Riportiamo un'analisi del manga/anime Claymore ad opera dell'utente Micheles. A differenza dei canonici dossier che abbiamo pubblicato in passato (e che continueremo pubblicare in futuro), il seguente testo non si prefigge lo scopo di informare il lettore con uno stile distaccato e imparziale, bensì di analizzare, in modo anche estremamente personale, i significati e i simbolismi dell'opera in questione. Per questo si è deciso di pubblicarlo in una sezione apposita.
Buona lettura.
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Questo articolo su Claymore di Norihiro Yagi si rivolge a chi ha letto il manga o ha visto l'anime. Nonostante non si focalizzi particolarmente sulla trama, ma piuttosto sui significati simbolici dell'opera, contiene spoiler. I lettori sono avvisati.
CLAYMORE, LE GUERRIERE
Le protagoniste di Claymore sono delle temibili guerriere dotate di superpoteri che combattono contro dei mostri demoniaci usando delle grosse spade. Fin qui niente di strano, anzi direi nulla di più scontato in tempi in cui le bad girls vanno per la maggiore. Tuttavia, se si guarda con un minimo di attenzione, è evidente come Claymore sia un'opera profondamente originale che si differenzia completamente da un fantasy di seconda categoria. Il primo aspetto di originalità è costituito proprio dalla protagoniste: le Claymore non sono dei tradizionali cavalieri senza macchia e paura, sono piuttosto dei (super)soldati creati in serie ed addestrati da una misteriosa Organizzazione. Per evidenziare questo aspetto l'autore utilizza un intelligente stratagemma, spesso criticato dai lettori meno avveduti: quello di disegnare le Claymore tutte molte simili tra loro, con delle armature identiche, tanto che la maniera più efficace per distinguire una Claymore dall'altra è fare attenzione all'acconciatura dei capelli. Questa soluzione grafica è degna di nota per almeno due motivi. Da un lato sottolinea l'aspetto militare delle Claymore; i soldati devono essere tutti uguali, le loro uniformi servono ad omologarli e a disumanizzarli; dall'altro lato l'attenzione alle acconciature (ognuna molto curata e diversa dalle altre) sottolinea la femminilità e l'umanità delle guerriere.
Fisicamente le Claymore sono tutte alte, bionde, con occhi azzurro ghiaccio e con un'espressione fredda e distante. Naturalmente questa scelta non è un casuale ed ha lo scopo di dare un'aura di lontananza e di intoccabilità alle Claymore. Questo è chiaro considerando il pubblico di riferimento (non esistono giapponesi bionde). Del resto Yagi non è il solo ad avere usato questo artificio, basta pensare alle figure materne distanti ed intoccabili di Leiji Matsumoto. L'aspetto fisico delle Claymore però ha anche altri significati. La bellezza fisica, i capelli biondi, la pelle molto bianca, le uniformi di colore chiaro accentuano il loro aspetto angelico in un mondo di demoni. Inoltre l'astuto artificio per cui le Claymore non invecchiano (sono incorruttibili anche dal tempo e possono vivere per centinaia di anni senza cambiare minimamente) permette di raffigurarle sempre come delle giovani vergini. Questo è importante perché l'astinenza sessuale è una delle caratteristiche fondamentali dell'opera. Nel corso della serie ci viene anche fornito una spiegazione per l'aspetto fisico delle guerriere: ci viene detto che il processo di trasformazione in Claymore fa perdere il colore originario dei capelli e degli occhi. Questo è simbolico della perdita dei sentimenti e del carattere originario delle ragazze. Ancor più significativo è il fatto che il processo di trasformazione non sia del tutto perfetto e che in casi rarissimi il colore originale dei capelli possa preservarsi. Quindi, per traslato, è chiaro che l'umanità originaria delle ragazze non è persa del tutto.
