Come vi avevamo preannunciato qualche giorno fa, AnimeClick.it ha incontrato per la seconda volta Carlo Freccero per una lunga e interessante intervista sullo stato attuale dei media digitali in Italia e il ruolo dell’animazione giapponese all'interno di essi. A differenza del precedente colloquio, però, questa volta siamo stati invitati a visitare la sede romana dell’emittente e abbiamo potuto parlare anche con lo staff che si nasconde dietro la programmazione di Rai 4: Massimiliano Morelli, Leopoldo Santovincenzo ed Enrico Platania.
Da questo incontro è scaturita un’interessantissima chiacchierata sulla televisione e il futuro dei media digitali con alcuni tra i protagonisti dell’evoluzione in atto degli stessi, durante la quale l’alto livello degli interlocutori ci ha permesso di spaziare da un’analisi del panorama italiano a un esercizio di immaginazione di un futuro dove Internet possa sopperire al limite unidirezionale del medium televisivo.
Data l’ampiezza e la complessità dell’intervista abbiamo deciso di dividerla in tre parti, che verranno pubblicate con i relativi video in successione durante la settimana.
Ancora una volta desideriamo ringraziare Rai 4 e tutto lo staff artefice di essa per averci dato la possibilità di poter capire un po’ di più i delicati meccanismi che regolano il medium televisivo e per aver trovato del tempo da dedicare al fandom dell’animazione giapponese, vero segnale del cambiamento nell’approccio al proprio pubblico di riferimento che Rai 4 sta portando avanti.
• Pulisan per AnimeClick.it: AnimeClick.it oggi incontra nuovamente Carlo Freccero...
Carlo Freccero: ...per discutere di animazione con Massimiliano Morelli e Leopoldo Santovincenzo mentre siamo alle prese con il palinsesto di Luglio, discutendo come piazzare l'ultimo passaggio del “Castello errante di Howl”, se metterlo contro le partite oppure no...questo è il tema della discussione. Chiaro?
• Certo...l'ultima volta ci siamo sentiti 5 mesi fa. Iniziamo proprio su questo scarto temporale: la scorsa volta lei ha parlato di Rai 4 come di un canale ancora in fase embrionale, disse che “è un esperimento ma stiamo uscendo dalla sperimentazione”. Cosa è cambiato in questi 5 mesi?
No, c'è stata la conferma della linea editoriale...cosa vuol dire questo: che la rete per essere visibile, per comparire, per avere uno spazio nella molteplicità di canali che stanno nascendo deve avere in qualche modo una forte editorialità. Cosa vuol dire editorialità: vuol dire che deve avere una coerenza: la forza principale di una rete di questo tipo, non avendo dei prodotti di primo passaggio è quella di avere un'architettura coerente che possa far distinguere la rete dalle altre. Chiaramente il risultato più eccellente lo dimostrano i giorni in cui abbiamo dei generi molto forti, definiti, che hanno permesso alla rete di arrivare a dei risultati economicamente forti. Questi giorni sono l'appuntamento con il fantasy e le sue declinazioni al giovedì e la serie del martedì, calcolando che Supernatural non è una serie “principe” ma comunque sta dando una stabilità agli ascolti, anche se nel giovedì aveva creato dei successi formidabili. Gli altri giorni estremamente “caratterizzati” sono due: il lunedì ed il mercoledì, il lunedì con l'action-crime ed il mercoledì con il film di Rai 4, diciamo il film più importante, il più “semi-generalista”. Ma sempre però un film dove i generi principali sono presenti, un genere però ibridato con altri generi...cioè quando io parlo del film del mercoledì intendo per esempio “Traitor”,“La mia super ex-ragazza”, “Nella morsa del ragno” eccetera...cioè film che sono un po' più “larghi” ma dove il genere di Rai 4 è presente. Quindi abbiamo quattro giorni veramente costanti: crime, action-crime, fantasy, seriale, il “filmissimo” più ampio però sempre con l'impronta di Rai 4 per finire con il venerdì con “Battlestar Galactica”. Con i suoi pregi e difetti: pregi dovuti al fatto che ci da una forte connotazione, difetta però nell'essere una serie con un pubblico estremamente profilato, particolare, ma che è stato fondamentale a livello strategico, a livello d'immagine, per caratterizzarsi. Quindi abbiamo definito, in questi cinque giorni della settimana, i generi e la scrittura di questi prodotti, che sono tipicamente di Rai 4. Il sabato e la domenica invece occorre rifondarli, per un motivo molto semplice: non sono giorni dove il consumo del digitale è forte come gli altri e lavoriamo di contro-programmazione, e siamo obbligati a sottostare alle regole di quello che è il coordinamento palinsesto, e spero che questa cosa si possa risolvere a partire dall'autunno prossimo programmando i life-drama e generi che non sono i tipici di Rai 4 ma che dovrebbero allargare il target della rete.
