Mirai Mizue, classe 1981, è un giovane animatore nipponico indipendente i cui lavori hanno prevalentemente carattere astratto, ma, per la loro grande qualità, hanno da sempre attirato l'attenzione della comunità degli appassionati, fin dall'opera con cui ha debuttato il lungometraggio:
Fantastic Cell realizzato, nel 2003, mentre ancora frequentava la Tama Art University. Proprio in questo film, accolto immediatamente con grande entusiasmo, l'autore iniziò ad elaborare quello stile che rappresenta ancora oggi il suo stile e il suo tratto distintivo: la cosiddetta “cell animation” (da non confondere con la “cel animation”).
Mirai Mizue 2003 - 2010 Works
In questo stile di animazione la forma base delle figure animate astratte è rappresentata da una cellula biologica. Le cellule unendosi, scindendosi, danno vita ad una vasta gamma di forme o per meglio dire “creature”, quasi delle amebe o meduse; queste creature danzando tutte sulle note delle musiche di Tchaikovsky, del suo "Valzer dei Fiori" o del suo "Lo Schiaccianoci".
Invece il suo secondo lavoro è datato 2008 ed è intitolato Lost utopia, eccone il trailer:
L'associazione fra la musica e animazione, è rimasta una costante dei lavori di Mirai Mizue, egli trae una diretta e immediata ispirazione da classici dell'animazione Disney come: il celebre Fantasia (1940), The Old Mill (1937), e Toot, Whistle, Plunk and Boom (1953).
I lavori di questo autore sono di una qualità sorprendente così ben dettagliati e precisi, che difficilmente si può credere, egli abbia disegnato tutto a mano fotogramma per fotogramma; a prima vista, si può scambiare il tutto per semplice CG e non l'opera di un vero e proprio artigiano dell'animazione.
L’artista in occidente è poco noto, soprattutto al grande pubblico, malgrado i suoi corti animati siano stati selezionati per i festival di Annecy e di Ottawa.
Nelle ultime settimane ha realizzato una nuova iniziativa rilasciando sul proprio canale YouTube una serie di corti, uno al giorno, che dimostrano una volta di più la maturità delle sue tecniche.
Devour Dinner - 60 second version:
Playground - 60 second version
Fonti consultate:
canale YouTube di Mirai Mizue
MIRAIwebsite
Fantastic Cell realizzato, nel 2003, mentre ancora frequentava la Tama Art University. Proprio in questo film, accolto immediatamente con grande entusiasmo, l'autore iniziò ad elaborare quello stile che rappresenta ancora oggi il suo stile e il suo tratto distintivo: la cosiddetta “cell animation” (da non confondere con la “cel animation”).
In questo stile di animazione la forma base delle figure animate astratte è rappresentata da una cellula biologica. Le cellule unendosi, scindendosi, danno vita ad una vasta gamma di forme o per meglio dire “creature”, quasi delle amebe o meduse; queste creature danzando tutte sulle note delle musiche di Tchaikovsky, del suo "Valzer dei Fiori" o del suo "Lo Schiaccianoci".
L'associazione fra la musica e animazione, è rimasta una costante dei lavori di Mirai Mizue, egli trae una diretta e immediata ispirazione da classici dell'animazione Disney come: il celebre Fantasia (1940), The Old Mill (1937), e Toot, Whistle, Plunk and Boom (1953).
I lavori di questo autore sono di una qualità sorprendente così ben dettagliati e precisi, che difficilmente si può credere, egli abbia disegnato tutto a mano fotogramma per fotogramma; a prima vista, si può scambiare il tutto per semplice CG e non l'opera di un vero e proprio artigiano dell'animazione.
L’artista in occidente è poco noto, soprattutto al grande pubblico, malgrado i suoi corti animati siano stati selezionati per i festival di Annecy e di Ottawa.
Nelle ultime settimane ha realizzato una nuova iniziativa rilasciando sul proprio canale YouTube una serie di corti, uno al giorno, che dimostrano una volta di più la maturità delle sue tecniche.
Fonti consultate:
canale YouTube di Mirai Mizue
MIRAIwebsite
Se poi si pensa che questi corti sono "artigianali"... complimenti (anche per la pazienza XP).
Un'annotazione appena letta, proprio ora, i lavori di Mizue, insieme a quelli di altri artigiani dell'animazione, sono stati mostrati al Bilbolbul. Festival internazionale di fumetto di Bologna ( 2/6 Marzo)
http://www.bilbolbul.net/
durante le proiezioni del collettivo giapponese CALF...
Sapevo del Festival..ma ho fermato la mia attenzione alle mostre di Vanna Vinci e di Munoz!! ( tutte e due molto belle) Non sono per questa sezione di Animeclick...-___-
I video qui riportati trattano della lotta per la sopravvivenza in maniera molto "cruda" e rapida.
Più di ispirarsi a "Fantasia" della disney ( eresia questa verso uno dei padri fondatori dei film d'animazione), prende ispirazione dal corto sulla creazione della vita di "Allegro ma non troppo".
Non so voi ma a me danno un forte senso d'inquietudine.
Non tutto è rose e fiori.
Ho apprezzato.
P.S.: Sbaglio o in Lost Utopia c'è qualche riferimento al mito di Adamo ed Eva?
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