A chi non piacerebbe diventare un “fumettista”? Scrivere storie mozzafiato, disegnare personaggi eccezionali, essere apprezzato da schiere di fan e ammiratori... Ma quando sei uno studente dell'ultimo anno delle medie, testimone diretto dei pericoli e dei rischi che una vita così precaria e faticosa come quella del mangaka può comportare, difficilmente ti viene da pensare di imbarcarti in un gioco d'azzardo di tali proporzioni.
Moritaka Ashiro, detto Saiko, è uno di questi. Ha solo quattordici anni, ma ha un talento artistico incredibile. Più volte suo zio Nobuhiro, mangaka dal successo evanescente, lo aveva invogliato a darsi alla carriera del disegnatore o dell'illustratore. Tuttavia Moritaka non ha alcuna intenzione di sobbarcarsi una tale responsabilità. Non vuole finire come suo zio, morto tre anni prima per super-lavoro (o dovremmo dire di suicidio, come pensa il nipote, suo più grande ammiratore?). Sua madre lo vuole studente in un liceo importante, laureato presso un'università prestigiosa e con un lavoro sicuro come impiegato d'azienda.
Moritaka odia questa presunzione da parte degli altri, detesta che qualcuno possa voler decidere del suo futuro, ma, al tempo stesso, non vuole dare problemi ai suoi genitori. Non ha la giusta determinazione per confessare i suoi sentimenti a Miho Azuki, la ragazza che gli piace, figuriamoci quella per riuscire in un'impresa così grande! Per questo motivo, Moritaka non pensa ad altro che a studiare, deciso a condurre la sua vita verso la più totale normalità... Tutto questo, almeno, finché non ha a che fare con Akito Takagi, suo compagno di classe e uno dei geni della scuola.
Inaspettatamente, Akito è un iper-appassionato di manga, e lui stesso ha il fermo desiderio di diventare un mangaka professionista! Essendo però negato per il disegno, ha bisogno di qualcuno che possa trasformare le sue sceneggiature in tavole disegnate. Si accorge dell'enorme talento di Moritaka e lo vuole assolutamente come suo compagno di avventura. Tuttavia, Saiko è fermo nella sua convinzione, e declina l'offerta.
Ma Akito è a conoscenza del fatto che il suo compagno è innamorato di Miho, e sa anche che quest'ultima lo corrisponde! Pertanto, molto ruffianamente, imbastisce una situazione alquanto bizzarra ed estrema per convincerlo... Miho, pur essendo molto timida, ha il desiderio irrefrenabile di diventare una doppiatrice, e anzi sta già lavorando duramente per realizzare il suo sogno! Moritaka, travolto dalla determinazione della ragazza, ne resta letteralmente conquistato. Non vuole restare indietro rispetto a lei! Anche lui vuole essere speciale, essere degno di averla al suo fianco! In quel momento, Moritaka si convince al 100% e riesce perfino a dichiararsi. Anche se in un modo... alquanto particolare!
Quali difficoltà avranno da affrontare i nostri giovani sognatori, per poter realizzare i loro desideri e dare una svolta decisiva alla propria vita?
Bakuman segna il ritorno in grande stile dell'accoppiata vincente composta da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, già autori dell'apprezzatissimo Death Note. Pubblicato sulla celebre rivista Shounen Jump di Shueisha a partire dall'agosto 2008, il manga è tutt'ora in prosecuzione anche in Giappone, con all'attivo un numero complessivo di 7 volumi. A differenza del loro precedente lavoro, Bakuman presenta un tema e un'impostazione del tutto diversi, eliminando completamente gli elementi fantasy e dedicandosi a una trama realistica e di stampo adolescenziale.
