Il Governatore di Tokyo Shintaro Ishihara ha recentemente annunciato che, nonostante avesse promosso il progetto di legge per regolare la raffigurazione di “minori non reali” in atti sessualmente espliciti, è necessario riproporre tale progetto con un linguaggio meno vago di quello attuale, che è stato causa di varie incomprensioni.
La specifica è necessaria, secondo Ishihara, in quanto l'utilizzo dei termini chiave “minori non reali” avrebbe scatenato un'ondata di stupore, e la gente si potrebbe chiedere “se si stia parlando di fantasmi o cos’altro”.
L'attuale abbozzo del documento prevede la proibizione della vendita del materiale incriminato (inclusi manga e anime) ai minorenni. Nodo del provvedimento è proprio la risoluzione del dilemma attorno alla parola “minori”, in cui rientrerebbero i personaggi che sono, o appaiono, più giovani di 18 anni.
Colpiti dalla manovra anche gli atti di natura sessuale socialmente condannati, quali lo stupro e l'incesto, definiti anch'essi “pubblicazioni dannose”.
Ricordiamo che Ishihara e l'Ufficio del Governo Metropolitano di Tokyo per le Politiche Giovanili e la Pubblica Sicurezza avevano fatto pressioni affinché il provvedimento passasse già lo scorso marzo, ma avevano trovato la resistenza dei mangaka e degli autori che sostenevano infrangesse la libertà d'espressione.
Come se non bastasse, un'iniziativa sempre del Governo Metropolitano ha irritato non pochi internauti. Infatti, nelle settimane dal 26 novembre al 10 dicembre dello scorso anno, era stato promosso un sondaggio per sapere dall'opinione pubblica quali eventuali cambiamenti si sarebbero dovuti attuare alla bozza del provvedimento. Tuttavia, non è stato finora postato online alcun testo ufficiale a riguardo.
La 28ª Conferenza per le Politiche Giovanili ha catalogato e risposto solo ad alcune delle 1.581 proposte ricevute. Purtroppo, a complicare l'intricata vicenda ha contribuito lo stesso Governo, che ha reso pubblici i commenti con un ritardo di quattro mesi, malgrado le frequenti richieste da parte di critici quali Tsukuru Publishing e il membro dell'Assemblea, Keita Nishizawa. Inoltre, molti commenti sono stati anche oscurati.
Nel frattempo, in maniera del tutto separata, anche il Governo Prefetturale di Chiba ha rivelato un suo “piano per lo sviluppo della salute giovanile”. Fra i vari articoli proposti, il sesto obiettivo basilare del piano sarebbe proprio la modifica delle attuali ordinanze, in modo da “regolare manga, personaggi e altro materiale che raffigura minori in atti sessuali espliciti”.
In aggiunta, negli ultimi tempi anche le prefetture di Osaka e Shiga hanno definito alcuni manga come “pubblicazioni dannose” che non possono essere vendute o fatte leggere ai minori.
La specifica è necessaria, secondo Ishihara, in quanto l'utilizzo dei termini chiave “minori non reali” avrebbe scatenato un'ondata di stupore, e la gente si potrebbe chiedere “se si stia parlando di fantasmi o cos’altro”.
L'attuale abbozzo del documento prevede la proibizione della vendita del materiale incriminato (inclusi manga e anime) ai minorenni. Nodo del provvedimento è proprio la risoluzione del dilemma attorno alla parola “minori”, in cui rientrerebbero i personaggi che sono, o appaiono, più giovani di 18 anni.
Colpiti dalla manovra anche gli atti di natura sessuale socialmente condannati, quali lo stupro e l'incesto, definiti anch'essi “pubblicazioni dannose”.
Ricordiamo che Ishihara e l'Ufficio del Governo Metropolitano di Tokyo per le Politiche Giovanili e la Pubblica Sicurezza avevano fatto pressioni affinché il provvedimento passasse già lo scorso marzo, ma avevano trovato la resistenza dei mangaka e degli autori che sostenevano infrangesse la libertà d'espressione.
Come se non bastasse, un'iniziativa sempre del Governo Metropolitano ha irritato non pochi internauti. Infatti, nelle settimane dal 26 novembre al 10 dicembre dello scorso anno, era stato promosso un sondaggio per sapere dall'opinione pubblica quali eventuali cambiamenti si sarebbero dovuti attuare alla bozza del provvedimento. Tuttavia, non è stato finora postato online alcun testo ufficiale a riguardo.
