Riprendiamo direttamente dal rito dell'editore Yamato Video, il comunicato relativo al lancio di una nuova rivista bimestrale legata al modo dell'animazione giapponese
Man-ga!
Numero 1, bimestrale, aprile-maggio
96 pagine, euro 5,90, in uscita ad aprile in edicola e fumetteria
Man-ga!, lo storico magazine di informazione e approfondimento su cinema di animazione e fumetto giapponese torna in una nuova edizione di 96 pagine. Ogni numero presenterà anteprime, interviste esclusive, approfondimenti sul mondo dei disegni animati e dei manga, e sui fenomeni della cultura giapponese. In più un ricchissimo dossier di ben 48 pagine dedicato ai personaggi, ai generi e agli artisti più significativi. Una guida indispensabile per gli appassionati della cultura pop del Sol Levante.
Nel numero 1:
La copertina e il primo servizio sono dedicati a Laputa, il celebre film di Hayao Miyazaki che esce sul grande schermo a fine aprile con il titolo Il Castello nel cielo.
Intervista esclusiva ad Haruka Inui, l’autore di Ogenki Clinic (conosciuto anche con il titolo La clinica dell’amore), un cult tra i manga erotici.
Il fenomeno Naruto, tra manga, film, gadget, videogame...
I manga di argomento storico. Un filone presente nelle librerie italiane da alcuni anni, con titoli e autori di primo piano.
Toei Animation: il celebre studio giapponese che ha sfornato una incredibile serie di classici dell’animazione.
Il Future Film Festival. L’evento bolognese ospita una sezione dedicata al cinema di animazione dell’Estremo Oriente.
Cosplay. Ovvero costruire un costume per “essere” il proprio eroe preferito.
Il corposo “Dossier Man-ga!” di questo numero è dedicato al “dio dei manga” Osamu Tezuka.
E molto altro ancora…
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Man-ga!
Numero 1, bimestrale, aprile-maggio
96 pagine, euro 5,90, in uscita ad aprile in edicola e fumetteria
Man-ga!, lo storico magazine di informazione e approfondimento su cinema di animazione e fumetto giapponese torna in una nuova edizione di 96 pagine. Ogni numero presenterà anteprime, interviste esclusive, approfondimenti sul mondo dei disegni animati e dei manga, e sui fenomeni della cultura giapponese. In più un ricchissimo dossier di ben 48 pagine dedicato ai personaggi, ai generi e agli artisti più significativi. Una guida indispensabile per gli appassionati della cultura pop del Sol Levante.
Nel numero 1:
La copertina e il primo servizio sono dedicati a Laputa, il celebre film di Hayao Miyazaki che esce sul grande schermo a fine aprile con il titolo Il Castello nel cielo.
Intervista esclusiva ad Haruka Inui, l’autore di Ogenki Clinic (conosciuto anche con il titolo La clinica dell’amore), un cult tra i manga erotici.
Il fenomeno Naruto, tra manga, film, gadget, videogame...
I manga di argomento storico. Un filone presente nelle librerie italiane da alcuni anni, con titoli e autori di primo piano.
Toei Animation: il celebre studio giapponese che ha sfornato una incredibile serie di classici dell’animazione.
Il Future Film Festival. L’evento bolognese ospita una sezione dedicata al cinema di animazione dell’Estremo Oriente.
Cosplay. Ovvero costruire un costume per “essere” il proprio eroe preferito.
Il corposo “Dossier Man-ga!” di questo numero è dedicato al “dio dei manga” Osamu Tezuka.
E molto altro ancora…
Che Nagai NON abbia ideato Goldrake in base al merchandising è provato dal film pilota di Goldrake, nel quale tutti i design erano completamente diversi dalla serie tv (decisamente poco accattivanti). Toei e Popy decisero di fare alcuni CAMBIAMENTI successivi, per la alla serie tv, per poterne realizzare dei giocattoli. Ma la storia restava sempre un'idea ORIGINALE di Go Nagai. Ed è l'originalità cio che deve contare veramente per lo spettatore, affinchè il ricordo collettivo di un anime resista nel tempo.
Quindi che il merchandising influenzasse un minimo la realizzazione finale degli anime dell'epoca è sicuramente vero, sono pur sempre opere commerciali. Ma quasi sempre gli anime all'epoca venivano concepiti da una idea originale di un autore e poi proposti al produttore.
Una realtà molto diversa da quella attuale, in cui gli anime seriali vengono concepiti a tavolino esclusivamente per sfruttare un pubblico maniaco al quale della qualità intrinseca della serie o delle tematiche originali di un autore interessa ben poco.