Con una tipica tecnica militare di disumanizzazione, all'interno dell'Organizzazione le Claymore sono primariamente indicate tramite un numero che determina la loro forza rispettiva e la loro posizione gerarchica. Il nome di persona per le Claymore è un'accessorio secondario: per le persone normali le Claymore sono tutte uguali e vengono semplicemente chiamate Streghe dagli Occhi d'Argento, non c'è bisogno di dar loro un nome individuale. Al contrario, tra loro le Claymore preferiscono usare i nomi propri, soprattutto le Claymore che si conoscono bene e sono in rapporti di amicizia. Le Claymore non hanno cognome, ma le più potenti hanno un soprannome: Teresa del Sorriso, Irene della Spada Veloce, Milia del Miraggio, Flora Tagliavento. Questi soprannomi poetici degni degli eroi dei romanzi cavallereschi sono un'altra delle idee brillanti dell'opera: da un lato permettono di umanizzare le protagoniste, rendendole diverse una dall'altra, con uno specifico carattere e talento individuale; dall'altro i soprannomi danno il necessario senso di leggenda e l'opportuna atmosfera epica e romantica alla vicenda. Questi aspetti si sovrappongono e miscelano alla perfezione con l'atmosfera dominante della serie, che è decisamente tragica.
CLAYMORE, LE SPADE
Le claymore sono delle lunghe spade a due lame di origine scozzese (quelle di Highlander per intenderci). Con una felice intuizione Yagi assegna lo stesso nome alle protagoniste della sua opera. Il significato di questa scelta è chiaro: già dal nome si capisce che le Claymore vanno considerate come armi prima che come donne.
Le spade delle Claymore sono uno dei misteri più grandi: di esse si sa pochissimo, ma è evidente fin dall'inizio che esse sono molto di più di semplici lame. Ogni guerriera è indissolubilmente legata ad una spada (almeno finché la morte non le separa) ed entrambe sono marcate con uno stesso simbolo misteroso. Questo simbolo funge da nome segreto della Claymore (sia la donna che la spada) ed il suo vero significato non è noto. Esso ricorda decisamente una lettera in un linguaggio sconosciuto od un simbolo alchemico: il lettore viene portato naturalmente a credere che il simbolo descriva l'essenza della Claymore che lo porta, che però non viene mai esplicitata. Questo contribuisce ad aggiungere un alone di mistero e di leggenda. L'unificazione tra guerriere e spade è fortissima: per esempio portare con sé la spada di una Claymore morta (come fanno successivamente Ondine e Denev) simbolicamente rappresenta portare sempre con sé nel proprio cuore il ricordo della compagna.
È bene notare come le spade delle Claymore siano sovraccariche di significati. Oltre al significato del ricordo esse hanno anche il significato di amicizia, visto che le guerriere incrociano tra loro le spade in segno di comunità di intenti, come facevano i Tre Moschettieri. Le spade hanno poi il significato di sostegno e di riposo, visto che le Claymore le usano come supporti su cui appoggiarsi quando sono stanche e su cui dormire per le pochissime ore di sonno di cui hanno bisogno. Le spade hanno anche un significato di protezione, sia letterale che simbolico. È impossibile pensare che una Claymore possa dormire senza la sua spada, così come un bambino non può dormire senza il suo orsacchiotto. Non faccio questo accostamente a caso, perché le Claymore sono orfane, reclutate tra ragazze che hanno perso la famiglia a causa degli Yoma; mi pare quindi evidente che la spada funga da sostituto per la madre che hanno perso. Siccome la spada è simbolo prettamente maschile, è naturale pensare che il dormire con la spada abbia anche il significato di dormire con un amante, specialmente visto che un amante in carne ed ossa è negato alle Claymore. Del resto tutta la serie si gioca sull'ambiguità profonda tra amore materno e amore sensuale.
Le spade hanno anche il significato di riposo eterno e vengono usate come stele funebri per marcare le tombe delle Claymore. Non a caso l'impugnatura delle claymore ricorda una croce (l'impugnatura viene detta appunto crociera) e quindi la simbologia funebre è perfetta. Oltre ai molteplici significati simbolici, le spade hanno anche dei segreti legati alla trama della serie. Quello che è certo è che le spade sono composte di un materiale sconosciuto che non esiste nel mondo delle Claymore e che quindi devono essere state fabbricate altrove. Inoltre nel 79esimo capitolo le protagoniste si chiedono come mai dopo migliaia di durissimi combattimenti contro mostri sovrumani le spade non abbiano neppure un minimo graffio e si domandano con inquietudine chi le abbia create e per combattere quale tipo di nemici. La caratteristica dell'infrangibilità più totale delle spade, contrapposta alla fragilità delle guerriere che vengono ferite in continuazione in combattimento e che sono necessariamente destinate a morire, è molto significativa. La spada infrangibile e quindi immortale si identifica naturalmente con l'anima della guerriera.
