamente le puntate non me ne puo' fregar di meno, preferisco pagare e vedere qualcosa di valido. S'incomincerà a produrre nuovamente cartoni prima o poi?
Slanzard: ho visitato il link che avete fornito nell'articolo, non conosco la lingua, ma se non ho preso una cantonata sembra giri intorno uno specifico merchandising erotico
fang: o magari ci sono persone che non vedono e non scaricano una serie del genere, considerandola pattume. L'utopia dello streaming come veicolo pubblicitario Solo del Dvd e quindi dell'anime, potrebbe non avere un nesso con il caso in questione
In ultimo ADN ha ragione, vi lamentate persino di uno streaming gratuito. Se non vi piace il genere NON lo guardate, sembra che qualcuno vi constringa, crescete va.
Ciò che è da lodare è l'iniziativa che è una novità. Almeno la Dynit ci prova.
Sembrerebbe una stupidaggine, ma in effetti il p2p ha in parte ammazzato il mercato home video anime...
Però guardiamo che prodotti sono... è il mercato mainstream quello che ha subito le maggiori perdite, non quello di nicchia, perchè quel mercato sa che lavoro c'è dietro all'animazione e la paga. Un conto è pagare 4€ a episodio per Gurren Lagann o Lovely Complex (giusto perchè sono novità), un conto è far pagare 5€ a episodio per un Naruto col doppiaggio Mediaset ed essere pure indietro. Che poi certa gente si lamenterebbe anche di pagare un euro a episodio per le serie che ama è un altro discorso...
@eiken: la gente coi problemi che ha se non può scaricare di certo non è detto che acquisti (su questo concordo alla perfezione con te). Però considera che se *esiste* un'alternativa a costo zero, anche se la serie interessa sarà comunque più portato a scaricare rispetto ad acquistare. Se a me piace tantissimo Gurren Lagann tra spendere 100 euro per i box originali o tenermi i fansub comprensibili in italiano... la scelta non è così scontata. Per 100 euro risparmiati potrei benissimo farmi bastare i fansub tanto alla fine restano comunque comprensibili no? Quel che voglio dire è che comunque quando sul piatto della bilancia metti un "costo > 0" e sull'altro metti "0", l'interesse per il bene viene in un modo o nell'altro sempre ridimensionato verso il basso. Nel caso di anime ci si inventano le scuse più impossibili per convincersi che, si, tutto sommato la serie non interessa più così tanto perciò la si scarica.
Comunque, con questa serie e iniziativa si è arrivati all'apice del paradosso che ben evidenzia lo stato malato del fandom e di quanto gli "appassionati" siano interessati realmente all'edizione italiana (ovvero, se un 10% di chi naviga su animeclick acquista dvd è già un lusso). Addirittura si è arrivati a dire che allora ci si rivolgerà ai fansub inglesi (!!!!) piuttosto di guardare quelli ufficiali italiani... cioè ma vi rendete conto?! A questi scrocconi dico solo che non vi meritate nulla... per voi sarebbe cosa buona che fallisse l'animazione giapponese in toto, almeno così le vostre manie di scroccaggine verrebbero dirottate verso altri lidi.
In italia fare un discorso del genere non e' possibile, non esiste un metro di paragone con un percorso aziendale simile. O meglio, se attingiamo al mercato cinematografico che distribuisce al dettaglio, si paleserebbero una serie di Ovvie considerazione che sembrano dimenticate.
L'animazione in Italia ha un giro di mercato scorporato dalla realtà; il circuito ha due enormi difetti
1) e' lento, passa troppo tempo tra uscita in Giappone e vendita in Italia
2) e' costoso, un'opera perde il titolo di nuova ( con relativi sovrapprezzi ) dopo un gap di tempo troppo ampio
Immagina se un film del 2008 uscisse in Italia nel 2010, costando quando una news. Possibile? no
Allora in tale collocazione, diventa Molto pesante la struttura stessa dell'anime, ovvero le puntate; sovrapprezzi non una volta, ma ogni singolo episodio. E non puoi neanche ammortizzarli, perche' il bacino di utenza e' basso, le serie pubblicizzate sono esattamente le piu' lunghe e per i ragazzini che non lavorano.
Perche' il mercato anime e' morto? perche' le scelte aziendali sono state demenziali, si e' cercato un margine di profitto che non esiste scegliendo un target di prodotto sbagliato; il mercato andava direzionato verso la " nicchia ", non il massivo, ricavi discreti ma sicuri, la multinazionale non attacca .
il fansub e' una condizione fisiologica sequenziale, che il mondo della pornografia ha ampiamente anticipato. Rimane a galla l'elite di produzione o il cult, il pornetto si trova navigando.
