Alla stragrande maggioranza dei videogiocatori, al solo imbattersi nella parola “picchiaduro” o nelle sue varianti, si formerà una distinta visione in mente. Quella di un ragazzo con un kimono bianco e una fascia rossa sulla testa, il quale, con le mani congiunte, spara una sfera d’energia, mentre la sua voce digitalizzata urla “Hadouken!”. E’ qualcosa di matematico, che coinvolge chiunque abbia vissuto in prima persona le calde estati degli anni ’90, come se fossero tutti, inevitabilmente, sotto l’effetto di un incantesimo…
ROUND 1: I PUT A SPELL ON YOU… (1987)
E’ il 1987, quando nelle sale giochi di tutto il mondo fa la sua comparsa un titolo destinato a diventare l’inizio di una leggenda: Street Fighter.
Sviluppato dalla Capcom, una software house di Osaka, il gioco chiede di impersonare Ryu, un ragazzo giapponese che pratica il karate e partecipa ad un torneo di arti marziali che lo porterà a girare per il mondo e ad affrontare i lottatori più disparati.
Cinque gli scenari calcati dal nostro eroe: il Giappone, dove deve affrontare il monaco Retsu e il ninja Geki; la Cina, dove gli avversari sono i lottatori di kung fu Lee e Gen; gli Stati Uniti, dove bisogna battere il kickboxer Joe e il pugile Mike; l’ Inghilterra, patria del teppista punk Birdie e del baffuto bodyguard Eagle. Infine, la Thailandia, dove a Ryu toccherà affrontare in combattimento due lottatori di muai thai, Adon e Sagat.
Il giocatore è chiamato ad impersonare l’indomito karateka col kimono bianco e a portarlo vincitore in ogni combattimento. Ogni avversario va affrontato per tre volte e la vittoria viene assegnata superando due scontri su tre.
E’ prevista anche una modalità a due giocatori in cui il player 2 interpreta un karateka biondo col kimono rosso, Ken.
Street Fighter non è il primo gioco di questo tipo. Come i più grandicelli ricorderanno, molti altri titoli basati sulle arti marziali e i combattimenti giravano già sulle console a 8 bit durante gli anni ’80, eppure il titolo della Capcom aveva qualcosa in più, una carica innovativa che mancava ai giochi precedenti e che ne decretò il successo.
Motivo del successo fu, in parte, l’innovativo sistema di controllo, composto da un joystick a levetta per la direzione e da due grossi bottoni, uno per il pugno e uno per il calcio, che permettevano a Ryu di effettuare diverse mosse a seconda della potenza con cui venivano premuti. Tuttavia, a causa della difficoltà di utilizzo, il sistema di controllo è stato successivamente sostituito da uno con sei pulsanti (pugno e calcio debole/medio/forte) che caratterizzerà la serie Street Fighter anche negli anni a venire.
Tra le varie mosse che il personaggio può eseguire, tre meritano una menzione particolare: l’Hadouken (Colpo ondulatorio), una sfera energetica sparata dalle mani congiunte; lo Shoryuken (Pugno del drago), un uppercut con salto; il Tatsumaki Senpuukyaku (Calcio tornado del drago), un calcio rotante. Questi tre colpi sono mosse speciali che distinguono Street Fighter da ogni gioco precedente dello stesso genere e diventano ben presto iconiche nonché famosissime ancora oggi.
A fare il successo di Street Fighter è inoltre la grafica molto curata con personaggi molto grandi e scenari realistici, nonché un gusto per la citazione che pesca a piene mani dai manga più popolari del periodo, come Dragon Ball (l’Hadouken è una chiarissima riproposizione della Kamehameha creata da Akira Toriyama) o Hokuto no Ken (la caratterizzazione grafica di diversi personaggi ricorda lo stile di Tetsuo Hara).
La popolarità del gioco nella sua versione da sala fa sì che Street Fighter venga convertito anche per Pc Engine, DOS e ZX Spectrum. Inoltre, si comincia quasi subito a pensare ad un seguito…
Continua a leggere...
ROUND 1: I PUT A SPELL ON YOU… (1987)
E’ il 1987, quando nelle sale giochi di tutto il mondo fa la sua comparsa un titolo destinato a diventare l’inizio di una leggenda: Street Fighter.
