Ed ecco la seconda parte dell'intervista ad Alex Bertani, marketing manager di Panini Comics, che continua a rispondere a domande riguardanti le politiche editoriali di Planet Manga, dandoci inoltre un'annuncio (o forse dovremmo definirla una conferma?) che molti attendevano.
Ovviamente, date un'occhiata anche alla prima parte dell'intervista nel caso vi fosse sfuggita: AnimeClick.it intervista Alex Bertani di Planet Manga PARTE 1
18- Avete dichiarato di voler pubblicare Chii's Sweet Home con lettura all'occidentale per “andare incontro a un pubblico diverso da quello che di solito legge manga”. Qual è questo pubblico diverso, e perché per raggiungerlo è necessario che l'edizione venga ribaltata e proposta solo in fumetteria?
Kodansha non ha avuto nulla da ridire sul ribaltamento?
Chi è un fumetto che può potenzialmente arrivare anche ad un pubblico che poco conosce i manga, di grande immediatezza e inoltre la passione per i gatti è molto diffusa. Abbiamo pensato che per un pubblico meno avezzo ai manga il senso di lettura invertito avrebbe potuto essere una barriera. Il licenziante ha, credo, compreso e condiviso le nostre valutazioni.
19- “Ci è stato imposto dall’editore giapponese”. Quante volte questa frase, con tutte le sue possibili varianti, è stata adottata come scusante per degli errori o scelte impopolari compiute da voi?
Mah...non so risponderti, ti posso però dire che negli ultimi anni mi sembra Panini abbia cercato di instaurare una certa “franchezza” nel rapporto coi propri lettori, cercando di non (ab)usare mai di facili “foglie di fico”. Anche personalmente, molti lo possono testimoniare, a chi mi ha chiesto posizioni o spiegazioni non ho mai lesinato la verità ... anche nei casi dove poteva comportare un certo imbarazzo, quando fai tante cose è inevitabile fare errori o che non tutte riescano come volevi. Mettere la testa sotto la sabbia credo serva a poco. Se in qualche caso è stato detto credo corrispondesse al vero, a volte i licenzianti ci chiedono cose non sempre facili da far comprendere ai lettori.
20- In Giappone un manga può vantare un primo passaggio popolare (economicamente) su rivista, mentre in Italia ciò non esiste. In tale ottica che ruolo assumono da noi le edizioni economiche da edicola e le deluxe?
In Italia, storicamente, le riviste-contenitore hanno sempre vita difficile. Un tempo ce n’erano (ricordo Kappa Magazine e le riviste della Granata Press) ma mi sembra che il lettore italiano, nel tempo, abbia doimostrato di preferire di gran lunga l’albo monografico e un po’ tutti gli editori si sono adeguati a questa richiesta. In Italia il passaggio economico è ora rappresentato dagli albi edicola che offrono quasi 200 pagine inedite mono-personaggio a 4-4,50€ un rapporto pagine/prezzo abbastanza economico per il costo della vita odierno . Il secondo passaggio in genere viene fatto con edizioni da libreria più costose. L’anomalia (lo comprendo) si ha per quei prodotti che partono direttamente in ’edizione da libreria. Come dicevo anche prima comunque, è nostra intenzione spostare gradualmente la composizione del nostro portafgolio titoli dando sempre più spazio a pubblicazioni che assicurino un primo passaggio in edizione economica. Ci saranno anche prodotti, va detto, che per contenuti e tematiche credo continueranno ad avere una loro precisa “vocazione” libraria
21- È vera la voce che circola da un po', secondo la quale gli editori giapponesi siano propensi a cedere i loro titoli più importanti solo a patto che l'editore italiano l'acquisti in combo con altri titoli minori o di scarsa qualità?
Può capitare, soprattutto per gli editori emergenti, ma in generale direi proprio che si tratta di un abitudine più “occidentale” che giapponese :-)
22- Sembra che le riedizioni di “classici moderni” della storia dei manga si siano ritagliate uno spazio significativo tra le uscite mensili, e Planet manga sta puntando molto su di esse. Questo avviene perché è un mercato particolarmente florido o si tratta piuttosto di un accorgimento volto a calamitare l’attenzione dei lettori più attempati?
Esiste una fascia di pubblico che è cresciuta con fumetti diventati ormai per loro dei classici e che gradisce queste Edizioni Deluxe, da rileggere tutte d’un fiato, possibilmente in collane brevi e compattate. Direi che sono prodotti molto specifici per questa fascia di pubblico. Peraltro si tratta in genere di operazioni molto gradite anche ai licenzianti giapponesi che vedono le loro opere ben valorizzate da queste edizioni.
23- Con la diffusione di internet e delle scanlation amatoriali, si è venuto a creare un fandom costantemente informato ed aggiornato sulle novità, ed è diventata prassi comune che siano proprio gli stessi lettori ad invocare la pubblicazione di determinate opere.
Le segnalazioni dei lettori quanto sono importanti? Possono influenzare l'acquisto di un titolo?
