La nostra serie di interviste in esclusiva agli editori manga italiani continua! Dopo Planet Manga e Star Comics, è ovviamente il turno di J-POP e GP Publishing.
A rispondere alle nostre domande una cara, vecchia conoscenza: Jacopo Costa Buranelli che ci ha messo al corrente delle ultime evoluzioni riguardanti la famosa fusione, corredandole con un paio di ghiotte anticipazioni... e ne vedrete delle belle nel prossimo appuntamento. Ecco quindi a voi la prima parte dell'intervista.
1- Ben ritrovato Jacopo. Dall’ultima volta in cui abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere, qualcosa è cambiato nella realtà editoriale di cui fai parte: ci vuoi illustrare che situazione si è delineata e cosa è successo in questi ultimi e — immaginiamo — impegnativi mesi dal famoso annuncio fatto a Lucca?
Ciao a tutti, è bello essere di nuovo su AnimeClick.it.
Dalla fine settembre 2012 fino al famoso annuncio lucchese abbiamo lavorato per consolidare un legame e una partnership con GP Publishing. Come Edizioni BD ci siamo occupati di valorizzare al meglio la nostra etichetta manga (JPOP) e per fare questo abbiamo coinvolto molto il nostro distributore (MeLi) che poi è lo stesso di GP. A fronte della potente crisi che sta coinvolgendo tutto il nostro settore e, soprattutto, trovando diversi punti in comune sul futuro editoriale di entrambe le case editrici, abbiamo deciso di procedere verso una fusione aziendale che ha trovato la piena concretezza solo a dicembre per via di alcuni rallentamenti dovuti al passaggio di consegne. Sia la società che la redazione hanno così iniziato una nuova avventura e, personalmente, il mio ruolo di editor e di responsabile di produzione si è spostato dalla sola JPOP verso l’orizzonte più ampio di Edizioni BD, integrando così anche la parte manga di GP. Siamo dunque diventati a tutti gli effetti una nuova realtà editoriale nata sotto il segno del fumetto giapponese!
Abbiamo lavorato a un nuovo calendario che comprendesse entrambe le realtà, selezionando una serie di lavorazioni e di processi di stampa per integrare il tutto sotto un unico modus operandi. Inoltre, abbiamo intrapreso un viaggio in Giappone per illustrare ai nostri partner nipponici il nuovo assetto e discutere con loro tutti i dettagli sul piano licenze e offerte. Ora il 2013 è iniziato e mancano solo gli ultimi ritocchi per procedere verso i nostri obiettivi: promuovere e valorizzare i marchi, gestire al meglio l’enorme catalogo unificato e continuare a proporre nuovi titoli e idee.
2- Due siti ufficiali, due profili Facebook, due loghi, due cataloghi: almeno da un punto di vista di immagine, per i lettori vi sono ancora due case editrici ben distinte. Vi sarà un’opera di unificazione anche sotto tale aspetto (un nuovo sito unico, un nuovo logo ecc...) o continueranno a coesistere questi due volti?
Non proprio. Abbiamo preferito mantenere le due etichette separate non solo perché i lettori sono abituati e sono affezionati a due realtà distinte, ma anche per una questione di tipologie di prodotti e proposte. GP, per esempio, ha un pubblico da edicola fidelizzato che JPOP ancora non conosce, così come JPOP si rivolge a un pubblico più ampio di lettori da fumetteria, sia per la varietà di edizioni proposte, che per catalogo. E' già in corso un rinnovamento web sui siti e sui social, un progetto molto importante che unificherà il catalogo sotto il tetto di BD, ma i due marchi per ora saranno separati. Si tratta però solo di due contenitori che appartengono alla stessa realtà (BD) quindi le offerte per i nuovi titoli non saranno ovviamente “doppie” e stiamo discutendo con i partner giapponesi la possibilità di “switchare” un titolo su un'etichetta o su un’altra. Del resto, anche il ventaglio di possibilità con gli editori asiatici è aumentato. Ora anche Kodansha è un nostro partner e possiamo dire di collaborare con tutte le più grandi realtà editoriali del Sol Levante.
3- Ogni editore ha scelto una propria strategia per contrastare la crisi in atto. Pensiamo si possa dire che GP Publishing e J-POP ne abbiano adottate due diametralmente opposte: GP Publishing è indubbiamente la casa editrice che più ha puntato sull’assalto agli scaffali, mentre J-POP è sostanzialmente rimasta fedele alla sua solita ponderata linea editoriale.
Volendo tirare le somme di questo 2012 da poco terminato, quale delle due strategie ha premiato di più?
Mah, non saprei dire con certezza se una delle due strategie ha premiato di più. L’assalto agli scaffali è un processo indotto dal mercato; un mercato assai anomalo che vede tantissimi editori di manga sempre pronti a sfornare novità. Sicuramente GP ha avuto il merito di arrivare a titoli mainstream molto importanti come MEDAKA BOX o ROSARIO + VAMPIRE, senza dimenticare SAILOR MOON, che ha rappresentato un grande ritorno nel nostro paese. In più, ha dato ai lettori la possibilità di leggere grandi opere come BILLY BAT e I AM A HERO e si è sicuramente costruita un catalogo imponente. Anche JPOP ha avuto, in realtà, una strategia simile, se si pensa alla sfida yonkoma con titoli come HETALIA AXIS POWERS e K-ON!, o a successi come SAINT SEIYA NEXT DIMENSION e THE LEGEND OF ZELDA, o ancora all’idea delle light novel. Forse lo ha fatto con un passo diverso, puntando sull’edizione e sullo scouting, ma soffrendo un po’ di quel processo di “assalto” che hai citato.
Todo cambia! Siamo sicuri che unendo i differenti punti di vista potrà davvero nascere qualcosa di nuovo.
4- La nuova realtà editoriale a quale delle due linee citate si adeguerà?
Ci possiamo aspettare un seguito della guerra commerciale a colpi di novità cominciata da GP Publishing, oppure è in arrivo una fase riflessiva e di assestamento?
Da grande appassionato ed esperto di culture orientali saprai certamente che cos’è il feng shui (^^)! Ecco, quello che ci piacerebbe fare è proprio questo: feng shui editoriale! Ordine, assestamento, ponderazione e continuità. Ogni cosa al suo posto. In più, pensiamo al nostro rapporto con il mercato non come un campo di battaglia dell’epoca sengoku (anche se a volte sembra così!), ma come a un ventaglio di possibilità per promuovere e valorizzare i titoli. Ecco perché abbiamo preferito la maratona ai 100 metri, concentrandoci sulla produzione senza farci prendere dalla foga, ma senza neanche sconvolgere il processo già iniziato da entrambe le parti. Non ci saranno duemila uscite mensili, se è questo che mi chiedi. ^^
5- Di congetture e pettegolezzi se ne son sentiti tanti ultimamente in merito a questa inaspettata fusione; la domanda nasce quindi spontanea: cosa ha spinto due realtà editoriali distinte come J-POP e GP Publishing, che apparentemente non hanno nulla in comune, ad unire le forze?
