Attraverso una recente intervista, il regista del film "Norwegian Wood" Anh Hung Tran ha rivelato che ci sono voluti quattro anni per ottenere l'approvazione di Haruki Murakami al progetto. Murakami è l'autore dell'omonimo romanzo da cui è tratto il film che debutterà in giappone l'11 dicembre, e che verrà poi rilasciato in altre 50 nazioni.
Il primo incontro tra i due è avvenuto nel 2004, e il regista franco-vietnamita Anh Hung Tran ricorda che lo scrittore era "tranquillo, molto serio, e molto circospetto". Murakami si è poi convinto della bontà del progetto nel 2008, dando infine il via libera.
"Murakami ha semplicemente protetto la propria opera. Ci ha dato due vincoli da rispettare: il primo è che intendeva visionare la sceneggiatura; il secondo punto consisteva nel fatto che avrebbe gradito conoscere il budget stanziato per il film".
Il 47enne regista confessa di aver letto "Norwegian Wood" per la prima volta nel 1994, e da allora ha sempre accarezzato l'idea di farlo diventare un film.
"Ho letto anche altre storie d'amore, ma questa è molto speciale. Il libro fa emergere alcune delle ombre che sono nascoste proprio in ciascuno di noi", prosegue Tran. "Racconta dell'amore e del perduto amore. Racconta del tormento causato dal lutto. Racconta abilmente dei sentimenti che ci spingono ad andare avanti con la vita di tutti i giorni anche dopo la morte dei nostri cari".
Ambientato a Tokyo alla fine degli anni '60, "Norwegian Wood" racconta di Watanabe, studente universitario diviso tra due donne: Naoko, ragazza del suo migliore amico suicidatosi, e Midori, una donna disinvolta e indipendente.
Naoko è visibilmente turbata dopo la morte del suo ragazzo, e finisce per segregarsi in un istituto di sicurezza mentale. Il suo personaggio è interpretato da Rinko Kikuchi, che aveva già ricevuto una nomination agli Oscar per il suo ruolo non protagonista nel film "Babel".
La modella Kiko Mizuhara fa invece il suo debutto come attrice, nel ruolo di Midori; Watanabe è interpretato dal versatile attore Ken'ichi Matsuyama (GANTZ, Death Note, NANA).
"A dire il vero, in ogni donna ci sono questi due lati: Naoko e Midori", aggiunge Tran. "Naoko ha dei risvolti bui. E' pericolosa, ed è potenzialmente dannoso starle accanto. Ti conduce verso i lati più oscuri della vita, come la morte".
Tran chiama invece Midori "Una moglie. Fa tenerezza. E' quel tipo di persona capace di affrontare a viso aperto tutti i cambiamenti che la vita e l'amore comportano. Invece non accade così con Naoko".
Norwegian Wood - Full Trailer
Il titolo del romanzo originale deriva a sua volta dall'omonima canzone dei Beatles, la preferita di uno dei personaggi del libro. L'opera è stata pubblicata in Giappone nel 1987 e ha venduto più di 10 milioni di copie in patria, cui vanno aggiunte le 2.6 milioni di copie all'estero, tradotte in 36 lingue.
"Norwegian Wood" è il quinto film di Tran, ed ha ottenuto una candidatura al Leone d'Oro al Festival del Film di Venezia tenutosi a settembre.
Nel 1995 il regista aveva già vinto il Leone d'Oro con il film "Cyclo", che narra la dura vita di un conducente di risciò a Saigon. In precedenza la sua opera prima "Il profumo della Papaya Verde" si era aggiudicata la Camera d'Or a Cannes, candidata anche all'Oscar come miglior film straniero.
Il primo incontro tra i due è avvenuto nel 2004, e il regista franco-vietnamita Anh Hung Tran ricorda che lo scrittore era "tranquillo, molto serio, e molto circospetto". Murakami si è poi convinto della bontà del progetto nel 2008, dando infine il via libera.
