L'università Seika di Kyoto ha annunciato l'introduzione del Dottorato in manga a partire dal mese di aprile del prossimo anno.
L'università di Kyoto può vantare una storia quarantennale di studi accademici nel settore dei manga e dell'animazione; è stata inoltre la prima università ad introdurre un filone di studi specialistici relativi ai manga nel 2000, e ad aver istituito la Facoltà di Manga nel 2006. Risale invece all'anno scorso, l'istituzione del Master in Manga, che ha visto accedervi finora 20 studenti.
La nascita di questo programma di dottorato è una risposta all'internazionalizzazione della cultura dei manga, al crescente favore del pubblico e agli sviluppi che questo tipo di cultura promana nei media digitali e su altri aspetti globali.
Lo staff dei docenti include la celebre Keiko Takemiya, autrice di fumetti come Il poema del vento e degli alberi e To Terra, e il traduttore di manga e antropologo culturale Matt Thorn. L'intero corpo docenti è formato da ricercatori, autori ed editori riconosciuti a livello internazionale proprio per poter fornire agli studenti competenze professionalizzanti.
Il programma di Dottorato ha una durata di 3 anni, utili alla formazione di coloro che diverranno poi ricercatori, professori o artisti proprio nel campo dei manga.
Le richieste di ammissione saranno accettate a partire dal prossimo gennaio, i test saranno effettuati a febbraio e verrà selezionato un numero di candidati da 4 a 12 studenti per il programma in partenza ad aprile 2012.
E' possibile reperire ulteriori informazioni presso il sito web dell'università, in lingua giapponese.
Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork
L'università di Kyoto può vantare una storia quarantennale di studi accademici nel settore dei manga e dell'animazione; è stata inoltre la prima università ad introdurre un filone di studi specialistici relativi ai manga nel 2000, e ad aver istituito la Facoltà di Manga nel 2006. Risale invece all'anno scorso, l'istituzione del Master in Manga, che ha visto accedervi finora 20 studenti.
La nascita di questo programma di dottorato è una risposta all'internazionalizzazione della cultura dei manga, al crescente favore del pubblico e agli sviluppi che questo tipo di cultura promana nei media digitali e su altri aspetti globali.
Lo staff dei docenti include la celebre Keiko Takemiya, autrice di fumetti come Il poema del vento e degli alberi e To Terra, e il traduttore di manga e antropologo culturale Matt Thorn. L'intero corpo docenti è formato da ricercatori, autori ed editori riconosciuti a livello internazionale proprio per poter fornire agli studenti competenze professionalizzanti.
Il programma di Dottorato ha una durata di 3 anni, utili alla formazione di coloro che diverranno poi ricercatori, professori o artisti proprio nel campo dei manga.
Le richieste di ammissione saranno accettate a partire dal prossimo gennaio, i test saranno effettuati a febbraio e verrà selezionato un numero di candidati da 4 a 12 studenti per il programma in partenza ad aprile 2012.
E' possibile reperire ulteriori informazioni presso il sito web dell'università, in lingua giapponese.
Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork
Ecco il canale spero non mi bannate please U_U
http://www.youtube.com/user/alessiachan88
e non è che hai tanto torto
comunque come cosa sembra molto interessante, ma sarà utile soltanto ai giapponesi, ma noi sarebbe quasi totalmente inutile....
Immaginavo un tuo commento simile! ahahah
;-)
E' stato interessante anche guardare il canale di Daniela postato da Monika86chan (GRAZIE )E' bellissimo che tanti ragazzi in tutto il mondo siano disposti ad andare in Giappone per realizzare i propri obiettivi. Io non ce la farei proprio pigra come sono ^^
Speriamo almeno che possano poi riuscire a lavorare sul serio u_u
Invidio chi è riuscito ad andarci, ai miei tempi senza laurea non c'era speranza alcuna di trovare un lavoro.
Ovviamente è una mossa legata a motivi economici: se il Giappone, incentivando i giovani a produrre di meglio e forse anche di più, rendendo il manga ancora più competitivo, protebbe vantare di una maggiore diffusione del manga rendendolo un world-media con interessanti ritorni economici.
hanno fatto anche un'intervista a lei: http://www.youtube.com/watch?v=HxUL2F2RbTI
Me ne vergogno perchè dopo 2 anni di seika mi sbagli ancora l'anatomia insomma mi farei delle domande...
Ma sai quanti mangaka professionisti sbagliano ancora l'anatomia?
