Poco prima di Natale, l'Autorità Garante per le Comunicazioni, (AGCOM), guidata da Corrado Calabrò, ha varato all'unanimità il nuovo regolamento per la tutela del diritto d'autore, un pacchetto di misure di interventi che da quel momento è enrato in una fase di Consultazione pubblica, fase che dura complessivamente 60 giorni al termine del quale l'AGCOM tirerà le somme dei vari interventi, contributi e passerà al varo definitivo della nuova normativa che poi andrà all'esame del parlamento.
La nuova normativa, del Copyright sul Web delineata nel documento dell'AGCOM, complice il clima festivo, non ha suscitato inizialmente apprensioni particolari e si era fatta apprezzare nei punti in cui respingeva, si sperava in modo definitivo, le facili sirene di quanti pretendevano di applicare acriticamente in Italia discipline che colpiscono indifferentemente gli utenti, prescindendo dal danno effettivo compiuto e ignorando ogni diritto se non quello dello sfruttamento commerciale, pretesa che aveva fatto fallire la prima bozza del documento, non era però mancato chi fin dall'inizio aveva sottolineato come il documento fosse sottoponibile a molte critiche e ponesse gravi e seri problemi applicativi
La nuova normativa prevede per la tutela del diritto di copyright su un'opera dell'ingegno che sia violato da un sito Web un percorso in cinque fasi.
Come è imposto dal Decreto Romani l'AGCOM interverrà direttamente nella procedura di contestazione con un procedimento in 5 fasi.
I cinque punti della Disciplina
Per i siti stranieri definiti con una formula molto ambigua e che ha suscitato più di una perplessità e contestazioni: come quei siti che hanno il solo fine della diffusione di contenuti illeciti o i cui server sono localizzati al di fuori dei confini nazionali AGCOM si affida soprattutto alle soluzioni degli esperti ipotizzando di poter mettere a disposizione dei Provider una lista di siti illegali e nei casi di violazioni più gravi, di poter inibire, previo contradditorio, il nome del dominio del sito web, ovvero dell'indirizzo IP. Soluzioni che evidenziano l'imbarazzo nei confronti di un mondo come quello del Web che per sua natura tollera poche frontiere.
Durante questo periodo di Consultazione Pubblica le diverse contraddizioni del decreto, evidenziate già all'inizio, sono state sempre più rimarcate in una serie di contradditori sul web e di confronti pubblici evidenziando le divisioni fra i netizen. Nella discussione si è inserita anche la presentazione , da parte della Fapav, (Federazione Anti-pirateria Audiovisiva) durante una importante conferenza a Roma dell'annuale ricerca sulla pirateria online elaborata dall'istituto Ipsos, evidenziando l'aumento della pirateria digitale. Secondo l'IPSOS il 37% del campione intervistato nell'indagine, avrebbe fruito di copie pirata di contenuti audiovisivi nel corso del 2009 con una crescita del 5% rispetto ad un'analoga ricerca svolta l'anno scorso e nello specifico con una crescita del 3% annuo della la pirateria digitale, dati considerati molto pesanti anche perchè sono stati, disinvoltamente, aggregati a quelli raccolti dalle ricerche europee in materia di pirateria online, raddoppiata in dieci anni con perdite previste per le industrie creative europee di ben 19 miliardi di euro e 250.000 mila posti di lavoro. Una pirateria quella italiana legata a ragioni di risparmio, comodità, facilità che lasciano spazio secondo la Fapav alla possibilità diporvi rimedio con misure che insieme puniscano i pirati e aumentino l'offerta legale.
Andrea Maselli, direttore della rivista Compiuter Idea, nell'editoriale del numero 280 intitolato non casualmente: "Un Sospiro di Sollievo" proprio a contrapporsi ad un diverso atteggiamento di altri autori più concilianti verso una normativa che solo apparentemente ha realizzato l'attesa quadratura del cerchio fra diritti degli utenti, tutela del Copyright e interessi generali ma che nella realtà della sua applicazione si trasforma in un'arma, una lama, affilata come un rasoio, per far sparire da Internet il materiale su cui qualche privato accampasse un qualsiasi diritto trasformando in una mera procedura amministrativa quella che è una questione di libertà d'espressione attraverso l'introduzione di una procedura banalmente automatica considerati i tempi strettissimi della procedura stessa, annota:
Si è formato un vero e proprio fronte unico di gruppi e organizzazioni della società civile, e del Web, dalle società di tutela dei consumatori, alle associazioni di operatori, ai gruppi di attivisti, Adiconsum, Altroconsumo, Agorà Digitale, Assonet - Confesercenti, Assoprovider - ConfCommercio, Studio legale Sarzana che hanno lanciato un appello contrario all'approvazione della normativa che mette a rischio la liberta del Web attribuendo poteri troppo ampli all'AGCOM, permettendogli, invocando la tutela del Copyright, nelle sue varie forme di sequestrare interi siti internet, ( ovvero impedirvi l'accesso ) ai cittadini italiani, al di fuori di ogni possibile controllo dell'autorità giudiziaria, e questo anche quando tali siti si trovino su server posti all'estero. Una normativa, quindi, incostituzionale.
Appello: Sito Non Raggiungibile
Un appello che stà riscuotendo discreto consenso in rete e si tratta solo di una delle iniziative realizzatesi in queste settimane, le richieste e le preoccupazioni emerse nella discussione pubblica in corso hanno trovato un'eco a livello della sfera politica, in ben altre faccende affaccendato, lo testimonia un' interpellanza, trasversale che hanno richiesto al governo di lasciar decidere al parlamento sulla competenza dell'AGCOM nella materia del copyright.
Per fare il punto sulle diverse opinioni e tirare le somme di questa lunga discussione il 24 febbraio, a pochi giorni dal termine della Consultazione pubblica, si terrà a Roma presso la Sala dell’ex hotel Bologna del Senato della Repubblica, a partire dalle ore 15, un'importante conferenza, significativamente intitolata, "Un diritto d'autore per tutti" sotto la presidenza dell'avvocato Guido Scorza, presenti diverse istituzioni dall'AGCOM, alla SIAE ed alcuni tra i maggiori esperti italiani di diritto d’autore per un'importate confronto sul diritto italiano del copyright per un momento di confronto che potrebbe risultare ben importante per tutti.
La Conferenza è a cura del Centro Nexa del Politecnico di Torino e la FEMI, Federazione italiana dei media indipendenti. e verrà diffusa in diretta sul Altra Tv e sulle Micro Web italiane.