Nonostante l'argomento sia diverso, lo stile dell'autrice non sembra essere cambiato: anche in questo manga, come nella sua opera prima, i personaggi si scambiano veri e propri fiumi di parole, siano essi ragionamenti funzionali alla trama o semplici discorsi senza motivo apparente. Ciò, tuttavia, non appesantisce la lettura, perché i dialoghi sono ottimamente strutturati, di modo che risultino divertenti e interessanti da seguire. I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con le sue peculiarità e la sua ragion d'essere. Il ritmo della storia è ben cadenzato, alternando scene di stampo scolastico o di vita quotidiana, che pongono l'attenzione anche sui problemi tipici degli adolescenti protagonisti, ad altre più specificatamente rivolte al mondo dei manga, nel corso delle quali ci vengono spiegati, volta per volta, i retroscena di questo affascinante universo che è l'editoria fumettistica giapponese. Impareremo, quindi, quali sono gli strumenti usati dai disegnatori e come si chiamano, quali passaggi deve eseguire lo sceneggiatore prima che la tavola possa essere effettivamente disegnata, come fare a proporsi a una casa editrice, come lavorano gli editor e tante altre curiosità di questo tipo. Nel corso del manga sono presenti innumerevoli omaggi e citazioni da altri titoli targati Shounen Jump, dando quasi l'impressione di partecipare a un vero dibattito sui manga e facendo sentire gli appassionati a proprio agio.
Dal punto di vista estetico, il maestro Obata dimostra ancora una volta la sua grande capacità e versatilità nell'adattarsi a qualunque tipo di situazione. Il disegno è caratterizzato, come sempre, da un tratto sottile, raffinato e preciso, e da uno stile elegante e dettagliato, che a differenza di quanto visto in Death Note appare anche più grezzo e spigoloso. Questo stratagemma è utile per rappresentare al meglio l'atmosfera frizzante della vicenda e le personalità travolgenti dei personaggi. Le tavole, com'è ovvio, sono costruite alla perfezione, ma dal buon Takeshi non ci si aspetta di meno. La sua presenza è, come al solito, garanzia di qualità a livelli estremi.
Passando ora all'edizione italiana, realizzata dalla Planet Manga, non c'è molto da dire. Ci troviamo di fronte a un'edizione identica in tutto e per tutto all'edizione media della Panini. Niente pagine a colori (assenti anche nel tankobon originale) e niente sovraccoperta, ma la carta impiegata è discreta, le traduzioni sono decisamente buone (fattore importante, in un manga verboso come questo), ben corredate dalle note esplicative a margine, e le tavole sono molto ben ricostruite, libere dall'incubo terrificante delle pecette (a parte in un punto, a pagina 44, in cui credo sia scappato un refuso grafico piuttosto grossolano). Merito va all'editore di aver eliminato la fastidiosa scritta “Dagli autori di Death Note”, presente nella prima versione della copertina (figura in alto). Da segnalare la mancanza di un sommario e del numero delle pagine. In ogni caso, una volta tanto possiamo dire di trovarci di fronte a una buona edizione economica, che vale i 3,90 euro che costa. Simpatica l'iniziativa di allegare, all'acquisto in fumetteria, una spilla raffigurante il protagonista.
Il tema del “fumetto” non è poi così estraneo alla letteratura manga (basti pensare a Manga Bomber di Kazuhiko Shimamoto), ma di sicuro è un argomento poco discusso e soprattutto difficile da trattare, specie in modo sostanzialmente “realistico” (e a volte un po' autoreferenziale) come fa Bakuman. Ad ogni modo, già da questo primo numero, il manga si impone prepotentemente come ottimo esponente del genere, dando ottime speranze per gli sviluppi a venire. In patria sta riscuotendo un buon successo, ed entro l'autunno ne è prevista una trasposizione animata. Chissà che non riesca a bissare, anche qui in Italia, l'enorme consenso ricevuto dalla precedente opera di questi due abilissimi autori.
Consigliatissimo!
Moritaka Ashiro, detto Saiko, è uno di questi. Ha solo quattordici anni, ma ha un talento artistico incredibile. Più volte suo zio Nobuhiro, mangaka dal successo evanescente, lo aveva invogliato a darsi alla carriera del disegnatore o dell'illustratore. Tuttavia Moritaka non ha alcuna intenzione di sobbarcarsi una tale responsabilità. Non vuole finire come suo zio, morto tre anni prima per super-lavoro (o dovremmo dire di suicidio, come pensa il nipote, suo più grande ammiratore?). Sua madre lo vuole studente in un liceo importante, laureato presso un'università prestigiosa e con un lavoro sicuro come impiegato d'azienda.