"Murakami ha semplicemente protetto la propria opera. Ci ha dato due vincoli da rispettare: il primo è che intendeva visionare la sceneggiatura; il secondo punto consisteva nel fatto che avrebbe gradito conoscere il budget stanziato per il film".
Il 47enne regista confessa di aver letto "Norwegian Wood" per la prima volta nel 1994, e da allora ha sempre accarezzato l'idea di farlo diventare un film.
"Ho letto anche altre storie d'amore, ma questa è molto speciale. Il libro fa emergere alcune delle ombre che sono nascoste proprio in ciascuno di noi", prosegue Tran. "Racconta dell'amore e del perduto amore. Racconta del tormento causato dal lutto. Racconta abilmente dei sentimenti che ci spingono ad andare avanti con la vita di tutti i giorni anche dopo la morte dei nostri cari".
Ambientato a Tokyo alla fine degli anni '60, "Norwegian Wood" racconta di Watanabe, studente universitario diviso tra due donne: Naoko, ragazza del suo migliore amico suicidatosi, e Midori, una donna disinvolta e indipendente.
Naoko è visibilmente turbata dopo la morte del suo ragazzo, e finisce per segregarsi in un istituto di sicurezza mentale. Il suo personaggio è interpretato da Rinko Kikuchi, che aveva già ricevuto una nomination agli Oscar per il suo ruolo non protagonista nel film "Babel".
La modella Kiko Mizuhara fa invece il suo debutto come attrice, nel ruolo di Midori; Watanabe è interpretato dal versatile attore Ken'ichi Matsuyama (GANTZ, Death Note, NANA).
"A dire il vero, in ogni donna ci sono questi due lati: Naoko e Midori", aggiunge Tran. "Naoko ha dei risvolti bui. E' pericolosa, ed è potenzialmente dannoso starle accanto. Ti conduce verso i lati più oscuri della vita, come la morte".
Tran chiama invece Midori "Una moglie. Fa tenerezza. E' quel tipo di persona capace di affrontare a viso aperto tutti i cambiamenti che la vita e l'amore comportano. Invece non accade così con Naoko".
Il titolo del romanzo originale deriva a sua volta dall'omonima canzone dei Beatles, la preferita di uno dei personaggi del libro. L'opera è stata pubblicata in Giappone nel 1987 e ha venduto più di 10 milioni di copie in patria, cui vanno aggiunte le 2.6 milioni di copie all'estero, tradotte in 36 lingue.
"Norwegian Wood" è il quinto film di Tran, ed ha ottenuto una candidatura al Leone d'Oro al Festival del Film di Venezia tenutosi a settembre.
Nel 1995 il regista aveva già vinto il Leone d'Oro con il film "Cyclo", che narra la dura vita di un conducente di risciò a Saigon. In precedenza la sua opera prima "Il profumo della Papaya Verde" si era aggiudicata la Camera d'Or a Cannes, candidata anche all'Oscar come miglior film straniero.
la terza e la quarta foto sono stupende *.*
Ne vale assolutamente la pena. E' ottimo per iniziare a conoscere le opere di uno dei migliori narratori contemporanei.
<i>Dance Dance Dance</i> merita, te l'assicuro. io ho anche <i>A sud del confine, a ovest del sole</i>! *_*
@CristianotheLock Bah, per me "La fine del mondo e il paese delle meraviglie" non reggerebbe bene come film. Proprio per le cose che dici sarebbe troppo simile a tanti altri film che circolano. Ovviamente resta un ottimo libro. L'unica pecca è il finale.
Mi dispiace solo che - ovviamente! - gli attori scelti non corrispondono alla mia visione mentale dei personaggi che mi son fatto leggendo dove Watanabe è uguale a Kyosuke di Orange Road, Midori è Fancy Lala, Reiko è la sorella di Kuwabara di Yu Yu Hakusho e Sturptruppen è Midori dell'Incantevole Creamy!