Fonti consultate:
REPUBBLICA
AGCOM
GBLOG
La nuova normativa, del Copyright sul Web delineata nel documento dell'AGCOM, complice il clima festivo, non ha suscitato inizialmente apprensioni particolari e si era fatta apprezzare nei punti in cui respingeva, si sperava in modo definitivo, le facili sirene di quanti pretendevano di applicare acriticamente in Italia discipline che colpiscono indifferentemente gli utenti, prescindendo dal danno effettivo compiuto e ignorando ogni diritto se non quello dello sfruttamento commerciale, pretesa che aveva fatto fallire la prima bozza del documento, non era però mancato chi fin dall'inizio aveva sottolineato come il documento fosse sottoponibile a molte critiche e ponesse gravi e seri problemi applicativi
La nuova normativa prevede per la tutela del diritto di copyright su un'opera dell'ingegno che sia violato da un sito Web un percorso in cinque fasi.
Come è imposto dal Decreto Romani l'AGCOM interverrà direttamente nella procedura di contestazione con un procedimento in 5 fasi.
A) Il detentore di un copyright può chiedere innanzitutto al sito o servizio web di rimuovere quel contenuto del sito che potrebbe favorire la pirateria.
Oggetto della richiesta potranno essere: sia l'opera vera e propria su cui si detenie il diritto (musica, film, spettacoli, partite o altro) che sia disponibile in download o in streaming, oppure un semplice link o indicizzazione del file pirata presente su altri siti, infatti AGCOM nelle sue note afferma che le nuove disposizioni riguarderanno anche: "l'indicizzazione di file audiovisivi, sonori e di testo protetti da copyright intesa ad agevolarne la diffusione gratuita tra gli utenti di internet senza il consenso dei titolari di diritti".
B) Una volta che siano passate 48 ore dalla richiesta senza che vi siano stati riscontri, il detentore di diritti potrà rivolgersi all'AGCOM.
C) L'Autorità Garante aprirà un breve contraddittorio ( massimo 5 giorni) con il sito o servizio che viene accusato della violazione.
D) Accertato l'illecito sarà l'AGCOM stessa a sua volta a chiedere la rimozione.
E) In caso di mancata ottemperanza AGCOM potrà applicare una serie di sanzioni a carico del sito, in particolare quelle previste dal comma 31 della legge 249 del 1997(Oscuramento)
Per i siti stranieri definiti con una formula molto ambigua e che ha suscitato più di una perplessità e contestazioni: come quei siti che hanno il solo fine della diffusione di contenuti illeciti o i cui server sono localizzati al di fuori dei confini nazionali AGCOM si affida soprattutto alle soluzioni degli esperti ipotizzando di poter mettere a disposizione dei Provider una lista di siti illegali e nei casi di violazioni più gravi, di poter inibire, previo contradditorio, il nome del dominio del sito web, ovvero dell'indirizzo IP. Soluzioni che evidenziano l'imbarazzo nei confronti di un mondo come quello del Web che per sua natura tollera poche frontiere.
Durante questo periodo di Consultazione Pubblica le diverse contraddizioni del decreto, evidenziate già all'inizio, sono state sempre più rimarcate in una serie di contradditori sul web e di confronti pubblici evidenziando le divisioni fra i netizen. Nella discussione si è inserita anche la presentazione , da parte della Fapav, (Federazione Anti-pirateria Audiovisiva) durante una importante conferenza a Roma dell'annuale ricerca sulla pirateria online elaborata dall'istituto Ipsos, evidenziando l'aumento della pirateria digitale. Secondo l'IPSOS il 37% del campione intervistato nell'indagine, avrebbe fruito di copie pirata di contenuti audiovisivi nel corso del 2009 con una crescita del 5% rispetto ad un'analoga ricerca svolta l'anno scorso e nello specifico con una crescita del 3% annuo della la pirateria digitale, dati considerati molto pesanti anche perchè sono stati, disinvoltamente, aggregati a quelli raccolti dalle ricerche europee in materia di pirateria online, raddoppiata in dieci anni con perdite previste per le industrie creative europee di ben 19 miliardi di euro e 250.000 mila posti di lavoro. Una pirateria quella italiana legata a ragioni di risparmio, comodità, facilità che lasciano spazio secondo la Fapav alla possibilità diporvi rimedio con misure che insieme puniscano i pirati e aumentino l'offerta legale.
Andrea Maselli, direttore della rivista Compiuter Idea, nell'editoriale del numero 280 intitolato non casualmente: "Un Sospiro di Sollievo" proprio a contrapporsi ad un diverso atteggiamento di altri autori più concilianti verso una normativa che solo apparentemente ha realizzato l'attesa quadratura del cerchio fra diritti degli utenti, tutela del Copyright e interessi generali ma che nella realtà della sua applicazione si trasforma in un'arma, una lama, affilata come un rasoio, per far sparire da Internet il materiale su cui qualche privato accampasse un qualsiasi diritto trasformando in una mera procedura amministrativa quella che è una questione di libertà d'espressione attraverso l'introduzione di una procedura banalmente automatica considerati i tempi strettissimi della procedura stessa, annota:
Senza entrare troppo nel dettaglio tecnico della disciplina. Il titolare dei diritti richiede al gestore di un sito di rimuovere determinati contenuti che ritiene siano stati pubblicati a suo danno. Se il gestore non ottempera entro 48 ore ( 2 giorni appena) il titolare può rivolgersi ad AGCOM che a questo punto ha 5 giorni di tempo 5 per verificare la violazione ( anche in contraddittorio ) ordinando poi al gestore la rimozione dei contenuti considerati illegali.
Ora se si considera che il gestore potrebbe non essere proprietario dei materiali considerati incriminati, ma solo colui che li ospita sul suo server ( provider, hoster, Web 2.0 You Tube, piattaforme di blog, spazi di archiviazione, Cloud ...) dati i tempi ristrettissimi previsti dalla procedura potrebbe facilmente trovarsi nella condizione di far immediatamente piazza pulita di tutto per evitare grane: alla faccia del proprietario, del navigatore e dei suoi eventuali diritti sul contenuto. Un vero e proprio meccanismo espresso realizzato in chiave amministrativa extragiudiziale, basato su verifiche necessariamente sommarie, in grado di ridurre al minimo ogni possibilità di difesa, qualcosa che non ha precedenti nel nostro ordinamento.
Quel che si vorrebbe capire è perchè mai un simile trattamento di assoluto favore è stato riservato ai titolari dei diritti economici di copyright, in danno assoluto del diritto alla libertà di espressione delle altre persone.Per quale motivo al mondo, per salvaguardare un diritto economico su un contenuto digitale dovremmo inventarci una sorta di "Tribunale Straordinario" che segua strade del tutto diverse e assolutamente prioritarie rispetto a quelle previste dal nostro ordinamento ?
