Come ben sapete, abbiamo di recente potuto pubblicare una lunga intervista (parte1, parte2, parte3) ad Alex Bertani, marketing manager di Panini Comics, che non ha ovviamente mancato di leggere attentamente tutte le osservazioni fatte dagli utenti di AnimeClick.it tra i commenti. Abbiamo quindi deciso di tornare su alcuni quesiti rimasti così in sospeso, e che pare interessassero particolarmente ai lettori. Quindi eccovi un appuntamento "extra" dell'intervista ad Alex Bertani; buona lettura.
1- La questione delle bunko (volumi in formato A6, e cioè 10.50 cm x 15 cm) pare abbia ormai spaccato il fandom a metà. Ad esempio proprio di recente, in concomitanza con l’uscita di Yawara! che ha questo formato, abbiamo potuto leggere commenti agli antipodi: alcuni lettori si lamentano della leggibilità, nonché del prezzo (a prescindere dal numero di pagine) ritenendolo troppo alto rispetto alle dimensioni del volume; altri lo ritengono invece un buon compromesso qualità/prezzo (viste le 330 pagine a 7 euro), che permette anche di risparmiare molto spazio.
Avete forse, almeno voi, tratto le vostre conclusioni? Quale sarà il vostro orientamento futuro in merito a questo tipo di edizione?
In realtà non c’è mai stato un vero e proprio “orientamento”. Ai tempi di Hime Chan i giapponesi ci proposero quell’edizione (… potrei sbagliarmi ma mi sembra fosse l’unica ai tempi licenziabile) decidemmo di provare e ricordo ricevemmo critiche abbastanza positive. Da allora lo abbiamo fatto due sole altre volte e sempre su proposte dei licenzianti. Il 99% della nostra produzione continuerà ad essere editato nel formato classico, può darsi ci saranno altre edizioni così in futuro, ma sempre su proposta dei giapponesi e su titoli che sono stati pubblicati da loro in quel formato, in genere si tratta sempre di classici. Le serie in bunkoban non diventeranno certo la normalità.
Al momento non ricordo di averne altre in programma a breve.
2- Una delle cose che abbiamo constatato in questo giro di interviste, è che c’è una grossa fetta di lettori che, pur tenendo a collezionare volumi di discreta qualità e che resistano all’usura, non sembra in realtà granché interessata alle edizioni lussuose.
Molti infatti si dicono disposti a rinunciare ad esempio ad un extra come la sovraccoperta pur di risparmiare qualcosa.
Lanciamo quindi una provocazione: sarebbe fattibile pubblicare sistematicamente in doppia edizione (una pregiata ed una economica) almeno i titoli di più ampio richiamo?
Ribadisco una mia preferenza (sia come addetto che come lettore) verso edizioni più economiche e a più larga diffusione, anche se a volte il mercato (e anche siti come il vostro!) sembrano chiedere a gran voce altro (qualità, pregio, edizioni di valore, ecc ..) Come ho detto anche nell’intervista già apparsa, nel prosieguo del 2013 si vedrà un progressivo aumento delle edizioni Planet Manga da edicola quindi SENZA sovra coperta (in modo molto graduale perché tanti contratti erano già siglati da tempo) a scapito dei prodotti da libreria. In genere la doppia edizione è fattibile solo se c’è l’aspettativa di un grosso interesse di pubblico attorno alla collana altrimenti diventa anti-economica. Comunque, per rispondere alla tua domanda, direi che sui titoli di grande richiamo verrà sicuramente replicata (vedi per esempio anche il prossimo Ken inedito) pianificarla sistematicamente su tutto è invece poco realista.
3- Riguardo Ken il guerriero, molti si chiedono com'è possibile che Panini possa pubblicarlo quando nel contempo lo si trova anche nel catalogo di un’altra casa editrice.
Non conosco bene la situazione, credo che l’editore che attualmente ha a catalogo la serie di Ken a 9,90 €, non sia il licenziatario originale (la cui licenza è in effetti esaurita) ma un semplice detentore di uno stock acquistato e quindi “royalty free”. Sono comunque rapporti tra il licenziante il vecchio licenziatario, che non riguardano Panini se non di riflesso, Penso comunque che si tratti di due edizioni (la nostra a 4,20€ euro in edicola e quella a cui ti riferisci tu a 9,90 € per librerie) indirizzate a pubblici abbastanza diversi.
4- Ristampe a prezzo maggiorato: nonostante la tua spiegazione, alcuni lettori proprio non riescono a giustificarle. L’osservazione più ricorrente è che se licenze, localizzazione, approvazioni… insomma se è già tutto pronto e le pagine son già lavorate, non basta semplicemente tirare nuovamente fuori dal cassetto i files già pronti e riavviare le rotative? Dove sta il sovrapprezzo rispetto alla prima tiratura?
Quando si ristampa un titolo si ha un risparmio in costi editoriali (il materiale è già tradotto, impaginato, ecc …) per contro il costo di stampa unitario si impenna perché l’incidenza dei costi fissi (soprattutto per gli avviamenti macchina che, credetemi, vanno rifatti assolutamente ex-novo) è molto pesante se spalmato su tirature di 1.000-2.000 copie (in genere per le ristampe parliamo di queste quantità) e non più sulle varie decine di migliaia di copie come in prima battuta.
Chiedetelo a qualunque stampatore.
In sintesi: mentre il risparmio che si ha sui costi editoriali diventa poco influente riferito al singolo costo unitario (perché anche lui nella tiratura iniziale era distribuito su grosse tirature) il costo fisso di stampa (poco influente nella prima tiratura) finisce col diventare pesantissimo nella singola economia della ristampa (a volte fino ad 1 euro a copia). Considerate il solito 50% e oltre che se ne va in distribuzione, le royalty, l’IVA, la carta, la quota parte dei costi fissi, ecc .. capite che i margini di manovra sulle ristampe sono veramente molto risicati.
Non sono un tecnico, spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Come spiegavo l’altra volta le ristampe non sono un business diretto ma aiutano a generarlo.
In ogni modo, per il momento i prezzi delle ristampe NON hanno subito nessun aumento di prezzo, di fatto sono ormai quasi allineati coi prezzi del nuovo.
Cerchiamo di resistere così.
5- In soldoni, hai spiegato come molte delle lacune che vi vengono attribuite (ritardi, errori, tirature che vanno esaurite presto) sono imputabili alla gran mole di uscite mensili da gestire. Di conseguenza molti lettori han meramente proposto, come soluzione del problema, la diminuzione del numero delle vostre uscite. Osservazione ovviamente provocatoria, ma cosa ne pensi? È forse fattibile?
So che sembra la solita risposta “diplomatica” o un modo per sottrarsi alla domanda, ma i lettori nel 2012 hanno fortemente premiato questo ampliamento del parco testate facendoci registrare dei risultati da record, continuiamo a ricevere un sacco di mail che ci chiedono questo o quel titolo e con queste premesse non è semplice proporre alla propria azienda di fare un passo indietro. Anche se di questi tempi nella società civile va di moda l’idea della “decrescita felice” in campo aziendale credetemi è’ un concetto più ostico :-). Quello che però posso dire è che sul mercato ora c’è veramente molta offerta, per il 2013 abbiamo valutato di stabilizzarci un poco e non aumentare ulteriormente il piano uscite, a tale scopo abbiamo spostato al 2014 alcuni lanci originariamente previsti quest’anno.
In relazione alle lacune che citi, preferisco provare a lavorare internamente per cercare di migliorare procedure e risultati a prescindere dall’ampiezza del piano uscite.