Perche' ci si lamenta dell'iniziativa? perche' non ha senso, bisogna proporre Anime di altissimo livello narrativo e tecnico, o grandi cimeli del passato o recentissime novità, poi vediamo se non vende
Ma perchè su Inuyasha si sa già qualcosa in merito oppure lo dai solamente per scontato (come tutti noi altri tra l'altro), semplice curiosità
Per quanto riguarda il problema del mercato italiano - e mica solo italiano - della pirateria,piacerebbe confrontare i famosi numeri,che poi contano...più volte si è notato come si sia fatta una politica erronea soprattutto in quest'epoca di informazione istantanea spacciando e vendendo per nuovissimo quel che nuovissimo non era più - ..il problema è che magari le aziende sono piccole e con piccoli capitali ??
Possibile. Forse non era meglio evitare una caccia forsennata ai pirati - allineandosi agli Ukase delle Major e della SIAE che fà,come si è visto ultimamente - solo i propri interessi ? E non certo gli interessi generali...e cercare accordi con i migliori e più seri gruppi fansubber,quelli che hanno dimostrato - ANCHE a loro danno - di rispettare le regole.
La lotta ai falsi riguarda altri campi. Riguarda la criminalità organizzata.
Il pubblico che vuole acquistare i DVD,e magari i Blu Ray, c'è eccome,ben fatti,ben confezionati e c'è anche il canale delle edicole e quello delle tv - gli accordi con le TVdigitali che hanno sete di contenuti non ad altissimi costi,le serie dei telefilm costano tanto e un palinsesto di soli reality non si può costruire - sono altra via...
Non terrei troppo conto di molti commenti sulla "miriade di forum" occorre considerare ripeto quanto si vuole guadagnare.
10 - 100 o il più possibile,nel terzo caso non investite in animazione. ma in corporate bond.
Soldi non ne girano questi ultimi due anni e neanche l'anno prossimo,quindi....fra Tv digitale nuova e altro...
Il cittadino medio predilige tutte quelle spese che hai elencato all' acquisto di un anime, pirateria o non. Questo e' un punto centrale del discorso; capire che l'usufruitore di materiale illegale Non rappresenta un eventuale acquirente mancato.
Ed e' attraverso tale presupposto che le aziende dovrebbero muoversi, fornendo uno strepitoso sistema di acquisto e spedizione al dettaglio e risolvendo i problemi citati nell'intervento precedente. Qui non si tratta di mancanza di mezzi pubblicitari, che necessitano di linguaggi alternativi come streaming gratuito di prova, ma di strutturare un merchandising sul giusto prodotto.
naruto in tv e' un incentivo all'acquisto in DVD?
il fansub e' una condizione fisiologica sequenziale, che il mondo della pornografia ha ampiamente anticipato"
assenzio ha esplicato in effetti un'idea, una situazione che io stesso avevo soppesato, ma mi chiedewvo quanto potesse essere veritiera. certezze non ne avremo mai, ma sicuramente così come l'occasione fa l'uomo ladro, alcune situazioni e ambienti si vengono a creare per cause poco lineari ma chiare, se ripercorribili all'inverso
Ora mi chiedo perchè io da adolescente pensavo che 20€ per 2 episodi in VHS fossero un buon prezzo (e le opere avevano un bel ritardo rispetto al Giappone) mentre ora chi si ritiene appassionato fa' fatica a pensare che 50€ per 13 episodi con doppia traccia audio (o tripla, quadrupla) e sottotitoli con un box ben fatto non sia un affarone...
Che siano meno appassionati causa saturazione dalla rete?
Ho l'impressione che molti presunti fan si siano dimenticati (oppure non se ne siano mai resi conto) della reale funzione dei fansub: ovvero permettere di godersi preventivamente serie meritevoli (ma anche no), e fungere da buon trampolino pubblicitario per le eventuali edizioni ufficiali.
Il fatto, però, è che oggi la gente vuole avere tutto subito, e con tutti gli optional. Pertanto preferisce godersi i fansub, che si trovano con relativa facilità e con qualità sempre crescente (e soprattutto sono gratuiti), piuttosto che aspettare qualche mese per un dvd che costa 20€, sputando perfino sulla diffusione gratuita via streaming da parte dell'editore. Tutto solo perché lo streaming non possono scaricarselo e metterselo su BD, o se possono farlo, fa schifo vederselo sul TV LCD 42''.
Gran parte dei fan è di questo che si lamenta. Ed è disposta perfino a guardarsi i sub in inglese, pur di non supportare questo tipo di iniziativa, che mostra un coraggio incredibile da parte della Dynit, in un mercato torbido come quello italiano...
Si vede che lo spirito del fansubbing (o almeno di quelli che ne fruiscono, perché di gruppi seri ce ne sono e sono onesti nella loro attività) è diventato più importante della passione: oggi non si è più appassionati di "anime"... si è appassionati di "fansub", il che è tremendo.
Perché avevi già l'anima dell'otaku
Comunque, battute a parte, il discorso di Assenzio è ineccepibile, il mercato e la comunicazione ormai sono globali, e in tempo reale, non è più possibile pensare come si pensava un tempo e agire come se i network non legassero tutta la parte del mondo che manda avanti il mercato in questo caso degli anime. Tutto si va velocizzando a ogni secondo, l'immediatezza della conoscenza e della fruizione ne è la diretta conseguenza, e che sia giusto o sbagliato non è più possibile per le case di distribuzione tergiversare o prendersi troppo tempo a riflettere sull'uscita da lanciare o sui diritti da acquisire. E di cosa, poi.