Ora se si considera che il gestore potrebbe non essere proprietario dei materiali considerati incriminati, ma solo colui che li ospita sul suo server ( provider, hoster, Web 2.0 You Tube, piattaforme di blog, spazi di archiviazione, Cloud ...) dati i tempi ristrettissimi previsti dalla procedura potrebbe facilmente trovarsi nella condizione di far immediatamente piazza pulita di tutto per evitare grane: alla faccia del proprietario, del navigatore e dei suoi eventuali diritti sul contenuto. Un vero e proprio meccanismo espresso realizzato in chiave amministrativa extragiudiziale, basato su verifiche necessariamente sommarie, in grado di ridurre al minimo ogni possibilità di difesa, qualcosa che non ha precedenti nel nostro ordinamento.
Quel che si vorrebbe capire è perchè mai un simile trattamento di assoluto favore è stato riservato ai titolari dei diritti economici di copyright, in danno assoluto del diritto alla libertà di espressione delle altre persone.Per quale motivo al mondo, per salvaguardare un diritto economico su un contenuto digitale dovremmo inventarci una sorta di "Tribunale Straordinario" che segua strade del tutto diverse e assolutamente prioritarie rispetto a quelle previste dal nostro ordinamento ?
Si è formato un vero e proprio fronte unico di gruppi e organizzazioni della società civile, e del Web, dalle società di tutela dei consumatori, alle associazioni di operatori, ai gruppi di attivisti, Adiconsum, Altroconsumo, Agorà Digitale, Assonet - Confesercenti, Assoprovider - ConfCommercio, Studio legale Sarzana che hanno lanciato un appello contrario all'approvazione della normativa che mette a rischio la liberta del Web attribuendo poteri troppo ampli all'AGCOM, permettendogli, invocando la tutela del Copyright, nelle sue varie forme di sequestrare interi siti internet, ( ovvero impedirvi l'accesso ) ai cittadini italiani, al di fuori di ogni possibile controllo dell'autorità giudiziaria, e questo anche quando tali siti si trovino su server posti all'estero. Una normativa, quindi, incostituzionale.
Un appello che stà riscuotendo discreto consenso in rete e si tratta solo di una delle iniziative realizzatesi in queste settimane, le richieste e le preoccupazioni emerse nella discussione pubblica in corso hanno trovato un'eco a livello della sfera politica, in ben altre faccende affaccendato, lo testimonia un' interpellanza, trasversale che hanno richiesto al governo di lasciar decidere al parlamento sulla competenza dell'AGCOM nella materia del copyright.
Per fare il punto sulle diverse opinioni e tirare le somme di questa lunga discussione il 24 febbraio, a pochi giorni dal termine della Consultazione pubblica, si terrà a Roma presso la Sala dell’ex hotel Bologna del Senato della Repubblica, a partire dalle ore 15, un'importante conferenza, significativamente intitolata, "Un diritto d'autore per tutti" sotto la presidenza dell'avvocato Guido Scorza, presenti diverse istituzioni dall'AGCOM, alla SIAE ed alcuni tra i maggiori esperti italiani di diritto d’autore per un'importate confronto sul diritto italiano del copyright per un momento di confronto che potrebbe risultare ben importante per tutti.
La Conferenza è a cura del Centro Nexa del Politecnico di Torino e la FEMI, Federazione italiana dei media indipendenti. e verrà diffusa in diretta sul Altra Tv e sulle Micro Web italiane.
Fonti consultate:
REPUBBLICA
AGCOM
GBLOG
Comunque mi chiedo quanto sia presente questo meccanismo
Però per una volta ho sperato che fosse una di quelle news di Nemodark...
Mal comune mezzo gaudio, si troverà il modo per aggirare questo "sceriffo", che tanto per sua natura sarà così lento da risultare quasi inefficace.
Ripeto l'importante è non toccare gli utenti come ha fatto l' HADOPI francese che è veramente la porcata più immonda mai vista
che poi non capiscono che chi ad esempio mette un video su youtube lo fa perchè gli piace la cosa che sta nel video e gli fa anche pubblicità, mah
io credo che il copyright su internet non dovrebbe nemmeno esistere, internet è appunto senza barriere e confini, e assurdo pensare di bloccare qualcosa, e ne avrebbero di roba ben più importante su cui vigilare con tutto lo schifo che si trova sul web
tante potrebbero essere le mie considerazioni in merito.
direi sinteticamente che:
* E' un bene che gli utenti non vengano colpiti.
* Credo che alla fine non cambierà un bel niente rispetto a prima
* Felicissimo di notare quante associazioni si battano per il consumatore e quindi per non far passare provvedimenti come questi!
Poi vorrei aggiungere un paio di cose... opere dei quali si detengono i diritti d'autore non dovrebbero essere scaricabili da internet MAI....mai? beh non proprio.... tutte quelle opere che vengono trasmesse in TV (non a pagamento) dovrebbero essere liberalizzate perchè francamente mi embra oltremodo ridicolo concedermi di poterla registrare dalla tv e da internet no.
Che cos'è che cambia? Il sistema di registrazione, ma il risultato è il medesimo...l'ho sempre trovato un ragionamento assurdo...
Sarei invece durissimo con tutto ciò che è in distribuzione unicamente nei cinema o nelle tv a pagamento in quei casi lo reputo più che giusto.
Discorso a parte per i fansub poi... opere non commercializzate nel nostro paese possono svolgere al massimo un ruolo promozionale per un eventuale (quanto poco probabile) commercializzazione futura.
A parer mio servirebbe solo un po' di buon senso in più per mettere in vigore delle norme più giuste e di più facile applicazione. Invece rimaniamo sempre nel campo dell'assurdo...campo nel quale ognuno si sente (più o meno illeggitamente) libero di sviare come meglio crede.
C'è un "far west" sia da parte di chi cerca di fare le norme che da parte di chi fa di tutto per "delinquere". E' solo caos!
Quel che dice Evil14 è vero ma rimane il potenziale pericolo che costituirebbe un decreto del genere (solo una minoranza della popolazione riuscirebbe ad accedere alle informazioni oscurate).
Ricordo a tutti che assurdamente in Italia si viola la legge se si registra un film da TV free o a pagamento che sia, lo stesso vale per la radio.
Altri stati stanno peggio, in Giappone non si puo riportare stralci di documenti o immagini a scopo di informazione, ovvero se scrivo un articolo su un film o manga o un anime non posso inserire al suo interno immagini tratte da esso.
In Francia - dove le linee ADSL ci sono - il consumo di megaupload è arrivato a livelli incredibili dopo l'entrata in vigore di Hadopi, ante nessuno lo considerava...E' inutile che vantino la <b>riduzione dell'83% della pirateria.</b>.la pirateria online in Francia senza tema di smentite è al suo apice!! <b>Basta sapersi organizzare...</b>
Qui saranno i siti a essere mandati KO, <b> li dovrete, per decreto AGCOM togliere dalla rete!!</b> . ed è inutile che mi si parli di Proxy, che c'entra il proxy di fronte alle attività di migliaia di persone ogni giorno ??
