La carrellata di interviste di AnimeClick.it agli editori italiani continua; questa volta tocca a Paolo Gattone che risponderà ai quesiti riguardanti Goen, tra strategie editoriali, novità e considerazioni sul periodo che sta vivendo l'editoria manga.
2- È forse con un certo scetticismo che i lettori hanno visto scendere in campo Goen nel 2010, considerandolo “l’ennesimo editore” in un panorama che già allora era ritenuto affollato. Tirando le somme a due anni e mezzo da quell’esordio, che bilancio ne trarresti? I lettori italiani hanno infine premiato Goen?
Quando è nata GOEN ci siamo posti degli obiettivi molto concreti, di una crescita graduale che prevedeva una presenza progressiva in fumetteria e un aumento dei nostri partner giapponesi e coreani. La risposta che abbiamo avuto dall'altra parte del mondo è andata al di là delle previsioni: oggi lavoriamo con un'amplissima parte degli editori giapponesi e in poco tempo siamo cresciuti nella considerazione dei nostri partner, tanto da "giocarcela" su molti titoli con gli editori italiani "storici", e pubblichiamo titoli che due anni e mezzo fa neanche speravo di poter comprare. Per quanto riguarda la presenza in fumetteria, oggi possiamo contare su dieci uscite mensili, una presenza concreta come quantità e qualità, visto che pubblichiamo molti grandi autori e siamo andati a esplorare interessanti nicchie di mercato come i classici, i josei e, tra poco, i BL. Certo, quando il nostro gruppo ha avuto l'onore e l'onere di diventare licenziatario esclusivo per l'Italia di DC per un certo periodo abbiamo immaginato anche una crescita più veloce, ma il sovraffollamento delle fumetterie e la crisi economica hanno frenato le nostre ambizioni e ci hanno convinto a ingranare una marcia più consona all'andamento dei mercati. Per quanto riguarda i lettori, devo dire che ho visto scemare lo scetticismo iniziale in poco tempo: forse grazie alle nostre promozioni, forse per i prezzi bassi in linea con una discreta qualità, forse per un certo coraggio nello sperimentare generi meno mainstream e nel recuperare serie di grande valore abbandonate da altri. Riceviamo molti consigli, spesso qualche critica sull'assestamento del nostro calendario, ma moltissimi lettori aspettano con ansia le serie che abbiamo annunciato e quelle che pubblichiamo. Questo ci fa piacere e ci spinge a insistere, nonostante la crisi feroce che attanaglia l'editoria. Se tornassi indietro, mi ributterei nell'avventura di GOEN? Certamente sì, abbiamo fatto buone cose, e creato un'identità specifica nel panorama italiano.
3- La distribuzione, oggi più che mai, gioca un ruolo cruciale nell’editoria; e Goen si è affidata sin dall’inizio ad Alastor, distributore in realtà più votato alle pubblicazioni di nazionalità americana.
Si è rivelata vantaggiosa questa scelta? Il fatto di essere “imparentata” in Italia con i prodotti della DC Comics, ha portato alla line up Goen qualche trattamento speciale?
Invero Alastor ha avuto modo di farsi le ossa con i manga per più di una dozzina d'anni, essendo stato (ed essendo ancora per alcuni di loro) distributore esclusivo di editori come Play Press, Magic Press, Hazard, 001 Edizioni, Ronin, Planeta DeAgostini… Una discreta quantità, a cui si assomma l'esperienza nel gestire la sottodistribuzione degli altri editori e la gestione diretta degli shop Alastor. L'attenzione del distributore è sempre stata notevole, e c'è il desiderio di crescere nel settore, confortati dall'esperienza positiva del passato. Certamente la crescita del gruppo con LION & Co. ha avuto dei risvolti positivi anche su GOEN, anche se devo dire più all'estero che in Italia. Quando trattiamo con i Giapponesi, i nostri interlocutori si rendono conto di aver a che fare con un gruppo ampio, di grande esperienza e di buone risorse, visto che oggi pubblichiamo tra Italia ed estero una cinquantina di uscite mensili di pregio. Alcune fumetterie questo lo percepiscono meno, purtroppo.
4- Con Soul Gadget Radiant avete fatto il salto nella grande distribuzione delle edicole: dal punto di vista organizzativo cosa ha richiesto ciò? Avete intenzione di ampliare la vostra presenza in edicola o preferite mantenervi più attivi sul versante delle fumetterie?
Dal punto di vista redazionale lo sforzo è duplice: da un lato selezionare titoli adatti al mercato da edicola, dall'altro l'attenzione a realizzare un'edizione adatta, con doppie cover e qualche variante dall'edizione deluxe da fumetteria (che gode delle pagine a colori e della sovracoperta). Sulla parte amministrativa e distributiva preferisco non parlare, ma in fin dei conti si tratta solo di una differente pianificazione finanziaria. In futuro amplieremo gradualmente la nostra presenza in edicola, con qualche promozione ad hoc per questo canale. In primavera pubblicheremo in edicola dalle pagine di Shonen Jump, MxZERO, e il richiestissimo Alice Academy. Entrambi saranno presentati a cadenza mensile, al prezzo popolare di 4,5 euro. Anche Ikusa no Ko del grande Tetsuo Hara e Battle Royale Angel's Border approderanno nelle italiche edicole.
5- A Lucca Comics and Games 2012 avete annunciato il tanto agognato reso totale per le fumetterie: puoi darci qualche particolare in merito? Come siete giunti a questa decisione e quale riscontro ti aspetti nell’immediato futuro?
Si tratta di una scelta ponderata a lungo con il distributore visto che le fumetterie, o almeno una parte di esse, la consideravano una prerogativa utile a combattere il calo iperbolico delle vendite, causato dal sovraccarico di uscite e dalla più grande crisi economica del dopoguerra. Da un punto di vista operativo avrebbe comportato uno sforzo riorganizzativo ampio, se effettivamente le fumetterie avessero risposto correttamente all’input. Non neghiamo che per molto tempo siamo stati animati anche da un certo scetticismo sulla effettiva profondità che l’operazione avrebbe raggiunto, e forse il nostro timore era fondato. La sensazione è che sia concreta la volontà di costruire una collaborazione tra fumetteria ed editore attraverso le attività di reso per tentare una maggiore diffusione del prodotto che non tutti vogliono/possono permettersi; all’atto pratico, però, abbiamo riscontrato che la richiesta finale del libraio si concentra solo sui prodotti che, diciamo, si vendono in “automatico” e non su quelli che necessitano di un essere “provati”.