6- Nella lista di serie interrotte di Planet Manga negli anni, hai fatto notare come non vi siano titoli di recente pubblicazione; forse l’unica vera eccezione è Hagane, di cui a inizio 2012 avete ufficialmente comunicato l’interruzione della pubblicazione (ad un passo dalla fine) per la sospensione dei diritti al di fuori del Giappone. I più maliziosi han però azzardato l’ipotesi che abbiate fatto apposta ad attendere così tanto, proprio in vista di tale eventualità. Infatti il manga è stato pubblicato a singhiozzo, con pause durate svariati anni. Come sono andati i fatti?
Nulla da nascondere, Hagane era un manga che andava male, la pubblicazione è proseguita per tanto tempo a singhiozzo, una evidente strategia per diluire un poco le perdite che generava. Nel 2009 (vado a memoria) decidemmo di accelerare e terminare la pubblicazione della serie, di cui ormai erano rimasti solo due volumi inediti, la nostra intenzione è facilmente comprovabile se non vado errato uscì persino su Anteprima il teaser con la futura data di uscita. Invece dal Giappone la cosa ci venne improvvisamente bloccata, con una precisa richiesta di interromperne le uscite; la cosa ci stupì molto ma non ci fu nessun modo per convincere l’autore a farci terminare la collana, mi sembra la serie venne bloccata anche in altri mercati (ma questo dovrei verificarlo). Quella volta, giuro, non fummo noi ad interrompere la serie.
7- La risposta sull’adattamento di Planetes sembra non sia piaciuta a nessuno. Qualcuno ha addiruttura auspicato una ristampa corretta (magari seguendo l’adattamento dell’anime italiano) del volume interessato. Alla luce di ciò, e visto che davvero non abbiamo letto un solo commento a favore dell’adattamento di Gianluca Bevere, possiamo almeno sperare che prenderete atto dei gusti dei lettori, e che in futuro ci si comporti di conseguenza, evitando in casi simili di reinterpretare in maniera così significativa l’originale?
Grazie di darmi l’occasione di parlare della discussione (e sono in vena di eufemismi) su Planetes.
Premetto che la diatriba sulle traduzioni, tra chi predilige il “religioso” rispetto letterale dell’originale anche quando in passaggi complessi o giochi di parole intraducibili signifchi rischiare di ottenere un testo non sempre scorrevole e chi invece privilegia la fluidità della narrazione e la comprensione del testo/della situazione (nel rispetto, è chiaro, del significato originale) è vecchia come il mondo.
Ricordo anche ad inizo anni ’90 sui fumetti USA forti polemiche in merito.
Si tradisce maggiormente un testo originale trasponendolo letteralmente alla perfezione anche se in una lingua diversa il suo significato o la sua percezione possono essere non perfettamente coincidenti o avendo come priorità la ricostruzione di atmosfere, significati, ed effetti voluti dall’ autore (anche grazie a qualche libertà in più rispetto al testo originale)?
Mi astengo dal rispondere, sarebbe solo un’opinione in più, peraltro poco significativa perché “di scuderia”.
CI tengo però a precisare che Planet Manga, dopo un inizio (inutile negarlo) con qualche incertezza e qualche passo falso e da anni fortemente impegnata nel garantire la massima qualità delle proprie traduzioni dal giapponese. Lavora per noi una nutrita schiera di traduttori, traduttrici ed esperti, selezionata in tanti anni, di cui gran parte, vive e lavora stabilemente in Giappone, che è il modo migliore per assorbire lingua, cultura, tradizioni e realtà di un paese, una scelta fortemente voluta, per riuscire a garantire ai nostri lettori trasposizioni di qualità che non sfigurerebbero nemmeno in ambito letterario. Ora che si voglia dipingere Planet Manga come una novella Mediaset che censura e stravolge il significato delle opere che edita (a quale scopo poi??) per superficialità e trascuratezza è un’idea priva di riscontro reale.
Nessuno mi darà credito, ma sono certo alla lunga questa realtà verrà fuori, al di la di qualche svista o episodio in cui magari può non essere così.
Detto questo abbiamo preso atto di questa (energica) levata di scudi e condivideremo coi nostri traduttori le opinioni espresse da questa parte dei nostri lettori.
8- In questa lunga tornata di domande, ci siam scordati di porre una di quelle domande che si fan spesso tra lettori e appassionati. Quindi rimediamo ora: qual è il manga che di recente più ti sta appassionando o di cui più vai orgoglioso?
Trovo che Ooku sia un piccolo gioiello, non ha ottenuto i risultati che meriterebbe perché il prezzo impegnativo gli ha un po’ tagliato le gambe. Poi Pun Pun e le altre cose di Asano, un autore geniale, a volte un po’ disturbante e visionario, ma poetico e ricco di spunti e riflessioni filosofiche. Sarebbe bello riuscire a proporre questi manga in edizioni più economiche alla portata di tutti. Speriamo... un giorno.
9- Ultimissima domanda per congedarci: so che si stenta a crederlo, ma c’è stato qualche nostro lettore che ci ha fatto notare come noi della redazione di AnimeClick.it siam stati troppo cattivi con le domande poste a te Alex in questa lunga intervista/interrogatorio. Se è così, come possiamo farci perdonare?
:-) No … non c’è nulla da farsi perdonare. E non è una risposta ruffiana, Planet Manga (e ogni editore in genere) deve il proprio successo e la propria sopravvivenza ai lettori (e ai negozianti e distributori) credo ci sia, da parte di chi fa un mestiere come il mio un preciso dovere, di trasparenza e disponibilità al confronto. Sottrarsi a questo elementare esigenza dei lettori sarebbe ingiusto.
Potermi occupare, per lavoro, di fumetti è un privilegio, un grande privilegio che ho avuto dalla vita, ma che comporta anche obblighi. Se oggi non trattassi i lettori esattamente come avrei voluto essere trattato quando era solo uno sconosciuto (e ingordo) lettore di fumetti, faticherei la mattina a guardarmi allo specchio.
Di nuovo grazie Alex. A presto!
1- La questione delle bunko (volumi in formato A6, e cioè 10.50 cm x 15 cm) pare abbia ormai spaccato il fandom a metà. Ad esempio proprio di recente, in concomitanza con l’uscita di Yawara! che ha questo formato, abbiamo potuto leggere commenti agli antipodi: alcuni lettori si lamentano della leggibilità, nonché del prezzo (a prescindere dal numero di pagine) ritenendolo troppo alto rispetto alle dimensioni del volume; altri lo ritengono invece un buon compromesso qualità/prezzo (viste le 330 pagine a 7 euro), che permette anche di risparmiare molto spazio.
Avete forse, almeno voi, tratto le vostre conclusioni? Quale sarà il vostro orientamento futuro in merito a questo tipo di edizione?
In realtà non c’è mai stato un vero e proprio “orientamento”. Ai tempi di Hime Chan i giapponesi ci proposero quell’edizione (… potrei sbagliarmi ma mi sembra fosse l’unica ai tempi licenziabile) decidemmo di provare e ricordo ricevemmo critiche abbastanza positive. Da allora lo abbiamo fatto due sole altre volte e sempre su proposte dei licenzianti. Il 99% della nostra produzione continuerà ad essere editato nel formato classico, può darsi ci saranno altre edizioni così in futuro, ma sempre su proposta dei giapponesi e su titoli che sono stati pubblicati da loro in quel formato, in genere si tratta sempre di classici. Le serie in bunkoban non diventeranno certo la normalità.
Al momento non ricordo di averne altre in programma a breve.
2- Una delle cose che abbiamo constatato in questo giro di interviste, è che c’è una grossa fetta di lettori che, pur tenendo a collezionare volumi di discreta qualità e che resistano all’usura, non sembra in realtà granché interessata alle edizioni lussuose.
Molti infatti si dicono disposti a rinunciare ad esempio ad un extra come la sovraccoperta pur di risparmiare qualcosa.
