La notizia ha fatto in breve tempo il giro del web. Dietro mandato della Corte federale dello stato della Virginia (USA), il portale Megaupload, probabilmente il più famoso e usato file Hoster di Internet è stato oscurato dall'FBI con le accuse di ripetute violazioni alle leggi di tutela del copyright e associazione a delinquere.
I danni complessivamente contestati al sito sarebbero pari a 500 milioni di dollari (circa 394 milioni di euro)
I due co-fondatori della società (di base ad Hong Kong) che gestiva il portale, Kim "Dotcom" Schmitz e Mathias Ortmann, assieme ad altri due impiegati della società sono stati arrestati ad Auckland in Nuova Zelanda. In più è stato anche disposto un sequestro di beni per gli accusati dell'entità di circa 50 milioni di dollari e circa 18 altri domini (tra i quali anche il noto Megavideo) direttamente associati a Megaupload sono stati anch'essi sequestrati.
Al contempo il Dipartimento di Giustizia americano ha negato qualsiasi legame con la "serrata del web" che si è tenuta nella giornata di ieri in opposizione ai controversi disegni di legge SOPA (Stop Online Piracy Act) e PIPA (Protect IP Act) attualmente in esame al Congresso Statunitense.
Già pochi giorni fa in risposta alle ripetute accuse di violazione del copyright, gli amministratori di Megaupload avevano blandito le stesse come "grottescamente esagerate" ribadendo che larga parte del traffico del portale era dovuto a contenuti legittimi.
Di recente un folto gruppo di artisti, tra cui Puf Daddy e Alicia Keys, aveva creato una "Megaupload Mega Song" a favore dei servizi e delle opportunità positive offerti dal portale.
Fonti Consultate:
BBC News
I danni complessivamente contestati al sito sarebbero pari a 500 milioni di dollari (circa 394 milioni di euro)
I due co-fondatori della società (di base ad Hong Kong) che gestiva il portale, Kim "Dotcom" Schmitz e Mathias Ortmann, assieme ad altri due impiegati della società sono stati arrestati ad Auckland in Nuova Zelanda. In più è stato anche disposto un sequestro di beni per gli accusati dell'entità di circa 50 milioni di dollari e circa 18 altri domini (tra i quali anche il noto Megavideo) direttamente associati a Megaupload sono stati anch'essi sequestrati.
Al contempo il Dipartimento di Giustizia americano ha negato qualsiasi legame con la "serrata del web" che si è tenuta nella giornata di ieri in opposizione ai controversi disegni di legge SOPA (Stop Online Piracy Act) e PIPA (Protect IP Act) attualmente in esame al Congresso Statunitense.
Già pochi giorni fa in risposta alle ripetute accuse di violazione del copyright, gli amministratori di Megaupload avevano blandito le stesse come "grottescamente esagerate" ribadendo che larga parte del traffico del portale era dovuto a contenuti legittimi.
Di recente un folto gruppo di artisti, tra cui Puf Daddy e Alicia Keys, aveva creato una "Megaupload Mega Song" a favore dei servizi e delle opportunità positive offerti dal portale.
Fonti Consultate:
BBC News
L'argomento è piuttosto spinoso e onestamente mi risulta difficile schierami.
Da un lato, in linea di principio, non si può dare torto all'integrità morale di Ercole, sebbene imbevuta di facile retorica non fa una piega e punta giustamente il dito contro chiunque, in misura minore o maggiore, abbia approfittato delle opportunità fornite dalla rete.
D'altro canto prendersela in maniera così veemente con una ristretta cerchia di appassionati che, pur rasentando il codice, scaricano un numero infinitesimale di files per puro amore e passione per questa arte mi sembra un pò pretestuoso e miope, dato che tende a vedere più la pagliuzza nell'occhio del singolo otaku che la trave ormai radicata nel senso comune circa il concetto di downloading.
l'utente che scarica,quindi si collega ad internet,PAGA la connessione (internet gratis nelle offerte telecom e compagnia cantante è una palla che tutti conosciamo),quindi LEGALMENTE PAGA un servizio,e non pochi soldi,nel mio caso pago bimestralmente un abbonamento che oscilla sui 90 euro,una bella spesa,secondo me,e siccome internet è anche una vetrina importante un utente deve poter avere una vasta libertà di scelta,su come o meno scaricare o no i file che attirano l'attenzione,d'altronde abbiamo in italia un sistema legale sui diritti e copyright che è una barzelletta al pari se non peggio di quella americana.
io pagherei volentieri qualche soldino in più sulla connessione ma il materiale da ricercare dev'essere tutto alla portata di tutti,invece ci sono una serie di passaggi e trattenute che ci vengono fatte nei pagamenti che ci fanno costare più di quello che dovremmo realmente pagare un prodotto,insomma,quante volte e quanto realmente costa il prodotto desiderato? ecco perchè poi "scadiamo nell'illegalità",è talmente semplice il concetto che si capisce subito che questo casino innesca sicuramente dei favori molto grossi a chi solitamente ha macinato soldi per anni sulla testa di altri,e siccome gli riusciva tanto bene,perchè smettere per colpa di "moscerini come quelli di megaupload"?
state pure tranquilli che prima di generare tutto questo,scomodando perfino l'fbi,questa domanda se la sono sicuramente fatta,ciò che non si rendono conto,invece,è che il mercato,già in forte crisi,perdendo ulteriore credibilità e ulteriori mezzi per farsi comunque una pubblicità dal ritorno sicuramente più legale di quanto in questi giorni si afferma,ne decreta quasi la fine delle imprese che sono state forti detentori di un chiarissimo monopolio durato decenni,a cui tutti dovevano "sottostare per esigenze di mercato" e in cui loro sono immuni da qualsiasi forma di libero mercato,globalizzazione e informazione libera del web,quest'ultimo sempre più vero mezzo mediatico in costante ascesa,come "uno cane" del noto spot,impossibile fermarlo!
che poi siano sorti altri mezzi come megaupload è cosa nota,nel corso degli anni successivi alla sua nascita,puoi mettere il bavaglio ad una testa,o addirittura sopprimere,ma non potrai metterla ad una intera comunità.