Si, tanto. Sono una preziosa fonte di indicazioni. Possiamo solo ringraziarli, in Giappone escono continuamente tantissime nuove collane e ci è molto utile sapere che su determinate serie c’è già il gradimento di alcuni lettori particolarmente informati, i loro suggerimenti sono spesso stati a volte determinanti nell’acquisizione di licenze.
24- Come sta andando l’esperimento Panini Digits? I lettori italiani rispondono in maniera significativamente positiva al digitale?
No, non tanto. Come anche in altri paesi la preferenza va ancora per il 99,9% al prodotto cartaceo. Leggere un fumetto continua ad essere anche e soprattutto un’esperianza tattile e sensoriale (odore dell’inchiostro, della carta, superficie delle copertine, ecc …)
25- Planet Manga ha pubblicato in passato diverse light novels tratte dai suoi titoli di maggiore successo, e di recente son state comunicate interessanti novità in merito. Punterete molto in questo 2013 su questo settore? Siete per caso interessati all'acquisizione anche di altre novel “originali”, magari di titoli di cui pubblicate già la trasposizione fumettistica, come Spice and Wolf?
Abbiamo deciso di esplorare questo settore e abbiamo già acquistato numerose licenze (alcune annunciate altre no). Aspettiamo di vedere i primi risultati per capire se e come continuare a muoverci ed acquistare nuovi titoli.
26- Dopo otto anni di attesa, avete annunciato la ripresa (e conclusione) del manga Gundam 0079 di Kondo. Perché ci è voluto tanto tempo? C'è speranza per qualcuno degli altri manga che avete lasciato incompiuti nel corso degli anni, nonostante siano terminati in patria? Di seguito un elenco:
• B.Reaction
• Bastard!! black Rainbow (romanzo)
• Digimon Adventure V-Tamer
• D-LIVE!!
• Drakuun
• Eat-man
• Gen di Hiroshima
• Geobreeders
• Gun driver
• Hagane
• Kahn - Sul filo del terrore / Un mondo nuovo
• L'uomo ragno manga
• Moonlight Mile
• Mythos – Cavaliere in affitto
• Pocket Monsters PiPiPi Adventures
• Pokémon Adventures
• Shi Hwa Mong
• Shoma – Cronache della guerra leggendaria
• Slayer
• Steam Detectives
• Tenchi Muyo - Chi ha bisogno di Tenchi?
• Yugo
Per un paio di quelli che citi ci stiamo pensando. Anche se a volte a distanza di tempo non è sempre semplice (i contratti in genere sono scaduti) Per molti degli altri credo proprio di no, erano prodotti che già ai tempi registrono risultati veramente scarsi. Faccio per contro notare che NESSUNA delle serie che hai elencato è di recente pubblicazione. Da anni ormai facciamo i “salti mortali” per cercare di dare ai lettori la garanzia di portare sempre a compimento tutte le serie iniziate, anche in quei casi dove abbiamo, con sacrifici economici, semplicemente dovuto gestire delle perdite.
27- A distanza di anni dal celeberrimo caso di Slam Dunk Deluxe, ci sono ancora lettori che evitano di acquistare vostre serie lunghe o in corso perché temono lo spauracchio dell’interruzione.
Un evento simile potrebbe ripresentarsi in futuro? Come vi ponete ufficialmente in merito alle interruzioni e per voi quanto poco deve vendere un manga perché lo si possa considerare a rischio?
Mi sento di tranquillizzarli (vedi risposta precedente) ora l’ipotesi di interrompere una serie è un opzione molto molto remota. Il caso di Slam Dunk è uno di quelli in cui dobbiamo fare autocritica. Le vendite erano oggettivamente molto basse, ma forse promuovendo maggiormente la serie o diluendone meglio le uscite saremmo usciti a portarle a compimento. A volte facendo tante cose qualcuna ti scappa, ad un certo punto abbiamo cercato di riprendere le pubblicazioni ma nel frattempo purtroppo il licenziante aveva già trovato un altro partner. Non tutte le ciambelle riescono col buco e in quell’occasione potevamo uscirne meglio.
28- Il vostro profilo Facebook è spesso costellato dalle consuete polemiche dei lettori, con tanto di relative disattivazioni di massa di commenti o interi thread al seguito. In alcuni casi sembra far invidia al vostro vecchio forum, chiuso anni fa perché divenuto un ingestibile crogiolo di invettive e lamentele. Anche la posta ufficiale si è arresa -dopo un iniziale periodo gestito da un temerario Marco Cecini- a mutarsi in una semplice vetrina d’aggiornamento su date e slittamenti delle prossime pubblicazioni.
La domanda è: Perché Planet Manga ha un rapporto così travagliato con i lettori? O forse si dovrebbe dire il contrario?