Oggi è il produttore che impone agli autori un progetto, non avviene più il contrario.
Continuando così ad alimentare un fenomeno che ha perso tutto il suo fascino e la sua originalità, appiattendosi quasi del tutto.
Invece Go Nagai è proprio il caso di uno degli autori più commerciali che esistano. Ha fondato la Dynamic con i suoi fratelli per sfruttare commercialmente le sue creazioni, perché gli dava fastidio che l'anime di "Scuola senza Pudore" avesse fruttato molti soldi ai produttori e niente a lui. Ha collaborato con la Toei, che gli commissionava di inventare qualcosa che potesse avere successo (facci un personaggio tipo Mao Dante che abbiamo intenzione di realizzarci sopra un tokusatsu e da li' nasce Devilman; facci una versione più fica di Mazinga Z e da li' nasce il Grande Mazinga; il film Uchuu Enban Dai-Sensou è stato un grande successo, vedi di tirarci fuori una serie TV e da li' nasce Goldrake). Poi lui non seguiva pedissequamente le direttive (il Devilman manga è diventato del tutto diverso da quello TV, anche se nasce da quello TV) ma comunque è sempre sceso a compromessi; per esempio non voleva mettere Koji Kabuto in Goldrake, ma la produzione lo ha obbligato e così ha fatto, declassandolo però a un ruolo di supporto, non di protagonista. Insomma c'è sempre stato un compromesso tra arte e business, fin dalla notte dei tempi. Scommetto che pure nelle pitture rupestri di Altamura l'artista è dovuto venire incontro al committente! Ricordo pure uno scritto di Leiji Matsumoto che diceva che il buon artista è quello che fa quello che vuole il pubblico e non quello che vorrebbe fare lui (adesso non mi ricordo dove fosse ma mi aveva molto sorpreso). Ho visto le stesse dichiarazioni fatte da Wataru Yoshizumi negli anni novanta. Insomma non credo che oggi la situazione sia peggiore che in passato.
Chi critica spesso non sa, pensa o (peggio ancora) ha la presunzione di sapere cosa c'è dietro le quinte, ma ci si dimentica sempre che è facile criticare dall'esterno, è molto più difficile fare quadrare le cose dall'interno.
E una cosa che (a chi più, a chi meno) riguarda tutti noi e tutti gli aspetti della vita. Solo con l'esperienza diretta, che ci porta spesso a ricrederci sulle nostre certezze, e con l'apertura mentale si comprendono certe cose.
E solo con l'età e imparando a riflettere sulle cose si può essere consapevoli che un mercato tutto gratuito e tutto su Internet è impossibile, che dietro ogni cosa c'è il lavoro di qualcuno, che ci sono dei costi e che senza riscontri economici qualunque cosa cessa di esistere, che di sola passione non si vive, che la sola passione porta alla chiusura di qualsiasi progetto, anche su Internet...
C'è chi non cambia per tutta la vita, ma c'è anche chi invece con l'eta, attraverso il confronto con gli altri e la maggiore conoscenza, acquisisce maggior consapevolezza delle cose e cambia.
Riguardo a Man-ga, credo di essere stato chiaro prima... Sta a noi lettori fare si che cresca come progetto e abbia vita lunga, con il nostro sostegno, con la nostra partecipazione (in questo si con il tempo le cose sono migliorate e internet ha dato una grande mano), ma anche con le critiche, che sono sempre necessarie purché costruttive
Il punto è proprio questo. Una volta c'erano i compromessi tra questi due aspetti. Oggi invece c'è praticamente solo il business e gli anime vengono concepiti partendo da questo elemento base.
L'arte e le idee originali hanno sempre meno spazio.
Ora il Merchandising e il successo commerciale prevale sul resto... Prima era l'anime o il manga ad originare il merchandising, ora spesso è il contrario, vedi il caso dei videogiochi...
"il film Uchuu Enban Dai-Sensou è stato un grande successo, vedi di tirarci fuori una serie TV e da li' nasce Goldrake). Poi lui non seguiva pedissequamente le direttive (il Devilman manga è diventato del tutto diverso da quello TV, anche se nasce da quello TV)"
Perfetto, il film ha avuto successo, non devi fare Goldrake in base a questi precisi parametri... E Go Nagai aveva delle idee, era un'autore e poteva permettersi anche di variare a suo piacimento... Comunque lasciava la sua impronta, pur nel compromesso...
