È definitivamente tramontato, concludendosi in un nulla di fatto, il progetto per trasporre in una serie televisiva il manga realizzato da Tadashi Kawashima e Adachitoka, Alive – Evoluzione Finale (Alive – Saishu Shinka teki Shonen).
Lo ha confermato a fine maggio la redazione della rivista Monthly Shonen Magazine di Kondansha, che in Giappone ha pubblicato il manga. Il progetto era partito con le migliori intenzioni nel giugno del 2008, con l’affidamento della produzione dell’anime al noto studio Gonzo (Last Exile, Welcome to the N.H.K., Rosario + Vampire), in coproduzione con lo studio AIC (Asu no Yoichi, Burn UP!, Oh, Mia Dea!).
L’anno successivo, però, Gonzo ha dovuto fronteggiare un profondo dissesto finanziario con molti tagli al personale, culminato nel delisting della compagnia dalla borsa di Tokyo e con la vendita della sua sussidiaria specializzata nella produzione di videogiochi, Gonzo Rosso, che ha portato all’interruzione di molti dei lavori in corso, tra cui anche Alive.
Le persone coinvolte nel progetto hanno fatto il possibile per non abbandonarlo, senza però riuscire nell’intento.
Alive narra la storia di Taisuke Kano, uno studente giapponese, orfano dei genitori, che vive una vita del tutto ordinaria insieme alla sorellina Yoko e agli amici di scuola. Un giorno, però, “qualcosa” giunge sulla Terra, dopodiché in tutto il mondo inizia una spaventosa ondata di suicidi a catena. Lo stesso Taisuke è colpito dall’intento suicida, ma riesce a resistere all’impulso. Tuttavia, si accorgerà che sia lui che diverse persone a lui vicine sono in qualche modo cambiate, forse evolute in un nuovo stadio del genere umano.
Il manga è pubblicato in Italia da GP Publishing ed è giunto nel giugno di quest’anno al nono volume dei 21 complessivi che compongono l’opera.
Lo ha confermato a fine maggio la redazione della rivista Monthly Shonen Magazine di Kondansha, che in Giappone ha pubblicato il manga. Il progetto era partito con le migliori intenzioni nel giugno del 2008, con l’affidamento della produzione dell’anime al noto studio Gonzo (Last Exile, Welcome to the N.H.K., Rosario + Vampire), in coproduzione con lo studio AIC (Asu no Yoichi, Burn UP!, Oh, Mia Dea!).
L’anno successivo, però, Gonzo ha dovuto fronteggiare un profondo dissesto finanziario con molti tagli al personale, culminato nel delisting della compagnia dalla borsa di Tokyo e con la vendita della sua sussidiaria specializzata nella produzione di videogiochi, Gonzo Rosso, che ha portato all’interruzione di molti dei lavori in corso, tra cui anche Alive.
Le persone coinvolte nel progetto hanno fatto il possibile per non abbandonarlo, senza però riuscire nell’intento.
Alive narra la storia di Taisuke Kano, uno studente giapponese, orfano dei genitori, che vive una vita del tutto ordinaria insieme alla sorellina Yoko e agli amici di scuola. Un giorno, però, “qualcosa” giunge sulla Terra, dopodiché in tutto il mondo inizia una spaventosa ondata di suicidi a catena. Lo stesso Taisuke è colpito dall’intento suicida, ma riesce a resistere all’impulso. Tuttavia, si accorgerà che sia lui che diverse persone a lui vicine sono in qualche modo cambiate, forse evolute in un nuovo stadio del genere umano.
Il manga è pubblicato in Italia da GP Publishing ed è giunto nel giugno di quest’anno al nono volume dei 21 complessivi che compongono l’opera.
Sarebbe stato davvero un bell'anime considerando il manga...
Peccato veramente, contavo sulla realizzazione della serie animata per buttarmi su Alive, titolo che mi incuriosiva parecchio
Uno dei miei manga preferiti... Ormai è al primo posto poikè fma è finito... NOOOOOO ASPETTAVO CON ANSIA L'UCITA DELL ANIME...
Sono proprio dei C*****I questo avrebbe sfondato... Veramente un manga spettacolare... sniff sniff... vado a piangere...
Per quanto abbia interrotto la lettura del manga perché aveva iniziato a stancarmi, è sempre un dispiacere quando uno degli autori - che aveva comunque dimostrato di avere un grande talento - muore.
Peccato.
Peccato che la Gonzo sia fallita, quando animava anime non originali faceva dei gran bei anime.
Mi dispiace per lo sceneggiatore, non sapevo della malattia.
Come darti torto
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