Il fenomeno delle scans dei manga è ormai cosa nota, da anni, infatti, alla classica carta si sono affiancate le 'pagine virtuali' più o meno legali che tanto fanno discutere. Nondimeno, ancora una volta l'avanzare della tecnologia sta per aprire le porte a quella che potrebbe essere una 'rivoluzione'; se prima infatti l'unico modo per fruire delle scans era il pc (con ovvi pro e contro), con l'introduzione di nuove soluzioni portatili come tablet (iPad, o quelli basati su Android, Web OS, il futuro Windows 8) ed e-book il discorso sembra assumere una sfumatura diversa.
Invero, le scans hanno sempre presentato un grande vantaggio (e ciò a prescindere da discorsi poco legali) ovvero la possibilità di fruire rapidamente delle nuove uscite, e, soprattutto, di poter contare una biblioteca concentrata in un piccolissimo hard disk, con buona pace degli scaffali ricolmi e ricurvi sotto il peso di tanta carta. A tali vantaggi, tuttavia, ha sempre fatto da contraltare la scarsa portabilità di queste scans, vincolate necessariamente al desktop, o tutt'al più al notebook, 'postazioni' non certo ideali per una lettura rilassante e piacevole.
Come detto tuttavia, l'introduzione dei tablet e degli e-book ha cambiato le carte in tavola; tali dispositivi, infatti, con il loro modico peso (500 gr circa) possono essere portati ovunque, e, soprattutto nel caso degli e-book reader, la durata della batteria consente di raggiungere un livello incredibile di autonomia, addirittura due settimane.
A fronte di questa novità, vien naturale chiedersi quindi se le scans possano rappresentare il futuro dei manga. Orbene, senza dilungarsi in inutile discorsi è sufficiente osservare che la riproduzione perfetta delle tavole (ovviamente tenendo conto delle scans presenti), la vastità del catalogo, il continuo aggiornamento, la facilità con cui è possibile gestire la propria 'collezione', rendono di fatto il tablet l'arma perfetta per porre fine al dominio della tanto amata carta. In soli 500 gr è possibile disporre di una libreria immensa, riprodotta in alta qualità, talmente comoda da leggere da esser persino in grado di battere il classico volumetto.
D'altronde, al fine di comprendere meglio l'evoluzione del mercato, non si può certo ignorare il recente annuncio di Amazon, il più grande rivenditore di libri al mondo, che, anche grazie al successo del suo Kindle, ha comunicato il sorpasso nelle vendite degli e-book sui libri cartonati. Un successo non certo casuale, la tecnologia alla base degli e-book reader ha infatti compiuto dei passi da gigante, i display e-ink, grazie ad un'ampissima gradazione di grigi, riproducono alla perfezione l'effetto carta-inchiostro, consentendo di superare quell'eccessiva luminisotà degli lcd che per alcuni si rivela fastidiosa al momento della lettura.
Pertanto, considerato questo particolare contesto tecnologico, se persino nella letteratura classica l'onda degli e-book appare travolgente, nel caso dei manga è lecito pensare che sia solo una questione di tempo prima di assistere all'introduzione di questa novità, ed anzi, esperimenti del genere sono già stati effettuati in occidente, ad esempio dalla Square Enix.
Certo va anche detto che, almeno per ora, gli editori nostrani non hanno certo dimostrato una grande lungimiranza sul punto, eccezion fatta per la J-pop e il suo annuncio di Torino, non si può non constare l'assurda scelta di utilizzare il flash per le c.d. preview online, scelta che di fatto esclude tutto il prolifico mercato riconducibile ai dispositivi portatili della Apple. D'altronde, come detto, la capacità di guardare al futuro non sembra essere caratteristica primaria degli editori italiani, sempre pronti ad 'attaccare' le scans illegali (come è giusto che sia), ma assolutamente incapaci di inserirsi in un processo di innovazione che, al contrario, è stato colto, con successo, dalla restante parte del mondo editoriale.
Proprio questa realtà si è resa conta che il 'passaggio' tecnologico può consentire l'accesso ad un sistema pubblicitario avanzato (simile a quello di internet), in grado di generare un flusso di denaro che, nel caso del settore dei manga, allo stato attuale pare del tutto inesistente. E la potenzialità degli introiti pubblicitari legati ai dispositivi mobili ci viene fornita proprio dal concorrente dell'iOS di Apple, ovvero il simpatico robottino Android di Google, un sistema operativo in cui è possibile accedere ad un grandissimo numero di applicazioni gratuite, rese tali grazie agli avvisi pubblicitari interni alle stesse applicazioni (un po' come l'Ad Sense di Google).