• Prima o poi comunque Rai 4 dovrà passare ad una “seconda fase”, una presa di coscienza maggiore, una maturità. E questa seconda fase è subordinata ad un maggiore afflusso di risorse. Ultimamente abbiamo assistito invece a delle grandi manovre in Rai con la struttura RaiPremium che sarà diretta da Paolo Ruffini e ingloberà anche Rai 4. In quest'ottica il dover dipendere da una struttura supplementare permetterà una maggiore autonomia o sarà l'ennesimo paletto, un comitato ancora più stringente per Rai 4?
Ma guarda, io ti spiego una cosa: in televisione l'organigramma ufficiale deve poi sempre verificarsi con l'organigramma reale. Per il momento c'è un organigramma ufficiale ma non si è ancora attuato per cui la domanda non ha ancora risposta perchè di fatto questa “super-direzione” che ingloba Rai 4 e RaiMovie non è diventata ancora operativa. Per cui navighiamo a vista, operiamo ancora senza questo coordinamento presente sulla carta ma non essendo ancora operativo non posso rispondere a questa domanda. E' chiaro che questa “super-direzione” di RaiPremium dovrà occuparsi del coordinamento di Rai 4 e RaiMovie ma Rai 4 rimane quello che è, non è che questa introduzione possa in qualche modo contaminare e distruggere la linea editoriale di Rai 4, perchè se la rete funziona non la si può distruggere.
• Soffermiamoci sulle tematiche: siamo riusciti a recuperare la “scheda di presentazione” di Rai 4 datata 14 luglio 2008...
...ed è incredibile, perchè tutto quello che ho scritto si è avverato!
La scheda cominciava dicendo che “una tv nuova non può scaturire bella e pronta come Minerva dalla testa di Giove” e che “dalla sperimentazione sul campo si costruirà l'identità di rete”. A distanza di 2 anni esiste l'identità di Rai 4?
Eccome! Non solo, ma la cosa interessante è che si può verificare pezzo per pezzo, riga per riga quello che ho scritto: si è totalmente verificato, una cosa sorprendente! E' chiaro che andando avanti si è definita meglio la linea editoriale ma è sorprendente come il “manifesto” del piano editoriale si sia attuato nel giro di pochissimi mesi, credo che dopo alcuni mesi si è completamente attuato. In questo senso sono meravigliato di come le previsioni si siano mantenute.
• Abbiamo citato l'inizio, ora citiamo la fine: la scheda terminava dicendo che “Rai 4 è la prima tv che si costruisce sul futuro e non sul passato”...
Beh si, perchè non ha nessuna memoria storica: le reti Rai, RaiUno RaiDue e RaiTre, hanno in qualche modo una storia che pesa sulla loro linea editoriale. La dimostrazione è che non si può fare “L'isola dei famosi” su RaiUno, anche se poi lentamente si potrà fare, perchè ormai sempre di più le reti Rai stanno perdendo la loro memoria e navigano nel presente, che è più forte del loro passato. Rai 4 non ha nessuna memoria storica, ogni rete ha un pubblico che si è formato anni dopo anni, e questa memoria storica incide profondamente nella rete. Rai 4 invece ha l'attualizzazione alla contemporaneità della televisione, noi guardiamo a Sky ed alla piattaforma Premium, la nostra attenzione è volta ai prodotti delle reti via cavo americane. E' una rete che nascendo per un pubblico che non è presente dentro gli ascolti Rai ha lo sguardo volto verso tutta quell'offerta che la televisione globale mette in campo oggi, l'immaginario di oggi: lavoriamo sull'immaginario contemporaneo.