A parte gli scherzi, ammiro chi ha il coraggio di andare all'estero per realizzare il proprio sogno. Anche se sinceramente non so quanto potrà essere ben accolto in Giappone un manga scritto da un'italiana
<i>Forse mi sbaglio, ma mi aspetto che il dottorato in manga sia un dottorato in critica: serve non per formare mangaka, ma per formare critici, cosi' come ci sono i critici letterari, i critici d'arte e i critici cinematografici. Insomma per fare il dottorato in manga serve saper parlare e scrivere, non saper disegnare.</i>
effettivamente ci stavo pensando anchio a questa cosa
condivido però anche il commento di Nico Robin non per il fatto che rimpiango di non essere giapponese ma per il fatto che qui da noi questa cosa sarebbe completamente intuile
Comunque buon per loro, daltronde il manga ha una tradizione molto più forte da loro che nn il fumetto da noi. Diciamo che al pari qui abbiamo l'accademia disney.
Anche perchè cosi l'industria giapponese del manga (ma nn solo,anche quella degli anime) avrà un bacino a cui attingere per nuovi schiavi sottopagati
Sigh! Che invidia!
La conosciamo già da tempo
http://www.animeclick.it/SchedaUtente.php?utente=1608
Però è un po' che non passa di qui
Nel frattempo, complimenti per il coraggio che ci vuole a diventare dei mangaka professionisti, a morir di fame stressati vedendo i loro progetti infranti da un redattore che prende la vostra storia e ve la modifica/allunga fino a chiedervi chi glielo fa fare, se non una passione fortissima...
Ad esempio... non sono - per usare un eufemismo - una grande fan della Shinjo smuttona, ma una volta che ha sfagiolato cosa le han fatto passare sotto il vecchio editore ed editor scatta la soliderietà umana, poveretta. Le sue rivelazioni sono state abbastanza emblematiche. Già di suo è un mestiere con dei ritmi disumani salvo quelle mosche bianche che possono permettersi di pubblicare quando gira a loro e addirittura senza un calendario obbligato; se poi l'editor decide di torchiarti e forzare la mano sull'impostazione di personaggi e storie pena disoccupazione immediata sono cacchi.
{Io comunque sto con gli editor, perché loro detengono il potere <img src="http://www.smileys.me.uk/smileys/Evil_Grin/evilgrin0005.gif">
EDIT: chiaro, la libertà in campo artistico è sacra. Dico solo che se potessi scegliere starei da quel lato della scrivania piuttosto che dall'altro, non tanto per il "potere" ma perché è una professione in cui so che potrei riuscire bene.}
Vi voglio ricordare che forse mi sto anche sbagliando, per questo non prendetevela...
Mi ricorda Brullonulla di "A come ignoranza" questa cosa..
E comunque non stupiamoci "...ormai all'università si studiano anche le Spice Girls" [cit. Alan Moore]
è il tipico stile lolloso e rotondo che non mi piace.
non è bravissima certamente , ._. ho visto la sua gallery ma credo che col tempo migliorerà , tutti si evolvono in stile.
una storia quarantennale di studi accademici riguardo i manga e affini... pensare che io manco potevo immaginare esistesse una cosa simile...mentre invece qui si "studia manga" da dieci anni prima che io nascessi...hahah
più leggo, approfondisco e mi rendo conto di queste notizie, di queste realtà, più comprendo quanto siamo differenti come popoli, o meglio quanto lo sono i popoli in generale sulla faccia della terra.
Se si dovesse trattare di un titolo che propone una preparazione teorica ok, ma se si dovesse trattare di preparazione pratica non posso non concordare con @SweetBeast, tenendo conto che molti autori oggi affermati sono stati un tempo assistenti di altrettanto famosi mangaka (ed è facile rintracciarli in base allo stile, basta vedere Tsukasa Hojo e Takehiko Inoue ), ma che non sempre a questo percorso corrisponde un'effettivo passaggio all'attività vera e propria di mangaka.
I disegni della ragazza, Alessia-chan, non sono certo il massimo, ma bisogna tenere conto della sua età, da quando ha iniziato a disegnare "secondo l'ottica professionale" e dall'autrice che la ispira di più (Go Ikeyamada, e direi che si vede abbastanza). Ci vuole una capa dura per seguire un percorso come il suo, e ben venga se un giorno dovesse riuscire nel suo sogno, a me è bastato fare una ventina di tavole in dieci giorni per l'accademia, e non è stato per nulla piacevole.
Certo è che l'anatomia è sbagliata, è un dato di fatto :/ e personalmente ritengo il suo segno poco originale, ma degustibus.
By the way, sarei curioso di assistere a qualche lezione di Matt Thorn.
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