Il 18 maggio 1980, nella città di Gwangju, sesta città della Corea del Sud per numero di abitanti, esplose uno scontro tra studenti dell'Università Nazionale di Chonnam e forze armate, in seguito alle proteste per la chiusura dell'ateneo. I tumulti si estesero progressivamente all'intera città, simbolo della protesta antiautoritaria e del sollevamento della società civile coreana, che reclamava con forza riforme politiche in senso democratico. In nove giorni rimase sul terreno, ad opera della repressione delle forze governative, un numero imprecisato di vittime (circa duecento secondo stime coreane, tra 1.000 e 2.000 secondo la stampa straniera). La collera e lo sdegno dell'opinione pubblica per il massacro perpetrato portarono a un ulteriore rafforzamento del movimento democratico, che, unitamente al cambio ai vertici dello Stato, spianò la strada alle successive riforme.
Nel 2006, il fumettista Kang Full (o Kang Poll) ha realizzato 26 Years (26년), opera ispirata proprio ai drammatici eventi di Gwangju, verificatisi appunto ventisei anni prima.
In occasione del ventinovesimo anniversario dell'eccidio si sarebbe dovuto realizzare invece un film commemorativo, 29 years, ispirato al fumetto di Kang Poll.
Tuttavia, nel 2008 la produzione ha conosciuto una battuta di arresto, per problemi legati ai finanziamenti, difficili da reperire per i rischi legati alla produzione di una pellicola focalizzata su un episodio storico, che rappresenta una ferita ancora aperta nella memoria collettiva dei sud-coreani. Tra i membri del cast selezionato originariamente vi erano Kim Ah-Joong, Ryoo Seung-Bum, Jin Goo, Joo Jin-Mo, Han Sang-Jin, Cheon Ho-Jin e Byun Hee-Bong; la regia era affidata a Lee Hae-Young.
Perché la situazione si sbloccasse si è dovuto però attendere fino al 2012. Il 6 gennaio di quest'anno il film è tornato infatti in fase di preproduzione, con la regia questa volta affidata a Kwon Chil-In. Dopo un ennesimo rinvio (16 marzo 2012) ed un nuovo avvicendamento alla regia (Jo Keun-Hyun è l'attuale incaricato) si è stabilita la data d'inizio delle riprese: 3 luglio 2012. Vi proponiamo di seguito la trama.
Fonti consultate:
asianworld.it
asianwiki.com
Nel 2006, il fumettista Kang Full (o Kang Poll) ha realizzato 26 Years (26년), opera ispirata proprio ai drammatici eventi di Gwangju, verificatisi appunto ventisei anni prima.
In occasione del ventinovesimo anniversario dell'eccidio si sarebbe dovuto realizzare invece un film commemorativo, 29 years, ispirato al fumetto di Kang Poll.
Tuttavia, nel 2008 la produzione ha conosciuto una battuta di arresto, per problemi legati ai finanziamenti, difficili da reperire per i rischi legati alla produzione di una pellicola focalizzata su un episodio storico, che rappresenta una ferita ancora aperta nella memoria collettiva dei sud-coreani. Tra i membri del cast selezionato originariamente vi erano Kim Ah-Joong, Ryoo Seung-Bum, Jin Goo, Joo Jin-Mo, Han Sang-Jin, Cheon Ho-Jin e Byun Hee-Bong; la regia era affidata a Lee Hae-Young.
Perché la situazione si sbloccasse si è dovuto però attendere fino al 2012. Il 6 gennaio di quest'anno il film è tornato infatti in fase di preproduzione, con la regia questa volta affidata a Kwon Chil-In. Dopo un ennesimo rinvio (16 marzo 2012) ed un nuovo avvicendamento alla regia (Jo Keun-Hyun è l'attuale incaricato) si è stabilita la data d'inizio delle riprese: 3 luglio 2012. Vi proponiamo di seguito la trama.
1980: a Gwangju, durante una protesta popolare contro il governo autoritario, alle truppe viene ordinato di sparare sulla folla. Tra il 18 e il 27 maggio migliaia di civili restano uccisi.
29 anni dopo, una tiratrice della squadra nazionale, il membro di una gang, un poliziotto, il dirigente di una grande azienda e il capo di un'agenzia privata di sicurezza vengono coinvolti in un piano per eliminare il responsabile del massacro di Gwangju.
Kwak Jin-Bae (Jin Goo), membro di una gang, orfano di padre da quei fatidici eventi, vuole vendicarsi a tutti i costi. Shim Mi-Jin (Han Hye-Jin), tiratrice del team nazionale, viene scelta come cecchino del gruppo segreto. Kwon Jung-Kyuk (Im Seul-Ong), poliziotto, privato della propria famiglia in seguito all'eccidio, è responsabile di tutte le auto che hanno accesso alla casa dell'ex presidente.
29 anni dopo, una tiratrice della squadra nazionale, il membro di una gang, un poliziotto, il dirigente di una grande azienda e il capo di un'agenzia privata di sicurezza vengono coinvolti in un piano per eliminare il responsabile del massacro di Gwangju.
Kwak Jin-Bae (Jin Goo), membro di una gang, orfano di padre da quei fatidici eventi, vuole vendicarsi a tutti i costi. Shim Mi-Jin (Han Hye-Jin), tiratrice del team nazionale, viene scelta come cecchino del gruppo segreto. Kwon Jung-Kyuk (Im Seul-Ong), poliziotto, privato della propria famiglia in seguito all'eccidio, è responsabile di tutte le auto che hanno accesso alla casa dell'ex presidente.
Fonti consultate:
asianworld.it
asianwiki.com
Felice che se ne parli, anche attraverso i film!
Su certi eventi non si deve mai e poi mai distogliere lo sguardo, e il cinema è un potentissimo mezzo di comunicazione in tal senso. Speriamo solo che non diventi una baggianata tutta azione che con l'increscioso "fatto storico" ha solo i flashback in comune... in tal caso sarebbe uno schiaffo "elevato a potenza" per le vere vittime.
Ma da noi si parla sempre della rivolta di piazza Tienanmen che ovviamente aveva impressionato maggiormente l'opinione pubblica mondiale.
Un film di denuncia, questo, insomma, che seguirò con piacere se qualcuno lo subberà.
Dalla trama dei personaggi principali (riguardo il ragazzo, la tiratrice e il polizziotto) si nota da subito che è di produzione sud coreana, in particolare per il ragazzo vendicatore: "Kwak Jin-Bae, membro di una gang, orfano di padre da quei fatidici eventi, vuole vendicarsi a tutti i costi". E mi sono appena informata per il cast. Tutti gli attori hanno alle spalle film e dorama storici e d'azione quindi anche per questo lo vedrò senza alcun dubbio!
@ Joker il progetto non è stato annullato, ma riprende fra poco.
Per sottolineare il clima socio-politico del Giappone durante la guerra fredda e gli anni della tensione, oltre alle considerazioni storiche di @tazebao sul ruolo del Partito Comunista Giapponese (Nihon Kyōsan-tō), segnalo l'attivismo dell'epoca di un'associazione eversiva come l'Armata Rossa Giapponese, resasi protagonista nel 1972 dell'esecrabile massacro dell'Aeroporto di Lod in Tel Aviv.
Consigliabile anche la lettura delle pregevoli pagine dedicate da Roland Barthes ne L'impero dei segni alla cultura del gesto e alla violenza come audacia del segno scevra di ogni finalità incarnate dallo Zengakuren, movimento studentesco anarco-comunista giapponese.
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