Il mercato degli anime in Italia è in crisi?
Con Yamato Video che viaggia a regime ridotto, anche se si sono visti in questi giorni dei segni di ripresa, Dynit è rimasto l’unico editore italiano sul mercato e, nonostante la cura profusa nelle sue edizioni e l’attenzione nel scegliere i titoli, ammette che restare a galla non è cosa facile.
D’altra parte, la popolarità di anime e manga non è certo in declino, anzi, gli appassionati crescono di numero e diventano sempre più un soggetto commercialmente interessante. Come arrivare alle loro tasche e trarre profitto dalla loro passione?
Il mercato negli ultimi 10 anni è cambiato parecchio e onestamente la cosa non può che farmi piacere, non me ne vogliano gli editori. Sfortunatamente ricordo ancora l’agonia passata per vedere Evangelion quando al tempo le VHS erano in pratica l’unico modo per vedere gli anime e l’edizione italiana fu diluita in anni e anni; così come ben ricordo le tante ‘sole’ prese dopo aver comprato alcune VHS a scatola quasi chiusa.
Negli anni ’90 e nei primi anni del nuovo millennio gli editori potevano contare su appassionati che acquistavano anche titoli di livello mediocre. La visione nella maggior parte dei casi avveniva dopo l’acquisto e a quel punto interessava poco che l’anime piacesse o meno all’acquirente, intanto era stato venduto.
Acquisto --> Visione --> Giudizio --> l’appassionato acquista per vedere, è costretto a farlo
Con il passare degli anni, complici anche alcuni comportamenti poco seri di alcuni editori, che hanno iniziato ad affollare il mercato con sempre più titoli mediocri e che sempre più spesso allungavano a dismisura il tempo che intercorreva fra una uscita e l’altra, le cose iniziarono a cambiare. Tuttavia, l’appassionato non aveva molte scelte, almeno fino all’avvento delle connessioni ADSL. Internet modificò la situazione sbilanciandola finalmente dalla parte dell’appassionato, che non era più obbligato a subire quasi passivamente i palinsesti TV e le scelte degli editori. Grazie al fansub iniziò ad avere una scelta impressionante di anime e inizio a cambiare le proprie abitudini:
Visione --> Giudizio --> Acquisto (forse) = l’appassionato acquista quasi solo per collezionare
Come se non bastasse il calo nelle vendite, la concorrenza fra gli editori diventa più spietata, cosa che fa aumentare il prezzo delle licenze. Infine si alzano anche i costi di produzione, visto che gli appassionati, comprando soprattutto per collezione, diventano sempre più esigenti.
I margini diminuiscono molto e non tutti ce la fanno, ma c’è chi prova ad adattarsi e prova ad adottare nuove strategie. La situazione rimane tuttavia difficile: ci si possono permettere pochi errori e si deve differenziare l’offerta, cercando nuove fonti di reddito.
Sembra una situazione non recuperabile, ma ci stiamo dimenticando di un fattore importante: la base di appassionati c’è ed aumenta sempre di più. Sebbene una parte di appassionati della vecchia guardia diventi man mano meno appetibile commercialmente, nasce una nuova e ampia generazione di giovani appassionati, spesso incoraggiata dagli stessi genitori, che non disdegnano di rispolverare la propria vecchia passione in compagnia dei figli. Insomma, i vecchi appassionati hanno messo su famiglia e sfornano nuovi appassionati, che si aggiungono a quelli che già normalmente nascono grazie e TV, amicizie e media.
Essendoci gli appassionati, c’è mercato, ma è un mercato diverso da quello di 10 anni fa.
Il nuovo mercato offre spazio a nuovi soggetti che intendono sfruttarlo.
TV: iniziano a nascere canali tematici e un po’ tutti si accorgono che portare anime di qualità può attirare nuovi spettatori.
- Mediaset: dopo Dragon Ball modifica l’atteggiamento verso gli anime, dedica loro progressivamente più spazio e si avvale di adattamenti meno penalizzanti. Attivata la piattaforma a pagamento Mediaset Premium, vede negli appassionati di anime un possibile target e in pratica dedica loro un canale, Hiro, su cui sposta anche molte serie che prima avevano spazio sui canali non a pagamento.
- MTV: è la prima a puntare su serie per un pubblico più cresciuto e ad iniziare una collaborazione con gli editori del settore, dando loro una nuova possibilità di reddito e facendo conoscere serie più adulte. L’appuntamento con l’Anime Night è ormai un punto fisso dell’emittente.
- RAI: dopo anni di torpore, che avevano portato solo qualche lungometraggio a notte inoltrata, segue la strada di MTV con Rai 4, offrendo titoli inediti e di grande qualità, con un buon successo di pubblico.
- Sky: dopo qualche timido tentativo su diverse sue emittenti, arriva Cultoon, canale dedicato a cartoni considerati cult e, guarda caso, viene offerto un palinsesto pieno zeppo di anime. Non manca qualche inedito, ma la vera rivoluzione si ha proprio in questi giorni, grazie a Man-ga, che si presenta con una programmazione importante, ricca di inediti e serie di grande qualità.
Box da collezione: l’appassionato ormai non è più disposto a compare un anime ‘a rate’. L’ha già visto e non ha fretta di acquistare. L’editore deve puntare su un prodotto accattivante, in grado di far nascere nell’acquirente la voglia di inserirlo nella propria collezione. I DVD, e in futuro i blu-ray, saranno acquistati quasi esclusivamente da collezionisti e da nostalgici. Tanto che spesso, come accade al sottoscritto, rimangono nella libreria ancora incelofanati.
Grande distribuzione: alcuni titoli possono arrivare e vendere bene nella grande distribuzione. Hello Kitty, Barbapapà, Dragon Ball, I Cavalieri dello Zodiaco, Ken il Guerriero, Holly e Benji, ecc… si possono trovare tranquillamente nei centri commerciali e, se offerti a buoni prezzi, essere inclusi negli acquisti d’impulso di persone che mai li avrebbero cercati nelle fumetterie. Diventa quindi fondamentale per gli editori assicurarsi titoli di questo tipo.
Si può parlare davvero di mercato in crisi?
Forse, per qualcuno sicuramente. Per altri, invece, assolutamente no.
E per gli appassionati?
Per noi le cose vanno molto bene e non vedo cambiamenti in negativo a breve termine. Un discorso egoistico, ma è la verità.
Al contrario di una volta, possiamo vederci tutto quanto viene prodotto in animazione, se si ha la voglia di leggersi i sottotitoli in italiano o in inglese. I più pigri possono comunque seguire anime di qualità in TV, con una buona scelta di titoli. Tutto questo gratis e trovo sia giusto che continui ad essere così.
E’ comunque importante che ogni appassionato supporti le serie che ama e le collezioni, come riconoscimento nei confronti di chi le ha prodotte e realizzate. Lo può fare comprando i DVD, i gadget e anche seguendole in TV. Tutti dovrebbero poter vedere quello che vogliono gratis, ma ognuno nel suo piccolo dia in cambio quello che può permettersi, acquistando e supportando le serie che ama, altrimenti il sistema prima o poi collasserà.
Con Yamato Video che viaggia a regime ridotto, anche se si sono visti in questi giorni dei segni di ripresa, Dynit è rimasto l’unico editore italiano sul mercato e, nonostante la cura profusa nelle sue edizioni e l’attenzione nel scegliere i titoli, ammette che restare a galla non è cosa facile.