Qualunque gruppo organizzato si potrà mettere in moto..e lo farà il caso Moulinsart, i detentori dei diritti di Tin Tin, è famigerato!! Usano la legge francesesulle immagini per vere PERSECUZIONI! Anche contro critici affermati, altro che Dowload!! E con <a href="
http://www.afnews.info/wordpress/2010/02/moulinsart-mafia/">metodiche</a> su cui bisogna riflettere, solo ultimamente sono stati costretti ad accettare le <a href="http://www.afnews.info/wordpress/2011/02/moulinsart-condannata-ad-accettare-le-parodie/
">parodie</a>, manco quelle gli garbavano....O forse soprattutto quelle.
<b>Serve una legge, non la libertà del più forte.</b>
No...per i siti stranieri obbligheranno gli ISP a mettere un blocco DNS (aggirabile con gli OpenDNS o i GoogleDNS), se vorranno fare sul serio si farà un bel ban per IP e allora lì saranno già più amari (avete capito cosa).Insomma tanto quanto accaduto per the pirate bay, solo che tramite AGCOM la cosa sarà più veloce che non passando per la Giustizia ordinaria
Ad ogni modo il migliore proxy lo potete installare con due click: è la funzionalità "Turbo" del browser Opera, browser purtroppo sconosciuto alla maggior parte degli internauti.
Chi produce (per esempio) musica, guadagna relativamente poco rispetto alle case discografiche, è tutto il sistema delle pubblicità che andrebbe riadattato, girano troppi soldi che finiscono sempre in tasca alle stesse persone.
Io sono favorevole a comprare qualcosa che mi piace, ma perché l'autore di quell'opera che mi piace deve guadagnare solo una piccola percentuale rispetto al costo del (esempio) cd musicale?
È un discorso dannatamente ampio e rischio di andare troppo fuori dal contesto della notizia.
Io credo che come spesso accade la verità, la giustizia sta nel mezzo. Proibire, chiudere e bandire non porta mai a nulla di buono, investissero denaro per cercare soluzioni concrete invece di sprecare risorse per erigere muri di carta stagnola con i retini a cuori e le rilegature in plastica cartificata.
Comunque non mi preoccupo più di tanto, Vincent Law sistemerà tutto.
non dico che la pirateria sia giusta, ma come qualcuno ha detto è semplicemente un problema di distribuzione dei guadagni. non riuscirò mai (per fare un'esempio) a capire come mai 1 videogame per pc costi 60€ quando a distanza di qualche mese lo vendono allegato ad una qualsiasi rivista di PC alla modica cifra di 10, rivista inclusa.
perchè tutta questa disparità mi chiedo.
un'altro esempio, mi tocca da vicino. suono in un gruppo e prendiamo un certo importo per l'esibizione. se superiamo i 10 pezzi ci tocca pagare alla siae + di quanto prendiamo.
mi chiedo a chi facciamo danno suonando? al cantante a cui rubiamo i fan??? ma non fatemi ridere...
Adesso ad aprile esce il numero uno di Kuroshitsuji, vediamo un po come andrà se la pubblicità mediatica del web gli varrà le vendite o meno.
Outbreak: in teoria tu paghi i diritti d'autore, perché suonando musica altrui tu paghi i diritti. Tutto qui. Esempio. Io sono i metallica e tu la mia cover band, fai dei concerti dove ti pagano per suonare la mia musica è giusto che entrino soldi anche a me visto che tu ne guadagni con roba mia. Il principio in linea di massima è quello.
Dico solo che non esistessero determinati link io avrei speso forse un decimo di quanto ho effettivamente speso in fumetti e anime, film, comic, ecc.
Quindi se con i link di anime e manga da visionare gratis, e grazie alla loro esistenza io ho speso mettiamo 1000 euro (ovviamente non in un mese, non sò mica milionario xD), e se determinate censure ci fossero state da quando mi sono approcciato a questo "mondo", OGGETTIVAMENTE avrei speso 100 euro, mi spiegate come può essere salvaguardante dei diritti di certi autori (o case) tale censura ?
Quindi sono salvaguardati se guadagnano di meno ... ok.
Visto che chi guarda e legge a sbafo senza comprare non l'avrebbe fatto comunque, e visto che se io ho la possibilità di visionare un anime in "anteprima" grazie ai fansub, grazie a loro lo conosco, e se merita lo compro.
Io parlo di me ovviamente, e di chi conosco (e di ciò che mi dicono queste persone).
Che poi ci sia qualcosa di scorretto nel sistema è ovvio, i dischi che costano troppo (musicali ma anche videogiochi) e dopo poco scendono di botta come detto da qualcuno prima di me, e molte altre cose, ma non credo sia questo il sistema...
Ma in generale è giusto che si tutelino i diritti d'autore. Se io faccio un lavoro è giusto che mi paghino per poterne usufruire.
@Gianni: Si possono essere indicizzati perché quello che fanno in linea di principio è scorretto. E' come quello che ti da la dritta su quale è lo spacciatore di coca della zona.
Mentre per un film in dvd nuovo un buon prezzo a mio avviso è 20 euro. Mentre quelli vecchi 10 euro.
Per i cd massimo 20 euro ma i cofanetti speciali
mentre il prezzo dei fumetti dovrebbe rimanere come è ora che è ottimale.
Ti faccio un semplice esempio, Death Note prima di comprare l'anime completo io lo vidi ben due volte tramite sub, e certamente se non avessi saputo che questo anime mi avrebbe preso così e se non l'avessi visto prima non l'avrei (sbagliando) comprato.
I mezzi sì ci sono ma non sono come "l'anteprima" del prodotto completo, e non si è più come prima che si comprava a scatola chiusa, ora si vuole conoscere il prodotto proprio perchè i mezzi ci sono, e qui faccio un discorso anche generale.
Che poi i furbacchioni ci siano, è vero, ma non so fin quanto contino
il fatto dei diritti da pagare quando suono musica altrui è indiscutibile e non è mia intenzione criticare questo, il disappunto nasce dal fatto che tante volte si paga in maniera spropositata. poi se questi soldi finiscano nelle tasche degli autori mi fa piacere, ma purtroppo non sempre è così.
lo sapevi che la siae ha un debito pari a 800 milioni di euro nei confronti dei suoi associati, una cosa un po strana se si pensa che iniquo compenso e stato aumentato
Per la merce importata non so a cosa ti riferisci dove vado io è fornitissima di ogni novità. E posso assicurarti che la gente che compra fumetti è diminuita parecchio da quando ci sono le scan. Almeno questo dalle mie parti.