Moritaka odia questa presunzione da parte degli altri, detesta che qualcuno possa voler decidere del suo futuro, ma, al tempo stesso, non vuole dare problemi ai suoi genitori. Non ha la giusta determinazione per confessare i suoi sentimenti a Miho Azuki, la ragazza che gli piace, figuriamoci quella per riuscire in un'impresa così grande! Per questo motivo, Moritaka non pensa ad altro che a studiare, deciso a condurre la sua vita verso la più totale normalità... Tutto questo, almeno, finché non ha a che fare con Akito Takagi, suo compagno di classe e uno dei geni della scuola.
Inaspettatamente, Akito è un iper-appassionato di manga, e lui stesso ha il fermo desiderio di diventare un mangaka professionista! Essendo però negato per il disegno, ha bisogno di qualcuno che possa trasformare le sue sceneggiature in tavole disegnate. Si accorge dell'enorme talento di Moritaka e lo vuole assolutamente come suo compagno di avventura. Tuttavia, Saiko è fermo nella sua convinzione, e declina l'offerta.
Ma Akito è a conoscenza del fatto che il suo compagno è innamorato di Miho, e sa anche che quest'ultima lo corrisponde! Pertanto, molto ruffianamente, imbastisce una situazione alquanto bizzarra ed estrema per convincerlo... Miho, pur essendo molto timida, ha il desiderio irrefrenabile di diventare una doppiatrice, e anzi sta già lavorando duramente per realizzare il suo sogno! Moritaka, travolto dalla determinazione della ragazza, ne resta letteralmente conquistato. Non vuole restare indietro rispetto a lei! Anche lui vuole essere speciale, essere degno di averla al suo fianco! In quel momento, Moritaka si convince al 100% e riesce perfino a dichiararsi. Anche se in un modo... alquanto particolare!
Quali difficoltà avranno da affrontare i nostri giovani sognatori, per poter realizzare i loro desideri e dare una svolta decisiva alla propria vita?
Bakuman segna il ritorno in grande stile dell'accoppiata vincente composta da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, già autori dell'apprezzatissimo Death Note. Pubblicato sulla celebre rivista Shounen Jump di Shueisha a partire dall'agosto 2008, il manga è tutt'ora in prosecuzione anche in Giappone, con all'attivo un numero complessivo di 7 volumi. A differenza del loro precedente lavoro, Bakuman presenta un tema e un'impostazione del tutto diversi, eliminando completamente gli elementi fantasy e dedicandosi a una trama realistica e di stampo adolescenziale.
Nonostante l'argomento sia diverso, lo stile dell'autrice non sembra essere cambiato: anche in questo manga, come nella sua opera prima, i personaggi si scambiano veri e propri fiumi di parole, siano essi ragionamenti funzionali alla trama o semplici discorsi senza motivo apparente. Ciò, tuttavia, non appesantisce la lettura, perché i dialoghi sono ottimamente strutturati, di modo che risultino divertenti e interessanti da seguire. I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con le sue peculiarità e la sua ragion d'essere. Il ritmo della storia è ben cadenzato, alternando scene di stampo scolastico o di vita quotidiana, che pongono l'attenzione anche sui problemi tipici degli adolescenti protagonisti, ad altre più specificatamente rivolte al mondo dei manga, nel corso delle quali ci vengono spiegati, volta per volta, i retroscena di questo affascinante universo che è l'editoria fumettistica giapponese. Impareremo, quindi, quali sono gli strumenti usati dai disegnatori e come si chiamano, quali passaggi deve eseguire lo sceneggiatore prima che la tavola possa essere effettivamente disegnata, come fare a proporsi a una casa editrice, come lavorano gli editor e tante altre curiosità di questo tipo. Nel corso del manga sono presenti innumerevoli omaggi e citazioni da altri titoli targati Shounen Jump, dando quasi l'impressione di partecipare a un vero dibattito sui manga e facendo sentire gli appassionati a proprio agio.
