Il Ministero dei Beni Culturali giapponese ha deciso di investire 214,5 milioni di yen (pari a 1,8 milioni di euro) per formare giovani animatori. I fortunati avranno il compito di lavorare alla produzione di quattro anime brevi della durata di 30 minuti e dal costo di 38 milioni di yen (327.198,36 euro) ciascuno, la cui produzione è iniziata lo scorso giugno e si protrarrà all'incirca per metà anno.
Il progetto, soprannominato "2010: Progetto di formazione per giovani animatori", è stato affidato dal Ministero all'Associazione JaNiCa ("Japan Animation Creators Association"), che si occuperà direttamente della creazione dei cortometraggi animati, fornendo validi esperti ai giovani che si apprestano a intraprendere il duro lavoro.
L'unico requisito di questa iniziativa è che il lavoro venga svolto esclusivamente in patria. Infatti, una delle preoccupazioni maggiori del Governo giapponese è che, negli ultimi anni, gli appalti per le case di animazione vengono ceduti oltreoceano, con notevoli danni all'economia del Sol Levante.
Non ci resta, quindi, che sperare che questo generoso progetto vada a buon fine e aspettare per poterne vedere di persona i risultati in versione animata.
Il progetto, soprannominato "2010: Progetto di formazione per giovani animatori", è stato affidato dal Ministero all'Associazione JaNiCa ("Japan Animation Creators Association"), che si occuperà direttamente della creazione dei cortometraggi animati, fornendo validi esperti ai giovani che si apprestano a intraprendere il duro lavoro.
L'unico requisito di questa iniziativa è che il lavoro venga svolto esclusivamente in patria. Infatti, una delle preoccupazioni maggiori del Governo giapponese è che, negli ultimi anni, gli appalti per le case di animazione vengono ceduti oltreoceano, con notevoli danni all'economia del Sol Levante.
Non ci resta, quindi, che sperare che questo generoso progetto vada a buon fine e aspettare per poterne vedere di persona i risultati in versione animata.
Purtroppo però i soldi non bastano,serve anche passione e capacità...e magari un miglior contratto per questi lavoratori perchè se questa categoria viene trattata male (coem accade fin ora) allora è ovvio che nessuno vuole più fare l'animatore e si orienta verso altre professioni
Chiedo scusa per esser andato fuori OT
Quando alla fine degli anni'90 ci fu la grave crisi asiatica le imprese giapponesi pur di sopravvivere accettarono gli incentivi di altri Paesi (Taiwan,Malesia,Thailandia) in cambio di aprire fabbriche in quesi paesi a basso costo del lavoro...ecco perchè oggi per comprare un oggetto "made in japan" è davvero dura,ci sono ma sono pochi e bisogna anche cercarli con attenzione
Company: Ascension
Director: Hongo Mitsuru (Dir. Spirit of Wonder, Outlaw Star, Reideen (2007), various Crayon Shinchan incl. 5 films)
Producer: Mogi Hitoshi (Prod. 7+ Crayon Shinchan films, Summer Days with Coo)
Provisional Title: Kizuna Ichigeki
Company: Telecom Animation Film (Also a wholly-owned subsidiary of TMS Entertainment)
Director: Takiguchi Teiichi (Dir., Anim. Dir., Kara no Kyoukai movie 4, Key Anim., The Cat Returns, Tekkonkinkreet, Whisper of the Heart)
Producer: Takeuchi Koji (Prod. Lupin III: The Fuma Conspiracy, Ramen Fighter Miki)
Provisional Title: Ojiisan no Lamp
Company: P.A. Works
Director: Yoshihara Masayuki (Asst. Dir., Eden of the East, Moribito, Key Anim., Ghost in the Shell series)
Producer: Horikawa Kenji (Prod. true tears, CANAAN, Angel Beats!, Series Comp., Popolocrois Monogatari)
Provisional Title: Bannou Yasai Ninninman
Company: Production I.G.
Director: Kise Kazuchika (Anim. Dir., Patlabor the Movie, Patlabor the Movie 2, Bungaku Shoujo, Evangelion 1.0, Ghost in the Shell, Key Anim., Evangelion 1.0/2.0, Ghost in the Shell, Rojin Z, SPT Layzner)
Producer: Terakawa Hidekazu (Prod., IGPX, Jin-Roh, One Piece: Defeat the Pirate Ganzak!, various game animation work by I.G.)
Provisional Title: Tansu Warashi
c'è in ballo pure la Production I.G? Allora si tratta di qualcosa di davvero grosso!
Comunque finalmente dal giappone arriva qualcosa di ragionevole...
Direi che è il minimo, vista la tendenza a delocalizzare sta lì il problema più grosso per il futuro dell'animazione (e non solo).
L'iniziativa è lodevole, ma non vorrei che formassero dei futuri disoccupati.
Non ci resta adesso che aspettare e vedere sul campo cosa avranno escogitato queste giovani menti
Accidenti, se un solo anime viene a costare circa un centinaio di euro (non seguo il valore che han messo qui a disposizione, perchè per il progetto sono stati generosi) ma una serie di decine e decine d'episodi potrebbe svuotare le tasche a una casa di produzione!
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