6- Più volte alle varie fiere ti abbiamo sentito affermare che le vendite si son ormai più che dimezzate per tutti, e che il mercato è sempre più intasato... salvo poi vederti puntualmente annunciare un gran numero di nuovi titoli per Goen. Ci spiegheresti il perché di questa apparente contraddizione?
La contraddizione è figlia di vari aspetti concomitanti: le risposte dei Giapponesi alle nostre offerte, la necessità di mantenere una certa visibilità nei confronti dei nostri concorrenti, la violenza della crisi economica che si è abbattuta su tutti noi con una velocità superiore alle attese. Il nostro obiettivo per GOEN era quello di creare un editore solido con una quindicina di uscite mensili, razionalmente distribuite tra edicola e fumetteria, tra mainstream e proposte di nicchia. E devo dire che la risposta dei partner asiatici è stata di assoluto supporto al nostro progetto. Quando abbiamo cominciato a proiettare all'estero l'immagine di editore corretto e solvibile, molte delle risposte a offerte piazzate mesi e anni prima si sono sbloccate all'improvviso -quello che noi annunciamo adesso, spesso è acquistato molti mesi prima, ed è frutto di trattative che si protraggono anche per anni-; ci siamo ritrovati in pochi mesi ad avere un parco titoli che mai ci saremmo sognati all'inizio della nostra avventura, un parco titoli di grande qualità in un mercato che purtroppo stavamo vedendo collassare più velocemente di quello che ci aspettavamo, mentre i nostri concorrenti compravano e annunciavano molto più di noi. Una sorta di tempesta perfetta in cui si è ritrovata l'editoria. E' sotto gli occhi come la crisi economica si sia abbattuta violentemente sulla vita di tutti noi, in modo inaspettato per società ben più grandi della nostra, in campi anche molto diversi dall'editoria. Per questo abbiamo dovuto ripiegare su un piano di pubblicazione più prudente, che ha fatto slittare l'inizio di alcune serie e ha fatto diventare bimestrali alcune collane mensili, rendendo evidente la discrepanza tra quantità di volumi prodotti e annunci. Devo però dire che nelle nostre scelte abbiamo puntato anche su generi e titoli che non andassero troppo a sovrapporsi a quelli dei nostri concorrenti, per creare una differente identità di GOEN, e per sperimentare anche strade nuove. In buona sostanza credo che molti dei nostri titoli non contribuiscano a intasare il mercato, perché si collocano in nicchie di interesse non abusate.
7- Indubbiamente a Lucca Comics and Games 2012 avete stupito gli appassionati annunciando opere da sempre ritenute difficili, se non “impossibili”, da pubblicare in Italia come Gakuen Alice, Due come noi, Karakuri Circus, Ganbare Genki - Forza Sugar, Kubikiri Asa - Samurai Executioner.
C’è chi già vi idolatra per questo, e chi invece considera queste acquisizioni un autentico suicidio editoriale vista la lunghezza e/o la particolarità di tali opere annunciate tutte assieme.
La domanda quindi nasce spontanea: come mai questa strategia così ardita? Come avete intenzione di gestire queste nuove acquisizioni e, soprattutto, in caso di uno scarso riscontro da parte dei lettori (cosa che ovviamente non ci auguriamo) quali contromisure avete preventivato?
È interessante notare come l’annunciare serie lunghe, da sempre prerogativa di grandi editori, generi reazioni in controtendenza in un mercato che tutti dicono in collasso e che ormai sta spostando tutte le attività su miniserie corte per ridurre i rischi editoriali di pubblicazione. Fino a qualche anno fa l'editore che si imbarcava nella pubblicazione di serie lunghe e di prestigio era considerato affidabile e non un "kamikaze votato al suicidio". RW è un gruppo abbastanza grosso, con le spalle ampie, che già vanta una discreta esperienza e con un buon riscontro di pubblico (specialmente per la parte DC, ma anche quella manga regala delle soddisfazioni). Per quanto amiamo il Giappone, non siamo i kamikaze di cui sopra^^. Prima di acquisire ogni singolo titolo ci confrontiamo con il distributore e abbiamo deciso di dare un volto diverso a GOEN, privilegiando la qualità delle opere, a prescindere dal genere. In un mercato sovraffollato da molti titoli spesso tutti uguali, indistinguibili per genere e contenuto, è necessario cercare anche altre strade, perché troppi cloni si mangiano le vendite da soli. Tra l’altro, il voler abbassare sempre di più il rischio editoriale, lasciando solo a qualche grande editore la possibilità di pubblicare delle serie lunghe, ha creato un ulteriore circolo vizioso con la miriade di numeri uno che continuano a uscire senza generare nessuna sorta di fidelizzazione dei lettori verso qualcosa che amano e possano seguire. Abbiamo puntato su autori cult e generi adatti al pubblico più attento e fedele. Per questo non pensiamo che i risultati di vendita che riscontreremo per i nostri titoli non si discosteranno molto da quelli di altri editori. Il problema è piuttosto che stiamo assistendo a un livellamento verso il basso del venduto, ma questo vale per tutti. In ogni caso quando abbiamo comprato determinate serie ci siamo impegnati a portarle a termine anche se si verificassero scarse vendite. A oggi non abbiamo nessuna serie sospesa e molte stanno arrivando alla loro naturale conclusione. Certamente speriamo che alla lunga il passaparola su questi titoli ci possa sostenere, in un mercato che si sta orientando sempre di più su appassionati e fumetterie. In caso contrario sarà una sconfitta non solo per GOEN, ma anche per tanti grandi autori.
8- Ci sono molti titoli da voi annunciati in passato che ancora non abbiamo avuto il piacere di vedere sugli scaffali; citiamo ad esempio Ikusa no Ko - Oda Saburou Nobunaga Den di Tetsuo Hara, Savage Garden o Rune Masquer; annunci ormai risalenti ad un anno fa. A cosa è dovuto un ritardo così ingente?
In generale a due motivi: Ikusa No Ko andrà anche in edicola, per cui stiamo aspettando l'uscita di almeno 4-5 numeri, per non spezzare troppo la lettura. Per Savage Garden e molti altri titoli siamo rimasti vittime del ridimensionamento della scaletta di pubblicazione che abbiamo ridotto a dieci uscite mensili. Ma contiamo di presentarle presto, man mano che alcuni titoli si concluderanno e il numero di proposte mensile riaumenterà gradualmente.