• Si parla dell'immaginario odierno e del futuro, ma molte volte il futuro è difficile da vedere, è sempre un po' aleatorio...
No beh, il futuro è dato dalle offerte che stanno emergendo...se pensi al film del giovedì, il filone iniziato da aprile dei film tratti da videogiochi o dai fumetti, dimostrano come questa rete lavori su dei generi che in Rai sono marginali...tanto è vero che il catalogo di RaiCinema l'abbiamo saputo rivalutare molto, era un catalogo con dei prodotti che per le generaliste sono un po' di nicchia, non sono per una tv che deve massimizzare gli ascolti. Noi abbiamo saputo utilizzarlo al meglio dandogli un valore forte. Non abbiamo l'angoscia di massimizzare gli ascolti e quindi possiamo lavorare sui pubblici profilati, su pubblici particolari permettendoci di aggiornare l'offerta Rai, centrata su un pubblico indifferenziato.
• Il problema dei pubblici è sempre presente: il futuro di Rai 4 sarà semanticamente unico, un grande racconto meta-testuale e focalizzato, o Rai 4 perseguirà più pubblici con un modello dal semi-generalista al generalista?
Allora, ti spiego una cosa molto importante: solitamente il palinsesto viene visto come un dispositivo di programmazione, un dispositivo per collocarsi nello scenario competitivo. Credo che invece il palinsesto sia un dispositivo di racconto: si passa da un palinsesto dove la memoria storica, il budget ed il target da raggiungere contano moltissimo ad un palinsesto-racconto. Questa è una cosa diversissima, e mi rifaccio alla prima parte dell'intervista: il racconto si muove nell'immaginario odierno e su tre-quattro generi principali. Occorre inserire nel nostro palinsesto, in questo racconto dell'immaginario, anche una parte ancora non presente, quella del life-drama, di come la realtà quotidiana viene trasfigurata da questo racconto. Ecco come in questo senso l'introduzione di serie come Breaking Bad o la ripresa di Mad Man sarà molto importante. Però la cosa nuova che ho sperimentato con Rai 4 in modo molto forte è la prima volta del palinsesto come dispositivo di racconto, non solo come organizzazione della programmazione...questa è una novità assoluta, molto forte, ed è chiaro che dentro questo racconto però mancano ancora i life-drama e la comicità, che saranno da introdurre prossimamente. Con il palinsesto che diventa un racconto cambia tutto, e tu sai che nei corsi che ho fatto ho esplicitato che con l'arrivo delle reti a pagamento cambia il palinsesto, ma questa volta non è stata solamente un'osservazione teorica ma siamo passati alla pratica teorica, l'abbiamo verificato sul campo. Con Rai 4 per la prima volta ho attuato il palinsesto come racconto.
• Parte del racconto comunque è anche la trasmissione di animazione giapponese su Rai 4...
Infatti...questo racconto ha tante declinazioni e l'animazione giapponese, soprattutto quella per un pubblico “adulto”, anche se queste definizioni biologiche oggi hanno poco senso...è chiaro però che l'animazione giapponese, i temi della serialità del “terzo impatto dell'animazione giapponese” sono in corrispondenza bi-univoca con i generi sci-fi americani eccetera...è un'altra scrittura, ma sono temi che ritroviamo anche nella serialità americana.
A presto per la seconda parte dell’intervista!
