San Valentino ormai si sta avvicinando e in Giappone, durante il giorno dedicato al protettore degli innamorati, le donne regalano della cioccolata agli uomini, o almeno così vorrebbe la tradizione.
Ultimamente sembra però che il gentil sesso preferisca regalare i cioccolatini alle proprie amiche, lasciando a bocca asciutta gli sposi e i fidanzati. La pratica del tomo choco (cioccolato dell’amicizia) è ormai una vera e propria tendenza, tanto che il giornale The Japan Times ha dedicato un articolo al fenomeno.
La festa di San Valentino fu importata in Giappone nel lontano 1936, senza particolare fortuna, tuttavia da allora la popolarità del Santo crebbe esponenzialmente, divenendo l'occasione ideale per tutte le ragazze di poter confessare il proprio amore, regalando del cioccolato.
Secondo un recente sondaggio, commissionato dalla società produttrice di dolciumi Ezaki Glico, che ha interrogato online 500 ragazze di età compresa tra i 10 e i 30 anni, la tradizione sembra essere in declino, e oltre il 74% di queste pensa di fare un regalo per San Valentino alle proprie amiche; solo il 32% progetta di comprare qualcosa per un ragazzo. E se il 92% delle intervistate ha dichiarato di aver ricevuto del tomo choco da un’amica lo scorso anno, solo l’11,2% ha confessato di voler regalare dei cioccolatini e dichiarare il proprio amore a un ragazzo.
Per alcuni la nuova tendenza risiede nella forte digitalizzazione dell’interazione sociale, come spiega Junichi Taniguchi, professore alla scuola di psicologia dell’Università di Tezukayama nella prefettura di Nara: la comunicazione via Internet è ormai diventata una componente standard nella vita delle giovani donne, ed eventi come San Valentino si trasformano così in un modo per socializzare faccia a faccia, mentre sempre di più il cioccolato diventa una scusa per passare una serata insieme alle amiche.
La moda del tomo choco può anche essere rivelatrice di alcuni aspetti della difficile situazione economica del Giappone. Secondo Glico, le donne spendono una media di 438 yen per regalare della cioccolata a un amico, 952 yen per confessare il proprio amore a qualcuno, e circa 1.781 yen per un regalo al proprio ragazzo.
Il sondaggio, inoltre, evidenzia, come prevedibile, che con l’avanzare dell’età il numero di donne che acquista del cioccolato per dichiarare il proprio amore è sempre minore, e che il 23% delle donne tra i 18 e 25 anni sceglie di acquistare cioccolatini per proprio uso e consumo. Insomma, a quanto pare il povero San Valentino dovrà trovarsi un nuovo lavoro.
Ultimamente sembra però che il gentil sesso preferisca regalare i cioccolatini alle proprie amiche, lasciando a bocca asciutta gli sposi e i fidanzati. La pratica del tomo choco (cioccolato dell’amicizia) è ormai una vera e propria tendenza, tanto che il giornale The Japan Times ha dedicato un articolo al fenomeno.
La festa di San Valentino fu importata in Giappone nel lontano 1936, senza particolare fortuna, tuttavia da allora la popolarità del Santo crebbe esponenzialmente, divenendo l'occasione ideale per tutte le ragazze di poter confessare il proprio amore, regalando del cioccolato.
Secondo un recente sondaggio, commissionato dalla società produttrice di dolciumi Ezaki Glico, che ha interrogato online 500 ragazze di età compresa tra i 10 e i 30 anni, la tradizione sembra essere in declino, e oltre il 74% di queste pensa di fare un regalo per San Valentino alle proprie amiche; solo il 32% progetta di comprare qualcosa per un ragazzo. E se il 92% delle intervistate ha dichiarato di aver ricevuto del tomo choco da un’amica lo scorso anno, solo l’11,2% ha confessato di voler regalare dei cioccolatini e dichiarare il proprio amore a un ragazzo.
Per alcuni la nuova tendenza risiede nella forte digitalizzazione dell’interazione sociale, come spiega Junichi Taniguchi, professore alla scuola di psicologia dell’Università di Tezukayama nella prefettura di Nara: la comunicazione via Internet è ormai diventata una componente standard nella vita delle giovani donne, ed eventi come San Valentino si trasformano così in un modo per socializzare faccia a faccia, mentre sempre di più il cioccolato diventa una scusa per passare una serata insieme alle amiche.