9- Quali sono le difficoltà, per una casa editrice giovane come Goen, nel mantenere un calendario delle uscite il più possibile puntuale ed affidabile?
Innanzitutto ci scusiamo per il calendario un po' ballerino su alcune collane. In realtà il problema più grande che abbiamo ora è il reperimento di alcuni materiali originali e qualche ritardo di troppe nelle approvazioni. Una volta che negli ultimi mesi abbiamo ampliato l'organico e abbiamo deciso di incardinare il calendario su dieci titoli al mese abbiamo adottato una marcia più regolare e la maggior parte delle dilazioni sono dovute a queste ragioni e a qualche intoppo tipografico di troppo (potrei anche parlare dei ritardi dei corrieri, che ogni volta che nevica un pochino entrano in tilt). In ogni caso, se si osserva bene la nostra velocità media continua a essere tra le otto e le dieci uscite al mese senza particolari scossoni, con molte serie anche lunghe concluse, dimostrando che la produttività resta un punto stabile nella nostra organizzazione.
10- Sin dalla sua nascita, Goen ha varato una serie di collane dedicate ad un po’ tutti i target; però non possiamo fare a meno di notare molte forzature nella catalogazione di alcune opere. Ad esempio sulle copertine italiane di Karneval e Are you Alice? troviamo indicata la tipologia seinen, mentre Devils and Realist e Di(e)ce sono indicati come shonen... quando in realtà tutti e quattro questi titoli appartengono a Comic Zero-Sum, una rivista josei.
A che pro, ci chiediamo quindi, tirare in ballo la targettizzazione giapponese se poi la si reinterpreta così liberamente e radicalmente? La cosa non può causare grossi fraintendimenti nel lettore che acquista un’opera aspettandosi una precisa tipologia di manga, per poi ritrovarsi per le mani tutt’altro?
La stessa cosa capita in altri paesi europei. Faccio un esempio: anche Kazé in Francia/Germania ha le sue collane shonen in cui ha incardinato titoli come 07 Ghost che proviene da un magazine josei. Il problema è che il lettore italiano, quando legge Di(e)ce vede una serie di azione, un thriller con spade, combattimenti, disegni dinamici… non percepirebbe mai quel titolo come rivolto a un pubblico femminile adulto (cioè un josei). Di questa cosa abbiamo discusso a lungo con gli editori giapponesi che hanno convenuto che la classificazione che noi adottiamo in Italia, più che strettamente filologica, si debba allineare con la percezione che il nostro pubblico potrebbe avere di un titolo rispetto a quello giapponese. Credo che nessuno dei titoli che hai citato nella domanda si palesi, mentre viene letto, come josei al lettore italiano. In un certo senso, se un lettore considerasse come josei classico, che so, un'opera di Moyoco Anno e acquistasse Di(e)ce con la dicitura josei, andrebbe comunque incontro a un fraintendimento, ritrovandosi un tomo dai toni decisamente diversi da quelli che si aspetta (e comunque credo che anche in Giappone il target di Zero-Sum vada ben oltre a quello del classico josei).
11- I manga josei son sempre stati abbastanza ignorati in Italia. Gli annunci di Piece of Cake, & - and, Jorunada e Body & Soul possiamo però interpretarli come un segnale di apertura da parte vostra verso tale tipologia? Supplement ad esempio come è stato accolto dal pubblico? E il resto del pubblico femminile, con shoujo e yaoi, quanto vi interessa?
La collana Josei con Supplement ha ricevuto un grande apprezzamento di critica e una vera ovazione da parte delle appassionate italiane del genere. Devo dire che le vendite di Supplement non sono male, con una discreta entrata di primo ordine e una buona tenuta. Diciamo che siamo in linea con le nostre aspettative. Il pubblico femminile per noi è importantissimo: per loro recupereremo una serie importantissima come Otomen, proporremo il richiestissimo Alice Academy. Continueremo ad arricchire la collana classica femminile e quella josei. E non dimentichiamoci di un titolone di grande qualità come Pin To Kona, o Hakkenden. Poi ci sono altre cose già acquisite, ma non possiamo ancora parlarne… Per gli yaoi, vedremo. Per ora facciamo partire la BL Collection con ZE…
12- Sin dal suo esordio Goen ha puntato su edizioni dal confezionamento appetibile ed un prezzo competitivo -citiamo ad esempio Yoichi, professione samurai! O Io Sono Doshiro a 4,50€- non lesinando anche su di un massiccio ricorso a promozioni lancio sulle novità, proposte ad 1.95€.
Questa strategia ha dato i suoi frutti? Seguirete la stessa strada in futuro?
Le promozioni hanno funzionato abbastanza bene. Abbiamo reintrodotto questa strategia dopo qualche anno in cui non si era più pensato di applicarla. Ma come si può immaginare, riaperta la strada, molti altri si sono incamminati sullo stesso sentiero e nello stesso periodo abbiamo assistito a una sovrannumero di altre offerte di lancio che hanno un po' intasato il mercato e hanno progressivamente ridotto la portata dell'efficacia del prezzo speciale, arrivando al paradosso di una “non più percezione” effettiva da parte della fumetteria . Per quanto riguarda il prezzo contenuto, riceviamo molti apprezzamenti per la nostra scelta, e non a caso la Yoichi Collection rimane la nostra collana più seguita. Nei limiti del possibile continueremo a mantenere una politica di prezzi contenuti.
13- Qual è la vostra politica in merito alla disponibilità degli arretrati? È vostra intenzione mantenere un catalogo sempre disponibile ristampando ciò che va esaurito, oppure no?
Catalogo sempre disponibile, certamente. A parte le variant cover e le edizioni speciali che non ristamperemo.
14- Come e quanto influiscono sul prezzo di copertina elementi come licenza, traduzione, adattamento e lettering, l’editing, materiali e confezionamento, distribuzione ecc… Ci potresti fare una stima in percentuali?
Non posso risponderti in modo univoco e sintetico. Dipende da titolo a titolo, dal costo dei diritti, dalla tiratura. Il costo di stampa, per esempio, può incidere dal 10% al 50%, come il costo dei diritti è assolutamente legato all'importanza della serie e alla diffusione che si vuole dare al titolo. I costi fissi redazionali poi sono legati alle scelte di adattamento che uno fa (rumori originali o adattati? Adattamento testi sì o no? Quanti supervisori?), e anche alle dimensioni dell'azienda. Una piccola redazione ha costi certamente più contenuti di una molto grande.