Lanciamo quindi una provocazione: sarebbe fattibile pubblicare sistematicamente in doppia edizione (una pregiata ed una economica) almeno i titoli di più ampio richiamo?
Ribadisco una mia preferenza (sia come addetto che come lettore) verso edizioni più economiche e a più larga diffusione, anche se a volte il mercato (e anche siti come il vostro!) sembrano chiedere a gran voce altro (qualità, pregio, edizioni di valore, ecc ..) Come ho detto anche nell’intervista già apparsa, nel prosieguo del 2013 si vedrà un progressivo aumento delle edizioni Planet Manga da edicola quindi SENZA sovra coperta (in modo molto graduale perché tanti contratti erano già siglati da tempo) a scapito dei prodotti da libreria. In genere la doppia edizione è fattibile solo se c’è l’aspettativa di un grosso interesse di pubblico attorno alla collana altrimenti diventa anti-economica. Comunque, per rispondere alla tua domanda, direi che sui titoli di grande richiamo verrà sicuramente replicata (vedi per esempio anche il prossimo Ken inedito) pianificarla sistematicamente su tutto è invece poco realista.
3- Riguardo Ken il guerriero, molti si chiedono com'è possibile che Panini possa pubblicarlo quando nel contempo lo si trova anche nel catalogo di un’altra casa editrice.
Non conosco bene la situazione, credo che l’editore che attualmente ha a catalogo la serie di Ken a 9,90 €, non sia il licenziatario originale (la cui licenza è in effetti esaurita) ma un semplice detentore di uno stock acquistato e quindi “royalty free”. Sono comunque rapporti tra il licenziante il vecchio licenziatario, che non riguardano Panini se non di riflesso, Penso comunque che si tratti di due edizioni (la nostra a 4,20€ euro in edicola e quella a cui ti riferisci tu a 9,90 € per librerie) indirizzate a pubblici abbastanza diversi.
4- Ristampe a prezzo maggiorato: nonostante la tua spiegazione, alcuni lettori proprio non riescono a giustificarle. L’osservazione più ricorrente è che se licenze, localizzazione, approvazioni… insomma se è già tutto pronto e le pagine son già lavorate, non basta semplicemente tirare nuovamente fuori dal cassetto i files già pronti e riavviare le rotative? Dove sta il sovrapprezzo rispetto alla prima tiratura?
Quando si ristampa un titolo si ha un risparmio in costi editoriali (il materiale è già tradotto, impaginato, ecc …) per contro il costo di stampa unitario si impenna perché l’incidenza dei costi fissi (soprattutto per gli avviamenti macchina che, credetemi, vanno rifatti assolutamente ex-novo) è molto pesante se spalmato su tirature di 1.000-2.000 copie (in genere per le ristampe parliamo di queste quantità) e non più sulle varie decine di migliaia di copie come in prima battuta.
Chiedetelo a qualunque stampatore.
In sintesi: mentre il risparmio che si ha sui costi editoriali diventa poco influente riferito al singolo costo unitario (perché anche lui nella tiratura iniziale era distribuito su grosse tirature) il costo fisso di stampa (poco influente nella prima tiratura) finisce col diventare pesantissimo nella singola economia della ristampa (a volte fino ad 1 euro a copia). Considerate il solito 50% e oltre che se ne va in distribuzione, le royalty, l’IVA, la carta, la quota parte dei costi fissi, ecc .. capite che i margini di manovra sulle ristampe sono veramente molto risicati.
Non sono un tecnico, spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Come spiegavo l’altra volta le ristampe non sono un business diretto ma aiutano a generarlo.
In ogni modo, per il momento i prezzi delle ristampe NON hanno subito nessun aumento di prezzo, di fatto sono ormai quasi allineati coi prezzi del nuovo.
Cerchiamo di resistere così.
5- In soldoni, hai spiegato come molte delle lacune che vi vengono attribuite (ritardi, errori, tirature che vanno esaurite presto) sono imputabili alla gran mole di uscite mensili da gestire. Di conseguenza molti lettori han meramente proposto, come soluzione del problema, la diminuzione del numero delle vostre uscite. Osservazione ovviamente provocatoria, ma cosa ne pensi? È forse fattibile?
So che sembra la solita risposta “diplomatica” o un modo per sottrarsi alla domanda, ma i lettori nel 2012 hanno fortemente premiato questo ampliamento del parco testate facendoci registrare dei risultati da record, continuiamo a ricevere un sacco di mail che ci chiedono questo o quel titolo e con queste premesse non è semplice proporre alla propria azienda di fare un passo indietro. Anche se di questi tempi nella società civile va di moda l’idea della “decrescita felice” in campo aziendale credetemi è’ un concetto più ostico :-). Quello che però posso dire è che sul mercato ora c’è veramente molta offerta, per il 2013 abbiamo valutato di stabilizzarci un poco e non aumentare ulteriormente il piano uscite, a tale scopo abbiamo spostato al 2014 alcuni lanci originariamente previsti quest’anno.
In relazione alle lacune che citi, preferisco provare a lavorare internamente per cercare di migliorare procedure e risultati a prescindere dall’ampiezza del piano uscite.
6- Nella lista di serie interrotte di Planet Manga negli anni, hai fatto notare come non vi siano titoli di recente pubblicazione; forse l’unica vera eccezione è Hagane, di cui a inizio 2012 avete ufficialmente comunicato l’interruzione della pubblicazione (ad un passo dalla fine) per la sospensione dei diritti al di fuori del Giappone. I più maliziosi han però azzardato l’ipotesi che abbiate fatto apposta ad attendere così tanto, proprio in vista di tale eventualità. Infatti il manga è stato pubblicato a singhiozzo, con pause durate svariati anni. Come sono andati i fatti?
Nulla da nascondere, Hagane era un manga che andava male, la pubblicazione è proseguita per tanto tempo a singhiozzo, una evidente strategia per diluire un poco le perdite che generava. Nel 2009 (vado a memoria) decidemmo di accelerare e terminare la pubblicazione della serie, di cui ormai erano rimasti solo due volumi inediti, la nostra intenzione è facilmente comprovabile se non vado errato uscì persino su Anteprima il teaser con la futura data di uscita. Invece dal Giappone la cosa ci venne improvvisamente bloccata, con una precisa richiesta di interromperne le uscite; la cosa ci stupì molto ma non ci fu nessun modo per convincere l’autore a farci terminare la collana, mi sembra la serie venne bloccata anche in altri mercati (ma questo dovrei verificarlo). Quella volta, giuro, non fummo noi ad interrompere la serie.
7- La risposta sull’adattamento di Planetes sembra non sia piaciuta a nessuno. Qualcuno ha addiruttura auspicato una ristampa corretta (magari seguendo l’adattamento dell’anime italiano) del volume interessato. Alla luce di ciò, e visto che davvero non abbiamo letto un solo commento a favore dell’adattamento di Gianluca Bevere, possiamo almeno sperare che prenderete atto dei gusti dei lettori, e che in futuro ci si comporti di conseguenza, evitando in casi simili di reinterpretare in maniera così significativa l’originale?
Grazie di darmi l’occasione di parlare della discussione (e sono in vena di eufemismi) su Planetes.
Premetto che la diatriba sulle traduzioni, tra chi predilige il “religioso” rispetto letterale dell’originale anche quando in passaggi complessi o giochi di parole intraducibili signifchi rischiare di ottenere un testo non sempre scorrevole e chi invece privilegia la fluidità della narrazione e la comprensione del testo/della situazione (nel rispetto, è chiaro, del significato originale) è vecchia come il mondo.
Ricordo anche ad inizo anni ’90 sui fumetti USA forti polemiche in merito.
Si tradisce maggiormente un testo originale trasponendolo letteralmente alla perfezione anche se in una lingua diversa il suo significato o la sua percezione possono essere non perfettamente coincidenti o avendo come priorità la ricostruzione di atmosfere, significati, ed effetti voluti dall’ autore (anche grazie a qualche libertà in più rispetto al testo originale)?