In realtà hanno diverse cose in comune. Sul piano editoriale alcuni autori, per esempio Shiono e Kishimoto. Sul piano produttivo ci sono ovviamente dei punti in comune sia in campo distributivo, sia in quello tipografico. Diciamo che abbiamo trovato in questa fusione anche una sorta di compensazione, sia per far fronte alla crisi, sia per dare un senso più globale a entrambe le realtà. Shonen, seinen, vintage, josei... Edizioni curate ed edizioni d’assalto. Rapporti con tutte le case editrici più importanti del Giappone (J-pop ora ha rapporti con Kodansha e GP può stringere partnership più forti con Square Enix, per esempio), mercato di varia, mercato da edicola. C’erano tutte le condizioni affinché questo progetto andasse a buon fine. E' ora che le etichette vivano sotto un unico tetto. Direi che ne vedremo davvero delle belle.
6- Sbirciando i colophon dei recenti volumi GP Publishing che abbiamo avuto modo di visionare in anteprima, non possiamo fare a meno di notare come lo staff J-POP abbia praticamente preso il posto di quello GP Publishing. Confermi questa impressione?
Pur cercando di mantenere dove opportuno continuità con i collaboratori, il coordinamento e la redazione sono concentrati nella redazione di Milano.
7- Volendo mettere assieme il numero di uscite sfornate mensilmente (all'incirca 15 per J-POP e 28 per GP Publishing) ne viene fuori una percentuale che, secondo le statistiche di AnimeClick.it, dovrebbe coprire grosso modo il 20% dell’attuale mercato manga.
Tenendo conto che ad un aumento del materiale da lavorare (quasi triplicato in teoria) non sembra sia corrisposto un aumento del personale, come vi siete organizzati per sostenere questa mole di lavoro aggiuntivo e per far si che la qualità e la puntualità delle uscite non ne risentano? Per caso ora dormite coi sacchi a pelo in redazione?
L’idea dei sacchi a pelo non è male. La prenderò in considerazione sia per il nostro graphic designer, sia per il nostro assistente alla produzione ^^! Scherzi a parte, come ti dicevo, l’idea della guerrilla d’assalto agli scaffali non rispecchia molto la nostra filosofia. Ci siamo concentrati per finalizzare un calendario fino a giugno 2013 con una media prevista di 30 uscite mensili tra GP e JPOP, più una collana che viaggerà a parte dedicata a un noto maestro del manga.
Questo perché? Per permetterci di lavorare al meglio sulle promozioni, sulle presentazioni delle nuove serie e dei numeri 1, sulla rotazione di catalogo, sulle ristampe e sulla cura delle edizioni. Il mercato è pieno di titoli e di proposte. Personalmente immagino il lettore (e lo dico io stesso da lettore) ogni mese in preda all’ansia dettata dall’imbarazzo della scelta. Titoli, confezioni, riproposte, edizioni più o meno curate, fasce di prezzo...
Dopo giugno ne riparliamo... Vediamo se questo “feng shui” avrà dato i frutti sperati.
8- Le serie attualmente in corso subiranno qualche modifica a livello di traduzione, adattamento, stampa, confezionamento et similia? Ad esempio i traduttori e i grafici che si occupano delle serie rinarrano gli stessi o ci saranno avvicendamenti?
No. Lo staff delle singole serie in corso è stato quasi del tutto confermato. Tenendo conto della disponibilità e dei nuovi accordi presi tra i collaboratori e la casa editrice.
9- Quest’anno ci son state delle polemiche a causa di problemi della resa di stampa dei retini con alcuni volumi GP Publishing (ad esempio i primi volumi di I am a Hero); fenomeno che, ricordiamo, ha interessato ugualmente anche altre case editrici.
Da cosa è dipeso tale problema e come è stato risolto?
I problemi della resa di stampa sono millenari, mitologici, leggendari... Tutto quello che volete, ma ci sono e ci saranno praticamente sempre. Possono dipendere da un sacco di fattori. Dai materiali di partenza, dalla tipografia, dal grafico che impagina le tavole ridimensionandole troppo... Capita, succede ed è un rischio che l’editore deve prendere in considerazione, poiché i manga hanno una enorme quantità di retini.
Visto che citi I AM A HERO posso ben dirti che in occasione della vittoria del premio Shogakukan abbiamo studiato una bella sorpresa per tutti i lettori. Check the next DIRECT!
10- È scontato che, dopo un riassetto di questo tipo, la prima preoccupazione del lettore riguardi il destino riservato ai suoi titoli preferiti. In particolare ora i lettori si chiedono quale sarà il futuro di molti titoli in corso per entrambi gli editori, ma che nel tempo hanno goduto di una periodicità traballante (in alcuni casi dovuta alle scarse vendite, presumiamo). Citiamo ad esempio:
- Baroque
- Black Joke
- Break Blade
- Chrome Shelled Regios (e CSR Missing mail)
- Ciel
- Demon King
- Detonation Island
- Eppur la città di muove
- Gisele Alain
- Immortal Regis
- Isola dei Tokkou
- Kingdom
- Lindbergh
- Mardock Scramble
- Mixim 11
- Monster Hunter Flash
- Moonlight Act
- Mother Keeper
- Moyasimon
- Qwaser of Stigmata
- Raiders
- Superior
- Tableau Gate
- Toraneko Folklore
- Uno shinigami in infermeria
- Witch Hunter
- World Embryo
- XBlade Cross
Ci sai dire qualcosa di preciso, quindi, sulla futura pubblicazione di questi titoli Jacopo?
I costi di stampa, di diritti e di produzione sono molto alti per il nostro mercato, quindi dici bene che il fattore vendite non è da sottovalutare. Il mercato e l’editoria stessa sono in fortissima crisi. Fare i conti con le serie che non hanno molto appeal non è di per sé sintomo di un atteggiamento algido o menefreghista, ma, piuttosto, presuppone delle scelte dettate dalla dura realtà. Tuttavia, questo processo può avere un “antidoto”, se inserito in quella filosofia di cui parlavo prima, cioè quella di non avere fretta e sfruttare al meglio tutte le forze, anche per aiutare le serie più deboli. Nel nostro nuovo piano 2013, diversi titoli da te citati sono presenti, anche in tempi non troppo remoti. Quello che chiediamo è solo pazienza. Probabilmente non avremo, su certe serie, una costanza e un ritmo serrato, ma abbiamo intenzione di portare avanti tutto. Solo… piano piano, per gestire al meglio le risorse.
11- Vi sono alcune serie annunciate da GP Publishing nel corso degli anni che ancora non hanno visto la pubblicazione in Italia, come Yuukoku no Rasputin, Hell Blade e, più di recente, Historie. Puoi dirci quindi se tutto quel che è stato annunciato vedrà effettivamente la luce, inclusi gli annunci più recenti?