Queste premesse, aggiunte alla possibilità di non doversi confrontare con i costi di stampa e distribuzione, consentirebbero inoltre una maggiore sperimentazione sui titoli proposti, cosa che, ora come ora, pare quasi del tutto assente, tanto che, anche gli editori che amano raffigurasi come amanti della qualità, nei fatti non esitano a riproporre stancamente le opere di quei pochi mangaka dalle uova d'oro di cui hanno i diritti, con buona pace di tanti discorsi che denotano tutt'al più il complesso di superiorità che affligge non pochi addetti ai lavori.
Insomma, comunque la si voglia vedere, il mercato dei dispositivi portatili sembra essere in grado di fornire floride prospettive al settore, anche tenendo conto del fatto che, come è ovvio che sia, gli app store consentiranno agli editori di raggiungere un pubblico più ampio rispetto a quello che abitualmente frequenta le fumetterie, venendo incontro al c.d. lettore casuale, potenzialmente attratto da qualche prodotto, ma scarsamente interessato a compiere una ricerca 'attiva', che in molti casi si può rivelare diabolica, sia perché le fumetterie non esistono ovunque, sia perché, come ormai tutti sanno, la reperibilità di un manga non è sempre garantita.
In questo contesto futuristico, il classico volumetto cartaceo non pare però essere destinato all'estinzione, anzi, proprio il supporto della tecnologia può essere un buono spunto per spingere gli editori a rivedere le basi del mercato stesso, riservando la pubblicazione in edizioni di lusso, e quindi da collezione, solo a quei titoli veramente meritevoli, rendendo il mercato cartaceo abbastanza simile a quello dell'animazione, ormai sorretto in buona parte proprio dallo spirito del collezionista.
Un'evoluzione che peraltro appare sempre più necessaria, basti pensare a quanto avvenuto nella patria dei manga, ovvero in Giappone, ove le riviste, concepite come mezzo ideale per assecondare il consumo usa e getta dei pendolari, hanno gradualmente ceduto il passo alla tecnologia; e se quindici anni fa in un qualsiasi treno cittadino era possibile osservare una moltitudine di persone intenta a leggere manga e riviste, al giorno d'oggi tali passatempi sono stati gradualmente sostituiti da console portatili e, soprattutto, da smarthphone. In ragione di ciò, al di là dei ragionamenti già esposti in precedenza, la questione primaria consiste proprio nel comprendere l'evoluzione del pubblico, percorrendo nuove strade in grado di preservare l'interesse del pubblico attuale e, allo stesso tempo, di attirare l'attenzione di nuovi potenziali lettori, soprattutto in Italia, ove la grande passione per i dispositivi portatili, in particolare per gli smartphone, può, come detto, aprire porte che prima risultavano essere ben serrate.
In conclusione, come la storia insegna il progresso tecnologico è veloce ed inarrestabile, pertanto, alla luce di quanto detto ed in attesa di un futuro, forse prossimo, non resta che attendere e chiedersi se effettivamente anche nei manga potremo assistere prima o poi ad una 'rivoluzione' tecnologica.
Invero, le scans hanno sempre presentato un grande vantaggio (e ciò a prescindere da discorsi poco legali) ovvero la possibilità di fruire rapidamente delle nuove uscite, e, soprattutto, di poter contare una biblioteca concentrata in un piccolissimo hard disk, con buona pace degli scaffali ricolmi e ricurvi sotto il peso di tanta carta. A tali vantaggi, tuttavia, ha sempre fatto da contraltare la scarsa portabilità di queste scans, vincolate necessariamente al desktop, o tutt'al più al notebook, 'postazioni' non certo ideali per una lettura rilassante e piacevole.
Come detto tuttavia, l'introduzione dei tablet e degli e-book ha cambiato le carte in tavola; tali dispositivi, infatti, con il loro modico peso (500 gr circa) possono essere portati ovunque, e, soprattutto nel caso degli e-book reader, la durata della batteria consente di raggiungere un livello incredibile di autonomia, addirittura due settimane.