Sviluppato dalla Capcom, una software house di Osaka, il gioco chiede di impersonare Ryu, un ragazzo giapponese che pratica il karate e partecipa ad un torneo di arti marziali che lo porterà a girare per il mondo e ad affrontare i lottatori più disparati.
Cinque gli scenari calcati dal nostro eroe: il Giappone, dove deve affrontare il monaco Retsu e il ninja Geki; la Cina, dove gli avversari sono i lottatori di kung fu Lee e Gen; gli Stati Uniti, dove bisogna battere il kickboxer Joe e il pugile Mike; l’ Inghilterra, patria del teppista punk Birdie e del baffuto bodyguard Eagle. Infine, la Thailandia, dove a Ryu toccherà affrontare in combattimento due lottatori di muai thai, Adon e Sagat.
Il giocatore è chiamato ad impersonare l’indomito karateka col kimono bianco e a portarlo vincitore in ogni combattimento. Ogni avversario va affrontato per tre volte e la vittoria viene assegnata superando due scontri su tre.
E’ prevista anche una modalità a due giocatori in cui il player 2 interpreta un karateka biondo col kimono rosso, Ken.
Street Fighter non è il primo gioco di questo tipo. Come i più grandicelli ricorderanno, molti altri titoli basati sulle arti marziali e i combattimenti giravano già sulle console a 8 bit durante gli anni ’80, eppure il titolo della Capcom aveva qualcosa in più, una carica innovativa che mancava ai giochi precedenti e che ne decretò il successo.
Motivo del successo fu, in parte, l’innovativo sistema di controllo, composto da un joystick a levetta per la direzione e da due grossi bottoni, uno per il pugno e uno per il calcio, che permettevano a Ryu di effettuare diverse mosse a seconda della potenza con cui venivano premuti. Tuttavia, a causa della difficoltà di utilizzo, il sistema di controllo è stato successivamente sostituito da uno con sei pulsanti (pugno e calcio debole/medio/forte) che caratterizzerà la serie Street Fighter anche negli anni a venire.
Tra le varie mosse che il personaggio può eseguire, tre meritano una menzione particolare: l’Hadouken (Colpo ondulatorio), una sfera energetica sparata dalle mani congiunte; lo Shoryuken (Pugno del drago), un uppercut con salto; il Tatsumaki Senpuukyaku (Calcio tornado del drago), un calcio rotante. Questi tre colpi sono mosse speciali che distinguono Street Fighter da ogni gioco precedente dello stesso genere e diventano ben presto iconiche nonché famosissime ancora oggi.
A fare il successo di Street Fighter è inoltre la grafica molto curata con personaggi molto grandi e scenari realistici, nonché un gusto per la citazione che pesca a piene mani dai manga più popolari del periodo, come Dragon Ball (l’Hadouken è una chiarissima riproposizione della Kamehameha creata da Akira Toriyama) o Hokuto no Ken (la caratterizzazione grafica di diversi personaggi ricorda lo stile di Tetsuo Hara).
La popolarità del gioco nella sua versione da sala fa sì che Street Fighter venga convertito anche per Pc Engine, DOS e ZX Spectrum. Inoltre, si comincia quasi subito a pensare ad un seguito…
Continua a leggere...
P.s. sì, l'ho letto tutto, parecchi giorni addietro... richiede un po' di tempo XD
Uno dei miei ricordi principali sono le vesciche che mi venivano sulle mani a forza di hadouken XD
purtroppo ora devo scappare a nanna ma domani finisco di leggermi tutto il dossier ^^
Comunque mi viene sinceramente da piangere leggendo questo dossier... avevamo uno Street fighter per il Mega Drive, ma migliaia di pomeriggi sono stati spesi a giocare a quelo che mio cugino aveva per amiga! Ogni santo pomeriggio, prima che si facesse l'orario per poter giocare in cortile, tutti noi bambini del palazzo ci riunivamo a casa sua per giocare (meno male che era un palazzo piccolo xD)! ç__ç
Poi ci sono stati Marvel vs Capcom: Clash of the Super Heroes su Dreamcast, e Street Fighter Alpha 3 sulla Play.. quello mi piaceva molto!