Direi proprio di sì, soprattutto quelli più recenti. Siamo stati molto impegnati a gestire il passaggio di contratti e licenze. La nostra supervisor (che voi avete già conosciuto in una precedente intervista) e il reparto licensing hanno lavorato e stanno tutt’ora lavorando per sistemare la parte burocratica. Uno dei titoli da te citato (Hell Blade) è previsto entro giugno 2013, per esempio.
12- In un panorama, quello attuale, in cui le tirature di un migliaio di copie sembra siano diventate tutt'altro che rare, quanto poco deve vendere per voi un manga perché lo si possa considerare a rischio soppressione?
I lanci sotto le 1000 copie cominciano a essere preoccupanti.
C’è da considerare anche questo, però: non è tanto il venduto sul lancio, ma la sua rotazione nel catalogo. Fumetterie e lettori non cercano la fretta e hanno bisogno di tempo per affezionarsi e scoprire una serie. Quindi, se il titolo parte claudicante ma poi ha un buon riordino, per noi non ci sono grossi problemi. Il dramma è quando parte male e il suo riordino è inesistente...
13- Una piccola digressione su opere di altra nazionalità: per caso si sa qualcosa in merito alla prosecuzione dei fumetti francesi finora pubblicati da GP Publishing in edicola?
Stiamo ancora valutando alcune decisioni. Dopo la fusione ci siamo concentrati subito sui manga per via della grossa quantità di licenze da gestire. La modalità di prosecuzione di queste pubblicazioni sarà resa nota a breve. Don’t worry.
14- Dove si colloca in questo quadro generale la questione del catalogo d/books? Si tratterà sempre di fare da distributore, come avveniva con GP Publishing? L’attuale catalogo d/books sarà sempre disponibile? Ci sono novità in merito ai titoli rimasti incompleti o quelli da ristampare?
Anche su questo fronte ci sono ancora diverse decisioni da prendere. Ora come ora stiamo gestendo l’attuale catalogo d/visual fino a esaurimento scorte. Speriamo di ottimizzare questa opportunità e dare risposte più precise che in passato ai lettori delle serie non concluse.
15- Sai dirci qualcosa di nuovo sulle opere di Go Nagai, o conviene aspettare Mantova Comics?
Prima ti parlavo di una collana ad hoc su un maestro del manga...
Posso dirti che siamo tutti concentratissimi sul lancio di questi titoli e stiamo ultimando gli ultimi dettagli. Sul prossimo Direct ci sarà una breve presentazione del progetto e spero di poterne parlare in modo più approfondito nel corso della fiera di Mantova. Dipende sempre da alcune risposte che stiamo aspettando. Stiamo concordando con i licenzianti i dettagli delle iniziative che abbiamo in mente e siamo fiduciosi di avere presto il via libera al lancio.
16- La fusione porterà vantaggi nei rapporti con gli editori giapponesi? Ad esempio ora la nuova realtà editoriale potrà trattare sia con Kodansha che Square Enix? Ci potrebbe essere speranza per una ripresa di Blood Alone?
Sì, l’ho già accennato prima. La possibilità di lavorare con un gran numero di editori stranieri è uno dei punti più interessanti di questa fusione. Per BLOOD ALONE ancora non ne abbiamo discusso. Vediamo come procedere, ma non siamo molto inclini a fare una nuova ristampa riprendendo da capo la saga...
17- J-POP è generalmente sempre stata apprezzata dai lettori per le sue politiche editoriali e le sue acquisizioni oculate; e lo possiamo notare ad esempio dall’apprezzamento ricevuto nel nostro sondaggio di fine anno o dai titoli votati nei nostri awards.
GP Publishing invece si è guadagnata negli anni una reputazione presso i lettori un po’ scomoda, soprattutto a causa della grossa mole di titoli “poco conosciuti” pubblicati in questi anni (seppur affiancati da altri d’indubbia eccellenza). Come intendete gestire questa eredità?
Non vorrei ripetermi, ma sta tutto nell’idea di gestione ragionata del catalogo licenze.
Per il futuro ho ragione di credere che il piano scouting sarà sicuramente più JPOP style; però non dimentichiamo che molti titoli apprezzati ora dal nostro pubblico erano all’inizio “poco conosciuti”, anche per quanto riguarda JPOP... semmai la vera sfida sarà centrare gli indici di gradimento anche per il pubblico da edicola, che per JPOP rappresenta una novità.
18- Una delle critiche ricorrenti rivolte a GP Publishing riguarderebbe la pratica di acquistare, e quindi pubblicare, molti manga trascurabili solo perché questi sarebbero “legati” indissolubilmente (secondo alcune dicerie) ad opere più importanti. In realtà a noi risulta che le cose stiano un filino diversamente. Ti va di chiarire il meccanismo ai lettori?
Avere un nome in catalogo aiuta sempre. Non è la chiave che ti apre le licenze più importanti, intendiamoci, ma ha il suo peso nelle trattative. Dipende da casi specifici, ma ti confermo che a volte devi partire dal titolo più lontano per raggiungere il tuo obiettivo. Questo è un aspetto difficile del processo di licensing perché ti pone davanti a una sfida: giocarti una carta non del tutto vincente in attesa di una mano che possa far "saltare il banco".
19- Ora vi ritrovate a trattare anche le edizioni da edicola: come gestite la cosa? Magari vedremo alcuni albi J-POP in edicola in futuro?
Le edizioni da edicola rimangono praticamente invariate. Abbiamo cambiato nome alle collane per la nuova registrazione in tribunale, ma le edizioni saranno le stesse. L’idea è di avere dai 7 ai 10 titoli da edicola in catalogo.
JPOP on kiosk? Certo, perché no? Potremmo pensare a qualcosa di nuovo per il mercato, in termini di confezione.
A brevissimo la seconda parte dell'intervista a Jacopo Costa Buranelli, con degli interessanti annunci in anteprima assoluta su AnimeClick.it!
A rispondere alle nostre domande una cara, vecchia conoscenza: Jacopo Costa Buranelli che ci ha messo al corrente delle ultime evoluzioni riguardanti la famosa fusione, corredandole con un paio di ghiotte anticipazioni... e ne vedrete delle belle nel prossimo appuntamento. Ecco quindi a voi la prima parte dell'intervista.
1- Ben ritrovato Jacopo. Dall’ultima volta in cui abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere, qualcosa è cambiato nella realtà editoriale di cui fai parte: ci vuoi illustrare che situazione si è delineata e cosa è successo in questi ultimi e — immaginiamo — impegnativi mesi dal famoso annuncio fatto a Lucca?
Ciao a tutti, è bello essere di nuovo su AnimeClick.it.