Dal punto di vista estetico, il maestro Obata dimostra ancora una volta la sua grande capacità e versatilità nell'adattarsi a qualunque tipo di situazione. Il disegno è caratterizzato, come sempre, da un tratto sottile, raffinato e preciso, e da uno stile elegante e dettagliato, che a differenza di quanto visto in Death Note appare anche più grezzo e spigoloso. Questo stratagemma è utile per rappresentare al meglio l'atmosfera frizzante della vicenda e le personalità travolgenti dei personaggi. Le tavole, com'è ovvio, sono costruite alla perfezione, ma dal buon Takeshi non ci si aspetta di meno. La sua presenza è, come al solito, garanzia di qualità a livelli estremi.
Passando ora all'edizione italiana, realizzata dalla Planet Manga, non c'è molto da dire. Ci troviamo di fronte a un'edizione identica in tutto e per tutto all'edizione media della Panini. Niente pagine a colori (assenti anche nel tankobon originale) e niente sovraccoperta, ma la carta impiegata è discreta, le traduzioni sono decisamente buone (fattore importante, in un manga verboso come questo), ben corredate dalle note esplicative a margine, e le tavole sono molto ben ricostruite, libere dall'incubo terrificante delle pecette (a parte in un punto, a pagina 44, in cui credo sia scappato un refuso grafico piuttosto grossolano). Merito va all'editore di aver eliminato la fastidiosa scritta “Dagli autori di Death Note”, presente nella prima versione della copertina (figura in alto). Da segnalare la mancanza di un sommario e del numero delle pagine. In ogni caso, una volta tanto possiamo dire di trovarci di fronte a una buona edizione economica, che vale i 3,90 euro che costa. Simpatica l'iniziativa di allegare, all'acquisto in fumetteria, una spilla raffigurante il protagonista.
Il tema del “fumetto” non è poi così estraneo alla letteratura manga (basti pensare a Manga Bomber di Kazuhiko Shimamoto), ma di sicuro è un argomento poco discusso e soprattutto difficile da trattare, specie in modo sostanzialmente “realistico” (e a volte un po' autoreferenziale) come fa Bakuman. Ad ogni modo, già da questo primo numero, il manga si impone prepotentemente come ottimo esponente del genere, dando ottime speranze per gli sviluppi a venire. In patria sta riscuotendo un buon successo, ed entro l'autunno ne è prevista una trasposizione animata. Chissà che non riesca a bissare, anche qui in Italia, l'enorme consenso ricevuto dalla precedente opera di questi due abilissimi autori.
Consigliatissimo!
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Bakuman 1 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 1 Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 1 2ª Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 2 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 2 Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 2 2ª Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 3 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 3 Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 4 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 4 Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 5 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 5 Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 6 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 6 Ristampa | € 4.50 | Panini Comics |
Bakuman 7 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 8 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 9 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 10 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 11 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 12 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 13 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 14 | € 3.90 | Panini Comics |
Bakuman 15 | € 4.20 | Panini Comics |
Bakuman 16 | € 4.20 | Panini Comics |
Bakuman 17 | € 4.20 | Panini Comics |
Bakuman 18 | € 4.20 | Panini Comics |
Bakuman 19 | € 4.20 | Panini Comics |
Bakuman 20 | € 4.20 | Panini Comics |
Bakuman - Character Book Charaman | € 6.50 | Panini Comics |
Bakuman. 1 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 2 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 3 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 4 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 5 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 6 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 7 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 8 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 9 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 10 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 11 | € 7.50 | Panini Comics |
Bakuman. 12 | € 7.50 | Panini Comics |
l'edizione. NO COMMENT, visto che questo manga è dedicato a un vastissimo pubblico e per renderlo più comprensibile alle masse la panini finalmente adotta le onomatopee e dulcis in fundo l'adattamento fa letteralmente SCHIFO! preferisco la traduzione in piccolo, la ricostruzione delle tavole è fatta quasi sempre in modo frettoloso e anche se non ci sono pecette (Per accontentare i fan più sfegatati, col cavolo che lo fanno con gli altri manga eh!) si vede la ricostruzione fatta a cavolo di cane, ma adattare graficamente i manga come fa la star? troppo difficile, sono più bravi i gruppi di scanlator online, poi la carta e l'inchiostro sono i soliti la cover bianca con la costolina che si riempe di piccole crepe e toccandola con le dita sporche di inchiostro delle tavole interne si macchiaa -___- NO COMMENT (stessa cosa la cover di code geass, invece le cover nere sbiadiscono, ma una carta migliore no?)