15- Siete interessati al digital delivery o resterete fedeli alla carta stampata?
Qualcosa faremo, ma la carta stampata rimarrà la nostra principale area di competenza.
16- E per le light novel, invece? State caldeggiando qualche progetto al riguardo?
Per qualche titolo in passato abbiamo avanzato delle offerte, anche se purtroppo sono stati preferiti altri partner italiani. Non escludiamo però di riprovarci in futuro (o forse lo stiamo già facendo, ma non possiamo certo svelare qui i nostri piani^^).
17- C'è qualche opera di cui siete particolarmente fieri? Qual è attualmente il titolo che ha avuto più successo e quale invece ha tradito le vostre aspettative?
La verità? Fortunatamente vado fiero di molti titoli che stiamo pubblicando: Detroit Metal City, che è divertentissimo, Alice Academy, che è una vera hit, Karakuri Circus, che merita molto e per il quale abbiamo intavolato una trattativa lunghissima. Dororo, perché pubblicare Tezuka è un onore immenso, Freesia, che è un pugno nello stomaco, Love Me Knight, perché è parte della nostra storia. Ikusa no Ko, perché Tetsuo Hara è un mito, Maruhan, perché è dai tempi di Chonchu che non si vede un titolo così. E poi tanti altri, alcuni già annunciati nel catalogo e altri dei quali ancora non posso ancora parlare (in particolare due seinen che trovo FAVOLOSI). I titoli più venduti? Yoichi e Sakura Mail, ma stanno crescendo bene Are You Alice? e Soul Gadget Radiant (specialmente in edicola). Bene grandi classici e grandi autori. I titoli che più mi hanno deluso? Risponderò diplomaticamente: i titoloni che (spesso per un soffio) non siamo riusciti a comprare. Non immagineresti mai quali siano e quanto ci siamo andati vicini, ma non farò nomi^^. Se poi proprio devo dire un titolo per il quale speravamo risultati migliori: Momogumi Plus Senki.
18- Avete di recente portato a termine la pubblicazione di Lady!!, manga di cui però esiste un sequel: Lady Rin!. Per caso è stata considerata la pubblicazione di quest'ultimo visto il finale abbastanza aperto dell’opera originale?
Lady Rin! in Giappone è sospeso. Se riprenderà, lo prenderemo volentieri in considerazione.
19- Ci congediamo con un ultima domanda: quali sono i propositi e le aspettative di Goen per il nuovo anno editoriale?
Nella prima parte dell'anno regolarizzeremo le uscite, imbastendo anche un paio di lanci importantissimi: DMC e Alice Academy su tutti. Abbiamo in cantiere molte belle cose, di grande qualità, ma vogliamo essere onesti e concreti coi nostri lettori: non vogliamo correre troppo perché la situazione economica è drammatica e noi vogliamo mantenere l'impegno di continuare a pubblicare con un buon compromesso qualità-prezzo, senza interrompere le serie. Siamo realisti e non ci aspettiamo rivoluzioni epocali da questo 2013, che cercheremo di affrontare in maniera pragmatica e concreta.
Grazie ancora Paolo, e a presto.
Grazie a voi, redattori e lettori.
1- Ciao Paolo. Questa è la prima volta che abbiamo il piacere di ospitarti su AnimeClick.it; ti andrebbe quindi di presentarti ai nostri utenti?
Sono un appassionato di vecchia data: ho cominciato a leggere manga nel 1991, quando ancora esistevano solo fanzine e Granata Press muoveva i primi passi nella pubblicazione di ZERO e MANGAZINE. Ancora prima, però, ero uno di quelli che impazziva per Goldrake & Co. e credo di aver divorato un po' tutti i cartoni animati che il mio televisore e la pazienza dei miei genitori mi hanno permesso di vedere. Alla fine del 1993, dopo un paio d'anni da lettore onnivoro mi sono rimboccato le maniche e ho deciso di provare a diventare un addetto ai lavori, scrivendo gli ultimi dossier dell'inossidabile MANGAZINE. Da allora ho fatto un po' di tutto: ho fondato fanzine, e ho collaborato con la maggior parte degli editori italiani, a volte come redattore, a volte come consulente, a volte come direttore. GOEN è la creatura a cui tengo di più, nata nel 2010 con molti sforzi e maturata fino a essere inglobata nel gruppo più ampio di RW edizioni che ospita anche i titoli LION COMICS (DC Universe) -a proposito, questo mese, con la RW Belgio & Olanda diventiamo anche internazionali!-. Detto questo, dopo un paio di migliaia di tomi editati, preferisco ancora considerarmi un "lettore innamorato del manga" passato al di là della barricata.2- È forse con un certo scetticismo che i lettori hanno visto scendere in campo Goen nel 2010, considerandolo “l’ennesimo editore” in un panorama che già allora era ritenuto affollato. Tirando le somme a due anni e mezzo da quell’esordio, che bilancio ne trarresti? I lettori italiani hanno infine premiato Goen?
Quando è nata GOEN ci siamo posti degli obiettivi molto concreti, di una crescita graduale che prevedeva una presenza progressiva in fumetteria e un aumento dei nostri partner giapponesi e coreani. La risposta che abbiamo avuto dall'altra parte del mondo è andata al di là delle previsioni: oggi lavoriamo con un'amplissima parte degli editori giapponesi e in poco tempo siamo cresciuti nella considerazione dei nostri partner, tanto da "giocarcela" su molti titoli con gli editori italiani "storici", e pubblichiamo titoli che due anni e mezzo fa neanche speravo di poter comprare. Per quanto riguarda la presenza in fumetteria, oggi possiamo contare su dieci uscite mensili, una presenza concreta come quantità e qualità, visto che pubblichiamo molti grandi autori e siamo andati a esplorare interessanti nicchie di mercato come i classici, i josei e, tra poco, i BL. Certo, quando il nostro gruppo ha avuto l'onore e l'onere di diventare licenziatario esclusivo per l'Italia di DC per un certo periodo abbiamo immaginato anche una crescita più veloce, ma il sovraffollamento delle fumetterie e la crisi economica hanno frenato le nostre ambizioni e ci hanno convinto a ingranare una marcia più consona all'andamento dei mercati. Per quanto riguarda i lettori, devo dire che ho visto scemare lo scetticismo iniziale in poco tempo: forse grazie alle nostre promozioni, forse per i prezzi bassi in linea con una discreta qualità, forse per un certo coraggio nello sperimentare generi meno mainstream e nel recuperare serie di grande valore abbandonate da altri. Riceviamo molti consigli, spesso qualche critica sull'assestamento del nostro calendario, ma moltissimi lettori aspettano con ansia le serie che abbiamo annunciato e quelle che pubblichiamo. Questo ci fa piacere e ci spinge a insistere, nonostante la crisi feroce che attanaglia l'editoria. Se tornassi indietro, mi ributterei nell'avventura di GOEN? Certamente sì, abbiamo fatto buone cose, e creato un'identità specifica nel panorama italiano.