D’altra parte, la popolarità di anime e manga non è certo in declino, anzi, gli appassionati crescono di numero e diventano sempre più un soggetto commercialmente interessante. Come arrivare alle loro tasche e trarre profitto dalla loro passione?
Il mercato negli ultimi 10 anni è cambiato parecchio e onestamente la cosa non può che farmi piacere, non me ne vogliano gli editori. Sfortunatamente ricordo ancora l’agonia passata per vedere Evangelion quando al tempo le VHS erano in pratica l’unico modo per vedere gli anime e l’edizione italiana fu diluita in anni e anni; così come ben ricordo le tante ‘sole’ prese dopo aver comprato alcune VHS a scatola quasi chiusa.
Negli anni ’90 e nei primi anni del nuovo millennio gli editori potevano contare su appassionati che acquistavano anche titoli di livello mediocre. La visione nella maggior parte dei casi avveniva dopo l’acquisto e a quel punto interessava poco che l’anime piacesse o meno all’acquirente, intanto era stato venduto.
Acquisto --> Visione --> Giudizio --> l’appassionato acquista per vedere, è costretto a farlo
Con il passare degli anni, complici anche alcuni comportamenti poco seri di alcuni editori, che hanno iniziato ad affollare il mercato con sempre più titoli mediocri e che sempre più spesso allungavano a dismisura il tempo che intercorreva fra una uscita e l’altra, le cose iniziarono a cambiare. Tuttavia, l’appassionato non aveva molte scelte, almeno fino all’avvento delle connessioni ADSL. Internet modificò la situazione sbilanciandola finalmente dalla parte dell’appassionato, che non era più obbligato a subire quasi passivamente i palinsesti TV e le scelte degli editori. Grazie al fansub iniziò ad avere una scelta impressionante di anime e inizio a cambiare le proprie abitudini:
Visione --> Giudizio --> Acquisto (forse) = l’appassionato acquista quasi solo per collezionare
Come se non bastasse il calo nelle vendite, la concorrenza fra gli editori diventa più spietata, cosa che fa aumentare il prezzo delle licenze. Infine si alzano anche i costi di produzione, visto che gli appassionati, comprando soprattutto per collezione, diventano sempre più esigenti.
I margini diminuiscono molto e non tutti ce la fanno, ma c’è chi prova ad adattarsi e prova ad adottare nuove strategie. La situazione rimane tuttavia difficile: ci si possono permettere pochi errori e si deve differenziare l’offerta, cercando nuove fonti di reddito.
Sembra una situazione non recuperabile, ma ci stiamo dimenticando di un fattore importante: la base di appassionati c’è ed aumenta sempre di più. Sebbene una parte di appassionati della vecchia guardia diventi man mano meno appetibile commercialmente, nasce una nuova e ampia generazione di giovani appassionati, spesso incoraggiata dagli stessi genitori, che non disdegnano di rispolverare la propria vecchia passione in compagnia dei figli. Insomma, i vecchi appassionati hanno messo su famiglia e sfornano nuovi appassionati, che si aggiungono a quelli che già normalmente nascono grazie e TV, amicizie e media.
Essendoci gli appassionati, c’è mercato, ma è un mercato diverso da quello di 10 anni fa.
Il nuovo mercato offre spazio a nuovi soggetti che intendono sfruttarlo.
TV: iniziano a nascere canali tematici e un po’ tutti si accorgono che portare anime di qualità può attirare nuovi spettatori.
- Mediaset: dopo Dragon Ball modifica l’atteggiamento verso gli anime, dedica loro progressivamente più spazio e si avvale di adattamenti meno penalizzanti. Attivata la piattaforma a pagamento Mediaset Premium, vede negli appassionati di anime un possibile target e in pratica dedica loro un canale, Hiro, su cui sposta anche molte serie che prima avevano spazio sui canali non a pagamento.
- MTV: è la prima a puntare su serie per un pubblico più cresciuto e ad iniziare una collaborazione con gli editori del settore, dando loro una nuova possibilità di reddito e facendo conoscere serie più adulte. L’appuntamento con l’Anime Night è ormai un punto fisso dell’emittente.
- RAI: dopo anni di torpore, che avevano portato solo qualche lungometraggio a notte inoltrata, segue la strada di MTV con Rai 4, offrendo titoli inediti e di grande qualità, con un buon successo di pubblico.
- Sky: dopo qualche timido tentativo su diverse sue emittenti, arriva Cultoon, canale dedicato a cartoni considerati cult e, guarda caso, viene offerto un palinsesto pieno zeppo di anime. Non manca qualche inedito, ma la vera rivoluzione si ha proprio in questi giorni, grazie a Man-ga, che si presenta con una programmazione importante, ricca di inediti e serie di grande qualità.
Box da collezione: l’appassionato ormai non è più disposto a compare un anime ‘a rate’. L’ha già visto e non ha fretta di acquistare. L’editore deve puntare su un prodotto accattivante, in grado di far nascere nell’acquirente la voglia di inserirlo nella propria collezione. I DVD, e in futuro i blu-ray, saranno acquistati quasi esclusivamente da collezionisti e da nostalgici. Tanto che spesso, come accade al sottoscritto, rimangono nella libreria ancora incelofanati.
Grande distribuzione: alcuni titoli possono arrivare e vendere bene nella grande distribuzione. Hello Kitty, Barbapapà, Dragon Ball, I Cavalieri dello Zodiaco, Ken il Guerriero, Holly e Benji, ecc… si possono trovare tranquillamente nei centri commerciali e, se offerti a buoni prezzi, essere inclusi negli acquisti d’impulso di persone che mai li avrebbero cercati nelle fumetterie. Diventa quindi fondamentale per gli editori assicurarsi titoli di questo tipo.
Si può parlare davvero di mercato in crisi?
Forse, per qualcuno sicuramente. Per altri, invece, assolutamente no.
E per gli appassionati?
Per noi le cose vanno molto bene e non vedo cambiamenti in negativo a breve termine. Un discorso egoistico, ma è la verità.
Al contrario di una volta, possiamo vederci tutto quanto viene prodotto in animazione, se si ha la voglia di leggersi i sottotitoli in italiano o in inglese. I più pigri possono comunque seguire anime di qualità in TV, con una buona scelta di titoli. Tutto questo gratis e trovo sia giusto che continui ad essere così.
E’ comunque importante che ogni appassionato supporti le serie che ama e le collezioni, come riconoscimento nei confronti di chi le ha prodotte e realizzate. Lo può fare comprando i DVD, i gadget e anche seguendole in TV. Tutti dovrebbero poter vedere quello che vogliono gratis, ma ognuno nel suo piccolo dia in cambio quello che può permettersi, acquistando e supportando le serie che ama, altrimenti il sistema prima o poi collasserà.
"Guarda caso, e sottolineo guarda caso, sono ancora una volta degli utenti anonimi (vabbè che lo sono anch' io XD) che s' atteggiano a professorini per il gusto di fare, che guarda caso, passano proprio di quì ed intervengono giusto così per andare contro. Non dico che uno debba
essere d' accordo in tutto e per tutto, ma neanche andare conto per il gusto di farlo. E non dite che non è vero perchè è così. Queste cose secondo me non si avrebbero mai il coraggio di dirle in faccia. È giusto solo un divertimento."
