Lunedì scorso il sito Nikkei.com ha annunciato il raggiungimento di un'intesa tra il Governo giapponese e il settore privato per lo stanziamento di 10 miliardi di yen (circa 80 milioni di euro), allo scopo di rilanciare il mercato multimediale nipponico all'estero.
L'obiettivo, sempre secondo il noto quotidiano economico, è quello di aumentare i profitti derivanti dall'esportazione di musica, film e soprattutto anime, passando dai 1000 miliardi di yen del 2008 (circa 8 miliardi di euro), ai 2500 miliardi di yen (circa 20 milairdi di euro) nel 2020.
Il piano decennale è stato varato da una commissione parlamentare, che fa capo al primo ministro Yukio Hatoyama, e in aggiunta al supporto per l'esportazione di produzioni multimediali, l'iniziativa punta anche a promuovere l'utilizzo del territorio giapponese per le riprese di film e videoclip stranieri, prevedendo, infine, anche uno sgravo fiscale per le produzioni interne.
I motivi di questa mobilitazione sono da ricercarsi nell'entourage delle case produttrici nipponiche e nei loro investitori stranieri. Il malcontento tra le varie etichette relativo all'andamento del mercato estero di anime e manga non è una novità, tanto che il governo giapponese si era già visto costretto a varare misure preventive contro il calo di investimenti nel settore.
L'obiettivo, sempre secondo il noto quotidiano economico, è quello di aumentare i profitti derivanti dall'esportazione di musica, film e soprattutto anime, passando dai 1000 miliardi di yen del 2008 (circa 8 miliardi di euro), ai 2500 miliardi di yen (circa 20 milairdi di euro) nel 2020.
Il piano decennale è stato varato da una commissione parlamentare, che fa capo al primo ministro Yukio Hatoyama, e in aggiunta al supporto per l'esportazione di produzioni multimediali, l'iniziativa punta anche a promuovere l'utilizzo del territorio giapponese per le riprese di film e videoclip stranieri, prevedendo, infine, anche uno sgravo fiscale per le produzioni interne.
I motivi di questa mobilitazione sono da ricercarsi nell'entourage delle case produttrici nipponiche e nei loro investitori stranieri. Il malcontento tra le varie etichette relativo all'andamento del mercato estero di anime e manga non è una novità, tanto che il governo giapponese si era già visto costretto a varare misure preventive contro il calo di investimenti nel settore.
mentre da noi non si trovano 10 millioni per una strada?....
è anche una questione di proporzioni. Il Giappone ha delle percentuali di guadagno molto più elevate rispetto all'Italia, o meglio ha delle aspettative di guadagno molto più elevate, perchè non credete che li non facciano fatica a sborsare 10 milione per una strada (certo da noi è un martirio, e anche questo è vero).
In fondo stanno investendo su una forma d'arte, oltre che un'ottima fonte di guadagno, che se anche nell'ultimo periodo ha avuto un calo di rendita, è pur sempre un investimento sicuro.
Senza sollevare grosse polemiche, è come dire che un governo italiano finanzia le industrie del nord o le banche o perchè no, il calcio (e sinceramente non mi viene in mente molto altro qui in Italia), invece che sprecare soldi in progetti inutili che non vedranno mai termine, e a quanto pare noi italiani siamo bravissimi in questo tipo di cose.
Sono molto d'accordo con questa decisione del Giappone di investire sugli anime. Del resto se questo progetto darà buoni risultati, potremmo risentire degli effetti anche qui da noi. Così magari un domani mediaset e MTV decideranno di proporre delle novità a noi pubblico.
Un export selvaggio nella stragrande maggioranza dei casi induce all'impoverimento dell'aspetto qualitativo generale della produzione e, secondo la mia modesta opinione, ora come non mai se ne stanno cogliendo i frutti..
Meno anime, ma più belli!!!
I grandi anime del passato facero soldi a palate in tutto il mondo, ma non erano "spinti" da nessuno ed erano più genuini e infatti erano formidabili.