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Buona lettura.
Questo articolo su Claymore di Norihiro Yagi si rivolge a chi ha letto il manga o ha visto l'anime. Nonostante non si focalizzi particolarmente sulla trama, ma piuttosto sui significati simbolici dell'opera, contiene spoiler. I lettori sono avvisati.
CLAYMORE, LE GUERRIERE
Le protagoniste di Claymore sono delle temibili guerriere dotate di superpoteri che combattono contro dei mostri demoniaci usando delle grosse spade. Fin qui niente di strano, anzi direi nulla di più scontato in tempi in cui le bad girls vanno per la maggiore. Tuttavia, se si guarda con un minimo di attenzione, è evidente come Claymore sia un'opera profondamente originale che si differenzia completamente da un fantasy di seconda categoria. Il primo aspetto di originalità è costituito proprio dalla protagoniste: le Claymore non sono dei tradizionali cavalieri senza macchia e paura, sono piuttosto dei (super)soldati creati in serie ed addestrati da una misteriosa Organizzazione. Per evidenziare questo aspetto l'autore utilizza un intelligente stratagemma, spesso criticato dai lettori meno avveduti: quello di disegnare le Claymore tutte molte simili tra loro, con delle armature identiche, tanto che la maniera più efficace per distinguire una Claymore dall'altra è fare attenzione all'acconciatura dei capelli. Questa soluzione grafica è degna di nota per almeno due motivi. Da un lato sottolinea l'aspetto militare delle Claymore; i soldati devono essere tutti uguali, le loro uniformi servono ad omologarli e a disumanizzarli; dall'altro lato l'attenzione alle acconciature (ognuna molto curata e diversa dalle altre) sottolinea la femminilità e l'umanità delle guerriere.
Fisicamente le Claymore sono tutte alte, bionde, con occhi azzurro ghiaccio e con un'espressione fredda e distante. Naturalmente questa scelta non è un casuale ed ha lo scopo di dare un'aura di lontananza e di intoccabilità alle Claymore. Questo è chiaro considerando il pubblico di riferimento (non esistono giapponesi bionde). Del resto Yagi non è il solo ad avere usato questo artificio, basta pensare alle figure materne distanti ed intoccabili di Leiji Matsumoto. L'aspetto fisico delle Claymore però ha anche altri significati. La bellezza fisica, i capelli biondi, la pelle molto bianca, le uniformi di colore chiaro accentuano il loro aspetto angelico in un mondo di demoni. Inoltre l'astuto artificio per cui le Claymore non invecchiano (sono incorruttibili anche dal tempo e possono vivere per centinaia di anni senza cambiare minimamente) permette di raffigurarle sempre come delle giovani vergini. Questo è importante perché l'astinenza sessuale è una delle caratteristiche fondamentali dell'opera. Nel corso della serie ci viene anche fornito una spiegazione per l'aspetto fisico delle guerriere: ci viene detto che il processo di trasformazione in Claymore fa perdere il colore originario dei capelli e degli occhi. Questo è simbolico della perdita dei sentimenti e del carattere originario delle ragazze. Ancor più significativo è il fatto che il processo di trasformazione non sia del tutto perfetto e che in casi rarissimi il colore originale dei capelli possa preservarsi. Quindi, per traslato, è chiaro che l'umanità originaria delle ragazze non è persa del tutto.
Con una tipica tecnica militare di disumanizzazione, all'interno dell'Organizzazione le Claymore sono primariamente indicate tramite un numero che determina la loro forza rispettiva e la loro posizione gerarchica. Il nome di persona per le Claymore è un'accessorio secondario: per le persone normali le Claymore sono tutte uguali e vengono semplicemente chiamate Streghe dagli Occhi d'Argento, non c'è bisogno di dar loro un nome individuale. Al contrario, tra loro le Claymore preferiscono usare i nomi propri, soprattutto le Claymore che si conoscono bene e sono in rapporti di amicizia. Le Claymore non hanno cognome, ma le più potenti hanno un soprannome: Teresa del Sorriso, Irene della Spada Veloce, Milia del Miraggio, Flora Tagliavento. Questi soprannomi poetici degni degli eroi dei romanzi cavallereschi sono un'altra delle idee brillanti dell'opera: da un lato permettono di umanizzare le protagoniste, rendendole diverse una dall'altra, con uno specifico carattere e talento individuale; dall'altro i soprannomi danno il necessario senso di leggenda e l'opportuna atmosfera epica e romantica alla vicenda. Questi aspetti si sovrappongono e miscelano alla perfezione con l'atmosfera dominante della serie, che è decisamente tragica.