Mi astengo dal rispondere, sarebbe solo un’opinione in più, peraltro poco significativa perché “di scuderia”.
CI tengo però a precisare che Planet Manga, dopo un inizio (inutile negarlo) con qualche incertezza e qualche passo falso e da anni fortemente impegnata nel garantire la massima qualità delle proprie traduzioni dal giapponese. Lavora per noi una nutrita schiera di traduttori, traduttrici ed esperti, selezionata in tanti anni, di cui gran parte, vive e lavora stabilemente in Giappone, che è il modo migliore per assorbire lingua, cultura, tradizioni e realtà di un paese, una scelta fortemente voluta, per riuscire a garantire ai nostri lettori trasposizioni di qualità che non sfigurerebbero nemmeno in ambito letterario. Ora che si voglia dipingere Planet Manga come una novella Mediaset che censura e stravolge il significato delle opere che edita (a quale scopo poi??) per superficialità e trascuratezza è un’idea priva di riscontro reale.
Nessuno mi darà credito, ma sono certo alla lunga questa realtà verrà fuori, al di la di qualche svista o episodio in cui magari può non essere così.
Detto questo abbiamo preso atto di questa (energica) levata di scudi e condivideremo coi nostri traduttori le opinioni espresse da questa parte dei nostri lettori.
8- In questa lunga tornata di domande, ci siam scordati di porre una di quelle domande che si fan spesso tra lettori e appassionati. Quindi rimediamo ora: qual è il manga che di recente più ti sta appassionando o di cui più vai orgoglioso?
Trovo che Ooku sia un piccolo gioiello, non ha ottenuto i risultati che meriterebbe perché il prezzo impegnativo gli ha un po’ tagliato le gambe. Poi Pun Pun e le altre cose di Asano, un autore geniale, a volte un po’ disturbante e visionario, ma poetico e ricco di spunti e riflessioni filosofiche. Sarebbe bello riuscire a proporre questi manga in edizioni più economiche alla portata di tutti. Speriamo... un giorno.
9- Ultimissima domanda per congedarci: so che si stenta a crederlo, ma c’è stato qualche nostro lettore che ci ha fatto notare come noi della redazione di AnimeClick.it siam stati troppo cattivi con le domande poste a te Alex in questa lunga intervista/interrogatorio. Se è così, come possiamo farci perdonare?
:-) No … non c’è nulla da farsi perdonare. E non è una risposta ruffiana, Planet Manga (e ogni editore in genere) deve il proprio successo e la propria sopravvivenza ai lettori (e ai negozianti e distributori) credo ci sia, da parte di chi fa un mestiere come il mio un preciso dovere, di trasparenza e disponibilità al confronto. Sottrarsi a questo elementare esigenza dei lettori sarebbe ingiusto.
Potermi occupare, per lavoro, di fumetti è un privilegio, un grande privilegio che ho avuto dalla vita, ma che comporta anche obblighi. Se oggi non trattassi i lettori esattamente come avrei voluto essere trattato quando era solo uno sconosciuto (e ingordo) lettore di fumetti, faticherei la mattina a guardarmi allo specchio.
Di nuovo grazie Alex. A presto!
Purtroppo però in questa (a mio avviso) non è stato aggiunto nulla di nuovo a quello già detto e a parte la domanda su hagane le altre risposte sono in pratica zolfe già sentite, con risposte (a me paiono) abbastanza scontate e preparate.
L'unica parte che mi è piaciuta è quella su mediaset e sul suo comportamento con gli anime, si capisce che non sono solo gli appassionati che schifano mediaset ma anche chi lavora nel settore, questo mi fa piacere XD
scusate lo sfogo, ma queste sono alcune delle notizie, che vorrei sentire!
Anch'io le preferisco...la sovraccoperta la tolgo sempre quando leggo. Prediligerei le pagine a colori e cito a titolo di esempio edizioni della concorrenza come A certain Magical Index e Zetman.
***[...] abbiamo preso atto di questa (energica) levata di scudi e condivideremo coi nostri traduttori le opinioni espresse da questa parte dei nostri lettori.***
Davvero? Fatelo! Il confronto non fa mai male, in qualsiasi ambito.
***Se oggi non trattassi i lettori esattamente come avrei voluto essere trattato quando era solo uno sconosciuto (e ingordo) lettore di fumetti, faticherei la mattina a guardarmi allo specchio.***
Ti stringo la mano! Se tutti la pensassero come te, Alex...
Ci tengo a precisare che faccio parte dei lettori che preferiscono un'edizione più modesta, ma economica (sempre curata, sia chiaro) piuttosto che una lussosissima e costosissima edizione con sovracoperta e spugnature varie (a cui devo rinunciare in partenza per non uscire troppo dal budget).
Mi dispiace per la storia delle ristampe... Sarebbe troppo bello poter recuperare facilmente i titoli anche dopo alcuni anni..
Detto questo, Alex Bertani molto disponibile nelle risposte e di questo gliene sono grato.
Se sono costretto il bunko lo compro lo stesso, ma mi lamento rumorosamente, ne avro' pure il diritto, no?
Se i formati da edicola cominciano a diventare come l'ultimo volume di Strobe Edge, che mi sembra migliorato e leggermente meno spesso, potrei ancora riavvicinarmi alla casa
@ryoasuka: quello che ho capito io è che tipo se (quindi sto sparando numeri a caso) per far partire una stampa ti costa €1000 e la prima volta stampi 1500 volumetti, su ognuno di questo la stampa viene €0,66. Fai una ristampa, però di tiratura inferiore e ne fai uscire solo 500, allora su ogni volumetto la stampa costerà €2 :/
Continuerò a non seguire le sue serie, ma non per i titoli scadenti, visto che ne ha di ottimi, ma per una mia protesta personale, sò che perderò molte cose, ma preferisco spendere i miei soldi e il mio hobby con case editrici più serie che rispettano il proprio cliente.
Non sono un tecnico, spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Non saprei, da parte mia è sufficientemente chiaro che Planet Manga è l'unico editore italiano che ristampa a prezzo maggiorato. I casi sono tre: o tutti gli altri editori sono dei geni che riescono a offrire lo stesso prezzo, o sono editori dal cuore d'oro.
Oppure, voi siete degli approfittatori che spennano il loro bacino d'utenza.
Al cliente la scelta della risposta più ovvia.
Pensate a me, che mi trovo con un sacco di serie da comprare, e con solo una decina delle più belle acquistate al completo (di fatto!).
Ho dovuto abbandonare serie come Ooku e Akira per poter recuperare Monster, e chissà quando potrò ricominciare a mettere i soldi da parte per quelle! E il mio discorso è riduttivo, perchè le serie sulla mia lista sono veramente tante! Purtroppo io vado ancora scuola, non lavoro e non posso permettermi spese pazze.
Sto dicendo, in breve, che per accontentare tutti dovrebbero fare sia ristampe normali (o, se vogliamo, "economiche") che ristampe "da collezione" (difetti a parte), rispondendo a qualunque tipo di domanda e adeguatamente, senza acquistare di qua e di là solo per mantenere il loro "primato" sul mercato!
Scusate lo sfogo.
I costi fissi sono si chiamati fissi, ma per fare 10mila copie i costi fissi sono comunque maggiori dei costi fissi per 1000 copie.
La storia degli avviamenti macchina pure non si sa da dove esce, e tutti i costi che uno ha già fatto per editare e per il plutone di traduttori che hanno e vivono in giappone nelle ristampe non ci sono.
E poi, hanno fatto 7 ristampe di DN, ti pare che non ci guadagnano, mica sono scemi?
