Il portale di Nanoda pubblica un'intervista a Luca Baboni, coordinatore editoriale di GP Publishing, in vista della nuova collaborazione con l'editore. Ne proponiamo un estratto e vi rimandiamo alla fonte per l'articolo completo:
Potresti presentarti?
Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baboni e sono il coordinatore editoriale di GP Publishing.
La mia mission è coordinare un team di ragazzi giovani che si stanno occupando della nostra produzione manga, già piuttosto significativa in termini quantitativi e - speriamo - qualitativi.
Potresti raccontarci l'iter che ti ha portato a lavorare per GP PUBLISHING?
Beh, devo dire che è stato un grosso colpo di fortuna. Tutto è nato dalla collaborazione con Mantova Comics & Games, che mi ha permesso di farmi notare da Francesco Meo, il nostro Publishing Manager. Il caso ha voluto che proprio in quel momento Francesco aveva bisogno di una persona che gestisse l'intera produzione di GP Publishing, ed eccomi qua.
GP è un nuovo marchio per il mondo Manga. Quali sono le linee guida per la scelta di titoli e di caratteristiche tecniche quali carta, formato, stampa, ecc..?
Le linee guida sono sostanzialmente due: prezzi popolari - almeno per le nostre collane da edicola - e lo sviluppo di un catalogo vasto e vario. All'attivo abbiamo grandi classici come Sonata del Vento, Ann è Ann e Three, gli esplosivi manga di Shonen Rival come Blazer Drive e Monster Hunter Orage, titoli sofisticati come Springald, Alive ed Exaxxion, o i sorprendenti Kiss & Never Cry e Baroque, che dimostrano quanto Yayoi Ogawa sappia rifuggire da qualsiasi classificazione di genere. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti.
Molti dei titoli "di lancio" sono stati considerati di nicchia. La scelta di utilizzare proprio questi come "presentazione" è frutto dell'idea di voler dimostrare che sin da subito GP vuole abbracciare quanti più tipi di lettore possibili?
Come dicevo prima, la nostra volontà è quella di arrivare a un pubblico molto ampio. Detto questo, nel corso dell'anno potenzieremo la nostra linea di shonen, con titoli di assoluto valore come XBlade (in uscita in questi giorni), Kolisch, Emma, Holy Talker (tre serie tratte da Shonen Rival di Kodansha), oltre a Tribal 12 dell'autore di Toto, Ninja Girls (Rappi Rangai) e Replica. Insomma, di carne al fuoco ne abbiamo parecchia.
n una delle ultime conferenze/annunci avete comunicato il vostro interesse sul brand Gundam. Avete mica intenzione di editare Turn A Gundam?
Vi do questa notizia in esclusiva: sì! La pubblicazione di Turn A Gundam è confermata per il secondo semestre del 2010.
Continua su Nanoda...
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Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baboni e sono il coordinatore editoriale di GP Publishing.
La mia mission è coordinare un team di ragazzi giovani che si stanno occupando della nostra produzione manga, già piuttosto significativa in termini quantitativi e - speriamo - qualitativi.
Potresti raccontarci l'iter che ti ha portato a lavorare per GP PUBLISHING?
Beh, devo dire che è stato un grosso colpo di fortuna. Tutto è nato dalla collaborazione con Mantova Comics & Games, che mi ha permesso di farmi notare da Francesco Meo, il nostro Publishing Manager. Il caso ha voluto che proprio in quel momento Francesco aveva bisogno di una persona che gestisse l'intera produzione di GP Publishing, ed eccomi qua.
GP è un nuovo marchio per il mondo Manga. Quali sono le linee guida per la scelta di titoli e di caratteristiche tecniche quali carta, formato, stampa, ecc..?
Le linee guida sono sostanzialmente due: prezzi popolari - almeno per le nostre collane da edicola - e lo sviluppo di un catalogo vasto e vario. All'attivo abbiamo grandi classici come Sonata del Vento, Ann è Ann e Three, gli esplosivi manga di Shonen Rival come Blazer Drive e Monster Hunter Orage, titoli sofisticati come Springald, Alive ed Exaxxion, o i sorprendenti Kiss & Never Cry e Baroque, che dimostrano quanto Yayoi Ogawa sappia rifuggire da qualsiasi classificazione di genere. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti.
