Riportiamo un interessante articolo scritto da Fabiola Palmeri nella sezione Sei di Moda di Repubblica. La giornalista analizza la 'moda' dei così detti uomini erbivori, sempre più diffusi in Giappone.
Giappone, largo agli uomini "erbivori"
di Fabiola Palmeri
Cambia il modello maschile nel Sol Levante: addio samurai, seduttori e impiegati modello, si fa largo una generazione di uomini che coltiva anche il proprio lato femminile
Niente a che fare con i samurai, né col mito degli impiegati modello dediti all’azienda. Ora in Giappone fanno tendenza gli “Erbivori”, o Soshokukei danshi: i ragazzi giapponesi under 30 che stanno lentamente rivoluzionando l'universo maschile. Perché loro sono teneri con le proprie mamme e vanno con loro a fare shopping, stanno molto attenti ai prezzi, sono decisamente poco interessati alla carriera lavorativa e pur non disdegnando la compagnia femminile non sono particolarmente interessati né al sesso né ai fidanzamenti. E visto che in lingua nipponica sesso vuol dire "relazione di carne”, si spiega il nome Erbivori.
La definizione è di Maki Fukasawa, scrittrice che per prima, nel 2007, cominciò a scrivere del fenomeno. Poi l'anno successivo la presidente dell’agenzia di ricerca Infinity, Megumi Ishikubo, pubblicò nel 2008 "Gli uomini erbivori che assomigliano alle donne stanno per cambiare il Giappone": un libro con interviste a circa 100 giovani uomini fra i 20 e i 30 anni. In un articolo apparso sul Japan Times, la Ishikubo spiega che molti dei ragazzi da lei incontrati confessano che non uscirebbero mai di casa senza un look perfetto e che la propria autostima cresce quando si sentono carini. Inoltre affermano di non inseguire il sogno di un impiego a vita e che preferiscono guadagnare di meno piuttosto che essere costretti ad orari e ritmi di lavoro stressanti.
Un netto cambiamento generazionale dei maschi nipponici? Sembra proprio di sì. Secondo quella ricerca, il 60% degli uomini fra i 20 ed i 34 anni appartiene in qualche modo alla categoria Soshokukei. E, riflettendoci, la cosa non è poi così strana. In fondo, dalla fine della seconda guerra mondiale il Giappone ha potuto godere di 60 anni di pace, non ha quasi un esercito, niente servizio di leva obbligatori e il tasso di omicidi commessi da giovani uomini è il più basso del mondo.
Secondo Masahiro Morioka, professore di filosofia all’Università di Osaka, in Giappone l’ideale di maschio violento e forte, tipico ad esempio dei soldati, non ha riscontro e gli uomini sono cresciuti liberi da tali limiti di genere. C’è poi un’altra interessante spiegazione alla tendenza erbivora, che si lega alla tradizione. Già nell’epoca Edo (1603-187), quando per 260 anni durò la pace sotto lo shogunato di Tokugawa, l’androginia era di moda. A teatro giovani uomini interpretavano i ruoli femminili e le donne quelli maschili. Nelle stampe erotiche Shunga si dipingevano uomini vestiti con kimono magnifici e truccati proprio come le loro compagne di giochi, tanto che è molto difficile distinguerli.
Tornando a oggi, c'è da dire che in molti blog femminili è palpabile la preoccupazione per questa evoluzione del mondo maschile. Tante donne si lamentano perché gli erbivori sono sì molto belli, delicati, dolci, gentili ma non hanno corpi virili, non prendono decisioni e hanno pochissimo denaro.
(Pubblicato il 27 maggio 2010)
Giappone, largo agli uomini "erbivori"
di Fabiola Palmeri
Cambia il modello maschile nel Sol Levante: addio samurai, seduttori e impiegati modello, si fa largo una generazione di uomini che coltiva anche il proprio lato femminile
Niente a che fare con i samurai, né col mito degli impiegati modello dediti all’azienda. Ora in Giappone fanno tendenza gli “Erbivori”, o Soshokukei danshi: i ragazzi giapponesi under 30 che stanno lentamente rivoluzionando l'universo maschile. Perché loro sono teneri con le proprie mamme e vanno con loro a fare shopping, stanno molto attenti ai prezzi, sono decisamente poco interessati alla carriera lavorativa e pur non disdegnando la compagnia femminile non sono particolarmente interessati né al sesso né ai fidanzamenti. E visto che in lingua nipponica sesso vuol dire "relazione di carne”, si spiega il nome Erbivori.
