Se le parole nel titolo della notizia vi possono sembrare uno scherzo, sappiate che vi state sbagliando: il pluripremiato regista e talentuoso animatore dello Studio Ghibli ha così paragonato l'utilizzo del nuovo iPad o il più diffuso iPhone di Apple.
Ma prima di arrivare a questo è doveroso fare un passo indietro: nel corso di una recente intervista a Kotaku, l'apprezzato personaggio ha dichiarato di non usare internet e pc, non giocare ai videogames, non scrivere e-mail, non usare un dvd player e guardare raramente la televisione. Hayao Miyazaki, infatti, si è sempre dimostrato restio all'avanguardia tecnologica, come si desume dai suoi lungometraggi, che raramente fanno riferimento alle nuove tecnologie all'interno dei vari plot narrativi. L'artista è quindi solito passare il proprio tempo guardando vecchi sceneggiati televisivi in VHS, giocare a Shogi e scrivere lettere rigorosamente a mano.
Interpellato a proposito del rivoluzionario iPad sulle pagine della rivista Neppuu, in uscita nelle edicole giapponesi nel mese di luglio 2010, Hayao Miyazaki ha dichiarato testuali parole: "Non provo nessuna ammirazione o eccitazione del caso al riguardo", rincarando poco dopo il proprio pensiero con l'eclatante frase: "E' disgustoso come nei treni e nelle metropolitane si moltiplichi il numero di utenti che ricorrano a quello strano gesto di masturbazione quotidiano", passando poco dopo a commentare anche l'utilizzo spropositato del più diffuso iPhone: "Ormai usano i cellulari anche per leggere i manga, quando si era già raggiunto un alto stato d'alienazione sociale nel momento in cui si era passati agli SMS e alle mail" e concludendo il suo intervento ritornando alle basi della propria filosofia di vita: "Tutto ciò che mi è sempre bastato nella vita sono stati carta e penna".
Un punto di vista discutibile ed estremamente tecnofobico? Probabilmente, ma tutto sommato in linea con le parole già espresse in passato dal regista nipponico, che più volte ha lanciato un messaggio chiaro alle nuove generazioni: "Non limitatevi ad essere consumatori passivi, imponetevi come creatori attivi".
Sempre in ambito tecnologico, lo Studio Ghibli si sta occupando della realizzazione delle animazioni di un videogioco intitolato "Niko no Ni" in uscita prossimamente per Nintendo DS e PlayStation 3. Nel progetto com'era plausibile immaginare dalle dichiarazioni scritte qualche riga sopra, Hayao Miyazaki non è coinvolto.
Ma prima di arrivare a questo è doveroso fare un passo indietro: nel corso di una recente intervista a Kotaku, l'apprezzato personaggio ha dichiarato di non usare internet e pc, non giocare ai videogames, non scrivere e-mail, non usare un dvd player e guardare raramente la televisione. Hayao Miyazaki, infatti, si è sempre dimostrato restio all'avanguardia tecnologica, come si desume dai suoi lungometraggi, che raramente fanno riferimento alle nuove tecnologie all'interno dei vari plot narrativi. L'artista è quindi solito passare il proprio tempo guardando vecchi sceneggiati televisivi in VHS, giocare a Shogi e scrivere lettere rigorosamente a mano.
Interpellato a proposito del rivoluzionario iPad sulle pagine della rivista Neppuu, in uscita nelle edicole giapponesi nel mese di luglio 2010, Hayao Miyazaki ha dichiarato testuali parole: "Non provo nessuna ammirazione o eccitazione del caso al riguardo", rincarando poco dopo il proprio pensiero con l'eclatante frase: "E' disgustoso come nei treni e nelle metropolitane si moltiplichi il numero di utenti che ricorrano a quello strano gesto di masturbazione quotidiano", passando poco dopo a commentare anche l'utilizzo spropositato del più diffuso iPhone: "Ormai usano i cellulari anche per leggere i manga, quando si era già raggiunto un alto stato d'alienazione sociale nel momento in cui si era passati agli SMS e alle mail" e concludendo il suo intervento ritornando alle basi della propria filosofia di vita: "Tutto ciò che mi è sempre bastato nella vita sono stati carta e penna".
Un punto di vista discutibile ed estremamente tecnofobico? Probabilmente, ma tutto sommato in linea con le parole già espresse in passato dal regista nipponico, che più volte ha lanciato un messaggio chiaro alle nuove generazioni: "Non limitatevi ad essere consumatori passivi, imponetevi come creatori attivi".
Sempre in ambito tecnologico, lo Studio Ghibli si sta occupando della realizzazione delle animazioni di un videogioco intitolato "Niko no Ni" in uscita prossimamente per Nintendo DS e PlayStation 3. Nel progetto com'era plausibile immaginare dalle dichiarazioni scritte qualche riga sopra, Hayao Miyazaki non è coinvolto.
Si',ma la tecnologia in questo caso puo' essere un sintomo ma non la causa.Molte delle problematiche sociali nipponiche derivano da retaggi culturali.Non ci si puo' scagliare contro l'ultimo ritrovato tecnologico quando e' la societa' stessa ad essere appositamente costruita per rimuovere ogni barlume di personalita'.
E tra le altre cose, odiare l'inserimento della tecnologia in animazione è una bella cazzata perchè:
1) La CG è l'ultima cosa che si fa con il computer. Ci sono tutte delle cose che si fanno con il computer che anche nei film di Miyazaki (da Mononoke Hime in poi) si fanno eppure voi non l'avete osteggiato, perché?!?!!
Magari gli stessi che dicono "Abbasso il computer in animazione, sono gli stessi che dicono "che figo Makoto Shinkai".
2) Se fosse stato per voi manco la Torre Multiplanare di Ub Iwerks dovrebbe esistere. Probabilmente si sarebbe ancora fermi al dagherrotipo!
Miyazaki parla esattamente come un ormai settantenne semi luddista.
Il vero progresso sta appunto nell'imporsi come "creatori attivi" (su questo Miyazaki ha fatto un centro clamoroso), peccato che la società sia fatta in modo da realizzare l'esatto opposto.
@Lain: io in un certo senso capisco il fatto che abbia una certa eta',cosa che puo' rendere una persona prevenuta nei confronti della tecnologia.Ma a me da fastidio il messaggio secondo il quale chi usa la tecnologia ne e' automaticamente schiavo e soprattutto i fan che si fanno portavoci del suo verbo senza nemmeno rendersi conto di contraddirlo.
Inoltre da quello che so sulla societa' giapponese - quella vera,non il luna park coloratissimo che la maggior parte degli otaku immagina - la spersonalizzazione e' sempre esistita in favore del gruppo: dopotutto e' l'unico paese dove nei contratti di lavoro sono contemplati anche gli straordinari non pagati ( e non e' questione di abnegazione: per il salaryman medio e' importante dare l'impressione di stare lavorando anche quando si finisce per impiegare una decina di ore per un lavoro che ne richiederebbe due ).
Poi, è ovvio. Usare il PC per me è lecito e giusto. Ma mai abusarne.
devo dire che sotto certi aspetti non ha affatto tutti i torti il "vecchio" Miyazaki, però spesso è utile integrare il vecchio al nuovo ^^
ah! la paura del nuovo...
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