CLAYMORE, LE SPADE
Le claymore sono delle lunghe spade a due lame di origine scozzese (quelle di Highlander per intenderci). Con una felice intuizione Yagi assegna lo stesso nome alle protagoniste della sua opera. Il significato di questa scelta è chiaro: già dal nome si capisce che le Claymore vanno considerate come armi prima che come donne.
Le spade delle Claymore sono uno dei misteri più grandi: di esse si sa pochissimo, ma è evidente fin dall'inizio che esse sono molto di più di semplici lame. Ogni guerriera è indissolubilmente legata ad una spada (almeno finché la morte non le separa) ed entrambe sono marcate con uno stesso simbolo misteroso. Questo simbolo funge da nome segreto della Claymore (sia la donna che la spada) ed il suo vero significato non è noto. Esso ricorda decisamente una lettera in un linguaggio sconosciuto od un simbolo alchemico: il lettore viene portato naturalmente a credere che il simbolo descriva l'essenza della Claymore che lo porta, che però non viene mai esplicitata. Questo contribuisce ad aggiungere un alone di mistero e di leggenda. L'unificazione tra guerriere e spade è fortissima: per esempio portare con sé la spada di una Claymore morta (come fanno successivamente Ondine e Denev) simbolicamente rappresenta portare sempre con sé nel proprio cuore il ricordo della compagna.
È bene notare come le spade delle Claymore siano sovraccariche di significati. Oltre al significato del ricordo esse hanno anche il significato di amicizia, visto che le guerriere incrociano tra loro le spade in segno di comunità di intenti, come facevano i Tre Moschettieri. Le spade hanno poi il significato di sostegno e di riposo, visto che le Claymore le usano come supporti su cui appoggiarsi quando sono stanche e su cui dormire per le pochissime ore di sonno di cui hanno bisogno. Le spade hanno anche un significato di protezione, sia letterale che simbolico. È impossibile pensare che una Claymore possa dormire senza la sua spada, così come un bambino non può dormire senza il suo orsacchiotto. Non faccio questo accostamente a caso, perché le Claymore sono orfane, reclutate tra ragazze che hanno perso la famiglia a causa degli Yoma; mi pare quindi evidente che la spada funga da sostituto per la madre che hanno perso. Siccome la spada è simbolo prettamente maschile, è naturale pensare che il dormire con la spada abbia anche il significato di dormire con un amante, specialmente visto che un amante in carne ed ossa è negato alle Claymore. Del resto tutta la serie si gioca sull'ambiguità profonda tra amore materno e amore sensuale.
Le spade hanno anche il significato di riposo eterno e vengono usate come stele funebri per marcare le tombe delle Claymore. Non a caso l'impugnatura delle claymore ricorda una croce (l'impugnatura viene detta appunto crociera) e quindi la simbologia funebre è perfetta. Oltre ai molteplici significati simbolici, le spade hanno anche dei segreti legati alla trama della serie. Quello che è certo è che le spade sono composte di un materiale sconosciuto che non esiste nel mondo delle Claymore e che quindi devono essere state fabbricate altrove. Inoltre nel 79esimo capitolo le protagoniste si chiedono come mai dopo migliaia di durissimi combattimenti contro mostri sovrumani le spade non abbiano neppure un minimo graffio e si domandano con inquietudine chi le abbia create e per combattere quale tipo di nemici. La caratteristica dell'infrangibilità più totale delle spade, contrapposta alla fragilità delle guerriere che vengono ferite in continuazione in combattimento e che sono necessariamente destinate a morire, è molto significativa. La spada infrangibile e quindi immortale si identifica naturalmente con l'anima della guerriera.
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Comunque complimenti, ce l'hai fatta a fare un report serio e ad essere pubblicato come news!
Domani che ho più tempo la leggo con calma.