Dalla fine settembre 2012 fino al famoso annuncio lucchese abbiamo lavorato per consolidare un legame e una partnership con GP Publishing. Come Edizioni BD ci siamo occupati di valorizzare al meglio la nostra etichetta manga (JPOP) e per fare questo abbiamo coinvolto molto il nostro distributore (MeLi) che poi è lo stesso di GP. A fronte della potente crisi che sta coinvolgendo tutto il nostro settore e, soprattutto, trovando diversi punti in comune sul futuro editoriale di entrambe le case editrici, abbiamo deciso di procedere verso una fusione aziendale che ha trovato la piena concretezza solo a dicembre per via di alcuni rallentamenti dovuti al passaggio di consegne. Sia la società che la redazione hanno così iniziato una nuova avventura e, personalmente, il mio ruolo di editor e di responsabile di produzione si è spostato dalla sola JPOP verso l’orizzonte più ampio di Edizioni BD, integrando così anche la parte manga di GP. Siamo dunque diventati a tutti gli effetti una nuova realtà editoriale nata sotto il segno del fumetto giapponese!
Abbiamo lavorato a un nuovo calendario che comprendesse entrambe le realtà, selezionando una serie di lavorazioni e di processi di stampa per integrare il tutto sotto un unico modus operandi. Inoltre, abbiamo intrapreso un viaggio in Giappone per illustrare ai nostri partner nipponici il nuovo assetto e discutere con loro tutti i dettagli sul piano licenze e offerte. Ora il 2013 è iniziato e mancano solo gli ultimi ritocchi per procedere verso i nostri obiettivi: promuovere e valorizzare i marchi, gestire al meglio l’enorme catalogo unificato e continuare a proporre nuovi titoli e idee.
2- Due siti ufficiali, due profili Facebook, due loghi, due cataloghi: almeno da un punto di vista di immagine, per i lettori vi sono ancora due case editrici ben distinte. Vi sarà un’opera di unificazione anche sotto tale aspetto (un nuovo sito unico, un nuovo logo ecc...) o continueranno a coesistere questi due volti?
Non proprio. Abbiamo preferito mantenere le due etichette separate non solo perché i lettori sono abituati e sono affezionati a due realtà distinte, ma anche per una questione di tipologie di prodotti e proposte. GP, per esempio, ha un pubblico da edicola fidelizzato che JPOP ancora non conosce, così come JPOP si rivolge a un pubblico più ampio di lettori da fumetteria, sia per la varietà di edizioni proposte, che per catalogo. E' già in corso un rinnovamento web sui siti e sui social, un progetto molto importante che unificherà il catalogo sotto il tetto di BD, ma i due marchi per ora saranno separati. Si tratta però solo di due contenitori che appartengono alla stessa realtà (BD) quindi le offerte per i nuovi titoli non saranno ovviamente “doppie” e stiamo discutendo con i partner giapponesi la possibilità di “switchare” un titolo su un'etichetta o su un’altra. Del resto, anche il ventaglio di possibilità con gli editori asiatici è aumentato. Ora anche Kodansha è un nostro partner e possiamo dire di collaborare con tutte le più grandi realtà editoriali del Sol Levante.
3- Ogni editore ha scelto una propria strategia per contrastare la crisi in atto. Pensiamo si possa dire che GP Publishing e J-POP ne abbiano adottate due diametralmente opposte: GP Publishing è indubbiamente la casa editrice che più ha puntato sull’assalto agli scaffali, mentre J-POP è sostanzialmente rimasta fedele alla sua solita ponderata linea editoriale.
Volendo tirare le somme di questo 2012 da poco terminato, quale delle due strategie ha premiato di più?
Mah, non saprei dire con certezza se una delle due strategie ha premiato di più. L’assalto agli scaffali è un processo indotto dal mercato; un mercato assai anomalo che vede tantissimi editori di manga sempre pronti a sfornare novità. Sicuramente GP ha avuto il merito di arrivare a titoli mainstream molto importanti come MEDAKA BOX o ROSARIO + VAMPIRE, senza dimenticare SAILOR MOON, che ha rappresentato un grande ritorno nel nostro paese. In più, ha dato ai lettori la possibilità di leggere grandi opere come BILLY BAT e I AM A HERO e si è sicuramente costruita un catalogo imponente. Anche JPOP ha avuto, in realtà, una strategia simile, se si pensa alla sfida yonkoma con titoli come HETALIA AXIS POWERS e K-ON!, o a successi come SAINT SEIYA NEXT DIMENSION e THE LEGEND OF ZELDA, o ancora all’idea delle light novel. Forse lo ha fatto con un passo diverso, puntando sull’edizione e sullo scouting, ma soffrendo un po’ di quel processo di “assalto” che hai citato.
Todo cambia! Siamo sicuri che unendo i differenti punti di vista potrà davvero nascere qualcosa di nuovo.
4- La nuova realtà editoriale a quale delle due linee citate si adeguerà?
Ci possiamo aspettare un seguito della guerra commerciale a colpi di novità cominciata da GP Publishing, oppure è in arrivo una fase riflessiva e di assestamento?
Da grande appassionato ed esperto di culture orientali saprai certamente che cos’è il feng shui (^^)! Ecco, quello che ci piacerebbe fare è proprio questo: feng shui editoriale! Ordine, assestamento, ponderazione e continuità. Ogni cosa al suo posto. In più, pensiamo al nostro rapporto con il mercato non come un campo di battaglia dell’epoca sengoku (anche se a volte sembra così!), ma come a un ventaglio di possibilità per promuovere e valorizzare i titoli. Ecco perché abbiamo preferito la maratona ai 100 metri, concentrandoci sulla produzione senza farci prendere dalla foga, ma senza neanche sconvolgere il processo già iniziato da entrambe le parti. Non ci saranno duemila uscite mensili, se è questo che mi chiedi. ^^
5- Di congetture e pettegolezzi se ne son sentiti tanti ultimamente in merito a questa inaspettata fusione; la domanda nasce quindi spontanea: cosa ha spinto due realtà editoriali distinte come J-POP e GP Publishing, che apparentemente non hanno nulla in comune, ad unire le forze?
In realtà hanno diverse cose in comune. Sul piano editoriale alcuni autori, per esempio Shiono e Kishimoto. Sul piano produttivo ci sono ovviamente dei punti in comune sia in campo distributivo, sia in quello tipografico. Diciamo che abbiamo trovato in questa fusione anche una sorta di compensazione, sia per far fronte alla crisi, sia per dare un senso più globale a entrambe le realtà. Shonen, seinen, vintage, josei... Edizioni curate ed edizioni d’assalto. Rapporti con tutte le case editrici più importanti del Giappone (J-pop ora ha rapporti con Kodansha e GP può stringere partnership più forti con Square Enix, per esempio), mercato di varia, mercato da edicola. C’erano tutte le condizioni affinché questo progetto andasse a buon fine. E' ora che le etichette vivano sotto un unico tetto. Direi che ne vedremo davvero delle belle.
6- Sbirciando i colophon dei recenti volumi GP Publishing che abbiamo avuto modo di visionare in anteprima, non possiamo fare a meno di notare come lo staff J-POP abbia praticamente preso il posto di quello GP Publishing. Confermi questa impressione?
Pur cercando di mantenere dove opportuno continuità con i collaboratori, il coordinamento e la redazione sono concentrati nella redazione di Milano.
