
Da dove viene la tua grande passione per Orange Road?
Dunque... ovviamente è cominciata con “È quasi magia Johnny”. All’epoca della prima trasmissione in Italia avevo la stessa età del protagonista, per cui era facile immedesimarsi. Quindi se volessi essere riduttivo direi che la mia passione per KOR deriva da Madoka (LOL). Ma se volessi essere più esaustivo direi che a una visione non superficiale l’anime offre molti spunti di riflessione. La principale è probabilmente questa idea della felicità come un attimo che si vorrebbe che durasse per sempre. Ma un attimo per definizione è destinato a passare. Ecco, probabilmente sono affascinato dal fatto che l’anime sembri così solare e giocoso, mentre nasconde sotto di sé un filo di malinconia. Queste però sono considerazioni che ho fatto anni più tardi.
Per il resto, proprio per amore di Orange Road in tempi remoti recuperai i volumetti giapponesi del manga e la videocassetta del primo film (all’epoca in Italia erano inediti). Era la prima volta in assoluto che mi imbattevo nella scrittura e nel linguaggio giapponese. Il film poi mi colpì tantissimo, anche se non capivo nulla dei dialoghi. Forse è stato in quel momento che ho deciso “devo sapere cosa dicono”, portandomi più tardi allo studio del giapponese.
Quanto cambia dalla versione TV andata in onda su Italia1 e il manga originale, sia in fatto di storia che di adattamento?
Il fatto è che già la versione giapponese integrale differisce molto dal manga originale. Il lavoro di registi e sceneggiatori non si è esaurito nel rimontare le storie ideate da Matsumoto per adattarle alla televisione, ma è proseguito intervenendo anche con idee proprie. Per alcuni può essere una scelta opinabile, però il risultato finale è che abbiamo due storie apparentemente simili ma che differiscono molto, anche nella caratterizzazione dei personaggi. C’è comunque da fare notare che quando iniziò la produzione dell’anime il manga era già molto avanti come serializzazione (al volume 10 dell’edizione classica), quindi lo staff aveva una visione d’insieme che probabilmente Matsumoto all’inizio nemmeno possedeva. Per contro un episodio fondamentale come quello dell’albero dei ricordi uscì su rivista più o meno in contemporanea con la trasmissione della prima puntata. Dato che quegli avvenimenti sono la chiave di volta di KOR, lo staff si mise subito al lavoro per utilizzarli come ultimo episodio della versione televisiva. Ad ogni modo, la differenza che più salta agli occhi è il diverso comportamento di Kyosuke. Nel manga a volte è davvero indeciso fra Madoka e Hikaru, mentre nell’anime la seconda per lui è come una sorella minore e nulla più.
Per quanto riguarda la versione di Italia 1, come è noto è stata vittima di molte censure. C’è addirittura un episodio che dura 13 minuti, per non parlare dei due eliminati. Le vittime dei tagli sono state più che altro le scene considerate come “maliziose”, ma l’impressione è che per stare sicuri a volte ci siano andati larghi con le forbici. Per quanto riguarda i dialoghi, ci sono parti inventate di sana pianta e altre con i contenuti abbastanza corretti. Solo che spesso “abbastanza” non è sufficiente.
Quanto cambia tra questo nuovo adattamento e quello della vecchia edizione del manga curata da Star Comics?
La prima cosa è che l’edizione J-Pop mantiene il senso di lettura originale, mentre le edizioni Star (sia la prima che la seconda) avevano le pagine ribaltate. Poi un’altra scelta diversa è stata quella di mantenere l’utilizzo dei suffissi onorifici giapponesi. Ci sono manga dove la loro assenza non pesa, ma in KOR molto delle dinamiche fra i personaggi è suggerito proprio dall’utilizzo di queste particelle. Per quanto riguarda la traduzione in sé, l’edizione Star era curata da Simona Stanzani che personalmente non conosco ma di cui ho una grande stima, quindi a riguardo della correttezza del suo operato potrei mettere una mano sul fuoco. Tuttavia, ho maturato l’idea che il problema di quell’edizione fosse il lettering. Dato che all’epoca si eseguiva ancora a mano, la redazione si sarà trovata in difficoltà ad inserire frasi molto lunghe in balloon piccoli. La soluzione è stata omettere dei dettagli o mozzare del tutto alcune frasi. Il senso generale dei discorsi non è cambiato poi tanto, ma a volte sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Dettagli che saranno tutti ben presenti nell’edizione J-Pop.
Fonte:
- Animangaplus.it
Che senso ha? Capisco l'intenzione del traduttore, ma gli onorifici giapponesi sono parte di una lingua e come tale non hanno senso se sradicati da questa e, soprattutto, se impiantati in un sistema linguistico che non ha neanche degli equivalenti. Trasposti in italiano non hanno significato, appesantiscono la lettura e basta. Mah
E' brutta Madoka sulla cover del volume 1...