Io non sono un utente anomino, eppure non concordo con ciò che viene espresso nell'articolo, palesemente e ingenuamente a favore di Fansub e qualsiasi altra forma di visione gratuita di anime e manga. Vedere anime 15 anni fa era sicuramente più dispendioso. Seguire una serie
come Evangelion è stato decisamente esacerbante, col ritmo di un paio di vhs all'anno. Ma occorrerebbe sempre tenere in considerazione che gli anime non sono un bene primario: si può dire che costino troppo (fatto indubbio), ma non che il prezzo debba essere basso perchè altrimenti non riusciamo a comprarli. Il mercato è in crisi? Be', se così non fosse il numero di editori anime aumenterebbe, o si manterrebbe quantomeno costante, invece di diminuire. Preferite così tanto leggervi i sottotiloli invece di sentirvi i dialoghi in italiano? Se è così credo che in futuro sarete tutti accontentati. Dal canto mio, io odio i sottotitoli, visto che se devo leggere non posso godermi appieno l'immagine sullo schermo.
Faccio notare come io stia solo esprimendo la mia opinione, e anche se non è condivisa dalla
maggioranza degli utenti, poco importa. Posso avere un parere diverso dagli altri, giusto? E sarebbe bene
che opinioni anche discordanti da quelle dei soliti utenti più "influenti" degli altri non venissero inibite; altrimenti il sito si avvierebbe verso la medesima sterilità che prima o poi tende ad affliggere un po' tutti i forum in rete.
detto questo per aprire e chiudere una parentesi,aggiungo a quanto detto prima che le soluzioni che ci portano ad uscire dalla crisi e dal paittismo degli ultimi periodi in cui sono interessati manga e anime è quello di fare delle proposte che siano davvero convenienti e alternative,perchè purtroppo della qualità artistica delle opere attuali e di come le medesime vengono vergognosamente gestite da chi ne ha i diritti ci facciamo il bidet.
in secondo luogo la proposta è che NESSUNA delle reti tematiche sia a pagamento,per gli anime,mantenere inalterati i prezzi dei manga e con una gestione più attenta le risorse sarebbero i primi motivi per rialzare la testa.
proporrei reti tematiche gratis come vetrina per le nuove opere,almeno una decina di episodi,se piacciono bisogna pagare i restanti episodi della serie,se proprio si vuole avere una piattaforma a pagamento,ma tutte le altre devono essere di usufrutto per tutti,non dobbiamo permettere che gli anime diventino un prodotto di elite,visto che da quando sono giunti in italia a fine anni 70,non si pagavano se non per il canone rai (cito una canzone di renato zero "viva la rai,se sarai buono il tuo Mazinga vedrai,oppure no,dipende dal funzionario rai").
mi sembra quantomai inadatto affermare che le notizie qui riportate siano "pilotate" da utenti "influenti",come se ci fosse qui chissà quale mafia,qui siamo tutti uguali tra amici utenti,e ognuno può dire ciò che pensa liberamente,e senza nascondersi dietro a false dietrologie come negli esempi qui riportati sopra da alcuni utenti,abbiate il coraggio di dire SEMPRE ciò che pensate su qualsiasi e su chiunque,altrimenti siete VOI I PRIMI che danneggiate la divulgazione di certe notizie come questa,facendoci passare davanti ai capoccioni delle reti come il "popolino di nicchia di internet",invece è giusto far sentire forte la voce dell'aria che attualmente tira in italia,perchè solo determinate esigenze vengono soddisfatte,non dimentichiamoci che alcune persone hanno di fatto "cancellato" gli anime dalla rete generalista coi loro programmi.
non è certo colpa nostra.
Sia chiaro che non sto negando realtà come il fansub, p2p ecc che minano l'economia, al di là che siano o meno leciti che è un altro discorso infinito, ma la mediocrità nelle produzioni dell'ultimo decennio è una componente non da trascurare.
Una lunga serie di commenti concordi con me mi ci avrebbe fatto rimanere un po' male, speravo infatti che ci fosse chi non la pensasse come me e che magari scrivesse "hai scritto ca**ate", ecc...
Insomma, lungi da me a pilotare la discussione o coprire altre opinioni.
Opinioni che mi piace siano adeguatamente argomentate però, vedi il bel post di Darcia.
Ho fatto l'esempio di Evangelion, ma non è il solo: a memoria ricordo quanto accaduto con Giant Robot, o i più recenti scempi di Shin Vision, di cui ho ancora a casa serie monche. E di certo ne dimentico molti altri. E che dire poi di risparmiare settimane per prendere una ciofeca come Ladius? (giusto per ricordare la prima sola da me presa). Insomma, ora ho uno stipendio e posso permettermi quello che voglio, ma posso mettermi comunque nei panni di uno studente.
Sfortunatamente, è anche vero che le nuove generazioni sono abituate in modo diverso: se per me il gene della collezione pretende che le serie siano originali, a altri manari bastano come epsiodi sottotilati. E non è una bella cosa, perchè il fansub reggerà soltanto fino a quando chi ne usufruirà, si impegnerà anche a spendere in anime e a promuoverli. Appunto, come ho scritto e come ribadito anche da Darcia, si può sostenere il mercato non solo comprando un box, ma anche gadgets, seguirlo in TV, ecc...
In un mondo perfetto, fansub e editori convivrebbero e si aiuterebbero a vicenda. Non è un mondo perfetto, lo so bene e so che chi incarna il vero spirito con cui è nato il fansub sono la minoranza.
Ciò nonostante continuo a spingere in una direzione che sarà ingenua, che credo che sia l'unica che permetta agli appassionati di godersi alcune opere che in Italia comunque non arriverebbero mai, mercato florido o in crisi.
Essendoci mercato, le opportunità di guadagno ci sono: c'è solo da capire quale può essere il nuovo modo epr svuotare le tasche agli appassionati, ma non si può insistere con il vecchio "vuoi vedere anime? bene, paghi e prendi a scatola chiusa". Non può essere questo.
I potenziali interessati ci sono, che fare? Non lo so.
I punti in rosso nell'articolo sono 3 strade che alcuni hanno seguito, probabilmente non bastano.
E non credo che la repressione e il voler tornare ad un modello ormai vetusto sia la soluzione. Il modello "paga se vuoi vedere" non funziona più ed è un bene, e non credo si tornerà indietro. La direzione è "paga per colezionare quello che ti piace". Oppure "paga per vedere con maggiore comodità quello che ti piace".
Non è in crisi solo l'animazione, ma anche i produttori di serial americani, che si vedono gli episodi scaricati e visti grazie ai semrpe più diffusi lettori multimediali. Insomma, mi vedo Chuck anche senza avere mediaset premium o sky, e lo faccio quando voglio. E allora come faranno i produttori a recuperare quanto speso?
Difficile che lo faccia sperando di fermare l'hardcore fan che vuole vedere tutto e subito, una strada la troverà sempre. Devi dedicarsi ad un altra fascia che ha meno voglia di sbattersi.
Il problema c'è, ma non credo la soluzione sia quella di impedirmi di vedere le cose che voglio, come un tempo, e nemmeno è giusto che solo chi se lo può permettere possa vedersi gli anime.