7- Volendo mettere assieme il numero di uscite sfornate mensilmente (all'incirca 15 per J-POP e 28 per GP Publishing) ne viene fuori una percentuale che, secondo le statistiche di AnimeClick.it, dovrebbe coprire grosso modo il 20% dell’attuale mercato manga.
Tenendo conto che ad un aumento del materiale da lavorare (quasi triplicato in teoria) non sembra sia corrisposto un aumento del personale, come vi siete organizzati per sostenere questa mole di lavoro aggiuntivo e per far si che la qualità e la puntualità delle uscite non ne risentano? Per caso ora dormite coi sacchi a pelo in redazione?
L’idea dei sacchi a pelo non è male. La prenderò in considerazione sia per il nostro graphic designer, sia per il nostro assistente alla produzione ^^! Scherzi a parte, come ti dicevo, l’idea della guerrilla d’assalto agli scaffali non rispecchia molto la nostra filosofia. Ci siamo concentrati per finalizzare un calendario fino a giugno 2013 con una media prevista di 30 uscite mensili tra GP e JPOP, più una collana che viaggerà a parte dedicata a un noto maestro del manga.
Questo perché? Per permetterci di lavorare al meglio sulle promozioni, sulle presentazioni delle nuove serie e dei numeri 1, sulla rotazione di catalogo, sulle ristampe e sulla cura delle edizioni. Il mercato è pieno di titoli e di proposte. Personalmente immagino il lettore (e lo dico io stesso da lettore) ogni mese in preda all’ansia dettata dall’imbarazzo della scelta. Titoli, confezioni, riproposte, edizioni più o meno curate, fasce di prezzo...
Dopo giugno ne riparliamo... Vediamo se questo “feng shui” avrà dato i frutti sperati.
8- Le serie attualmente in corso subiranno qualche modifica a livello di traduzione, adattamento, stampa, confezionamento et similia? Ad esempio i traduttori e i grafici che si occupano delle serie rinarrano gli stessi o ci saranno avvicendamenti?
No. Lo staff delle singole serie in corso è stato quasi del tutto confermato. Tenendo conto della disponibilità e dei nuovi accordi presi tra i collaboratori e la casa editrice.
9- Quest’anno ci son state delle polemiche a causa di problemi della resa di stampa dei retini con alcuni volumi GP Publishing (ad esempio i primi volumi di I am a Hero); fenomeno che, ricordiamo, ha interessato ugualmente anche altre case editrici.
Da cosa è dipeso tale problema e come è stato risolto?
I problemi della resa di stampa sono millenari, mitologici, leggendari... Tutto quello che volete, ma ci sono e ci saranno praticamente sempre. Possono dipendere da un sacco di fattori. Dai materiali di partenza, dalla tipografia, dal grafico che impagina le tavole ridimensionandole troppo... Capita, succede ed è un rischio che l’editore deve prendere in considerazione, poiché i manga hanno una enorme quantità di retini.
Visto che citi I AM A HERO posso ben dirti che in occasione della vittoria del premio Shogakukan abbiamo studiato una bella sorpresa per tutti i lettori. Check the next DIRECT!
10- È scontato che, dopo un riassetto di questo tipo, la prima preoccupazione del lettore riguardi il destino riservato ai suoi titoli preferiti. In particolare ora i lettori si chiedono quale sarà il futuro di molti titoli in corso per entrambi gli editori, ma che nel tempo hanno goduto di una periodicità traballante (in alcuni casi dovuta alle scarse vendite, presumiamo). Citiamo ad esempio:
- Baroque
- Black Joke
- Break Blade
- Chrome Shelled Regios (e CSR Missing mail)
- Ciel
- Demon King
- Detonation Island
- Eppur la città di muove
- Gisele Alain
- Immortal Regis
- Isola dei Tokkou
- Kingdom
- Lindbergh
- Mardock Scramble
- Mixim 11
- Monster Hunter Flash
- Moonlight Act
- Mother Keeper
- Moyasimon
- Qwaser of Stigmata
- Raiders
- Superior
- Tableau Gate
- Toraneko Folklore
- Uno shinigami in infermeria
- Witch Hunter
- World Embryo
- XBlade Cross
Ci sai dire qualcosa di preciso, quindi, sulla futura pubblicazione di questi titoli Jacopo?
I costi di stampa, di diritti e di produzione sono molto alti per il nostro mercato, quindi dici bene che il fattore vendite non è da sottovalutare. Il mercato e l’editoria stessa sono in fortissima crisi. Fare i conti con le serie che non hanno molto appeal non è di per sé sintomo di un atteggiamento algido o menefreghista, ma, piuttosto, presuppone delle scelte dettate dalla dura realtà. Tuttavia, questo processo può avere un “antidoto”, se inserito in quella filosofia di cui parlavo prima, cioè quella di non avere fretta e sfruttare al meglio tutte le forze, anche per aiutare le serie più deboli. Nel nostro nuovo piano 2013, diversi titoli da te citati sono presenti, anche in tempi non troppo remoti. Quello che chiediamo è solo pazienza. Probabilmente non avremo, su certe serie, una costanza e un ritmo serrato, ma abbiamo intenzione di portare avanti tutto. Solo… piano piano, per gestire al meglio le risorse.
11- Vi sono alcune serie annunciate da GP Publishing nel corso degli anni che ancora non hanno visto la pubblicazione in Italia, come Yuukoku no Rasputin, Hell Blade e, più di recente, Historie. Puoi dirci quindi se tutto quel che è stato annunciato vedrà effettivamente la luce, inclusi gli annunci più recenti?
Direi proprio di sì, soprattutto quelli più recenti. Siamo stati molto impegnati a gestire il passaggio di contratti e licenze. La nostra supervisor (che voi avete già conosciuto in una precedente intervista) e il reparto licensing hanno lavorato e stanno tutt’ora lavorando per sistemare la parte burocratica. Uno dei titoli da te citato (Hell Blade) è previsto entro giugno 2013, per esempio.
12- In un panorama, quello attuale, in cui le tirature di un migliaio di copie sembra siano diventate tutt'altro che rare, quanto poco deve vendere per voi un manga perché lo si possa considerare a rischio soppressione?
I lanci sotto le 1000 copie cominciano a essere preoccupanti.
C’è da considerare anche questo, però: non è tanto il venduto sul lancio, ma la sua rotazione nel catalogo. Fumetterie e lettori non cercano la fretta e hanno bisogno di tempo per affezionarsi e scoprire una serie. Quindi, se il titolo parte claudicante ma poi ha un buon riordino, per noi non ci sono grossi problemi. Il dramma è quando parte male e il suo riordino è inesistente...
13- Una piccola digressione su opere di altra nazionalità: per caso si sa qualcosa in merito alla prosecuzione dei fumetti francesi finora pubblicati da GP Publishing in edicola?
