democratic party of japanDopo una prima proposta e la bocciatura, il Governo Metropolitano di Tokyo ha riproposto una rivisitazione del precedente progetto di legge sulle cosiddette "pubblicazioni dannose" per i minori. Ieri, riunitosi in seduta plenaria, ha voltato la suddetta modifica, approvandola. Quindi le proteste degli editori sono risultate vane.

Il nuovo decreto rimuove la denominazione "minori non reali" ed evita ogni riferimento a "personaggi di età inferiore ai 18 anni" nel descrivere quali materiali saranno bollati col marchio precedentemente espresso.

Ma entriamo nel dettagliodi cosa prevede questo nuovo "Decreto 156". In primis le industrie produttrici dovranno autoregolare la vendita e il noleggio di "manga, anime e altre immagini (eccetto fotografie di vita reale) che ingiustificatamente esaltino o esagerino particolari atti sessuali o pseudo-sessuali".
Questi ultimi comprendono "tutti quegli atti che risulterebbero illegali nella vita reale", ad esempio "gli atti sessuali o pseudo-sessuali fra parenti stretti fra i quali il matrimonio sarebbe illegale" e in aggiunta "tutti quegli atti nocivi per uno sviluppo salutare della giovinezza". Un'altra sezione sottolinea che saranno imposti a regolazione anche tutte le scene riguardanti "atti considerati eccessivamente perturbanti la stabilità sociale" quali ad esempio le violenze carnali.

L’assemblea, quindi, ha anche approvato l’auto-regolamentazione supplementare applicabile dagli editori e dai produttori, riguardo ai criteri di determinazione delle pubblicazioni dannose, ossia riguardo ai criteri sociali, il livello artistico dell’opera e i generici “altri criteri”, che devono essere presi in considerazione in ciascun caso specifico.

Le clausole di autoregolamentazione saranno operative dal 1 aprile 2011, mentre le restrizioni alla vendita e il noleggio dei prodotti dannosi entreranno in vigore il 1 luglio 2011.