Gli appassionati ci sono, sono convinto il mercato non morirà.
Vedremo che accadrà
Non è in crisi solo l'animazione, ma anche i produttori di serial americani, che si vedono gli episodi scaricati e visti grazie ai semrpe più diffusi lettori multimediali. Insomma, mi vedo Chuck anche senza avere mediaset premium o sky, e lo faccio quando voglio. E allora come faranno i produttori a recuperare quanto speso?
Difficile che lo faccia sperando di fermare l'hardcore fan che vuole vedere tutto e subito, una strada la troverà sempre. Devi dedicarsi ad un altra fascia che ha meno voglia di sbattersi."
questo credo sia uno dei particolari più importanti del discorso sinora intrapreso.
devono esserci delle offerte convenienti,sia da chi la fa che da chi la vuole ricevere.
da tenere presente DA CHI LA VUOLE RICEVERE,non DA CHI LA DEVE PER FORZA RICEVERE SOTTO ASTERISCHI SCRITTI IN MINUSCOLO.
se è vero che viviamo nel libero mercato e nella globalizzazione,è giusto che i termini vengano utilizzati per i loro veri scopi,non solo quelli di lucro dei proponenti e degli inserzionisti,il tempo in cui si poteva abbindolare una persona è finito prima ancora del rametto di sale di Wanna Marchi,per intenderci.
pertanto,credere di continuare a portare avanti politiche che DANNEGGIANO i prodotti come manga e anime,è giusto fermarsi e ammettere gli errori da parte dei proponenti di queste iniziative mediatiche.
è giusto anche da chi vuole ricevere i prodotti fermarsi e guardare quanti dindini ci sono nel portafoglio,a seconda della disponibilità economica,i fan giammai si costituiscono per qualcosa di soldi,anzi,i soldi si spendono anche di più contro le proprie possibilità economiche,pertanto è giusto che in tempi attuali si facciano delle valutazioni serie prima di decidere cosa comprare,tutto è diventato un investimento,prima ancora che un piacere di spendere per godere,perchè si ha la paura della futura inutilità di ciò che si è comprato,a parte wishlist e affini s'intende.
io credo che sia difficile stare da tutte e due le parti del "bancone",ma non ci sto al gioco al massacro dei pochi soldi disponibili per risollevare le sorti di editori allo sbando e in crisi,dovevano pensarci prima e rimboccarsi le maniche prima,come abbiamo fatto tutti noi adeguandoci ai tempi economici attuali,e con molte difficoltà.dicono di disporre di tante alternative e di tanti mezzi oggi per far arrivare i prodotti,e mi spiegate il perchè ancora continuano ad utilizzare gli stessi metodi,laddove in pochi coraggiosi hanno cambiato la tendenza senza essere minimamente seguiti?
la risposta è il topic,ovvero che il mercato degli anime in italia è in crisi,favolette difficilmente se ne possono raccontare in alternativa.
non sto dicendo che ci sia chissà quale Cupola a dettare legge. Faccio notare però che accade spesso che commenti diversi da quelli maggiormente condivisi vengano spesso attaccati con modi eccessivi, e spesso a farlo sono alcuni gruppi di utenti. Ciò può far perdere la pazienza agli utenti e alla fine potrebbe accadere che riamangano solo gli utenti che sono tutti concordi..cosa piuttosto triste, ma l'ho già visto accadere su vari siti, sugli argomenti più disparati. Detto questo, io la mia opinione la dico e non mi faccio tanti problemi.
@ Tacchan
Ho apprezzato il tuo ultimo intervento molto più dell'articolo. Ciò che non mi convince tanto è la visione ottimistica della situazione attuale. Mi spiego: in un mercato globale come quello attuale è effettivamente anacronistico che se io voglio vedere un anime bellissimo che so essere uscito in giappone, io debba aspettare che un editore magnanimo e lungimirante decida di far uscire proprio la serie che mi interessa. Sfortuna vuole che, a differenza di un qualunque oggetto materiale quale può essere un orologio, una PS3 ecc, che possono essere acquistati online senza troppe difficolta, per "oggetti" come anime e manga ci sia di mezzo la lingua giapponese, che di fatto impedisce un acquisto diretto. Che fare? Be', mi guardo in giro e trovo le puntate fansubbate; inizio a guardarle e le trovo fantastiche. Dunque problema risolto: mi scarico tutte le puntate e via.
Se alla fine un editore decide di acquistare i diritti e doppiare gli episodi, cosa succede? Probabilmente se io non avessi già finito di vedere la serie, potrei aspettare l'edizione italiana. Fa se ho già visto tutti gli episodi, mi andrà davvero di spendere un sacco di soldi per i dvd? Potrò farlo per una, due serie davvero meravigliose, ma non di più. A meno di non avere un grande spirito collezionistico.
Allargando il discorso alla collettività, non credo che siano in tanti ad avere questa volontà di acquistare una serie già vista. La maggior parte delle persone si accontenta di prodotti di scarsa qualità: basta guardare a quanta gente scarichi i film appena usciti con l'audio da "dentro una scatola".. Quindi non credo che un editore possa sostenersi solo coi dvd. Ma questo l'hai detto pure tu. Quali sono le altre strade? Be', una grossa emittente potrà decidere di acquisire i diritti e fare il lavoro al posto dell'editore. Il risultato, però, è che l'editore non potrà sopravvivere. Quanto alle emittenti, difficilmente farà vedere qualcosa di non commerciale o di un po' alternativo. Quindi per gli editori come Dynit e..Dynit la vedo nera. Dalle emittenti TV non mi aspetto granchè. Temo che dovrò farmi piacere i sottotitoli..
"Allora per alcuni generi di animazione il mercato c'è eccome, altrimenti perchè vendere a così poco?", mi chiesi, guardando stupito i due DVD di SugarBunnies Chocolat, serie di cui ho visto mezzo episodio e un pezzo di film sequel in giapponese senza fansub... e indovinate un po'? COMPRATO SUBITO!
Il prezzo fa la differenza, eccome! Ho preso DieBuster serie completa a 30€ (senza box cartonato), ero interessato a Noein che sto seguendo sul canale Dynit, ma lì di € ne volevano 100... magari per 7 DVD ci sta anche come costo, non dico di no, ma appunto, a parità di dischi ho speso per prodotti che comunque mi interessavano, ma spendendo molto meno. Non so se anni fa avrei preso al volo Golden Boy se mi costava 50€, sicuramente l'avrei recuperato, ma i 2 DVD li avrei presi con moltissima calma, mentre invece a 16€ li ho presi subito entrambi, e non dagli scatoloni dei megastore, ma fatti arrivare dalla videoteca del paesello.
Insomma, il prezzo influenza eccome, e secondo me dobbiamo SEMPRE premiare chi ci offre certi prezzi, non dico comprando tutto, ma in questi casi se il prezzo è basso direi che il "vecchio acquisto a scatola chiusa" ci può stare senza problemi...
ciò premesso,condivido i pareri di ilidor e kitaniano,che invece hanno ben capito quanto affermato in questo topic inserito da tacchan.
se agli acquirenti i soldi sono sempre gli stessi,o peggio ancora diminuiscono per via della crisi,non venite a dirmi che le strade intraprese possono avere comunque una via per cui chi c'èà alle stanze dei bottoni può ancora avere in pugno la situazione quando invece NON E' VERO.