Stiamo ancora valutando alcune decisioni. Dopo la fusione ci siamo concentrati subito sui manga per via della grossa quantità di licenze da gestire. La modalità di prosecuzione di queste pubblicazioni sarà resa nota a breve. Don’t worry.
14- Dove si colloca in questo quadro generale la questione del catalogo d/books? Si tratterà sempre di fare da distributore, come avveniva con GP Publishing? L’attuale catalogo d/books sarà sempre disponibile? Ci sono novità in merito ai titoli rimasti incompleti o quelli da ristampare?
Anche su questo fronte ci sono ancora diverse decisioni da prendere. Ora come ora stiamo gestendo l’attuale catalogo d/visual fino a esaurimento scorte. Speriamo di ottimizzare questa opportunità e dare risposte più precise che in passato ai lettori delle serie non concluse.
15- Sai dirci qualcosa di nuovo sulle opere di Go Nagai, o conviene aspettare Mantova Comics?
Prima ti parlavo di una collana ad hoc su un maestro del manga...
Posso dirti che siamo tutti concentratissimi sul lancio di questi titoli e stiamo ultimando gli ultimi dettagli. Sul prossimo Direct ci sarà una breve presentazione del progetto e spero di poterne parlare in modo più approfondito nel corso della fiera di Mantova. Dipende sempre da alcune risposte che stiamo aspettando. Stiamo concordando con i licenzianti i dettagli delle iniziative che abbiamo in mente e siamo fiduciosi di avere presto il via libera al lancio.
16- La fusione porterà vantaggi nei rapporti con gli editori giapponesi? Ad esempio ora la nuova realtà editoriale potrà trattare sia con Kodansha che Square Enix? Ci potrebbe essere speranza per una ripresa di Blood Alone?
Sì, l’ho già accennato prima. La possibilità di lavorare con un gran numero di editori stranieri è uno dei punti più interessanti di questa fusione. Per BLOOD ALONE ancora non ne abbiamo discusso. Vediamo come procedere, ma non siamo molto inclini a fare una nuova ristampa riprendendo da capo la saga...
17- J-POP è generalmente sempre stata apprezzata dai lettori per le sue politiche editoriali e le sue acquisizioni oculate; e lo possiamo notare ad esempio dall’apprezzamento ricevuto nel nostro sondaggio di fine anno o dai titoli votati nei nostri awards.
GP Publishing invece si è guadagnata negli anni una reputazione presso i lettori un po’ scomoda, soprattutto a causa della grossa mole di titoli “poco conosciuti” pubblicati in questi anni (seppur affiancati da altri d’indubbia eccellenza). Come intendete gestire questa eredità?
Non vorrei ripetermi, ma sta tutto nell’idea di gestione ragionata del catalogo licenze.
Per il futuro ho ragione di credere che il piano scouting sarà sicuramente più JPOP style; però non dimentichiamo che molti titoli apprezzati ora dal nostro pubblico erano all’inizio “poco conosciuti”, anche per quanto riguarda JPOP... semmai la vera sfida sarà centrare gli indici di gradimento anche per il pubblico da edicola, che per JPOP rappresenta una novità.
18- Una delle critiche ricorrenti rivolte a GP Publishing riguarderebbe la pratica di acquistare, e quindi pubblicare, molti manga trascurabili solo perché questi sarebbero “legati” indissolubilmente (secondo alcune dicerie) ad opere più importanti. In realtà a noi risulta che le cose stiano un filino diversamente. Ti va di chiarire il meccanismo ai lettori?
Avere un nome in catalogo aiuta sempre. Non è la chiave che ti apre le licenze più importanti, intendiamoci, ma ha il suo peso nelle trattative. Dipende da casi specifici, ma ti confermo che a volte devi partire dal titolo più lontano per raggiungere il tuo obiettivo. Questo è un aspetto difficile del processo di licensing perché ti pone davanti a una sfida: giocarti una carta non del tutto vincente in attesa di una mano che possa far "saltare il banco".
19- Ora vi ritrovate a trattare anche le edizioni da edicola: come gestite la cosa? Magari vedremo alcuni albi J-POP in edicola in futuro?
Le edizioni da edicola rimangono praticamente invariate. Abbiamo cambiato nome alle collane per la nuova registrazione in tribunale, ma le edizioni saranno le stesse. L’idea è di avere dai 7 ai 10 titoli da edicola in catalogo.
JPOP on kiosk? Certo, perché no? Potremmo pensare a qualcosa di nuovo per il mercato, in termini di confezione.
つづく...
A brevissimo la seconda parte dell'intervista a Jacopo Costa Buranelli, con degli interessanti annunci in anteprima assoluta su AnimeClick.it!
Volendo tirare le somme di questo 2012 da poco terminato, quale delle due strategie ha premiato di più?"
La risposta di Buranelli è stata molto diplomatica, mi pare evidente che la strategia Gp è stata un fail di proporzioni inaudite...
Mi chiedo perché chiamarla fusione questa operazione, quando alla fine mi pare evidente e sotto gli occhi di tutti che edizioni BD si è "pigliata" Gp...
Sono proprio durati tanto questi della Gp nel mercato, giusto il tempo per farmi bestemmiare per il trattamento riservato a Detonation Island. Chissà se mai sarà completato...
Per il resto tutto molto interessante, queste interviste sono davvero un'ottima iniziativa.
Un "BRAVO!!!" ad Oberon e ai ragazzi della redazione che si sono fatti il mazzo per preparare le domande ai vari editori e presentare le interviste!
Ora son proprio curioso di sapere quali saranno gli interessanti annunci in anteprima assoluta.
Io spero di vedere presto historie, in Italia, per esempio
Adesso però sono proprio curiosa di sapere questi annunci interessanti.
In piu' l'impressione e' che Grani abbia deciso di disfarsi di un settore improduttivo, piu' che una fusione per esigenze di mercato.
Finalmente ho capito in cosa consiste di preciso questa fusione. Credo ne sia nato un bel polo editoriale manga, non c'è che dire.
Sono curioso di vedere come imbastiranno le edizioni da edicola di J-POP. La speranza è che la distribuzione sia migliorata dove necessario e il catalogo arretrati sia sempre disponibile!
Confido inoltre nelle parole di Oberon e negli interessanti annunci che verranno svelati nella seconda parte dell'intervista! ^^
Ansia? ma dove? Io non devo comperare PER FORZA ogni titolo in uscita e non divento certo matta a causa dell'imbarazzo della scelta (semmai il contrario, visto che alcuni titoli sono buoni solo a impolverarsi sugli scaffali e qui rientra la problematica di GP)...
Semplicemente visti i tempi si devono fare scelte oculate qualtà/prezzo (e qui ripeto, la Planet per me sta sbagliando di grosso) ovvio che JPop per "il nome" e la garanzia che dà secondo me ne risenta di meno.