Bella recensione, però sono leggermente contrario alla frase:
<i>ciò, tuttavia, non appesantisce la lettura, perché i dialoghi sono ottimamente strutturati, di modo che risultino divertenti e interessanti da seguire</i>
i dialoghi li ho trovati, personalmente, pesantini e logorroici: tendenti al rallentamento della trama che, per fortuna, si riprende pienamente nei volumi a venire.
Anche l'edizione non è malaccio (la rilegatura è bella resistente: non ho mai maltrattato tanto un volume senza perdere nemmeno una pagina), adattamento fatto con professionalità come dimostrato da RyOgo.
In fin dei conti: consigliabile.
(Non elogiate troppo l'originalità del tema senza aver prima letto Manga Bomber)
ho apprezzato molto death note, quindi secondo me la coppia ohba-obata è vincente, quindi questo nuovo titolo lo leggerò sicuramente, prima o poi; povera panini, se per una volta fa un'edizione buona bisogna riconoscerlo! grazie a RyOGo per aver mostrato le pagine 44: non vedo alcuna differenza, però magari sono io che non ci vedo bene.
per parlare della trama, è senza dubbio interessante scoprire il meccanismo che c'è dietro al magico mondo dei manga; è stato citato "manga bomber", penso che anche lui abbia in qualche modo fatto la storia, quindi se riesco leggo prima quello.
mi auguro che bakuman prenda da death note il piacevole ritmo narrativo e soprattutto il basso numero dei volumi, cosa piuttosto atipica di questi tempi sulla ben nota rivista shonen jump; a mio parere è proprio quello il maggiore difetto di tutti i titoli che essa propone; da questo giudizio non scappa, nessuno me ne voglia male, nemmeno il tanto osannato one piece, bellissimo per carità, ma veramente troppo lungo.
Poi concordo con RyOGo sull'edizione italiana che mi sembra buona, migliore del solito
Potresti dirmi qualche esempio in cui noti la ricostruzione frettolosa delle tavole per favore? Così verifico come ho fatto prima...
@neor
A me la costina non da problemi, e sinceramente mi sembra una cosa che si possa evitare al momento dell'acquisto, insomma, con tutto rispetto, mi sembra quasi voler cercare il pelo nell'uovo anche quando il pelo non c'è...
e chi volesse criticare la serie in sè eccovi uno
<b>SPOILER:</b>
fan service in arrivo
FINE SPOILER
Per ora sembra promettere bene a livello di trama, i disegni nulla da dire al bellissimo tratto di Takeshi Obata e per quanto riguarda l'edizione della Panini nulla da dire, ne eccelsa ma neanche scadente con la sua solita edizione buona da 3,90€ a volumetto. Simpatica poi l'iniziativa della spilletta in regalo .
Poi vabbè, che le edizioni panini facciano un pò pena non è una novità: la solita trasparenza delle pagine, la solita rilegatura fatta un pò a ca.... Insomma i soliti problemi che ci dà questa casa editrice ):
sono rimasto piacevolmente sorpreso , consiglatissimo !!
Mese dopo mese stanno migliorando la rilegatura, sto recuperando Eyeshield21 e vedo come volume dopo volume le cose stiano migliorando...
Direi che per 3.90€ ci può stare, dai...
E poi, la trasparenza non è così marcata come in altre opere (anzi, il volume giapponese è peggio e con carta ingiallita).
Recuperati Manga Bomber, credo proprio che ti piacerà...
e un manga diverso dal solito .. i disegni sono super belli . e divertente . e anche molto romantico . poi sento parlare su questo manga ,,,di naruto..bleach....one piece..DRAGON BALL ..pure death note...city hunter....gto...keroro...conan..e molti altri ancora....ma dopo tutto e un manga con la storia di 2 MANGAKA ...da 1 a 10 io gli darei 9 ...non gli do 10 solo per no dire che e perfeto...
@Aquila: dopo quanti capitoli?
Perchè come con Death Note a ogni fine capitolo ti viene il dubbio di come fa a mandare avanti di più la storia visto che pensi che si potrebbe anche concludere entro due capitoli. (rimani spiazzato quando scopri che Death Note sono 12 volumi quando già al terzo pensi che si potrebbe concludere e ti chiedi come faranno gli autori a mandarlo ulteriormente avanti)
P.S: spille non ne ho viste neanche io...
