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"A long, long time ago the world was in an age of Chaos. In the middle of this chaos, in a little kingdom in the land of Hyrule, a legend was being handed down from generation to generation, the legend of the "Triforce"; golden triangles possessing mystical powers."


Zelda - Intro

The Legend of Zelda è un nome che molto probabilmente suonerà familiare ai più: la celebre serie di casa Nintendo ha infatti riscosso nel corso degli anni un consenso tale da parte dei fans da vantare, oltre al merchandising più classico, come action figures e affini, anche una serie di manga, ispirati ciascuno a un particolare capitolo della saga. Vista la complessità della struttura dell' intera serie, prima di passare a parlare della sua controparte cartacea, è necessaria una breve introduzione a quella originale videoludica.

Zelda - LinkIl primo capitolo della saga The Legend of Zelda vede la luce nel 1986 sulla console casalinga NES e darà vita a luoghi, situazioni e personaggi che verranno riproposti costantemente in tutti i capitoli successivi.
Ambientato nella terra di Hyrule, il gioco vede protagonista il giovane Link, che si troverà ad affrontare numerose battaglie e a risolvere i più disparati enigmi per salvare la principessa del regno, Zelda, appunto, dalle grinfie del malvagio Ganon, con l' ausilio di un potente e misterioso oggetto chiamato "Triforza". Da questo primo episodio in poi, quella appena proposta sarà la formula che farà da base ai successivi episodi della saga. Da notare che i nomi dei protagonisti saranno gli stessi in tutti i capitoli (salvo il caso in cui il giocatore decida di cambiarli laddove possibile), ma, ciononostante, gli eroi che prendono parte alle varie vicende, pur condividendo nome e fattezze, non saranno quasi mai i medesimi del capitolo precedente o successivo. Il Link di Wind Waker ad esempio non sarà lo stesso del primo episodio, così come non lo sarà la principessa Zelda. Si tratterà invece di incarnazioni diverse di altrettanti eroi, le cui vicende saranno collegate da particolari avvenimenti. Altrettanto particolare è, inoltre, il modo in cui si susseguono i singoli titoli. A dispetto, infatti, dell’ordine con cui sono stati pubblicati nel corso degli anni, questo non necessariamente rispecchia quello con cui si susseguono le vicende narrate nei vari episodi.

Tornando ai manga, questi seguono più o meno fedelmente la linea temporale e la trama presentata nei vari videogiochi, spesso arricchendola di elementi poco approfonditi nella versione originale, o del tutto inediti. E qui, riguardo alle cose inedite, vanno obbligatoriamente spese due parole su quella che è la resa del protagonista (o dei protagonisti, se vogliamo essere pignoli) su carta, o, per meglio dire, di una sostanziale differenza che c'è tra questa sua interpretazione e quella digitale. Per una serie di ragioni, non vengono dati molti elementi per identificare appieno la personalità di Link. Zelda - Minish Cap Link In quasi ogni capitolo della saga, il protagonista viene presentato come un ragazzo pressappoco adolescente (l' età non viene mai resa nota esplicitamente) con attributi ricorrenti, quale l' abito verde, ma raramente vien fatto riferimento a vicende non inerenti a quella che sarà poi la trama principale dell' episodio, che possano dar ulteriori informazioni sull' eroe.
Più evidente di qualsiasi altra cosa è però, il fatto che il protagonista non parli, o meglio, che non abbia parti di dialogo "esplicite" all' interno di qualsivoglia capitolo della serie.
In realtà egli con gli altri personaggi (secondari e non) ci parla eccome, solo che starà al giocatore "immaginare" cosa dirà Link nelle varie occasioni, così da permettere una maggiore immedesimazione nella storia da parte del giocatore stesso.
C'è da dire che con gli episodi della saga più recenti, e particolarmente quelli in 3D (che possono contare tra la altre cose, su una grafica più dettagliata rispetto ai predecessori), ciò che non viene espresso dalle parole viene in qualche modo sopperito dalla espressioni del personaggio, che danno un ulteriore indizio seppur minimo, per identificare la personalità dellì eroe, e di come si trova a reagire nelle varie occasioni.
In definitiva, viene da sè che rendere un eroe all' apparenza "muto", così appositamente creato per conferire un' immedesimazione alla portata di tutti, in un manga risulta assai difficoltoso, vista anche la giovane età del pubblico a cui la maggior parte dei manga sono rivolti.

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