Nel numero speciale della rivista Silky di Hakusensha, lanciato lo scorso 2 aprile, è stato proposto tra le altre cose anche Enikki Mikan, un breve fumetto che racconta l'esperienza del terremoto e dello tsunami vissuto in prima persona dalla mangaka Miwa Abiko.
L'autrice è infatti residente nell'area di Miyagi in Giappone, tra le più devastate dai tragici eventi che in marzo hanno colpito il Giappone.
Il brevissimo manga, di quattro pagine, è stato reso disponibile anche online dalla casa editrice Hakusensha al seguente link, le cui pagine sono però soltanto in lingua giapponese:
>> Miwa Abiko ~ Enikki Mikan <<
Fonti consultate:
Shoujo Café
sito web Silky
Comic Natalie
L'autrice è infatti residente nell'area di Miyagi in Giappone, tra le più devastate dai tragici eventi che in marzo hanno colpito il Giappone.
Il brevissimo manga, di quattro pagine, è stato reso disponibile anche online dalla casa editrice Hakusensha al seguente link, le cui pagine sono però soltanto in lingua giapponese:
Fonti consultate:
Shoujo Café
sito web Silky
Comic Natalie
(ovviamente non i morti, ma prima si smette di pensarci meglio è)
ho dato un occhio alla 4 paginette, pur non sapendo il giapponese, e devo dire che 4 sono veramente troppo poche..
inoltre mi sembra che ci sia troppo testo e poche immagini...
comunque ogni iniziativa è lodevole per il solo fine che ha.. ^^
Io son curioso di leggerla... ci avesse fatto un manga commerciale non so come avrei reagito, ma cavolo, ci racconta la sua esperienza diretta e lo diffonde nel web, ce lo REGALA...
(pur non sapendo cosa ci sia scritto...)
Io il giapponese non lo so, ma qualcosina si capisce. Mi sembra che la mangaka sottolinei anche la collaborazione per ricostruire le case. Mi sembra una bella cosa.
d'accordo con Ryogo e hachina..insomma sempre a giudicare...ehhh
Abito a Novara, dove un certo Fabrizio de Fabriis si è inventato un comic stampato su... TOVAGLIETTE DELLA MENSA... un paginone fitto di vignette in puro stile Marvel, e la vicenda è raccontata bene, appunto IN UNA PAGINA.
Certo, altre tovagliette, altre storie, e la trama principale prosegue, ciò non toglie che 'sto Capitan Novara è un prodotto fatto e finito a ogni singola tavola. Perchè dovrei allora non poter pensare che una mangaka è riuscita a raccontare una vicenda che le è successa in 4 tavole?
EDIT:
Ho visto le tavole... alla fine è poco più di un racconto illustrato, vista la quantità di scritte, non vedo perchè bisogna pensare che sia superficiale o poco approfondito...
Spero solamente non sia una trovata commerciale per cavalcare l'onda del momento
Il terremoto è di moda in Giappone? Giuro che non ne sapevo niente...
Tutti a criticare senza nemmeno sapere cosa ha scritto, scusate ma mi associo a chi trova gratuitamente polemico questo atteggiamento. ^^" Mah...
Voglio vedere se 'sto "capolavoro d'ermetismo" resterà negli annali...
Non ci ho dato un'occhiata e penso che nemmeno lo farò, dato che il giapponese non è proprio il mio forte. D'altronde ritengo improprio il tuo intervento in quanto non si può criticare un'opera per la sua laconicità, senza averla letta, tu lo hai fatto??? Si possono ottenere ottimi lavori anche con storie molto brevi.
Ad ogni modo non capisco una cosa: perchè dare un giudizio negativo è male mentre criticare il giudizio degli altri è bene?
<i>perchè dare un giudizio negativo è male mentre criticare il giudizio degli altri è bene?</i>
E' male dare giudizio su una cosa che non si conosce, è bene criticare il parere degli altri se non si è d'accordo. In questo momento tu criticavi qualcosa che non conoscevi, ergo la tua non era nemmeno una critica, ma solo pura illazione.
Mentre, criticare un parere se si è in disaccordo può anche rivelarsi fruttuoso. I tuoi dubbi sono legittimi, nessuno ti vieta di esprimerli, ma devi sapere che non tutti saranno d'accordo con te e che quindi presti il fianco alle critiche, ovvio, non serve nemmeno che te lo faccia notare.
un po' come il terremoto di Haiti qualche tempo fa... tutti i giorni a parlarne tutti i giorni.. sembrava tutti volessero fare di qua e di là e invece pian piano sono scomparsi dai tg insieme a molte promesse...
e quando cala lo scenario nessun altro ti dà più una mano (anche solo per il gusto di farsi vedere che hai fatto beneficenza e hai aiutato qualcuno)
Quattro pagine...Quattro pagine di che? Cioè, un famoso autore di recente morto che descrisse lo Tsunami lo fece con un intero libro. Mi sto anche io chiedendo come abbia fatto lei, un record. °-°'
Forse le saranno state concesse solo quattro pagine, e magari non ha scelto lei il numero. Nessuno ci ha mai pensato? xD
Spero almeno sia così.
ma che dici ma che c'entra il moralismo...sto solo dicendo che sta poveraccia ha voluto disegnare la sua esperienza e subito lì a farla a pezzi perchè l'ha fatto in 4 pagine...tutto qua, ti chiedo scusa anche io per aver espresso la mia opinione
In 4 pagine si possono raccontare tantissime cose, e se questa persona ci è riuscita, tanto meglio.
Comunque credo che il suo intento sia stato quello di lasciare la propria testimonianza dell'evento.
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