Beh... ha detto tutto tu! :-) Mi piace pensare che spesso tanto accanimento nei nostri confronti siano un po’ un'altra faccia di chi in fondo apprezza i nostri prodotti e a volte si sente frustrato perché li vorrebbe sempre impeccabili e e perfetti e invece magari si trova un albo stampato non alla perfezione, con qualche errore di traduzione o con qualche altro problema. Purtroppo (o per fortuna decidete voi) siamo un editore di medie/grandi dimensioni, editiamo 50/60 albi giapponesi ogni mese (oltre 10.000 pagine lavorate) per farlo abbiamo rapporti con centinaia tra letteristi, traduttori, correttori di bozze; ci affidiamo a decine di fornitori tra cui fotolito, stampatori, cartiere, confezionatori e via dicendo. Le probabilità che nella catena delle operazioni possa uscire qualche problema non è un’alea ma, ahimè, a volte una certezza. Se ipotizzassimo di avere un’incidenza di errore anche solo del 1% vorrebbe dire che ogni mese 100 pagine di fumetti uscirebbero con problemi di vario tipo. In realtà per fortuna siamo su percentuali molto più basse, ma questo non vuol dire che abbiamo la capacità di poter controllare e rendere impeccabile tutto quello che editiamo. Sarebbe inumano. Non vuole essere un facile alibi ma la fotografia di un procedimento di lavoro che per dimensioni sconfina ormai più nell’industriale che nell’artigianale e questo con tutti i limiti e problemi che possono derivarne.
29- Ok, lo sappiamo che a volte noi lettori ci facciamo prendere la mano con le critiche, anche sfociando in esibizioni di veemenza tutt'altro che costruttive; ma se ad esempio si ha la pazienza di leggere i commenti al nostro sondaggio di fine anno per il miglior editore manga, si nota facilmente come a Planet Manga vengano imputate sempre le stesse ricorrenti lacune (prezzi, edizioni, errori ecc).
Quanto peso date quindi alle opinioni dei lettori nelle vostre decisioni editoriali?
Esistono delle vie percorribili per risolvere concretamente queste problematiche?
Confesso di essermi letto praticamente tutti gli interventi del vostro sondaggio. Intanto grazie; per noi editori queste occasioni sono una fonte di informazioni ed indicazioni spesso preziosa.
Alle cose che dici ho in parte risposto nelle domande precedenti (riduzione delle edizioni più costose, intervendi sul prodotto, errori ecc …) ma come dicevo nella risposta precedente, in tutta franchezza, proprio per le dimensioni della nostra attività editoriale è velleitario pensare di riuscire a controllare o azzerare tutti i problemi sugli svariati milioni di copie che mandiamo mensilmente in stampa. Ciò non toglie, anche se per alcuni la cosa non sarà credibile, che continuiamo a monitorare, studiare e mettere in pista continuamente correttivi e contromisure ai problemi che ci segnalano. Saremmo degli irresponsabili se trascurassimo questa basilare funzione di controllo.
30- Una delle carenze più discusse di Planet Manga è sempre stata una disponibilità degli arretrati alquanto lacunosa, con titoli che si esauriscono a pochi mesi dalla loro uscita.
Oggi però ristampate molto più e più sistematicamente rispetto a qualche anno fa. Cosa vi ha dato questo scossone? Semplice volontà di andare incontro alle esigenze dei lettori, oppure il fatto che le ristampe portano introiti che oggi non possono essere più trascurati?
Cosa vi impedisce di avere un catalogo perennemente disponibile come quello degli altri editori?
Per anni in PAN, come distributore ufficiale, ho un po’ patito delle carenze e delle lentezze nel riassortimento delle referenze esaurite tramite le ristampe, oggi invece l’atteggiamento è un po’ cambiato, cerchiamo di dare risposte più veloci alle richieste dei lettori, sono convinto che vada a beneficio della serie nel suo complesso, logico che i lettori siano un po’ scoraggiati dall’iniziare a collezionare una serie con numeri esauriti. Abbiamo credo fatto molta strada, però il nostro catalogo è talmente sterminato che mantenere sempre tutto disponibile ed in quantità elevate è fisicamente impossibile, servirebbe una vera e propria città-magazzino un costo imponente che nessun editore delle nostre dimensioni potrebbe permettersi. Chiediamo però sempre ai lettori di segnalarci le cose esaurite che vorrebbero rivedere disponibili (nel 2012 abbiamo proceduto ad una media di 10-15 ristampe mese!).
Infine, giusto per chiarezza: le ristampe NON sono un business, buona parte di quelle che editiamo sono in perdita secca, ma come detto prima si valutano gli effetti benefici sulla collana nel suo complesso
31- Come mai alcune ristampe hanno un prezzo di copertina più alto rispetto alle prime edizioni? Non credete che fenomeni come questo alimentino la percezione di ambiguità che il lettore nutre nei vostri confronti?
Vedi sopra. Quando ristampiamo un titolo, in genere la richiesta è di pochie centinaia di copie, il costo di stampa è in genere più che DOPPIO rispetto alla prima stampa (l’incidenza degli avviamenti che sono un importante fisso uccide il conto economico). L’aumento di prezzo, rispetto all’edizione da edicola, compensa, in parte, questi extra costi. Sono di fatto delle edizioni per sola libreria che, come tutti sanno, hanno un prezzo maggiore. Cerchiamo in genere di non abusare di questo meccanismo limitando gli aumenti a qualche decina di centesimi.