Che senso ha? Capisco l'intenzione del traduttore, ma gli onorifici giapponesi sono parte di una lingua e come tale non hanno senso se sradicati da questi e, soprattutto, se impiantati in un sistema linguistico che non ha neanche degli equivalenti. Trasposti in italiano non hanno significato, appesantiscono la lettura e basta. Mah
Io invece sono favorevole ai suffissi sono parte integrante del vocabolario jap dato che stiamo parlando di manga a mio parere sono parte integrante di essi e sono assolutamente favorevole, come posso trovarli fastidiosi? allora non mi piacerebbero le opere jap!
L'unico appunto che mi permetto di fare è nella cover: la trovo davvero "poco invitante"... ok, lo dico, è proprio brutta.
Non so le altre come saranno, ma a pescarne dalle altre copertine delle vecchie edizioni di KOR, ce ne sono decisamente di mooooolto più belle. Peccato.
Riguardo i suffissi, nell'intervista viene detto chiaramente che "ma in KOR molto delle dinamiche fra i personaggi è suggerito proprio dall’utilizzo di queste particelle", quindi non si tratterebbe a quanto pare di una scelta fatta alla leggera.
Poi, come dico io, nel dubbio meglio abbondare ù_ù
Giusto limare qualche libertà di troppo dell'adattamento anni '90, ma non eccediamo in purismo.
Buon lavoro, in ogni caso, al curatore e buoni acquisti a chi lo comprerà, è una storia stupenda che merita di essere letta.
P.S.: "Madoka" e "brutta" nella stessa frase, nein, nein!
Però Kotaro, non puoi negare che la cover non è il massimo. Il volto è disegnato malissimo.
Ho la seconda edizione SC, ma è davvero dure (via... facciamo impossibile
L'uso dei suffissi a volte si rende quasi inevitabile e aiuta non poco a comprendere molti passaggi. In KOR ce n'è uno di una certa importanza.
In manga come Maison Ikkoku addirittura non se ne può prescindere.
L'esempio più lampante è l'anime di "Maison Ikkoku", dove tra i tanti difetti dell'adattamento c'era anche questa particolarità. Certo, questo era un caso estremo ma serve a rendere l'idea di come, talvolta, l'autore utilizzi piccoli particolari per sottolineare l'evolversi dei rapporti.
Condivido quindi anche la filosofia di Uber e le opinioni di Tano-kun!
Detto questo pensiero, comprerò questa edizione perchè sono curiosissimo di leggerla (anche se ho i dvd del fantastico anime
EDIT:
Anche io mi aggrego ai delusi dal design delle cover, molto più fresche quelle delle vecchie edizioni!
Non ho nessuna versione, per cui credo proprio che lo recupererò
Quella nella cover neanche mi sembra Madoka... e manco Sabrina
Boh, degustibus.
Comunque, non prenderò questo manga, tra l'altro costa anche 7.50, e non i classici 5.90 o 6.50...quindi lascio perdere.
Io personalmente sono favorevole a lasciare i suffissi giapponesi (benché invece odi i nomi delle tecniche lasciati tanto per) perché a volte servono a far capire meglio i rapporti fra i personaggi, se viene spiegato come si utilizzano ovviamente. Non so se sia il caso di OR, ma da come dice il traduttore parrebbe di sì.
Detto questo... lo comprerò! Perdonerò la cover bruttina quando stringerò tra le mani il terzo volume Jpop, dalla copertina splendida! xD
Nell'anime diventano ulteriore motivo di comicità (basti pensare a come Yotsuya sfotta Godai allungandogli all'infinito il nome - "Godai-................KUN!"), mentre nel manga ricordo, ad esempio, che nella scena finale del matrimonio Godai sta per chiamare la sua amata "Kyoko-san" un'altra volta, ma poi si rimangia il "san" perchè ora sono sposati e la loro relazione è quindi così intima che può evitarlo. Insomma, facezie ma che comunque caratterizzano ancora meglio il background storico, il Giappone degli anni 80.
Orange Road non so se ha esempi simili, ma essendo anche quello il ritratto generazionale di un'epoca non fatico a credere che ci possano essere ragioni per mantenere anche lì i suffissi.
Detto questo, mi complimento per l'iniziativa, ma, possedendo la prima edizione Star Comics di KOR, non penso che prenderò anche questa. A chi non conoscesse il manga, consiglio di non (sotto)valutarlo per lo stile grafico dei primi numeri (davvero pessimo), visto che migliora sensibilmente man mano che la storia progredisce.
Per quanto riguarda i suffissi onorifici a me non dispiacciono, se poi servono per capire meglio la storia e i rapporti tra personaggi, ben vengano
Avrei preferito un logo meno vintage e più lineare... magari qualcosa di più simile all'edizione bunko giapponese... so che rompo proprio eh, ma avrei preferito anche che non eliminassero dal titolo "Kimagure" ma vabbè fissazioni mie insensate (Almeno lo riconosco XD)
Copertina a parte, ovviamente, che fa proprio schifo, Madoka o non Madoka.