A fronte di questa novità, vien naturale chiedersi quindi se le scans possano rappresentare il futuro dei manga. Orbene, senza dilungarsi in inutile discorsi è sufficiente osservare che la riproduzione perfetta delle tavole (ovviamente tenendo conto delle scans presenti), la vastità del catalogo, il continuo aggiornamento, la facilità con cui è possibile gestire la propria 'collezione', rendono di fatto il tablet l'arma perfetta per porre fine al dominio della tanto amata carta. In soli 500 gr è possibile disporre di una libreria immensa, riprodotta in alta qualità, talmente comoda da leggere da esser persino in grado di battere il classico volumetto.
D'altronde, al fine di comprendere meglio l'evoluzione del mercato, non si può certo ignorare il recente annuncio di Amazon, il più grande rivenditore di libri al mondo, che, anche grazie al successo del suo Kindle, ha comunicato il sorpasso nelle vendite degli e-book sui libri cartonati. Un successo non certo casuale, la tecnologia alla base degli e-book reader ha infatti compiuto dei passi da gigante, i display e-ink, grazie ad un'ampissima gradazione di grigi, riproducono alla perfezione l'effetto carta-inchiostro, consentendo di superare quell'eccessiva luminisotà degli lcd che per alcuni si rivela fastidiosa al momento della lettura.
Pertanto, considerato questo particolare contesto tecnologico, se persino nella letteratura classica l'onda degli e-book appare travolgente, nel caso dei manga è lecito pensare che sia solo una questione di tempo prima di assistere all'introduzione di questa novità, ed anzi, esperimenti del genere sono già stati effettuati in occidente, ad esempio dalla Square Enix.
Certo va anche detto che, almeno per ora, gli editori nostrani non hanno certo dimostrato una grande lungimiranza sul punto, eccezion fatta per la J-pop e il suo annuncio di Torino, non si può non constare l'assurda scelta di utilizzare il flash per le c.d. preview online, scelta che di fatto esclude tutto il prolifico mercato riconducibile ai dispositivi portatili della Apple. D'altronde, come detto, la capacità di guardare al futuro non sembra essere caratteristica primaria degli editori italiani, sempre pronti ad 'attaccare' le scans illegali (come è giusto che sia), ma assolutamente incapaci di inserirsi in un processo di innovazione che, al contrario, è stato colto, con successo, dalla restante parte del mondo editoriale.
Proprio questa realtà si è resa conta che il 'passaggio' tecnologico può consentire l'accesso ad un sistema pubblicitario avanzato (simile a quello di internet), in grado di generare un flusso di denaro che, nel caso del settore dei manga, allo stato attuale pare del tutto inesistente. E la potenzialità degli introiti pubblicitari legati ai dispositivi mobili ci viene fornita proprio dal concorrente dell'iOS di Apple, ovvero il simpatico robottino Android di Google, un sistema operativo in cui è possibile accedere ad un grandissimo numero di applicazioni gratuite, rese tali grazie agli avvisi pubblicitari interni alle stesse applicazioni (un po' come l'Ad Sense di Google).
Queste premesse, aggiunte alla possibilità di non doversi confrontare con i costi di stampa e distribuzione, consentirebbero inoltre una maggiore sperimentazione sui titoli proposti, cosa che, ora come ora, pare quasi del tutto assente, tanto che, anche gli editori che amano raffigurasi come amanti della qualità, nei fatti non esitano a riproporre stancamente le opere di quei pochi mangaka dalle uova d'oro di cui hanno i diritti, con buona pace di tanti discorsi che denotano tutt'al più il complesso di superiorità che affligge non pochi addetti ai lavori.
Insomma, comunque la si voglia vedere, il mercato dei dispositivi portatili sembra essere in grado di fornire floride prospettive al settore, anche tenendo conto del fatto che, come è ovvio che sia, gli app store consentiranno agli editori di raggiungere un pubblico più ampio rispetto a quello che abitualmente frequenta le fumetterie, venendo incontro al c.d. lettore casuale, potenzialmente attratto da qualche prodotto, ma scarsamente interessato a compiere una ricerca 'attiva', che in molti casi si può rivelare diabolica, sia perché le fumetterie non esistono ovunque, sia perché, come ormai tutti sanno, la reperibilità di un manga non è sempre garantita.
(Sequenza foto su manga visto tramite l'app Manga Storm - iPad 2)
In questo contesto futuristico, il classico volumetto cartaceo non pare però essere destinato all'estinzione, anzi, proprio il supporto della tecnologia può essere un buono spunto per spingere gli editori a rivedere le basi del mercato stesso, riservando la pubblicazione in edizioni di lusso, e quindi da collezione, solo a quei titoli veramente meritevoli, rendendo il mercato cartaceo abbastanza simile a quello dell'animazione, ormai sorretto in buona parte proprio dallo spirito del collezionista.