Temo che non ne usciranno mai da questa spirale negativa,ormai il Giappone si è infilato in un circolo vizioso che punta troppo sul mercato interno lasciando che il mondo dopo gli anni '90 cambiasse radicalmente e questo per ogni aspetto delle loro produzioni industriali (cultura,elettronica,informatica,automobili) e infatti oggi,in Italia, i nuovi giapponesi sono i coreani che con Samsung e KIA stanno facendo interessanti numeri di vendita nei rispetivi settori.
Il Giappone si è culturalmente e industrialmente isolato e non basterò certo l'incentivino di 80 milioni di € (che rimane cmq una cifra modesta per essere un aiuto di stato) a far cambiare i gusti e le opinioni di milioni di americani ed europei
La somma versata per questa causa, però, non credo sia sufficiente, o meglio, bisogna vedere per cosa sono realmente stanziati questi soldi e se in aggiunta, cosa probabile ci sono sgravi fiscali o cose simili.
Intanto per avere un loro CD musicale o mi rivolgo ai siti cinesi o strapago quel poco che ha Nadia...
Almeno provare a pompare un po' Gackt, VAMPS e Dir en Grey da noi no, eh? La vostra economia musicale in Italia dipende da siti web come il mio, e ciò dice tutto...
Riguardo a manga e anime:
quando vogliono fare qualcosa per l'estero, non sono mai in grado di combinare qualcosa di decente.
In ogni caso sono sempre fedele e soddisfatto , a livello personale ovvio, di ciò che mi piace e fruisco dal giappone e difficilmente rimango deluso^^
Confronti tra Giappone e Cina non sono nemmeno da fare, lasciamoli pure ai maghi e agli economisti che pensano di risolvere tutto con 2 dati sul PIL e qualche percentuale, penso che Giappone e giapponesi rimarrebbero un esempio da seguire anche se fossero la 4° o la 5° economia al mondo, perchè una cultura millenaria non la puoi ridurre a due numeri in croce...e sopratutto non sono popolo da piangersi troppo addosso in caso di "crisi", anzi sono stati proprio loro che visti i recenti avvenimenti (JAL e Toyota in primis) anzichè chiudere la baracca e scappare (come hanno fatto tantissime aziende americane anche da noi) sono andati in TV a chiedere SCUSA!
Sfido qualsiasi altro paese al mondo (USA in primis) a dotarsi di un sistema di trasporti,sanitario,tecnologico,scolastico e di organizzazione urbana così avanzato come quello giapponese, quando lo vedrò potremo dire che forse ci sarà qualcuno migliore ma fino ad allora...
Un aiuto economico del genere serve solo a sostenere e ad evitare chiusure una dietro l'altra. Ma senza produzioni di qualità...
Guardate il cinema italiano. Negli anni 50 (e anche prima, subito dopo la guerra) abbiamo fatto grandi capolavori con due lire, oggi, sempre, in proporzione, con pochi soldi, facciamo solo porcherie. Forse perchè i registi di oggi non sanno cosa dire e gli attori non sanno recitare.
Smentitemi, ma la tendenza fumettistico-cartonata giapponese sembra essere questa: aspettiamo il capolavoro, e poi viviamo dieci anni di rifacimenti e copiature varie. Ditemi voi chi sono oggi gli autori anime da cui ci si può aspettare quasi per certo un capolavoro: Miyazaki, che fa solo film ogni 3-4 anni, Oshii, che lavora in modo molto... anarchico, e poi?
si è quello che intendevo...per questo avevo aggiunto che per loro è più di un hobby!
poi ovviamente anche l'itlia ha le sue potenzialità!però vedi loro investono su una cosa sicura che poi comprano tutti e che riceve molti incassi e alla fine il governo deciderà il meglio da farsi....è un'investimento per tutti....se poi mi metto a pensare ceh un'uomo è stato pagato 90 millioni(ronaldo) mi viene il capogiri....vabbè è meglio che vado a lavoro xD
Personalmente spero che raggiungano i loro obbiettivo.
@ Franzelion: già, speriamo che sia così.
"Meno anime, ma più belli"
Come non quotarti?