3- La distribuzione, oggi più che mai, gioca un ruolo cruciale nell’editoria; e Goen si è affidata sin dall’inizio ad Alastor, distributore in realtà più votato alle pubblicazioni di nazionalità americana.
Si è rivelata vantaggiosa questa scelta? Il fatto di essere “imparentata” in Italia con i prodotti della DC Comics, ha portato alla line up Goen qualche trattamento speciale?
Invero Alastor ha avuto modo di farsi le ossa con i manga per più di una dozzina d'anni, essendo stato (ed essendo ancora per alcuni di loro) distributore esclusivo di editori come Play Press, Magic Press, Hazard, 001 Edizioni, Ronin, Planeta DeAgostini… Una discreta quantità, a cui si assomma l'esperienza nel gestire la sottodistribuzione degli altri editori e la gestione diretta degli shop Alastor. L'attenzione del distributore è sempre stata notevole, e c'è il desiderio di crescere nel settore, confortati dall'esperienza positiva del passato. Certamente la crescita del gruppo con LION & Co. ha avuto dei risvolti positivi anche su GOEN, anche se devo dire più all'estero che in Italia. Quando trattiamo con i Giapponesi, i nostri interlocutori si rendono conto di aver a che fare con un gruppo ampio, di grande esperienza e di buone risorse, visto che oggi pubblichiamo tra Italia ed estero una cinquantina di uscite mensili di pregio. Alcune fumetterie questo lo percepiscono meno, purtroppo.
4- Con Soul Gadget Radiant avete fatto il salto nella grande distribuzione delle edicole: dal punto di vista organizzativo cosa ha richiesto ciò? Avete intenzione di ampliare la vostra presenza in edicola o preferite mantenervi più attivi sul versante delle fumetterie?
Dal punto di vista redazionale lo sforzo è duplice: da un lato selezionare titoli adatti al mercato da edicola, dall'altro l'attenzione a realizzare un'edizione adatta, con doppie cover e qualche variante dall'edizione deluxe da fumetteria (che gode delle pagine a colori e della sovracoperta). Sulla parte amministrativa e distributiva preferisco non parlare, ma in fin dei conti si tratta solo di una differente pianificazione finanziaria. In futuro amplieremo gradualmente la nostra presenza in edicola, con qualche promozione ad hoc per questo canale. In primavera pubblicheremo in edicola dalle pagine di Shonen Jump, MxZERO, e il richiestissimo Alice Academy. Entrambi saranno presentati a cadenza mensile, al prezzo popolare di 4,5 euro. Anche Ikusa no Ko del grande Tetsuo Hara e Battle Royale Angel's Border approderanno nelle italiche edicole.
5- A Lucca Comics and Games 2012 avete annunciato il tanto agognato reso totale per le fumetterie: puoi darci qualche particolare in merito? Come siete giunti a questa decisione e quale riscontro ti aspetti nell’immediato futuro?
Si tratta di una scelta ponderata a lungo con il distributore visto che le fumetterie, o almeno una parte di esse, la consideravano una prerogativa utile a combattere il calo iperbolico delle vendite, causato dal sovraccarico di uscite e dalla più grande crisi economica del dopoguerra. Da un punto di vista operativo avrebbe comportato uno sforzo riorganizzativo ampio, se effettivamente le fumetterie avessero risposto correttamente all’input. Non neghiamo che per molto tempo siamo stati animati anche da un certo scetticismo sulla effettiva profondità che l’operazione avrebbe raggiunto, e forse il nostro timore era fondato. La sensazione è che sia concreta la volontà di costruire una collaborazione tra fumetteria ed editore attraverso le attività di reso per tentare una maggiore diffusione del prodotto che non tutti vogliono/possono permettersi; all’atto pratico, però, abbiamo riscontrato che la richiesta finale del libraio si concentra solo sui prodotti che, diciamo, si vendono in “automatico” e non su quelli che necessitano di un essere “provati”.
6- Più volte alle varie fiere ti abbiamo sentito affermare che le vendite si son ormai più che dimezzate per tutti, e che il mercato è sempre più intasato... salvo poi vederti puntualmente annunciare un gran numero di nuovi titoli per Goen. Ci spiegheresti il perché di questa apparente contraddizione?
La contraddizione è figlia di vari aspetti concomitanti: le risposte dei Giapponesi alle nostre offerte, la necessità di mantenere una certa visibilità nei confronti dei nostri concorrenti, la violenza della crisi economica che si è abbattuta su tutti noi con una velocità superiore alle attese. Il nostro obiettivo per GOEN era quello di creare un editore solido con una quindicina di uscite mensili, razionalmente distribuite tra edicola e fumetteria, tra mainstream e proposte di nicchia. E devo dire che la risposta dei partner asiatici è stata di assoluto supporto al nostro progetto. Quando abbiamo cominciato a proiettare all'estero l'immagine di editore corretto e solvibile, molte delle risposte a offerte piazzate mesi e anni prima si sono sbloccate all'improvviso -quello che noi annunciamo adesso, spesso è acquistato molti mesi prima, ed è frutto di trattative che si protraggono anche per anni-; ci siamo ritrovati in pochi mesi ad avere un parco titoli che mai ci saremmo sognati all'inizio della nostra avventura, un parco titoli di grande qualità in un mercato che purtroppo stavamo vedendo collassare più velocemente di quello che ci aspettavamo, mentre i nostri concorrenti compravano e annunciavano molto più di noi. Una sorta di tempesta perfetta in cui si è ritrovata l'editoria. E' sotto gli occhi come la crisi economica si sia abbattuta violentemente sulla vita di tutti noi, in modo inaspettato per società ben più grandi della nostra, in campi anche molto diversi dall'editoria. Per questo abbiamo dovuto ripiegare su un piano di pubblicazione più prudente, che ha fatto slittare l'inizio di alcune serie e ha fatto diventare bimestrali alcune collane mensili, rendendo evidente la discrepanza tra quantità di volumi prodotti e annunci. Devo però dire che nelle nostre scelte abbiamo puntato anche su generi e titoli che non andassero troppo a sovrapporsi a quelli dei nostri concorrenti, per creare una differente identità di GOEN, e per sperimentare anche strade nuove. In buona sostanza credo che molti dei nostri titoli non contribuiscano a intasare il mercato, perché si collocano in nicchie di interesse non abusate.