La 28ª Conferenza per le Politiche Giovanili ha catalogato e risposto solo ad alcune delle 1.581 proposte ricevute. Purtroppo, a complicare l'intricata vicenda ha contribuito lo stesso Governo, che ha reso pubblici i commenti con un ritardo di quattro mesi, malgrado le frequenti richieste da parte di critici quali Tsukuru Publishing e il membro dell'Assemblea, Keita Nishizawa. Inoltre, molti commenti sono stati anche oscurati.
Nel frattempo, in maniera del tutto separata, anche il Governo Prefetturale di Chiba ha rivelato un suo “piano per lo sviluppo della salute giovanile”. Fra i vari articoli proposti, il sesto obiettivo basilare del piano sarebbe proprio la modifica delle attuali ordinanze, in modo da “regolare manga, personaggi e altro materiale che raffigura minori in atti sessuali espliciti”.
In aggiunta, negli ultimi tempi anche le prefetture di Osaka e Shiga hanno definito alcuni manga come “pubblicazioni dannose” che non possono essere vendute o fatte leggere ai minori.
è ovvio che i personaggi di un manga non sono reali, ciò però non toglie che possano essere perfettamente imitati dalle persone che leggono manga hard senza avere però il buonsenso di capire sia solo finzione. Una campagna proibizionista sarebbe assolutamente sbagliata, ma non si può vagheggiare quando si tratta di proteggere chi è inconsapevole come i bambini... peccato che ai nostri giorni sia praticamente impossibile tenere simili situazioni sotto completo controllo.
La realtà è la realtà, la finzione la finzione. E i bambini sono bambini, non piccoli adulti. Molte persone scordano queste cose, oggigiorno.
Una domanda: che ci fa Mahoro-san nel cartello di divieto?
Direi comunque che il governo giapponese dovrebbe avere di meglio da fare in situazioni di crisi come questa...
bastano già i divieti che ci sono,basta mettere sulla copertina la scritta "vietato ai minori" e si risolve, poi le grane se le prendono altri, tipo i rivenditori se non rispettano la dicitura.
Ma non per questo deve essere attaccata la liberta di espressione,se io fossi uno scrittore vorrei poter disegnare e scrivere quello che voglio.Non mi devo preoccupare del fatto che alcuni bambini possano leggere e rimanerne sconvolti.Bisogna guardare alle cose con la giusta prospettiva, del resto quando camminate per strada voi state attenti a non calpestare le formiche? non penso proprio.
Ricordate che c'è gente che ha combattuto ed è morta per la libertà d'espressione
Poi fatemi capire: "L'attuale abbozzo del documento prevede la proibizione della vendita del materiale incriminato (inclusi manga e anime) ai minorenni."
Quindi? Non ci vedo niente di male nel proibire ai minori di comprare certe cose.
Oppure ho capito male o mi sono perso qualcosa??
Frase inadatta in questo contesto.
Assolutamente fuori luogo.
In teoria sarebbe maggiorenne!
Non aggiungo altro a ciò che è stato detto altre volte (riassunto: i disegni non sono persone reali e il rischio d'emulazione è TUTTO da provare), mi sorprende che certi manga fossero venduti ai minori (che in Giappone se non sbaglio la maggiore età la si acquisisce a 21 anni), ma tanto manderanno qualcun altro a comprargli i manga che gli interessano, solito polverone per nulla, se non per far litigare delle persone che hanno tutto il diritto di esprimere le loro opinioni (e la mia la sapete: non sono persone reali, quindi è tutto ammesso, TUTTO, ma che i bambini vengano tutelati da ogni tipo di pornografia, e non con la censura, ma con la cultura).
Tuttavia, non sono d'accordo con il provvedimento in sé: quoto Ryogo, Giannigreed e Yakmo, secondo me sarebbe sbagliato togliere questa "valvola di sfogo", e inoltre non dimentichiamoci che proprio facendo circolare queste pubblicazioni si può, paraddosalmente, creare una forte cognizione del fenomeno, invece di insabbiare problematiche che andrebbero poi dimenticate.
Logico che i bambini vadano tutelati,ma bisogna agire davvero: anziche perdere tempo a proibire i fumetti (perchè immagino ci sarà gente che dovrà controllarli) dovrebbero impegnarsi sul serio contro i veri criminali e pedofili
Non è una cosa ingiusta ciò che vogliono fare, ma devono saperla fare...