Quello che mi preoccupa invece sono le edizioni con uscite moolto scaglionate (che uno si dimentica pure di averli) e l'affaire D/books. Per fortuna non ho niente a metà, ma mi sarebbe piaciuto recuperare alcune serie (tipo Slam Dunk) che nella mia fumetteria trovo per metà ma dei volumi mancanti nemmeno l'ombra... E nell'intervista non ho letto nulla che mi faccia stare tranquilla
Per il resto, bella intervista! La mia sensazione, comunque, è che J-Pop dovrà portare un po' di ordine e disciplina nel modus operandi finora adottato dalla GP.
" il fattore vendite non è da sottovalutare. Il mercato e l'editoria stessa sono in fortissima crisi. Fare i conti con le serie che non hanno molto appeal non è di per sé sintomo di un atteggiamento algido o menefreghista, ma, piuttosto, presuppone delle scelte dettate dalla dura realtà."
Cosa che è assolutamente comprensibile, perchè nessuno sta lì per fare beneficenza a noi lettori, ci mancherebbe altro. Però la GP non può lamentarsi di scarse vendite quando porta tanti titoli sconosciuti o apparentemente di poca sostanza. Se vuoi portare 500 titoli del genere quando sai che difficilmente venderanno non puoi interromperli così. Qualche volta può anche succedere, ma non deve diventare un'abitudine. Non ho nessuna serie interrotta da loro, ma quella lista mi sembrava fin troppo lunga.
E anche la JPOP non è esattamente una santa, quando la seguivo io con La Corda d'Oro faceva uscire i volumi quando le pareva, e anche ora che la serie è conclusa li fa uscire col contagocce. Motivo che mi ha portato a droppare il titolo. Non si può pretendere di mantenere vivo l'interesse del lettore quando non fai uscire nuovi volumi per più di un anno senza far sapere il motivo.
Fino adesso ero abbastanza dubbioso su questa fusione, ma potrebbe portare a dei buoni risultati tra cui la fine della politica Gp di invasione di massa con titoli fuffa e la possibile uscita di edizioni da edicola J-pop; nonché, se il maestro del manga è, come sembrerebbe, Go Nagai, lo sblocco delle sue opere.
Potrebbe essere una riedizione? Vorrei tanto leggere questo manga e cadrebbe a pennello.
Molto curioso per gli annunci, veramente!
Bellissima intervista, siete i migliori.
Speriamo parlino anche del lavoro a volte deludente del distributore MeLi; la fumetteria in cui ho la casella non riceve più nulla da Agosto e la proprietaria è disperata, in più con questo problemuccio ho perso parecchi numeri 1 e la voglia di stare a recuperarli in altri negozi è pari a zero, quindi un potenziale acquirente per 4 serie l'hanno perso di sicuro, con mio dispiacere
Devo dire però che è quella che ho trovato meno interessante (molto probabilmente con gli annunci della seconda parte mi ricrederò). Onestamente in quanto lettrice mi interessava sapere cosa sarebbe successo con questa famosa fusione...ma sembra molto prolisso senza dire poi molto alla fine. Il quadro che mi è emerso è un "dobbiamo ancora organizzarci"...e si ok effettivamente ci sta essenso passati solo un paio di mesi dall'ufficializzazione. Si parla poco delle vere novità che ha portato, qualche accenno con un JPOP in edicola con cambio di confezione che ha decisamente stuzzicato il mio interesse, ma è tutto molto vago ancora. Spero che col tempo questi misteri vengano svelati e che questo progetto vada a buon fine, date le premesse comunque le prospettive credo siano buone.
Edit: comunque mi sorge spontanea una domanda: perchè disprezzare GP solo perchè propone molti titoli ciofeca??cioè, se lo sono basta lasciarli sullo scaffale. Credo di non essere stata l'unica a conoscere animeclick proprio perchè mi permetteva di conoscere i titoli prima dell'acquisto per evitare bidonate. Ci sarà una logica commerciale dietro molto discutibile, ma credo che almeno qualcuno a cui piace l'opera ci sia e che sia contento di trovare anche quello sugli scaffali; filosofia del vivi e lascia vivere a parer mio, ciò che non interessa a me può piacere ad altri.
Anche se mi sembra che le risposte siano molto vaghe, ma perlomeno sembra che le cose stanno migliorando, anche per il nuovo sito.
Cmq quella lista non è dei manga che hanno interrotto, sono quelli che hanno avuto una periodicità variabile.
Oberon, mi "parafraseresti" la loro risposta? Perché io non ci sono arrivato.
-Slanzard-
Chotto matte! Editano manga "scadenti" sapendo di pubblicare manga "scadenti" per fare un favore al Publisher e aspettare il titolo da classifica??
Semplicemente, almeno credo, gli hanno risposto che gli editor Giapponesi non puntavano molto su GP e salvo rari casi concedevano all'editore licenze di serie di punta, mentre non si facevano troppi problemi a rifilargli gli avanzi che loro prendevano per tirar su qualche soldino e li portavano in Italia spacciandoli per capolavori assoluti quando il più delle volte oltre ad essere titoli di poca sostanza, erano per lo più serie interrotte in patria a causa dello scarso seguito. Citando nuovamente South Park, basti pensare all'episodio in cui la nazione del Canada annuncia lo sciopero per comprendere il tutto, con gli ideatori di tale gesto che si autoproclamavano eroi per i risultati ottenuti quando in realtà avevano ricevuto qualche buono per un pasto ad una catena di fast food e qualche chewing gum al costo di innumerevoli perdite umane ed economiche XD
Ottima intervista! Spero che nella seconda parte ci sia qualche domanda sulle light novel...
Curiosa sugli annunci in anteprima!! *-*
Per il resto, non mi sono molto simpatiche queste due case editrici u.u JPOP a pelle senza un motivo preciso, mentre GP Publishing mi sta sull'utero, dato che grazie alla sua straordinaria strategia editoriale delle grandi patacche intasa mercato, adesso le conseguenze già gravi della crisi sono aumentate a dismisura. Meno male che sarà JPOP l'editore predominante in questa nuova fusione
Per il resto aspetto le interviste a Flashbook e Goen
Non credo che abbia detto questo.
Hanno semplicemente detto che a volte per prendere un titolo importante, sono costretti a prendere anche titoli meno importanti.
Parafrasando: non poi pretendere di presentarti da un editore che non ti conosce ambendo di punto in bianco ad acquistare i loro titoloni (a scapito magari degli altri editori italiani con cui loro son già abituati a lavorare); ma devi farti un nome presso di loro acquistando prima altri loro titoli "minori" (non necessariamente fuffa, eh), magari da loro stessi proposti, per poi giungere un giorno alla "robba bona"
Gli editori giappici son intricati, si. Van corteggiati e son protettivi nei confronti delle loro pubblicazioni, che difficilmente cedono ad un editore col quale non hanno prima instaurato un certo rapporto, e che non hanno già saggiato sul campo.
Non è neanche una questione di "chi offre di più", contrariamente a quel che si potrebbe pensare.