7- Indubbiamente a Lucca Comics and Games 2012 avete stupito gli appassionati annunciando opere da sempre ritenute difficili, se non “impossibili”, da pubblicare in Italia come Gakuen Alice, Due come noi, Karakuri Circus, Ganbare Genki - Forza Sugar, Kubikiri Asa - Samurai Executioner.
C’è chi già vi idolatra per questo, e chi invece considera queste acquisizioni un autentico suicidio editoriale vista la lunghezza e/o la particolarità di tali opere annunciate tutte assieme.
La domanda quindi nasce spontanea: come mai questa strategia così ardita? Come avete intenzione di gestire queste nuove acquisizioni e, soprattutto, in caso di uno scarso riscontro da parte dei lettori (cosa che ovviamente non ci auguriamo) quali contromisure avete preventivato?
È interessante notare come l’annunciare serie lunghe, da sempre prerogativa di grandi editori, generi reazioni in controtendenza in un mercato che tutti dicono in collasso e che ormai sta spostando tutte le attività su miniserie corte per ridurre i rischi editoriali di pubblicazione. Fino a qualche anno fa l'editore che si imbarcava nella pubblicazione di serie lunghe e di prestigio era considerato affidabile e non un "kamikaze votato al suicidio". RW è un gruppo abbastanza grosso, con le spalle ampie, che già vanta una discreta esperienza e con un buon riscontro di pubblico (specialmente per la parte DC, ma anche quella manga regala delle soddisfazioni). Per quanto amiamo il Giappone, non siamo i kamikaze di cui sopra^^. Prima di acquisire ogni singolo titolo ci confrontiamo con il distributore e abbiamo deciso di dare un volto diverso a GOEN, privilegiando la qualità delle opere, a prescindere dal genere. In un mercato sovraffollato da molti titoli spesso tutti uguali, indistinguibili per genere e contenuto, è necessario cercare anche altre strade, perché troppi cloni si mangiano le vendite da soli. Tra l’altro, il voler abbassare sempre di più il rischio editoriale, lasciando solo a qualche grande editore la possibilità di pubblicare delle serie lunghe, ha creato un ulteriore circolo vizioso con la miriade di numeri uno che continuano a uscire senza generare nessuna sorta di fidelizzazione dei lettori verso qualcosa che amano e possano seguire. Abbiamo puntato su autori cult e generi adatti al pubblico più attento e fedele. Per questo non pensiamo che i risultati di vendita che riscontreremo per i nostri titoli non si discosteranno molto da quelli di altri editori. Il problema è piuttosto che stiamo assistendo a un livellamento verso il basso del venduto, ma questo vale per tutti. In ogni caso quando abbiamo comprato determinate serie ci siamo impegnati a portarle a termine anche se si verificassero scarse vendite. A oggi non abbiamo nessuna serie sospesa e molte stanno arrivando alla loro naturale conclusione. Certamente speriamo che alla lunga il passaparola su questi titoli ci possa sostenere, in un mercato che si sta orientando sempre di più su appassionati e fumetterie. In caso contrario sarà una sconfitta non solo per GOEN, ma anche per tanti grandi autori.
8- Ci sono molti titoli da voi annunciati in passato che ancora non abbiamo avuto il piacere di vedere sugli scaffali; citiamo ad esempio Ikusa no Ko - Oda Saburou Nobunaga Den di Tetsuo Hara, Savage Garden o Rune Masquer; annunci ormai risalenti ad un anno fa. A cosa è dovuto un ritardo così ingente?
In generale a due motivi: Ikusa No Ko andrà anche in edicola, per cui stiamo aspettando l'uscita di almeno 4-5 numeri, per non spezzare troppo la lettura. Per Savage Garden e molti altri titoli siamo rimasti vittime del ridimensionamento della scaletta di pubblicazione che abbiamo ridotto a dieci uscite mensili. Ma contiamo di presentarle presto, man mano che alcuni titoli si concluderanno e il numero di proposte mensile riaumenterà gradualmente.
9- Quali sono le difficoltà, per una casa editrice giovane come Goen, nel mantenere un calendario delle uscite il più possibile puntuale ed affidabile?
Innanzitutto ci scusiamo per il calendario un po' ballerino su alcune collane. In realtà il problema più grande che abbiamo ora è il reperimento di alcuni materiali originali e qualche ritardo di troppe nelle approvazioni. Una volta che negli ultimi mesi abbiamo ampliato l'organico e abbiamo deciso di incardinare il calendario su dieci titoli al mese abbiamo adottato una marcia più regolare e la maggior parte delle dilazioni sono dovute a queste ragioni e a qualche intoppo tipografico di troppo (potrei anche parlare dei ritardi dei corrieri, che ogni volta che nevica un pochino entrano in tilt). In ogni caso, se si osserva bene la nostra velocità media continua a essere tra le otto e le dieci uscite al mese senza particolari scossoni, con molte serie anche lunghe concluse, dimostrando che la produttività resta un punto stabile nella nostra organizzazione.
10- Sin dalla sua nascita, Goen ha varato una serie di collane dedicate ad un po’ tutti i target; però non possiamo fare a meno di notare molte forzature nella catalogazione di alcune opere. Ad esempio sulle copertine italiane di Karneval e Are you Alice? troviamo indicata la tipologia seinen, mentre Devils and Realist e Di(e)ce sono indicati come shonen... quando in realtà tutti e quattro questi titoli appartengono a Comic Zero-Sum, una rivista josei.
A che pro, ci chiediamo quindi, tirare in ballo la targettizzazione giapponese se poi la si reinterpreta così liberamente e radicalmente? La cosa non può causare grossi fraintendimenti nel lettore che acquista un’opera aspettandosi una precisa tipologia di manga, per poi ritrovarsi per le mani tutt’altro?