Nessuno dice che lavorasse per beneficenza... Come credo che chiunque faccia qualcosa lo faccia per avere un riscontro, anche quando lo fa per passione, a meno che non voglia tenersi il suo lavoro per se.
Ora mi pare che il principio sia: si sa che piacciono i capelli sparati, gli occhi azzurri, il bianco il giallo e il nero, e giù 100 serie una clone dell'altra, senza mezza variante mezza e soprattutto senza che si capisca chi ha originato chi...
Almeno con Nagai o Matsumoto sapevi da dove si partiva e quali erano le varianti... C'era quasi sempre qualcosa dietro...
E' un po' la differenza tra il prodotto di un buon artigiano, rifinito nei particolari, e quello industriale, dove più che la qualità conta la quantità... Entrambi vengono prodotti per ricevere il riscontro del pubblico, ma non sono la stessa cosa
Questa è uno dei passi avanti fatti dalla società rispetto al passato e che l'universo manga/anime ha fatto giustamente proprio...
Nana è una serie Tv, credo che sarebbe stato impensabile vederla in onda 30 anni fa...
La stessa cosa è valida per quasi tutte le serie Tv live eper moltissimi film cinematografici attuali, impensabili nel passato, per le storie raccontate e gli argomenti trattati... A prescindere dalla loro qualità.
Ciò non toglie che ci siano grandissime serie e film del passato prodotti come ora se lo sognano, signore produzioni che possono considerarsi tutt'ora attuali. C'era anche la spazzatura (e non poca), ma il rapporto era più equilibrato, si produceva di meno, ma si puntava più spesso alla qualità... Anche adesso ci sono splendide produzioni, ma in mezzo a un mare di spazzatura.
Ho fatto il parallelo perché, come ho già detto, a parte la differenza animazione/live, trovo i due mondi l'uno l'equivalente dell'altro.
Tornando a noi, le serie che ai citato sono delle eccezioni alla regola, ma anche tra tanti motivi (nonostante tutto) per cui non ci si può che appassionare a questo splendido mondo...
Il confronto potrà proseguire nel Forum, se qualcuno lo vorrà...
... E' l'ultimo mio intervento che non sia legato a Man-ga!
Su questo e' difficile obiettare. Questo non vale solo per le produzioni giapponesi ma in generale. Basti pensare alla televisione italiana di adesso rispetto a quello che era negli anni settanta; dico solo che come programma di massa in prima TV davano cose come SuperGulp! Per forza che noi che siamo cresciuti con quei programmi (e Goldrake alle 19:00 con decine di milioni di italiani che lo guardavano!) abbiamo l'idea che fumetto e animazione siano cultura.
Comunque Horus ha ragione, siamo fuori tema e la chiudo qui.
Ciò non toglie che non si possa fare un articolo ad hoc, strutturato a forma di editoriale, in modo da parlarne senza freno anche nei commenti.
Scrivimi al mio indirizzo privato ([email protected]) che ne parliamo e pensiamo a come buttarlo giù, e se è fattibile.
Ora, torniamo a Man-Ga!
Ciao,
Tacchan
Bene o male la penso come Amuro. Go Nagai scese a compromessi, e quindi?
"Tutti scendono a compromessi" disse David Fincher....
...erano ditte di "giocattoli", uomini per certi versi in quel mondo. Mica vendevano sigarette. Era un mondo legato all'altro .... Oggi c'è gente che non gliene frega niente ne degli anime ne dei giocattoli. Ho una amica che ha lavorato in vari studi d'animazione, e lavora tutt'ora. Cose vomitevoli....Parlo per quello che so e che ho visto anche coi miei occhi (possiamo discuterne altrove...). Tu dici che una serie come Nana era impensabile un tempo. Io dico che una serie come Maison Ikkoku è impensabile oggi. Quindi? Anche io amo alla follia Lain, Boogiepop, Ergo e Kino no Tabi.... ma non dire che un tempo non si faceva niente... Kanashimi no Belladonna era fuori di testa ed è 73!
Non citare Monster e altre serie potenti, perchè queste (pochissime) appartengono ad un pensiero "vecchio", di come si faceva s'intendeva e progettava una serie anime/manga una volta. Personaggi che rimangono, storia lunga, "serialità che non esiste più. Io non sono un vecchio pazzo che pensa che un tempo le cose erano migliori. Lo dicono tutti in ogni cambio di generazione... ma l'epoca in cui viviamo è diversa. I soldi e il consumismo è estremo ora. (Non venirmi a dire che il calcio è come un tempo, o il mondo dei videogame è uguale.)