Claymore mi è sempre sembrato un bellissimo manga come storia, scennegiatura, imprevedibilità, disegni e atmosfere, ma come contenuti l'ho sempre visto scarseggiare... domani vedrò invece cos'ha da raccontare, sperando che non sia tutto un castello mentale ma qualcosa di davvero significativo
comunque fa sempre piacere sapere qualche curiosità su quel capolavore che è Claymore
Per leggerlo tutto ci vorrebbe almeno mezz'ora.
Fin dove sono arrivato ho letto tante cose già di mia conoscenza e qualche chicca che mi mancava, del resto conosco abbastanza bene quest'opera è una delle mie preferite in assoluto.
Sin d'ora ho seguito come si deve soltanto la versione animata (splendida ma incompleta) e ho intenzione di rimediare anche il manga entro quest'estate. Proprio per non perdermi nulla di un'opera che merita davvero tanto, Alcune similitudini con Berserk si potrebbero logicamente fare ma (a mio parere) Claymore è nettamente migliore, soprattutto nel suo formato cartaceo dove (come scritto anche da Micheles) si rivela essere priva di qualsiasi sbavature e di incoerenze...cosa che nel formato cartaceo di Berserk non succede
Davvero bella!
Che dire, complimeti complimeti !
Comunque Claymore secondo la mia opinione è un capolavoro (poi sono gusti eh...), semmai il problema è la periodicità, visto che in un anno i volumi letti sono davvero pochi (2-3 di solito).
Adoro Claymore, è uno dei miei manga preferiti. Molte cose che sono state scritte le avevo "notate" anche io, ma ad esempio sulla questione della numerologia non mi ci ero mai soffermata, anzi non mi era minimamente passato per testa che potessero esserci dei significati dietro i numeri (cosa abbastanza usuale invero).
Idem per la questione della sterilità.. mmm non ho mai pensato che le Claymore possano essere sterili, e voglio credere che non sia così, forse perchè da donna, troverei triste una simile condizione (ora non voglio passare per quella che pensa che la femminilità di una donna consista unicamente nell'avere dei figli, ma dal MIO punto di vista, il pensiero di non poter avere figli anche volendoli, è triste).
Sul confronto con Berserk mi trovo d'accordissimo, però per me in Berserk, trova spazio anche un filino di speranza, almeno dal momento in cui la compagnia di Gatsu si è allargata, mentre Claymore mi da un senso di disperazione assoluta.. non so perchè, è una sensazione.
La questione delle coppie speculari è molto interessante, ma per me, l'unione di Raffaella e Luisella è qualcosa di assolutamente puro, diciamo che non vedo "malizia" in quella loro rappresentazione.
Sinceramente non avevo mai guardato questo manga/anime da un punto di vista sessuale, punto che invece Micheles ha ribadito fortemente.. si ok la castità ecc, ma come dicevo prima non avevo mai pensato a sterilità o frigidità. E' uno spunto molto interessante comunque (sembrava di leggere Freud xD).
Sempre in tema di sessualità, è vero che la spada è una sorta di "coperta di Linus" delle claymore, ma come simbolo fallico, l'ho sempre associata al padre e non ad un amante. Le claymore sembrano tranquille e rilassate (sembrano) quando dormono accanto alla loro spada, quindi mi viene da pensare che dormano accanto ad un padre, l'uomo protettivo verso le figlie per eccellenza!
Detto ciò, io adoro Miria (o Milia che dir si voglia), la trovo molto umana (basti pensare alla disperazione provata dopo la battaglia di Pieta) e intelligente.
Riguardo la questione della somiglianza delle ragazze, adoro le capigliature delle Claymore, mi piace un sacco osservare i dettagli delle acconciature!
Insomma, aspetto con ansia il prossimo numero!
Ancora complimenti a Micheles!
che dire, sono esterrefatto. Anch'io mi sono appassionato a questa serie, sto aspettando ansiosamente il 19° numero che esce il prossimo mese ed ho l'anime in attesa (di tempo) per gustarmelo al meglio...
ma... questo articolo, così accurato, che in ogni sua parola trasuda gli sforzi e la passione di chi ha scritto mi lascia veramente senza parole; non avevo mai visto un articolo così dettagliato, accurato e ben scritto (a parte i refusi che ancor più delineano la passione con cui è stato scritto).
Sono rimasto incantato a leggere le osservazioni curatissime e ricche di citazioni, segno di grande cultura in questo mondo ristretto e un po' di nicchia, che costellano un po' tutto l'articolo; mi sono piaciute le elucubrazioni personali (mica tanto, visto che la penso allo stesso modo) che non sono mai cadute nel misticismo o nel banale.