HAHAHAHAHA!! Quindi anche loro si rendono conto delle ridicolaggini di cui stanno parlando!
Un'altra cosa che mi ha colpito è l'inclusione dell'incesto tra le "pubblicazioni dannose"... che c'entra?
"il giappone ha TANTO da imparare dall'Occidente in quanto a difesa della donna e dei minori, ci vorrebbe una commissione che esamini attentamente tutto quello che viene pubblicato perche' non prommuova la violenza su donne e minori."
Non credo che l'Occidente sia molto nell'avanguardia della salvaguardia della donna, quando pedofili e strupratori non vanno nemmeno in prigione grazie ad alcune maglie della Legge (e purtroppo dalle parti dove abito ho avuto un terribile esempio sotto gli occhi), e ancora oggi in caso di violenze di sente dire "ehhh ma la colpa era sua di lei che istigava"; senza contare che l'Italia è uno dei paesi - purtroppo e schifosamente - da cui parte il cosiddetto "turismo sessuale". Bisognerebbe pensare prima alle sofferenze dei bambini reali. Ma forse, fanno meno rumore nei media.
Inoltre mi stupisce che una persona che si dimostra così sensibile, cada su facili pregiudizi dal sapore razzista verso altre nazionalità.
Sono daccordo sul vietare opere che mostrano in modo pornografico scene sessuali quando ci sono bambini; e anche multare se non peggio chi li distribuisce; ma bisognerebbe avere l'intelligenza e il giudizio di capire quando questo è visto in modo pornografico, e quando no. Ma non mi fido assolutamente delle commissioni, già qui in Italia abbiamo avuto esempi di persone piene di pregiudizi, ignoranze, senza la minima professionalità e la serietà di capire quale sia il confine tra la censura becera fatta per accapparare soldi o celebrità sui giornali (Moige in testa, ma non solo) e il rispetto delle leggi e il volere solo disciplinare a fin di bene.
Questa legge va scritta bene per non permettere facili interpretazioni che portino alla censura di qualsiasi cosa non piaccia nei palazzi del potere e certo non è un buon punto di partenza oscurare commenti o pubblicarli in ritardo...
prefazione: sono un fan lolicon, ergo mi piacciono le loli e gli hentai ma nn mi è mai interessato imitarli!
Prima di tutto mi sento offeso da certi commenti che ho trovato per niente oggettivi(per alcuni) e discriminanti(per altri)! vorrei far capire, come faccio ormai da troppo tempo, che il lolicon non causa nessun danno a nessuno. basta anche solo vedere le statistiche di abbusi sessuali nel suolo nipponico dannatamente inferiori al resto del mondo, dove secondo le teorie di molti utenti che hanno commentato, il giappone dovrebbe essere in condizioni disastrose vista l'alta percentuale di pornografia! il fatto è che in giappone(come me) si sa distinguere realtà da finzione! in occidente sembra non so perchè difficile. in occidente ho visto casi allucinanti di simulazione di film giochi e altro! se i giapponesi, come viene dimostrato, non si fanno influire poi tanto da certe cose buon per loro. pensio sia dovuto ad una cultura talmente diversa che un occidentale non potrà mai capire.
Di quì a parlare di censura però ce ne passa...
Io sono per la libertà d'espressione, ma sono anche per la libertà di crescere senza turbamenti dei bambini, sono per lalibertà di un individuo di guardrae ciò che vuole se non lede le libertà altrui.
Io son ofra quelli che per il momento, non conoscendo bene la situazione preferisce non commentare..
Diritti sì, ma anche doveri.
Non mi piace la censura: si inizia da una cosa, e poi si passa a un'altra, e a un'altra ancora...
Tornando all'articolo, c'e proprio una cosa che mi fa incazzare: l'utilizzo delle parole "appare" "sembra" "minori non reali".....allora, una persona "E' MINORENNE" oppure "NON E' MINORENNE" , punto e basta! il concetto di "sembra minorenne" e "appare minorenne" esiste solo nelle menti bacate! Va bene che viviamo nella societa'
dell'immagine e dell'apparire, pero' adesso basta.....
sviate le accuse in un batter di ciglia torno all'articolo, secondo me un bollino di divieto a gente non idonea come i bambini sulle opere, insieme ad un controllo più attento, andrebbero più che bene in giappone. il loro stato attraverso la loro mentalità ha sempre funzionato bene, quindi l'occidente non si deve impicciare o rischia di rompere quell' equilibrio che è proprio del giappone.
Che gente..
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