L'ESEMPIO è QUESTA NOTIZIA. Esce man-ga, a nessuno frega niente. Tutti elogiano internet e i siti. Pochissimi, (guarda caso tutti noi "grandi") la compreranno! Perchè? Perchè è cambiato tutto, e sempre più veloce, sempre con meno qualità. E per me, da 10 e oltre anni gli anime sono in crisi. (eccetto qualche serie che mi fanno amare ancora questo mondo!).
Man-ga o riviste simili, dovevano prendere di più nei ragazzi oggi, invece vedo indifferenza, e poco rispetto a chi le realizza. Sembra che scrivere sulla rete rappresenti "serio giornalista", sulla carta invece "ignorante e stupido per giunta"!.
Ogni altra risposta verrà tolta.
Se volete parlarne, mi date una mano, facciamo una notizia ad hoc per discutere della questione, e lì si potrà andare avanti a parlarne all'infinito...
Ciao!
Tacchan
Quindi come se ne esce ? Beh intanto bisogna abbracciare internet, e questo vuol dire stabilire una presenza sul web. Iniziando con la creazione di un portale Man-GA. Ma un portale non fatto all'acqua di rose, ma con contenuti ben sostanziosi. Alcuni gratuiti, altri a pagamento. Fare un sito che e' navigabile da terminali mobile etc... Fare un sito che e' consultabile da tablets etc... Ci sono moltissimi siti che offrono contenuti a pagamento e la gente paga. Perche' il prezzo e' congruo a quello che viene offerto.
Insomma non si puo' trasferire il prezzo cartaceo sul web, ma questo non significa che si debba dare via tutto a 0 €. Se i contenuti di qualita' ci sono la gente paghera'. Ma non paghera' per leggere notizie e/o approfondimenti del c@zzo. L'epoca in cui si poteva vendere anche la merda e' passata (e si e' un riferimento agli anni 90). O ti adegui o muori.
E secondo te questi simpatici commenti fin qui sono indice che qualcuno sarebbe disposto a "pagare" contenuti di un portale, più la rivista?? hai sentito l'andazzo: tutto gratis, prezzi da terzomondo, bah.
No, una rivista come man-ga! NON può esistere con un simile pubblico. Spero che al di fuori di questo forum ci siano persone con un po' di più amore proprio. confido nella mia generazione, spero che saremo in tanti per farla sopravvivere perchè detto onestamente io sono curiosissimo di vederla e sfogliarla. 96 pagine di rivista NON si sono mai viste in 'sto paese de m....
Ma a proposito: è uscita?? qualcuno ci informi
Che spettacolo. E' un po' più grande della vecchia versione, un po' sottile per la carta, dentro è... non so, scusate vado a leggerla. è 'na meraviglia. Sostenetela!!!
Due annotazioni, non voglio rimestare nel torbido...
A) Come è stato detto sarebbe più che opportuno un modello diverso di rivista, monotematico...Bi o trimestrale.
B) Man-Ga credo di essere uno dei pochi ad averla comprata per ora, molti avranno perso la speranza visto che è uscita ben 9 giorni dopo la data formale di uscita ( il 23 aprile) ....Vivrà se la yamato la rimpolperà di intelligenza ed impegno, se la renderà un punto creativo e di curiosità..Altrimenti rimanendo così le cose vivacchiera per uno o due anni e poi si spegnerà. ( ho già detto all'inizio della discussione che io mi tengo stretto Fumo di China vero)
Sono stato piacevolmente sorpreso da alcuni articoli e da alcune firme che ho letto - nulla dirò su Mario A Rumor, è un professionista con i controfiocchi, le sue note sulla Toei, su cui ha scritto un bel volume sono impeccabili, belle anche le pagine dedicate al Castello nel Cielo, una sorpresa le pagine su Naruto e sul Cosplay - per nulla scontate mi hanno fato scoprire un personaggio Mauro Ridolfi pluri Vincitore a Lucca con i suoi costumi Robotici che magari a molti sarà noto ma che personalmente ignoravo..si conoscevo i costumi ma la persona no.
Il dossier sulla Tezuka Production è buono - ma non aggiornatissimo come avrei voluto, anche se c'è qualche chicca davvero interessante, come l'intervista a Laura Anselmino unica collaboratrice italiana di Miyazaki -
Indubbiamente appare un pò leggerina - i caratteri e lo stile non aiutano - ma vuota non è. Assolutamente. si può fare un pò di più questo èvero, migliorare, ma si è visto di peggio in Italia..