Insomma, complimenti all'autore e spero di vedere altri articoli di tale levatura (anche se suppongo che portino via una marea di tempo; bensì vero è, però, che a questi livelli scrivere è una passione inalienabile, a cui si dedica volentieri parte del proprio tempo libero); per poter passare altro tempo in piacevoli letture.
> mmm non ho mai pensato che le Claymore possano essere sterili,
> e voglio credere che non sia così, forse perchè da donna, troverei triste una
> simile condizione
proprio perche' e' molto triste mi pare molto probabile.
> pero' per me in Berserk, trova
> spazio anche un filino di speranza, almeno dal momento in cui la
> compagnia di Gatsu si è allargata, mentre Claymore mi da un senso
> di disperazione assoluta..
non capisco il pero', stiamo dicendo la stessa identica cosa!
> per me, l'unione di Raffaella e Luisella è qualcosa di assolutamente
> puro, diciamo che non vedo "malizia" in quella loro
> rappresentazione.
ah no? E le catene e la spranga metallica che perfora
Raffaella e Luisella nell'immagine a colori come le vedi?
> la spada l'ho sempre associata al padre e non ad un amante.
la simbologia spada=padre ci sta benissimo, ma in Claymore c'e' sempre
una forte confusione tra amore paterno (o materno) e amore sensuale, le due cose
sono inestricabili.
@Neuro
> a parte i refusi che ancor più delineano la passione con cui è stato scritto
Se trovate rifusi segnalateli che li correggiamo!
> bensì vero è, però, che a questi livelli scrivere è una passione
> inalienabile, a cui si dedica volentieri parte del proprio tempo libero
Ammetto di essermi divertito a scrivere queste osservazioni. Mi sono tornati
in mente i tempi del liceo in cui dovevo scrivere cose del genere su
Manzoni (che palla!) quando a me sarebbe piaciuto scrivere di ben altri
autori e argomenti. Cosi' mi sono tolto finalmente lo sfizio
Spero anche di invogliare altri a fare lo stesso, perche' la
redazione di AnimeClick e' recettiva agli scritti di critica e
sta cercando materiale per una nuova rubrica dedicata appunto ai
lavori "seri".
No dai scherzo,nonostante la lunghezza l'ho letto con piacere,e mi è venuta pure voglia di rileggere il manga e magari soffermarmi di più sulle cose che fa notare questo articolo...
Comunque io l'ho amato sin da subito,mi ero guardato prima l'anime,e a mio dispiacere vedendolo incompleto,ho recuperato lentamente il manga...
Scherzi a parte, davvero tantissimi complimenti a Micheles per questo lavoro monumentale. Claymore lo conosco soltanto di nome, e non sono interessato a leggerlo perchè so che non mi piacerebbe, ma l'approfondimento è stato davvero molto coinvolgente anche per un "profano" come me!
a questo punto posso fare a te la domanda che mi faccio da tempo..
le claymore non invecchiano e questo lo sappiamo ma non guariscono neanche dalle ferite? Quando fanno vedere i loro corpi nudi tutti inorridiscono...eppure hanno dei corpi da fotomodelle...
nell'anime questa cosa non è molto spiegata...
qualcosa di inguaribile per qualche ragione. Francamente non voglio indagare di piu' e mi aspetto e spero che questo punto non venga mai delucidato nel manga. Lasciamo un po' di privacy alle sfortunate guerriere.
peccato per la versione anime, ottimamente realizzata per il 90% della serie, che stravolge completamente il finale trasformandolo in una sorta di dragonball in gonnella U.U
@Ironic: è opinione diffusa che il segno che storpia in modo orribile il loro corpo sia qualcosa di legato all'innesto della carne degli yoma nel loro busto. Attualmente non si sa nulla a riguardo, ma è probabile che prima o poi qualcosa in merito (e più in generale sul processo di trasformazione) sia mostrato.
Concordo al 100% con quello che scrivi e avanti con la trama dovremmo vederne delle belle (a meno che non ci siano i soliti scazzi fra autore e editore).
Il fatto che Claire non sia diventata claymore come le altre mi porta a pensare che il suo destino sarà diverso e, forse e sottolineo forse, per lei ci potrebbe essere un lieto fine.