Da questo incontro è scaturita un’interessantissima chiacchierata sulla televisione e il futuro dei media digitali con alcuni tra i protagonisti dell’evoluzione in atto degli stessi, durante la quale l’alto livello degli interlocutori ci ha permesso di spaziare da un’analisi del panorama italiano a un esercizio di immaginazione di un futuro dove Internet possa sopperire al limite unidirezionale del medium televisivo.
Data l’ampiezza e la complessità dell’intervista abbiamo deciso di dividerla in tre parti, che verranno pubblicate con i relativi video in successione durante la settimana.
Ancora una volta desideriamo ringraziare Rai 4 e tutto lo staff artefice di essa per averci dato la possibilità di poter capire un po’ di più i delicati meccanismi che regolano il medium televisivo e per aver trovato del tempo da dedicare al fandom dell’animazione giapponese, vero segnale del cambiamento nell’approccio al proprio pubblico di riferimento che Rai 4 sta portando avanti.
• Pulisan per AnimeClick.it: AnimeClick.it oggi incontra nuovamente Carlo Freccero...
Carlo Freccero: ...per discutere di animazione con Massimiliano Morelli e Leopoldo Santovincenzo mentre siamo alle prese con il palinsesto di Luglio, discutendo come piazzare l'ultimo passaggio del “Castello errante di Howl”, se metterlo contro le partite oppure no...questo è il tema della discussione. Chiaro?
• Certo...l'ultima volta ci siamo sentiti 5 mesi fa. Iniziamo proprio su questo scarto temporale: la scorsa volta lei ha parlato di Rai 4 come di un canale ancora in fase embrionale, disse che “è un esperimento ma stiamo uscendo dalla sperimentazione”. Cosa è cambiato in questi 5 mesi?
No, c'è stata la conferma della linea editoriale...cosa vuol dire questo: che la rete per essere visibile, per comparire, per avere uno spazio nella molteplicità di canali che stanno nascendo deve avere in qualche modo una forte editorialità. Cosa vuol dire editorialità: vuol dire che deve avere una coerenza: la forza principale di una rete di questo tipo, non avendo dei prodotti di primo passaggio è quella di avere un'architettura coerente che possa far distinguere la rete dalle altre. Chiaramente il risultato più eccellente lo dimostrano i giorni in cui abbiamo dei generi molto forti, definiti, che hanno permesso alla rete di arrivare a dei risultati economicamente forti. Questi giorni sono l'appuntamento con il fantasy e le sue declinazioni al giovedì e la serie del martedì, calcolando che Supernatural non è una serie “principe” ma comunque sta dando una stabilità agli ascolti, anche se nel giovedì aveva creato dei successi formidabili. Gli altri giorni estremamente “caratterizzati” sono due: il lunedì ed il mercoledì, il lunedì con l'action-crime ed il mercoledì con il film di Rai 4, diciamo il film più importante, il più “semi-generalista”. Ma sempre però un film dove i generi principali sono presenti, un genere però ibridato con altri generi...cioè quando io parlo del film del mercoledì intendo per esempio “Traitor”,“La mia super ex-ragazza”, “Nella morsa del ragno” eccetera...cioè film che sono un po' più “larghi” ma dove il genere di Rai 4 è presente. Quindi abbiamo quattro giorni veramente costanti: crime, action-crime, fantasy, seriale, il “filmissimo” più ampio però sempre con l'impronta di Rai 4 per finire con il venerdì con “Battlestar Galactica”. Con i suoi pregi e difetti: pregi dovuti al fatto che ci da una forte connotazione, difetta però nell'essere una serie con un pubblico estremamente profilato, particolare, ma che è stato fondamentale a livello strategico, a livello d'immagine, per caratterizzarsi. Quindi abbiamo definito, in questi cinque giorni della settimana, i generi e la scrittura di questi prodotti, che sono tipicamente di Rai 4. Il sabato e la domenica invece occorre rifondarli, per un motivo molto semplice: non sono giorni dove il consumo del digitale è forte come gli altri e lavoriamo di contro-programmazione, e siamo obbligati a sottostare alle regole di quello che è il coordinamento palinsesto, e spero che questa cosa si possa risolvere a partire dall'autunno prossimo programmando i life-drama e generi che non sono i tipici di Rai 4 ma che dovrebbero allargare il target della rete.
