In principio Shūhō Satō famoso per essere l’autore del manga Say Hello To Black Jack aveva annullato il suo contratto con l'editore Kōdansha. Abbandonando così l'ala protettiva di quello che è forse il più grande editore del Sol Levante. Sono passati sei anni da allora, e di acqua sotto i ponti (e non solo) ne è passata davvero tanta in Giappone, ma ancora oggi gli strascichi lasciati da questo evento Shūhō Satō VS Kōdansha non sono del tutto terminati, infatti qualche mese fa sono sono tornati nuovamente a galla.
Say Hello To BlackJack in Giappone era serializzato su una delle riviste "contenitore" di punta dell'editore: Weekley Morning, famosa per il suo "ospitare" serie di grandissimo spessore nel panorama del fumetto giapponese. Attualmente si pensi che, annovera nel proprio roaster di pubblicazioni serie quali Vagabond, Uchu Kyodai e Cesare. I fan della serie però non hanno avuto tempo per rattristarsi, l'opera infatti è tornata di nuovo in vita grazie a Shogakukan, tramite cui l'autore continua a raccontare i drammi, e le ingiustizie, del mondo medico, grazie alla serie New Say Hello To Black Jack, seguito diretto di quella terminata sei anni fa.
Kōdansha Limited (株式会社講談社 Kabushiki Gaisha Kōdansha) è la più grande casa editrice del Giappone, con un fatturato medio pari a circa 200 milioni di Yen annui: circa 1 milione e 900 mila € al cambio attuale. La società è famosa anche al di fuori del Giappone, soprattutto per il suo sconfinato catalogo di narrativa e manga. In oltre Kōdansha è proprietaria del gruppo Otowa, editore del quotidiano Nikkei Gendai, oltre a gestire direttamente compagnie sussidiarie come l'etichetta discografica King Records e la sua divisone specializzata in colonne sonore per l’animazione, meglio nota come Starchild, famosa per aver musicato serie del calibro di: Toradora!, Mouretsu Pirates e Neon Genesis Evangelion.
Tornando ai nostri giorni, nei mesi scorsi i rapporti non molto buoni tra Shuho Sato e Kōdansha sono tornati alla ribalta. L'autore ha infatti espresso tramite Twitter, la propria opinione in merito alle ristampe della sua opera da parte di Kodansha.
L'autore ha infatti invitato tutti i suoi lettori a considerare come illegali le copie dei volumi di Say Hello To Black Jack attualmente disponibili in libreria. Sembra infatti che all’epoca l’editore avesse firmato consensualmente un accordo nel quale si impegnava a non effettuare nuove pubblicazioni della serie creata da Shuho Sato.
L'autore ha in oltre approfittato di quest'opportunità per anticipare ciò che ha in programma, ovvero rendere free tutti gli usi derivanti del suo titolo, sia a livello commerciale sia non commerciale, a partire dal 15 settembre. Ha specificato anche che rilascerà un contratto di utilizzo con ulteriori dettagli sia in giapponese e inglese non appena possibile, così da rendere il più semplice possibile la fruizione di questi diritti non soltanto in Giappone. Ricordando a tutti che l'autore continua a rendere disponibile gratuitamente (in lingua giapponese) Say Hello To Black Jack tramite il proprio sito www.mangaonweb.jp.
Fonti consultate:
mangaonweb.jp
animenewsnetwork.com
rocketnews24.com
Say Hello To BlackJack in Giappone era serializzato su una delle riviste "contenitore" di punta dell'editore: Weekley Morning, famosa per il suo "ospitare" serie di grandissimo spessore nel panorama del fumetto giapponese. Attualmente si pensi che, annovera nel proprio roaster di pubblicazioni serie quali Vagabond, Uchu Kyodai e Cesare. I fan della serie però non hanno avuto tempo per rattristarsi, l'opera infatti è tornata di nuovo in vita grazie a Shogakukan, tramite cui l'autore continua a raccontare i drammi, e le ingiustizie, del mondo medico, grazie alla serie New Say Hello To Black Jack, seguito diretto di quella terminata sei anni fa.