OutBreak: Se dove andate a suonare vi pagan poco è un altro problema, poi vada che per me la SIAE è un furto,ma resta il fatto che i diritti d'autore vadano tutelati. Se ti consola anche se suoni roba tua ad un concerto devi pagare i diritti alla SIAE..
Stiamo ormai su una media prossima ai 6 euro a volumetto e consideri ottimale spendere 6 euro per un solo volumetto?
Gli anime originali sono accessibili solo quando escono le offerte, altrimenti sono diventati un prodotto per pochi fortunati ed è diventato di nicchia anche il manga ormai.
Questi prezzi sono "ottimali" solo per chi fa il chirurgo o l'avvocato <.<' La gente normale comincia a non poterseli permettere più questi hobby! 12 mila delle vecchie lire per un libricino che da solo non ha alcun senso (almeno che non stessimo parlando di un manga autoconclusivo). Alla fine si spendono centinaia di euro per una serie di media lunghezza... altro che prezzi ottimali!! Ho visto serie in corso aumentare di circa due euro!!!
Io direi prezzi assurdi <.<
Non sono il solo ad aver cominciato un progressivo allontanamento dal manga causa prezzi fuori dal mondo.. un tempo compravo il triplo rispetto ad oggi!!!
se continuano così diventeranno sempre più elitari e manderanno in crisi il mercato.
Secondo @Nyx ci sono prezzi esagerati in italia O_O ? Forse per i giovani che hanno una paga di poche decinde d'euro al mese, ma sul discorso prezzi non aggiungo nulla perchè concordo in pieno con Kuro, e per assurdo i prezzi "alti" dei fumetti per me sono anche un indice di come non siano prodotti solo per bambini.
Che poi meglio comprare fumetti che fumare , è molto meno dispendioso xD (io non fumo per precisare °°)
Che poi è stata una conferma quella dei prezzi bassi dei manga anche paragonandoli ai comic che compro da un 5 mesi, grazie a @Zannabianca, e che costano "molto" se paragonati ai manga ma con edizioni che valgono ogni euro.
Esempio idiota: Megaupload.
Che fa di male megaupload?! Niente! Consente a milioni di persone nel mondo di caricare e scarifare file, vive (non so come, non mi interessa) di questo! Milioni di persone per miliardi (probabilmente) di file. Come si può pensare che possano controllarli tutti uno per uno?! Che poi, se anche cancelli un file da una parte, dopo 5 secondi te lo ricaricano in 200 da un'altra?!
E poi mica tutto quello che ci passa sopra viola un copyright! Con che diritto questa gente vorrebbe impedire ad una nazione intera di accedere a questo sito e ai servizi che offre?! Con che diritto priva questo sito di 56 milioni di potenziali clienti?!
Ci fosse anche solo 1 persona in tutta Italia ad usare Megaupload in modo assolutamente "pulito", perchè deve vedersi privare di questo sacrosanto diritto, di una parte della sua libertà?!
Lo sai quanta roba usciva doppiata in VHS? Non ne hai idea... e non cercare in internet, trovi pochissimo in streaming di tutto ciò che c'era di nuovo in italiano. E i prezzi erano molto, molto più alti, con 50€ della valuta di una volta (quando i seinen Panini con sovracoperta costavano meno di 4€ invece di 7.50€, per fare un confronto diretto) ci prendevi 5 o 6 episodi, poi con l'arrivo dei DVD con 100€ ci prendevi una serie da 13 episodi (io ho pagato così Lain, e tuttora non me ne pento).
Ora con 100€ (ma nelle fiere c'è sempre lo stand che vende esente da IVA + 2€, quindi 84€) ti porti a casa una serie da 26 episodi in digipack e con booklet.
Quanto paghereste per una serie da 26 episodi? 25€?
(sì, esistono serie da 25€ e da 13€)
Sai quanto me ne può fregare di sapere che alcuni paesi stanno messi peggio di noi? Se negli altri paesi una Ferrari la facessero pagare il doppio rispetto a noi non mi sognerei mai di dire che da noi le Ferrari hanno un costo ottimale <.<'
Sempre care sarebbero!
Io so che ciò che prima pagavo 4 euro ora lo pago 6, per fortuna che esiste la Star Comics che ha aumentato pochissimo...
so che c'è crisi... e questi aumentano i prezzi facendo diventare il fumetto una cosa elitaria, per figli di papà o per professionisti affermati.
Per me è un'assurdità!
Secondo me è un modo ottimale di ammazzare il mercato...non un prezzo "ottimale"! C'è da mettersi le mani nei capelli, altro che!
Non m'interessa sapere in che mondo vivi tu...ma nel mondo dove vivo io la gente non può permettersi di spendere come se nulla fosse 6 euro per un volumetto (che da solo non serve a nulla perchè parte di qualcosa di più grande... 40 euro per un DVD, 300 euro per una statuetta...
Sono "contento" per voi che non sentite l'enorme peso di questi prezzi a mio avviso folli! Evidentemente vivete nella bambagia e vi potetete permettere tali esborsi o c'è chi li fa per voi.
Buon per voi... tuttavia la media degli italiani non è certo fatta da gente che può permettersi spese di questo calibro. Voi non rappresentate l'italiano medio amici miei! Si fa fatica anche a mandare avanti la baracca, altro che continui rincari...sui fumetti <.<'
Io, come molte altre persone di mia conoscenza, stiamo già tagliando drasticamente sugli acquisti fumettistici e anche le fumetterie ne risentono (perlomeno dalle mie parti è così)
C'è crisi e giustamente si spende di meno, i fumetti vanno controtendenza e aumentano? Si eliminano dalle spese.
Così funziona nelle famiglie "normali".
Io non ho particolari problemi economici, sono un italiano medio, non sguazzo nell'oro e non muoio di fame...ma so giudicare il valore delle cose, so analizzare i pesantissimi rincari che ci hanno appena investito e sono capace di mettermi nei panni di chi (la maggioranza degli italiani) se la passa peggio di me... poi c'è la minoranza (quelli come voi) che non hanno sti problemi o non se li pongono perchè ve lo potete permettere, perchè c'è chi paga per voi o perchè siete degli scellerati...una delle tre.
Tranne nell'eventualità dell'ultima ipotesi vi invidio.
Ma non concordo con quel che affermate.
Innanzitutto il paragone Ferrari - fumetto mi sembra estremo dato la risibile valutazione del secondo rispetto al primo, poi quella della crisi è una falsa giustificazione, non che sia falso ci sia la crisi ma il fumetto (manga o comic) è un bene di lusso che se c'è crisi viene tagliato, quindi fate questione sul prezzo? non comprate più fumetti (cosa che in parte mi è sembrato di capire fai).