Negli ultimi tempi ho giocato a scrocco a Street Fighter IV e mio fratello ha appena comprato Super Street Fighter IV, ma se devo essere sincera.. non mi piacciono! Non mi ci trovo bene a giocare, e siccome sono una nostalgica preferisco il 2D! xD
Poi va bè io a questo gioco sono una capra, i miei attacchi salto-calcio-pugno funzionano solo contro i decerebrati, tanto che giocando online non ho mai vinto manco mezzo incontro! :/
In ogni caso, Street Fighter è sempre Street Fighter! <3
L'ho appena letto tutto d'un fiato, ne è valsa davvero la pena... ragazzi mettetevi comodi e non perdetevelo.
Ancora complimenti
Molte cose già le conoscevo, altre no.
Io Street Fighter 1 l'ho giocato successivamente al 2, ma l''ho giocato, il 2 è ottimo, quanti soldi "gettati" nei vari bar al cabinato.
Di Street Fighter 3 ho il 3rd impact fight for the future per PS2 (ci devo ancora giocare).
Della serie Alpha ho giocato al 3, ma recentemente mi sono procurato l'Alpha Collection (che devo ancora iniziare, ma dopo la lettura dell'articolo lo farò subito).
Ho anche tutti e 3 i capitoli della serie EX in 3d, a me piacciono moltissimo, anche i personaggi, specialmente Kairi e Shadow Geist.
Il 4 non ce l'ho, perchè mi manca la consolle, ma ci ho giocato da un amico ed è bellissimo.
Ho anche Marvel Super Heroes vs Street Fighter, bellissimo gioco e Marvel vs Capcom 2, altro ottimo gioco.
Dei crossover con la SNK ho Capcom vs Snk 2 e SNK vs capcom SVC Chaos, il primo è ottimo, il secondo appena sufficiente.
Per le versioni anime ho visto tutto, tranne gli episodi oav di SF 4, ma li vedrò a brevissimo.
Il film è un caso a parte, è talmente trash che per me è divertente. Ho pure il videogame, trashissimo
Ah, ovviamente sono fortissimo a giocare, batto tutti i miei amici, e anche mio fratello
Il miglior picchiaduro di sempre senza dubbio. Street Fighter tutta la vita!
A quei tempi avere giochi di quella portata in casa era un sogno ancora lontano!
Devo rimediare alla pecca invece...di non aver mai visto neanche un capitolo della trasposizione animata!
Ps. non ho letto nulla su Super Street Fighter 4 Arcade Edition che uscirà per console tra un paio di settimane
E Juri con l'arte oculare c'azzecca poco, è anzi il primo char in tutta la storia di Street Fighter che usa il Tae Kwon Do!
Così in occasioni disperate altero una buona strategia a tanta foda nel pestare i tasti, con risultati sorprendentemente ottimi! XD
Comunque complimenti sia a Kotakino che alla Capcom che mi ha regalato uno street fighter in 3D che veramente è un tripudio di spettacolarità.
(Vedere i volti deformati dal dolore i primo piano che escono dallo schermo è impressionante... anche il sedere di Cammy generosamente inquadrato fa tutto un'altro effetto! XD)
Di giochi ho i due usciti per GBA, ovvero Strret fighter 2 turvo revival (stupendo!! ) e Street fighter alpha 3 sia per GBA che per PSX e questo ammetto che mi è piaciuto meno. Inutile dire che appena avrò un 3DS Stret fighter 4 sarà mio
Con Street Fighter ci sono cresciuto e quindi avrà per sempre una parte privilegiata nella mia "zona picchiaduro" Sfide indimenticabili con mio fratello e quei "tornei" con gli altri compagni di classe, interi pomeriggi buttati
Il comic americano della UDON è disegnato dagli stessi autori dei manhwa della JADE, e oltre ai 3 volumi ci sarebbe anche il "capitolo 0", pubblicato con 2 edizioni diverse.