@ Shaoran
Tranquillo, il libro non è per niente melenso (melenso è Gridare amore dal centro del mondo di Katayama ) ed è leggibilissimo.
@ Giannigreed
Dance Dance Dance è consigliatissimo. Ti prende un sacco, come romanzo!
@ Naco
A sud del confine, ad ovest del sole! L'ho adorato!
@Kotaro
Allora se Watanabe assomiglia a Kyosuke, almeno nella visione cartacea, sarà d'obbligo anche per me questa lettura. Anche se su "Sturptruppen" mi sarei aspettato più un assaltatore imperiale ... sarà il nome !
In realtà, se non ricordo male, Watanabe non viene descritto fisicamente, in quanto il romanzo è narrato in prima persona dal suo punto di vista, ma si tratta di un ragazzo abbastanza normale, che quindi immaginavo come Kyosuke (anche perchè quando lessi questo romanzo per la prima volta, nel 2001, contemporaneamente trasmettevano Orange Road in tv).
"Sturmtruppen" è il soprannome che il protagonista dà al suo strampalato compagno di stanza. Anche di lui non ricordo se viene data una descrizione fisica o meno, ma in generale io tendo sempre a visualizzarmi i personaggi dei romanzi in maniera strana, non necessariamente conforme alla descrizione che ne viene data!
Il film dovrebbe essere all'altezza visti i precedenti del regista Anh Hung Tran e lo stretto controllo di Murakami, che è particolarmente legato al libro (in parte autobiografico).
@Kotaro
Quoto sul fatto che "Dance Dance Dance" sia consigliatissimo e, poi, che è meglio lasciar perdere "Gridare amore dal centro del mondo" di Katayama. Tutta questa "pubblicità" giapponese su questo libro di Katayama lo ha troppo sopravvalutato. Addirittura lo hanno considerato "la più bella storia d'amore giapponese" e han pure detto che il libro in sè è il romanzo giapponese più venduto nel mondo. Secondo me la serie televisiva, il manga e tutto ciò che ne è stato tratto non è nato da un conseguente successo del libro ma da uno studio commerciale a tavolino pensato in precedenza. Non l'ho trovato per nulla commovente o tanto romantico come pensavo. Meglio un romanzo di Murakami
Personalmente ho apprezzato Gridare amore dal centro del mondo, ma non troppo. In certi punti era troppo "costruito", e non vi ho trovato dei personaggi poi così memorabili, come invece avviene nelle opere di Murakami. Come storia d'amore ho preferito Norwegian Wood, che è meno drammatica e con una maggior rosa di personaggi, oltre che scritta meglio.
Aspetto volentieri di vedere il film!!!!
Norwegian Wood sì: devo ancora leggerlo ma non esiterò a farlo. Dopo aver letto Dance Dance Dance ti viene una voglia sfrenata di poter rileggere qualcos altro di Murakami e credo che il prossimo sarà sicuramente Norwegian Wood. Ho trovato strano che in DDD però, al protagonista (e allo stesso tempo narratore) non venga dato un nome. Strano che qui i protagonisti siano Watanabe, Midori e Naoko e non dei semplici esseri senza nome. Mi chiedo poi come mai abbiano inizialmente tradotto il titolo in Tokyo Blues cosa che avrebbe potuto confondere pensando che si tratti di due titoli differenti
In realtà il primo titolo italiano era "Tokyo Blues, Norwegian Wood", mantenendo comunque in parte il titolo originale. Solo in seguito è stato ristampato con un titolo diverso, più fedele all'originale giapponese (infatti credo che l'edizione col vecchio titolo, che posseggo, non si trovi nemmeno più in giro).