L'unica scusante che possono avere è che non hanno un magazzino come la star dove tenere le copie aggiuntive, per la mole di numeri che fanno. Diminuire? Risposta idiota n.5
Se il costo di avviamento macchina incide per 20 centesimi, nella ristampa inciderà per 1 euro!
Molto probabilmente, le altre case editrici stampano sempre lo stesso numero di volumi e quindi il prezzo al massimo potrebbe diminuire.
Si può dire tutto ciò che si vuole, ma a me la Planet ha dimostrato più serietà e competenza grazie a queste interviste.
Ovviamente non riesco ad accettare molto la risposta sulle ristampe (business is business per tutti non solo per loro ) e sinceramente sono ancora convinta che Yawara costi 2 euro di troppo visto che l'edizione e le pagine sono identiche a quelle di Hime-chan u.u
Però sono felice di sentire che gradualmente torneranno a privilegiare le edizioni economiche bravi! u.u anche perché hanno un eccellente parco titoli ed è davvero un peccato dover rinunciare a manga belli come ad esempio Clematica Shoe Store per il costo di quasi 8 euro
Un costo che, a quanto pare, ha una sua rilevanza; sarebbe da consigliare a questa casa editrice -ormai consolidata- di investire in magazzini più capienti e in tipografie, investimenti, a mio parere, indispensabili per un'azienda che sforna oltre 30 titoli mensili (tra manga e comics superiamo la cinquantina). Altrimenti è facile che ci si riduca all'esaurimento di albi e alle ristampe costose per tutti quanti.
Comunque Alex Bertani continua a dimostrarsi professionale, gentile, disponibile e a cui stanno a cuore alcuni temi cari a noi lettori; temi spesso screditati o defilati dai suoi stessi colleghi Panini.
non semplicemente di trame, di disegni, di opinioni complessive e spensierate di manga e di stupenderrimi anime, ma di copertine sottili, di edizioni autodistruggenti, di sospetti sui prezzi, di ipotesi sulla non traduzione delle onomatopee, di errori di traduzione non indifferenti....
Quello che mi chiedo è, ma perchè dobbiamo ritrovarci a discutere di queste cose perchè questi editori ce le fanno vedere nere?
Perchè non possono fare il loro lavoro perbene e basta senza che istighino le nostre (almeno secondo me) fuorviantissime discussioni su carte usate, prezzi maggiorati senza pagine a colori, costine sregolate e distribuzioni inesistenti?
Invece di concentrarci sul vero motivo delle nostre passioni ecco di cosa ci tocca discutere!
E da sconosciuto lettore di fumetti (perché, esistono famosi lettori di fumetti???) come hai fatto a sopravvivere fino ad ora senza un manga con la sovra coperta o in edizione DELUXE??
Un solo utente sarà anche una goccia nel mare, ma non dimenticate il detto "la goccia che fa traboccare il vaso".
2. La questione sui costi delle ristampe non convince e si contraddice da sola quando si afferma "Sarebbe bello riuscire a proporre questi manga in edizioni più economiche alla portata di tutti. Speriamo.. un giorno": quindi delle ristampe a un prezzo inferiore alla prima uscita? E poi "In ogni modo, per il momento i prezzi delle ristampe NON hanno subito nessun aumento di prezzo, di fatto sono ormai quasi allineati coi prezzi del nuovo." è di fatto una ammissione che state lentamente aumentando i prezzi di tutte le uscite? E la storia delle prime tirature più numerose e più economiche?
3. Il capitolo HAGANE mi vede davvero col dente avvelenato! Non avete scuse e giustificazioni e l' ho già detto in altre occasioni: siete stati davvero scorretti e poco professionali. E non nascondetevi dietro scelte editoriali da parte del Giappone: dovevate terminarla moooolto tempo prima e non metterci 10 anni.
4. Passando al lato traduzioni: un conto è"prendersi qualche libertà per migliorare la comprensione" altra cosa è inventarsi una conversazione di sana pianta senza capo ne coda e fuori dal contesto. Mettiamoci (ancora una volta) che il materiale italiano viene in parte (per vostra ammissione) tradotto non direttamente dal giapponese, ma dal francese o dall' inglese che sono già degli adattamenti...
5. Il fatto che diciate che i dati premiano le vostre scelte di affollare il mercato con decine e decine di uscite non è un termometro affidabile della situazione: il fatto è che, purtroppo, checché se ne dica la Planet riesce ad acquisire titoli che piacciono e di successo a prescindere dalla qualità e la cura con cui poi vengono pubblicati. Ritenete, dunque, che l' unico modo per farvelo capire (meno pubblicazioni più diluite, maggiore cura, migliore qualità, magari di conseguenza più volumetti venduti ad un costo inferiore) sia non comprare più niente per protesta e darsi a internet selvaggio?
Un' ultimo appunto: l' aumento di spessore dei volumi avuto recentemente (con l' aggiustamento di prezzo) li ha di fatto resi più fragili e piegabili (guardateli dall' alto e dal basso e vedrete anche la "qualità" della rilegatura e incollaggio).
A quelli che si stanno bevendo la scusa dello "spalmare le spese" su migliaia di copie, sappiate che sono pochissimi i manga le cui tirature superano il singolo migliaio, e a quanto ne so j-pop, flashbook e magic press lavorano SEMPRE su tirature di poche centinaia a titolo. I costi fissi sono sul formato, ma non è che ogni manga abbia un formato diverso dagli altri: basterebbe ristampare più serie dalle stesse dimensioni contemporaneamente (come fanno tutti gli altri editori) ed ecco che i costi fissi sarebbero abbattuti. Per favore, non dimenticate mai che la principale abilità Planet è quella di raccontare solo una parte molto limitata della verità, generalmente la parte che le fa più comodo
2 - Tutti i titoli in doppia uscita? Trololol
Piuttosto è meglio trovare il circuito più adatto ai singoli titoli per evitarsi titoli sovrapprezzati che passano dall'edicola alla sola fumetteria. Ed evitare cose il manga di Madoka, e spin-off, in edizione deluxe. D:
Ho un leggero timore sull'aumento dei titoli da edicola, non vorrei trovarmi cose più ricercate con edizioni non meritevoli.
4 - Con tutta la buona volontà e la comprensione di questo mondo, pur di fronte alle spiegazioni del caso, resta il fatto che Planet sia l'unica casa editrice (tra le principali di manga) a sovrapprezzare le ristampe rispetto al prezzo dell'ultimo volume uscito delle singole serie (eccetto per i volumi dai 7/8 euro, però!).
Noi lettori non possiamo che criticare questa politica, è palese.
5 - Gli altri editori non mi sembrano così entusiasti. Sarà.
7 - Il caso di Planetes rimane un brutto caso di adattamento. Prendetene atto.
8 - Ooku merita tantissimo. Magari poteva essere spinto di più.
Grazie a AnimeClick, Planet e Alex per l'intervista
da quello che si è potuto dedurre dalle scorse interviste, l'alto numero di serie pubblicate da PM li costringe a mandar sul mercato un numero di copie in modo che vadano esaurite di proposito, onde evitare problemi di stoccaggio e gestione dei magazzini. Dal punto di vista tecnico e commerciale, penso che i vantaggi di questa politica abbiano pro e contro. Facendo due ragionamenti veloci, i pro sono:
- risparmio su magazzini e, perché no, personale nella gestione degli archivi;
- interesse sempre vivo del cliente sulla disponibilità di determinate serie. Quando ristamperete questo? Ci sarà la ristampa di quello? Tiene alta l'attenzione su tutto il parco seriale prodotto e pubblicato;
- le richieste di ristampe possono spingere PM anche a studiare nuove edizioni di titoli già in essere che, con un prodotto sempre disponibile, probabilmente non verrebbero considerate;
- l'esaurimento di serie non gradite dai fan non creerebbero ulteriori perdite di tempo e guadagni;
- la pubblicazione di ristampe potrebbe invogliare il cliente ad iniziare serie alle quali non è interessato. Avere sempre nel catalogo delle uscite prodotti magari non più sulla cresta dell'onda è anche una forma di pubblicità intrinseca (parlo di te, settima ristampa del N1 di Death Note).