Detto ciò, complimenti vivissimi!
mi ricordo i tornei giocati giù in garage con gli amici...si portava giù la console e la tv piccola, ci si sfidava a turno e ci si passava davanti i pomeriggi piovosi e non...poi si aspettava l'estate per andare al mare e giocarci in sala giochi...questo videogioco ha accompagnato gran parte della mia vita e quando è uscito Street Fighter IV quasi non ci credevo...grazie Capcom, grazie Ryu e Ken xD
Complimenti per questa ennesima e splendida recensione, perfetta ancora una volta; lo dico anche se non mi sono mai cimentata in questo video game....(ecco che vengo lapidata per l'eresia che ho appena detto!!?!). Ma non sono proprio portata per i video game in genereale..Ognuno ha i suoi limiti!
Erano i primissimi anni '90 quando io piccino piccino provai, a casa di mia nonna, Super Street Fighter II, proprietà di un mio cugino di secondo grado più grande di me che aveva il babbo proprietario di un negozio di videogiochi e quindi sempre ben fornito in questo senso.
Sono passati tantissimi anni, ma ricordo perfettamente il mio primissimo incontro, il mio primissimo round.
Scelsi un personaggio grosso e buffo, con la faccia pitturata che quasi faceva paura, un omone che scoprirò chiamarsi Edmond Honda.
Il mio primissimo avversario, era uno molto più mingherlino, che risponde al nome di Fei Long.
Indimenticabile quel primo scontro, quella balconata coloratissima con uccelli e piante, e indimenticabile anche la mia prima vittoria, con un PERFECT (e chi ne sa di picchiaduro sa che significa, ovvero una vittoria ottenuta senza essere colpiti dall'avversario), dovuta probabilmente al mitico Colpo delle Mille Mani scaturito da una pressione casuale dei tasti a ripetizione da un me stesso inespertissimo del genere (d'altronde ero piccolo, e il Colpo in questione si esegue premendo ripetutamente un tasto pugno, facile così).
Ricordo che la mia avanzata fu fermata da Blanka, che in effetti ancora oggi mi dà problemi
Da lì in poi riaffrontai il gioco al Bowling vicino spesso alla domenica, e nel corso degli anni delle elementari riconoscevo e ricordavo perfettamente la "balconata".
Fast Forward, si va nel 2003: il mio innamoramento per i supereroi Marvel mi porta a voler acquistare un videogioco su di loro, sull'Uomo Ragno che mi prendeva alla grande nei fumetti e sugli X-Men di cui seguivo le spettacolari gesta su Fox Kids (ora K2), ed essendo io un patito dei crossover quando seppi che esisteva un certo "Marvel VS Capcom" con tanti supereroi Marvel presenti decisi di farlo mio, avendo una PSOne.
Fu amore immenso, anche se a quei tempi non ricordavo granchè il trio di personaggi di Street Fighter presenti e quindi snobbai la controparte Capcom (eccezion fatta per Morrigan di cui ebbi un periodo di enorme cotta )per concentrarmi su Hulk, sull'Uomo Ragno, su Capitan America, sui mei due X-Men preferiti Wolverine e Gambit, fortuitamente presenti entrambi.
Adorazione immane per il gioco e ore e ore spese dinanzi a lui.
Saltino in avanti di altri due anni, è il 2005, gli inizi del 2005, e mi scopro amante di uno sport che fino a quel momento avevo abbastanza ignorato: il wrestling.
Le gesta degli eroi dell'epoca mi affascinavano, le mosse, la potenza, l'epicità degli scontri, per uno cresciuto a pane e shonen e cultura americana come me erano luce pura, adorazione massima.
Un giorno durante una partitina disimpegnata a Marvel VS Capcom il colpo di scena: non me ne ero mai accorto, ma nel cast c'era un wrestler, uno che pratica quello sport che adoro
Zangief, c'era scritto che era un wrestler, nel manuale, eccome se lo era!
Faceva il Piledriver come Undertaker, il German Suplex come Chris Benoit e Kurt Angle, il Suplex come i Three Amigos del mio adorato ora come allora Eddie Guerrero, le Powerbomb come Batista, in sostanza mi era possibile usare una versione "Super" di quei fenomeni che stavo scoprendo!