Le onomatopee sono squadrate anche in giapponese.
Riguardo all'adattamento delle onomatopee, ti do ragione, ma da un'edizione da 3.90€ mi accontento, visto che hanno ridotto di molto i loro errori, almeno secondo me.
carina la spilla!
La crudezza che ho riscontrato in questo manga sta proprio nel difficile lavoro di mangaka, sotto molti aspetti più dura di quella già travagliata del fumettista occidentale. Tentare e ritentare, e uno su mille ce la fa. E se ce la fai non devi fermarti mai. Creare, abbozzare, scrivere. E poi disegnare, disegnare e disegnare...ma tutto diventa possibile e realizzabile se uno desidera farlo.
L'unica cosa che spero è che non faccia la fine di Death Note (capolavoro fino a quando L era protagonista ma dopo la sia morte illeggibile e sconclusionato) e che sappiano sviluppare una buona trama fino alla fine. A me é sembrato a tratti anche divertente.
ci sarà un calo nella storia, durerà circa un volume e mezzo, ma poi la storia si risolleverà alla grande.
Mi pare un lavoro abbastanza sopravvalutato, che di certo non sfonderebbe in Italia se non avesse il traino degli autori e non si dirige di certo ad un pubblico generalista che lo compra perchè degli autori del fumetto fyko di turno.
L'idea di base è buona, ma i personaggi son troppo "bimbominchiosi" come ragionamenti, fanno dialoghi terribilmente logorroici senza motivo e certe situazioni si risolvono veramente troppo all'acqua di rose (la fulminea promessa di matrimonio, la fulminea accettazione del sogno del ragazzo da parte di tutta la famiglia...).
Buone le citazioni, ma solo in parte, perchè davanti a "Ooooh, un Jump del 1996, è vecchissimo!", alle continue citazioni a opere moderne e ancora in corso che quindi hanno tutto da dimostrare come One Piece, Naruto, Gintama, e alle continue e fastidiose autocitazioni a Death Note ("Mi sento Gevanni!", e chi è Gevanni? ) trovo un bel pò di fastidio.
In definitiva, mi è parso un pò scemo, ma magari continuerò a seguirlo a scrocco, sai mai migliori...
Il tema è uno fra i più originali, ed è molto interessane per chi ama i manga e il mondo che gli ruota attorno (come me): insomma, lo consiglio vivamente a tuttio!
Il fatto che sia presente una forte componente sentimentale mi fa capire che gli autori abbiano voluto rivolgersi ad un pubblico eterogeneo ma anche che tali espedienti saranno fondamentali per portare avanti una storia che forse ha ben poco da dire.
I due protagonisti mi sono sembrati poco carismatici e stupidini. C'è una logica di fondo nei loro ragionamenti molto spicciola ed ingenua. Spero che sia una cosa voluta dagli autori vista la loro età.
I personaggi femminili li ho trovati allo stesso modo abbastanza inutili. La mamma di Saiko, donna di casa, si becca un "non puoi capire perché sei donna" senza fiatare. Miho è la classica adolescente che tante volte abbiamo visto: carina, timida, candida, devota e con un sogno nel cassetto abbastanza banale e che di certo non implica un grosso sforzo intellettuale. Sua madre invece non è altro che Miho da grande.
Insomma, il cast è abbastanza scarso.
La cosa che più mi ha infastidito però è l'auto-celebrazione insita nel manga. Addirittura tre citazioni di Death Note in un unico volume mi sono sembrate veramente troppe e quindi fastidiose.
Stesso discorso per l'eccessiva celebrazione/promozione di Shounen Jump e di Shueisha. Capisco che stiamo parlando di un meta-manga ma qui si è esagerato. Un conto è parlare del mondo dei manga e dell'editoria giapponese e un conto è fare una marketta al proprio editore, innalzandolo di continuo nell'alto dei cieli.
Magari in Italia non significa nulla ma in Giappone ha un senso eccome, quindi io nn condannerei nessuno anzi farei i complimenti per la trovata.
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