La buona news è che stiamo facendo lo sforzo, almeno nell’immediato, di provare ad assorbire questo extraprezzo nel recente aumento dei prezzi (delle novità). Non so fino a quando riusciremo a farlo ma ci proviamo.
32- Fino a qualche tempo fa uno dei vostri maggiori punti di forza era la regolarità delle uscite, aspetto che ultimamente sembra essere abbastanza trascurato, con ritardi e volumi rimandati a data da destinarsi.
Cos'è successo? Una pubblicazione discontinua quanto incide, nel bene e nel male, sulle vendite di un manga?
Lo so che sembro un “disco rotto”, ma quando fai uscire circa 150/170 uscite al mese (ci metto anche le uscite non manga) mandarne in ritardo una decina al mese è abbastanza fisiologico (la casistica dei problemi che possono intervenirem dalla stampa, alle approvazioni è praticamente infinita .. .). I risultati che otteniamo in termini di rispetto di calendari è secondo me ottimo.
Va anche detto che a volte siamo anche noi che inseriamo gli albi in calendario con date un po’ “ottimistiche”. Credo che a volte dovremmo essere fin dall’inizio più prudenti (o smaliziati fate voi)
Dal punto di vista della risposta del pubblico devo dire che non abbiamo mai notato cali di vendite concreti per ritardi di breve medio raggio (qualche mese). Chiaro che se la pubblicazione si dilaziona negli anni, come accade quando la pubblicazione in Giappone va a rilento, si ha un evidente effetto negativo sulle le vendite, i lettori un po’ si disaffezionano.
33- Planet Manga sforna una gran quantità di novità ogni mese, che si traduce in una gran varietà di edizioni che differiscono tra loro per carta, materiali, confezionamento, prezzo, extra ecc.
Non sarebbe più conveniente semplificarvi la vita individuando tre o quattro "edizioni-tipo" ben collaudate da adottare quando necessario? Ci son case editrici che utilizzano la stessa unica edizione per quasi ogni loro titolo da anni. Perché voi no?
E’ uno sforzo che in parte abbiamo fatto. Se confronti il nostro parco testate odierno con quello di qualche anno fa noterai una maggiore standardizzazione. Per contro alcune uscite si rifanno a formati giapponesi originali (tankobon, kanzenban, deluxe ecc …) e debbono per forza uscire dai formati standard. Però si... la direzione è quella che suggerisci tu.
34- È curioso constatare come proprio voi, che siete tanto criticati dai lettori per le edizioni, abbiate sfornato questa nuova veste editoriale “full optional”, le Deluxe, che pare stia riscuotendo un certo consenso (pur con alcune riserve per vicende particolari).
Avete in progetto di rieditare altro in questo formato, ad esempio 20th Century Boys (e 21st Century Boys), che Amazon.it dà come “in prenotazione” da alcuni mesi? ---> CLICK
Si, anche per 20th century boys è prevista a breve una riedizione Deluxe. L’edizione al momento è allo studio di concerto col licenziante
Continuate a seguirci perché non finisce qui: è in arrivo la terza ed ultima (?) parete di questa lunga intervista ad Alex Bertani in esclusiva per i lettori di AnimeClick.it.
Ovviamente, date un'occhiata anche alla prima parte dell'intervista nel caso vi fosse sfuggita: AnimeClick.it intervista Alex Bertani di Planet Manga PARTE 1
18- Avete dichiarato di voler pubblicare Chii's Sweet Home con lettura all'occidentale per “andare incontro a un pubblico diverso da quello che di solito legge manga”. Qual è questo pubblico diverso, e perché per raggiungerlo è necessario che l'edizione venga ribaltata e proposta solo in fumetteria?
Kodansha non ha avuto nulla da ridire sul ribaltamento?
Chi è un fumetto che può potenzialmente arrivare anche ad un pubblico che poco conosce i manga, di grande immediatezza e inoltre la passione per i gatti è molto diffusa. Abbiamo pensato che per un pubblico meno avezzo ai manga il senso di lettura invertito avrebbe potuto essere una barriera. Il licenziante ha, credo, compreso e condiviso le nostre valutazioni.
19- “Ci è stato imposto dall’editore giapponese”. Quante volte questa frase, con tutte le sue possibili varianti, è stata adottata come scusante per degli errori o scelte impopolari compiute da voi?
Mah...non so risponderti, ti posso però dire che negli ultimi anni mi sembra Panini abbia cercato di instaurare una certa “franchezza” nel rapporto coi propri lettori, cercando di non (ab)usare mai di facili “foglie di fico”. Anche personalmente, molti lo possono testimoniare, a chi mi ha chiesto posizioni o spiegazioni non ho mai lesinato la verità ... anche nei casi dove poteva comportare un certo imbarazzo, quando fai tante cose è inevitabile fare errori o che non tutte riescano come volevi. Mettere la testa sotto la sabbia credo serva a poco. Se in qualche caso è stato detto credo corrispondesse al vero, a volte i licenzianti ci chiedono cose non sempre facili da far comprendere ai lettori.