Ed eccomi quindi a usarlo a manetta, a imparare i difficilissimi comandi e divertirmi a suonarle con quelle mosse così esagerate ma così simili a quelle che vedevo in TV...
Avanti di altri due anni, mio fratello ispirato dal gameplay di Marvel VS Capcom e dalla presenza di Zangief decide di farsi regalare, per la cresima, Street Fighter II Special Champion Edition in versione "Plug & Play", quei giochi che si attaccano direttamente alla TV senza una console.
A parte che dentro c'era anche Ghost & Goblins quindi nacque un secondo amore quel giorno, fummo letteralmente rapiti da Street Fighter II.
Dai suoi personaggi (Zangief in primis), dalla sua atmosfera, dal suo tutto.
Ora come allora così come scelgo sempre lo starter di fuoco in onore di Charizard nei giochi di Pokémon, nei picchiaduro scelgo sempre il wrestler per la prima partita, in onore di quel grande omone russo che mi ha aperto il cuore a quello che è il mio genere di videogiochi preferito (e maggior rappresentante dei miei amati anni '90) e alla mia saga videoludica preferita numero 2 (ai Pokémon non si comanda).
Ora nella mia collezione ho più di 25 picchiaduro e la stragrande maggioranza sono della saga di Street Fighter, che mi ha condizionato persino nella vita (il mio amore per i viaggi è riflesso in Street Fighter, oltre che Pokémon, come la luce del sole è riflessa nella Luna), non che io mi pesti per le strade, ma nel mio modo di pensare, nel mio modo di essere, di considerare l'onore, il non arrendersi, Street Fighter è fonte e riflesso di tutto ciò, e persino nel mio look amo sembrare un combattente da strada, nei miei limiti.
Complimenti al Tovarich per questo piccolo grande capolavoro di celebrazione di una saga che sento "mia" e che ha creato il "mio" genere di videogiochi, come sembrava non ne facessero più ma, sorpresa, sono tornati ultimamente, e alla grande, e sono orgoglioso di aver lavorato per molte notizie sull'argomento.
Just keep fightin'!
Mi sono già comprato la VHS del film(eh,già,c'ho ancora il videoregistratore con cui mi son visto tutti i lungometraggi Disney... ormai è un pezzo da museo! XD ) su Street Fighter II...
Beh,dopotutto la mia generazione (1997-2000) è cresciuta più con i videogiochi di Dragon Ball e Tekken... ^^
Vedrò di leggere il dossier... e complimenti a Kotaro!
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Che anno sarà stato? Il 1993? Il 1994? Facevo la seconda elementare? La terza?
Uscimmo a cena una sera d’estate, in un bellissimo ristorante all’aperto con canzoni dei Gipsy Kings in sottofondo, con gli amici dei miei genitori che frequentavamo allora, che avevano dei figli più o meno della mia età, e mentre mangiavamo le nostre pizze questi bambini cominciarono a parlare di un nuovo videogioco che avevano da poco comprato per il Super Nintendo, tale Street Fighter 2. Un gioco popolato da personaggi chiamati <i>Riù</i>, <i>Mister Baison</i>, <i>Guil</i>, <i>Zanjieff</i>, <i>Dàlsim</i>. Cominciarono a perdersi in discorsi su palle di fuoco, calci roteanti, mezzelune, prese. E io, che non capivo e che all’epoca non avevo console per videogiochi tutte mie, ascoltavo quei discorsi senza esserne partecipe più di tanto, ma con gran curiosità.
Furono quegli amici, che non ringrazierò mai abbastanza, a introdurmi a Street Fighter 2 sul loro Super Nintendo. I miei primi ricordi relativi a questo gioco non riguardano tuttavia un personaggio, bensì uno scenario, quello di Dhalsim, il bellissimo palazzo indiano con gli elefanti bardati (che mi aspettavo da un momento all’altro dovessero stritolare l’avversario nelle loro proboscidi ad un comando del santone) e gli arazzi del dio Ganesha. Atmosfere così simili ai romanzi di Salgari che tanto amavo all’epoca e che non potei non adorare immediatamente.