è un periodo in cui oltre alle esigenze degli spettatori,bisogna venire incontro ai portafogli degli spettatori,se c'è una scorciatoia per evitare di pagare,anche chi paga e compra dopo,fa la scorciatoia vedendo prima di che prodotto si tratta coi sistemi informatici che conosciamo,non ci prendiamo in giro.
il fulcro di tutto ruota attorno all'economia e alla qualità dei prodotti,purtroppo non è più una questione di etti di mortadella al supermercato qualità-prezzo,ormai questo discorso si fa in ogni settore,e se si ha la possibilità,come in questo caso di internet,la si prova,la si giudica,e forse poi la si compra,in base a tutti questi parametri,parametri dettati dalla crisi,prima non c'era tutta sta crisi e ci si strafregava se una vhs costava 40mila lire,la si comprava lo stesso,e chi non poteva se la faceva prestare o la noleggiava dalla videoteca,se c'era la disponibilità.
chi è rimasto con vecchie ideologie di proporre merce,e comunque crede di poterle propinare con prezzi assurdi,ha sbagliato indirizzo.
speranze di compromessi ce ne saranno,ma se le condizioni economiche precipiteranno ancora,vedrete che NEMMENO i compromessi basteranno più,a mio avviso siamo all'inizio del cambiamento,ma solitamente i cambiamenti si fanno dopo le catastrofi perchè siamo in italia,e durano soltanto nel periodo di visibilità della catastrofe,poi "passato il santo,passata la festa" ritorneranno a fare i loro porci comodi,imponendo le loro assurdità di mercato,perchè l'italiano è un credulone,come già vi dissi addietro,se le beve tutte da questi signori che fanno il marketing tramite tessere politiche e poi vengono a rovinarci la nostra esistenza con prezzi assurdi per l'intrattenimento,e come già vi ho detto decine di anni addietro l'intrattenimento degli anime in tv si pagava sotto forma di canone rai a malapena,punto.
adesso in molti si sono montati la testa coi diritti e sovradiritti,manco se stai pagando tasse e accise su sigarette e liquori,ma stiamo scherzando?
lo capiranno questi signori quando dal nulla che hanno costruito il loro impero sui nostri soldi,spariranno nel nulla senza soldi di alcuno,e solo allora si potrà pianificare tutto da capo,altrimenti hai voglia a tenerci il vecchio che avanza,e di questi tempi non si contano le "campane" da sentire prima di fare un acquisto basato sull'intrattenimento come lo è un anime,bisogna essere fortunati a trovare la vera offerta,ciò in pratica che è davvero degna di fregiarsi di tale nome.
Il fansub non avrebbe più ragione di esistere, l'appassionato sarebbe disposto a spendere per un prodotto ufficiale senza neanche il rischio di errori di traduzione e il mercato rimarrebbe florido.
Certo, non ci sarebbe spazio più per gli editori italiani (o stranieri in genere), ma non credo che sarebbero in molti a piangerne la perdita.
Oppure scaricherebbero direttamente le versioni ufficiali.
Anche perché, non so quanti comprerebbero con i prezzi dell'home video giapponese...
"Certo, non ci sarebbe spazio più per gli editori italiani (o stranieri in genere), ma non credo che sarebbero in molti a piangerne la perdita."
Dillo a chi lavora o vorrebbe lavorare nel settore.
Dillo a chi crede che il (buon) doppiaggio sia ancora un ottimo modo per vedere un'opera.
Dillo infine a chi non vorrebbe vedere gli anime ghettizzati in un piccolo cerchio semi massonico fatto di pochi eletti (=otaku) prontissimi a levare sugli scudi i prodotti più infimi.
Saluti
Visti i prezzi che ci sono là e visto che il prodotto lo dovrebbero proporre a più mercati ufficialmente credo che il livellamento sarebbe verso l'alto non certo verso il basso.
Quindi, dvd con due o tre episodi a prezzi assurdi.
Il doppiaggio non lo si pagherebbe, certo, ma il costo di produzione delle animazioni sì, cari miei.
E che qualcuno non si azzardi a dire che i sottotitoli italiani nei dvd giapponesi servirebbero agli studi d'animazione per "farsi pubblicità", eh...
Sicuri che ci sarebbe la fila per comprarli qua in italia? Sì, la fila ci sarebbe per scaricarli, certo!
Saluti
Scusa Tacchan, ma sono in totale disaccordo con tutto ciò che affermi in questa conclusione. Innanzitutto non sta scritto da nessuna parte che uno debba poter accedere automaticamente e gratis a tutto quello che viene prodotto o messo in onda, ogni cosa che è immessa nel mercato dell'home video, proiettata al cinema o trasmessa in pay-per-view è giusto che sia pagata allo spettante. Parliamo di un servizio, la produzione e diffusione massiva di opere artistiche e d'intrattenimento, non dell'accesso all'acqua o della libertà di movimento. Per cui, mi sembra che quel 'dovrebbe' sia del tutto sbagliato, almeno da un punto di vista puramente etico. Semmai il discorso andrebbe affrontato nei suoi aspetti puramente pratici. Evoluzione dei mezzi tecnologici e circolazione delle idee sono sempre stati due fenomeni strettamente connessi, se c'è qualcosa che mi consente di attingere e diffondere contenuti altrui, che sia la stampa in ciclostile, il fotocopiatore, le registrazioni audio e video, il masterizzatore o, attualmente, internet, io opportunisticamente e legittimamente ne farò uso, come e quanto mi paia opportuno. Insomma, semplicemente non si può fermare lo scambio e la circolazione di informazioni, a maggiore ragione in un periodo storico di 'informazione totale' e in un regime di capitalismo democratico. E non è neanche vero che il sistema prima o poi collassi: semplicemente sarà costretto ad evolvere. Ben prima della nascita dell'home video o dei canali a pagamento ci fu il boom delle produzioni televisive e gli introiti derivavano semplicemente dalla vendita degli spazi pubblicitari. Probabilmente con internet si tornerà a una situazione di questo tipo, con i contenuti totalmente in chiaro e accessibili a chiunque e una rete sempre più compromessa dalla pubblicità (sul futuro delle tariffe degli abbonamenti non mi pronuncio). Naturalmente i collezionisti avranno sempre le loro gioie-da-otaku, con edizioni sempre più elaborate ma a prezzi sempre più alti. Voi cosa ne pensate?
Comunque io per prima lo ammetto, se una serie mi piace la compro altrimenti no... I box sono costosi se vuoi prenderti tante serie, senza contare poi che moltissimi anime sono irreperibili.Non è una scusa però; difatti di gente che guarda solo in streaming e si decanta Otaku cen' è davvero molta.
quindi se vogliamo farci continuare a prendere in giro da editori,direttori tv,inserzionisti e quant'altro perchè vogliamo continuare a fare i creduloni a tempo perso è un conto,un altro è avere tanto materiale a disposizione e per tutte le tasche o esigenze dello spettatore,e per tutte le tasche intendo anche per quelle completamente vuote,perchè continuare un filone di dietrologia nelle risposte,quando tutti sappiamo di aver diminuito da tanti anni il nostro potere d'acquisto,specie da quando è entrato il dannatissimo euro?
siamo tutti più poveri anche se lavoriamo e siamo stipendiati,e quindi meno capricci da permetterci,se continuano con queste politiche mediatiche,ed è logico che una parola come "risparmio" o "qualità prezzo" diventa quasi sacra.
eppoi sono soldi che si spendono per intrattenimento,non per ville o macchinoni fuoriserie,perchè traformare l'anime in qualcosa di elite,tutto ciò lo trovo sabgliatissimo.