La definizione è di Maki Fukasawa, scrittrice che per prima, nel 2007, cominciò a scrivere del fenomeno. Poi l'anno successivo la presidente dell’agenzia di ricerca Infinity, Megumi Ishikubo, pubblicò nel 2008 "Gli uomini erbivori che assomigliano alle donne stanno per cambiare il Giappone": un libro con interviste a circa 100 giovani uomini fra i 20 e i 30 anni. In un articolo apparso sul Japan Times, la Ishikubo spiega che molti dei ragazzi da lei incontrati confessano che non uscirebbero mai di casa senza un look perfetto e che la propria autostima cresce quando si sentono carini. Inoltre affermano di non inseguire il sogno di un impiego a vita e che preferiscono guadagnare di meno piuttosto che essere costretti ad orari e ritmi di lavoro stressanti.
Un netto cambiamento generazionale dei maschi nipponici? Sembra proprio di sì. Secondo quella ricerca, il 60% degli uomini fra i 20 ed i 34 anni appartiene in qualche modo alla categoria Soshokukei. E, riflettendoci, la cosa non è poi così strana. In fondo, dalla fine della seconda guerra mondiale il Giappone ha potuto godere di 60 anni di pace, non ha quasi un esercito, niente servizio di leva obbligatori e il tasso di omicidi commessi da giovani uomini è il più basso del mondo.
Secondo Masahiro Morioka, professore di filosofia all’Università di Osaka, in Giappone l’ideale di maschio violento e forte, tipico ad esempio dei soldati, non ha riscontro e gli uomini sono cresciuti liberi da tali limiti di genere. C’è poi un’altra interessante spiegazione alla tendenza erbivora, che si lega alla tradizione. Già nell’epoca Edo (1603-187), quando per 260 anni durò la pace sotto lo shogunato di Tokugawa, l’androginia era di moda. A teatro giovani uomini interpretavano i ruoli femminili e le donne quelli maschili. Nelle stampe erotiche Shunga si dipingevano uomini vestiti con kimono magnifici e truccati proprio come le loro compagne di giochi, tanto che è molto difficile distinguerli.
Tornando a oggi, c'è da dire che in molti blog femminili è palpabile la preoccupazione per questa evoluzione del mondo maschile. Tante donne si lamentano perché gli erbivori sono sì molto belli, delicati, dolci, gentili ma non hanno corpi virili, non prendono decisioni e hanno pochissimo denaro.
(Pubblicato il 27 maggio 2010)
Cambia il modello maschile nel Sol Levante: addio samurai, seduttori e impiegati modello, si fa largo una generazione di uomini che coltiva anche il proprio lato femminile ... ma stiamo scherzando ???
A parte il fatto dei seduttori che mi suona nuovo spero che l'articolo sia una specie di balla, lo spero proprio.
Non so se pensare che sia una cosa negativa o leggermente positiva questa. Se nel mondo tutti gli uomini se ne fregassero del lavoro e dei loro doveri da uomo il mondo finirebbe in un vortice caotico che porterebbe non pochi disastri sociali, ma è un bene che non ci siano tanti uomini assatanati di sesso. Ogni cosa ha i suoi pro e contro.
e fin qui niente di strano
"vanno con loro a fare shopping"
Vabbè...nulla di strano (parte seconda)
"stanno molto attenti ai prezzi"
Certo, è ovvio, con la crisi che c'è
"poco interessati alla carriera lavorativa "
ma si..perchè ambire a cariche di alto grado quando si può rimanere operaio-dipendente di basso livello
"non sono particolarmente interessati né al sesso né ai fidanzamenti"
qui già inizio un pochettino a preoccuparmi
"non inseguire il sogno di un impiego a vita "
voglion essere precapi a vita...certo è facile sparare simili "cavolate" quando mamma & papà ti pagano le spese.
"guadagnare di meno piuttosto che essere costretti ad orari e ritmi di lavoro stressanti"
forse è l'unico punto con un minimo di logica
"non uscirebbero mai di casa senza un look perfetto e che la propria autostima cresce quando si sentono carini"
...preferisco non commentare
Ma perchè quello sulla destra ha una catena tra le mani???
E' un erbivoro teppista???
E poi, basta con queste solite domandine o altre affermazioni <u>cretine</u>, che a leggerle denotano soltanto una certa chiusura mentale.
Concordo con ShinXela.
Visto che son curioso e mi piace espandere le mie conoscenze mi son informato su questo Gackt...ed ho scoperto che ha fatto veramente un sacco di cose
Attore, compositore, musicista
Uno così, secondo me, tutto può essere tranne che un "uomo erbivoro".