Un'evoluzione che peraltro appare sempre più necessaria, basti pensare a quanto avvenuto nella patria dei manga, ovvero in Giappone, ove le riviste, concepite come mezzo ideale per assecondare il consumo usa e getta dei pendolari, hanno gradualmente ceduto il passo alla tecnologia; e se quindici anni fa in un qualsiasi treno cittadino era possibile osservare una moltitudine di persone intenta a leggere manga e riviste, al giorno d'oggi tali passatempi sono stati gradualmente sostituiti da console portatili e, soprattutto, da smarthphone. In ragione di ciò, al di là dei ragionamenti già esposti in precedenza, la questione primaria consiste proprio nel comprendere l'evoluzione del pubblico, percorrendo nuove strade in grado di preservare l'interesse del pubblico attuale e, allo stesso tempo, di attirare l'attenzione di nuovi potenziali lettori, soprattutto in Italia, ove la grande passione per i dispositivi portatili, in particolare per gli smartphone, può, come detto, aprire porte che prima risultavano essere ben serrate.
In conclusione, come la storia insegna il progresso tecnologico è veloce ed inarrestabile, pertanto, alla luce di quanto detto ed in attesa di un futuro, forse prossimo, non resta che attendere e chiedersi se effettivamente anche nei manga potremo assistere prima o poi ad una 'rivoluzione' tecnologica.
Cmq non è una brutta idea, puo esere una variante per chi magari si vuole leggere un manga fuori casa senza rovinare il volume cartaceo, lo puoi leggere dal tablet.
Credo che cmq vada la cosa, i volumi cartacei non scompariranno mai, magari diventeranno pezzi da collezione molto rari ^^
Comunque sia, benché preferisca la lettura cartacea, avere la possibilità di leggere manga su tablet per me sarebbe una cosa OTTIMA, ma per il semplice fatto che dove vivo è impossibile trovarne se non spostandosi in città più grandi. Proprio per questo non ho mai potuto comprarne più di tanti, e penso che come me tanti altri di voi.
per il tuo esempio musicale direi che è una genialata..
visto che in fondo gli interessati hanno già comprato il vinile hanno già "dato" alla casa discografica e fornire loro l'mp3 è un'ottima trovata per dare un extra del quale apprezzeranno indubbiamente la presenza.
52) @ Tormi
beh è indiscutibile che sto molto al pc però allo stesso modo è vero che "soffro" un po' di quel problema, quindi se leggessi pure i manga solo in digitale la mia vista ne risentirebbe ancora di più..
c'è anche da precisare che micheles nel commento 74) ha anche ragione a precisare quanto detto da me
(purtroppo sarà colpa del mio schermo, della finestra che ho davanti, che è troppo vicino ai miei occhi, ecc)
58) @mangaman74
magazzino virtualmente sempre disponibile (ci riuscirebbe anche la panini a garantire tutti i numeri sempre pronti per il download )
beh su questo si potrebbe anche discutere...
in ogni caso scommetto che non esiterebbe a ripubblicare manga anche in diverse edizioni e ovviamente senza possibilità di upgrade/downgrade ad un edizione rispetto ad un'altra...
secondo me da questa discussione la Panini (e perchè no anche le altre case) sta traendo molti spunti di riflessione e pareri generali, anche se immagino che abbiano/stiano già pensando a tutto ciò da diverso tempo..
62) @Tormi
lasciami passare questa su un'argomento serio, la Panini con quella carta così gialla usa sicuramente carta riciclata
beh non sono esperto di carta, ma immagino ci siano un sacco di tecniche di sbiancamento... solo quella bianca costa di più
sulla carta riciclata, può darsi già che gran parte dei nostri manga siano fatti di materiale riciclato
67) @Usagi83 e Lybra
io trovo che nessuna nuova tecnologia/prodotto voglia rivoluzionare nulla... provano a farlo grazie all'idee valide/innovative/al passo coi tempi/ecc che stanno dietro a quei prodotti e tentano di cambiare il trend.
Ad esempio le cornici digitali su quelle di legno/argento/ecc non è detto che ci riescano e come stanno sottolineando c'è chi è pro e chi contro.