20- In Giappone un manga può vantare un primo passaggio popolare (economicamente) su rivista, mentre in Italia ciò non esiste. In tale ottica che ruolo assumono da noi le edizioni economiche da edicola e le deluxe?
In Italia, storicamente, le riviste-contenitore hanno sempre vita difficile. Un tempo ce n’erano (ricordo Kappa Magazine e le riviste della Granata Press) ma mi sembra che il lettore italiano, nel tempo, abbia doimostrato di preferire di gran lunga l’albo monografico e un po’ tutti gli editori si sono adeguati a questa richiesta. In Italia il passaggio economico è ora rappresentato dagli albi edicola che offrono quasi 200 pagine inedite mono-personaggio a 4-4,50€ un rapporto pagine/prezzo abbastanza economico per il costo della vita odierno . Il secondo passaggio in genere viene fatto con edizioni da libreria più costose. L’anomalia (lo comprendo) si ha per quei prodotti che partono direttamente in ’edizione da libreria. Come dicevo anche prima comunque, è nostra intenzione spostare gradualmente la composizione del nostro portafgolio titoli dando sempre più spazio a pubblicazioni che assicurino un primo passaggio in edizione economica. Ci saranno anche prodotti, va detto, che per contenuti e tematiche credo continueranno ad avere una loro precisa “vocazione” libraria
21- È vera la voce che circola da un po', secondo la quale gli editori giapponesi siano propensi a cedere i loro titoli più importanti solo a patto che l'editore italiano l'acquisti in combo con altri titoli minori o di scarsa qualità?
Può capitare, soprattutto per gli editori emergenti, ma in generale direi proprio che si tratta di un abitudine più “occidentale” che giapponese :-)
22- Sembra che le riedizioni di “classici moderni” della storia dei manga si siano ritagliate uno spazio significativo tra le uscite mensili, e Planet manga sta puntando molto su di esse. Questo avviene perché è un mercato particolarmente florido o si tratta piuttosto di un accorgimento volto a calamitare l’attenzione dei lettori più attempati?
Esiste una fascia di pubblico che è cresciuta con fumetti diventati ormai per loro dei classici e che gradisce queste Edizioni Deluxe, da rileggere tutte d’un fiato, possibilmente in collane brevi e compattate. Direi che sono prodotti molto specifici per questa fascia di pubblico. Peraltro si tratta in genere di operazioni molto gradite anche ai licenzianti giapponesi che vedono le loro opere ben valorizzate da queste edizioni.
23- Con la diffusione di internet e delle scanlation amatoriali, si è venuto a creare un fandom costantemente informato ed aggiornato sulle novità, ed è diventata prassi comune che siano proprio gli stessi lettori ad invocare la pubblicazione di determinate opere.
Le segnalazioni dei lettori quanto sono importanti? Possono influenzare l'acquisto di un titolo?
Si, tanto. Sono una preziosa fonte di indicazioni. Possiamo solo ringraziarli, in Giappone escono continuamente tantissime nuove collane e ci è molto utile sapere che su determinate serie c’è già il gradimento di alcuni lettori particolarmente informati, i loro suggerimenti sono spesso stati a volte determinanti nell’acquisizione di licenze.
24- Come sta andando l’esperimento Panini Digits? I lettori italiani rispondono in maniera significativamente positiva al digitale?
No, non tanto. Come anche in altri paesi la preferenza va ancora per il 99,9% al prodotto cartaceo. Leggere un fumetto continua ad essere anche e soprattutto un’esperianza tattile e sensoriale (odore dell’inchiostro, della carta, superficie delle copertine, ecc …)
25- Planet Manga ha pubblicato in passato diverse light novels tratte dai suoi titoli di maggiore successo, e di recente son state comunicate interessanti novità in merito. Punterete molto in questo 2013 su questo settore? Siete per caso interessati all'acquisizione anche di altre novel “originali”, magari di titoli di cui pubblicate già la trasposizione fumettistica, come Spice and Wolf?
Abbiamo deciso di esplorare questo settore e abbiamo già acquistato numerose licenze (alcune annunciate altre no). Aspettiamo di vedere i primi risultati per capire se e come continuare a muoverci ed acquistare nuovi titoli.
26- Dopo otto anni di attesa, avete annunciato la ripresa (e conclusione) del manga Gundam 0079 di Kondo. Perché ci è voluto tanto tempo? C'è speranza per qualcuno degli altri manga che avete lasciato incompiuti nel corso degli anni, nonostante siano terminati in patria? Di seguito un elenco:
• B.Reaction
• Bastard!! black Rainbow (romanzo)
• Digimon Adventure V-Tamer
• D-LIVE!!
• Drakuun
• Eat-man
• Gen di Hiroshima
• Geobreeders
• Gun driver
• Hagane
• Kahn - Sul filo del terrore / Un mondo nuovo
• L'uomo ragno manga
• Moonlight Mile
• Mythos – Cavaliere in affitto
• Pocket Monsters PiPiPi Adventures
• Pokémon Adventures
• Shi Hwa Mong
• Shoma – Cronache della guerra leggendaria
• Slayer
• Steam Detectives
• Tenchi Muyo - Chi ha bisogno di Tenchi?
