"Un tempo avevo una ragazza, o per meglio dire, lei aveva me".
(The Beatles - Norwegian Wood)
"Norwegian Wood - Norway no mori" sarà presente alla 67esima edizione del Festival Internazionale del Film di Venezia, il più antico del mondo dedicato al cinema e con una giuria presieduta quest'anno dal regista americano Quentin Tarantino.
"Norvegian Wood" è basato sul romanzo cult drammatico di Haruki Murakami che porta il medesimo titolo, sarà scritto e diretto dal regista franco-vietnamita Tran Anh Hung, e debutterà sugli schermi nipponici il prossimo dicembre.
E' il primo adattamento del romanzo di Murakami, disponibile in Italia dal 2006 in una nuova traduzione per la casa editrice Einaudi. Sarà il ventiquattrenne Kenichi Matsuyama (Death Note, Gantz) ad impersonare nel film il protagonista Toru Watanabe; l'attrice Rinko Kikuchi, 28 anni, già nominata in precedenza agli Oscar, sarà invece Naoko, la sua fidanzata, terribilmente fragile sul lato emotivo. L'altra eroina della storia, una vivace giovane donna di nome Midori, sarà interpretata invece dalla modella Kiko Mizuhara, al suo primo ruolo di attrice.
Ambientato nel 1969, il libro segue le vicende del tranquillo studente Toru Watanabe, profondamente devoto al suo primo amore, Naoko: un incidente li divide, oltre alla presenza di Midori, che rappresenta tutto ciò che Naoko non è. Il romanzo racconta le relazioni intrecciate da Toru con due tipi di donne molto diverse tra loro, passa attraverso la dolorosa accettazione della morte di un amico, e conduce infine il protagonista alla consapevolezza della sua crescita psicologica interiore.
Di "Norwegian Wood" è disponibile un trailer, che vi proponiamo di seguito:
Teaser - Norwegian Wood (Norway no Mori)
A concorrere per il Leone d'Oro, a fianco di "Norwegian Wood", ci sarà anche l'ultimo film del popolare regista Takashi Miike, intitolato "13-nin no Shikaku" (13 Assassini), un remake del film del 1963 diventato famoso per un drammatico climax di combattimento della durata di ben 30 minuti.
In Giappone, il film uscirà sul grande schermo il 25 settembre. Tra gli attori vi è Koji Yakusho, 54 anni; il peculiare stile del film, definito "chambara", potrebbe forse essere considerato un punto a favore per il voto della giuria, assieme alla curiosa scelta nel tema musicale portante del film, attraverso il brano "Desperado" del celebre gruppo country-rock americano The Eagles.
Finora sono stati tre i film giapponesi che hanno conquistato l'ambito riconoscimento a Venezia: "Rashomon" di Akira Kurosawa nel 1951, "Rickshaw Man" di Hiroshi Inagaki nel 1958, e infine "HANA-BI" di Takeshi Kitano nel 1997.
(The Beatles - Norwegian Wood)
"Norwegian Wood - Norway no mori" sarà presente alla 67esima edizione del Festival Internazionale del Film di Venezia, il più antico del mondo dedicato al cinema e con una giuria presieduta quest'anno dal regista americano Quentin Tarantino.
"Norvegian Wood" è basato sul romanzo cult drammatico di Haruki Murakami che porta il medesimo titolo, sarà scritto e diretto dal regista franco-vietnamita Tran Anh Hung, e debutterà sugli schermi nipponici il prossimo dicembre.
E' il primo adattamento del romanzo di Murakami, disponibile in Italia dal 2006 in una nuova traduzione per la casa editrice Einaudi. Sarà il ventiquattrenne Kenichi Matsuyama (Death Note, Gantz) ad impersonare nel film il protagonista Toru Watanabe; l'attrice Rinko Kikuchi, 28 anni, già nominata in precedenza agli Oscar, sarà invece Naoko, la sua fidanzata, terribilmente fragile sul lato emotivo. L'altra eroina della storia, una vivace giovane donna di nome Midori, sarà interpretata invece dalla modella Kiko Mizuhara, al suo primo ruolo di attrice.