E magari la smettessero di colorare i capelli dei personaggi di colori strani solo per rendere l'anime più attraente (e già che ci siete levate un pò di Fanservice*...).
*: Per un mio motivo personale, il FS me lo fanno anche gli altri anime (anche i cartoni occidentali) dove apparentemente non c'è... :3
@mecha (anonimo)
sappiate che da noi finanziano film ritenuti di cultura come i cinepanettoni di boldi e de sica...ho detto tutto.
Di cul... tura vorrai dire...
Dov'è la cultura quando ci sono parolacce a non finire solo per *cercare* di far ridere?
@Lybra
"Finchè i soldi stanno lontano tutto gira bene, quando arriva il Dio Denaro tutto viene immancabilmente rovinato."
Altra bella frase. Collegandomi ai videogiochi, prima dell'avvento dei due schermi+touch, si facevano videogiochi più SOLIDI (anche usando uno schermo; eh sì, mi sto riferendo a te, cara Nintendo).
Ora con l'avvento dei due schermi, i programmatori (alcuni eh) hanno perso di vista il vero obbiettivo di un videogioco: divertire.
Ora pur di fare soldi, sarebbero disposti a venderti pure fumo...
E qua avrei voluto fare un discorsone, ma non lo metto per non intasare il server... :>
cosa dovrei pensare?
-Speriamo che questi fondi siano utilizzati al meglio per lavorare sulla qualità e non sulla quantità.
Meno anime, ma più belli!-
Anche io quoto ad occhi chiusi la tua azzeccatissima affermazione! Secondo me, ma anche secondo moltissimi altri credo, questo finanziamento potrebbe essere qualcosa di molto positivo non solo per noi otaku che potremmo deliziarci con nuove produzioni, ma anche per il popolo giapponese che così potrà occuparsi in modo più attivo arricchendo di più l'intero paese, aumentando i posti di lavoro per più persone. Però per me sarebbe un' idea balorda realizzarne una marea, di cui molti senza originalità e prodotti frettolosamente, ora che si sono ricevuti tutti questi soldi. Meglio puntare su qualche decina di opere (tratte da manga, libri o sceneggiate appositamente) che siano veramente buoni che poi rovinare il capitale, deludendo il governo e indebolendo ancora di più il mercato che proprio ultimamente è in grave crisi. Il tempo c'è: speriamo che non pensino solo ai soldi 'ste case d'animazione!
invidierò veramente il Giappone quando diventerà un posto con meno suicidi
speriamo che, come hanno detto altri, questa manovra abbia effetti positivi anche sul mercato italiano degli anime!
La Sony ha chiuso gli anni fiscali dal 2007 ad oggi in rosso e con buchi di bilancio enormi e molti altri produttori tecnologici si sono ridimensionati, sopravvivono bene solo coloro i quali producono e ricercano nel campo delle batterie (Matsushita in primis) e chi si occupa di cose un po più serie della tecnologia per utenti (Hitachi e Toshiba).
Purtroppo in UE e USA la concorrenza coreana è forte e agguerrita e sopratutto non soffre di quella "sindrome delel galapagos" di cui soffrono moltissime aziende giapponesi...troppo chiuse sul loro mercato interno ed espertano pochissimo della loro produzione...e ciò che esportano sono spesso modelli semplificati e fatti al risparmio.
Io auspico davvero un ritorno in grande stile...ma sembra quasi che non ne abbiano più voglia,non si vede più tanta pubblicità dai grandi marchi nipponici ma solo sempre pubblicità da parte di Samsung,Kis,Hyndai...un tempo la scena la dominavano Panasonic,Toyota,Honda,Sony,Technics,JVC,Kenwood....l'unica cosa che possiamo fare è scegliere (laddove possibile) di sostenere i prodotti giapponesi acquistandoli
Detto ciò, sono sicuro che il Giappone ha le carte in regola per un ritorno in grande stile...non che ora sia messo male, certo non sono ai fasti degli anni 70-80 o comunque non sono stabili come fino a metà 90, però è un paese che ha molto da offrire nei campi citati.E poi i coreani senza i giapponesi non avrebbero gran parte delle tecnologie e dei capitali da impiegare nei loro prodotti(ebbene sì, molti investimenti in asia vengono dal giappone, così come tecnologie, intrattenimento etc.).Insomma è un periodo non proprio roseo,per nessuno è un buon momento, ma il giappone potrebbe risollevarsi alla grande.Sta a loro sfruttare le potenzialità che hanno e fare uno sprint.