Molti dei titoli "di lancio" sono stati considerati di nicchia. La scelta di utilizzare proprio questi come "presentazione" è frutto dell'idea di voler dimostrare che sin da subito GP vuole abbracciare quanti più tipi di lettore possibili?
Come dicevo prima, la nostra volontà è quella di arrivare a un pubblico molto ampio. Detto questo, nel corso dell'anno potenzieremo la nostra linea di shonen, con titoli di assoluto valore come XBlade (in uscita in questi giorni), Kolisch, Emma, Holy Talker (tre serie tratte da Shonen Rival di Kodansha), oltre a Tribal 12 dell'autore di Toto, Ninja Girls (Rappi Rangai) e Replica. Insomma, di carne al fuoco ne abbiamo parecchia.
n una delle ultime conferenze/annunci avete comunicato il vostro interesse sul brand Gundam. Avete mica intenzione di editare Turn A Gundam?
Vi do questa notizia in esclusiva: sì! La pubblicazione di Turn A Gundam è confermata per il secondo semestre del 2010.
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Detto questo, trovo che sia stata un'intervista esaustiva e che il signor Baboni si sia comportato in maniera molto cordiale e competente, spiegando molte cose e lasciando ottime speranze per il futuro, perciò da parte mia non posso che augurargli un grosso "In bocca al lupo!".
Luca Baboni si è presentato, piuttosto simpaticamente, anche su alcune uscite di Febbraio della GP.
Speriamo nel futuro.
E speriamo anche altri manga di questa stupenda serie robotica si facciano vedere presto!
Per la qualità della carta, sarò scemo ma non riesco proprio a credere che la carta di Springald sia la stessa usata ad esempio con La spada di Paros e per le altre testate.
Le motivazioni le hanno, la disponibilità pure ora basta far fruttare le idee
<i>[nanoda.com] GP ha dimostrato che pubblicare manga non contemporanei non la spaventa: grazie a questo possiamo e potremo leggere "La Spada di Paros" e "N.Y. Komachi". C'è possibilità, secondo te, di continuare con questo iter e magari di puntare su autrici come Moto Hagio e Kieko Takemiya?
[L.Baboni] A noi interessa lavorare con i grandi autori. Avere la possibilità di pubblicare un manga di qualità e già concluso è una bella opportunità per un editore, ma è sempre più difficile perché il mercato del fumetto giapponese è stato saccheggiato in questi ultimi anni.
Ovvio che GP Publishing continuerà a provarci, ma dopo i tanti "classici" che abbiamo pubblicato, vorremmo rallentare un po' su questo fronte e cominciare a mettere in cantiere anche serie più moderne sullo stile di GP Rival, la nostra serie di punta.
Fermo restando che NY Komachi è assolutamente confermato per il 2010.</i>
Questo significa, dunque, che dopo NY Komachi non hanno più intenzione di pubblicare shoujo classici per "n" tempo?
:(
Esordisco proprio su questa pagina dicendo che...
Non ho mai comprato neanche un volume edito da questa neonata casa editrice. Semplicemente non mi piacciono e poi li trovo un po' stranetti. Ci sono volumetti grandissimi che costano meno di altri, che superano la metà di questi e che costano pure il doppio. E poi questi prezzi strani, che vanno dai 3 e qualcosa ai 4 e 30, ai 6 Euro... mah! Una casa un po' scordinata, devo dire. Speriamo che "cresca" e maturi in qualche modo.
Le linee guida sono sostanzialmente due: prezzi popolari e lo sviluppo di un catalogo vasto e vario."
Se si concentrassero anche sulla qulità dell'edizione (carta rilegatura etc) non sarebbe male. Avere dei buoni titoli non basta se non si valorizzano almeno un pò.
ci si concentra sui prezzi "accessibili a tutti" la gente ha da ridire sulla qualità..
ci si concentra sulla "qualità" (qualità maggiore=prezzo maggiore) la gente si lamenta sui prezzi..
ma.. vi andrà mai bene qualcosa? O.ò
Per il futuro spero che migliorino la qualità delle edizioni soprattutto quelle da 5,90 € che si avvicinano pericolosamente a quelle Panini. Peccato non abbiano chiesto nulla sui DVD di One Piece
I loro titoli sono proprio diametralmente opposti alla mia idea di manga.