Da quel lontanissimo giorno della mia infanzia, io e Street Fighter abbiamo cementato una lunga e duratura amicizia. Le volte in cui ho giocato a Street Fighter 2, in sala, sui Super Nintendo o Pc degli amici, sul Game Boy con la cassettina che mi prestavano, sul mio Pc o su Game Boy Advance non si contano (ma posso contare l’ultima, stamattina sul bus ).
E’ uno dei tre giochi, insieme a Super Mario Bros e a Final Fight, che avrò sempre nel cuore. Ritengo che sia più di un gioco, un intero mondo che quasi pulsa di vita propria e che alimenta i sogni e le fantasie di chi vi entra. Un gioco stupendo, che a vent’anni dall’uscita ancora è fresco e divertentissimo, capace di regalare incredibili emozioni e personaggi indimenticabili, inseparabili compagni d’avventura per un’intera vita.
Nel corso degli anni ho amato i colori, l’umorismo e il citazionismo della trilogia Alpha, me la sono spassata coi coloratissimi e incasinati crossover con la Marvel e con quell’esilarante delirio che è Pocket Fighter, ho ribadito ancora una volta la superiorità di Ryu su Iori Yagami nei crossover con la SNK, ho maledetto Street Fighter III per i nuovi personaggi scialbissimi e ho sbavato (e continuo a farlo) su uno Street Fighter IV che già adoro ma che (ancora) non esce su console in mio possesso, mi sono esaltato con Street Fighter II V e ho maledetto adattamenti fumettistici o animati che non rendessero giustizia all’opera tutta, me la sono risa di gusto (per non piangere) con Street Fighter: Sfida finale e (stavolta sul serio) Street Fighter: The later years, ho amato alla follia Chun Li, ho amato alla follia Sakura, ho preso in giro Vega in tutti i modi possibili e immaginabili e maledetto Bison in diverse lingue.
Per anni, pensando all’India o alla Cina era uno solo il motivetto che mi veniva istintivo fischiettare, e solo dopo molto tempo ho realizzato che, inconsciamente, legavo le musiche tradizionali di quei paesi ai temi di <a href=http://www.youtube.com/watch?v=nHKAB2ybZMM>Chun Li</a> e <a href=http://www.youtube.com/watch?v=gI_GHZMhM-k>Dhalsim</a>, cosa che mi succede ancora oggi.
Ancora oggi, dopo quasi vent’anni dal nostro primo incontro, tiro fuori il Nintendo DS con la cassettina di Super Street Fighter II Turbo Revival e sono ben felice di farci una partita ogni tanto, immergendomi in un mondo che continua ad affascinarmi tuttora e di cui scopro nuovi aspetti ad ogni partita.
Dirò di più, posso tranquillamente affermare che, senza Street Fighter, io non sarei qui, perché il mio amore per questo videogioco e per il suo genere mi ha avvicinato ad adattamenti animati di picchiaduro, e da lì sono passato a Dragon Ball, il mio primo manga, che a Street Fighter deve molto, al mio amatissimo Dai no daibouken, che invece, di rimando, deve molto a Dragon Ball, e via dicendo, in una spirale di passione che dura da circa una quindicina d’anni e che sì, parte tutta da lì, da quei lottatori disegnati che si picchiavano in un cabinato da sala giochi, nelle calde e indimenticabili estati di tanto tempo fa…
Fedele compagno di mille partite, da quasi vent’anni a questa parte, è il buon Zangief, il lottatore di wrestling russo, che da sempre è il mio preferito, il prescelto, colui che mi accompagna per le strade del mondo incrociando i pugni con personalità eccezionali. Zangief è enorme, è lento, è più grande anagraficamente rispetto ad altri personaggi, ha bisogno di innumerevoli spolliciate e giri della croce direzionale per agire a piena potenza e combatte con la sola forza dei suoi pugni. Eppure, lui non si arrende. Mentre altri suoi colleghi marzialisti “barano” attaccando a distanza con sfere d’energia, attacchi luminosi o saltellando di qua e di là, Zangief conta unicamente sui suoi pugni, e avanza, stoicamente, lealmente, a testa alta, senza mai perdere per un solo attimo la fiducia in sé stesso e nei suoi principi.