• Yugo
Per un paio di quelli che citi ci stiamo pensando. Anche se a volte a distanza di tempo non è sempre semplice (i contratti in genere sono scaduti) Per molti degli altri credo proprio di no, erano prodotti che già ai tempi registrono risultati veramente scarsi. Faccio per contro notare che NESSUNA delle serie che hai elencato è di recente pubblicazione. Da anni ormai facciamo i “salti mortali” per cercare di dare ai lettori la garanzia di portare sempre a compimento tutte le serie iniziate, anche in quei casi dove abbiamo, con sacrifici economici, semplicemente dovuto gestire delle perdite.
27- A distanza di anni dal celeberrimo caso di Slam Dunk Deluxe, ci sono ancora lettori che evitano di acquistare vostre serie lunghe o in corso perché temono lo spauracchio dell’interruzione.
Un evento simile potrebbe ripresentarsi in futuro? Come vi ponete ufficialmente in merito alle interruzioni e per voi quanto poco deve vendere un manga perché lo si possa considerare a rischio?
Mi sento di tranquillizzarli (vedi risposta precedente) ora l’ipotesi di interrompere una serie è un opzione molto molto remota. Il caso di Slam Dunk è uno di quelli in cui dobbiamo fare autocritica. Le vendite erano oggettivamente molto basse, ma forse promuovendo maggiormente la serie o diluendone meglio le uscite saremmo usciti a portarle a compimento. A volte facendo tante cose qualcuna ti scappa, ad un certo punto abbiamo cercato di riprendere le pubblicazioni ma nel frattempo purtroppo il licenziante aveva già trovato un altro partner. Non tutte le ciambelle riescono col buco e in quell’occasione potevamo uscirne meglio.
28- Il vostro profilo Facebook è spesso costellato dalle consuete polemiche dei lettori, con tanto di relative disattivazioni di massa di commenti o interi thread al seguito. In alcuni casi sembra far invidia al vostro vecchio forum, chiuso anni fa perché divenuto un ingestibile crogiolo di invettive e lamentele. Anche la posta ufficiale si è arresa -dopo un iniziale periodo gestito da un temerario Marco Cecini- a mutarsi in una semplice vetrina d’aggiornamento su date e slittamenti delle prossime pubblicazioni.
La domanda è: Perché Planet Manga ha un rapporto così travagliato con i lettori? O forse si dovrebbe dire il contrario?
Beh... ha detto tutto tu! :-) Mi piace pensare che spesso tanto accanimento nei nostri confronti siano un po’ un'altra faccia di chi in fondo apprezza i nostri prodotti e a volte si sente frustrato perché li vorrebbe sempre impeccabili e e perfetti e invece magari si trova un albo stampato non alla perfezione, con qualche errore di traduzione o con qualche altro problema. Purtroppo (o per fortuna decidete voi) siamo un editore di medie/grandi dimensioni, editiamo 50/60 albi giapponesi ogni mese (oltre 10.000 pagine lavorate) per farlo abbiamo rapporti con centinaia tra letteristi, traduttori, correttori di bozze; ci affidiamo a decine di fornitori tra cui fotolito, stampatori, cartiere, confezionatori e via dicendo. Le probabilità che nella catena delle operazioni possa uscire qualche problema non è un’alea ma, ahimè, a volte una certezza. Se ipotizzassimo di avere un’incidenza di errore anche solo del 1% vorrebbe dire che ogni mese 100 pagine di fumetti uscirebbero con problemi di vario tipo. In realtà per fortuna siamo su percentuali molto più basse, ma questo non vuol dire che abbiamo la capacità di poter controllare e rendere impeccabile tutto quello che editiamo. Sarebbe inumano. Non vuole essere un facile alibi ma la fotografia di un procedimento di lavoro che per dimensioni sconfina ormai più nell’industriale che nell’artigianale e questo con tutti i limiti e problemi che possono derivarne.
29- Ok, lo sappiamo che a volte noi lettori ci facciamo prendere la mano con le critiche, anche sfociando in esibizioni di veemenza tutt'altro che costruttive; ma se ad esempio si ha la pazienza di leggere i commenti al nostro sondaggio di fine anno per il miglior editore manga, si nota facilmente come a Planet Manga vengano imputate sempre le stesse ricorrenti lacune (prezzi, edizioni, errori ecc).
Quanto peso date quindi alle opinioni dei lettori nelle vostre decisioni editoriali?
Esistono delle vie percorribili per risolvere concretamente queste problematiche?
Confesso di essermi letto praticamente tutti gli interventi del vostro sondaggio. Intanto grazie; per noi editori queste occasioni sono una fonte di informazioni ed indicazioni spesso preziosa.