Se hanno il vento in poppa, gli utenti trovano quella cosa un'idea geniale, innovativa, da sfoggiare, di moda e/o indispensabile allora sì che quel prodotto può rivoluzionare il mercato... sono gli utenti finali, la moda del momento, i soldi che girano in tasca, il consumismo che determinano la buona uscita di tutto.. le aziende non fanno che "azzardare", provare e rischiare, se va bene fanno soldi con la pala, se va male ci perdono e se va così così possono nuovamente lavorare su quel prodotto..
Quando è uscito l'ipad ho detto subito: Ecco che mi serve!
Ma non ho comprato l'ipad perchè non mi soddisfaceva come tablet.
Invace adesso finalmente mi comprerò un bellissimo ASUS Transformer, PRINCIPALMENTE PER LEGGERE MANGA, ma anche per fare qualche altra cosetta.
Il manga cartaceo rimane bellissimo da leggere, ma la comodità di avere un archivio manga su un tablet che dispone anche di internet (e quindi puoi scaricare anche i nuovi capitoli) è troppa!!!
L'unica cosa è che dovrebbero uscire dei programmi per fare cose come per esempio leggere una alla volta le pagine doppie (le scan fatte a 2 pagg alla volta) perchè altrimenti, lo schermo da 10 pollici (come minimo deve essere di 10 pollici, altrimenti ci consumiamo le mani a zoomare sempre XD!) è un po piccolo per quelle.
P.S. Spero che sviluppino software del genere per android 3, perchè iOS mi fa schifo come sistema, è un coso per cellulari, mica per tablet ya.
Qualità della carta? Deperimento? Formato statico? Errori di traduzione? Ristampe, scarsa reperibilità, sovrapprezzi per scemenze come le sovraccoperte o le pagine a colori? Tutte cose che nei manga digitali - attenzione - non DOVREBBERO sussistere.
Senza contare che il formato digitale favorirebbe una gamma di sconti praticamente impensabile per la versione cartacea, un po' come succede con Steam nell'ambito dei videogiochi.
Senza contare che potrebbero anche fare una versione cartacea con un codice che sblocca quella digitale, in modo che pagando l'una si ottiene anche l'altra.
Credo di essere tra i pochi a non possedere uno smartphone, e non ne sento assolutamente il bisogno. Il fatto è che, sinceramente, quegli affari non li sopporto, e lo stesso vale per i tablet: li trovo diavolerie senza un chiaro scopo, cellulari che si fingono computer e computer che somigliano a cellulari. Insomma, un cellulare VERO e un computer VERO bastano ed avanzano, secondo me. Sarò io tonta, ma non ho capito che me ne dovrei fare di uno smartphone o di un Ipad (oltre a leggerci i manga...). Inoltre, il touchscreen dal mio punto di vista è un diavolo incarnato.
Detto ciò, purtroppo pare che ci dovremo adattare: un po' per l'ecologia, un po' per i costi, un po' per questa mania dell'avere tutto sempre con sè e del risparmiare tempo e spazio (perchè uscire se ho tutto a portata di click? diventeremo tutti hikikomori... welcome to the NHK), i tablet diventeranno i nostri migliori amici, a quanto pare.
Poi, non tutti i "mali" vengono per nuocere, o non tutti i mali nuocciono del tutto...
<i> Queste premesse, aggiunte alla possibilità di non doversi confrontare con i costi di stampa e distribuzione, consentirebbero inoltre una maggiore sperimentazione sui titoli proposti </i>
questa sarebbe una genialata: visti i pochi costi (credo) per la casa editrice, non ci dovrebbero essere grossi problemi per aumentare l'offerta e rischiare un po' di più.
<i> come ormai tutti sanno, la reperibilità di un manga non è sempre garantita. </i>
e "un semplice click" risolverebbe la cosa.
Quasi quasi mi ero convinta che forse qualcosa di buono nei tablet ci fosse, ma poi...
<i> se quindici anni fa in un qualsiasi treno cittadino era possibile osservare una moltitudine di persone intenta a leggere manga e riviste, al giorno d'oggi tali passatempi sono stati gradualmente sostituiti da console portatili e, soprattutto, da smarthphone. </i>
Ecco che ritorna la tristezza.
La tecnologia mi ha sempre incuriosito, e mi piace provare le varie novità di mercato, ma c'è un chiaro motivo del mio astio verso gli e-book: io amo la carta. La adoro. Io vivo di carta. Scrivo gli appunti a mano, uso l'agenda di similpelle e snobbo quella del cell, da piccola creavo libriccini rilegati con la pinzatrice, da quando so leggere ogni sera mi metto a letto con un libro (e da qualche anno, con un manga) sulla pancia.