Kōdansha Limited (株式会社講談社 Kabushiki Gaisha Kōdansha) è la più grande casa editrice del Giappone, con un fatturato medio pari a circa 200 milioni di Yen annui: circa 1 milione e 900 mila € al cambio attuale. La società è famosa anche al di fuori del Giappone, soprattutto per il suo sconfinato catalogo di narrativa e manga. In oltre Kōdansha è proprietaria del gruppo Otowa, editore del quotidiano Nikkei Gendai, oltre a gestire direttamente compagnie sussidiarie come l'etichetta discografica King Records e la sua divisone specializzata in colonne sonore per l’animazione, meglio nota come Starchild, famosa per aver musicato serie del calibro di: Toradora!, Mouretsu Pirates e Neon Genesis Evangelion.
La storia di Say Hello To Black Jack racconta l'approccio alla professione medica di un giovane dottore: Saito Enjirō; neolaureato che pur riuscendo a trovare impiego in un grande e prestigioso ospedale, a causa del basso salario percepito, si troverà costretto a trovare un secondo lavoro. Dati i suoi orari non potrà che accettare di svolgere un lavoro notturno, e il destino vuole si tratti di fare sempre il medico, ma in un altro ospedale, molto più piccolo e molto meno prestigioso di quello in cui lavoro durante il giorno. Questo “rimbalzare” tra questi due mondi agli antipodi, lo porterà a scavare sempre più profondamente nel mondo, in gran parte corrotto, dei medici giapponesi, e ad iniziare a mettere in discussione anche i suoi stessi valori, per scoprire cosa significa essere davvero un medico.
Tornando ai nostri giorni, nei mesi scorsi i rapporti non molto buoni tra Shuho Sato e Kōdansha sono tornati alla ribalta. L'autore ha infatti espresso tramite Twitter, la propria opinione in merito alle ristampe della sua opera da parte di Kodansha.
L'autore ha infatti invitato tutti i suoi lettori a considerare come illegali le copie dei volumi di Say Hello To Black Jack attualmente disponibili in libreria. Sembra infatti che all’epoca l’editore avesse firmato consensualmente un accordo nel quale si impegnava a non effettuare nuove pubblicazioni della serie creata da Shuho Sato.
L'autore ha in oltre approfittato di quest'opportunità per anticipare ciò che ha in programma, ovvero rendere free tutti gli usi derivanti del suo titolo, sia a livello commerciale sia non commerciale, a partire dal 15 settembre. Ha specificato anche che rilascerà un contratto di utilizzo con ulteriori dettagli sia in giapponese e inglese non appena possibile, così da rendere il più semplice possibile la fruizione di questi diritti non soltanto in Giappone. Ricordando a tutti che l'autore continua a rendere disponibile gratuitamente (in lingua giapponese) Say Hello To Black Jack tramite il proprio sito www.mangaonweb.jp.
Fonti consultate:
mangaonweb.jp
animenewsnetwork.com
rocketnews24.com
Ma è pochissimo, guadagnano meno di un giocatore medio di serie A.
Mi sembra troppo poco.
"Fatturano un milione di euro all'anno?
Ma è pochissimo, guadagnano meno di un giocatore medio di serie A.
Mi sembra troppo poco."
a me sembra che siano i giocatori a guadagnare troppo, invece che l'inverso
Questa storia comunque mi ha colpito: insomma, non posso non apprezzare quest'autore, così coraggioso da sfidare un colosso come la Kodansha.
Si vede che ha coraggio da vendere e che tiene alla sua opera e ai suoi lettori!
Non capisco cmq come possa campare rendendo gratuita la sua opera principale: di elemosina?
Parliamoci chiaro: rendere liberi i diritti sull'opera significa permettere a chiuque di pubblicarlo, farci soldi e non dare un solo centesimo all'autore. Va solo a vantaggio dei grossi editori che avrebbero il 100% degli introiti di eventuali edizioni...come Apple con la chiusura di FreeBSD.
E' un suicidio per un autore. Affidarsi al codice morale dei lettori è folle...
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