Poi mi sembra di sentirle le famiglie in crisi, ne conosco di persone che dicono di esserlo e hanno non so quante finanziarie per tv lcd, vacanze o scuole private, e poi hanno problemi economici (Io non ho Tv Lcd in una stanza, non ho auto, non fumo, non gioco, vediamo ... quando esco non spendo quasi nulla, ma ho i miei divertimenti )
O se anche senza finanziare escono spesso al ristorante, con marito e moglie che fumano, usano la macchina che è un bene di lusso/necessità ma costa come un figlio, poi molte persone che mi dicono essere povere spendono almeno 300 euro mensili a giocare (bollette sportive, lotto o poker per dirne alcune) ... infatti stanno proprio in crisi (Ovviamente parlo in generale)
Se il mio budget non mi permette delle cose, non le faccio e/o non le compro.
Poi scusa non sapevo lavorassi nel campo, visto che l'unico modo di dire oggettivamente se sono prezzi esagerati o meno è lavorarci, concordo se si parlasse di videogiochi pagati 80 euro o cd musicali, anche più di 20 euro che i prezzi sono esagerati (anche se sempre soggettivamente non sapendo tutto il lavoro, io, che c'è dietro) ma 6 euro per un lavoro che deve essere comprato dalla casa editrice, reso in lingua, impaginato e tutti gli annessi e connessi lo si vorrebbe avere gratis ? a 1 euro ? Poi ci si lamenta delle condizioni
Preciso che non è un commento volto a creare polemica tra di noi, ma è un discorso anche generale rivolto a chi fa questi ragionamenti che non sono del tutto sbagliati, ma bisogna capire bene di cosa si parla... cioè non dell'aumento del prezzo del pane ma di un fumetto.
Il fumetto è un extra ma (sbagliando o meno) mi rifiuto di definirlo "bene di lusso"...i lussi per me sono ben altri. Tra i beni di prima necessità e i lussi ci sono nel mezzo tante altre cose tra le quali rientrerebero i fumetti, questo dal mio punto di vista.
Alcuni gradiscono cosniderare lusso tutto ciò che non è un bene di prima necessita mentre io aborrrrro (cit Mughini) questo genere di pensiero
E' vero che esistono famiglie coi mutui da pagare e la Bmw sempre nuova (da pagare anche quella)...ma sono casi a parte direi <.<'
No, ne gratis ne a 1 euro ma direi che con 4 euro circa è ampiamente ripagato. I prezzi che avevamo qualche tempo fa insomma, non sto mica chiedendo la luna!
Non è il pane esatto...quindi non siamo obbligati a comprarlo se non reputassimo il prezzo "adeguato" alla merce acquistata e sai una cosa? E' quello che stà cominciando ad accadere e succederà sempre più! E ti sembra una cosa positiva? Ti sembra positivo far diventare il fumetto tanto elitario? Abbiamo impiegato tanti anni per portarlo a conoscenza di tutti, per diffonderlo...ora c'è il sistema "ottimale" per tagliargli le gambe e si chiama rincaro sfrenato.
Questo è quel che penso con ferrea fermezza, non mi offendo se voi la pensate in modo diverso dal mio. Mi piace confrontarmi col prossimo anche e soprattutto quando ha idee diverse dalle mie, non mi farete cambiare idea e io non ho intenzione di cambiare le vostre....tutto quì
Io intendo bene di lusso tutto ciò che non è essenziale e il fumetto mi sembra tale, anche se per me la lettura è una "droga" non posso paragonare il fumetto al pane, discorso con cui mi sembri d'accordo.
Direi anche io
Ovvio che non mi sembra positivo, ma perdonami il tuo pensiero nel volere prezzi più agevolati mi sembra "elitario" nel senso che o così o nulla.
Poniamo il caso, c'è un comic : JLA di Morrison che sono più di mille pagine di fumetto che concorderai non sarebbe possibile pagare 4 euro.
I prezzi non posso essere tutti ugali, ci sono diverse qualità di fumetto, poi un fumetto che probabilmente venderà 10mila copie non può oggettivamente costare come uno che probabilmente ne venderà 100mila, oppure il discorso sull'acuratezza del fumetto stesso, non tutte le "case" mettono la stessa qualità nel fumetto a un medesimo prezzo, ognuno ha standard diversi, come sarebbe possibile equiparare i prezzi di un campo con tante variabili ?
Il mio paragonarla al pane era inteso anche in un altro senso, il pane non ha carta e copertina, non ha un target determinato, non ha quelle variabili, è un oggetto che vendi "sfuso" e puoi quindi avere prezzi standard, ma col fumetti come fai ?
Insomma intendo che se tutti i manga costassero 4 euro sarei il primo a trarne beneficio ma non vedo la cosa come sarebbe possibile, così come i prezzi dei dvd che io compro e che non reputo esagerati, dato che compro o box o dvd in offerta o raramente dvd alla prima uscita.
"Fumetto-elitarietà" è ovvio che non è un binomio che apprezzo.
Ma assolutamente concordo con l'ultimo punto, un dialogo è positivo in ogni caso e non per forza volto a cambiare l'opinione anche se un dialogo eccessivamente sterile non è che abbia senso infatti quando si esprime un opinione con cui non concordo seppur restando sulle mie posizioni cerco di capirla
Lasciamo perdere qualsiasi ideologia politica cmq...non mi sembra proprio il caso di allargare il discorso con un pesantissimo OT. Semplicemente la vita non può ridursi ad un semplice...mangia, bevi , dormi e lavora...tante piccole cose di contorno non possono essere definiti lussi tanto facilmente.
Io la penso così.
A proposito del tuo esempio ti risponderò facendoti un altro esempio. Conosci ROBOT della D books?
Se non lo conosci vai a cercarlo nell'archivio di Animeclick.
S tratta di una splendida raccolta di storie (tavole tutte a colori) qualcosa di straordinario...sembrano artworks! Formato enorme...sin d'ora ha avuto due sole uscite che ho comprato molto volentieri anche se l'ultima costava la bellezza di 19 euro!
Li ho spesi senza battere ciglio <b> Kira</b> perchè è facilissimo rendersi conto del valore artistico e materiale di un'opera di questo genere...li spenderei ancora qual'ora dovessero uscire (me lo auguro) ulteriori numeri.
Potrei farti altri esempi meno estremi di miei manga che costano 7 euro circa ed hanno un valore più o meno giustificato.
Stavo invece parlando di fumetti come MPD Psycho (solo uno dei tantissimi esempi calzanti che potrei farti) del quale i primi 10 numeri costavano 4 euro (prezzo onesto direi) undicesimo numero 4.90 euro e ho cominciato a storcere il naso, dal dodicesimo in poi 5.90!! in pratica la stessa opera ha avuto un rincaro di quasi 2 euro! la qualità è la medesima, sia dell'opera in se sia della pubblicazione, è aumentato il prezzo della carta e questo comporta per il consumatore finale un rincaro di ben 2 euro in più, ossia il 50% in più sul costo iniziale dell'opera!