Toglietemi la carta, e avrete ucciso una parte di me.
Gli ereader sono in bianco e nero e di piccolo polliciaggio (pochi sono 10 pollici ma ancora bn e costicchiano ancora parecchio).
I tablet hanno schermi retroilluminati che, per quanto ne vogliamo dire, alla lunga affaticano la vista.
Il costo,poi, è superiore agli ereader pru essendo più versatili.
Nel momento in cui avremmo un ereader a colori e a buon prezzo o un tablet con uno schermo diverso dagli attuali allora si, la carta si appresterà a tramontare inesorabilmente.
Fino ad allora ai voglia di ammucchiare volumetti su volumetti!
Siamo ubriachi di tecnologia troppo spesso inutile.
Se devo necessitare di un apparecchio tecnologico per poter leggere un fumetto che per sua stessa natura dovrebbe essere solo cartaceo, allora non è più un "fumetto". Tanto vale guardare un anime.
Per quanto riguarda il discorso più specifico del manga o del fumetto che gusto c'è nel leggere un manga o collezionarlo se poi lo riduciamo ad una semplice sequenza d dati. NESSUNO.
All'inizio mi ritenevo un fedele della carta, uno che non si sarebbe piegato ad alcuna alternativa che comprendeva un mezzo non cartaceo, ma pensandoci bene, e leggendo alcuni commenti qui scritti, mi sono ricreduto.
Da una parte il fatto che con l'arrivo del formato digitale non ci sarebbe più nessun problema di reperibilità del prodotto (e qui il dito contro la Panini e la Planeta), dall'altro la bellezza di toccare con mano una buona (sottolineo "buona") edizione che faccia contenti i collezionisti.
Alla fine non credo che l'arrivo dei manga/fumetti su tablet debbano forzatamente eliminare ogni possibilità di vedere un'opera stampata.
Non so, ma credo che, andando avanti, si troverà un buonissimo equilibrio tra i due.
Ma, intanto, ne approfitto per chiedere:
(avendo scoperto da un minuto esatto, grazie a Lain, cosa sia per bene un tablet) qualcuno sa consigliarne uno economico e adatto al solo scopo di leggerci dei fumetti?
Guarda un Asus EeePad è vai tranquillo. E' il più economico degli Android e ha le stesse caratteristiche tecniche dei dispositivi più costosi.
Il prezzo è comunque elevato, insomma 400 euro non sono bruscolini, quindi se vuoi spendere meno ti consiglio di aspettare un po', perché quando usciranno i nuovi tablet, probabilmente (sicuramente) quelli con le caratteristiche attuali caleranno molti di prezzo.
Però rimane comunque il fatto che per i manga che amo, quelli che considero veri capolavori, voglio e vorrò sempre un edizione cartacea (una signora edizione cartacea)!!!
Una cosa che non ho capito, si può fare solo con un tablet o anche con un cellulare tipo HTC?
Forse con il tablet è meglio però ora dopo la semi delusione dell'ebook non è che ho tanta voglia di spendere tutti quei soldi.
C'è anche da dire che io avevo provato a leggerci manga scannerizzati e non prodotti acquistati, forse con un formato diverso e fatto appositamente per l'ebook sarebbe diverso
Se è per questo, le scritte minuscole delle scan illegali faccio fatica pure a leggerle ruotando la mia TV FullHD da 24 pollici e standoci a pochi centimetri, è un problema della bassa qualità delle scan, cosa che su scan in alta qualità non mi succede.
E comunque non vedo il motivo di comprarsi un qualunque accrocco dal costo di centinaia di euro per leggere i manga quando già per PC ci sono buoni Reader
Portarli appresso? Faccio prima a comprare una borsa
Ma secondo me il saggio Oberon ha avuto un buono spunto nel dire di sfruttare il digitale per riprovare con le riviste. Così i titoli di punta fanno da traino a quelli meno conosciuti e magari in mezzo ci piazzi un po di pubblicità
hai ragione, è solo che ingrandire una pagina su pc con la ruzzola del mouse è più agevole che su un ebook
ma infatti odio anche io i pregiudizi sulle cose, l'importante è provare e poi si trae una conclusione
Che ho anche
Ma sinceramente io dopo aver letto in scan ho SEMPRE poi acquistato anche in volumi. Beelzebub l'ho letto in scan e adesso che esce in Star Comics sono pronto a passare alla carta
Indi va bene fare anche versione digitale
Anche perchè i libri è difficile perderli, mentre un errore al macchinino e anni di letture sono perse per sempre
La storia infinita insegna e il gusto di ciò che sarà considerato un tempo "retrò" (anche se spero che mai i libri saranno considerati tali) non potrà mai esser sostituito. sostanzialmente, non sono però contro i tablet, ma lo sarò se sostituiranno manga e libri a tal punto da farli sparire dal commercio.