• Prima o poi comunque Rai 4 dovrà passare ad una “seconda fase”, una presa di coscienza maggiore, una maturità. E questa seconda fase è subordinata ad un maggiore afflusso di risorse. Ultimamente abbiamo assistito invece a delle grandi manovre in Rai con la struttura RaiPremium che sarà diretta da Paolo Ruffini e ingloberà anche Rai 4. In quest'ottica il dover dipendere da una struttura supplementare permetterà una maggiore autonomia o sarà l'ennesimo paletto, un comitato ancora più stringente per Rai 4?
Ma guarda, io ti spiego una cosa: in televisione l'organigramma ufficiale deve poi sempre verificarsi con l'organigramma reale. Per il momento c'è un organigramma ufficiale ma non si è ancora attuato per cui la domanda non ha ancora risposta perchè di fatto questa “super-direzione” che ingloba Rai 4 e RaiMovie non è diventata ancora operativa. Per cui navighiamo a vista, operiamo ancora senza questo coordinamento presente sulla carta ma non essendo ancora operativo non posso rispondere a questa domanda. E' chiaro che questa “super-direzione” di RaiPremium dovrà occuparsi del coordinamento di Rai 4 e RaiMovie ma Rai 4 rimane quello che è, non è che questa introduzione possa in qualche modo contaminare e distruggere la linea editoriale di Rai 4, perchè se la rete funziona non la si può distruggere.
• Soffermiamoci sulle tematiche: siamo riusciti a recuperare la “scheda di presentazione” di Rai 4 datata 14 luglio 2008...
...ed è incredibile, perchè tutto quello che ho scritto si è avverato!
La scheda cominciava dicendo che “una tv nuova non può scaturire bella e pronta come Minerva dalla testa di Giove” e che “dalla sperimentazione sul campo si costruirà l'identità di rete”. A distanza di 2 anni esiste l'identità di Rai 4?
Eccome! Non solo, ma la cosa interessante è che si può verificare pezzo per pezzo, riga per riga quello che ho scritto: si è totalmente verificato, una cosa sorprendente! E' chiaro che andando avanti si è definita meglio la linea editoriale ma è sorprendente come il “manifesto” del piano editoriale si sia attuato nel giro di pochissimi mesi, credo che dopo alcuni mesi si è completamente attuato. In questo senso sono meravigliato di come le previsioni si siano mantenute.
• Abbiamo citato l'inizio, ora citiamo la fine: la scheda terminava dicendo che “Rai 4 è la prima tv che si costruisce sul futuro e non sul passato”...
Beh si, perchè non ha nessuna memoria storica: le reti Rai, RaiUno RaiDue e RaiTre, hanno in qualche modo una storia che pesa sulla loro linea editoriale. La dimostrazione è che non si può fare “L'isola dei famosi” su RaiUno, anche se poi lentamente si potrà fare, perchè ormai sempre di più le reti Rai stanno perdendo la loro memoria e navigano nel presente, che è più forte del loro passato. Rai 4 non ha nessuna memoria storica, ogni rete ha un pubblico che si è formato anni dopo anni, e questa memoria storica incide profondamente nella rete. Rai 4 invece ha l'attualizzazione alla contemporaneità della televisione, noi guardiamo a Sky ed alla piattaforma Premium, la nostra attenzione è volta ai prodotti delle reti via cavo americane. E' una rete che nascendo per un pubblico che non è presente dentro gli ascolti Rai ha lo sguardo volto verso tutta quell'offerta che la televisione globale mette in campo oggi, l'immaginario di oggi: lavoriamo sull'immaginario contemporaneo.
• Si parla dell'immaginario odierno e del futuro, ma molte volte il futuro è difficile da vedere, è sempre un po' aleatorio...
