Solitamente la notorietà di luoghi derivante da anime e manga crea turismo e porta giovamento all’economia di intere comunità, il cui caso più eclatante è quello del tempio di Lucky☆Star, quindi vedersi selezionati come location da qualche casa di produzione di anime è considerata un benedizione.
Ma vi sono le dovute eccezioni, in quanto, a volte, le attenzioni non sono volute e risultano moleste. Anche la scuola di Haruhi Suzumiya è diventata un luogo sacro per gli otaku in cui recarsi in “pellegrinaggio”: il problema è che non si tratta di un tempio o di un sito turistico, ma di una scuola in cui insegnanti, ma soprattutto studenti, si sono sentiti degli osservati speciali. Immaginatevi orde di fan che setacciano ogni angolo dell’edificio, che scattano migliaia di foto, non curanti di immortalare anche studenti, violando così la loro privacy, per non contare il disagio che può provocare la presenza di intrusi in una scuola e, non ultimo, i malumori dei genitori.
La direzione scolastica, preoccupata per la serenità dei propri alunni, ha pubblicato sulla home page del suo sito ufficiale questo avviso:
Di recente, molte persone sono entrate nella scuola per scattare foto. Rendiamo presente che non vi è alcun impedimento a fotografare la scuola dall’esterno, ma entrare all’interno della proprietà scolastica, senza permesso, costituisce reato. D’ora in poi non esiteremo a contattare la polizia in caso di violazioni da parte di estranei. Vi preghiamo di comprendere e vi ringraziamo per la vostra collaborazione.
Sempre la stessa home page invita a guardare il video musicale di Minori Chihara “Yasashii Bokyaku“, colonna sonora del lungometraggio animato La Scomparsa di Haruhi Suzumiya, che usa come setting vari ambienti scolastici sia in interna che in esterna, sperando che tale clip possa soddisfare almeno in parte questa particolare forma di “voyeurismo” dei fan.
Basteranno le minacce di denuncia e un video clip a fermare gli irriducibili fan di Haruhi?
Intanto proliferano siti di appassionati che collezionano foto dei “luoghi di Haruhi”, denominati “location hunting”. Tra questi spicca un blog in cui sono state postate immagini che immortalano molti scorci della scuola, scattate nel 2006 da uno studente durante la messa in onda della prima serie, che ha probabilmente lanciato involontariamente questa nuova moda della “caccia ai luoghi”.
Ma fatemi capire... certi otaku accedevano alla scuola durante le regolari ore di lezioni? Ma non c'è un minimo di sorveglianza?
In Italia una cosa molto più in piccolo è successa col Liceo de "I ragazzi della 3ª C" ^^;
Magari si potrebbe far visitare l'edificio agli appassionati durante certi giorni, fuori dall'orario di lezione. Ci potrebbe pure essere una rendita economica...
@kuja
Anch'io mi gaserei un macello
...certo immagino sia una scocciatura avere così tanti visitatori anche in orario scolastico..mah io fossi il direttore cercherei di farci un bel business!!
Chissà da quanto andava avanti questa situazione piuttosto, mi chiedo come non abbiano preso provvedimenti molto prima
Vedendo le foto mi sono ricreduto, la somiglianza è davvero impressionate. Ehehe sotto sotto un giretto piacerebbe farlo anche a me
Oppure si potrebbero mettere orari visita quando non ci sono lezioni e studenti...
L'idea di una scuola invasa da folle di otaku che vi si recano per venerare un anime è comicissima, se frequentassi quella scuola mi cappotterei dal ridere.
Immagino però l'alto numero di studenti otaku che si segnano in quella scuola per imitazione, scommetto che però questo non sia un fastidio per i piani alti né costituisca reato.
Capisco benissimo che possa dar fastidio, però visto che ormai il fenomeno c'è, lo sfrutterei creando tour della scuola coinvolgendo anche gli studenti, ovviamente non nell'orario delle lezioni..
Ma tanto, anche se lo dicessero, una marea di persone interpreterebbero le loro parole in maniera assurda per continuare a giustificarsi, come successe già in un altro anime di culto.
Comunque i disegni sono proprio identici alla vera scuola.. In effetti l'idea di un giro turistico sotto compenso in denaro non sarebbe proprio malvagia.
Se fossi giapponese e una studentessa di quella scuola ne sarei davvero fiera. Che forza!
Però è vero, per gli studenti deve essere brutto sentirsi osservati continuamente...
