Dopo il record di un anno fa come "film più visto di tutti i tempi", arriva dalla Terra del Sol Levante un nuovo, prestigioso riconoscimento per Arrietty, il mondo segreto sotto il pavimento (Karigurashi no Arrietty), la più recente fatica dello Studio Ghibli: durante la premiazione della decima edizione dei Tokyo Anime Awards, il lungometraggio è stato infatti scelto come "Miglior film d'animazione dell'anno".
Il regista Yonebayashi ha così commentato il premio: "Penso che nel film ci sia qualcosa che può essere ben compreso da tutte le persone che hanno vissuto la tragica esperienza del recente terremoto e tsunami".
I precedenti vincitori del Premio erano stati Summer Wars nel 2010, Ponyo sulla scogliera nel 2009 ed Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone nel 2008. Oltre a Ponyo, tra gli altri film dello Studio Ghibli anche Il Castello Errante di Howl nel 2005 e La Città Incantata nel 2002 avevano preceduto Arrietty sul podio.
Durante la rassegna sono stati premiati anche gli anime di Yojo-Han Shinwa Taikei e K-on! come "Miglior Novità"; sono stati inoltre conferiti alcuni riconoscimenti alla carriera ai veterani doppiatori del popolarissimo Sazae-san, ovvero Kato Midori (Sazae), Nagai Ichiro (Namihei), Asou Miyoko (Fune) ed infine Sasuga Takako (Tarao).
Lasciandovi alla nostra recensione del film, ne approfittiamo per ricordarvi che Arrietty è uscito nei cinema italiani il 14 ottobre per Lucky Red ed è tutt'ora in proiezione in questi giorni nelle sale.
Fonte consultata:
TokyoHive
Il regista Yonebayashi ha così commentato il premio: "Penso che nel film ci sia qualcosa che può essere ben compreso da tutte le persone che hanno vissuto la tragica esperienza del recente terremoto e tsunami".
I precedenti vincitori del Premio erano stati Summer Wars nel 2010, Ponyo sulla scogliera nel 2009 ed Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone nel 2008. Oltre a Ponyo, tra gli altri film dello Studio Ghibli anche Il Castello Errante di Howl nel 2005 e La Città Incantata nel 2002 avevano preceduto Arrietty sul podio.
Durante la rassegna sono stati premiati anche gli anime di Yojo-Han Shinwa Taikei e K-on! come "Miglior Novità"; sono stati inoltre conferiti alcuni riconoscimenti alla carriera ai veterani doppiatori del popolarissimo Sazae-san, ovvero Kato Midori (Sazae), Nagai Ichiro (Namihei), Asou Miyoko (Fune) ed infine Sasuga Takako (Tarao).
Lasciandovi alla nostra recensione del film, ne approfittiamo per ricordarvi che Arrietty è uscito nei cinema italiani il 14 ottobre per Lucky Red ed è tutt'ora in proiezione in questi giorni nelle sale.
Fonte consultata:
TokyoHive
Telefilm et similia, pessimi docenti per Lei...... non so cosa intende
comprendere in "et similia", ma in telefilm con dialoghi italiani adattati
da:
Cristina Boraschi, Roberto Chevalier, Massimo Rossi, Fabrizio Pucci,
etc....etc....
Mi sembra ci sia un ottimo italiano!!!
Comunque finchè Lucky Red avrà Lei come adattatore, non vedrà i miei soldi, immagino che Lei riceva un compenso da questa ditta. Speri vivamente che non ci siano altri a pensarla come me, altrimenti la ruota non gira!
@Ryogo
Linka linka!!! Lui ha imparato molto bene ad adattare in stile aulico!!! Fra
l'altro comprensibile sia a laureati che a bambini delle elementari!!!
Comunque, lui risponde dal messaggio 75
http://www.animeclick.it/news/22894-la-vostra-intervista-al-responsabile-anime-mediaset-parte-2/00#messaggi
Ah....secondo te se un giapponese ti dice CANTORY, cosa intende chiederti?
E' una pronuncia di una parola straniera! XD
Mai come un mio amico che a Tokyo si sentì chiedere "otto o horudo?"
E lui "nani?"
Lei "hottoo oo hoorudo"
Lui "nani? wakarimasen"
La sua ragazza "Credo che chieda hot or cold"
Bellina anche quella del tuo amico!!! XD
Sì, l'espressione "di converso" è molto bella, non trova?
Auspico che anche lei possa insegnare ai suoi giovani pupilli un dizionario vasto e variegato, ben più ricco di quello spiccio e ristretto che ogni giorno ci propina la TV, impoverendo le capacità espressive dei nostri giovani.
Resta chiaramente inteso che la questione della 'traslitterazione' non ha nulla a che vedere con la questione della 'traduzione', laddove l'uno è un aspetto linguistico fonologico, l'altro un aspetto linguistico morfosintattico e semantico.
In ultimo, mi conceda di dirle che non avevo del resto assolutamente presunto una sua giovane età, fermo restando che non meno la rispetterei se lei avessi quindici anni.
Cordialmente e senza nessun sarcasmo,
-Gualtiero Cannarsi
"Di converso" per mio gusto è orribile! E soprottutto molto poco comprensibile per un bambino!
Per il resto, direi che si può concludere qua! Tanto ormai è chiaro come il sole che non gradisco il suo lavoro!
Cordiali saluti.
Non leggo le opinioni altrui, perchè potrei farmi influenzare, ma io parto con il voto 8 quando inizia il film, starà al film alzarlo o abbassarlo...
Però penso che il film non debba essere un fiasco, visto che è stato premiato e visto che di solito lo Studio Ghibli e i Miyazaki sono una sicurezza.
Felice anche per le altre opere premiate.
Come ad esempio K-On... tanto per citare una novità sotto questo punto di vista...
@Pokatto, vai tranquillo che il film E' bello!!!^_^
Infine, non mi è piaciuto il modo in cui ha risposto ad alcuni che criticavano l'adattamento, definendoli tronfiamente e boriosamente ignoranti. Neanch'io conosco il giapponese oltre le dieci parole classiche, ma traducendo dall'inglese (ma anche da semplice italiano) so riconoscere quando la struttura della frase "scricchiola", quando ha quel che di artefatto che fa capire che non è italiano corrente e scorrevole, ma qualcosa che risente troppo della traduzione (non voglio dire tradotto o adattato male). Con questo volevo dire che non è necessario essere laureati o traduttori per sentire che una frase non torna, anche tenendo conto del target abbastanza basso del film (anche con me c'erano tanti bambini) forse era meglio restare più sul semplice, lasciando ai doppiatori il compito di dare l'idea di un padre un pò rigido e burbero, una madre innamorata del suo focolare e di due vecchiette.
Chiedo scusa se mi sono dilungato, volevo essere sicuro di spiegarmi adeguatamente.
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