No beh, il futuro è dato dalle offerte che stanno emergendo...se pensi al film del giovedì, il filone iniziato da aprile dei film tratti da videogiochi o dai fumetti, dimostrano come questa rete lavori su dei generi che in Rai sono marginali...tanto è vero che il catalogo di RaiCinema l'abbiamo saputo rivalutare molto, era un catalogo con dei prodotti che per le generaliste sono un po' di nicchia, non sono per una tv che deve massimizzare gli ascolti. Noi abbiamo saputo utilizzarlo al meglio dandogli un valore forte. Non abbiamo l'angoscia di massimizzare gli ascolti e quindi possiamo lavorare sui pubblici profilati, su pubblici particolari permettendoci di aggiornare l'offerta Rai, centrata su un pubblico indifferenziato.
• Il problema dei pubblici è sempre presente: il futuro di Rai 4 sarà semanticamente unico, un grande racconto meta-testuale e focalizzato, o Rai 4 perseguirà più pubblici con un modello dal semi-generalista al generalista?
Allora, ti spiego una cosa molto importante: solitamente il palinsesto viene visto come un dispositivo di programmazione, un dispositivo per collocarsi nello scenario competitivo. Credo che invece il palinsesto sia un dispositivo di racconto: si passa da un palinsesto dove la memoria storica, il budget ed il target da raggiungere contano moltissimo ad un palinsesto-racconto. Questa è una cosa diversissima, e mi rifaccio alla prima parte dell'intervista: il racconto si muove nell'immaginario odierno e su tre-quattro generi principali. Occorre inserire nel nostro palinsesto, in questo racconto dell'immaginario, anche una parte ancora non presente, quella del life-drama, di come la realtà quotidiana viene trasfigurata da questo racconto. Ecco come in questo senso l'introduzione di serie come Breaking Bad o la ripresa di Mad Man sarà molto importante. Però la cosa nuova che ho sperimentato con Rai 4 in modo molto forte è la prima volta del palinsesto come dispositivo di racconto, non solo come organizzazione della programmazione...questa è una novità assoluta, molto forte, ed è chiaro che dentro questo racconto però mancano ancora i life-drama e la comicità, che saranno da introdurre prossimamente. Con il palinsesto che diventa un racconto cambia tutto, e tu sai che nei corsi che ho fatto ho esplicitato che con l'arrivo delle reti a pagamento cambia il palinsesto, ma questa volta non è stata solamente un'osservazione teorica ma siamo passati alla pratica teorica, l'abbiamo verificato sul campo. Con Rai 4 per la prima volta ho attuato il palinsesto come racconto.
• Parte del racconto comunque è anche la trasmissione di animazione giapponese su Rai 4...
Infatti...questo racconto ha tante declinazioni e l'animazione giapponese, soprattutto quella per un pubblico “adulto”, anche se queste definizioni biologiche oggi hanno poco senso...è chiaro però che l'animazione giapponese, i temi della serialità del “terzo impatto dell'animazione giapponese” sono in corrispondenza bi-univoca con i generi sci-fi americani eccetera...è un'altra scrittura, ma sono temi che ritroviamo anche nella serialità americana.
A presto per la seconda parte dell’intervista!
Good job, mate!
Il target di Rai4 al momento è il pubblico giovane, si va dai 14 anni per arrivare ai 30-35 anni. Presentano serie tv americane come faceva anni fa Mediaset, iniziando con serie diventate poi storiche come X-Files, Beverly Hills arrivando ai giorni nostri con Dawson's Creek o Smallville.
Presentano legal-thriller in stile Raidue (o mediaset con CSI et similia), hanno puntato sugli anime come fece Mtv negli anni d'oro dell'Anime Night.
Riguardo agli anime la loro strategia è più simile a quella di Mtv rispetto a quella di Mediaset, dove l'anime trasmesso nel lunch time è un anime indirizzato ad un pubblico giovane (sbagliando completamente target e causando la famosa censura). Mediaset non sfrutta gli orari "notturni" per motivi economici, i pubblicitari pagano fior di soldi e vogliono i film che attira il pubblico, gli anime attirano meno persone quindi meno audience e quindi pagherebbero di meno lo spazio in tv.