Alle cose che dici ho in parte risposto nelle domande precedenti (riduzione delle edizioni più costose, intervendi sul prodotto, errori ecc …) ma come dicevo nella risposta precedente, in tutta franchezza, proprio per le dimensioni della nostra attività editoriale è velleitario pensare di riuscire a controllare o azzerare tutti i problemi sugli svariati milioni di copie che mandiamo mensilmente in stampa. Ciò non toglie, anche se per alcuni la cosa non sarà credibile, che continuiamo a monitorare, studiare e mettere in pista continuamente correttivi e contromisure ai problemi che ci segnalano. Saremmo degli irresponsabili se trascurassimo questa basilare funzione di controllo.
30- Una delle carenze più discusse di Planet Manga è sempre stata una disponibilità degli arretrati alquanto lacunosa, con titoli che si esauriscono a pochi mesi dalla loro uscita.
Oggi però ristampate molto più e più sistematicamente rispetto a qualche anno fa. Cosa vi ha dato questo scossone? Semplice volontà di andare incontro alle esigenze dei lettori, oppure il fatto che le ristampe portano introiti che oggi non possono essere più trascurati?
Cosa vi impedisce di avere un catalogo perennemente disponibile come quello degli altri editori?
Per anni in PAN, come distributore ufficiale, ho un po’ patito delle carenze e delle lentezze nel riassortimento delle referenze esaurite tramite le ristampe, oggi invece l’atteggiamento è un po’ cambiato, cerchiamo di dare risposte più veloci alle richieste dei lettori, sono convinto che vada a beneficio della serie nel suo complesso, logico che i lettori siano un po’ scoraggiati dall’iniziare a collezionare una serie con numeri esauriti. Abbiamo credo fatto molta strada, però il nostro catalogo è talmente sterminato che mantenere sempre tutto disponibile ed in quantità elevate è fisicamente impossibile, servirebbe una vera e propria città-magazzino un costo imponente che nessun editore delle nostre dimensioni potrebbe permettersi. Chiediamo però sempre ai lettori di segnalarci le cose esaurite che vorrebbero rivedere disponibili (nel 2012 abbiamo proceduto ad una media di 10-15 ristampe mese!).
Infine, giusto per chiarezza: le ristampe NON sono un business, buona parte di quelle che editiamo sono in perdita secca, ma come detto prima si valutano gli effetti benefici sulla collana nel suo complesso
31- Come mai alcune ristampe hanno un prezzo di copertina più alto rispetto alle prime edizioni? Non credete che fenomeni come questo alimentino la percezione di ambiguità che il lettore nutre nei vostri confronti?
Vedi sopra. Quando ristampiamo un titolo, in genere la richiesta è di pochie centinaia di copie, il costo di stampa è in genere più che DOPPIO rispetto alla prima stampa (l’incidenza degli avviamenti che sono un importante fisso uccide il conto economico). L’aumento di prezzo, rispetto all’edizione da edicola, compensa, in parte, questi extra costi. Sono di fatto delle edizioni per sola libreria che, come tutti sanno, hanno un prezzo maggiore. Cerchiamo in genere di non abusare di questo meccanismo limitando gli aumenti a qualche decina di centesimi.
La buona news è che stiamo facendo lo sforzo, almeno nell’immediato, di provare ad assorbire questo extraprezzo nel recente aumento dei prezzi (delle novità). Non so fino a quando riusciremo a farlo ma ci proviamo.
32- Fino a qualche tempo fa uno dei vostri maggiori punti di forza era la regolarità delle uscite, aspetto che ultimamente sembra essere abbastanza trascurato, con ritardi e volumi rimandati a data da destinarsi.
Cos'è successo? Una pubblicazione discontinua quanto incide, nel bene e nel male, sulle vendite di un manga?
Lo so che sembro un “disco rotto”, ma quando fai uscire circa 150/170 uscite al mese (ci metto anche le uscite non manga) mandarne in ritardo una decina al mese è abbastanza fisiologico (la casistica dei problemi che possono intervenirem dalla stampa, alle approvazioni è praticamente infinita .. .). I risultati che otteniamo in termini di rispetto di calendari è secondo me ottimo.
Va anche detto che a volte siamo anche noi che inseriamo gli albi in calendario con date un po’ “ottimistiche”. Credo che a volte dovremmo essere fin dall’inizio più prudenti (o smaliziati fate voi)
Dal punto di vista della risposta del pubblico devo dire che non abbiamo mai notato cali di vendite concreti per ritardi di breve medio raggio (qualche mese). Chiaro che se la pubblicazione si dilaziona negli anni, come accade quando la pubblicazione in Giappone va a rilento, si ha un evidente effetto negativo sulle le vendite, i lettori un po’ si disaffezionano.
33- Planet Manga sforna una gran quantità di novità ogni mese, che si traduce in una gran varietà di edizioni che differiscono tra loro per carta, materiali, confezionamento, prezzo, extra ecc.
Non sarebbe più conveniente semplificarvi la vita individuando tre o quattro "edizioni-tipo" ben collaudate da adottare quando necessario? Ci son case editrici che utilizzano la stessa unica edizione per quasi ogni loro titolo da anni. Perché voi no?