Quindi No, no al freddo formato elettronico in tutti i sensi (per quanto ne comprenda la praticità continuo ad esser convinto che non è la stessa cosa di un buon libro).
Alucard80 son perfettamente daccordo con te su tutta la linea. Hai centrato in pieno quanto volevo dire io.!!!
intanto vedo dal nick che sei dell'80, quindi NON DIRE CHE SEI VECCHIOOOOO!!! ahah...siamo coetanei
felice che ti trovi d'accordo con me, però vorrei sottolineare che il mio si tratta chiaramente di un parere personale... trovo ad ogni modo molto triste, forse povero, il fatto di preferire un tablet ad un vero e proprio manga... o libro. e vedo che molta gente la pensa come me. scommetto che se parte un sondaggio (a tempo perso, per carità, ma andiamo redazione e fallo sto sondaggio ) stravince la tradizione alla tecnologia. scommettiamo? hehe
Già già, infatti ormai il denaro per fare questo tende a infinito tanto che aumentano i prezzi ai giorni d'oggi. XDXD
Io dico che non è giusto che un volumetto manga mi debba costare in media 4 euro. O se prendo quelli della j-pop 6 euro addiirittura: cioè...1 volume= circa 200 pag bianche e nere = 6 euro O.O
ma stiamo scherzando! (con tutto il rispetto per le perfette edizioni j-pop)
Qui si sta parlando appunto del vinile Vs. mp3, non credo che si possa intavolare qualche discorso di quanto i cori dei Queen ci perdano o comunque se gli assoli di Malmsteen si sentano peggio...
Che dobbiamo commentare? Le problematiche date da un dispositivo così ridotto che potrebbero generare un effetto moiré a meno che non si zoomi la vignetta? Oppure vuoi che si discuta dell'evoluzione dei "click manga" per PlayStation in cui c'erano questi fumetti di Go Nagai in cui partivano brevi video ed effetti sonori?
A me basta che in questo modo abbia più scelta sui titoli, anche se in inglese, e per questo ne gioisco.
Sì, meno spreco di alberi, meno costi da sopportare, materiale più reperibile, nessun problema di spazio, ok, tutte qualità più che positive.
Ma vogliamo confrontare tutto ciò con prendere un caro volumetto in mano, sentire la pagina che scorre sotto le dita, sentire il profumo dell'inchiostro?
Senza contare che, alla lunga, leggere le scan potrebbe risultare anche stancante oltre che dannoso per la vista ù.ù
la qualità e la risoluzione sono ottimi, il peso è più che gestibile
vantaggi: un mare di titoli che in italia o sono SOSPESI (esempio violinista hamelin, karakuri circus etc) o li vredemo (forse) tra 10 anni o non li vedremo proprio.
mi sono portato l'ipad in viaggio e mi sono potuto leggere intere serie (anche sull'aereo), cosa che non avrei potuto fare con le versioni cartacee.
Non ho bisogno di una luce per leggere e posso zoommare se le scritte sono troppo piccole (o pochi decimi di vista)
Magari a voi mancherà l'odore e il tatto.. a me non mancano la puzza, l'inchiostro che viene via, le pagine che si scollano di edizioni italiane PENOSE...
Era un discorso mutuato dagli appassionati audiofili. Molti si rendono conto che sono innamorati più di come suona un impianto che di cosa suona. Potrebbero pure metterci delle modulazioni di segnale fatti da un emettitore di onde e gli andrebbe bene uguale. Quello che dico è in un mercato maturo devono coesistere tutte le cose. Vatti a rileggere l'esempio di pubblicazione che ho fatto io nella pagina precedente.
Come il cinema. Il mio mondo cinematografico ideale sarebbe che coesistessero Cinema, supporto fisico da possedere e noleggio attraverso il digital delivery.