La stessa cosa capita in altri paesi europei. Faccio un esempio: anche Kazé in Francia/Germania ha le sue collane shonen in cui ha incardinato titoli come 07 Ghost che proviene da un magazine josei. Il problema è che il lettore italiano, quando legge Di(e)ce vede una serie di azione, un thriller con spade, combattimenti, disegni dinamici… non percepirebbe mai quel titolo come rivolto a un pubblico femminile adulto (cioè un josei). Di questa cosa abbiamo discusso a lungo con gli editori giapponesi che hanno convenuto che la classificazione che noi adottiamo in Italia, più che strettamente filologica, si debba allineare con la percezione che il nostro pubblico potrebbe avere di un titolo rispetto a quello giapponese. Credo che nessuno dei titoli che hai citato nella domanda si palesi, mentre viene letto, come josei al lettore italiano. In un certo senso, se un lettore considerasse come josei classico, che so, un'opera di Moyoco Anno e acquistasse Di(e)ce con la dicitura josei, andrebbe comunque incontro a un fraintendimento, ritrovandosi un tomo dai toni decisamente diversi da quelli che si aspetta (e comunque credo che anche in Giappone il target di Zero-Sum vada ben oltre a quello del classico josei).
11- I manga josei son sempre stati abbastanza ignorati in Italia. Gli annunci di Piece of Cake, & - and, Jorunada e Body & Soul possiamo però interpretarli come un segnale di apertura da parte vostra verso tale tipologia? Supplement ad esempio come è stato accolto dal pubblico? E il resto del pubblico femminile, con shoujo e yaoi, quanto vi interessa?
La collana Josei con Supplement ha ricevuto un grande apprezzamento di critica e una vera ovazione da parte delle appassionate italiane del genere. Devo dire che le vendite di Supplement non sono male, con una discreta entrata di primo ordine e una buona tenuta. Diciamo che siamo in linea con le nostre aspettative. Il pubblico femminile per noi è importantissimo: per loro recupereremo una serie importantissima come Otomen, proporremo il richiestissimo Alice Academy. Continueremo ad arricchire la collana classica femminile e quella josei. E non dimentichiamoci di un titolone di grande qualità come Pin To Kona, o Hakkenden. Poi ci sono altre cose già acquisite, ma non possiamo ancora parlarne… Per gli yaoi, vedremo. Per ora facciamo partire la BL Collection con ZE…
12- Sin dal suo esordio Goen ha puntato su edizioni dal confezionamento appetibile ed un prezzo competitivo -citiamo ad esempio Yoichi, professione samurai! O Io Sono Doshiro a 4,50€- non lesinando anche su di un massiccio ricorso a promozioni lancio sulle novità, proposte ad 1.95€.
Questa strategia ha dato i suoi frutti? Seguirete la stessa strada in futuro?
Le promozioni hanno funzionato abbastanza bene. Abbiamo reintrodotto questa strategia dopo qualche anno in cui non si era più pensato di applicarla. Ma come si può immaginare, riaperta la strada, molti altri si sono incamminati sullo stesso sentiero e nello stesso periodo abbiamo assistito a una sovrannumero di altre offerte di lancio che hanno un po' intasato il mercato e hanno progressivamente ridotto la portata dell'efficacia del prezzo speciale, arrivando al paradosso di una “non più percezione” effettiva da parte della fumetteria . Per quanto riguarda il prezzo contenuto, riceviamo molti apprezzamenti per la nostra scelta, e non a caso la Yoichi Collection rimane la nostra collana più seguita. Nei limiti del possibile continueremo a mantenere una politica di prezzi contenuti.
13- Qual è la vostra politica in merito alla disponibilità degli arretrati? È vostra intenzione mantenere un catalogo sempre disponibile ristampando ciò che va esaurito, oppure no?
Catalogo sempre disponibile, certamente. A parte le variant cover e le edizioni speciali che non ristamperemo.
14- Come e quanto influiscono sul prezzo di copertina elementi come licenza, traduzione, adattamento e lettering, l’editing, materiali e confezionamento, distribuzione ecc… Ci potresti fare una stima in percentuali?
Non posso risponderti in modo univoco e sintetico. Dipende da titolo a titolo, dal costo dei diritti, dalla tiratura. Il costo di stampa, per esempio, può incidere dal 10% al 50%, come il costo dei diritti è assolutamente legato all'importanza della serie e alla diffusione che si vuole dare al titolo. I costi fissi redazionali poi sono legati alle scelte di adattamento che uno fa (rumori originali o adattati? Adattamento testi sì o no? Quanti supervisori?), e anche alle dimensioni dell'azienda. Una piccola redazione ha costi certamente più contenuti di una molto grande.
15- Siete interessati al digital delivery o resterete fedeli alla carta stampata?
Qualcosa faremo, ma la carta stampata rimarrà la nostra principale area di competenza.
16- E per le light novel, invece? State caldeggiando qualche progetto al riguardo?
Per qualche titolo in passato abbiamo avanzato delle offerte, anche se purtroppo sono stati preferiti altri partner italiani. Non escludiamo però di riprovarci in futuro (o forse lo stiamo già facendo, ma non possiamo certo svelare qui i nostri piani^^).
17- C'è qualche opera di cui siete particolarmente fieri? Qual è attualmente il titolo che ha avuto più successo e quale invece ha tradito le vostre aspettative?
La verità? Fortunatamente vado fiero di molti titoli che stiamo pubblicando: Detroit Metal City, che è divertentissimo, Alice Academy, che è una vera hit, Karakuri Circus, che merita molto e per il quale abbiamo intavolato una trattativa lunghissima. Dororo, perché pubblicare Tezuka è un onore immenso, Freesia, che è un pugno nello stomaco, Love Me Knight, perché è parte della nostra storia. Ikusa no Ko, perché Tetsuo Hara è un mito, Maruhan, perché è dai tempi di Chonchu che non si vede un titolo così. E poi tanti altri, alcuni già annunciati nel catalogo e altri dei quali ancora non posso ancora parlare (in particolare due seinen che trovo FAVOLOSI). I titoli più venduti? Yoichi e Sakura Mail, ma stanno crescendo bene Are You Alice? e Soul Gadget Radiant (specialmente in edicola). Bene grandi classici e grandi autori. I titoli che più mi hanno deluso? Risponderò diplomaticamente: i titoloni che (spesso per un soffio) non siamo riusciti a comprare. Non immagineresti mai quali siano e quanto ci siamo andati vicini, ma non farò nomi^^. Se poi proprio devo dire un titolo per il quale speravamo risultati migliori: Momogumi Plus Senki.
18- Avete di recente portato a termine la pubblicazione di Lady!!, manga di cui però esiste un sequel: Lady Rin!. Per caso è stata considerata la pubblicazione di quest'ultimo visto il finale abbastanza aperto dell’opera originale?