- i DVD non li voglio più, non voglio comprare qualcosa che guardo una volta sola. Lo streaming lo pago se mi da dei vantaggi concreti: lo posso avere subito, lo posso avere sottotitolato a una qualità decente.
I DVD per me resterebbero solo per qualche serie che amo veramente, cioè la netta minoranza.
- Dillo a chi lavora/vorrebbe lavorare... non è un problema mio, non si mantegono in vita vecchi modelli di business solo per far mantenere il lavoro a chi ce l'ha. Questo è protezionismo.
il discorso comincia a cambiare coi flop,con serie deludenti,doppiaggi fin troppo mediocri e quant'altro rende un prodotto praticamente invendibile,che poi sono quelli in cui i proponenti cercano di farsi i migliori soldi venendoli con offerte "con l'asterisco" "all'interno di un box-pacchetto" del caso.
data l'inutilità quindi di certe logiche di mercato,è giusto quindi non scendere nemmeno a compromessi,una volta valutata la scarsità della semplice proposta,l'anime non si compra,è abbastanza chiaro il concetto.
Ti ha risposto gerry per me :O
Io pure vorrei essere un miliardiario, avere 10 ville con piscine e fare tutto il giorno quello che mi pare. La realtà non è questa.
Io nel mio campo (informatica) mi devo tenere aggiornato se voglio rimanere sul mercato. In un anno dove lavoro siamo passati da 200 a 50 consulenti. A Luglio ho visto 50 pesone essere mandate in cassa integrazione e tanti amici che hanno perso il lavoro. Mettiamoci in testa che o qui ognuno fa la sua parte oppure se dev'essere "ognun per sé" allora che lo sia per tutti senza distinzioni.
Il ragazzino vorrà vedere Naruto, One Piece o altri anime di massa (anche io da piccolo amavo questo genere di anime), ma non ha certo i soldi in tasca per comprarsi i dvd. Io che magari qualche soldo in tasca ce l'ho perché lavoro invece sono interessato a titoli di nicchia come Haibane Renmei o Kino no tabi. Magari in fansub posso anche dare un'occhiata a HSOD (per dire) ma non lo comprerei mai.
Quindi:
- naruto non lo compra nessuno perché i ragazzini non hanno i soldi.
- haibane è di nicchia, lo comprerebbero in pochi e non avrebbe resa.
E allora?
Allora il business si deve adeguare a quello che chiede il cliente.
Il cliente chiede la più ampia scelta possibile. Non ho detto che dovrebbero vendere per forza le edizioni giapponesi qui da noi (evidentemente non le hai mai acquistate, altrimenti ti renderesti conto dell'abisso che esiste al confronto di quelle nostrane), ma in Giappone quegli stessi anime vanno in TV (e spesso anche gratuitamente).
E quindi streaming, tv on demand e tutto ciò che le nuove tecnologie possono offrire.
Tacchan, il tuo ultimo discorso è molto pericoloso... non stiamo parlando di cultura (forse per voi lo è solo in questi casi) ma intrattenimento. Le possibilità di visione gratuita ci sono comunque (tv, satellite) e comunque i costi homevideo non sono a livelli proibitivi essendo anche calati nel tempo. E' GIUSTO che il lavoro venga retribuito o forse credete che solo chi fa un lavoro 'fisico' meriti uno stipendio?
Da domani quindi prima lavorate, poi SE il datore di lavoro è contento del risultato finale vi paga, sennò restate a bocca asciutta. Vi piacerebbe così? E' esattamente quello che state proponendo voi. Bello fare i propri interessi a discapito degli altri eh!
come è stato detto anche da altri utenti,molti hanno problemi anche di racimolare dindini piccoli,molti non lavorano e vanno avanti a paghette striminzite,chi lavora ed è stipendiato non sempre riesce a star dietro alle sue precedenti passioni.
in più si aggiungono le pretese degli editori e di chi è proponente di offerte che non sono degni di quel nome.
pertanto mi domando dove sia l'ottimismo,visto che il fallimento si sta avendo quasi su tutta la linea,il quasi è d'obbligo perchè ancora non è definitivo,ma si arriverà in tempi brevi,con l'andazzo portato attualmente,un comportamento da parte dei proponenti che sta uccidendo le loro reputazioni da una parte,e sta irritando in maniera pericolosa i fan dall'altra,laddove,nel momento in cui qualcuno dall'alto metterà dei paletti su internet ci sarà la guerra.
pertanto c'è da pensarne il più crasso dei pessimismi,non credi?
altro che premiati quando vuoi,siamo noi che premiamo se davvero merita,non che ci infilano in mezzo tanta palta mediatica senza senso,e i prossimi ad essere colpiti saranno le partite di calcio,poi vedrete,il troppo stroppia sempre,quando i proponenti esagerano,non se ne accorgono,e quando arriverà la catastrofe sarà troppo tardi.
anzi.
tutti questi allarmismi che stiamo causando,noi,secondo loro "popolino di internet di nicchia",sono una ragione che spinge questi signori a dire "non è vero,è bugia,vi trattiamo sempre bene,perchè dire il contrario,siete ingrati dopo i servizi offerti".
parlano come i burattinai da cui vengono comandati,altro che mafia qui nello scrivere i commenti,quella lì è la vera mafia,con tutti gli annessi e connessi.
una ladrata tra l'altro studiata a tavolino per fregare gli italiani creduloni di continuo,come già si fece a suo tempo con tele +1 per il cinema e tele+2 per lo sport,non bisognava permettere tutto questo lassismo di elite in italia,per nessun motivo.
quello che mi domando io è che per le schede dei cellulari siamo tutti furbi a cambiare da un operatore all'altro con estreme disinvolura per telefonare e messaggiare il più gratis possibile e per guardare un anime no?tra le altre cose i paletti con delle leggi ad personam che vogliono inserire in futuro saranno fatti apposta proprio per impedire queste libertà,sia a livello di telecomunicazioni che a livello di internet,cioè bisogna sempre pagare,altrimenti esci dall'elite.
ELITE E ANARCHIA PER L'ELITE,QUESTO VOGLIONO FARE.
tacchan ovviamente qui ricopre la posizione di webmaster e deve cercare di parlar bene,mi sembra logico,ma la realtà sappiamo tutti che dice ben altro,
fin quando godremo della libertà che ancora da qualche parte ci è concessa potremo portare avanti le nostre "politiche da borsellino degli spiccioli",quando ci toglieranno anche gli spiccioli,due saranno le strade,o la guerra dei fan per un ritorno all'antico oppure anime,e in seguito manga spariranno in punta di piedi allo stesso modo di come sono entrati nel nostro paese negli anni 90.
Bravo! Spero vivamente che questo modo di ragionare non si affermi mai anche se da sempre temo che questo livellamento verso il basso sia inevitabile. Vivo male, mangio male e quindi devo vedere anche male, diceva un certo personaggio in un certo film.