Alla fine è solo un problema di supporti, ma non di contenuti. E questo mi fa specie perché deve essere anche un problema di contenuti. Le possibilità sono così enormi sia per gli autori che per i lettori che devono essere sfruttate.
secondo me la tua osservazione è fuori luogo, ora ti spiego: non stiamo parlando dei contenuti, sarebbe ot... questa notizia parla della fisicità in questione degli oggetti... quindi carta contro digitale...i contenuti si discutono penso in separata sede - vedi recensioni, altre notizie, ecc
o no? almeno cosi mi è parso di capire...... e poi vi sono ancora tanti appassionati di vinile al giorno d'oggi..che lo preferiscono ihihihih
Il discorso di Lain non è fuori luogo, semplicemente ha osservato che per qualcuno è più importante possedere una manga inteso come pezzo di carta che leggere quello che c'è scritto sopra.
In altre parole, se il fine primario di un'appossionato di manga è quello di leggere una 'storia', il supporto che la contiene diventa relativo; certo ci possono essere delle preferenze, ma li finisce, senza serrate o preclusioni, perché è il contenuto a trasmettere emozioni. Per tale ragione, se una persona ritiene essenziale il supporto cartaceo, ciò non deriva da una supposta ed oggettiva necessarietà dello stesso, semplicemente quella persona ama collezionale libri, come si può collezionare francobolli o banconote, o, appunto, vinili.
In molti commenti, inoltre, si denota anche un atteggiamento quasi paradossale, e cioè l'esaltazione della carta, ma solo di quella basso costo. Insomma è importante il volumetto di carta, ma niente edizione di lusso, meglio un'edizione usa e getta che, sinceramente, di poetico ha ben poco, essendo l'espressione perfetta del consumismo, con buona pace della tradizione.
In conclusione, è sostanzialmente inutile interrogarsi sulla presunta tristezza della lettura su tablet, perché l'appassionato di manga (intesi come storie e non come meri oggetti di carta) può solo che trarre vantaggi da un'intergrazione del mercato in cui il digitale e il cartaceo si integrano a vicenda, perché il digitale consentirà di amplicare il mercato (a livello di contenuti e di pubblico) ed il cartaceo dovrà necessariamente puntare ad una qualità diversa dall'usa e getta, e quindi in grado di soddisfare a pieno anche chi ha una preferenza verso questa tipologia di supporto.
Per tali ragioni, la domanda corretta non è chiedersi se la tradizione supera la tecnologia, semmai bisogna chiedersi quanti di quelli che hanno commentato hanno avuto la possibilità di provare con mano quello che ripudiano, per capire se il rigetto della tecnologia è effettivamente ponderato o se esso invece sia solo il frutto di quella 'paura' che, come ho illustrato in un precedente commento, si manifesta nel corso di quasi tutti i passaggi tecnologici, e che, altrettanto ineluttabilmente, scompare quando la novità prende piede, e cioè quando le persone capiscono effettivamente di cosa stanno parlando
si capisco ma siccome in questa notizia si parlava di "mezzi di comunicazione o esposizione del prodotto" non il prodotto stesso in per sè (e quindi inerente qualità d'intrattenimento, artistica o grafica) lho trovato decontestualizzante. e sia ben chiaro che io non ripudio niente, è solo una mia preferenza, poi tutti facciano come meglio credono
mi è gia successo di leggere scan sul pc, ma l'assenza di carta, l'assenza di tatto ruvido o liscio su stampa, l'assenza di odore d'inchiostro, l'assenza di elementi classici non mi soddisfano. ap rescindere da cio che v'è dentro, anche SE OVVIAMENTE quando m'imbatto ahime in un manga che poco m'intriga, di certo non conitnuo a leggerlo per il mero gusto del contatto cartaceo... è una sensazione di fondo che non c'entra nulla con la qualità prodotta dal mangaka, spero di essermi spiegato meglio ora
OT a parte, credevo fosse scontato che tutti i supporti, nel limite del possibile, debbano coesistere, il problema è, come ho scritto nel primo post, che il lettore manga italiano vuole ammirare la fumetteria fisica, toccarla, sfogliarla, fa niente se le pagine si sfaldano e se l'inchiostro gli rimane sulle dita. E non vuole cambiare idea...
Sarà un esempio poco inerente, ma come ci godo col download dei videogiochi... nessuno spazio occupato, nessuno sbattimento per l'avvio (lo si seleziona direttamente, senza inserire il disco) e posso reperire anche cose sconosciute, remake e riedizioni di cose vintage... E fare così per i manga non sarebbe male, anzi... Per questo vorrei provare 'ste nuove tecnologie.
E gli altri, che continuino a ricomprare le ristampe a prezzo maggiorato e a lamentarsi di tutto...
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