O almeno così pare ù_ù
Mi sa che devo aver frainteso il senso della domanda, pensavo che essa si rivolgesse unicamente a GP ma come ho potuto vedere erravo. Fatto sta che ciò non cambia l'opinione che in molti si sono fatti sull'editore nel periodo precedente la fusione con J-Pop, ed in effetti non è che GP non abbia aiutato ad alimentare i dubbi nei riguardi della sua professionalità nel settore con le sue scelte Poi che anche i Nipponici siano assai difficili da accontentare quella è una cosa su cui si era fatta luce nelle precedenti interviste a Star Comics e Planet Manga, ciò però non significa che legittimasse GP a pubblicare tutti quei titoli interrotti a prezzi che sfiorano il ridicolo (Flags ed Akaboshi a 5.90 sono un esempio).
Tra le domande, ne è mancata una spinosa, ma che andrebbe chiarita. Per tutto il 2012, Gp ha proposto i titoli da fumetteria riducendone i formati (ricorrendo al taglio delle tavole), ma proponendoli sempre a 5,90 (eccetto Celestial Clothes e Usagi Drop). Visto che le novità continuano uscire col formato ridotto (e così sarà, tristemente, per Amanchu!), mi piacerebbe avere certezze dalla nuova realtà editoriale creatosi: visto che J-Pop comanda ho fiducia.
Sulla questione D/Visual: accendo un cero e spero. Devo recuperare Slam Dunk, ma senza sicurezze rimango fermo al primo volume.
Light Novels: il tentativo è stato molto coraggioso, spero che nel tempo il fenomeno non perda slancio e che vengano terminate tutte le serie iniziate.
Sottoscrivo! Pensavo fosse una casa editrice che puntava a titoli meno conosciuti per suo interesse, non "al fine di pubblicare manga mainstream per essere concorrenziale con le altre case editrici sul loro stesso campo". Che delusione..
Sono curiosissimo di sapere! Non vedo l'ora che escano le seconde parti.
Basta che si muovano però...sono anni che aspettiamo! Più fatti e meno parole! (Che da loro il problema che di parole sempre poche e sempre le stesse finora xD) Speriamo bene.
Devo dire però che nonostante le cose interessanti e dubbi sciolti riguardo questa famosa fusione, non mi ha entusiasmato come cosa.
Alla fine si son ripetute spesso le stesse cose.
Quindi che dire se non che sono curioso di capire in cosa consiste quel progetto che riguarderà un autore specifico(probabilmente Nagai mi pare di capire e la cosa non mi dispiacerebbe), della sorpresa riguardo "I am a hero" e degli annunci che verranno fatti nella seconda parte!XD
Anche se ci dovessero mettere un po' troppo tempo... aspetteremo! L'importante è che vengano portate tutto a termine, anche se "piano piano"
Si riaccende forse un piccolo barlume di speranza per le uniche due opere della D Visual che stavo seguendo? Parlo di Gunslinger Girl e di Robot.
Incrocio le dita San J.Pop facci il miracolo *__*
Me ne sono reso conto quando un mio amico ha aperto una fumetteria. Spesso viene sottovalutato il lato promozionale e il ruolo che tali negozi hanno sul territorio nazionale in tal senso: c'è chi ha voglia di fare, ma che poi a conti fatti deve fare a pugni con la mancanza di mezzi. Cosa stupidissima da attuare: per quanti titoli vengono fornite alle fumetterie dei materiali promozionali? Anche uno stupido poster esposto nel punto giusto può fare la differenza. I lettori devono essere in qualche modo stimolati a provare anche dei titoli che siano diversi dai soliti Naruto, Fairy Tail, One piece e compagnia bella, e in questo vengono in auto appunto le fumetterie (non certo le edicole che hanno altro a cui pensare).
Altra cosa stupidissima: mettere un bell'elenco delle fumetterie sui siti dei rivenditori? Per caso, ma solo per caso e per la prima volta, ho visto la pubblicità di una fumetteria sulla pagina facebook di un editore, ma sono davvero casi sporadici.
Non mi sembrano cose irrealizzabili e secondo me migliorerebbero di molto il mercato.
cioè basta è da novembre che ci stanno rompendo co sta cosa
mo si so fusi: OK
Mo parliamo di titoli e di altri argomenti
Mo basta a parla di sta fusione
Così non va.
Non sono d'accordo con chi dice che la J-pop è la migliore editrice di manga in Italia: molti, e non dico tutti, di quelli che la ammirano dovrebbero stare molto attenti a non farsi infinocchiare dalle sue belle parole.
"Verba volant sed scripta manent", a loro però, perchè ci mette tempi immondi ad arrivare e non ti spiegano il motivo.
Con me hanno fatto la figura dei poco seri per un anno intero tra mezze risposte e autodiscolpe: se non credete a me chiedete ai miei poveri fumettari.
15- Sai dirci qualcosa di nuovo sulle opere di Go Nagai, o conviene aspettare Mantova Comics?
Prima ti parlavo di una collana ad hoc su un maestro del manga...
Io spero non si azzardino solo a troncare serie come Hakaihu, Detonation island o Kingdom perchè davvero non comprerei mai più un prodotto GP, J-Pop o comunque in qui ci siano dietro le stesse persone di BD.
Per quanto riguarda Hero secondo me sarà una limited o qualcosa del genere
Anzi perché non proporre un'intervista del genere, per ogni editore, ogni anno ??
Sarebbe utile a capire moooolto alla lontana le politiche di gestione e come cambiano nel tempo...
Aspetto delucidazioni sul catalogo D/Visual (praticamente per tutto Slam Dunk) e la seconda parte dell'intervista come pure il continuo di quella a Panini e Star Comics (o altre prime parti perché no )
Hakaiju su Facebook hanno annunciato che i nuovi materiali sono stati acquistati ma devono solo decidersi a quando cavolo pubblicare i nuovi volumi. Kingdom dovrebbe uscire ad aprile il nuovo numero, mentre per Detonation Island purtroppo non so dirti nulla a riguardo.
Per quanto riguarda le 2 case editrici: Jpop la considero da sempre la migliore, sia come edizioni, che come approccio easy ma professionale ai clienti. La GP si è migliorata notevolmente con il tempo, purtroppo non conosciamo le dinamiche degli acquisti delle licenze, può darsi che acquistandone in blocco (ciofeche incluse) risparmino, credo.
Ah, aspetto Hakaiju, ottimo survival horror.
P.S. E aspetto Le side stories di Silent Mobius -_- suvvia, mancano 3 numeri.
P.S.S. E amo Ishinomori quanto Nagai.
Grazie, sapevo del nuovo numero di Kingdom. Spero che non interrompano nulla, Detonation esiste anche in versione francese o inglese quindi poco male ma gli altri non mi risulta..speriamo
comuqnue il problema della GP e della J-POP non credo che sia solo nella qualità dei titoli, ma soprattutto nella distribuzione, che è disorganizzata e gestita malissimo!!
Resta nei paraggi in questi giorni, e ne vedrai a volontà di prime, seconde (e terze) parti di interviste... ne abbiamo un bel po' da smaltire fino a Mantova
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