I contro:
- un titolo non completo potrebbe far calare l'interesse dell'eventuale compratore nell'iniziare una serie;
- l'aumento dei prezzi delle ristampe o le piccole modifiche potrebbero disinvogliare il cliente al completare determinate serie;
- l'esaurimento di certi volumi porta alla creazione di un mercato esterno, di rivendite e di "collezionismo", che favorisce l'acquisto in blocco di opere concluse (e non), togliendo guadagni anche di eventuali ristampe.
Una politica di prodotto sempre disponibile richiede, a mio parere, ottima fase organizzativa e preparatoria. Il calcolo preventivo di eventuali necessarie ristampe permette un tipo di risparmio maggiore forse, davvero, con un parco titoli minori.
Tutto questo per dire cosa: posso comprendere l'aumento del prezzo di copertina di certe ristampe (se compro all'ingrosso un prodotto lo pago meno del dettaglio, il concetto è quello), posso comprendere le tirature che vadano esaurite, ma credo che i pro siano comunque più potenti dei contro.
quel che hai detto è tutto giusto, ma spero non ti offenderai se ti dico che hai scoperto l'acqua calda: questi ragionamenti sono vecchi come il cucco.
Tuttavia hai perso di vista il punto: è ovvio facciano come conviene di più alle loro tasche, ciò che è grave è che non perdano occasione di presentarsi come anime pìe che agiscono nell'unico modo possibile (cosa di comprovata falsità), vittime di crudeli carnefici che "non sanno" e ingiustamente li vogliono crocifiggere
contando che non devono pagare traduttori e editor, siccome hanno gia tutto fatto...
senza quelle 2 spese, sicuro che compensano il fatto che devono stampare meno copie x lo stesso prezzo...
poi mi fa ridere sta parte:
"In sintesi: mentre il risparmio che si ha sui costi editoriali diventa poco influente riferito al singolo costo unitario (perché anche lui nella tiratura iniziale era distribuito su grosse tirature) il costo fisso di stampa (poco influente nella prima tiratura) finisce col diventare pesantissimo nella singola economia della ristampa (a volte fino ad 1 euro a copia). Considerate il solito 50% e oltre che se ne va in distribuzione, le royalty, l'IVA, la carta, la quota parte dei costi fissi, ecc .. capite che i margini di manovra sulle ristampe sono veramente molto risicati."
che vuol dire, che nella prima stampa la carta e la distribuzione glie la regalano?
siccome stampano piu volumi, non dovrebbero usare piu carta, e quindi spendere di piu?
stesso discorso x la distribuzione, piu volumi da distrubuire, piu tempo e fattorini...
bah, continuo ad odiare la planet, e continuero ad odiarla, meno male ultimamente stanno portando roba che non mi piace...
@itophd: la politica della planet è la cosa peggiore del mondo, perche trovare in giro numeri di berserk o 100% fragola a 100 euro, mi sembra una rapina bella e buona, e tutta questa situazione la provoca la planet, se invece di ristampare cose inutili (si, sto parlando di lei, la settima inutile ristampa di DN) potrebbe ristampare cose che non si trovano, che gia che usi la politica delle ristampe, ristampa col cervello...
[Per favore evita l'uso di linguaggio troppo scurrile - Horus]
...ma perchè è così difficile, dire per una volta sola, in maniera chiara e onesta, "Abbiamo sbagliato"?
Tutto il resto, sono vuoti giri di parole.
E' da settembre che viene rimandato costantemente....
non mi offendo, ci mancherebbe, sono nuovo e cerco di elaborare un po' una situazione a me non tanto familiare!
@IMDPA:
quello che dici è proprio quello che intendo. Le altre case editrici dimostrano una politica di ristampa decisamente funzionante, che non ha impatti sul cliente. PM può permettersi di gestire la questione ristampe come vuole, ma deve assolutamente fare sforzi ed investire per migliorarsi.
Io no, anzi, voglio la sovraccopertina su Ken
Lungi da me la volontà di difendere l'editore, qualunque esso sia ... ma consideriamo che:
(premetto che invento dei numeri ...)
- i costi relativi ad un manga posso in modo semplicistico riassumersi in:
1) diritti
2) costi editoriali/grafici/traduzioni/ecc...
3) costi di stampa (impianti/carta/ecc...)
4) costi di promozione e distribuzione
- sulla prima tiratura di un manga considero tutti i costi, stimo una quantità di stampa e definisco un prezzo di vendita al pubblico (esempio euro 4,90) ... in modo da guadagnare euro X per ogni copia venduta;
- la ristampa riguarda sempre quantità molto basse ... diciamo che se una prima tiratura viene fatta in 7.000/8.000 copie ... una ristampa difficilmente supera le 1.500/2.000 copie ...
- la ristampa mi permette di non avere i costi editoriale e presenta costi distributivi invariati ... ma devo sempre sostenere i costi di diritti e i costi di stampa;
- i costi di stampa saranno sicuramente più alti rispetto alla prima tiratura ... perché il mondo va così ... se stampo 10 copie mi costa XX ... se stampo due copie mi costa XXXX ...
- In pratica l'aumento dei costi di stampa sulla ristampa è più alto del risparmio di costi che ho avendo già sostenuto costi editorialei/ecc...
- Da qui una duplice possibilità per l'editore ...
1) Per continuare a guadagnare X per ogni copia venduta devo ritoccare il prezzo ...
2) decido di NON ritoccare il prezzo e accetto di guadagnare X-10% o -15% pur di colmare i buchi di una collana ...
Forse dipende dalla volontà di ciscun editore di non volersi limitare i guadagni ...
Sul formato Bunko son sincero non mi piace molto (dopo aver sfogliato Hime-chan non l'ho più ripreso in mano per leggerlo, ma trovavo che aveva le pagine troppo "fini", sottili, e le vignette troppo piccole.... inoltre non so perché non han scelto un'edizione normale, ma a quanto pare han risposto qua), però se permette di avere tutto Yawara! che è un'opera molto lunga in qualche volumetto di meno forse ne vale la pena.
Yawara! che secondo me ha un prezzo un po' altino (ma tutto sommato ha molte pagine e costa 7 euro rispetto alla bunko di Hime-chan che costava 6,5....)
Sulle ristampe mi trovano perplesso, soprattutto perché fino a pochissimi anni fa non rialzavano il prezzo... Non dico che non abbiano ragione, ma forse non del tutto... (DN è l'esempio più lampante!)
Anche su Hagane (che ho comprato recentemente in blocco visto che oramai lo regalano essendo sospeso) mi lasciano senza parole e credo siano tutte scuse... per altre pubblicazioni la print-on-demand è funzionata (Sempre più Blu, ecc), bah!!
Idem per Planetes del quale non ho apprezzato quel nuovo adattamento delle pagine incriminate, decisamente saliente come passaggio e, imho, ROVINATO dalla riedizione (per altro ottima come fattura).
Alla prossima
Ma ci fa o ci è?
I primi due esempi che mi vengono in mente:
- Hunter x Hunter a 5.50€ al posto di 4.20€ (questo è il più scandaloso)
- Bleach a 4.50€ al posto di 4.20€
- ecc..
Giusto qualche esempio: La Clessidra, Lovely Complex, Marmalade Boy, Un Frammento di Te..
Triste dirlo, ma alcuni di questi me li sono dovuti leggere in scan, non avendo la possibilità di fare altro! Chiaro che se trovassi in giro una buona occasione non esiterei ad acquistarli..