Ho l'impressione (leggendo l'articolo di Horus (ma domani se mi ricordo andrò anche sul sito Repubblica)) che la foto di un simile Uomo non possa proprio esser messa in un articolo riguardante persone come questi "uomini erbivori"...quindi l'imm andrebbe sostituita
L'articolo della Stampa(http://tinyurl.com/3ydwofw)
parlava anche di reggiseni per uomini -___-
Comunque bastava guardare i manga più recenti per capire come il maschio giapponese si stia "femminilizzando"
Comunque, non pensiamo che l'articolo riguardi tutti i giapponesi, ma probabilmente solo una piccola parte
@Horus: io avrei aggiunto una foto di Negishi Soichi
(ovviamente, si noti il contenuto satirico del messaggio :asd:)
°Ovviamente, Shinji Ikari non fa parte del suddetto gruppo...
Lo spero vivamente...altrimenti per il Jap sarà dura uscire dalla crisi in cui è precipitato..non che dalle nostre parti siamo messi poi tanto meglio
@ Noritaka
Grazie per il link, molto interessante
@ Nari
"ma quello a destra è un uomo?"
:P
Ti prego sto scherzando non te la prendere : )
Spero che non sia questa l'unica cosa che conta nella mente delle ragazze giapponesi...
Comunque se le generazioni nuove riuscissero a cambiare la mentalità giapponese del "sei un impiegato o un perdente" sarebbe una bella cosa...
Comunque Gackt è un caso a parte, non avreste neanche dovuto metterlo nell'articolo. XD
E' in giro da vent'anni e ha fatto di tutto, non saprei propio come classiicarlo XD
p.s Anche a me pare che abbiate fatto un articolo simile poco tempo fa, con reazioni nei commenti piuttosto simili
Le donne giapponesi che si lamentano suoi blog forse hanno paura di non poter più fare la bella vita con gli stipendi dei classici mariti che si distruggono di lavoro e non contano niente in casa
Pazzi! La perfezione è irraggiungibile! L'imperfezione, invece distrugge la normalità, fa parte del caos; l'evoluzione impone l'imperfezione e il caos!
Più che altro mi sono sempre chiesto una cosa: che fine hanno fatto quei bulli delle medie o superiori spietati, assetati di sangue, bramosi di denaro altrui, ricattatori, porci, virili e rissaioli descritti continuamente (ripeto: continuamente)negli shounen?
Sono i mangaka che hanno vissuto un'infanzia infelice?
In una società tendente alla perfezione (seppur alienante) come quella Giapponese?
Gackt è tutto fourchè uomo erbivorio, direi. Anzi, da quel che so, lui è anche contro questa "tendenza".
Scherzi a parte non c'è niente di strano in un mutamento sociale simile, i periodi di pace prolungata portano a risultati di questo tipo in tutte le società. E' ancor meno strano che accada in Giappone, paese che ha sempre avuto una passione per l'uomo delicato e raffinato (esclusi i periodi turbolenti). L'unica cosa per cui mi fanno pena le giapponesi è che adesso che la donna gode di una certa libertà sessuale si ritrova con questi che non sono particolarmente interessati... poverette
Le donne stanno diventando uomini (assatanate e dal carattere forte) e gli uomini stanno diventando donne.
@Noritaka:<i>Comunque bastava guardare i manga più recenti per capire come il maschio giapponese si stia "femminilizzando"</i>
Già, basta vedere code geass -_-"
Io sono dello stesso parere di Z is Z! Tutta questa efebicità che va di moda per ora non mi piace affatto. Nulla da dire sul carattere, per carità, ma fisicamente l'uomo ha da essere uomo!
S'ha da aprire una Otoko Juku, mi sa...
frega una sega se è trattato come un dio.
io chiusura mentale :asd:, sono loro che non hanno identita.
@nari
ti aspetto. ^^
MASCHI ITALIANI, LE DONNE GIAPPONESI HANNO BISOGNO DI NOI!!!
TUTTI ALLA VOLTA DI TOKYO, PRESTO!!!
E' UNA MISSIONE DI SALVATAGGIO DELLA PATATA ASIATICA!!!
E NOI SIAMO I MESSIA VENUTI DALL'OVEST!!!
Ma facessero quello che vogliono, sono padroni della propria vita e della propria esistenza no? Contenti loro...
P.s.
Più che altro io non indosserei mai quella camicia che ha il tizio nell'immagine di destra per non parlare del colore dei pantaloni...
Ah comunque quello sulla destra è Gackt, un famosissimo cantante e modello (molti personaggi della square-enix sono nati in parte grazie a lui ). Gackt ha un fascino e un modo di fare tutto suo, non penso proprio che lo stereotiperei come "erbivoro".