Da me si poteva entrare liberamente a qualsiasi ora del giorno e gironzolare, certo prima o poi ti chiedevano che cosa volevi ma non c'era poi tutto questo controllo (siamo anche un paesino però non una grande città)
ALLA FACCIA però, che razza di scuole hanno in Giappone O__o ora non è che si possa capire tutto dalle foto, ma hanno delle strutture e dell'arredamento da urlo paragonate a quelle che hanno sempre rifilato a me (edifici pericolanti, o da demolire, o vecchissimi, o con palestre minuscole a prestito e attrezzature - banchi, sedie ecc - dei tempi del fascismo...)
Non deve essere piacevole vedersi della gente che se ne va in giro a fotografare a manetta.
Quoto anch'io l'idea di istituire delle visite a pagamento in orari prestabiliti
@Rensie la strega: gli otaku sono tirchi, spendono solo per le caxxate a cui sono interessati (vedere una borsa di pezza con dei poster raffiguranti il solito personaggio moe, a più di 100 euro, fa un certo effetto)..
Vorrà dire che quendo tornerò in Giappone,a luglio,mi ci apposterò anche io...sto scherzando,mi sembra la solita esagerazione degli otaku.
Difatti in Giappone sono considerati un pò dei "malati". Rido vedendo chi sela tira di essere otaku senza sapere nemmeno che cosa sia.
Un po'? In Giappone gli otaku SONO considerati dei malati mentali, e non è che loro facciano molto per togliere questo status, anzi, appena possono sfoggiano la loro nerdaggine...
Ma poi gli otaku non erano quelli senza vita sociale che non conoscono la luce del sole??? E qui addirittura hanno il coraggio di entrare in una scuola contrastando i rigidi regolamenti corporativi.
Comunque per cercare di risolvere il problema basterebbe che la scuola restasse aperta al pubblico "di otaku" la domenica magari con biglietto d'entrata. Così la scuola rimpingua le casse, e al tempo stesso si assicura di non avere scocciatori durante le lezioni. Per il resto, mi sembra più che giusta la misura della denuncia in caso di violazione del plesso, e poi dico ma questi durante la settimana non hanno nulla da fare... come si mantengono???
non posso che essere d'accordo col provvedimento preso dalla direzione: uomo avvisato, mezzo salvato! è ovvio che non si può entrare e uscire come si vuole da un edificio scolastico! certo che gli otaku sfegatati non hanno proprio niente da fare tutto il giorno! mi piacerebbe sapere chi li mantiene...
sono convinto che qualche maniaco di haruhi continuerebbe comunque ad andare, quindi anche secondo me quelli della scuola dovrebbero farsi furbi e organizzare visite guidate a pagamento alla domenica: guadagnerebbero parecchio!
anche quello che ha fatto il video col confronto trai luoghi reali e quelli animati deve essere veramente malato di quela serie! e comunque tutte le scuole si assomigliano un po', quindi non è che ci voglia molto a trovare somiglianze; certo è evidente che i produttori dell'anime si siano ispirati a quell'edificio.
ammetto che anch'io sarei interessato nel vedere dei luoghi ispirati ad anime famosi, ma non arriverei mai a tal punto!
Ma in una scuola così cercherei di fare irruzione almeno 2 o 3 volte a settimana, con tanto di piano di riserva e vittime calcolate.
Anche a costo di andare al gabbio.
Per vedere questa scuola... tornerei a scuola! (da studente).
Panssj riguardo le strutture Giapponesi scolastiche pero ce da dire che (almno quelle che vengono mostrate di solito) vengono definite "private" Bisognerebbe per fare un confronto con le scuole italiche vedere come sono quelle pubbliche -- Non vorrei fosse come negli USA dove le scuole private sono perfette e in quelle pubbliche ti ritrovi a girare con il giubbotto antiproiettile e una 9 millimetri in borsa e a fare parte dell club dell Crack
"Ma poi gli otaku non erano quelli senza vita sociale che non conoscono la luce del sole???"
Quelli sono gli Hikikomori.
@RyOgo
Ma difatti quell' "un pò" era abbastanza ironico
in effetti ci sono alcune persone che tendono leggermente a esagerare procurando non pochi fastidi! sono questi gli individui da allontanare!
ma chissà se ci chiede il consenso per prenderla come location o cose simili!
Ovviamente, gli Otaku esagerano, come al solito..ma altrimenti non sarebbero Otaku. Personalmente, non capisco davvero il motivo che li spinge a fotografare ogni millimetro della scuola. È un edificio scolastico come tanti in Giappone, anche se in questo è stato ambientato un anime ( commercialissimo ).
Giustissimo provvedimenteo, dev'essere un gran fastidio, non so se riuscirei a sopportare macchine fotografiche ovunque e appassionati che corrono per i corridoi mentre magari sono in ansia per l'esito di una qualunque verifica...
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