@Heiji
Esattamente!! Hunter x Hunter è l'esempio più lampante dell'aumento (sconsiderato!) del prezzo delle ristampe..anche questa mi interessava, ma come ho già scritto altre volte, chi se la sente di iniziarla?
La continueranno a seguire solo i "pochi" affezionati che avevano inziato la serie appena è uscita, o i fan ricchi che se la sentono di spendere quasi 200€ per recuperarla
Ciò premesso, si può condividere o meno ma almeno adesso possiamo smettere di fare ipotesi: abbiamo la versione/giustificazione ufficiale della Planet!
Per il resto concordo con Chiba, forse la politica della Planet è da rivedere... o forse no, infondo riescono a pubblicare tantissime serie di successo, ad accaparrarsi i titoli migliori e in generale a "sbarcare il lunario" a fronte di altre case editrici che devono tirarsi indietro, nelle trattative, di fronte ad offerte più alte di quelle che possono permettersi.
Non posso fare a meno, però, di ricordarmi che "c'era una volta" un certa casa di distribuzione che anche lei metteva le mani su un sacco di bei titoli e sembrava dover spaccare il mondo ma poi ha chiuso... la parola Shin Vision vi dice niente?
Non auguro certo alla Planet di fare il botto ma resto cmq perplessa ad osservare per quanto ancora una politica del genere potrà fruttare.
Non sono un ragioniere, ma... no aspetta, ragioniere lo sono e ti confermo che l'affitto del capannone, il suo riscaldamento, il personale lavoratore e molte altre voci ci sono sempre, quindi da una parte è normale che su meno copie stampate quelle spese siano distribuite quindi in modo da aumentare il prezzo del prodotto finito.
In compenso, dovrebbero esserci meno costi variabili, quali le ore di lavoro e di mantenimento impianti... Come la mettiamo?
Chiba, guarda che i piccoli editori sono messi alla stessa maniera, eppure nonostante le ristampe mantengono comunque un prezzo più basso di quello della Panini.
La mia idea riguardo alla politica di ristampa è che facendo ristampe col contagocce, e proponendole a prezzi maggiorati, si tengono "buona" una fetta d'utenza per una futura edizione deluxe, che con la scusa del maggior pregio alla fine ti fanno pagare di più!
Questo non vale per tutti i manga ovviamente (per gli shonen lunghi come HxH dubito che rifaranno una deluxe).
Per esempio: la Star (che dovrebbe avere una tipografia sua), non ristampa i volumi esauriti. Quindi se potresti farmi degli esempi di manga ristampati da concorrenti della Planet a prezzo identico mi farei un'idea più chiara (bisogna anche tenere conto di quanto sia stata la prima tiratura e la seconda di questi albi, se la seconda va oltre le 1.000 - 2.000 copie dette da Bertani il prezzo diminuisce).
Non voglio difendere questa casa editrice (alla fine è causa sua se non ho ancora letto metà Hunter x Hunter), ma vorrei vedere la cosa con distaccata calma, senza cercare il difetto con tutte le forze possibili.
Per ora... Se un manga in formato bunko di autori che disegnano con i fiocchi venisse proposto, sicuramente avrei da ridire.
Per il resto è stata un'intervista molto onesta. Davvero. (E ora lasciate che i pollici rossi vengano a me)
Bhe, per rimanere sulla Star prendi come esempio lampante One Piece.
Se domani ti svegli e volessi recuperare tutti i numeri di OP non ci sarebbe alcun problema di reperibilità, e li pagheresti al prezzo corrente di copertina. Di certo la Star non avrebbe potuto prevedere l'enorme successo di questo manga e quindi deve averlo per forza ristampato (almeno i numeri vecchi).
Immagina lo stesso scenario con la Planet: visto l'enorme successo, ci sarebbero già in giro quelle porcherie nel formato gold e almeno 5-6 giri di ristampe con un aumento progressivo del prezzo di 30-40 centisimi l'una (se non di più).
Qui non si tratta di accanimento, ma di realismo: la Planet sulle ristampe ci marcia alla grande!!
Ci sono casi di prodotti che mantengono il prezzo della prima tiratura, immagino perchè anche le successive hanno costi simili.
Ad esempio Ikigami, 7 euro sia la prima edizione che la ristampa.
O berserk collection serie nera tutte a 5 euro.
Quel che da fastidio è la differenza di prezzo molto sensibile, parliamo di maggiorazioni intorno al 40% quindi molto pesanti in prodotti "economici".
Che poi Panini ci marci su questo, o che come ritengono altri, faccia un'ottima gestione economica aziendale evitando sprechi, sono discorsi su cui preferisco non entrare, ho la mia opinione che vale 1 ma senza numeri alla mano è solo un'opinione.
Ristampe Star, che non ne faccia non ne sarei sicuro, per anni c'è stata la voce che Star ristampasse quando serviva, senza dir nulla nemmeno ai licenziatari giapponesi, cosa resa possibile dal fare tutto in casa.
Non sappiamo quanta verità ci sia quindi è inutile dare certezze.
Di sicuro Star ha una sgradevolissima procedura, quella di riprezzare tutti gli arretrati, l'ho già detto e lo ripeterò, è una cosa fastidiosa e che fanno pochi editori (lo faceva bonelli ora non so).
Certo incide molto meno del sovrapprezzo della ristampa di Panini ma quali motivazioni avrebbe ?
Costi di magazzino ? Li hanno anche gli altri e so che un Berserk n 40 uscito a luglio 2001 (12 anni fa) costa oggi ancora 2 euro, e non 2,2 come i numeri post aumento.
Sarebbe il caso che Star spiegasse bene questa decisione, oltre alle continue macchie su tanti albi, rettangolari a lato pagina o puntiniformi nella parte alta/bassa.
Non lo vedo scritto da nessuna parte, la Star Comics non ha mai menzionato una cosa del genere e gli albi che trovo ora in fumetteria all'interno non hanno nessuna scritta che allude ad una ristampa (cosa che solitamente scrivono).
Hanno fatto una nuova edizione, ma la ristampa di quella vecchia è una notizia che mi giunge nuova.
Sul fatto che One Piece in mano alla Panini sarebbe irrecuperabile e godrebbe di mille ristampe ognuna diversa dall'altra, è facile darti ragione.
EDIT: dopo il commento di DoctorDoomIII non so più cosa pensare della Star. Se ristampa lo fa davvero in silenzio e punta principalmente sui manga con un ampio pubblico.
Oppure dal fatto che le altre case editrici ristampano circa le stesse copie della prima tiratura, o forse hai ragione...
"Immagina lo stesso scenario con la Planet: visto l'enorme successo, ci sarebbero già in giro quelle porcherie nel formato gold e almeno 5-6 giri di ristampe con un aumento progressivo del prezzo di 30-40 centisimi l'una (se non di più)."
E chi comprerebbe 50-60 numeri a 7 euro?
"Non lo vedo scritto da nessuna parte, la Star Comics non ha mai menzionato una cosa del genere e gli albi che trovo ora in fumetteria all'interno non hanno nessuna scritta che allude ad una ristampa (cosa che solitamente scrivono)."
Non credo, a meno che hanno stampato come prima tiratura 10.000-20.000 copie XD
Altrove non funziona proprio così, e ci son poveri traduttori che aspettano ancora di essere pagati da qualcuno che si diverte ad aprire nuove case editrici o a saltare da una all'altra. Ma queste son cose che si sanno, anche se non si possono dire...
Meglio se la chiudo qui.
"gli albi che trovo ora in fumetteria all'interno non hanno nessuna scritta che allude ad una ristampa"
E qua ti sbagli amico, la scritta non c'è di proposito ma questo non vuole dire che il numero faccia parte della prima tiratura (cosa peraltro impensabile).