E' solo uno dei mille esempi che potrei farti ci sono opere che hanno avuto rincari addirittura pegiori e in ogni caso 5.90 sembra essere diventato un prezzo quasi standard per molte case editrici, a prescindere dalla qualità dell'opera e dell'edizione.
Quindi il punto non è che a maggior qualità corrisponde SEMPRE maggior prezzo...ormai è diventato un prezzo standard per moltissime opere.
Star Comics ci mostra che tenere bassi i prezzi (se si vuole farlo) è ancora possibile! mancano della sovraccopertina ma offre edizioni mediamente di tutto rispetto. Mi piacciono i manga ben rilegati, ma se per una sovraccopertina devo giustificare un sovrapprezzo di due uro o oltre no, non ci stò più non mi sento di farlo, mi sentirei un cretino ....
Sarei curioso di sapere in quanti preferirebbero manga a 6 euro con sovraccopertina o manga a 4 euro senza sovraccopertina... forse unicamente per quell'opera che proprio ci sta tanto a cuore...ma dev'essere un qualcosa di eccezionale, non la norma...
Ho sentito tanti utenti che (a prescindere dal prezzo) le sovraccopertine manco le vorrebbero. Se fosse questa la discriminante...eliminatele e fateci pagare i manga ad un prezzo più equo...come fa Star Comics!
Worst.... altro esempio "illustre"
Manga piacevole per chi ama le opere teppistiche che ho sempre seguito e che sono costretto a portare a termine ma... formato medio, senza sovraccopertina, rilegatura media e da 4 euro è recentemente passato a ben 5.50 euro! Lo finirò perchè ormai l'ho cominciato ma lo considero un furto legalizzato!!!
In confronto i 6 euro spesi per quella meraviglia che risponde al nome di BLADE OF THE PHANTOM MASTER sono soldi spesi benissimo. Opera eccelsa sotto tutti i punti di vista e edizione curatissima.
Come ti ho detto potrei farti centinaiai di esempi di questo tipo.
Il rincaro c'è stato per tutte le opere e il prezzo ormai è quasi uniformato a prescindere dalla qualità dell'edizione ...per certe opere poi molti preferirebbero un'edizione meno "lussuosa" e un prezzo più abbordabile.
Credo di aver detto proprio tutto a questo punto.
Trai le tue conclusioni e rifletti se darmi ancora torto o ragione...in ogni caso il mio pensiero tale resterà perchè è frutto di un'analisi molto attenta e approfondita e come vedi anche abbastanza "elastica"...non vorrei tutti i manga a 4 euro... i manga che valgono 6 o 7 euro (ma anche di più) ci possono essere...ma tutti a 5.90 no! E' scorretto e inacettabile.
Ritorno ai miei esempi sopracitati...
In ogni caso, dove hai visto 40€ per un solo DVD (quando io parlavo di cofanetti)?
E 300€ per una statuetta... se ti accontenti dei Revoltech o comunque di statuette abbastanza belle, a 30€ te la cavi benissimo, se poi ti lamenti che quelle da 300€ costano 300€... beh, è il classico discorso del "appassionato a parole ma non ancora del tutto"... cosa intendo, mi dirai tu? Beh... è un discorso lunghino, saltato fuori con gli standisti delle fiere del fumetto...
In pratica, chi è ignorante e passa per caso o quasi davanti alla Yamato, vede i prezzi, li ritiene esagerati, ma se tiene davvero a qualcosa accetta quel prezzo, non sa che solitamente cercando meglio potrebbe pagare <b>la metà</b>, si stupisce ma accetta. Quelli che invece si lamentano del prezzo alto e sembrano tanto esperti invece sono i "fans ma fino a un certo punto", coloro che non riescono a capire com'è possibile che un peluche ufficiale importato dal Giappone costi 30€ e preferisce comprare le cinesate tarocche, cioè passa dall'accettare prezzi assurdi e spropositati al NON accettare il giusto prezzo, per via della mania collezionista che l'appassionato ha, e questo discorso vale anche per i DVD, non accetta un prezzo così basso come quello che c'è oggi, perchè rispetto a qualche anno fa, i DVD sono quasi REGALATI.
L'appassionato vero invece è quello che conosce le motivazioni che stanno dietro a quei prezzi, tra cui il fatto di essere un mercato di nicchia, li accetta e valuta l'acquisto, ma è un tipo di appassionato che sta sparendo, sia per la crisi economica sia per il cambio d'hobby (gli anime di qualche anno fa son diversi da quelli attuali, che saranno diversi da quelli che ci saranno tra qualche anno ecc...)
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Poi do ragione a Erokira quando dice che il fumetto è un bene di lusso e quindi ha i suoi costi. Io lo so visto che compro fumetti da quando ho 16 anni e ne ho spesi di soldi.
Poi vorrei sapere quali sono i manga che sono passati da 4 a 6 euro perché a me non ne risulta nessuno con un cosi drastico cambio di prezzo.
Ripeto dovresti essere felice di stare in italia, visto che è il paese con il più basso costo di fumetti e dove puoi trovare praticamente quasi tutto.
Tornando in tema come già detto appoggio un maggior controllo sui diritti d'autore.
Di manga passati da 4 a 6€ ce ne sono un po', soprattutto Panini, dal passaggio di distribuzione da edicola a sola fumetteria.
La vita non si può ridurre a ciò che dici ma per quel che io considero beni di lusso i fumetti lo sono.
Tutti i tuoi esempi sono corretti, anche se non sono un esperto li ho presenti quando vado in fumetteria o quando consulto internet per le uscite, ma ricordati che come dice @Kuro uno i costi hanno delle giustifiche, se non fosse così credo che ci sarebbero gli organi competenti per notarne l'illegalità di tali prezzi, e poi l'Italia anche a me risulta come uno dei paesi con prezzi minori.
Io non l'ho visitato ma ho presente i prezzi giapponesi, e ti inviterei a vivere là, credo che tu in Giappone non compreresti un manga e/o dvd se per te già i nostri prezzi sò cari.
Come abbiamo capito siamo in parte su posizioni contrastanti, ma credo riusciamo a capire la posizione altrui, senza per forza farci convincere.
Tutti a 5,90 non so se sarebbe scorretto, se a questo prezzo vendessero per dire il manga che ho preso ora, credo che sarebbe regalato :
"Gridare amore dal centro del mondo", basato sull'omonimo e ottimo libro che ho appena finito, l'ho pagato 8,50 euro e nonostante le 187 pagine mi sembra un buon prezzo dato il suo essere manga di nicchia (oltre che One Shot), mentre un qualsiasi shonen commerciale, se scialbo e senza mordente non lo pagherei neanche i fantomatici 4 euro, non tutte le opere hanno il medesimo valore e i medesimi standard di creazione del prodotto.