Tra i tanti eroi della mia infanzia, questo colossale gigante dal cuore buono merita senza dubbio una menzione. Per me, che da sempre non sono altissimo né ho particolare fiducia in me stesso, questo “tovarich” disegnato che aveva una grandissima forza sia fisica che interiore ha sempre rappresentato un ideale particolarissimo, insieme ai suoi amici e nemici che amo tutti quanti, chi più, chi meno, con le dovute preferenze o antipatie (indovinate chi? ). Ancora oggi che bambino non sono più c’è una parte di me che, nel profondo, desidera essere forte, lottare per giusti principi e trovare tantissimi amici che la rispettino in giro per il mondo.
Street Fighter II, il buon vecchio Zangief e i suoi amici e nemici, quelle musiche, quegli scenari sono per me, da sempre, amici, compagni, <i>loci amoeni</i>, parte di ciò che sono. Li amo adesso come li amavo da bambino e penso li amerò sempre. E’ più di un semplice gioco o passatempo, è un mondo in cui amo perdermi e di cui sento di far parte, in un certo qual modo. Quando la vita si fa opprimente, il mio fedele amico russo è sempre lì, pronto a portarmi in giro per il mondo a visitare con la fantasia paesi di straordinaria bellezza e a farmi liberare dai pensieri e dalle ansie a suon di pugni, come se, per una volta, fossi io l’eroe, e potessi ottenere quelle vittorie e quelle soddisfazioni che a volte nella vita reale mi sono precluse. E questa è una cosa che ti permettono solo i grandi videogiochi, quelli che trascendono l’essere un semplice intrattenimento e si fanno leggenda.
Spero che, leggendo questa mia pagina informativa, a quelli di voi che non hanno mai conosciuto questo gioco, perché troppo piccoli e/o cresciuti in un’epoca dove la sua popolarità era calata si sia accesa almeno una scintilla piccolissima di curiosità per un mondo, quello di Ryu e compagni, che non va dimenticato, poiché ha ancora molto da dire e molte emozioni da donare.
Ringraziandovi ancora per l’attenzione, vi lascio con quello che è per me, naturalmente, IL motivo musicale che principalmente lego a Street Fighter, dal momento che si accompagna al personaggio che, più di tutti, rappresenta per me questo universo.
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Su Street Fighter, purtroppo pago lo scotto di non averci mai giocato da bambino nè sui cabinati (non ero un gran frequentatore di sale giochi) nè a casa (la mia prima console è stata la Play Station e all'epoca avevo già 8-9 anni).
Ovvio quindi che per me il sinonimo di picchiaduro non può che essere Tekken, saga a cui sono molto più affezionato (è stata la mia prima saga), nonostante nemmeno quello sia stato amore a prima vista ma qualcosa cresciuto negli anni di pari passo con la mia passione per i picchiaduro.
Detto questo, iniziare ora a giocare a Street Fighter per me è quasi proibitivo, ho provato di recente col quarto capitolo ma niente, sono proprio fuori dalle meccaniche di gioco e ormai la mia mente si rifiuta di conoscere quello che per me è qualcosa di nuovo...peccato
Mi rifarò probabilmente con Tekken x Street Fighter, dove per la prima volta riuscirò ad usare i personaggi di questa saga leggendaria con un gameplay che mi appartiene maggiormente
Rispondendo ad un pò di post sparsi:
@ Arashi84
No, beh, guarda, siamo in due! Anch'io riesco, e neanche sempre, a vincere solo contro il computer!
Amo i videogiochi ma sono un giocatore molto easygoing, non c'ho voglia di applicarmi per perfezionare strategie, per allenarmi e quant'altro!
@ Dany87
Cadillacs & Dinosaurs (Preferisco di molto Final Fight ma... )
@ Nyx
Siamo in due! Quanto sarebbe bello avere il cabinato a casa!
Riguardo agli anime, come dicevo a Bunshichi l'altro giorno, ti consiglio di guardare esclusivamente Street Fighter II The movie e Street Fighter II V, poichè gli altri non valgono la pena secondo me.