E’ uno sforzo che in parte abbiamo fatto. Se confronti il nostro parco testate odierno con quello di qualche anno fa noterai una maggiore standardizzazione. Per contro alcune uscite si rifanno a formati giapponesi originali (tankobon, kanzenban, deluxe ecc …) e debbono per forza uscire dai formati standard. Però si... la direzione è quella che suggerisci tu.
34- È curioso constatare come proprio voi, che siete tanto criticati dai lettori per le edizioni, abbiate sfornato questa nuova veste editoriale “full optional”, le Deluxe, che pare stia riscuotendo un certo consenso (pur con alcune riserve per vicende particolari).
Avete in progetto di rieditare altro in questo formato, ad esempio 20th Century Boys (e 21st Century Boys), che Amazon.it dà come “in prenotazione” da alcuni mesi? ---> CLICK
Si, anche per 20th century boys è prevista a breve una riedizione Deluxe. L’edizione al momento è allo studio di concerto col licenziante
つづく...
Continuate a seguirci perché non finisce qui: è in arrivo la terza ed ultima (?) parete di questa lunga intervista ad Alex Bertani in esclusiva per i lettori di AnimeClick.it.
Secondo appunto :
"Purtroppo (o per fortuna decidete voi) siamo un editore di medie/grandi dimensioni, editiamo 50/60 albi giapponesi ogni mese (oltre 10.000 pagine lavorate) per farlo abbiamo rapporti con centinaia tra letteristi, traduttori, correttori di bozze; ci affidiamo a decine di fornitori tra cui fotolito, stampatori, cartiere, confezionatori e via dicendo. Le probabilità che nella catena delle operazioni possa uscire qualche problema non è un'alea ma, ahimè, a volte una certezza. Se ipotizzassimo di avere un'incidenza di errore anche solo del 1% vorrebbe dire che ogni mese 100 pagine di fumetti uscirebbero con problemi di vario tipo. In realtà per fortuna siamo su percentuali molto più basse,"
Qui mi viene da ridere: se un albo intero è incollato alla ..... allora le pagine sono già magicamente diventate 200 (100% dell' albo da buttare) specialmente adesso che avete pensato di "inciottirli" per bene rendendone l' apertura a volte distruttiva se non si fa attenzione.
Sapete che esiste il controllo qualità, vero? E che dire degli albi fallati con pagine mancanti/ripetute (mi ricordo del caso di Angel Heart) in cui ve ne siete fregati delle richieste dei lettori (avete chiuso il forum per le lamentele....): pensate che un "pazienza, è capitato" sia una scusa sufficiente? Se i vostri fornitori/stampatori non sono al' altezza, perché a rimetterci , stranamente, non siete voi ma noi lettori/acquirenti/clienti?
Terzo appunto: titoli interrotti.
Per citarne uno, il caso di "Hagane" è a dir poco vergognoso (per non dire quasi una truffa per avere ingannato i lettori).
Adesso, prima di iniziare una vostra pubblicazione (se proprio non ne posso fare a meno) mi informo sull' andamento dell' opera, aspetto che ne escano alcuni numeri e se il riscontro del pubblico buono (con la certezza quindi del prosieguo) parto.
Quarto appunto: le ristampe.
"...le ristampe NON sono un business,..."
"L'aumento di prezzo, rispetto all'edizione da edicola, compensa, in parte, questi extra costi. Sono di fatto delle edizioni per sola libreria che, come tutti sanno, hanno un prezzo maggiore. Cerchiamo in genere di non abusare di questo meccanismo limitando gli aumenti a qualche decina di centesimi."
Aumentare il prezzo a parità di albo da 3,50 € a 5,50 € (vedi Hunter x Hunter per citarne uno) vi sembra un lieve aumento di prezzo di poche decine di centesimi? Quando è che, per voi, i "pochi" diventano "tanti" e per noi "troppi"? E non sarebbe un business?
Ultimo appunto: le varie edizioni/formato.
Era da anni che aspettavo "Yawara" e già il prezzo mi aveva un po' sconcertato, ma quando sono andato in fumetteria e ho visto che il formato era moooolto ridotto ci sono rimasto e ho deciso a malincuore di non iniziarla proprio: se e quando ce ne sarà l' occasione la cercherò completa a un prezzo inferiore o niente.
Il mercato italiano ormai è diventato sovrassaturo e questa politica dei prezzi di certo non aiuta considerando che le vostre edizioni sono tra le più costose (fatta eccezione per editori con edizioni "prestigiose" e molto di nicchia e tolto il mercato dei comics) e non certo di alta qualità (miglioramenti ci saranno anche stati, ma partendo dallo scarso di prima la strada da fare è ancora lunga: altri editori avranno anche edizioni non proprio .... ma almeno costano e valgono quello che le paghi).
Tutt'ora tendo a non acquistare MAI dei loro prodotti nuovi (recupero tutti i volumi PlaMa solo ed esclusivamente usati...), e mi dispiace perché hanno per le mani diverse licenze davvero di prima classe.
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