<i>Prevedere il più classico degli iter giudiziari per chiudere un sito illegale rappresenterebbe un'assurda lungaggine, favorevole solo ed esclusivamente ai cosiddetti pirati</i>.
Ripeto...non si campa solamente mangiando, bevenedo e dormendo, non possiamo considerare tutto il resto un lusso.
Per il sottoscritto la parola LUSSo ha un significato diverso da "tutto ciò che non è strettamente necessario a sopravivere" prendo le distanze da questo modo di concepire il lusso che per quanto mi riguarda è ben altra cosa!!!
Torniamo un pelo più IT... di statuette economiche fatte bene io non ne ho mai viste. vedo a prezzi "bassi" statuette con giunture visibili oppure piccolissime, su Anteprima i prezzi sono sempre sull'ordine dei 300 euro (in media). Certo se uno si accontenta di prendersi un pupazzetto fatto malissimo si ....ne trovi anche a 4 euro ..ma stiamo parlando di tutt'altra cosa mi sa
l'"appassionato vero" che definisci tu è uno che crede di conoscere le motivazioni di tali prezzi ma in realtà si lascia abbindolare dalle motivazioni fornite da chi ha interessi in gioco che lasciano il tempo che trovano così come la BALLA delle software house che affermano di dover aumentare i prezzi dei giochi perchè c'è la pirateria, tutto smentito da prove concrete, studi di settore e dai fatti...
contrariamente a quel che può pensare <b>Kuro</b> in un certo qual senso potrei quasi dire di essere del settore dato che ho fatto il commerciante tanti anni e nei miei progetti futuri potrebbe esserci anche l'apertura di una fumetteria (ma se contuinuano con questi rincari ne chiuderano molte).
4 euro per un manga sono un buon prezzo..era il prezzo quasi medio del manga di qualche tempo fa quì si stà discutendo di 5.90 che è la media attuale, maggiorata di circa 2 euro (ma anche oltre) rispetto a quel che era il prezzo medio antecedente.
Ti ho già fatto l'esempio di MPD PSycho e Worst ma perdendoci tempo potrei portartene tantissimi altri di esempi di aumenti simili.... se ne trovano a dozzine con la wishlist di AC è ancora più facile compare i prezzi iniziali e i prezzi finali della stessa opera.
Anche GAntz fa parte della categoria "aumentati di 2 euro".
Sono felice di stare in Italia per tanti altri motivi...non certo per questo ^__^' Stioamo messi meglio di altri paesi mi può consolare solo relativamente...pensando che c'è chi stà peggio di noi, ma ciò non mi fa vedere la nostra situazione rosea...proprio per niente!
Non vivrei mai in Giappone <b>Kira</b> e in ogni caso non conosco la loro situazione economica, soprattutto ciò che riguarda lo stipendio medio del cittadino poi... ripeto cmq che il paragone con chi stà peggio di noi non mi solleva più di tanto. Noi stiamo messi male e loro stanno messi peggio...la penso così...
Ma sai quanto ci lucrano le software house su ogni gioco?
Sai che ci guadagnerebbero profumatamente anche se vendessero i loro prodotti ad un quarto del loro attuale valore?
Che poi...(discorso valido anche per gli anime) venduti ad un prezzo più onesto si darebbe un forte scossone alla pirateria, venderebbero molto di più, ma loro preferiscono mantenere questa linea guida....e poi si lamentano della pirateria...chi è causa del suo mal pianga se stesso!!!
Del prezzo in Giappone non me ne può fregar di meno... se loro hanno costi maggiori dei nostri (che già sono esosi) peggio per loro.. o forse meglio per loro...significa che il livello economico medio del loro paese può permettersi simili esborsi per questi passatempi (non lussi). In Italia di gente che può permettersi di spendere tanti soldi con DVD e manga non c'è...le vendite di anime e manga caleranno, stanno già calando in vero...aspetta un'altro ulteriore aumento e vedrai se il mercato non andrà in crisi totale!
Comunque direi di finirla...tanto voi avete le vostre idee e io le mie... viviamo in due mondi diversi e parliamo due lingue diverse
Siamo in molti a credere che i nostri prezi siano esosi cmq...rendetevi conto che non sono l'unico a pensarla fuori dal coro....anzi direi che i "diversi" siete voi tre.
Senza offesa eh!
Oltretutto per quanto interessante come sviluppo... è anche abbastanza OT... se proprio vi va parliamone sulle nostre schede ma...non credo ci sia più null'altro da dire.
Ciao!
E li vendono a quel prezzo e li compro!
Fatto sta che ora paghiamo la metà della metà rispetto a 15 anni fa, eppure il mercato praticamente non esiste, se non fosse per Freccero forse non avremmo nuove serie da collezionare in DVD se non quelle rimaneggiate in America.
Dopo tutti i colpi già subiti manca solo quella di imbavagliare l'unica forza veramente libera presente nella nostra società.
Che non venissero a raccontarci frottole con la tutela dei diritti d'autore (cosa sacrosanta, per carità)...
NON VOGLIAMO DI NUOVO I FASCISTI!!!!!!!!!!!
ABBIAMO GIA' FIN TROPPI PROBLEMI!!!!!!!!
APRIAMO GLI OCCHI UNA BUONA VOLTA E RENDIAMOCI CONTO DI CHI CI STA GOVERNANDO DA QUINDICI ANNI A QUESTA PARTE...
Pesante vero ?? Pure l'egregio Mazza è stato pesante nelle sue parole...Molto pesante. Io lo so cosa ha detto.
@Ryogo Si lo hanno votato, ma cosa hanno votato ?? Facci caso hai sentitola parola Bunga Bunga al Tg 1 ? Nei Tg di Mediaset ?? Se tu ti informassi solo dai TG, e fossi un normale che va a laburà, ovvero uno dei tanti lombardo veneto, ma che diamine sarebbe per te il Bunga Bunga ?? Una barzelletta su FB, giusto se lo usi.
E per fortuna per ogni TG1 e un Porta a Porta c'è un TG3 e un Annozero... se uno vuole sapere lo può fare, anche se l'informazione qui in Italia è da terzo mondo...
Effettivamente è vero un imputato è innocente fino a prova contraria, accompagnato da un secondo precetto, le prove si formano nel processo, in cui ogni parte, in condizioni di parità deve essere messa nelel condizioni di fa valere le sue ragioni, il procedimento automatico di AGCOM, viola proprio questo principio non ti pare ?
Quale sia la strategia del nostro Dear leader è noto.
Chiuderanno i siti dei fansubber?
Non credo... dato che i fansub trattano solo roba per cui nessuno ha i diritti in Italia sarebbero le case di produzioni giapponesi a dover fare la segnalazione... e la vedo dura.
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