Poi, "Lo streaming lo pago se mi da dei vantaggi concreti: lo posso avere subito, lo posso avere sottotitolato a una qualità decente."
Tutto e subito, certo! Quanto dovrebbe essere il rapporto prezzo/vantaggi concreti? Chiedo perché non vorrei che quel "lo pago se" si trasformasse nella classica clausola pronta a scattar a ogni pié sospinto.
Ancora:" I DVD per me resterebbero solo per qualche serie che amo veramente, cioè la netta minoranza."
Ma allora li vuoi riguardare? Uhm, difficile però impostare un mercato sulle serie che tu ami veramente... minoranza o meno.
Infine:" non è un problema mio, non si mantegono in vita vecchi modelli di business solo per far mantenere il lavoro a chi ce l'ha. Questo è protezionismo."
Infatti, io mica predicavo il protezionismo. Quelle righe erano una risposta alla spocchia dimostrata da zelgadis in quel frangente. Sinceramente io credo nel miglioramento di una situazione non nella chiusura totale fondata nel menefreghismo.
Quindi, d'accordo nel trovare nuove soluzioni ma credo che il porta a porta, dal produttore al consumatore, il mercatino a km zero sia difficile da attuare in una produzione costosa come l'animazione...
Poi, è curioso notare che sia tu che zelgadis vi siete attaccati a questo punto della mia risposta senza analizzare il punto due (sul doppiaggio) e soprattutto il tre (sul rischio di creare una nicchia autoreferenziale assoluta).
Inoltre pure il problema dello scaricar direttamente i prodotti originali subbati ufficialmente in italiano pare non aver aizzato il vostro spirito critico/analitico da segugio.
Venendo al commento di zelgadis... qualcuno vuole spiegarmi perché ogni volta che si tenta di parlare di acquisto di anime originali salta fuori la storia dei miliardari? Nessuno qui sta dicendo di andar sul lastrico per comprare dvd! Certo, poi una mezza serata tra pizza e birreria rischia di costare più d'un dvd ma lì nessuno tira fuori la storia delle piscine e delle mega regge da mantenere...
Poi, zelgadis, il cliente di solito chiede tutto a poco o nulla, quindi è difficile accontentarlo soprattutto ora che si è abituato a percepire l'animazione giapponese come un prodotto da raggiungere gratuitamente e con facilità.
Per questo, anche la favola del prima vedo e poi compro rischia di non reggere dato che se la gente avesse visto tutto Lost mica si sarebbe buttata a comprarne i cofanetti in massa. Anzi, si sarebbero scagliati verso il finale o chissà in che cavillo che di sicuro non li avrebbe accontentati.
Infatti, se un tempo le vhs le si comprava e pure una serie con qualche difetto poteva risultare positiva nel complesso, ora son tutti alla ricerca della serie perfetta che o non esiste o non viene pubblicata qui da noi.
Quindi si torna al punto di partenza.
Ripeto, se mi dici che c'è bisogno d'una radicale revisione dei canali distributivi mi trovi d'accordo. Molto meno in sintonia mi trovi nel riconoscere dei dvd multi lingua la soluzione del problema.
Anche perché non è detto che la maniera che per te è ottimale possa valere come soluzione del problema.
P.S. beh, qualche dvd jappo l'ho acquistato. Intendo originali, non qualche edizione pirata. Certo, la qualità è alta ma è pur vero che alcune produzione nostrane non sfigurano affatto al confronto, parlo soprattutto del lavoro svolto da dynit. In effetti è forse un mito fin troppo popolare quello che vuole l'edizione giapponese sempre irraggiungibile. Per i manga può essere così viste le infime edizioni che girano qui da noi, ma per i dvd, insomma, la cosa varia da caso a caso.
Alla prossima
mezzo anime decente e pure censurato e 100 anime che fanno schifo,di cui si salva giusto qualche genialata mediatica spruzzata qua e là.
anch'io sostengo la diffusione gratuita degli anime e senza censure,nonchè con un doppiaggio italiano con nomi autorevoli e direttori che li guidano sempre al massimo della competenza,rispettando,specie per i nuovi anime di ultima generazione il discorso di averli il più vicino possibile alla trama originale (il discorso NON vale assolutament per anime datati,CHIARAMENTE).
NESSUNO deve in alcun modo mettere le mani sulla diffusione in rete e fare più il bello e cattivo tempo sui prezzi dei dvd,il mercato deve essere globalizzato,nel vero senso della parola,non in quello che intendono loro o alcuni utenti che qui li appoggiano pure,seppur involontariamente.
quando si vive in tempo di crisi economica la questione è anche più marcata,pertanto bisogna cercare sempre un modo per venir incontro alle esigenze degli spettatori,comunque paganti,ma non certo alle esosità dei proponenti che continuano a voler tentare di farcela da sotto il naso.
quindi più che giusto appoggiare tesi e teorie che più siù avvicinano alle esigenze di tutti,non di elite,MAI deve diventare l'intrattenimento degli anime un divertimento per pochi,a mio avviso ne viene meno anche la credibilità di siti tematici come questo,che da sempre si sono battuti per offrire A TUTTI l'argomento manga e anime con totale fruibilità,scelta e senza nessuna distinzione,i proponenti devono cominciare a prendere esempio da QUESTE realtà,da chi si confronta,a volte anche con toni accesissimi (son prezzi che si pagano,ma fanno davvero sentire la voce,perchè questa si chiama LIBERTA' DI PENSIERO).e da chi cerca di venire SEMPRE incontro a chiunque e a qualunque tipo di esigenza per soddisfare ogni utente,ogni utente che sicuramente avrà i suoi beniamini preferiti,ama altri titoli e ne critica altri,ma tutto sempre in maniera equa nei confronti di qualunque utente,capitano le divergenze,ma le divergenze sono il sale dei siti tematici dei topic e dei forum,chi non lo sa ancora è indietro anni luce dalla realtà.
pertanto ai capoccioni di nostra conoscenza delle tv e dell'editoria,anzichè perdere il vostro tempo in sproloqui contro chi finora vi ha nutrito con tutti i nostri dindini fin dai tempi delle lire e delle vhs,aggiornatevi sulla situazione e prendete atto del cambiamento in negativo dell'utenza,vi accorgerete che non sono poi tutte palle quelle che vengono affermate all'interno di siti come Animeclick.
prendetela come una barzelletta dai doppi sensi,la prima volta che la si ascolta non ridi,ma se ci pensi già dalla seconda volta in poi cominci a ridere e a volerla far tua per poterla raccontare agli altri.
difatti il mio pensiero è proprio questo.
se a questi signori riusciamo a trasmettere anche una infinitesima parte di quello che fin qui si è detto,laddove il concetto viene da loro appreso e messo poi davvero a conoscenza di tutti,a mio avviso questo sarà il miglior successo che da tutta questa discussione riusciremo ad ottenere,perchè come ben sapete,di elementi dalla "ciocca grigia" da cacciare in quei posti ce ne sono tanti,forse troppi,e allora il miglior modo per poter interagire con loro è quello di far sentire COMUNQUE la nostra opinione.
1.o mediaset trasmette anime su italia 1 oppure via tutti i cartoni da italia 1,le risorse a mio avviso non sono state gestite bene nel decennio 2000-2010,hanno reso molto di più coi precedenti responsabili della fascia ragazzi.