La scelta di Freccero è buona, può farsi conoscere e partire dal mercato di nicchia e puntare a farsi un nome (un pò il suo discorso della memoria storica).
Sono un pò pessimista sulla "vita" della tv tradizionale come la conosciamo oggi, credo che si arriverà un giorno ad avere una tv in digital delivery.
Ci stiamo abituando allo streaming, all'acquisto online tramite Store (Apple,Steam,iTunes etc), un giorno invece di dover "subire" quello che la tv trasmette in tele si potrà scegliere tra un elenco di "film/serie tv/documentari/etc", il palinsesto praticamente non lo farà più la tv e si limiterà a trasmettere i notiziari e i programmi in diretta (un pò il tentativo fatto dalla Telecom di qualche tempo fa).
Dico questo perché le generazioni stanno cambiando, arrivano persone che sanno utilizzare le nuove tecnologie e sono abituate in un certo modo. Provateci voi a spiegare ad una signora anzianza che può guardarsi più di 100 canali con il digitale terrestre, probabilmente vi risponderà che le vanno bene i classici 6 e che guarda Beautiful su Rete 4!
Se il "problema generazionale" cambierà con il tempo quello che ci rimane in Italia è il problema delle infrastrutture, abbiamo un segnale del digitale che a volte si perde, abbiamo comuni che non vengono raggiunti dall'adsl e sono con il modem 56 kb, credo che vedremo questi cambiamenti prima all'estero.
Sono curioso di leggere le prossime parti dell'intervista.
Cmq dato che non ascolto molto la cronaca italiana e quel Premium non mi piace, Rai4 diventerà a pagamento?
Una gran bella intervista.
Con la comicità e i life drama, questa rete si completerà.
Più passerà il tempo e più riceverà ascolti e consensi.
Il tutto in barba all'inutile memoria storica, unico vero paletto della televisione italiana.
COMPLIMENTI!
Il canale va già bene così ma è giusto non fermarsi, bisogna sempre guardare oltre e sono convinto che ogni aggiornamento apportato nei prossimi palinsesti futuri aiuteranno a crescere ulteriormente la considerazione e la visibilità di questa rete
P.s.
Anch'io preferivo Supernatural di giovedì prima degli anime, era una serata perfetta da trascorrere davanti alla tv adesso al martedì mi sfasa un po i programmi con l'anime night di Mtv ma per fortuna c'è sempre il buon vecchio videoregistratore a darmi soccorso
Comunque dovevate dirgli di star fermo... il video mi ha fatto venire il mal di mare
Mi ha colpito la cosa di Battlestar Galactica. I miei amici sono davvero impazziti per questo telefilm e credevo che registrasse ascolti record. Io non sono un amante del genere e quindi non lo seguo, ma visto che frequento gente che mi ha sboffato per anni con Lost ora sentirgli finalmente cambiare argomento mi fa un gran piacere
sigh...
L'unica cosa che non ho capito è lka questione di RaiPremium. SARA' A PAGAMENTO? se prende dentro Rai4 tanti cari saluti allora eppoi c'è dentro anche RAiMovie?????
Comunque: complimenti anche da parte mia per l'intervista =)
da quanto ho capito la rete tendera' piu' a fare degli share alti mirati piuttosto che a tenere un alto trend di ascolti costante , mi sembra l'unica cosa logica da fare per acaparrarsi un cospicuo buon numero di utenti sottraendolo alle altre reti generaliste....
converrebbe piazzare i 3 minuti di pubblicita' di questi picchi d'ascolto all'asta su ebay , salterebbero fuori dei fondi extra per investirli nell'azienda... LOL
W RAI4 !!!
Non vedo l'ora che Rai4 trasmetta anche le succesive stagioni visto che vidi solo la prima e mi piacque da impazzire. Per altro la presenza dello Sci-Fi con un colosso quale <i>Battlestar Galactica</i> lo considero un colpaccio. Spero continuino pure <i>Friday Night Lights</i>.