Sul fatto che sia uguale a tante altre opere del momento, beh... viene prima XD è questo che conta. Ed è uno dei libri che ha influenzato anche parecchi creatori di anime (ABe ha dichiarato di avervi preso spunto per creare quella perla di Haibane Renmei)
^^
@Broken: Il libro inizialmente doveva essere un racconto intitolato 'Il giardino sotto la pioggia' (in italiano), in quanto Murakami lo ha composto (pensa un po') durante un suo soggiorno in Italia; poi con il proseguire della scrittura è divenuto un romanzo, e ha preso il titolo di 'Norwegian Wood'
@Nighthawk: Concordo, "La fine del mondo e il paese delle meraviglie" lo trovo uno dei migliori romanzi di Murakami, ma effettivamente sarebbe difficile tradurlo in forma cinematografica.
(A pensarci condivide diversi elementi di 'Inception', ma li tratta moolto meglio....)
Quattro anni per un si sono tantissimi..spero ne sia valsa la pena!!
In generale però adoro i suoi protagonisti così malinconici, che ascoltano musica d'annata, vivono da soli, viaggiano da soli. Dance Dance Dance l'ho adorato, per tutte le citazioni musicali e cinematografiche che sono riuscito a cogliere (si citavano la mia amatissima "What a wonderful world" di Sam Cooke e i Genesis senza parlare di quando si fa i film su Guerre Stellari in testa ).
Non posso giudicare il film prima di averlo visto, ma credo sia difficile essere riusciti a trasporre in immagini le emozioni della controparte cartacea.
Anch'io credo che il film non riuscirà a far provare le stesse emozioni del libro (difficilmente succede), ma sono lo stesso molto curioso di vederlo ^^
E l'unico libro che veramente vale è proprio Norweegian Wood. Degli altri e meglio non parlare.
Speriamo venga fuori un buon film.
Per il momento preferirei evitare, in futuro chissà...
@narsilion
Perché Kafka sulla spiaggia è un libro praticamente inutile, che parte bene facendoti credere che ci sia una storia, ma che finisce in un nulla di fatto. Fatti raccontati per niente, non viene spiegato assolutamente nulla. Senza contare parti veramente che non c'entrano niente (la pioggia di pesci e sanguisughe) anche qui buttate lì senza spiegarne il motivo. Sembra che Murakami abbia scritto semplicemente quello che gli passava per la testa in quel momento senza pensare a un filo logico conduttore. Se poi pensiamo alle scene di sesso inutili e ripetute all'inverosimile... Sembra che abbia scritto questo libro solo per buttarci dentro le sue fantasie erotiche...
Ma 'l'eccesso di scene di sesso' mi lascia interdetto, sul momento ne ricordo quattro, in un romanzo di 500 pagine davvero non mi sembrano un eccesso.
http://www.youtube.com/user/CloseUpOnline#p/u/15/Zw_frmVkhnc
Bello, bellissimo il libro. I personaggi mi sono piaciuti molto, così come le atmosfere, le sensazioni... inutile dire che il film ora come ora mi attira moltissimo ^^
Anche fossero solo quattro, in un romanzo non erotico non mi sembrano poche.
Comunque mi riferivo a tutta la sfera sessuale: quando è nel letto con sua sorella (ma alla fine era davvero sua sorella?), quando si mette nudo nella casa disabitata e arriva il tizio/tizia, quando il tizio/tizia dice che in realtà è una donna e si mette a raccontare tutta la sua vita sessuale, quando sogna sua sorella, tutte le scene con la madre...
Se ti hanno infastidito le scene di sesso di Kafka sulla spiaggia, sappi che nelle opere di Murakami (perlomeno in quella mezza dozzina che ho letto) ve ne sono sempre, più o meno pertinenti alla storia a seconda dei vari libri.
Qualora tu volessi rivalutare l'autore, comunque, convengo che Norwegian Wood sia l'opera giusta, perchè più concreta e priva delle divagazioni surreali che sono presenti in altri romanzi.
Che in una storia ci possano essere le scene di sesso è normale, ma che siano troppe e buttate lì senza un senso no. (sto parlando sempre solo di Kafka sulla spiaggia, l'unico libro di Murakami che ho letto).
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.