Caro mio saputello io devo leggere un manga con qualità almeno decente tipo formato Bleach o Naruto della Panini che non sono niente di che ma almeno decenti ha confronto ha quelli della GP che per me sono uguali alla cartaigienica.
P.s. senza offesa però e questo quello che penso!!!
Comunque sembra disponibile come persona...poi il tempo mostrerà la verità!
direi proprio di si.. mi sa che NY Komachi è l'ultimo classico che ci spetta da qui a chissà quando!
Ho comprato poco della GP finora, ma dal mese prossimo prendo Alice in heartland e aspetto con impazienza NY Komachi e Shinobi life! Anche io voglio dargli fiducia, sono ancora giovani, diamo tempo al tempo! ^^
Si, NY Komachi è l'ultimo old shoujo, e poi...chissà.
A giudicare dalla quantità di vecchie glorie che sono state estratte dal cilindro da settembre a questa parte, credevo anch'io che la linea editoriale desse uno spazio costante agli shoujo vecchio stile, e invece a quanto pare per un po' non sarà così, e mi spiace abbastanza
Turn A Gundam è praticamente un meisaku con ambientazione steampunk molto "alla rivoluzione industriale"... e il Gundam in questione ha pure i baffi! Ti bastano come argomentazioni per dargli un occhio?
Mi permetto di spiegarlo io, anche se nn sono tra quelli che hanno criticato (anzi). Io motivo credo sia il seguente:
Springald è indirizzato ad un target relativamente maturo, lettori che magari hanno già avuto in mano un volumetto giapponese o che hanno imparato (anche solo un pochettino) a riconoscere ad occhio i vari tipi di carta e la loro qualità (infondo in Italia, per i manga, vengono utilizzate sempre le stesse tre o quattro tipologie).
Fatte forse altre due o tre eccezioni, il grosso degli altri titoli di esordio di GP sono rivolti a dei lettori più giovani, abituati ad acquistare le solite edizioni da edicola da 3,90... che hanno la carta bianca (la "gabbiano" da 70 grammi).
E qui entra in ballo la Panini... che ci azzecca mi chiederete... semplice, e lo spiego con una sola parola: "GOLD"
Si, le edizioni "gold" della Panini che ormai son diventate sinonimo di brutta, scadente e sconveniente edizione, hanno una carta "gialla" (aka avoriata), forse dovrei dire "ingiallita però
Morale della favola, il lettore che acquista Springald è felice di collezionare un manga con una bella edizione identica all'originale giapponese, e che ha una carta simile (o forse è proprio la stessa) che si usa molto in Francia per le edizioni medio-pregiate; mentre il giovane lettore che si ritrova ad acquistare un Blazer Drive o un Alive con carta "gialla" (sempre la stessa di Springald) pensa: <i>"Che schifo di edizione, mi hanno rifilato una simil-gold!"</i>.
Ecco svelato l'arcano. A questo poi si aggiunge la naturale propensione del lettore medio a considerare scadente o economica qualsiasi carta che non sia assolutamente liscia e bianchissima, ed il gioco è fatto.
Io personalmente la vedo diversamente: il colore della carta è decisamente secondario (almeno fino a quando si lavora in bianco e nero) anche perchè col tempo tutte le carte ingialliscono (ovvero si ossidano). Ritengo molto più importante il fattore "sfogliabilità", nonché l'azzeramento della trasparenza... ed il colore della carta in quest'ultimo caso aiuta.
Ah, dimenticavo: bella intervista
:/
@Lavi-Schroeder Concordo assolutamente con te quando dici che non si capisce bene quale sia il pubblico sul quale vogliono puntare, anzi.... probabilmente la loro idea è di "creare" un nuovo tipo di pubblico cercando di far leva sui ragazzi più giovani perchè si appassionino ai manga e ci mancherebbe è un'idea nobilissima, peccato che ci sia un'altra enorme fetta che già conosce l'esistenza dei manga e sta aspettando qualcosa di nuovo...
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