Soprattutto se l'idea di fondo è quella di una rivista che vuole informare e stimolare i suoi lettori noncapisco perchè non ci sia uno straccio di sito web, pagina FB su cui appoggiarsi con un'interazione autori - lettori...
Ad esempio sarebbe stato ben interessante se l'articolo della Toei avesse potuto rimandare ai vari trailer dei film della casa editrice presentati sulle pagine del sito Web ( non lo dico casualmente nei giorni scorsi ho fatto una piccola scorpacciata di questi video)
Sarebbe, inoltre, opportuno non occuparsi dei Soliti noti, il prossimo Dossier sarà su Mazinga Z - e posso già mentalmente immaginarmi un percorso che ci porta attraverso Gundam ed Evangelion...- ma trovare argomenti innovativi culturalmente ( anche se certamente del Comicon e di Annecy devono parlare uscendo fra due mesi! ) Battere strade diverse...
P.S. però io una paginetta con le news l'avrei inserita..una singola paginetta dedicata a "Gli Eventi che vi terranno compagnia nei prossimi 2 Mesi..."
Toei e l'infanzia dell'animazione Giapponese, chiedi ad Alessandro Distributore, oppure al Cartoon Club...( anzi forse è meglio a loro) attraverso il sito di Fumo di China, al 25 aprile - lo dovevo prendere anche io ma sono andato ad incartarmi sul volume di Madueira - era in stampa ma aquesto punto dovrebbe essere pronto..Devo trovare modo di scovare la copertina...e di contattare Rumor.
Sono giorni che cerco di recuperare sta rivista... ma nella mia fumetteria niente.
Per favore, mi sapete dire la casa. Perchè il fumettaro non riesce a trovarla nelle liste di richiesta...ne cliccando yamato video, ne Man-ga!.....
Come diavolo è segnata?!
@debris: ho cercato il libro di rumor, lo danno in uscita a 24 sacchi ma l'argomento è di interesse per me quindi farò il possibile per averlo anche scrivendo a fumo di china. ricordo di aver visto Saiyuki tanti anni fa e ho comprato il dvd del Gatto con gli stivali. belli quei film.
Adesso che conosco "FunFactory" è più facile da ordinare in fumetteria...
Grazie ancora.
Sull'assenza di Manga nelle edicole, ma poichè è un bimestrale degli anni 00, la sua via deve essere anche quella delle fumetterie, credo che la tiratura si sia venduta, buona la prima insomma. Vedremo in futuro.
Soddisfatto. Molto bello lo speciale su Tezuka, da solo vale il prezzo.
A questo punto non vedo l'ora di leggere il secondo su Mazinga.
Diciamo ottima la scelta del dossier che occupa metà della rivista. Meglio approfondire qualcuno/qualcosa che inserire servizi inutili e bambineschi.
@Goonie: vero? il dossier vale da solo il prezzo. peccato per la carta se ne avessero scelto una migliore ! per il resto ho trovato molto bello il servizio sul FFF (dove sono stato pure io) e "umana" l'intervista al curatore. umana nel senso che non si perde via con stupidaggini accademiche ed è anche ben argomentato l'articolo su Naruto. in definitiva: bimestrale perchè?? fatelo mensile, io me li spendo volentieri i soldi per una pubblicazione così valida. questa resta nel tempo, le chiacchere su internet poi svaniscono come bolle, giusto? fra venti anni sarò ancora lì a sfogliarlmela con le pagine ingiallite assieme a tutti i volumi art books e ai miei manga.
Questo numero segue quella strada (in fondo è sempre Man-ga).
Che continuino così.
P.S. Per fare un esempio ancora più semplice, era come quando c'erano le prime riviste per console, ricordate Consolmania? La peggiore rivista mai creata in Italia sui videogame. Ogni recensione era un calvario, sembrava rivolta a ebeti, e trattavano il vidogioco come per bambini.
inoltre per quanti dicono di trovare riviste simili a prezzi più bassi, beh sbagliate! i vari Anteprima e Mega non sono riviste ma cataloghi. se vi accontentate di quello, siamo messi male.
Si vede che non hanno mai visto una rivista. Anche se contengono articoli interessanti alla fine sono cataloghi, pubblicità....
Mangagiornale!! Ho quasi tutti i numeri! Ma quanti erano in tutto?
Comunque non credo che questa rivista arriverà lontano, come già successo in passato... però la comprerò tutta e la conserverò come le altre. In futuro avranno anche un valore superiore ai 5,90. -_-!!
bene uguale, non vedo l'ora
Voglio leggere quel dossier di Mazinga!!!!
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