Continuano in R2 le vicende di Lelouch, principe di Britannia, che intende vendicarsi nei confronti della sua patria per i tragici eventi che hanno colpito la sua famiglia. L'opportunità per farlo gli viene offerta da una strana ragazza che gli dona il potere di poter comandare la volontà delle persone, anche se con diverse importanti limitazioni.
La seconda serie esordisce con un primo episodio che riesce a spiazzare lo spettatore: gli sceneggiatori propongono una situazione che si discosta da quello che era lecito attendersi dopo il finale della prima stagione. Si tratta di un vero e proprio nuovo inizio, ben costruito e pensato per attirare nuovi appassionati, visto che anche chi non ha seguito la prima stagione può usarlo come base per entrare nel mondo di Code Geass. Sfortunatamente sarà anche il preludio ad una seconda serie che non è riuscita a soddisfare le mie aspettative, sebbene si riesca a risollevare grazie ad un bel finale che chiude completamente il cerchio e che, finalmente, si dimostra coerente con i personaggi ei loro iniziali obiettivi.
I più penalizzati dalla sceneggiatura proposta sono i personaggi secondari e il povero Suzaku, che spesso sembra agire in modo piuttosto incoerente e puramente funzionale alla trama, e che pertanto non riesce ad acquisire lo spessore che gli era stato infuso nella prima stagione. Ma l'incoerenza colpisce un po' tutti, con una Nunnally che si ritrova in una situazione al limite del paradossale e decide, senza costrizione, di prendere decisioni che mi sono sembrate totalmente contrarie al personaggio che pensavo di aver conosciuto nei primi 25 episodi. Non solo i protagonisti e i comprimari, ma anche gli eventi e gli stessi poterti sono stati piegati senza troppi scrupoli alle necessità del momento, tutto in onor della spettacolarità e dei continui colpi di scena, che sono la molla che rendono la serie sempre interessante. La voglia di vedere cosa succede vi impedirà di mollarla, tuttavia in me cresceva costantemente un sentimento di frustrazione per quello che vedevo.
Anche le battaglie e i mecha hanno subito un'evoluzione continua: se nella prima serie le differenze tra i mezzi erano minime e la differenza la facevano le tattiche e i piani di Zero, ora le sorti della guerra sono sulle spalle di poche individualità, che guidano mezzi che con un solo colpo possono annientare centinaia di mecha standard. Ci si trova davanti quindi a duelli più entusiasmanti, che tuttavia tolgono ulteriore profondità a Code Geass R2.
Si passa poi dalla gestione dello scenario giapponese, con i propri intrighi e fazioni interne al Paese, alla globalizzazione del conflitto. Si parte dalla Cina per poi passare agli altri stati asiatici e all'Europa. Anche in questo caso gli sceneggiatori cercano di far cogliere allo spettatore le abilità politiche di Zero, tuttavia l'estrema esemplificazione con la quale si deve forza di cose trattare uno scenario tanto vasto rendono il tutto poco verosimile e superficiale, proponendo una situazione che secondo la mia opinione non regge.
Nonostante tutti questi problemi, Code Geass R2 mi è alla fine piaciuto, non posso che ammettere che tra un colpo di scena e l'altro, per quanto mi sembrassero forzati, avevo voglia di proseguire e vedere dove l'anime andare a parare. Riesce a tenere quasi sempre un buon ritmo narrativo e propone episodi che staccano dagli onnipresenti intrighi e scontri, intramezzando alcune situazioni, che avrebbero potuto diventare pesanti e ripetitive, con momenti ben più leggeri, di ambientazione scolastica, in cui c'è persino spazio anche per qualche questione di cuore, seppur solo accennata. Inoltre, come ho già scritto, ho apprezzato anche il finale: quando ormai ero preparato al peggio, gli sceneggiatori sono riusciti chiudere le vicende in modo efficace e intelligente.
Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire: Code Geass R2 visivamente è molto gradevole, grazie ad un design curato e animazioni efficaci e a tratti molto accattivanti, ed ha una bella colonna sonora.
Pur trovando diversi aspetti di questa produzione controversi, mi sento di consigliarla in quanto riesce ad appassionare e si lascia vedere con estremo piacere. Non posso negare che la vedo come un'occasione sprecata, Code Geass aveva molte più potenzialità di quelle che ha espresso. Rimane tuttavia un buon anime che merita di essere seguito e che ho deciso di collezionare in DVD.
Dynit ci propone un'edizione di ottimo livello ad un prezzo direi più che adeguato. Per l’adattamento e il doppiaggio è stata ovviamente seguita la stessa linea della prima serie, ed entrambi non si discostano dalla versione vista in TV. Tra gli extra merita una segnalazione il corposo booklet, davvero realizzato con cura e da solo meritevole di essere collezionato dagli appassionati di Code Geass.