La moda del tomo choco può anche essere rivelatrice di alcuni aspetti della difficile situazione economica del Giappone. Secondo Glico, le donne spendono una media di 438 yen per regalare della cioccolata a un amico, 952 yen per confessare il proprio amore a qualcuno, e circa 1.781 yen per un regalo al proprio ragazzo.
Il sondaggio, inoltre, evidenzia, come prevedibile, che con l’avanzare dell’età il numero di donne che acquista del cioccolato per dichiarare il proprio amore è sempre minore, e che il 23% delle donne tra i 18 e 25 anni sceglie di acquistare cioccolatini per proprio uso e consumo. Insomma, a quanto pare il povero San Valentino dovrà trovarsi un nuovo lavoro.
Io adoro quello bianco
mangiate il cioccolato che fa bene, tira su il morale, non solo il nostro ma anche quello del dentista di fiducia
Queste differenze culturali sono molto interessanti come anche il fatto di lasciare la "lettera d'amore" nell'armadietto delle scarpe...
Comunque io, personalmente, non ho mai ricevuto lettere e cioccolatini
Sono sempre il solito sfigato in amore, ma sarà che in Italia è piu usuale che un maschio faccia regali a San Valentino alla ragazza amata.
però ora devo dare la colpa a qualcuno u.u quindi... la do a internet se si sta perdendo il san valentino giapponese dei nostri amati manga u_u
Regalare ad un amica nel giorno di San Valnetino un cioccolato , qst cosa mi suona un po' strana . Datto che San Valentino in ttt il mondo si conosce cm la giornata degli innamorati .
Cmq come c'è scirtto anche nella ultima frase mi sa che San Valentino dovrebe trovare un nuovo lavoro , xkè in giappone mi sa che la stano usando al loro piacimento , uffa . Nn mi piace che qst tradizione cosi bella e speciale venga dimenticata nel regno degli anime .
Ma cm le vengono in mente di regalare ad una ragazza un cioccolato per San Valentino , mi sa che quando scopro cm le viene in mente la pubblico per ttt voi .
si infatti che aberrazione dell'aberrazione di questa festa XD
traduco: già ogni festività è divenuta utile per fare soldi (e per carità, è giusto anche questo, dovremo tutti campare no? ) ma che la festa degli innamorati diverga in un'alienazione del senso stesso per la quale esiste...
mah, per quel che mi riguarda, quest'anno da buon single l'unico Santo Valentino che festeggerò sarà il dotto Rossi hehehe grande Vale XD
adesso ci manca solo che vadano a caccia di ragazzi per giorno di san valentino in discoteca......... -_-
vabbè che in ogni modo la si festeggi rimane pur sempre una festa commerciale che non mi piace.
ogni giorno è buono per festeggiare, sia col proprio partner, o sia con le amiche.
Secondo me è carino che le donne se lo regalino tra loro....anche se non c'entra assolutamente con l'idea della festa in se....
Eppure una mia amica che ha origini americane,mi ha detto che anche li si usa fare auguri e regalini tra amiche,tanto che lei,essendo stata a new york in quel periodo,qualche anno fa,mi ha portato un bigliettino di auguri pieno di cuoricini..e non credo sia innamorata di me! XD
A parte gli scherzi, il discorso economico che nell'articolo si pone come parziale giustificazione del cambiamento mi sembra in effetti una scusa deboluccia; più sensato mi sembra invece il discorso relativo a internet, alla necessità di socializzare, ecc., sebbene in feste come queste non sia trascurabile l'effetto della spinta commerciale e consumistica (in soldoni, bisognerebbe capire anche come si pongono in jap le varie aziende produttrici di cioccolata et similia, in Italia ancora puntano sul discorso innamorati per questa ricorrenza, ma nella terra del sol levante che spinta commerciale si registra? sarebbe interessante saperlo in effetti...)
coooosaaaaa? cioè, se io mi devo dichiarare, farlo con la cioccolata è pericoloso...rischierei di scordarmi di lui e di dichiararmi alla cioccolata!!!
comuqnue al mio paese non necessitano per forza dei regali per dichiararsi!Non bastano le parole?
riguardo al San Valentino, posso solo dire che con questa deviazione dalla tradizione originale l'ha ancor più degenerata!!!