Parlando di suffissi io li preferisco e li trovo utili per capire il livello di confidenza tra i personaggi in quanto i jappi interagiscono tra loro in modo diverso rispetto a noi occidentali e se i manga ci piacciono penso che anche questi risvolti sociali (a volte culturali) siano interessanti.
Del prezzo poi non mi lamenterei considerato che sono 350 pagine a volumetto con anche alcune (non so quante) pagine a colori!
In conclusione: questa è una vera e propria riedizione, traduzione ed adattamento completamente rifatti che portano anche a dialoghi non abbreviati o riassunti, tavole non ribaltate; non è una perfest ediction, che non esiste nemmeno in Giappone (tecnicamente si chiama hardcover), ma un'edizione degna di un titolo così importante.
Io ho l'edizione a 25 albi del 1992 e mi sono rifiutato di prendere quella a 18 albi del 2004 perchè peggiore alla prima se paragonata alla qualità media delle opere di allora. Aspettavo questa edizione! Bon, fatta un pò di sana ma vera pubblicità, dovuta al mio amore verso quest'opera, spero che Orange Road possa essere gradito anche dalle nuove generazioni di lettori di manga. ^^
p.s. Bell'intervista Cristian "allias"Garion!
Ma anche no, queste questioni sono indipendenti o no a chi conosce la lingua, ma al modo di tradurre, equivale anche per l'inglese, quindi in molti casi si attua il pensiero di una persona in merito e non il modus operandi giusto! Io ad esempio sono per il lasciare Spiderman e Kotaro no, quindi poco importa se si conosce a menadito la lignua, ma il come si vuole trattare certe questioni, nomi propi, citazioni, suffissi, modi di dire ecceccecc
L'italiano e' lingua molto flessibile che consente di catturare tutto quello che viene detto in giapponese (sebbene in alcuni casi non ci sia una corrispondenza 1-1). Ed e' giusto che nei confronti degli acquirenti (che non si confondono solo con gli esaltati otaku) si faccia opera di TRADUZIONE. Lasciare termini giapponesi che hanno un corrispettivo in italiano (o direttamente o usando locuzioni) e' fare violenza sui potenziali lettori, anche se una piccolissima parte dei lettori si masturba al sentire kiku-chan, keiko-sama etc...
Adesso potete sfogarvi dandomi centomila pollici rossi.
E conoscendo il traduttore e il suo fanatismo verso Orange Road, non posso che fidarmi della sua opinione (e mi sembra che il suo lavoro in Dynit sia sempre stato apprezzato dal fandom italiano).
Che dire sarà mio anche se 7,5 euro * 10 volumi sono tanti... e la cover dell'1 non è decisamente niente di che..
Differenze anime di Italia 1 (censurata) e manga originale... il cielo e la terra!!
Come le differenze tra la versione censurata e quella con doppiaggio più fedele direi !!
E' bello sapere che qualcuno presti attenzione ai piccoli dettagli, ai suffissi, alle sfaccettature della traduzione. Anch'io ero molto giovane quando ho scoperto questo anime, e me l'ero proprio gustata XD Poi l'ho rivisto dopo tanti anni, e mi sembrava logico che nel doppiaggio qualcosa non tornasse!
Sono contenta che presto potrò leggere quest'opera in un'edizione così curata!
Grazie J-POP!
All'inizio avevo intenzione di comprarlo, ma poi ci ho ripensato e ho mollato la presa... ho deciso di accontentarmi della ristampa Star Comics e delle scan inglesi.
Il fatto è che, sfogliandolo, ho avuto l'impressione che quest'edizione aggiungesse ben poco all'adattamento Star Comics, per costare 7,50 euro. Il volumetto nel complesso è un po' scarno, l'unica pagina a colori è un'immagine perfettamente uguale alla copertina con lo sfondo arancione invece che bianco. Poi nell'immagine iniziale di ogni capitolo sono state aggiunte delle frasi dal tono un po' poetico che non mi piacciono per niente, rovinano la libertà di immergersi in una certa atmosfera, nella lettura. L'adattamento dei dialoghi è sicuramente ottimo, però come previsto si discosta ben poco da quello precedente... anzi, in certi punti mi sembra meglio l'adattamento vecchio, perché quello vecchio a volte utilizza espressioni un po' più colloquiali in italiano. In più rispetto all'altra, questa edizione ha i suffissi onorifici e i vari cognomi o nomi inseriti correttamente nei dialoghi (nella vecchia spesso era stato scritto Madoka anziché Ayukawa, e Kyosuke anziché Kasuga-kun), qualche nota in più e sicuramente non verranno inseriti testi di canzoni italiane quando i personaggi cantano. Gli unici motivi consistenti per comprarla sarebbero il senso giapponese originale delle tavole e le pagine aggiuntive che Matsumoto disegnò per l'edizione deluxe.
Ma per il prezzo di 7,50 io passo, e mi tengo la mia buona vecchia ristampa Star Comics e le scans in lingua inglese per avere dei dialoghi fedeli.
Questa è un'ottima edizione, ma è solo per i feticisti della situazione, onestamente...
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