Il Kyoto National Museum ha reso noto che uno dei volumi della serie di rotoli intitolati Chōjū-Jinbutsu-Giga Emaki, in origine, era riprodotto su entrambi i lati. La traduzione della serie di opere suona all'incirca come "Rotoli raffiguranti uccelli, animali e persone animate"; i rotoli illustrati sono infatti ritenuti tra i più antichi precursori dei manga giapponesi.

L'opera è stata creata tra il tardo periodo Heian (794-1192) e gli inizi di quello Kamakura (1192-1333) ed è considerata un vero e proprio tesoro nazionale, conservato per lungo tempo al tempio Kozanji di Kyoto.
I ricercatori credono che il volume double-face, il terzo di quattro creati quindi 800 anni fa, fosse originariamente composto di 10 fogli di carta washi, fatta sovrapponendo diversi strati di fibre vegetali disciolte, e che presentasse pertanto disegni su entrambi i lati.
Le pergamene sono alte 31 centimetri, con 20 fogli larghi ognuno circa 57 centimetri: i primi dieci ritraggono figure umane, i restanti invece illustrano animali creati molto probabilmente da un diverso artista.

Chōjū-Jinbutsu-Giga Emaki

La forma originale sarebbe stata quindi ben diversa dagli 20 fogli di carta disegnata su un solo lato che si trovano attualmente in restauro presso il Centro di conservazione delle proprietà culturali del museo. I fogli sarebbero stati separati all'inizio del periodo Edo (1603-1867) per consentire ai lettori di visionarne i disegni con maggiore flessibilità.
Alcuni esperti di restauro si sono resi conto di questo dettaglio quando hanno notato che l'inchiostro di alcuni disegni, che ritraggono rane in movimento, era delicatamente filtrato premendo su altre illustrazioni, rivelando così l'originaria forma in fronte-retro; ulteriori esami condotti su altre macchie di inchiosto hanno poi rivelato la medesima "doppia" natura del rotolo.
Gli altri tre rotoli invece parrebbero aver avuto sin dall'inizio disegni solo su un lato.

Un rapporto emesso nel 2008 dal Daily Yomiuri ha segnalato che oltre 133'000 persone hanno visitato la pergamena quando il Suntory Museum of Art l'ha messa in mostra nel 2007; la grande affluenza si deve almeno in parte alla diffusa teoria secondo la quale gli emaki sono i primi esempi di manga, sebbene si tratti di una certezza ancora non confermata ufficialmente.


Fonte consultata:
Anime News Network
The Daily Yomiuri Shinbun

Si ringrazia il Suntory Museum of Art per la foto