@Tumassa le giapponesi lamentano che i proprio connazionali sono più freddi e meno propensi a dimostrare i propri sentimenti rispetto agli stranieri (che poi le giapponesi dopo il matrimonio da dolci diventano dei feroci generali dell'esercito è un altro discorso ).
Comunque gli erbivori sono una piccola parte dei giapponesi, non pensate che tutti i maschi nipponici siano erbivori
=___= Gackt è DECISAMENTE L'OPPOSTO DELL'ERBIVORO. Fa di tutto per debellare questa nuova tendenza.
E invece cosa fa Repubblica? ... Lo mette proprio tra gli erbivori. Ahhh T_T Gackt-sama non ne sarebbe felice.
@Metal: il tizio a destra si chiama Eita, è un attore molto popolare in patria. Ha recitato in vari drama tra cui Nodame Cantabile e Kimi wa pet.
@Sen: davvero Eita sta per diventare papa?? io sono rimasta al matrimonio con Kimura Kaela…
Farsi pagare non vuol dire "ispirarsi"... e poi, il "fascino tutto suo" non è affatto suo, proviene dalla band che lo lanciò al grande pubblico, i MALICE MIZER, soprattutto dal primo chitarrista Mana (ma in realtà erano tutti così).
@Sissichan (mi sa che sei la Sissi che conosco)
Sappiamo com'è la stampa italiana...
<i>"Non voglio aver niente a che fare con degli erbivori come voi, fate ancora casino e vi sbranerò a morte!"</i>
Da omone peloso e carnivoro, passo.
Scherzi a parte l'articolo lo trovo un pò così, nel senso che bìnon credo ci sia tuta questa preoccupazione in merito, dai è una mod passeggera, e per quel che riguarda l'appetito di carne o di erba, ricordate che c'è l'istinto di sopravvivenza
Grazie per l'info, non ero al corrente della gravidanza di Kimura Kaela....
Un uomo è dai tempi della preistoria che rappresenta la forza e la virilità nella specie umana ed è predisposto ad esserlo anche anatomicamente: anche il ragazzo più magro può tirar fuori un bel po' di forza...è normale...è giusto!
Mah...d'accordo essere un po' meno bruti, d'accordo avere cura del proprio aspetto...però esiste una via di mezzo!
Non dico che debbano prendere a modello Kenshiro, però si dovrebbe tentare di sfornare manga con personaggi maschili più forti ed incisivi, visto il potere che hanno in Giappone!
Poi i Giapponesi sono sempre stati un popolo "strano" (non vedeteci nulla di offensivo in ciò), tutto ligio al dovere, all'immagine di fronte agli altri, alla riservatezza ma al tempo stesso così connaturato da una certa ambiguità, e dagli eccessi su qualsiasi linea.
Per cominciare, le foto sono MESSE A CASO, non rappresentano per nulla l'uomo erbivoro di cui si parla. A destra è Gackt; per noi piuttosto femminile, ok, ma rispetto ai cantanti giapponesi precedenti è stato un'assoluta ventata di "mascolinità", a partire dalla stessa voce, molto più bassa dei suoi colleghi.
L'articolo è carino ma pecca di generalismo: la tendenza è sì forte, ma gli erbivori puri sono pochi; vero invece che la loro presenza ha contagiato anche i non-erbivori verso una maggiore femminilizzazione, ma più che altro per l'aspetto e solo per i ragazzi giovanissimi, cioè in pratica quelli con meno di 22 anni, età a cui si laureano e iniziano a lavorare. Da impiegati, figuriamoci se si potrebbero conciare così; e fino al liceo, hanno le divise; quindi in pratica possono "sfograsi" solo negli anni dell'università. E tutto questo comunque riguarda solo l'aspetto esteriore.
Insomma, sarebbe come parlare del fenomeno degli otaku "patiti", quei giapponesi che vivono per i manga, e concludere che tutti i semplici appassionati di manga siano così. Fa notizia ma è una realtà deformata.
La novità non esiste; già nel Genji Monogatari, il romanzo più antico al mondo, risalente all'epoca di Heian (intorno all'anno 1000) si descrive il principe Genji come bellissimo tanto da sembrare una donna. Insomma, nella cultura giapponese la bellezza è una qualità legata alla femminilità, tant'è che neanche esiste una vera e propria parola per dire semplicemente di un uomo che sia "bello".
La mascolinità è venuta di moda dopo, con l'ascesa al potere dei samurai. I samurai ormai non comandano da un pezzo, quindi è normale che i loro valori vengano meno, che piaccia o no.
E beh, maschi italiani, per dirne una i giapponesi chiamano la nazionale italiana di calcio "Milano collection" per dire che sembra che debbano fare sfilate di moda più che dello sport.
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