2.margaria va cambiato,con gente che collabora costantemente all'interno di siti tematici per anime
3.rai 4 deve intensificare l'offerta,va già bene,io comunque dividerei i "carichi dei prodotti importati" in tre parti: la parte dark e le novità su rai 4,per i ragazzini rai gulp e se la rai compra qualche diritto per qualche vecchia serie anime,le vedrei bene su rai 2 collocate in una buona fascia oraria,la mattina oppure alle 19 prima dei telefilm,o sacrificando un telefilm.
4.hiro NON DEVE ESSERE A PAGAMENTO,è uno dei più grandi errori commessi da mediaset,io sono convinto che il rilancio degli anime nel biscione dovrebbe partire proprio da qui,se rilancio deve essere.inserendo naruto e one piece all'interno di questo canale tematico ma non a pagamento io sono convinto che gli ascolti sarebbero notevoli.
5.boing va rivisto e risistemato come palinsesto,è diventato troppo dispersivo e pieno di repliche,perfino un canale free come iris è stato impostato meglio,invece boing ricorda più la5,due veri disastri,vanno corretti in corsa,i ragazzini meritano di più da questo canale.
6.i dvd e le offerte ad essi annessi non devono subire cambiamenti di prezzo,piccoli sconti devono essere fatti,non di più,ma per chi invece vuole aumentrarne i costi,deve invece mantenere i prezzi fissi,per via della crisi,in modo tale che nessuna delle due parti ne risente nell'acquisto.
7.se devono essere fatte delle offerte sui dvd,devono essere VANTAGGIOSE PER CHI COMPRA,altrimenti è meglio non farle,si ridicolizzerebbe l'editore che le propone.
8.nessun anime deve più essere censurato,se l'anime è da censurare,lo si manda in un canale tematico gratuito dopo le 22.30,così come si fa attualmente per i programmi non destinati ai bambini.sappiamo tutti che gli anime non sono tutti per quelli di piccola età,in giappone nascono per diversa fascia d'età,se si vuole essere vicini alla realtà del doppiaggio alle trame nipponiche,nonchè con la lettura dei manga,bisogna anche esserlo con le regole che sono in vigore lì.
9.internet deve essere sinonimo di libertà,nessuna museruola quindi su nessuno di chi fa elogi o critiche dentro siti tematici di anime,quindi bisogna opporsi alle leggi bavaglio che il governo italiano sta preparando già da qualche mese,evitare quindi azioni di oscurantismo politico e far in modo che questi "grigioni" sappiano che nessuna libertà,di vedere e giudicare un prodotto di intrattenimento,deve essere compromessa da alcuno.
10.se ci sono degli anime scadenti,vanno dirottati su reti locali,che comunque beneficerebbero di un nuovo prodotto,come si faceva un tempo,e se si producono dvd dei medesimi devono essere in offerta fin dalla loro uscita,laddove i giudizi dùper stabilire se un anime è buono o meno in italia,a mio avviso,devono essere decisi dall'editore in consulta con almeno una quindicina di siti tematici autorevoli in italia,ovvero siti che sanno benissimo "maneggiare e padroneggiare la materia",allo stesso modo di come si fa nelle mostre del cinema per giudicare se un film è buono o meno.
in questo modo,si snellisce anche il lavoro dell'addetto all'area ragazzi in tv,in cui si richiede la presenza di un giovane all'interno della stanza dei bottoni non raccomandato da nessuno,che sia della gente e che parli con la gente interagendo sul web.
questi sono i modi per avvicinarsi ai fan,non le strategie da iulm che andavano bene forse 15 anni fa.
se si tiene presente almeno 2 o 3 dei 10 punti da me citati allora si può parlare di cambiamento,altrimenti sarà sempre peggio.
Due: il mercato dei videogiochi negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente, con punte elevatissime. Il target di utenti è lo stesso, ma se uno spende 60€ per un titolo ps3, va da sè che da qualche parte dovrà risparmiare. Terzo: la disaffezione del pubblico. Serie interrotte a metà, edizioni scadenti, prezzi da furto. Hanno tirato troppo la corda, e questa si è spezzata.
Purtroppo anche quello che dice asd è una verità innegabile.
mangaitalia,la situazione peggiora ogni giorno,e ogni ora,se vogliamo,date le circostanze e date le politiche che attueranno per la nuova stagione i capoccioni della tv.
quello che vediamo è un proliferare di tv inutile,di reality che la gente vede perchè è costretta oppure se non li vuol vedere ti fanno al finestra giornaliera subliminale che ti costringe comunque a ricordare ciò che si fa all'interno di quella trasmissione pur controvoglia.
quindi sarebbe più accettabile spegnere la tv,ma chi rinuncia?praticamente nessuno.
l'alternativa drastica quindi è alzare e far sentire il nostro dissenso con la nostra voce,stanno uccidendo un divertimento che era prima ancora del divenire un'arte dell'intrattenimento,ovvero gli anime,lo vogliono rendere d'elite,e questo è un rospo difficile da mandar giù.
ho fatto male a pensare che tutto si sarebbe concluso solo con il decoder tele+-sky,ed invece l'inizio della fine è stato proprio lì,la nostra è libertà,la loro libertà di farci vedere quello che vogliamo è una pseudolibertà,una costrizione che ogni giorno diventa sempre più marcata,per il ciclo "o ti abboni,o non ti guardi un cazzo di anime",questo è il loro modo di pensare,solo che detto così fa male allo spettatore e poi non compra più,invece te la edulcorano la realtà,come già accade 50 anni or sono in politica,quindi non c'è da stupirsi,l'italiano rimane credulone,l'italiano spende e spande fino alla crisi più nera pur di continuare a credere,a mio avviso va attuata una costrizione ad una drastica inversione di tendenza,altrimenti sarà troppo tardi.
continuo a non vedere il buonismo tracciato da tacchan,pertanto due sono le possibilità:
1.o sono uscito fuori topic io
2.oppure la realtà che sta emergendo dai nostri commenti è ben peggiore e superiore alle nostre brutte aspettative.
diciamo che sono delle "emittenti meno in vista" rispetto a quelle citate,e comunque a pagamento e visibili su sky.
più che visibili,direi risibili,considerata l'utenza dispersiva di sky,diciamoci la verità,possiedi 1000 canali su un decoder,e a malapena in un anno ne vedi circa una quarantina di uso frequente,mah,non ne vedo questo guadagno nella spesa,senza poi contare le altre reti che trasmettono anime su sky che sono della stessa "portata mediatica".
ad esempio k2 che comunque appartiene a quella schiera è disponibile sul digitale terrestre free,l'unica cosa che rimprovero ultimamente a quel canale è che si sta americanizzando un pò troppo,dovrebbe tornare sui suoi passi e proporre o riproporre più anime all'interno del suo palinsesto,voglio che eviti la fine che annunciavo per boing,se non si danno una regolata.
dimenticavo,all'interno del punto 2,le piattaforme di anime a pagamento devono SPARIRE dal territorio nazionale PER SEMPRE,e di valorizzare o creare reti tematiche GRATUITE E PER TUTTI.
quindi il motto sarà "tutti gli anime per tutti"!!!
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