Che San Valentino poi sia una cavolata commerciale atta a far venire le crisi ai fidanzati su cosa regalarsi ormai è risaputo!!!
ma no per carità, sono sfaccettature di una tradizione ormai simpaticamente allo sbando ma ci divertiamo anche in questo , no? ^^ sono carinerie.. e poi rifuggire una festa e voler fare ossessionatamente gli anti convenzionali non mi piace... in ogni caso, sicuramente non si sarà innamorata di te hehehe
strumentializzata o no, è una festa come un'altra per far divertire le coppiette. è vero il detto che recita "per due innamorati S.Valentino è tutto l'anno" ma è altresì vero che quando questo giorno arriva perchè non festeggiarlo come si deve?
Comunque ormai tutte le feste sono diventate solo un operazione commerciale.
Peccato solo che qui in Italy non siano ancora arrivate a grandi livelli le Festività Irlandesi a tutta Birra
Che poi sarei non dico astemio ma quasi....
in pratica, questo articolo conferma che le ragazze si strafogano di cioccolato e non se ne fregano minimanete dei ragazzi! mah!! il mondo è vario! in pratica colgono l'occasione per fare casino tra loro! e i maschi nel frattempo che fanno??
Comunque, festa inutile il s. valentino. Giornata epica per fare un mucchio di spese superinutili con i prezzi a rialzo tanto perché è una consuetudine. La batte solo quella di natale. Non fatevi infinocchiare dal consumismo pilotato, decidete in comune con il vostro partner una giornata speciale... e chiudetevi in camera da letto 24 ore no-stop
Poi vabbè, in Giappone vige la consuetudine del giri chocolate, e in questo senso le amiche rientrano ampiamente nella categoria ^^
Commerciale o meno, ho sempre apprezzato parecchio l'idea giapponese di preparare il cioccolato da sè per poi regalarlo: l'impegno che ci si mette a mio parere vale più di qualsiasi altro regalo, e dunque la trovo un'idea affatto banale, molto più intensa di significato di altre insulsaggini
Quest'anno neanche lo festeggio.
*Argh*
Vado a riempire l'hard disk di Hentai, preparo le cuffie alle orecchie con tanto di <i>Morning Musume</i> e spenderò il mio stipendio in Videogames ed Action Figures.
Diventerò un <i>Hikikomori</i>.
Per quanti mi riguarda ho sempre avuto nei confronti di questa festa lo stesso atteggiamento che ha Ebenezer Scrooge nei confronti del Natale, e ho detto tutto.
maschi???!!!!
quali maschi!!????
ci sono ancora maschi in giro???!!!!
ma smettila!!!! che tu con la cioccolata che ti regalano...perchè te la regalano....penseresti solo a strafogarti!!!!!
p.s. se te ne avanza sai dove spedirla!!!!!!
"Comunque, festa inutile il s. valentino. Giornata epica per fare un mucchio di spese superinutili con i prezzi a rialzo tanto perché è una consuetudine. La batte solo quella di natale."
però il natale per quanto sia supercommercializzato è una tradizione a cui non si può rinunciare, specie per il significato che ha.. è la nascita di gesù bambino...
poi effettivamente, il vederla come una giornata in cui contano solo dolci e regali è un'offesa allo spirito di tale giorno...
viceversa, è bello che sia occasione per donare, non solo regali, ma anche affetto, e per vedere persone amici e parenti che non si vedono da tempo...
"Non fatevi infinocchiare dal consumismo pilotato, decidete in comune con il vostro partner una giornata speciale..."
infatti come avevo scritto io è meglio festeggiare in un giorno a scelta piuttosto che in un giorno pilotato... tuttavia il fatto che si regalino cioccolatini alle amiche è altamente ridicolo... suona come una farsa, e fra l'altro aumenta ad un livello ancor più elevato il concetto consumistico della festa.
non solo sta volta se ne trascura il lato tradizionale(che seppur commercializzato, resta sempre come concetto, cioè il regalo alla persona di cui si è innamorati) ma se ne esalta appunto il lato commerciale, in quanto tutti sicuramente abbiamo più amici, piuttosto che persone che ci piacciono (salvo eccezioni di assatanate... ), e quindi così si vendono ancora più cioccolatini... furbi davvero i commercianti ad attuare questa strategia, meno furbi quelli che abboccano...