Ma la carne al fuoco è davvero tanta, devono decidere da che parte andare con la trama, per non fare il classico errore di tanti manga, tante belle premesse che non confluiscono da nessuna parte e lasciano troppe domande in sospeso.
E cmq che non abbiano continuato l'anime è uno scandalo XD
Complimentoni a Micheles per il tempo profuso in questa attentissima analisi della serie (con tutti quei riferimenti e significati "nascosti" avresti potuto sfidare il mio proff di storia-filosofia !).
Sempre più convinto ad incominciare il manga!
Ottima recensione che mi ha fatto ricordare alcuni aspetti di questo manga e me ne ha fatti scoprire altri.
Complimenti per la "concentrazione" che ci deve essere voluta e per l'analisi
Comunque per i fan delle ragazze con la spada vi segnalo che sto lavorando ad un altro sostanzioso dossier, questa volta sulla Principessa Zaffiro! I classici non vanno dimenticati
Però in ogni caso complimenti a micheles per l'approfondito dossier.
Claymore però io di fatto non l'ho mai letto per cui sono indeciso se leggermi tutto il dossier perché nel caso mi anticiperei molto di un eventuale lettura ma comunque ci penserò su...
spero quindi di poterlo leggere presto!!!
Mi è piaciuta la parte sui simbolismi, sul significato delle spade, il tema delle coppie e delle simmetrie. Sono considerazioni che a posteriori fanno riflettere sull'opera, la fanno vedere da un punto di vista nuovo e meno superficiale. Di sicuro non è soltanto una bella storia di guerriere bionde fortissime che combattono contro i mostri. Nè una semplice storia di vendetta. Claymore è molto di più, e questo articolo lo porta alla luce in maniera precisa e puntuale.
I miei complimenti.
Sono d'accordo su un possibile finale tragico, credo solo così potrà essere...anche se questo manga mi ha fatto piangere fin troppo T_T
Comunque rinnovo i complimenti, non esagero quando dico che mi ha fatto molto, ma molto piacere leggere questo di Claymore, grazie (:
@micheles: comunque un paio di interpretazioni mi sembrano un po' forzate:
<i>Mi viene naturale fare il parallelo con gli anelli del potere di Tolkien, che inevitabilmente corrompono e distruggono i loro possessori (ricordatevi che anche Frodo alla fine viene corrotto dall'Unico Anello)</i>
<i>Del resto tutta la serie si gioca sull'ambiguità profonda tra amore materno e amore sensuale</i>
Potrei rigirarti il discorso con le millemila serie che tu non segui perchè sottovaluti o ritieni non importanti
Non sono il tipo che guarda tutto ciò che viene elogiato solo perchè viene elogiato (al massimo, se è elogiato per validi motivi, ne posso riconoscere l'importanza), ma guardo quello che mi attira e che è conforme ai miei gusti. E siccome mi conosco e so di essere una persona facilmente impressionabile e fondamentalmente idealista, so anche che questi fantasy "neri" non fanno per me, così come Berserk, che ho provato a leggere e ho trovato decisamente pesante per i miei standard!
(stai parlando con uno che ha mollato anche i romanzi della Troisi perchè decisamente troppo "dark" per i suoi standard )
Se poi Claymore è una bella opera, come sicuramente sarà, mi fa piacere per l'autore e per chi lo segue con costanza e passione, ma preferisco seguire altre opere più nelle mie corde! Ciò non toglie che in futuro potrei anche provare a dargli un'occhiata!
Una vera e propria esegesi dell'opera, che tra l'altro ho apprezzato molto
una curiosità: ma Micheles è un laureato/laureando in psicologia?
Da alcuni termini letti, mi viene questo sospetto...
Comunque tanti complimenti!
Anche se alcune osservazioni non mi convincono al 100%, lo sforzo analitico è notevole.
Nessuna, io seguo qualsiasi genere e non faccio alcun tipo di discriminazione, sono l'ultima persona a cui puoi rivolgere una critica del genere.
Già sei nel torto perchè hai preso un punto con un post di un rigo e mezzo e un altro rigo di quote!
Sulla questione dell'ipotetica deformità delle claymore, ovvero ciò che tiene lontano gli uomini da Teresa nel bosco, anche io mi son fatto alcune ipotesi, tra cui per l'appunto quella supportata da te. E proprio come te anche io spero che il mangaka abbia il buon gusto di lasciare tutto nelle "mani" dell'immaginazione del lettore.