è come il classico discorso delle chiavi di casa,se gliele dai ad uno che prima d'ora non le aveva mai avute,ti combina di tutto,e sarà poi molto difficile riuscire a riprenderle e a far tornare "tutto com'era prima".
quando "insegni" un nuovo modo di "fare libertà",questi sono i rischi,perchè la libertà confluisce quasi sempre nel modo di andare oltre i propri limiti e rompere gli schemi di ciò che è stato rasentando molto spesso l'illegalità e l'illiceità,arrivando ad abituarsi di non accorgersene più,una volta acquisita questa "abitudine".
ma le abitudini col passare del tempo diventano dannose per tutti,quindi sono sempre dell'idea del viva la libertà,ma modificando molto spesso le abitudini,altrimenti si viene etichettati come "cattivi esempi" o peggio ancora,ghettizzati,in qualcosa che sicuramente,lontani dal monitor e dalla tastiera,non lo si è mai nella vita reale,megaupload e i suoi simili,così come altre realtà come facebook e simili,in fondo,non sono altro che i soliti avatar e nickname di un mondo virtuale dove è facile sempre colpevolizzare o andare avanti sotto strane frustrazioni.
e stavolta in america,chi colpevolizza tutto ciò,lo fa solo,secondo il mio punto di vista,per scopi molto precisi,è come assistere ad un nuovo congresso di vienna dopo quasi due secoli,dove si tentano di restaurare delle vecchie gerarchie di mercato e sociopolitiche,ormai obsolete e sintomi di continue crisi economiche di portata mondiale.
a dire il vero,mi piacerebbe tanto sapere chi c'è veramente dietro,ma forse gli hacker in queste ultime ore sull'oscuramento di alcuni siti mediatici importanti la risposta ce l'hanno già data!
Sono dati di fatto che vengono dalla mia personale esperienza e documentazione sulla legge d'autore, i diritti d'autore, la SIAE e chi più ne ha più ne metta.
Io ripeto: non c'è NULLA di morale dietro tutto questo.
Ci sono solo interessi economici che non hanno niente a che vedere né con l'arte, né con la sovranità su di un'opera (che si può esercitare senza pagare o senza venir pagati).
Faccio un "punto per punto":
1) Se mi metti di mezzo la SIAE e il diritto d'autore sappi queste cose:
- Che il diritto d'autore, in realtà, per come è reso, non tutela una beneamata mazza di nulla. Tu che lo sostieni a spada tratta dovresti saperlo.
- Che alla SIAE non interessa un'altrettanta beata mazza del tuo sostentamento, della tua bravura o del tuo "ingegno umano". Se sei un artista alle prime armi si becca i soldi solo per archiviare la copia del tuo manoscritto/brano o comunque inedito in generale e chi s'è visto s'è visto.
Se ci dovessero essere problemi di plagio sono, sostanzialmente, caxxi tuoi.
Sei tu che devi sborsare per un avvocato.
2) Se mi metti di mezzo le major sappi questa cosa:
- Alla major (o editore) frega un accidente di quello che tu vuoi dire e della tua individualità. Sei solo un bel limone da spremere... della MERCE, così come è MERCE la tua opera che viene snaturata a seconda delle esigenze commerciali.
Se ci fai caso, nel mainstreaming musicale si tende a portare avanti il singolo piuttosto che la band semplicemente perché il singolo può essere controllato, spremuto e buttato al cesso quando non è più di moda.
E comunque, alla fin del pane, quanto pensi che vada, in proventi economici, all'artista e quanto alla major?
Rispondere non è poi così difficile.
Questo in linea di massima.
Se poi mi parli di band piccole o semi-sconosciute è INNEGABILE che gran parte della loro visibilità viene data da Internet.
Che ti piaccia o meno.
Per questa ragione band musicali piccole non hanno problemi a condividere molti dei loro brani GRATIS su Youtube o nei loro canali Facebook.
Te ne potrei citare una che UN MESE prima del rilascio del suo CD ha messo un player sulla sua pagina web dove potevi ascoltare GRATUITAMENTE le loro canzoni di punta (quelle che poi, penso, comporranno il singolo).
Il condividere gratis quei brani li rende più vicini al pubblico, più popolari, più apprezzati.
Sono band che se ne fregano se non vendono molti CD perché si basano molto sul merchandising, sulla vendita di singoli brani direttamente in mp3 a costi bassissimi, ma sopratutto... sui CONCERTI.
Addirittura i gruppi più piccoli, ma appartenenti allo stesso genere, si uniscono e fanno concerti assieme per ammortizzare le spese e per guadagnare il più possibile dai biglietti.
Magari non è gente che naviga nell'oro, ma ti posso garantire che sono tutte persone che VIVONO della loro musica, mettendo le canzoni su Youtube.
Quindi vedi bene, ercole, che c'è un mondo che tu forse non conosci e non sai che funziona con meccanismi diversi rispetto a quelli che hai indicato tu, appartenenti ad un concetto di musica forse un po' superato.
Saluti.
http://www.accento-news.it/news/worldnews/1724-l-fbi-fa-fuori-anche-filesonic,-fileserve-media-fire-ed-altri.html
ma i maya l'avevano previsto? e wikileaks come mai non ne ha fatto cenno nei suoi dossier?
che la vera apocalisse sia nascosta in mezzo ai file?
che tutto quello successo non prevede un disegno "divino" già scritto,magari dalla warner o qualche major similare?
lo scopriremo solo vivendo,altrimenti preparate i soldini,si torna a spendere dalla feltrinelli!!!
La sottoscritta, tra condominio, bollette, tasse e controtasse èp già un miracolo se arriva a fine mese riuscendosi a comprare un paio di fumetti in fumetteria e, in casi eccezionali, ma del tutto eccezionali, un videogioco (dall'Inghilterra, sia bene inteso).
Quindi per me le cose non cambiano: di certo non mi metterò a spendere adesso. Anzi. Quasi avevo intenzione di boicottare la cosa riducendo al minimo le spese che potevo fare in campo editoriale e/o musicale.
Non comprerò BR (mentre prima lo facevo, anche se mi dovevo accontentare delle offerte o dei 3X2 del Mediaworld) fino a che la situazione non sarà rientrata perché questa è una VERGOGNA, sopratutto considerando i reali motivi per cui MU è stato chiuso.
Ho fatto una prova con un fansub inglese e il risultato è questo misero messaggio d'errore :
"FileServe can only be used to download and retrieve files that you have uploaded personally."
Ma noooooooo!!! l'unica salvezza sta nella rete Kad di eMule e nei consolidati Torrent decentralizzati (anche se buttano giù il tracker vanno con DHT) ?!?!?!
La sottoscritta, tra condominio, bollette, tasse e controtasse èp già un miracolo se arriva a fine mese riuscendosi a comprare un paio di fumetti in fumetteria e, in casi eccezionali, ma del tutto eccezionali, un videogioco (dall'Inghilterra, sia bene inteso)."
quindi uno che ha ste spese può rubare nelle case degli altri... o scaricare a manetta tutto ciò che è in vendita liberamente... mi sembra giusto! COMPLIMENTI!
la vita ti pone delle necessità, si fanno sacrifici, si risparmia se si vuol comprare qualcosa, non si ruba/scarica illegalmente.
difatti la libertà web dev'essere totale,e torno a ripetere,già spendiamo soldi per wi fi e connessione internet,e che bollette!
poi dobbiamo pur pagare all'interno di internet? ma per queste cose usa il pos e clicca su ebay!
tutto il resto che viene proposto in hosting ritengo che non vada pagato,è come un assaggino,una vetrina,decidete voi,se a una persona che scarica piace moltissimo quello che ha scaricato,state pure tranquilli che se piace tanto e ha un prezzo conveniente alla feltrinelli,il disco-supporto mediatico SE LO COMPRA IN ORIGINALE!
dopo tutti i soldi che si fregano tra pubblicità.ipermercati,benzina e quant'altro ora vogliono fure farci pesare lo scaricare in mp3?
ci saranno sempre dei garage dove verranno creati nuovi sistemi sempre più gratuiti per tutti,la legge interviene sempre a "danni" avvenuti,eppoi quali danni,l'ho virgolettato apposta,difatti la legge del copyright è stata scritta da gargamella,basta leggerla per capire con quali politici dobbiamo avere a che fare ancor oggi,se il sistema è sbagliato io non ci sto ad essere vittima di un sistema sbagliato,e quindi ritengo che i servizi hosting non vadano nè chiusi nè oscurati.
se non volevano creare questi hosting,bastava vendere i cd originali a soli 5 euro,e il problema era quasi del tutto risolto
Come ho scritto nel precedente messaggio la sottoscritta ha sempre acquistato supporti originali siano essi CD, DVD, BR, videogiochi e manga.
Anzi, guarda... è MOLTO probabile che abbia speso più io che te per sostenere il mercato dei media tradizionali - e in questo ti consiglio di non sfidarmi perché ho decine di scaffali stracolmi.
Ora, però (e questa è l'ultima volta che tento di argomentare le mie posizioni con te dato che, perdonami, mi sembri quasi un troll), scatta un problema.
E il problema è quello che ho spiegato negli altri messaggi.
La legge sulla pirateria è una legge oggettivamente di parte e quindi in sé del tutto illecita.
Il tuo caro "copyright" va a tutelare unicamente gli interessi delle major e degli editori che con l'arte e con la cultura non hanno nulla a che spartire.
E questo già dagli anni '70.
Con l'avvento di Internet, poi, il trend del mercato è cambiato radicalmente perché la cultura è stata diffusa in maniera libera e in modo del tutto massiccio.
Oltretutto se tutti avessero ragionato come te fin dalla notte dei tempi, a quest'ora tu (e io) probabilmente non staremmo davanti ad un PC, ma ad un fuoco, magari dentro una capanna.
C'è una interconnessione MOLTO forte tra file sharing, filosofia del sapere e cultura nonostante tu ti ostini a voler vedere il fenomeno da un unico punto di vista (il tuo).
E c'è anche interconnessione tra mercato, device tecnologici e tendenze di massa.
Tre messaggi fa tu hai scritto che un musicista, senza vendere i suoi CD, non mangia il pane.
Ebbene.
Tieni conto di due fattori:
1) Megavideo a Dicembre (quindi, guarda caso un mese prima della sua chiusura) aveva annunciato l'imminente inserimento di due servizi che avrebbero permesso ad artisti musicali di GUADAGNARE tramite il download GRATUITO dei loro stessi brani.
Molti nomi di spicco pare che avessero appoggiato questa iniziativa dichiarando di volersi staccare dalle major discografiche.
Pensi che fossero tutti impazziti?
Pensi che siano pazze anche quelle band che si auto promuovono postando i loro brani su Youtube?
2) Indirettamente il supporto CD non è più adeguato al mercato.
L'utente è diventato "digitale", i device tecnologici sono sempre più orientati verso la portabilità.
In una quindicina di anni, nemmeno, si è passati da cellulari con poche funzioni a smartphone che inserisono al loro interno ricevitori gps, internet, sistema operativo e... lettore mp3.
Guardati in giro e dimmi.
Chi, al giorno d'oggi, va a giro con il lettore CD?!
A parte quello nel PC, non è fatto comune che un utente, a meno che non sia un grande appassionato, abbia un lettore CD stand alone.
Molti ragazzi hanno l'iPod o sistemi similari.
Che senso ha, dunque, proporre un costoso CD che ormai nessuno più utilizza, se poi comunque i brani verrebbero riconvertiti in mp3?
A parte l'impatto ambientale zero che un mp3 ha, c'è anche la questione del costo.
Senza il fatto di dover preparare la copia fisica + distribuzione su larga scala (tutti servizi INUTILI che paghi profumatamente), i costi si abbatterebbero notevolmente.
Il fatto è che i nuovi standard di mercato ci sono, ma molte major li ignorano perché, mio caro ercole, non fanno i loro interessi e perché rendono il loro operato quasi del tutto superfluo.
PS: Il tuo paragone tra "scaricare" e "rubare" non ha alcun senso logico.
rendendosi conto nel 2007 che gli introiti che percepiva con le vendite erano minori perchè la major sony,tramite il suo capo in italia di allora del settore,ovvero rudy zerbi,succhiavano la parte più importante dei guadagni del disco,quindi nella distribuzione e nella decisione della scaletta dei brani c'era sempre qualcosa che non andava bene,l'autore non beccava un granchè nonostante le grandi vendite dei dischi.
mettendosi invece in proprio e decidendo personalmente la distribuzione e tutto il resto,rischiando in prima persona con l'etichetta indipendente,ha triplicato i guadagni,il disco è andato bene,quello del 2009,e ha fatto diversi tipi di scalette con le produzioni successive,tra dvd e raccolte,decidendo di volta in volta il materiale nuovo e meno da aggiungere.
in seguito,altri grandi autori lo hanno seguito,per non parlare degli artisti sconosciuti che hanno le etichette indipendenti e si producono tutto in proprio!
è vero che il disco si scarica anche n hosting,ma è anche vero che ciò che si vende ha un buon ritorno anche dai consigli dati dal tam tam di chi scarica il prodotto già in hosting,ed è successo diverse volte in questi anni,l'assaggio se è buono,poi fa mangiare il piatto completo più volte e con più persone!
ed è una frontiera che per chi ha scommesso in proprio ne ha direttamente beneficiato senza ingrassare il deretano delle major,che sono in crisi proprio per queste scelte che portano avanti da almeno un quarantennio.
prima era diverso,con un astro nascente o meno della musica,la major ti dava un contratto dove rischiavi fino ad un massimo di 3-4 album e singoli prodotti,se sfondavi,proseguivi,altrimenti ti fermavi al numero richiesto dalla major.
ma almeno si dava più ossigeno agli artisti.
con l'avvento dei reality,dove questi signori ora investono i loro soldi,va di moda il tutto e subito,altrimenti sei una nullità d'artista,pure con un nome,fin dall'inizio del contratto (ormai quasi sempre "capestro")dove le major sfruttano questi imbecilli imberbi che sanno solo ululare a voce persa senza luna e senza lode.
ed ecco spiegato il loro "correre ai ripari" con questo sistema di oscurare l'hosting,perchè perderebbero la prima fonte dei loro guadagni specie con il loro modo di fare attuale che segue queste "precise mode di mercato",ed è in tale ambito che il mercato mediatico verrà,a mio modo di vedere,danneggiato definitivamente,e chi ci farà le spese nel taglio della testa saranno sempre quelli che tentano la strada dell'arte proprio continuando a seguire questi obsoleti percorsi ideologico-artistici,bisogna rinnovarsi e nello stesso tempo,essere legalmente riconosciuti,perchè sembra strano,ma la legge sul copyright va a vantaggio della proprietà cosiddetta intellettuale,anche nella iniziale creazione di un semplice sito internet.
che poi il nostro sistema giuridico è contorto e controverso in molti punti è per il semplice fatto che sono state fatte riforme nel corso degli anni atte a difendere determinate persone con crimini ben più grossi sulle spalle di cui vogliono pulirsi tra lodi e leggine di comodo,lo abbiamo visto molto spesso negli ultimi 25 anni.
quindi alla fine in questi campi si ritrova a pagar pegno sempre o il povero cristo o lo squattrinato insipiente,mai i furbi o chi ci sguazza su leggine a favore,e difatti quelli della siae e dei media allo stato attuale sono tra i mali peggiori che possediamo in tale ambito nel nostro paese.
piuttosto bisogna chiedersi come mai non viene fatto nulla a livello giuridico per impedire che la concorrenza mediatica sia quasi sempre a favore di un determinato sistema mediatico,basti pensare ai diritti degli anime che compra molto spesso mediaset e dell'uso,se così ancora possiamo chiamarlo,che ne fa.
sono situazioni a mio modo di vedere strettamente connesse tra loro,visto che anche lo scaricare video in fansub in hosting era anche un modo per scappare dai vincoli creati dal mostro orrendo quale è diventata la politica del biscione in questi ultimi anni nei suoi palinsesti,difatti siamo passati dal "ma quelli di mediaset sono più belli" a "ma quelli di mediaset perchè non sono ben scelti come quelli di mtv e rai 4" a "ma quelli di mediaset sono ormai repliche per universitari" a "ma perchè devo aspettare quei ruderi di mediaset per anni e anni una puntata nuova quando dal giappone,subbati a dovere dai nostri italiani sul web posso vedermi,previo scarico gratis e in hosting già la puntata nuova,che se è buona non vedo l'ora di parlarne in web con gli altri miei amici appassionati aspettando che finalmente in italia qualcuno si decida a velocizzarne le proposte per l'edizione italiana e la possibile trasmissione in prima tv".
ecco,chi non sta dietro a questi cambiamenti di esigenze sono proprio coloro che vogliono l'attuale sopa e pipa.
Non diamo sempre tutta la colpa alla pirateria che, sbaglia, ma permette di diffondere quanto meno la fama di un artista/gruppo/serie tv/film.
Senza contare che immagino sicuramente anche i nostri editori oggigiorno diano un occhio alle scan/fansub per vedere le potenzialità di un prodotto e valutare poi se importarlo nel proprio territorio...
Non tutto il male viene per nuocere!!
Naturalmente qui in Italia non si trova quasi un accidente delle band che sto seguendo e infatti quest'anno, quando sono andata a Londra mi sono catapultata all'HMV e ho acquistato un paio di CD musicali.
La maggior parte dei brani, però,li scarico dai canali ufficiali delle varie band e, dove possibile, cerco di sostenerle economicamente in maniera diretta (fermo restando che si parla, in questo caso, di etichette piuttosto piccole che, spero, non siano marce e corrotte come quelle principali).
Poi, vi dirò: TUTTI i videogiochi originali che ho prima di prenderli me li sono provati gratis scaricati a casa.
Generalmente in campo videoludico ho un gusto infallibile (molto difficile che prendo delle tranvate), ma con i tempi che corrono prima di spendere 40-50€ ci penso non una, ma tre volte.
L'ultimo titolo che ho giocato è stato Xenoblade.
Scaricato da Internet, provato per qualche ora, comprato assieme a guida strategica e artbook originali.
Se si tratta di opere di qualità sono pronta a svenarmi e a rinunciare persino a mangiare (l'ho già fatto in passato, quando al Liceo non spendevo i soldi per la merenda per comprarmi fumetti e Pantone!), ma penso di avere tutto il diritto di avere accesso ad una vetrina per valutare quello che per me è meritevole di acquisto e quello che non lo è.
Ad esempio: a Febbraio inizia Madoka.
A me Madoka non piace. Ho provato a vedere la serie due volte, ma nulla.
Se mi avessero importato Steins;Gate avrei già prenotato i box.
Idem per molte altre serie che ho visto e che sono rimaste in Sol Levante.
Download in velocità impensabili e senza controlli vari o pagare nulla che non sia la bolletta del telefono.
Sì, è possibile, l'ho collaudato e funziona, ma richiede un upload lentissimo e da ripetere di continuo... se invece di lagnarci sulla chiusura di questi siti cominciassimo noi a collaborare, otterremo enormi risultati, credetemi, basterebbe un attimo del tempo libero che ognuno ha, e vedreste da voi che vuol dire scaricare 20 mega in 20 secondi con una connessione non proprio velocissima...
Ma l'italiano medio non solo è pigro, ma è pure ottuso, alle alternative non ci pensa mica, e sbraita sulla censura del web quando le informazioni circolavano addirittura prima che esistesse internet...
Non sarà comodissimo, ma funziona alla grande se si vuol spedire un file. E se mi parlate di "dusagi sulla condivisione", beh... esistono le community, e soprattutto smettiamo di pensare alla pirateria, ma ai diritti veri.
continuo a ribadire un concetto chiaro e preciso,è una mossa delle major e di chi lavora per loro,con gli hosting stavano andando progressivamente in malora e ormai dovevano cedere alle esigenze del pubblico.
ora si restaura il loro regime,ci piace un cantante-film,devi comprare l'originale a prezzo stellare,altrimenti non lo vedi oppure devi fare parecchie sgomitate tra i siti che ancora si occupano di hosting,occulto o meno,per riuscire a trovare il file che ti interessa,siamo nuovamente ai tempi di emule,ti accodavi anche dei giorni per scaricare sì il materiale,ma non quello desiderato!
diciamo che AL MOMENTO hanno avuto ciò che chiedevano,ma confido molto nei garage dei ragazzi statunitensi e non,uscirà sicuramente qualche idea mediatica che "rimeterrà le cose a posto",ne sono sicuro!
ah,se fossimo noi capaci di tanto...ma la pigrizia è una brutta bestia!
Se mi piace un cantante, trovo tutto su youtube.
E i siti di hosting non si sono fermati, continuano a postare musica e puntate nuove dei Simpson.
E io festeggio per aver scovato l'album IVANGARAGE a soli 2€...
Addio, Megavideo. Anche se ti bloccavi ogni due secondi e la tua frase ricorrente che mi incendiava le giornate era: "Hai guardato 72 minuti di video. Attendi 30 minuti". Ah, com'eri logorroico, mio caro amico...
...Mi mancherai.
ç^ç
Inoltre non bisogna fare l'errore di contare i danni economici causati dalla pirateria,semplicemente contando il numero dei download effettuati. Non è detto con certezza che avrei comprato un determinato prodotto,se non avessi avuto la possibilità di averlo gratis. Se ne sarebbe fatto semplicemente a meno.
Riguardo megaupload invece a parer mio vi è un errore di fondo:il fatto di accusare il sito stesso per ciò che hanno fatto gli utenti.Se si doveva punire qualcuno si sarebbe dovuto risalire agli utenti che mettevano online materiale piratato,non chiudere l'intera baracca causando problemi a chi magari salvava i propri dati o altro.Questa invece è stata l'ennesima dimostrazione che se inizi a dare fastidio ai "big" di uno o più settori cercano di segarti le gambe in tutti i modi
Cosa sta succedendo ora? Ci si sta spostando su altri siti simili per continuare a uppare video, come se poi cambiando lido si eludono i provvedimenti. Di questo passo tutti questi siti faranno la fine di MEGAVIDEO. Mi dispiace dirlo ma la colpa è di chi li uppa: hanno visto che fanno sul serio, invece di ravvedersi proseguono, cambiano solo luogo.
A costo di sembrare impopolare, visto il comportamento recidivo della gente, dico che tutto questo ce lo siamo andati a cercare.
Potrò passare come idealista,ma al giorno d'oggi chi uppa/scarica e non ci lucra sopra(ovvero facendo il mercato sotto casa vendendo copie pirata)a parer mio fa bene! Perchè il medesimo disco importandolo dall'inghilterra lo pago 8 euro quando qui costa 20?Questi 12 euro di differenza per cosa servono? Finchè vi saranno questi costi mi pare giusto scaricare.L'artista come riceve la sua parte su 8 euro la riceve in egual modo sui 20.
Se faranno,come stanno proponendo ,una revisione del copyright e di tutto il commercio legato ad esso,e una piattaforma che per pochi euro mi permetta di accedere a diversi contenuti allora li si,smettero di fare il "pirata" e sarà giusto mazziare chi ancora scarica perchè quello è rubare quello attuale no.
Concludo facendo una osservazione: il noto sito di hosting rapidshare è riuscito a vincere una causa in cui veniva accusato al medesimo modo di megaupload,in questo caso però la colpa è stata scaricata sui singoli utenti.Pagare le persone giuste fa sempre comodo...
http://www.tomshw.it/cont/news/rapidshare-campa-megaupload-crepa-tra-2-settimane/35665/1.html
MEGAVIDEO lo utilizzavo più per avere un sottofondo o in quella mezz'ora in cui aspettavo la cena o di pausa, non mi manca e non mi interessa del suo destino - anche se capisco gli altri. Fino a poco tempo fa, non lo nego, giudicavo e criticavo aspramente chi, come te, buttava giù roba senza ritegno, e sono figlio e fratello di due persone che fanno esattamente questo e non spendono mezzo centesimo per un originale. Confesso anche che mi infastidisce il fatto che io compra tutto originale pur non navigando nell'oro mentre altri ottengono ciò che io ho regolarmente acquistato fregandosene e nascondendosi dietro muri di carta posti a giustificazione dei loro atti.
Si tratta di scelte, come dicevo non sono ricco, eppure acquisto tutto originale ma con sacrificio e selezionando: o compro un cd, o un videogioco, o un cofanetto, o due libri o quattro/cinque manga in un mese, basta, non posso permettermi di prendere insieme tutti questi articoli. Se li voglio, io personalmente, risparmio (ho un libretto postale per questo) o attendo abbassamenti di prezzo, offerte, o semplicemente do uno sguardo al mercato estero, posso assicurarti che non vado sui torrent perché DEVO e VOGLIO avere a tutti i costi quella cosa. Non posso permettermela, ma non perché mi sia preclusa, è sempre lì (edizioni limitate a parte), nessuno mi forza a comprarla appena esce. E ti posso assicurare che con un cd, un videogioco, un cofanetto, due libri, quattro o cinque manga in un mese ci campo benissimo, considerando che la vita è anche altro e il tempo da occupare c'è.
Vorrei, eccome se lo vorrei, che i prezzi fossero onesti e la cultura fosse più accessibile a tutti, ma ho seri dubbi che, con la mentalità che abbiamo, le cose cambino in maniera radicale. Costasse un videogioco 35 euro invece di 70 o un cd musicale 8 euro invece di 20 la gente lo comprerebbe davvero? A me sembra che il modo di pensare sia: "Perché spendere 8 euro se lo posso avere comunque gratis?", non si spiegherebbe altrimenti il comportamento di chi addirittura pirata le applicazioni per cellulare dal costo di 30 centesimi.
Io sono incoerente su molte cose, per carità, sfido a trovare una persona che lo sia in ogni ambito, ma questo è un campo in cui mi piace esserlo (per lo meno cerco di farlo). Su questo stesso sito ho letto di persone che spendono cifre enormi comprando decine e decine di manga, basta guardare una qualsiasi notizia relativa alle uscite mensili e dare un'occhiata ai commenti: caspita, c'era un tipo che, dalla lista, ne aveva da comprare circa 25! Io capisco la passione, per carità, però permettimi di dirti che se spendi una cifra simile significa che te lo puoi permettere, ma il fatto che tu scelga di spendere quella cifra solo per i manga non ti autorizza poi a scaricare la serie anime licenziata o il cd musicale o il cofanetto della serie televisiva perché non hai più soldi e ti li sei tutti bruciati in un unico settore: mi trovassi davanti questo tipo di persona la prenderei a schiaffi.
a meno che non si torni come col vinile.
ovvero,prendevi un singolo,lo pagavi una fesseria,se piace,compri l'album,altrimenti fai subito fallire il cantante e magari parte della casa discografica.
il problema è che ci sono troppi tramiti,come lo stipendio di uno statale,ovvero lavori per quasi 40 anni,e quando scopri alla fine della tua carriera che ti hanno trattenuto una percentuale così alta degli stipendi che potevi comprarti un sacco di cose per vivere la pensione serenamente scopri che l'italia è ancora più ladra di ciò che solitamente si sospetta,e il circolo vizioso mediatico è solo uno dei tanti mali esistenti.
E nulla fermerà il file hosting e la pirateria, si sono già riorganizzati dappertutto.
E' un ragionamento che non regge, perdonami: ho già scritto negli altri post come mai la legge sul copyright a oggi risulta essere inutile e persino deleteria per l'arte (con la "A" maiuscola) e la cultura.
E infatti, spiacente dirtelo, ma con i tuoi sacrifici sappi che l'artista lo sostieni solo in minima parte (ma proprio MINIMA). Tutto il resto va a gente che se volesse ti lascerebbe a morire di freddo sotto un ponte. E' bene essere consapevoli di questo quando si va a comprare un CD musicale o un qualsiasi supporto originale.
Come ho scritto (sigh!) , fin quando c'è una legge, giusta o sbagliata che sia, infrangerla ti comporta una sanzione: in quest'ottica le cose funzionano così, è inutile arrampicarsi sugli specchi, non bisogna stupirsi di questi provvedimenti che erano abbastanza prevedibili. La musica, se si vuole, la si trova a prezzi onesti: mai pagato un cd più di 9-10 euro (poi se lo vuoi a 3 euro allora sei pretenziosa), aspetto un taglio di prezzo o mi rivolgo al mercato estero, dove con 30 euro ne prendo pure 4 (basta guardare su Amazon.com e trovare 9.99 dollari su cd anche recenti): io mi sento di contribuire, e anche se è vero che all'artista va una minima parte (e sono nel settore musicale, so come funziona) contribuisco per quello visto che comunque 10 euro per un cd per me è un prezzo onesto e giusto, e tanto pago. Tra l'altro non vado ai concerti, non compro gadget e roba varia, è la mia unica maniera di supportare un lavoro che ho apprezzato (non è che poi si paga solo l'artista, c'è così tanta gente che realizza anche una singola traccia, figurati un album). Io musica la faccio, il solo arrangiamento di un solo brano parte da una spesa minima di 600 euro: tra il cantante, l'arrangiatore, il compositore, gli strumentisti, i processi per la pubblicazione, la pubblicità (anche minima), dimmi tu uno che modo ha di rientrare nelle spese (e quando sei piccolo i concerti, che comunque devi pagare per organizzare, non fanno il pienone). Se si vuole gestire tutto ci si appoggia all'etichetta indipendente (la RedGirl di Melanie C) o si inizia facendo tutto da soli (Regina Spektor), ma comunque si va avanti soprattutto grazie alla vendita di cd. Che poi, un album di Carrie Underwood, legata ad una major potente, lo pago (dall'estero, in Italia sono ladri) 9.99 dollari; un cd di Vanessa Carlton (etichetta indipendente) lo pago 8.99; Imaginaerum dei Nightwish, uscito poco più di un mese fa, lo trovi a 11 dollari; se non vuoi pagare manco una cifra simile (se ti piace, ovvio) allora sei un povero disonesto. Se vuoi il modo c'è sempre e il prezzo giusto arriva, se trovi scuse sei in cattiva fede dall'inizio, mi spiace.
Sembra che stai facendo passare Megaupload (o comunque questo sistema di file sharing o robetta annessa) come il simbolo della libertà: da una parte condivido anche il tuo ragionamento, ma suvvia, alla fine chi lo pensa puoi essere tu come un altro centinaio di persone; credi veramente che chi scarica o usa(va) Megavideo sia un sostenitore della libera circolazione della cultura quando in realtà semplicemente non vuole sborsare una mazza perché ciò che vuole alla fine è lì gratis?
Volevo aggiungere una considerazione: è vero che quando si compra un cd all'artista vanno pochi spiccioli, ma se fai il calcolo e gli dai anche solo 0,50€ per ogni copia guarda che non è che guadagni proprio poco. In Italia il premio disco d'oro si assegna all'album quando arriva a vendere, mi pare, 30.000 copie (e non è un traguardo impossibile se sei sotto contratto con una major importante, tutt'altro): 0,50 x 30.000 = 15.000 € che un operaio non vede in un anno nemmeno se pregasse in sanscrito. A questo aggiungici pure dei guadagni derivanti dai concerti, dalle comparsate televisive e tutte queste attività tipiche di un cantante.
L'Aura, per esempio, con il suo album d'esordio Okumuki si è messa in tasca quei soldi (sempre se vogliamo pensare che abbia guadagnato 0,50 centesimi per una copia venduta, credo sia pochissimissimo di più). Tieni conto che L'Aura è spuntata dal nulla con il suo singolo Radio Star, non è una produzione di quei tristi reality a tema canoro o puttanate alla Amici, quindi, non avendo un passato mediatico, era ancora più difficile che riuscisse a sfondare. Avesse venduto uno schifo l'avrebbero licenziata e molto probabilmente sarebbe fallita (o si sarebbe messa in proprio - se ha i soldi, ovviamente), e L'Aura ha un contratto con la Sony, eh, mica con pizza&fichi.
Stai pur sicura che se un album lo comprassimo in 1000 persone l'artista sotto contratto FALLISCE senza possibilità di appello perché alla casa discografica entra una miseria e il povero cantante vedrà giusto qualche briciola, è inutile girarci intorno: va avanti se vende e fa guadagnare alla casa, e la vita dignitosa (che non significa per forza di cose essere sfondati di soldi) la fa. D'accordo che su 20 (io pago comunque 10) euro di cd 3/4 vanno a 'sti stronzi, ma se non comprando per evitarlo vado nel contempo a penalizzare chi apprezzo allora a questo punto come la mettiamo? E' più onesto e da fan non comprare e scaricare? Ho dei dubbi.
Per come ragioni pare che adesso la colpa sia del cantante che stipula un contratto che gli porterà (si spera) notorietà e una possibilità, ma dimentichi (o lo sai ma vedi solo la parte che vuoi vedere) che finché vende avanti va tranquillamente, altrimenti, per rifarmi a quanto detto, la casa discografica non si fa remore nel lasciarlo al suo destino sotto un ponte. E non è che solo perché un cantante è con la Sony, la EMI o la Universal merita di meno rispetto a chi si affida a una etichetta indipendente: di talenti ce ne sono tanti, anche volendo uscire dal giro commerciale. Detto questo che facciamo allora?
Dato che non ho voglia di ripetermi con il solito wall of text, cerco di essere breve, concisa e diretta:
1) I CD li comprerai forse tu, qui in Italia, ma ti posso garantire che all'estero la fruizione maggiore dei brani è tramite circuiti che ti fanno scaricare direttamente gli mp3.
Sono iscritta ai gruppi Facebook di numerosi artisti, magari non così famosi, e i fan, giustamente acquistano da lì pagando MOLTO meno delle cifre da te indicate.
Sarò pretenziosa, ma non capisco perché debba pagare il costo di un supporto che non userò MAI, la spedizione della copia fisica, la gestione, la stampa e chi più ne ha più ne metta.
2) Tu dici che nessuno protesta.
Ma davvero?
E allora le 6-7 MILIONI di firme contro chi ha intenzione di imbavagliare la Rete (e ti prego, non dirmi che la SOPA e la PIPA non hanno nulla a che spartire con il file sharing altrimenti passeresti da ignorante e non penso che sia questo il tuo caso) dove le metti?
Non contano nulla per te?
Il casino si sta già facendo e lo si sta facendo sulla Rete perché è di questo spazio che parliamo.
3) Ho già abbondantemente parlato di come si può benissimo guadagnare senza major e CD.
Megavideo è stata chiusa semplicemente perché il creatore stava lavorando ad un sistema che avrebbe reso INDIPENDENTI gli artisti e al contempo avrebbe permesso agli utenti di internet di scaricare la musica gratis.
Numerosi nomi importanti avevano aderito, mentre altre band che conosco non si fanno tanti problemi a postare un'intera discografia su Youtube senza far pagare un centesimo ai loro fan.
Io ripeto: sono tutti pazzi?
4) Dire che l'intera utenza, tranne quattro gatti, è piratozza ed ignorante è un modo davvero offensivo di porsi verso gli altri.
Chi ti da il diritto di puntare il dito sulla massa e giudicare milioni di persone così, a cuor leggero?
5) E per finire, domanda fondamentale che io chiedo sempre a chi protegge il sistema: sei davvero sicuro che il file sharing abbia diminuito le fatturazioni?
Sei davvero certo che se una persona comprerebbe un CD (o meglio, pagherebbe un mp3) se non potesse scaricarlo gratis?
Fossi in te non sarei tanto sicuro delle risposte...
Non sono così scemo da spendere per una qualità bassa, piuttosto strapago un CD, e lo faccio sempre.
E ricordo a tutti che Downlovers è fallito, e permetteva di scaricare dei file wma di qualità pari al CD totalmente gratis (bisognava solo sorbirsi lo spot in streaming a ogni canzone scaricata), quindi, di cosa diavolo stiamo parlando, se nemmeno la colonna sonora di Battle Royale (musica classica) e Fabri Fibra hanno salvato il download gratis ad alta qualità?
Ma che parlo a fare, se la gente sostiene che gli mp3 vadano bene... SONY, al posto di spingere il bluray (che adoro e ho), potevi sforzarti di più coi MiniDisc anche da noi invece di lasciarli ad appannaggio degli otaku?
Riguardo agli artisti indipendenti... i Blackseed Boys da anni si reggono da sè, e non ditemi che sono l'unico iscritto all'Heineken Jamming Festival, che permette di conoscere e votare migliaia di band italiane underground (sicuramente sono il solo a conoscere roba come i NeoDea, The Last Line e Killer is Me), SMETTIAMOLA DI PRETENDERE DI AVERE LA PAPPA PRONTA, visto che tra MySpace e YouTube di musica alternativa se ne può conoscere a volontà, basta volerlo, appunto.
Diritto di parola e pensiero non vuol dire diritto di pirateria, per quanto sono tra quelli che sostiene da sempre che la pirateria in realtà aiuti notevolmente le vendite, invece di diminuirle... ma la legge PER ORA è questa e va rispettata, POI pensiamo a come cambiarla.
inoltre tanti termini tra cui piratozzo e similari sono davvero un nonnulla,se consideriamo che le divisioni,specie su temi che riguardano media di ogni genere sono molteplici,ognuno cerca di portare quanti più consensi può su questi discorsi.
io credo che la chiusura di megaupload abbia generato alla fine i soliti mostri portatori di tante inconcludenti verità,quando invece sappiamo benissimo dall'altra parte del web che questi signorotti dei media continueranno sempre a fare il bello e il cattivo tempo,e poco importa a loro se noi ci scanniamo in millemila commenti atti a screditare questi "illustri censori",a loro importa semplicemente vendere,e se non compri ti estorcono in altro modo i soldi,i metodi loro li conoscono,ma non avevano previsto che anche i pirati ne conoscono altri,alla fine sarà una lotta all'ultimo mb scaricato,più che il supporto venduto.
e quanto più queste lotte di pensiero vengono alimentate,e più facile sarà da parte di queste major dimostrare con i loro mezzucci di avere ragione e di isolare e ghettizzare i cosiddetti "colpevoli mentecatti",dove chi conta maggiormente è l'onestà di coloro che giudicano arbitrariamente e puniscono colui che va contro alle regole,senza chiedersi minimamente del PERCHE' si arriva ad essere pirati,di andare contro alle regole,prima ancora di essere onesti.
e la risposta è semplice,perchè nessuno più dei media attuali,a parte appunto gli hosting,ti portano a continuare ad essere onesto nei confronti di un mercato povero di idee,di musica e di contenuti,visto che da anni i nomi "vendibili" sono sempre gli stessi,tanto vale ingrassare il fondoschiena loro che si mettono in proprio,anzichè portare avanti le "case",o meglio dire,le "caste" mediatiche.
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