"e chiudetevi in camera da letto 24 ore no-stop"
ottima idea, io e mia moglie spesso siamo di questa filosofia, anzi anche troppo spesso! XD
ma il tutto ovviamente va sempre preparato... cenetta a lume di candela e fiori profumati...
Comunque: <i>tuttavia il fatto che si regalino cioccolatini alle amiche è altamente ridicolo</i>
Be', dipende da quello che vuoi ottenere dalle amiche "Un bacio, cosa vuoi dirmi?" Ah, Saffo!...
PS
Non esiste <i>mai</i> il troppo spesso in questi casi, eheh
ebbbbbbbasta co sto pessimismo cosmico...a te Leopardi ti fa una bella s**a si dice qui in toscana ahah
dai dai che sdrammatizzo un po però effettivamente, pure io ero sempre il solo a regalare cioccolata, anche se abilmente la scroccavo perchè lei apriva subito il dono.. a parte qualche volta che me lhanno regalata, ma raro caso eh!
Ah no???? Io invece penso proprio di si..... e avrei anche argomenti per dimostrartelo!!!! così come anche il presepe!!!
e intanto io non so ancora che regalare alla mia lei e dove portarla a cena..
Voglio il corpo del reato
Comunque, il natale si sa che si sovrappone alla festa del dio Sole (da <i>Sol-Solis</i>, cioè la nota musicale e la versione con il diesis latino), da non confondere con il dio Solo (da <i>Solus-a-um</i>, cioè zitello-a-um racchio-a-um), a cui è stato dedicato il giorno di s. Faustino (da <i>Sine Fausto</i>, cioè senza Felicità, non Fausto il nome, ché il dio anche se fosse stato gay non poteva avere un partner comunque), che col passare del tempo è stato abbreviato nella "S" e vezzeggiato nel secondo termine per addolcire la pillola che, d'assunzione obbligatoria, solitamente finiva di traverso ai proseliti del dio che si rendevano conto dell'errore madornale commesso solo intorno alla pubertà, quando soltanto i più pedanti (dal latino <i>pes-pedis</i>, piede, ovvero quelli le cui facce sembravano essere state deformate a calci), continuavano a professare la loro fedeltà al nume. [...]
<i>Dalla conferenza di Limebs sugli dèi, usi, costumi e travestiti nell'antica Res Publica Bananarum</i>
... e a tutti quelli che non sanno che regalo fare....
beh quando non si hanno idee in questi casi regalate ciò che il cuore vi suggerisce, semplici parole d'amore, sussurri dolci e infuocati, sorrisi e carezze e anche magari perchè no, un fiore, giocando sul significato di esso (linguaggio floreale, quale amata invenzione eheh)
troppo scontato dire regalegli/le un momento speciale...
anzi, per tirare fuori uno dei miei leggendari (:P) aforismi direi:
"questo 14 febbraio regala altri 364 S.Valentino alla persona che ami, cisì da fargli ricordare che ogni istante della tua vita è sempre quello giusto per Amare."
non so perche
1) ho battuto cosi male la dicitura
2) è errata ok la riscrivo:
"questo 14 febbraio regalagli un anno d'amore: altri 364 S.Valentino, in modo da ricordargli che ogni istante della tua vita è sempre quello giusto per Amare."
ecco cosi dovrebbe andare megli o:P
Visto che ci siamo t'invito anche alla mia prossima conferenza: <i>La poesia non verbale e l'armonia non gestuale degli Scaricatori di Porto</i>.
.....ah ah ah!!!! Ottimo, ti assicuro che ci sarò...e sono anche sicura che la tua nonciclopedia sarebbe geniale!!!!
<i>La poesia non verbale</i>??? và...non ti chiedo di cosa si tratta di preciso!!!
"La poesia non verbale e l'armonia non gestuale degli Scaricatori di Porto"
ahahahahahahahahah XD
oddio... se inizialmente ti contattavo per idee serie o seriose o per lo meno ciniche devo dire che posso davvero ricredermi: il tuo ventaglio di nozioni è ben oltre le mie semplici aspettative...così come la capcità che hai di ispirarmi...
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