Ambientato nel 1969, il libro segue le vicende del tranquillo studente Toru Watanabe, profondamente devoto al suo primo amore, Naoko: un incidente li divide, oltre alla presenza di Midori, che rappresenta tutto ciò che Naoko non è. Il romanzo racconta le relazioni intrecciate da Toru con due tipi di donne molto diverse tra loro, passa attraverso la dolorosa accettazione della morte di un amico, e conduce infine il protagonista alla consapevolezza della sua crescita psicologica interiore.
Di "Norwegian Wood" è disponibile un trailer, che vi proponiamo di seguito:
A concorrere per il Leone d'Oro, a fianco di "Norwegian Wood", ci sarà anche l'ultimo film del popolare regista Takashi Miike, intitolato "13-nin no Shikaku" (13 Assassini), un remake del film del 1963 diventato famoso per un drammatico climax di combattimento della durata di ben 30 minuti.
In Giappone, il film uscirà sul grande schermo il 25 settembre. Tra gli attori vi è Koji Yakusho, 54 anni; il peculiare stile del film, definito "chambara", potrebbe forse essere considerato un punto a favore per il voto della giuria, assieme alla curiosa scelta nel tema musicale portante del film, attraverso il brano "Desperado" del celebre gruppo country-rock americano The Eagles.
Finora sono stati tre i film giapponesi che hanno conquistato l'ambito riconoscimento a Venezia: "Rashomon" di Akira Kurosawa nel 1951, "Rickshaw Man" di Hiroshi Inagaki nel 1958, e infine "HANA-BI" di Takeshi Kitano nel 1997.
Questo regista invece pare che abbia fatto un buon lavoro. Strano però che per un film nipponico abbiano ingaggiato un regista straniero
In seguito mi piacerebbe leggere qualche opera di Mori Ogai, sebbene mi sembra ne abbiano tradotte solo un numero limitato, però Murakami Haruki non mi ha mai detto nulla
Spero comunque ne venga fuori un bel film, magari quand'esce nelle sale ci farò un pensierino
In effetti no, ma ho letto i libri idolatrati di Banana Yoshimoto, per questo preferisco non seguire mai le masse.
E' il tipo di scrittore che o lo si ama o non lo si sopporta, ma a mio avviso è uno dei più grandi autori contemporanei. Vorrei poter spendere qualche parola per descrivere la sua scrittura, ma purtroppo non è possibile "spiegare" Murakami, lo si può solo leggere...
Se qualcuno che ancora non lo ha fatto vuole iniziare a leggerlo consiglio "Dance Dance Dance" che pur non essendo tra i suoi romanzi migliori è sicuramente il più adatto per iniziare. Sconsiglio vivamente "L'uccello che girava le viti del mondo" come primo libro, sebbene sia un capolavoro la sua lunghezza e complessità potrebbero disorientare un lettore non abituato alle tematiche ed al particolarissimo modo di scrivere dell'autore.
Murakami Haruki con Yoshimoto Banana non c'entra nulla (anche a me lei non piace granché).
Almeno prova a leggere qualcosa. Per esempio "Dance dance dance" come suggerisce Okami, uno dei più trascinanti.
Altra cosa è per Matsuyama Kenichi ti consiglierei prima di parlare di informarti nn è vero che fa solo parti da anime vatti a guardare Zeni Geba,Memoirs of a Teenage Amnesiac,Hito no sekkusu o warauna poi ne puoi parlare...
Bisogna smettarla con il catalogare ogni cosa o persona come commerciale o come se nn avesse talento solo perhè è seguita da molte persone, perché a questo punto nn dovremmo vedere il signore degli anelli, harry potter star wars e nn dovremmo apprezzare attori come jake gyllenhaal,Matsuyama Kenichi, angelina jolie e via dicendo...
Poi magari sono io che non capisco eh, ma se qualcuno ha letto <i>Kafka sulla spiaggia</i> e l'ha capito chiederei gentilmente di spiegarmelo.
