Copertine dōjinshi tratti da opere di IshiharaNello scorso mese di Dicembre il Governo metropolitano di Tokyo ha approvato il "Decreto d'Ordinanza sulla Sicurezza dei Giovani", noto anche come Decreto 156, ma più spesso conosciuto, fra gli appassionati di manga e anime e fra gli addetti ai lavori, come Decreto anti-loli. La nuova legge, contro la quale ci sono state e ci sono tuttora proteste di autori ed editori giapponesi, regolamenta la distribuzione di anime e manga sostanzialmente limitando la vendita e il noleggio delle "pubblicazioni dannose" ai maggiori di 18 anni, ma creando di fatto uno scenario alquanto fosco e incerto.

Immediatamente a seguito dell’approvazione del decreto, si sono levate le proteste del pubblico e degli addetti ai lavori del mondo dell’animazione e dei manga. Da un lato la satira ha già mosso i primi passi, come dimostra la prossima uscita di una doujinshi, che bersaglia le affermazioni e i passati lavori letterari realizzati dal governatore di Tokyo, Ishihara, prima della sua entrata in politica.
Ma è in vista del prossimo Tokyo Anime Fair (TAF) che si metteranno in campo altre iniziative di protesta.

Noboru KawasakiUn primo esempio viene da Noboru Kawasaki, autore di Kyojin no Hoshi uno storico manga (da cui è stato tratto l'anime ginto da noi come Tommy - La stella dei Giants) sul baseball che si appresta a tagliare il traguardo dei 45 anni di pubblicazione. Kawasaki avrebbe dovuto essere premiato con un riconoscimento alla carriera proprio in occasione del TAF ma egli, avendo appreso le disposizioni previste nel decreto 156, ha deciso di rifiutare l’invito e il premio. Gli organizzatori della premiazioni avevano proposto a Kawasaki di poter ritirare il premio in qualsiasi altro giorno anche fuori dal TAF, ma la sua decisione è stata irremovibile.

Tuttavia le iniziative più clamorose vengono dagli editori. Molte associazioni, come la Japan Cartoonists Association, si oppongono fermamente al decreto e una serie di case editrici, tra cui molti nomi importanti come: Shueisha, Kodansha, Kadokawa o Akita Shoten, hanno annunciato che boicotteranno il prossimo appuntamento del TAF.
La drastica decisione ha avuto origine anche per la presenza di Ishihara come presidente del comitato organizzatore dell’evento (storicamente a forte patrocinio della Municipalità di Tokyo).

Anime content expo

Il fronte “ribelle” non si limita però a boicottare il TAF ma prepara un esposizione concorrente e alternativa, l’Anime Content Expo (ACE) che si dovrebbe tenere il 26 e 27 Marzo in coincidenza con i due giorni di apertura al pubblico del TAF. Al momento varie compagnie hanno aderito all’organizzazione del nuovo evento tra queste Aniplex, Media Factory, Geneon Entertainment e Kadokawa Shoten.
L’ACE verrà ospitato nello spazio del centro eventi del Makuhari Messe localizzato nella prefettura di Chiba (confinante con quella di Tokyo) abituale sede del Tokyo Game Show e in precedenza anche del Comic Market prima che questo si muovesse a Tokyo.

La situazione generale pare ripercuotersi in modo concreto sul TAF. In una recente conferenza stampa tenuta a fine Gennaio da alcuni rappresentanti del comitato esecutivo per riportare lo status dell’organizzazione della convention è emerso che gli espositori presenti sono in calo del 37% mentre gli spazi espositivi acquistati sono calati del 20 %. In particolare 153 espositori hanno acquistato 451 spazi, mentre nello stesso periodo dell’anno passato erano presenti 244 espositori e 615 spazi acquistati. Il tutto si traduce in un calo, provvisorio, dei ricavi di circa 1 milione di euro rispetto alle stime iniziali.

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Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork