Sono passati giorni, i mesi, le stagioni, anche queste strane stagioni sconvolte a cui ci stiamo abituando, hanno completato il loro intero ciclo, è tornata la stagione dell'hanabi, è giunto l'anniversario del primo anno del Grande Terremoto dell'est del Giappone, un'evento che per la sua portata, i suoi effetti, ha percosso la coscienza del mondo e dell'occidente in particolare costringendolo a confrontarsi con fantasmi che pensava di poter esorcizzare. I Quattro Cavalieri, nella loro versione più tecnologica hanno di nuovo percorso le strade non di una lontana polverosa provincia di questo nostro dolente pianeta, ma di uno dei luoghi che si credeva più avanzati, tecnologicamente sicuri della Terra, preparato ad affrontare i terremoti e le loro conseguenze, la cui tragedia è stata, narrata, vissuta, descritta in diretta su You Tube e Twitter, 24 ore su 24.
Alle 14,46 dell’11 marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9, il più forte mai registrato in Giappone, uno dei più potenti al mondo, ne era stato registrato solo un'altro così forte, in Cile, devastò le prefetture di Fukushima, Miyaki e Iwate (vi abitavano circa cinque milioni e mezzo di abitanti) lungo la costa nordorientale. Il suo epicentro si trovava a circa 140 chilometri nel mare. Sessantaquattro minuti dopo mentre a Tokyo i grattacieli ancora oscillavano, un'onda mortale, velocissima, una tsunami (letteralmente: «onda contro il porto») si abbatté sulle coste insinuandosi per decine di chilometri nel territorio superando alcune delle più grandi barriere anti tsunami che siano mai state costruite per proteggere le città di questa zona. Pochissime hanno resistito. Un muro d'acqua la cui avanzata venne ripresa, fotografata, accompagnata, in diretta da migliaia e migliaia di videocamere, cellulari, macchine fotografiche, come si conviene ad una tragedia dell'Era del Web 2.0, in uno dei paesi più ipercollegati del mondo.
Di massima protezione contro le tsunami avrebbe dovuto essere anche il muro che proteggeva gli impianti della centrale Fukushima Daini, una delle centrali nucleari storiche del Giappone, costruita nel 1971, di proprietà della TEPCO (Tokyo Electric Power Company), luoghi e nomi che tutto il mondo imparerà a conoscere, la tsunami ha rivelato drammaticamente le insufficienze ed i problemi nascosti della Centrale e della stessa organizzazione della Tepco ("un misto di menzogne, omissioni e arroganza" come li ha descritti icasticamente nei suoi servizi Pio d'Emilia.) Dei sei reattori dell'impianto nucleare, il 4, il 5 e il 6 erano fermi per manutenzione, l’1, il 2 e il 3 erano in piena attività quando l’onda colpìì sezioni fondamentali della centrale distruggendo la rete elettrica e completando l'opera iniziata dal terremoto.
Tutti e tre i reattori si fermarono in modo automatico ma senza corrente elettrica non si potevano azionare i sistemi di raffreddamento e governare la Centrale. In poche ore il Giappone ed il mondo si trovarono a fare i conti con il pericolo della terza gigantesca catastrofe nucleare della storia.
Il 12 marzo il reattore numero 1 collassò, il 14 esplose il numero 3 e il 15 marzo fù la volta del numero 2. Ogni volta diffondendo nubi sature di elementi radioattivi, il 20 aprile il governo decise di evacuare la popolazione per un raggio di venti chilometri intorno alla centrale.
Quando si torna oggi nelle zone colpite dal Grande Terremoto, quando si osservano i documentari si possono avere due impressioni diverse, da un lato il profondo, umanissimo cordoglio per le vite perdute, 15.850 i morti e 6.011 i feriti, 3287 "dispersi" questa è il tragico bilancio finale delle autorità e le distruzioni del cataclisma, si sono contati 125 mila edifici danneggiati e porti, strade ferrovie colpite ed insieme il rispetto per i grandi sforzi profusi nella ricostruzione dal governo e soprattutto dal popolo giapponese a cui hanno contributo anche le varie organizzazioni internazionali da citare l'importante Operation Tomodachi (Friends), varata da diversi stati, dalla Cina, all'Australia, alla Corea, alla Gran Bretagna, con il coordinamento USA che da marzo a maggio 2011 ha portato soccorsi nell'area, sforzi che in molti casi hanno ottenuto risultati encomiabili.
Nello stesso tempo non si possono ignorare nè le difficoltà della ricostruzione, difficoltà legate alla crisi economica, alla tipologia dei danni, non è ancora stato possibile trovare un deposito difficoltà adatto alla montagna di macerie radioattive provenienti dalla zona contaminata, nessuna delle 43 prefetture giapponesi vuole accettarle, con l'apprezzabile eccezione di Tokyo, senza dimenticare il problema costituito dalla stessa centrale, ma soprattutto non si può dimenticare come qualcosa sia davvero cambiato, soprattutto nelle zone colpite dalla catstrofe nucleare, nel rapporto dei giapponesi con se stessi. Un filo si è spezzato irrimediabilmente. Per ricucirlo occorre sia ristabilità la Verita, merce rara ovunque nel mondo.
Oggi i gruppi anti nuclearisti e Verdi continuano ad essere delle minoranze nella società giapponese, nella quale la consapevolezza di quanto accaduto non è chiara, il nuovo primo ministro, il pragmatico Noda ha ribadito la scelta nucleare giapponese, abbandonando l'impostazione che il premier in carica al momento della crisi Naoto Kan, aveva dichiarato di voler dare al Giappone per il futuro verso lo sfruttamento di quelle fonti di Energie Alternative che pur sono abbondanti nel paese, ma soprattutto l'attuale governo attua una illusoria politica minimizzatrice dei rischi della radioattività che fà a pugni con i rapporti più recenti su Fukushima, le evidenze scientifiche la pur semplice esperienza scientifica, e forse anche la maggior consapevolezza che hanno gli abitanti delle zone colpite dalle radiazioni consapevoli dell'incertezza del futuro.
Un Anno dopo Sendai - La Versione di Sachiyo
Il filmato è stato girato da Paul Johannessen,in una delle città più colpite dallo tsunami, Ishinomaki.
SkyTG 24 in occasione dell'11 Marzo (ore 14:35 e 23:45) trasmetterà uno Speciale dedicato alla tsunami e all'incidente nucleare di Fukushima.
Un secondo Speciale dal titolo, Fukushima - Italia, verrà presentato domenica prossima dalla nota trasmissione di Rai Tre, condotta dal giornalista Riccardo Iacona, Presa Diretta.
Pray For Japan è un film documentario realizzato da Stuart J. "Stu" Levy creatore della casa editrice Tokyopop, il primo gruppo editoriale che ha importato manga negli USA, dopo aver passato mesi a collaborare con i volontari giapponesi nei luoghi in cui terremoto e tsunami hanno maggiormente colpito (e dove lui stesso si trovava in quei giorni). Il film, che fa’ perno su quattro temi, quattro storie chiave, Casa, lavoro, scuola, famiglia, rappresenta insieme un tributo alle vittime e rende onore ai soccorritori ed ai loro sforzi verrà distribuito in Giappone il 6 marzo e in una dozzina di città americane a partire dal 14 marzo è una delle molte iniziative che in questo mese di marzo celebreranno la Memoria ed il Futuro del Giappone.
Fonte Consultata:
Asia News
Repubblica.it
Animenewsnetwork
Yukio torna a Casa
nonostante ciò, dai loro duri insegnamenti ne scaturisce una grande forza che li permette appunto di rialzarsi ogni volta...e son contento visto che non è facile rialzarsi dopo un'orribile strage del genere.
in ogni caso rimango convinto che non è il miglior modo per crescere le persone...e non è un caso se hanno praticamente il più alto tasso di suicidi nel mondo...mentre il nostro è tra i più bassi. Può sembrare una battutaccia fuori luogo...ma infondo noi adottiamo il metodo " sti cazzi" ogni volta che accodono cose spiacevoli...ma lo preferisco al "vincere o morire".
A parte questo, il Giappone rimane culturalmente parlando, un posto affascinante e tutto da scoprire per chi vive in qualsiasi altra parte del mondoXD Soprattutto le numerose leggende del posto, sono una cosa che mi è sempre piaciuta.
Si stavano tutti impegnando^^
C'era chi insegnava origami, chi preparava il tradizionale thè, degli artisti, la maestra Keiko Ichiguchi e tanto altro.
Sono veramente un popolo forte, faccio e farò sempre il tifo per loro
Non bisogna dimenticare...
Sono curioso di vedere questo film-documentario, appena sarà reperibile in inglese.
Saranno anche una delle economie più forti, ma a che prezzo? Noi qui ci lamentiamo che non c'è lavoro, lì si suicidano direttamente. Se devo scegliere tra un treno che arriva in orario tra mille suicidi e uno che arriva un po' in ritardo tra gente in difficoltà ma che almeno non si arrende, preferisco la seconda. E' davvero terribile che ci siano così tanti giovani a scegliere il suicidio, laggiù.
Nonostante questo, spero che si riprenderanno presto
Ganbatte nippon!
Ma il nella sua mentalità così diversa ha una forza sociale che noi nella società dell individualismo non abbiamo. Il loro rialzarsi per me è sempre stato importante a livello di mentalità...
Proprio ora sto guardando presa diretta che parla di Fukushima è davvero terribile
ma ancor di più un grazie per quegli eroici operai che hanno sacrificato le loro vite rimanendo nella centrale per evitare che la catastrofe fosse totale.
Oggi i gruppi anti nuclearisti e Verdi continuano ad essere delle minoranze nella società giapponese, nella quale la consapevolezza di quanto accaduto non è chiara, il nuovo primo ministro, il pragmatico Noda ha ribadito la scelta nucleare giapponese, abbandonando l'impostazione che il premier in carica al momento della crisi Naoto Kan, aveva dichiarato di voler dare al Giappone per il futuro verso lo sfruttamento di quelle fonti di Energie Alternative che pur sono abbondanti nel paese, ma soprattutto l'attuale governo attua una illusoria politica minimizzatrice dei rischi della radioattività che fà a pugni con i rapporti più recenti su Fukushima, le evidenze scientifiche la pur semplice esperienza scientifica, e forse anche la maggior consapevolezza che hanno gli abitanti delle zone colpite dalle radiazioni consapevoli dell'incertezza del futuro."
Niente di piu' falso. Sebbene l'incidente di Fukushima sia stato grave il rilascio di radioattivita' (e si parla dei dati delle camere a scintillazione in giro, non i ridicoli contatori di Geiger-Muller che ho visto usare in certi servizi sul disastro) e' stato tutto sommato limitato. E' giusto che le persone nella zona di 20-30 km usino dosimetri, ma si tratta di una precauzione piu' che un reale pericolo. QUando i giornali starnazzavano riguardo la radioattività "superiori ai limiti di legge" si dimenticavano che per precauzione il limite previsto e' addirittura sotto il fondo naturale. Questo non vuol dire minimizzare, ma guardare le cose nella giusta prospettiva: ora come ora l'unica zona veramente pericolosa e' tutto il complesso della centrale, per ovvi motivi. Il resto e' fuffa.
Persino l'altra enorme mistificazione, Chernobyl, molto piu' grave ma anch'essa travisata ad uso e consumo di gruppi che di scienza non ci capiscono nulla, e' stata piu' seria di questo. Le colpe della TEPCO si possono riassumere nel non aver convertito quanto prima parte del sistema del reattore con sistemi passivi, e i pasticci con i generatori ausiliari subito dopo lo tsunami.
L'evidenza scientifica dice che un reattore nucleare non e' piu' pericoloso di una centrale tradizionale. Ma per ignoranza si continua a pensare che le fantomatiche energie alternative possano servire a qualcosa, per di piu' in un paese come il Giappone che non ha fonti e necessita principalmente importazioni. Fukushima ha dimostrato solo una cosa: che la parola "nucleare" provoca ancora paure irrazionali ben sfruttate da gruppi che di "eco" hanno ben poco.
la certezza degli esseri umani viene sempre e sottolineo SEMPRE messa in dubbio dalla casualità e dalla fatalità dell'imprevedibile madre Natura. nessuno temeva nulla per quelle centrali nucleari in Giappone, ma sappiamo tutti come è andata. un monito per il futuro. tanta sfortuna, ma anche una grande lezione.
ricordare il dolore è OBBLIGO. ammirare questo popolo per come si riprende dopo ogni tragedia ancora di più.
Gambatte!
Poi, pensando a me stesso, mi sono chiesto: E se un giorno capitasse anche a me una tale disgrazia e non potessi mai più fare ritorno a Casale, perdendo tutto il mio passato e trovandomi di fronte ad un futuro senza nessuna certezza, come reagirei? Troverei ancora la forza ed il desiderio di vivere?
A sentire i dati di Greenpeace per rimettere tutto a posto in quella parte devastata ci vorrebbe una cifra vicina ai 500 miliardi di dollari, una mostruosità inimmaginabile, ma è niente in confronto alla sofferenza di quei poveri sventurati! Le amare riflessioni delle due signore intervistate nel video pubblicato su questa pagina fanno ben capire cosa è stato perduto, e soprattutto il prezzo che si è pagato per scelte politiche scellerate. A noi è stata data l'opportunità di rifiutare l'opzione nucleare, e la lezione di Fukushima ci ha spinto a farlo. Anche per questo dovremo stare vicino con il cuore a questi poveri sventurati e farli sentire meno soli nell'affrontare questo dolore, glielo dobbiamo davvero! Tante iniziative sono state messe in atto per raccogliere fondi e dimostrare solidarietà alla popolazione giapponese in quest'anno, e spero continuino ancora, perché da quanto si è visto questa sera a Presa Diretta, c'è ancora molto da fare.
Pu' che altro sulla scia di reazioni emotive e degli sciacalli che hanno approfittato di una simile tragedia per fare la loro politica discutibile, come ai tempi di Chernobyl. Il prezzo lo stiamo gia' pagando, e se il Giappone fara' lo stesso lo paghera' molto piu' salato di noi.
Ieri sera hai per caso visto il programma su Rai 3 la prima parte? La testimonianza di quel sindaco giapponese della zona colpita la hai ascoltata ? A domanda risponde, la Tepco ha per caso informato lei sulle misure da prendere in caso di fuga di radiazioni dalla centrale PRIMA di questi eventi ??
Risposta mai visti nè sentiti, nè io nè gli altri sindaci. Per un complesso industriale come la Tepco - non esattamente piccolo - una dimenticanza grave...
Secondo: Che Oda abbia voluto minimizzare la questione nucleare e che non intenda deflettere dalla scelta nucleare non è certo una mia alzata di ingegno, nè che gli attivisti Verdi siano isolati, lo erano prima lo sono anche adesso, magari adesso c'è qualcuno che ci pensa di più, però il problema resta, giacchè da un lato è economicamente vero che non si può passare dal nucleare ad un sistema di energie alternative dall'oggi al domani, soprattutto quando le grandi compagnie nucleari finanziano le campagne elettorali, dall'altro lato però è anche vero ( converrai) che
A) Il Giappone ha enormi fonti geotermiche finora non usate. Valgono da sole quanto buona parte delel centrali nucleari se sfruttate.
B) E' una delle nazioni più avanzate tecnologicamente, quindi capace di incamminarsi su questa strada in modo veloce e capace, numerose sono le fabbriche ecocompatibili nipponiche.
C) Un vasto piano di risparmio energetico e ristrutturazione delle fonti di energia, da realizzare in 5 anni da solo sarebbe capace di rilanciare in modo integrale l'economia del Giappone ( ed anche nei nostri paesi questa è una delle vie consigliate creare piani di risparmi e ristrutturazione energetica)
E taccio altre considerazioni sul Big One che analisti giapponesi sospettano possa colpire la capitale e quindi le centrali vicine.
Sul referendum, l'ultimo era stato lanciato ben prima degli eventi di Fukushima, bisogna intendersi, servivano a discutere su una scelta, quella nucleare, che si voleva far calare dall'alto sulla popolazione, senza alcuna discussione, invocando "il programma politico" del governo ed il "Sacro Lavacro" delel Elezioni Generali, nell'ambito delel quali, sfido chiunque a dirmi DOVE e Quando si è discusso seriamente di nucleare...Del perchè e del percome si sceglie il nucleare...
Mica è una medicina contro il raffredore...
Il vero punto è che qui in Italia non si è realizzato nè dopo il primo referendum nè dopo quest'ultimo un piano energetico nazionale, si va avanti con la lanterna di Diogene, ma quella serve a trovare uomini saggi...
P.S. Sulle responsabilità della Tepco appaiono più gravi di quanto sembra, ho evitato di mettere il video di una conferenza ( erano due ore! ) ma la trovate in rete in cui si è analizzato meglio questo aspetto ( oltre che le possibilità del Giappone per il futuro) la societa ha abbondantemente mentito al governo Khan sulla situazione reale e ne ha compromesso l'azione ( di per se non brillantissima in taluni momenti)
Mi dispiace veramente per loro, e per tutti quelli che hanno assistito a questo disastro!!
A parte che il reattore di Fukushima era stravecchio: quel tipo di reattore non e' piu' neanche pensato ed ampiamente superato, un po' come quello di Chernobyl.
Credo che si confonda "risparmio energetico" con qualcos'altro: non sprecare e' certamente giusto, ma non costruire le centrali perche' sono brutte e cattive e' sicuramente discutibile, un po' come le panzane sull'inquinamento elettromagnetico che han fatto buttare miliardi di Euro per niente (quelle pero' non sono lobby brutte e cattive, sono quelle del giusto...).
Grazie al fantastico referendum, tra le altre cose, noi bruciamo petrolio per il riscaldamento: piu' idiota di cosi'...
Per il resto in Italia vige sempre il concetto Not In My Backyard, e non certo solo per le centrali. C'e' da sapere che piani per riattivazione, siti di stoccaggio esistono da anni (anni, non mesi, non per questioni elettorali), bloccati.
La TEPCO non mi sta certo simpatica, ma mi disgusta vedere il tentativo di strumentalizzare la cosa per montare paure irrazionali e soluzioni che non funzionano.
vabbè almeno ho detto francamente quel che penso... poi dopo aver sentito che oltre ad aver mentito sulla questione del nucleare, i responsabili non trovano più il nocciolo del rattore che a quest ora starà sprofondando nella terra...fino a fare il botto
Vi linko gli articoli di wikipedia, a conferma: -http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Fukushima_Dai-ichi
- http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_nucleare_di_Fukushima_Dai-ni
Certamente è importante ricordare, e la mia università proprio oggi ha tenuto conferenze e un mercatino di beneficenza, per ricordare e continuare a raccogliere fondi per il Tōhoku. Però, scusate la pignoleria, ma è bene essere precisi, nel ricordare.
Molti media occidentali, tra cui italiani, sono stati accusati di catastrofismo e sensazionalismo, nel riportare le notizie (non me lo sto inventando io, cito un ospite delle conferenze cui ho assistito oggi), per cui, almeno noi, dato che sembra che le tv e i giornali si siano dimenticati di questo anniversario, è bene che teniamo viva la memoria di quanto accaduto, ma in modo quanto più possibile fedele.
@ximpalullaorg Non si possono risolvere tutti i problemi in un colpo solo e subito. le Maghette non le abbiamo.
Le Centrali Nucleari non sono "cose tristi da non Costruire"...Sono cose utili ( e lo ribadisco) ma pericolose, intrinsecamente, e la qualità e la quantità delpericolo è superiore ad ogni altro manufatto dell'uomo, vi è poco da dire, quel che rende costoso il Kw nucleare sono le misure di sicurezza, che bisogna costruire una volta che saranno rese più sicure, più efficienti ( oggi utilizzano solo un tipo di Uranio che stà diventando man a mano più costoso) e risolto il problema gigantesco del deposito..di cui poco si parla...Quasi che fosse un "piccolo inconveniente"
E che non devono essere "calate dall'alto" alla Cinese. In nome di un falso concetto di modernità. Le alternative ci sono.
Il solare, ovviamente non piazzato a terra..inoltre credo tu conosca i problemi della costruzione di un pannello solare vero ? E del suo smaltimento giusto ? Anche io... Quindi come vedi non faccio e non facciamo discorsi astratti nè destinati all'utopico singolo che vive nella sua linda casetta...
In primo luogo quando parlo di Energia Alternativa parlo anzitutto dei problemi di l'Efficienza Energetica..- non il risparmio energetico, non basta sostituire le lampadine - .e questo, ribadisco, riguarda il singolo e le "Masse"..le singole case e le industrie energivore...( in Germania ad esempio la chiusura delel centrali nucleari crea problemi alle industrie siderurgiche che hanno problemi di approvviginamento energetico)
L'industria dei pannelli solari non può esser certo quella cinese, che produce pannelli altamente inquinanti con rese basse, nè quell'Eolico "all'italiana" che piazza campi di Pale senza generatori ovunque e comunque, a dispetto del paesaggio e della logica solo per accaparrarsi gli incentivi..e per guadagnare sulle mediazioni, essendo del sud conosco il sistema..conosco bene..
L'efficienza energetica parte dalla ristrutturazione delle linee energetiche, che oggi perdono ben più degli acquedotti, dall'implementazione dei pannelli solari sugli edifici pubblici, in maniera strutturale, secondo quel famoso Piano Energetico nazionale di cui tutti parlano e nessuno sà cosa sia, dalla creazione di cooperative per consentire a tutti di fruire dei pannelli solari, dalla stessa ricerca sulle fonti alternative - Renzo Piano ha creato un Mulino a Vento per l'Enel assolutamente innovativo, marcia con un refolo ed ogni Mulino è una piccola centralina autosufficiente. .Ottimizzando irisultati e riducendo i danni all'ambiente.....
Continua nelle case con la ristrutturazione degli edifici, e con la stretta imposizione delle normative esistenti, che nessuno applica questo comporta enormi spese, per il singolo e per la societa sul piano del riscaldamento. Proprio sul Geotermico di cui hanno enormi quantita non sfruttate punterei sul Giappone, farebbero tesoro di tutta l'esperienza italiana su queste ricerche - siamo una delle nazioni leader nel geotermico anche se non sfruttiamo queste conoscenze -
Tenere i sistemi di sicurezza a posto costa, per qualunque cosa. E tenendo conto che non potra' mai esistere la sicurezza al 100%, checche' ne dicano gli ecotalebani che da bravi sciacalli hanno usato il terremoto per spingere le loro tesi discutibili, il nucleare e' e deve essere considerato un'alternativa accettabile. Di sicuro di piu' di pale eoliche create da architetti.
Non lo sono perchè le devastazioni di un'incidente nucleare persistono nel tempo e nello spazio ben oltre la generazione che subisce il danno immediato, fenomenico. L'esplosione di una centrale a gas, a carbone, come di un rigassificatore, provoca un danno qui ed ora. Devastante quanto volete ma limitato nel tempo e nelle persone coinvolte...
Un incidente nucleare con dispersione diradioattività provoca danni nel tempo amasse illimitate di persone su aree vastissime..per tempo illimitato..
Proprio identiche le centrali non sono.
.Inoltre attiro l'attenzione su quanto dice Pio d'Emilia nel primo video - ho cercato a lungo quel video - sul comportamento del governo nipponico, che dovrebbe fare parecchio di più contro ogni e qualsiasi atteggiamento razzistico che si profilasse, ad ogni livello, verso le popolazioni di quest'area e per sostenerle a livello psicologico...Non si è inventato il rifiuto delle ragazze di questa zona a metter al mondo una famiglia..
D'altra parte i benefici del nucleare proprio identici non sono. O mi sbaaglio. Per questo io sono contrario a escludere il nucleare dalle scelteenergetiche, purchè
A) si dica la verità.
B) Si sviluppino quelle fonti alternative che ci sono.
C) Non si lasci il nucleare in mano a gruppi Privati che operano con un solo fine: il profitto fine a se stesso.
Nella realtà a salvare tuttoe tutti è stato il direttore della Centrale, che ha usato l'acqua di mare per "spegnere" i reattori, violando ogni e qualsiasi ordine che riceveva dalla Tepco, che pensava solo a salvare gli impianti, se fosse stato per loro fra cavi con prese della corrente sbagliati, per questomotivi i soccorsi non hannopotuto riattivare i servizi di sicurezza, misure di sicurezza fatiscenti, operai dequalificati - altro che eroi ... - avremmo avuto un disastro ancora più grande...
Quanto al "danno" delle radiazioni dipende da dose, esposizione, nuclidi, ecc... Generalizzare e' pericoloso.
Vorrei chiarire non invoco il controllo statale a prescindere. Invoco il controllo, anche un privato, che non abbia come finalità il mero profitto, può gestire una attiva ad alto impatto sociale, esistono le fondazioni, purchè rispetti il complesso delle regole di base e non cerchi di farsele scrivere a proprio uso e consumo...( e quimi sà tanto che questo è stato fatto la vecchia Fukushima quanto sarebbe andata avanti ?? Quante altre Fukushima,vecchie centrali decotte, ai limiti operativi, sarebbero andate avanti ?? Ne abbiamo giusto due ai nostri confini con la Svizzera...Ben più vecchie di Fukushima temo..Una piazzata sopra una faglia, proprio in Francia..)
... L'esperienza delle privatizzazioni insegna come vi siano una seie di attività, in primis le ferrovie che non possono essere gestite dai privati - altro è il servizio - Le reti vanno gestite dall pubblico, o da fondazioni o società di diritto pubblicoche impieghino eventuali profitti per migliorare il servizio.
Il problema sulle radiazioni - così come sui danni di Fukushima - è che la Tepco si è impadronita - e tutt'ora continua - della gestione delle informazioni e si è comportata nel peggiore dei modi, approfittando del modo in cui è organizzata lastampa giapponese, solo quando gli hanno forzato la mano ha dovuto cedere alle richieste del pubblico e persino del governo...Questo ha generato e genera una spirale perversa nell'opinione pubblica che non si fida proprio delle informazioni..Si organizza da se..e spesso si crea un allarmismoingiustificato ( inevitabile portato dell'essere l'uomouna scimmia curiosa ).
Se vogliamo - comunque - un elemento positivo potrebbe trarsi dall'intera vicenda, perchèl'energianucleare per un paese come il Giappone nel breve medio periodo è e resterà importante, se comprendono, soprattutto a livello di opinione pubblica, la necessità di una stampa più libera, meno infagottata, potrebbe innescarsi una spirale virtuosa e crearsi un movimento culturale e politico che innesca un vero cambiamento sociale che chieda di conoscere per capire e decidere, non si limiti ad accettare la decisione presa a maggioranza, quello che è necessario per dar vita a costruzioni di così grande importanza...
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