Comunque non sono appassionato di libri allegorici, metaforici o quello che sono che per capirli devi farti millemila seghe mentali dove l'autore per dire qualcosa dice tutt'altro e pretende che noi lo capiamo. Un po' come le poesie...
Molto felice per il film.^^
ti rendi conto che stai bestemmiando ? Paragonare Moccia o la Meyer a Murakami, uno dei più grandi autori contemporanei (non che voglia dire molto, ma anche candidato al Nobel) che capisco possa non piacere ma certo non si può discutere per stile, originalità.
Vabbé, non voglio sicuramente star a discutere: non ti conosco, non so quanti anni hai, cosa (e se) leggi abitualmente...
Norwegian Wood è uno dei miei libri preferiti, l'ho letto almeno un cinque volte e l'ho sempre trovato ottimo, di certo il migliore nella produzione di Murakami proprio perchè, come diceva qualcuno quassù, è privo di quella componente surreale che rende un pò senza senso i suoi libri. Nondimeno, ho adorato la storia d'amore, i personaggi, le atmosfere, le citazioni cinematografiche-musicali e il modo in cui la storia era narrata. Non essendo un grande amante del cinema giapponese, mi piacerebbe buttare un'occhiata all'adattamento filmico per curiosità e dovere di fan.
@ Ryogo
Non penso che Murakami sia così idolatrato dalle ragazzine, anche perchè è uno scrittore che fa più che altro opere difficili da capire, con personaggi adulti e complessi ed è in attività già da parecchio tempo. Se ti servono consigli su sue opere da leggere, chiedi pure, che li ho letti quasi tutti!
Come ho già scritto, non conosco l'autore per poterlo valutare, e solitamente se in molti parlano bene di qualcosa non incontra i miei gusti, se a consigliarmi di leggerlo sei tu allora non ti conosco e non so se il consiglio possa essere appunto compatibile con le mie esigenze, se già è Kotaro a consigliarmelo che più di una volta mi ha dato consigli validissimi, allora stai sicuro che proverò a leggerlo per poi valutare oggettivamente.
Non sono tra quelli contrari alla massa per qualche motivo, non sono contrario a nulla, se non alle perdite di tempo, l'esperienza m'insegna che se in molti parlano bene di qualche autore solitamente è commerciale e non risponde alle mie esigenze, ma potrebbero esserci delle eccezioni, e da quel che vedo Murakami sembra essere una di queste.
Leggendo l'introduzione del libro mi pare di aver capito che questo libro (dal titolo di una canzone dei Beatles [grandiiiiiii]) sia molto diverso dagli altri libri di Murakami, se mi capita visionerò il film anche se dubito conterrà la stessa magia del libro.
ti faccio anche io una lista, per tua logica:
Il Signore degli Anelli
Beatles
Led Zeppelin
Star Wars
I Simpson
La Monnalisa di Leonardo DaVinci
Tutta roba da non apprezzare perché conosciuta in tutto il mondo, già. Una logica calzante, ma la ritengo piuttosto superficiale e oltremodo discutibile.
Personalmente i suoi lavori che preferisco sono Dance Dance Dance e lo stesso Norwegian Wood (letto più di una volta), in particolare di quest'ultimo apprezzo molto lo stile, l'ambientazione (fine anni '60), e gli affascinanti protagonisti, eccezionalmente descritti. Questo romanzo è stato paragonato a Il giovane Holden (Salinger) e a David Copperfield (Dickens), scusate se è poco.
In tutta onestà dubito che il film sarà all'altezza del libro, c'è da chiedersi quanto ci sia di "commerciale" e "speculativo" in on'operazione del genere. In ogni caso, trattandosi di due mezzi espressivi diversi, sarà comunque interessante andarlo a vedere, magari come pretesto per andarsi a leggere (o rileggere) il lavoro originale.
Consiglio a tutti di prendere in considerazione almeno un'opera di questo straordinario scrittore.
Buona visione e buona lettura.
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