Immagini tratte dallo splendido booklet
La seconda serie esordisce con un primo episodio che riesce a spiazzare lo spettatore: gli sceneggiatori propongono una situazione che si discosta da quello che era lecito attendersi dopo il finale della prima stagione. Si tratta di un vero e proprio nuovo inizio, ben costruito e pensato per attirare nuovi appassionati, visto che anche chi non ha seguito la prima stagione può usarlo come base per entrare nel mondo di Code Geass. Sfortunatamente sarà anche il preludio ad una seconda serie che non è riuscita a soddisfare le mie aspettative, sebbene si riesca a risollevare grazie ad un bel finale che chiude completamente il cerchio e che, finalmente, si dimostra coerente con i personaggi ei loro iniziali obiettivi.
I più penalizzati dalla sceneggiatura proposta sono i personaggi secondari e il povero Suzaku, che spesso sembra agire in modo piuttosto incoerente e puramente funzionale alla trama, e che pertanto non riesce ad acquisire lo spessore che gli era stato infuso nella prima stagione. Ma l'incoerenza colpisce un po' tutti, con una Nunnally che si ritrova in una situazione al limite del paradossale e decide, senza costrizione, di prendere decisioni che mi sono sembrate totalmente contrarie al personaggio che pensavo di aver conosciuto nei primi 25 episodi. Non solo i protagonisti e i comprimari, ma anche gli eventi e gli stessi poterti sono stati piegati senza troppi scrupoli alle necessità del momento, tutto in onor della spettacolarità e dei continui colpi di scena, che sono la molla che rendono la serie sempre interessante. La voglia di vedere cosa succede vi impedirà di mollarla, tuttavia in me cresceva costantemente un sentimento di frustrazione per quello che vedevo.
Anche le battaglie e i mecha hanno subito un'evoluzione continua: se nella prima serie le differenze tra i mezzi erano minime e la differenza la facevano le tattiche e i piani di Zero, ora le sorti della guerra sono sulle spalle di poche individualità, che guidano mezzi che con un solo colpo possono annientare centinaia di mecha standard. Ci si trova davanti quindi a duelli più entusiasmanti, che tuttavia tolgono ulteriore profondità a Code Geass R2.
Si passa poi dalla gestione dello scenario giapponese, con i propri intrighi e fazioni interne al Paese, alla globalizzazione del conflitto. Si parte dalla Cina per poi passare agli altri stati asiatici e all'Europa. Anche in questo caso gli sceneggiatori cercano di far cogliere allo spettatore le abilità politiche di Zero, tuttavia l'estrema esemplificazione con la quale si deve forza di cose trattare uno scenario tanto vasto rendono il tutto poco verosimile e superficiale, proponendo una situazione che secondo la mia opinione non regge.
Nonostante tutti questi problemi, Code Geass R2 mi è alla fine piaciuto, non posso che ammettere che tra un colpo di scena e l'altro, per quanto mi sembrassero forzati, avevo voglia di proseguire e vedere dove l'anime andare a parare. Riesce a tenere quasi sempre un buon ritmo narrativo e propone episodi che staccano dagli onnipresenti intrighi e scontri, intramezzando alcune situazioni, che avrebbero potuto diventare pesanti e ripetitive, con momenti ben più leggeri, di ambientazione scolastica, in cui c'è persino spazio anche per qualche questione di cuore, seppur solo accennata. Inoltre, come ho già scritto, ho apprezzato anche il finale: quando ormai ero preparato al peggio, gli sceneggiatori sono riusciti chiudere le vicende in modo efficace e intelligente.
Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire: Code Geass R2 visivamente è molto gradevole, grazie ad un design curato e animazioni efficaci e a tratti molto accattivanti, ed ha una bella colonna sonora.
Pur trovando diversi aspetti di questa produzione controversi, mi sento di consigliarla in quanto riesce ad appassionare e si lascia vedere con estremo piacere. Non posso negare che la vedo come un'occasione sprecata, Code Geass aveva molte più potenzialità di quelle che ha espresso. Rimane tuttavia un buon anime che merita di essere seguito e che ho deciso di collezionare in DVD.
Dynit ci propone un'edizione di ottimo livello ad un prezzo direi più che adeguato. Per l’adattamento e il doppiaggio è stata ovviamente seguita la stessa linea della prima serie, ed entrambi non si discostano dalla versione vista in TV. Tra gli extra merita una segnalazione il corposo booklet, davvero realizzato con cura e da solo meritevole di essere collezionato dagli appassionati di Code Geass.
Immagini tratte dallo splendido booklet
Condivido appieno. Molte, molte di più. Tutta colpa della sceneggiatura.
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