Che si critichi la scelta di Dynit ci può stare, senza nulla togliere all'iniziativa che è notevole e come sempre per questa casa è al passo con i tempi e gli appassionati, a differenza di tutte le altre.
E' una legittima perplessità sul solito prodotto commerciale che trova spazio togliendolo ad altri meno "spendibili" ma di caratura superiore.
La risposta a RyOGo e DarkBahamut_87 deriva proprio da questo. Il target dei primi, quelli commerciali, è per la maggior parte più piccolo, limitando così la disponibilità all'acquisto, mentre come già detto puntare sui secondi significherebbe fare delle scelte magari meno main stream ma più certe dal punto di vista della fidelizzazione e del conseguente ricavato, vista la maturità, e quindi la disponibilità a intavolare un ragionamento di premiazione (economica) di tale coraggio, del target cui sono indicate.
L'appassionato che ha una certa età o una certa maturità - o i soldi -, per vedere quello a cui tiene e incentivare chi gli permette di farlo, paga. Ricordiamocelo. Da un bambino non si può pretenderlo un discorso del genere, e per una volta non è giusto nemmeno farlo.
Personalmente credo che darò una possibilità a questo titolo, mi ispira
Come ringraziare una ditta di film hard che usa lo streaming preventivo, associata ad un mercato di oggettistica ose', indicandola come Azienda modello che ha una nuova visione del cinema. Fischi per fiaschi insomma
Ryogo e' un problema di contesto, come Limbes fa notare.
Non si tratta di sola globalizzazione, ma di mera domanda. La cinematografia risponde con distribuzione al dettaglio dopo pochi mesi, e con prezzi inferiori ai 20 euro subito, per film di altissimo livello tecnico. L' Animazione non riesce ad essere altrettanto competitiva neanche con serie già in corso e parzialmente acquisite; " problemi contrattuali, tempi tecnici, errori di consegna " , cavolate . Compito delle aziende esportatrici instaurare un circuito di contemporaneità, che non e' un vezzo, ma una domanda di mercato basilare
20 euro per due episodi di una serie " nuova " ( che spesso nuova non e' ) rappresenta una follia oggi, 50 euro per 13 episodi continua ad esserlo se non risolve i problemi a monte, ovvero che questa offerta e' postuma di anni. Che miseria, Ergo proxy e' del 2006 e dopo 4 anni costa 82 euro su 24 epidosi, Harry Potter ha un cofanetto dei primi 5 a 40 euro, copia digitale del film e contenuti speciali; il nuovo costa solo 13 euro, tra qualche mese 10
Se Ergo proxy mette sul tavolo roba interessante, ed e' spropositato, figuriamoci il pattume che gira
tuttavia nn immaginavo davvero fosse un soft hentai o erotico o pseudo erotico softissimo...
questa mi giunge nuova
poi avremo sicuramente tutto il fansub del mondo (anche se sperovivamente di no, a tonnellate non lo sopporto..)
Fang: perdonami, ma hai fatto delle osservazioni curiose
1) già a priori non significa nulla, la distribuzione in contemporanea non e' fisiologica, non e' un dono di natura, ma risultato dovuto esattamente dalla richiesta di tempi piu' ristretti ( sia per l'uscita cinematografica sia per la conversione vendita al dettaglio )
Poiche' l'animazione non e' piu' un prodotto meramente regionale, deve scalzare i vincoli e le pastiche odierne
2) Stiamo parlando di anime seriali, L'animazione Myiazakiana segue lo stesso circuito cinematgrofico. A maggior ragione deve esserci un evoluzione del settore, avendo al suo interno esempi di dinamiche funzionali
3) Poiche' il mercato estero assume un ruolo non piu' marginale, nessuno si e' posto invece il problema di notare una politica passiva. Non esiste il mercato mondiale? le serie tv ?
poiche' l'animazione non ha il supporto televisivo, che e' un tramite di rallentamento all'uscita del DVD, non capisco il discorso dell'impossibilità. Molto piu' semplice ipotizzare che c'e' stato un assestamento condiviso
4) esempio lampante quello dei cofanetti, fai un paragone con le serie e vedi. Ergo proxy a 45 euro e' un ottimo affare, 82 assolutamente no - tempo di decurtazione, 4 anni, perche? perche' viene considerato nuovo un prodotto alla data di pubblicazione in Italia e non in madrepatria, se non comprendi questo giochino e' inutile che io continui a scrivere sermoni, per giunta noiosi
il discorso sullo streaming e sullo scaricare e' inutile, ripeto, non e' un bacino d'utenza. Continueranno a non comprare, quindi la flessione del mercato va ricercata altrove; non ostico capire che un trentenne appassionato di anime non comprerà mai Naruto, mentre potrebbe essere ben disposto all'acquisto di Paranoia agent, pur dovendo sborsare 68 euro ( anime del 2004 )
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