Nella giornata del 19 Dicembre 2012, si è spento, all'età di 73 anni, il fumettista Keiji Nakazawa. Causa del decesso, un cancro che faceva soffrire l'artista già da un paio d'anni.
Nato a Hiroshima nel 1939, Nakazawa aveva sei anni all'epoca del bombardamento, a causa del quale perse gran parte della sua famiglia. Trasferitosi a Tokyo per conseguire la carriera di mangaka, realizzò diverse opere che trattavano l'esperienza della bomba nucleare, a partire da Kuroi ame ni utarete ("Colpiti da una pioggia nera", del 1968, che tratta dei sopravvissuti di Hiroshima coinvolti nel mercato nero.
Ore wa mita ("Io l'ho visto"), del 1972, è, invece, un racconto autobiografico dell'esperienza vissuta dall'autore durante il bombardamento.
Fra il 1973 e il 1985, Nakazawa realizza la sua opera più celebre, Hadashi no Gen ("Gen dai piedi scalzi"), storia di Hiroshima vista dagli occhi di un bambino. Dall'opera, che riscosse un grande successo, furono tratti diversi anime e live action. Nel 2009, l'autore era pronto per scriverne un sequel, ma ha dovuto accantonare l'idea a causa del diabete e della cataratta di cui soffriva, che lo hanno portato a ritirarsi dal mondo del fumetto.
In Italia, quattro dei dieci volumi che compongono l'opera sono stati pubblicati da Panini Comics col titolo Gen di Hiroshima.
Fonte consultata: Anime News Network
Nato a Hiroshima nel 1939, Nakazawa aveva sei anni all'epoca del bombardamento, a causa del quale perse gran parte della sua famiglia. Trasferitosi a Tokyo per conseguire la carriera di mangaka, realizzò diverse opere che trattavano l'esperienza della bomba nucleare, a partire da Kuroi ame ni utarete ("Colpiti da una pioggia nera", del 1968, che tratta dei sopravvissuti di Hiroshima coinvolti nel mercato nero.
Ore wa mita ("Io l'ho visto"), del 1972, è, invece, un racconto autobiografico dell'esperienza vissuta dall'autore durante il bombardamento.
Fra il 1973 e il 1985, Nakazawa realizza la sua opera più celebre, Hadashi no Gen ("Gen dai piedi scalzi"), storia di Hiroshima vista dagli occhi di un bambino. Dall'opera, che riscosse un grande successo, furono tratti diversi anime e live action. Nel 2009, l'autore era pronto per scriverne un sequel, ma ha dovuto accantonare l'idea a causa del diabete e della cataratta di cui soffriva, che lo hanno portato a ritirarsi dal mondo del fumetto.
In Italia, quattro dei dieci volumi che compongono l'opera sono stati pubblicati da Panini Comics col titolo Gen di Hiroshima.
Fonte consultata: Anime News Network
Gen di Hiroshima era un manga che avevo in mente di prendere ma non sapevo che in Italia era interrotto.Spero in una ripresa ma la vedo dura...
Riposa in pace.
@Codroipo(anonimo)
Come sei crudele ç_ç
Spero che prima o poi lo porteranno integralmente in Italia.
[Per favore evita - Horus]
Io non ho letto niente di Nakazawa, ma una notizia del genere non può che farmi dispiacere. La morte, chiunque interessi, andrebbe sempre rispettata.
Penso seriamente che la scena creata verso la prima mezz'ora sia tra le più struggenti e pesanti nella storia dell'animazione giapponese.
Bambini,vecchi, infanti mano nella mano con la madre che vengono abrasi istantaneamente dalla vampata; i loro occhi sciolti e le maschere di terrore sui volti carbonizzati.
Impressionante,per lo spettatore non è facile immedesimarsi nel volenteroso protagonista dopo quello che ha passato, poche persone ancora in vita si sarebbero attivate in tal modo.
Ho guardato solo quest'opera, che tra l'altro è una trasposizione animata, ma il fatto che mi abbia colpito così profondamente non può che impreziosire il buon ricordo che ho dell'autore originale.
[Consiglio personale: se decidete di guardare il film intero su youtube non soffermatevi sui commenti,visto che per la maggior parte son scritti da antigiapponesi che si riempiono la bocca di "Pearl Harbor" per tentare di sostenere le loro impacciate e imbarazzanti argomentazioni, e la cosa grave è che a differenza del pluricitato utente sopra sono seri.]
Un ringraziamento all'autore, e un augurio affinché possa riposare in pace.
Riposi in pace, ormai se lo merita dopo aver sofferto tanto.
la morte di qualcuno lascia sempre un grande amaro in bocca. per i fumettisti e per chi si occupa di animazione, nel mio caso, lascia sempre una grande tristezza ma anche un sentimento di grande ammirazione per chi si è adoperato con amore e devozione alla propria passione, rendendola arte. un grazie a tutti questi eroi.
Un grande saluto al maestro Nakazawa, che riposi in pace dopo una vita così travagliata.
Che riposi in pace e che possa la sua anima trovare nell'aldilà la serenità e la felicità negatagli in questa vita!
Spero possa finalmente avere trovato pace
RIP
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