Lady Rin! in Giappone è sospeso. Se riprenderà, lo prenderemo volentieri in considerazione.
19- Ci congediamo con un ultima domanda: quali sono i propositi e le aspettative di Goen per il nuovo anno editoriale?
Nella prima parte dell'anno regolarizzeremo le uscite, imbastendo anche un paio di lanci importantissimi: DMC e Alice Academy su tutti. Abbiamo in cantiere molte belle cose, di grande qualità, ma vogliamo essere onesti e concreti coi nostri lettori: non vogliamo correre troppo perché la situazione economica è drammatica e noi vogliamo mantenere l'impegno di continuare a pubblicare con un buon compromesso qualità-prezzo, senza interrompere le serie. Siamo realisti e non ci aspettiamo rivoluzioni epocali da questo 2013, che cercheremo di affrontare in maniera pragmatica e concreta.
Grazie ancora Paolo, e a presto.
Grazie a voi, redattori e lettori.
Chi se ne frega dei target!
chi legge manga da un po' sa che il target lo fa la rivista. Ed è proprio questo il "problema" che sto cercando di fare capire da tempo, che pochi sanno o non si accorgono (e che Goen sta cercando di dire): la rivista.
Ogni editore utilizza dei parametri diversi per decidere su che rivista pubblicare un determinato titolo. Per farla breve, un manga shonen pubblicato su Jump Square, potrebbe benissimo essere pubblicato su una rivista Seinen come Young King, editori diversi dal target diverso. Spesso le riviste shonen per i più grandicelli, possono essere i seinen per i ventenni (il cambio di rivista di Vinland Saga non ne ha determinato i contenuti)
Detto ciò è vero che la rivista battezza il target, ma a sua volta il target è diverso per ogni editore. Quindi non c'è niente di male nel rinominare il target per vendere, e ripeto: gli "sprovveduti" che credono che You are Alice sia Seinen sono pochi e comunque soddisfatti.
Nonstante questo, pure io condivido le idee di Arashi e Gordy e cioè utilizzare il target della rivista, ma se lo stesso editore approva (ricordo la pignoleria degli editori giapponesi) non vedo che male ci sia, ovviamente senza abusi.
E ricordo che noi sappiamo che Are you alice non è un seinen come inteso fin'ora, molti lo sanno (o prima o poi lo sparanno) ... ma pazienza, ciò non rovina la qualità dell'opera.
Spero di essermi spiegato.
P.S. Ho adorato La memoria della pietra, mi ha rapito. Non è che fate un pensierino su Horobi?
Però leggendo tutta la questione, il punto di vista della Goen mi è sembrato decisamente valido e ben motivato.
Ciò detto, mi è piaciuta davvero tutta l'intervista che ho trovato interessantissima e mi ha incuriosito sul fronte del non-detto-per-motivi-strategici. XD
Per il resto, trovo che la Goen stia facendo davvero un ottimo lavoro: belle edizioni, ottimi prezzi e grande varietà di generi. Spero riescano a trovare una maggiore stabilità per le uscite, ma indipendentemente da questo, mi hanno dato davvero un'idea di affidabilità, quindi continuerò a seguirli.
XD e poi mi avevano conquistata subito perché hanno portato "Lady!!", tutto il resto non conta!!! XDDD
E ora arriva anche "ZE" *_* ma Santi Subito!
Per fortuna sono un tipo che s'informa, sui titoli di cui non so nulla, prima di fare un acquisto . Anche se leggo di tutto e non solo fumetti giapponesi, non m'interessa il genere, ma ci tengo che le cose siano fatte bene, se dovete scrivere il target o il genere fatelo nel modo giusto, sennò non scrivetelo affatto. Vi assicuro che ho provato a far leggere fumetti come Karneval, Are you Alice? o 7 Ghost al mio ragazzo ma, nonostante la bellezza dei disegni, dal contenuto non è stato attratto appunto perchè slashabile da un pubblico femminile o gay. Diciamo la verità, quanti maschietti etero conoscete che leggono questi titoli? magari qualcuno può cascare nel tranello ma leggendo, tranne se si è ciechi, si capisce cosa succede XD
Parlando del logo, io sono una di quelli che si è lamentata. Perchè? non perchè volevo l'integrità dell'originale, ma diciamolo, l'ideogramma che compone il titolo è un' opera d'arte, sembra un disegno, è fatto così bene che è davvero un peccato sostituirlo del tutto con la scritta ZE, in formato gigante. Che si può fare, il mio occhio vuole la sua parte. L'acquisterò, ma volevo dire lo stesso la mia come mi sono lamentata per la scritta di Gate 7, sempre per lo stesso motivo. Sono contenta dei titoli che pubblicate, Are you Alice? non me lo sarei mai aspettato e lo volevo davvero tanto
Per gli "ibridi" Ichijinsha rimango dell'opinione che ci siamo comportati nel modo migliore, anche perché ci siamo posti fin da subito il problema e abbiamo consultato editore giapponese, autori e distributore italiano.
Di(e)ce lo hanno letto molti maschietti, e stando a quello che vediamo alle fiere Are You Alice e Karneval vendono anche a ragazzi (che poi siano etero o meno non saprei). Cmq la collection in cui sono pubblicati (la velvet) è fin dall'inizio stata dedicata ai titoli Ichijinsha leggermente ambigui.
(come tutte le altre fatte alle altre case)
Della GOEN non ho ancora comprato nulla ma di cose che mi interessano ce ne sono soprattutto Beshari Gurashi, Canta Yesterday per Me e Due Come noi ^^
Il problema dell'ultima è che essendo una serie lunga c'è sempre il rischio di trovarsi con una serie interrotta (sebbene mi piaccia molto il fatto che GOEN si proponga di non voler interrompere nulla) o che comunque esca con il contagocce (e quindi non finisca praticamente mai)... c'è da pensarci insomma
@GOEN
Innanzitutto mi sarebbe piaciuta un po' meno veemenza
loool cosa dovrebbero dire gli editori della Panini che a ogni notizia che la riguarda vengono pesantemente e aspramente criticati (spesso hanno ragione e sono io il primo a fare notare le cose che non mi piacciono come prezzi, politiche, ecc) ??
Non confondere il genere (avventura, horror, sentimentale ecc...) con la tipologia/target (shounen, shoujo, seinen, josei ecc..).
Se ha una trama che mi attira lo leggo.
Auguro tanta fortuna a questa nuova casa.
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