Da patito di Serie TV, Rai4 mi sta facendo gongolare.
Cercare di consolidarsi puntando su fette ben precise del pubblico e considerando dei prodotti di genere ben preciso come telefilm o anime o film di genere è senza dubbio una buona strategia. Sicuramente prima o poi bisognerà cercare di crescere evolvendosi e allargandosi. Per ora Freccero e il suo Team stanno svolgendo un ottimo lavoro.
Attendo con curiosità le altre parti dell'intervista
Attendo le altre due parti
P.S. spero che prima o poi Battlestar Galactica venga replicato interamente.
Credo che verra' replicato: ormai siamo a meta' quarta stagione,praticamente alle battute finali,per cui se come ha detto vuole puntare su BSG lo trasmettera' senz'altro da capo.
Battlestar galactica è davvero così bello come dite? Mi ispira come telefilm, ma dubito che riesca a superare quel mostro di Lost
Magari un confronto, per chi li conosce entrambi?
Complimenti anche a Pulisan per la fantastica intervista!
Rai4 mi ha sorpreso: non avrei mai pensato che un'emittente televisiva italiana potesse presentare dei programmi di nicchia, con rischio di non ricevere grandi ascolti, con così tanto successo.
Con l'introduzione dei life-drama e di comicità questa rete diventerà via via sempre più completa.
Spero che, se Rai4 dovesse passare sotto la "super direzione" di Rai Premium, tutto l'ottimo lavoro svolto fin qui dal team di Rai4 non venga sprecato.
La serata anime poi della seconda serata del giovedì è meravigliosa!!!
secondo punto, Freccero ha colto in pieno l'obbiettivo di catturare spettatori che di solito non guardanbo la rai... io la guardavo di rado visto che i programmi proposti (Eccetto qualche bel telefilm) non mi sono mai piaciuti... ma rai4 ha un palinsesto veramente interessante, fanno streghe, gli anime, supernatural... spero che riproporranno anche desperate housewives e cold case *_*
Vai tranquillo che quest'anno la nostra Nazionale avrà vita breve al Mondiale, non credo che ci siano speranze di un repeat del 2006 anzi, solo a passare il girone sarà un mezzo miracolo con i cadaveri che ci ritroviamo
Se trasmetteranno Howl dunque, vai tranquillo
A parte gli scherzi, Freccero sta facendo veramente un bel lavoro.
La memoria storica di Rai 4 la faranno loro. Complimenti vivissimi.
Complimenti anche a Pulisan, gran belle domande..
@Franzelion: "Battlestar galactica è davvero così bello come dite?"
A mio avviso e' tra le migliori opere sci-fi del passato decennio per plot,personaggi,tematiche e soprattutto per come rielabora alcuni topos del genere.
Chissà a cosa si riferisce??
PS: freccero forever
Identico problema per me che stò a Palermo, da oggi Rai 4 è completamente oscurato a differenza di tutti gli altri canali Rai (vorrei tanto capire il perchè ) e sono stato costretto a vedermi Eureka Seven e Code Geass in streaming con una ricezione pietosa che non mi ha fatto capire quasi niente e sarò costretto in settimana a rivedermi gli episodi per altre vie...
Adesso più che altro mi preme sapere se durerà per molto questa situazione, non credo che avrò la pazienza di seguire lo streaming ogni volta, stasera ho trascorso 50 minuti interminabili, stressanti e alla fine inutili!
va bhe so che è un "vizio" orrendo lo tollero...
però......................potevano evitare....
Speriamo che oltre a Howl venga trasmesso qualche altro film. Stò provando a "disintossicarmi" e questo mondiale di calcio, senza offesa, non mi affascina molto, ma più che altro il mondo della nostra nazionale (è brutto ma è così) fatta da politicanti. Donadoni mandato allo sbaraglio e poco tutelato e poi Lippi che lascia e "coerentemente" torna... mah!
Andate avanti così, resistete contro il conformismo generalista, siamo in tanti a supportarvi!
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