@ Masy
Pardon, purtroppo per me a Street Fighter IV non ho (ancora) giocato in nessuna delle sue versioni, quindi mi sono basato su informazioni che ho avuto. Arte oculare ho letto (tanto più che c'ha l'occhio strano ), arte oculare ho scritto!
Grazie comunque per la correzione e per la segnalazione. Per che console uscirà questa nuova versione? Non ci sono speranze che esca per Wii, vero?
@ Turboo
Abbasta bullarsi del 3DS...
@ Ryogo
Il "volume zero" non l'ho citato perchè è una cosetta di venti pagine che viene distribuita solo alle fiere e non nei negozi, ma comunque grazie per la precisazione!
@ Godai
In molti lodano l'aspetto tecnico del 3rd Strike, ma personalmente a me non piace affatto la saga Street Fighter III (no Zangief no party ) e rispetto alla saga Alpha ha ottenuto molta meno risonanza, forse per i nuovi personaggi che sono quasi tutti orribili.
Tolta trama e personaggi e lasciandoci il gameplay, è un ottimo gioco, ma appunto con poca attrattiva estetica.
A chi interessa, i tre Street Fighter usciti su CPS-1 ci sono su Capcom Classic Collection Reloaded per PSP, insieme alla trilogia di Ghost'n Goblins e al paio di picchiaduro a scorrimento fantasy, più altri giochi. Se avete la fortuna di trovare il 2 vi giocate anche Final Fight e Captain Commando. Invece in Capcom Puzzle World trovate Puzzle Fighter II Turbo e la trilogia di Pang...
Ogni tanto, quando capito in una sala giochi o bowling per prima cosa controllo se ce un cabinato di street fighter o di final fight(di solito si trovano in un angolo nascosto pieni di polvere e con i tasti rotti).
La cosa triste che ormai nei bar o ristoranti non ci sono piu i cabinati sostituiti da quelle tristissime macchinette mangia soldi.
P.S. Il solo pensiero che avevo SSF II per megadrive e un mio compagno delle elementari me lo perse e ancora per me fonte di tristezza, perché giocarlo col computer non e la stessa cosa che con il megadrive.
P.P.S. quanto mi manca distruggere la macchina di M.Bison
Scusatemi ma io mi fermo a Soul Calibur
io vivo di street fighter anche se sono una potenziale schiappa
http://www.youtube.com/watch?v=v7cW2nMf1gk
...niente da aggiungere
Figurati!
Purtroppo x te no xD Solo ps3 e Xbox!
Come new entry ci sono i 2 gemelli yun e yang, evil ryu e shin akuma, oltre a un massivo ribilanciamento di tutti i pg!
Io ho quello da torneo, 150 carte alè xD
Scusate il doppio post ma il maledetto iPhone non mi permette di ediare
Dovrei anche prendermi Final Fight, ma in fondo sarebbe l'ennesimo acquisto doppio, avebdolo già per PSP...
Ok, allora non mi perdo niente, dato che Yun e Yang non mi piacciono per niente e che di solito non uso Ryu e le sue varianti che sparano Hadouken, eccezion fatta per Sakura!
Pure io ne avevo uno pagato sui 70, l'Hori Fighting Stick 3, ma faceva davvero pietà .... E dal momento che su lizardlick i pezzi x moddarlo non tornano più da troppo tempo ho preso
http://www.madcatz.com/productinfo.asp?page=347&GSProd=4697&GSCat=130&CategoryImg=PS3_Controllers
tramite un distributore italiano.
Tutti pezzi sanwa, è una bomba
@Kotaro eheh capisco Io più che altro non sono convintissimo del cambio nelle parabole del Air-Tatsu di Ryu e delle modifiche a Seth, vedremo, tanto è un dlc da 15 euro a quanto ho capito e si può scegliere nella modalità online se attivarlo o giocare con SSFIV originale
PS... Tanto per ora me ne preoccupo poco, mi sono davvero preso bene con Mortal Kombat 9 e per qualche tempo sono di la xD
super street fighter 4 AE esce anche per pc a luglio
@masy
io l'hori l'ho pagato 40 euro e non mi ha entusiasmato, ma è senza fili e, come ho detto sopra, sono una potenziale schiappa...cmq c'ho sempre il fightstick della madcatz che va una meraviglia..
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