Spero che si vedano presto i frutti magari non basandosi più sulla quantità ma sulla qualità, credo che ne gioverebbero in molti
Comunque, non vedo come questa iniziativa (che serve solo a parare il sederino a chi in Giappone ce l'ha sempre più vicino al marciapiede) possa avere ripercussioni sul mercato ani-manga in Italia. Finchè la distribuzione sarà fatta apposta per essere di nicchia (i cartofumetti giapponesi sono come le vongole del delta del Po), finchè ci saranno solo Disney, Shrek e compagnia, finchè si griderà allo scandalo perchè Rai4 trasmette GL, non vedo come il ragazzino (perchè i clienti si allevano da piccoli) possa comperare manga o dvd se la brava mamma pensa che si tratti della solita porcheria zozza sporca giapponese. Si tratta di sgravi fiscali. Cioè, mangio e chiudo (per le aziende giapponesi) e mangio e scappo (per quelle straniere).
Sono d'accordo con tutti quelli che invece chiedono qualità, e chissà che (è brutto dirlo) un po' di fame non stuzzichi il cervello degli autori.
Qui in Italia non lo si farebbe mai, o meglio, si investe nei giornali, le tv e radio, altri mezzi di comunicazione che qui davvero influiscono!
Tutta n'altra mentalità, in sostanza!
Molto interessante questo investimento governativo nel settore muntimediale!
Per l' Italia prima erano le case di distribuzione a prendere le serie e le davano a circuiti e locali. Poi, quando è iniziato il duopolio, queste case sono finite un pò in secondo piano. La Fininvest a tutt' oggi piglia quasi tutto da sè mentre la RAI ogni tanto... l' ultimo baluardo era la Doro/Mondo che però mi pare si stia ridimensiando visto che pare aver ceduto diverse serie alla Yamato. Di quest' ultima, della Dynit e della Panini si vedono serie ormai quasi eslusivamente solo sul sat e sul digitale. Anche MTV in quest' ultima stagione ha proposto fin' ora solo FMAB.
Certo, il discorso come avete scritto dev ' essere messo più sul piano di alcune opere forti da esportare che facciano da apripista che di diverse che lasciano a desiderare. Se solo questì kaiser di ascolti pure non calassero come avviene dal 2007 e fossero alti sono quando in DBZ se le danno di santa ragione... mah!
"sappiate che da noi finanziano film ritenuti di cultura come i cinepanettoni di boldi e de sica."
Mi pare sia stata fatta marcia indietro. Certo, sono stati finanziati film come "Il lupo mannaro contro la camorra".
Tenendo da conto che il loro obbiettivo e il mercato estero e tutti i condizionamenti legati all mezzo televisivo e alle differenze fra pubblico nipponico e resto del mondo ,mettici poi l eventuali concorrenze locali o meno Una mossa dell genere mi sa piu da mossa simbolica che altro
Così potranno arrivare da noi..anche legalmente titoli che finora solo grazie ai fan sub.. potevamno intravedere!!!
Ma non solo italia.........ma in tutto il mondo.
Detta semplice parere personale se effettivamente i giapponesi volessero dare una svolta in senso artistico alle loro produzioni (e che purtroppo sono sempre condizionate dalle essere destinate all circuito televisivo) ,avrebbero bisogno di un equivalente della British Invasion avvenuta nell comics USA -Almeno per me come minimo gli servirebbero un Frank Miller e sopratutto un Garth Ennis (pur tenendo da conto di tutte le differenze che ci sono fra Stampato e Televisivo) per dare una svolta alla loro produzione
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