Io di questa serie ho prima visto l'anime attratta dalla trama e l'ho scoperro meraviglioso.. poi mi sono comprata il manga che rispetto all'anime prosegue e che dire sono contentissima della scelta
Seriamente, l'autore di questa analisi vede il sesso come Joseph McCarthy vedeva i comunisti, dappertutto, ma soprattutto dove non ve n'erano affatto.
Le mie perplessità sono poi molto forti sull'interpretazione della frase pronunciata nell'occasione del tentativo di stupro come un riferimento a supposte mutilazioni/mutazioni genitali.
Da come la vedo io più che a reali alterazioni del corpo, in quella frase il riferimento è al contrasto tra il corpo appunto perfetto ma dalla Claymore percepito come mostruoso ed orribile.
Per il resto ha già detto qualcosa Franzelion e non voglio ripetere gli stessi concetti.
In realta' non sono un freudiano ma riconosco che in certe tipologie di opere, specialmente quelle di carattere epico/mitologico come Claymore e Berserk la critica psicanalitica/semiotica e' il punto di vista piu' naturale da adottare. Ti immagini se facevo una critica marxista andando a discutere dei mezzi di produzione e dell'economia del mondo delle Claymore? Che palla!
A tutto consiglio di leggere "I Miti Greci" di Robert Graves un vecchio classico che lessi ai tempi del liceo, li' si' che di sesso ce n'e' a volonta'!
L'articolo scorre semplice e veloce, l'analisi è chiara e lineare, approfondita per alcuni aspetti e superficiale (quasi inesistente) per altri ma si vede che erano quelli gli argomenti che si volevano trattare e quindi bene così. Quindi è un po' strano leggere post in cui ci si stupisce dei contenuti e dell'analisi in se..
Io vedo l'analisi un po' troppo forzata; anche se alcune osservazioni sono calzanti e plausibili, seppur abbastanza ovvie a mio avviso, mi trovo in disaccordo con l'autore sin dall'inizio quando afferma che le Claymore sono disegnate tutte simili e con armature identiche; falso e quindi indice di scarsa attenzione. Le Clay non hanno tutte la stessa armatura ma al contrario ogni guerriera ne ha una personalizzata; le guerriere hanno in comune solo il colore degli occhi e dei capelli e anche per quanto riguarda l'aspetto fisico sono tutte, chi più chi meno, diverse tra loro con caratteristiche uniche.
Tutta l'analisi del rapporto tra le Clay e le loro spade è inizialmente, oserei dire, banale per poi divenire piuttosto congetturale ed in parte aleatorio.
Comunque non voglio mettermi a fare un analisi dell'analisi però invito l'autore, che comunque va lodato perché si è impegnato in un analisi non certo facile, a migliorarsi ed approfondire di più senza fermarsi all'ovvio.
Non e' vero, le armature di ordinanza sono tutte uguali, solo le ribelli hanno
armature tutte diverse. Se ci sono delle differenze saranno infinitesimali, del resto non sono mai stato bravo al gioco delle differenze della Settimana Enigmistica. Se le trovi posta un'immagine e segnalale.
<i> le guerriere hanno in comune solo il colore degli occhi e dei capelli e anche per quanto riguarda l'aspetto fisico sono tutte, chi più chi meno, diverse tra loro con caratteristiche uniche.</i>
Questo lo dico anch'io, ho detto semplicemente che la differenza piu' evidente e' l'acconciatura dei capelli, che si nota anche nei casi in cui le facce sono stilizzate o assenti.
comunque sia, se hai letto il manga avrai notato benissimo che le Clay si differenziano sia per le corazze che per la differenza fisica oltre che per i capelli. se non l'hai notato posso postarti tutte le immagini che vuoi ma senza che perdo tempo basta che vai a prendere un qualsiasi numero del fumetto.
inoltre ci sono alcune Clay totalmente originali; vuoi per fisico enorme o piccolo, vuoi per le acconciature, la doppia spada, le corazze a placche, le differenze ci sono in abbondanza per distinguerle. poi ovviamente le Clay che si vedono due volte in tutta la storia perché di contorno possono essere anche disegnate uguali dato che sono personaggi ininfluenti ma tutte le Clay presentate sono singolari.
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