La Star ha deciso (a mio avviso saggiamente) che non esistono numeri "della prima edizione" o della "seconda ristampa" o cose simili.. esiste quel numero di qual manga. Punto. E finché è in catalogo è sempre disponibile all'acquisto.
Questo oltre ad evitare aumento di prezzo nelle ristampe (la Panini ci scrive che è una ristampa perchè deve giustificare l'aumento di prezzo dalla stampa precedente) scoraggia anche prezzi esasperati nel mercato dell'usato (del tipo numeri 1 di Naruto a prezzi improponibili!).
A dare valore aggiunto alla mia parola ti posso aggiungere l'esperienza personale, dato che io One Piece non lo presi dall'inizio ma lo recuperai in blocco quando la pubblicazione era arrivata intorno al numero 40!
E almeno Planet pubblica titoli di gran lunga migliori e interessanti di Star Comics nel complesso.
Tra l'altro anche se venisse scritto non influirebbe sul prezzo, dato che chi volesse risparmiare prendere tranquillamente l'ultima stampa a costo base e chi volesse "collezionare" andrebbe sempre liberamente alla ricerca della copia a valore più alto.
Le due cose non entrerebbero in conflitto.
Paradossalmente invece ci sono dei lettori che sono pseudo-collezionisti, nel senso che non sono semplici lettori tipo "naruto metà serie rosse e metà nera" che se ne fregano e per cui conta la lettura, ma allo stesso tempo vogliono "salvare l'apparenza", vogliono far "finta" di avere una prima edizione anche non avendola, perchè tanto non è scritto da nessuna parte "ristampa".
Io che sono vecchio ricordo le feroci polemiche delle prime ristampe dei primi numeri di dylan dog.... bonelli fu costretta a scusarsi e a correre ai ripari mettendo l'indicazione perchè la prima scelta aveva fatto imbestialire coloro che avevano comprato (a prezzo non proprio economico) i primi numeri esauritissimi causa inaspettato boom del fenomeno DD e si sentivano giustamente presi in giro.
Ma scusami, per quale motivo dovrebbe essere corretto pagare 10-20€ in più lo stesso identico materiale solo perchè c'è scritto "prima edizione"? Dove sarebbe il valore aggiunto che giustifica questo prezzo?
E' questo che non concepisco e che trovo sbagliato. Fosse un volume che non stamperanno mai più, posso darti ragione (mi vengono in mente i primi Topolino); ma se uno si compra (ipotizzo) il primo numero di Dylan Dog a 60€ e se dopo due settimane la casa editrice lo ristampa senza riferimenti al prezzo di prima bhe mi dispiace ma è proprio un fesso! Dovrebbe prendersela con chi specula sulle prime edizioni, non con la casa editrice.
E per la cronaca io sono uno di quelli che ha metà Naruto rosso e metà nero
Sono d'accordo con te che non ha senso pagare 10-20 euro per qualcosa "praticamente" uguale, ma allo stesso modo che problema c'è per gli altri comprare qualcosa che all'interno riporta la scritta "prima ristampa" ?
Anzi per questi il problema dovrebbe essere infinitamente meno consistente dato che non "ragionano" da collezionisti ma giustamente badano al prezzo del contenuto più che del contenitore.
Alla speculazione (in tutte le forme, anche in prezzi non accettabili) bisogna semplicemente abituarsi a dire NO, soprattutto se parliamo di beni superflui e non indispensabili.
PS: Io ho i naruto prima stampa presi all'uscita, ma se dovessi recuperarlo da 0 oggi me ne fregherei bellamente, quindi la penso come te.
PPSS: Per chi ora urlerà di terrore.... ho anche i primi 80 DD prima stampa, presi al momento dell'uscita in edicola (quindi non pagati nemmeno 1 lira più del dovuto), e sono in uno scatolone senza nemmeno essere imbustati uno per uno, giusto per far capire quanto me ne freghi.
Eppure ho casa piena di fumetti, e questo rappresenta meglio di una "imbustatura" quanto ami queste letture.
Infatti la penso come te, a me non frega nulla che ci sia scritto ristampa o scemo chi legge, mi basta poter leggere i fumetti che più mi piacciono.
La mia perplessità riguardava il fatto che la Planet mi fa pagare le ristampe a prezzo maggiorato (in alcuni casi in modo scandaloso, come 1.30€ per HxH), mentre altri editori riescono benissimo a ristamparli allo stesso prezzo.
Tutto qua
E' naturale che un incremento del genere sia percepito come alto a prescindere, e anche spiegandolo coi numeri l'idea che ci si fa è dura a morire.
Non so se sia realmente esagerato al di là della sensazione, perchè solo avendo i numeri davanti (o almeno lavorando nel settore) potrei giudicare correttamente.
A dire la verità mi da più fastidio la presenza di numeri esauriti (anche se mi tocca poco prendendo quasi sempre all'uscita), sia per Panini che per qualsiasi altro editore.
Ciò non significa che non capisca chi è "costretto" a pagare di più per una mera questione di tempistiche (e infatti critico anche la scelta Star, seppur meno pesante) non avendo alternative se non l'ancor più caro (spesso) mercato della compravendita.
Poi intendiamoci, continuo a credere che la risposta di Bertani sia eccessivamente criptica e complicata - come ho detto sopra, io un po' di economia aziendale la mastico, ma non ho capito una parola di quanto diceva - e che la gestione della Planet dei costi non sia proprio trasparente. Non vorrei gridare al lupo, ma questi aumenti dei prezzi, come ad esempio quelli delle novità, mi puzzano un po', perché sembrano davvero ingiustificati. Manga popolari come Death Note a dieci euro a volume, una serie di nicchia come "Ooku" che però una casa editrice come la Star sarebbe riuscita a piazzare senza particolari problemi a 5.90 massimo, ed in generale dei prezzi che mi sembra si impennino sempre di più. Tradendo così però il target medio dell'editore, ossia quello che gli compra il Naruto o il Black Butler di turno: studenti, che perciò difficilmente possono spendere follie in manga. Mi chiedo se gli affari vadano così a gonfie vele come detto...
Ps: perdonatemi per la digressione. Comunque, bell'intervista, complimenti anche a Bertani per le risposte (a parte Planetes, indifendibile oggi come ieri).
Ma la Planet non ha come target esclusivamente un pubblico adolescente o pre-adolescente come Star Comics. Planet pubblica ogni genere, dallo shonen mainstream alla Naruto ai josei di super-nicchia come Ooku. E il prezzo in parte è giustificato dal fatto che i josei in Italia non vendano quasi per nulla e dall'edizione. Certo come dice Bertani, se fosse costato almeno 1 euro in meno avrebbero incrementato di sicuro le vendite. E anche a me sarebbe piaciuto se fosse costato € 5,90...
Non ha un target esclusivamente adolescenziale, ma i manga più venduti (e che probabilmente, ma questo morirebbero prima di ammetterlo, sono quelli i cui ricavi aiutano non poco a mantenere in piedi tutto il carrozzone)sono di quella fascia d'età.
Per quanto riguarda Ooku, già è un titolo di nicchia, se poi gli piazzi quel prezzo proibitivo anche quei quattro gatti interessati (me, ad esempio, che infatti non lo leggo) rischiano di non comprarlo... Poi però non devono lamentarsi se non vende quanto merita ed, eventualmente, dà più perdite che ricavi. Anche queste minuzie sono sintomi di una buona gestione aziendale. Sapranno quello che fanno, ma sono perplessa.
"[...] Ooku sia un piccolo gioiello, non ha ottenuto i risultati che meriterebbe perché il prezzo impegnativo gli ha un po' tagliato le gambe [...]
In quanti, me compresa quando è stato annunciato il manga ha detto che era troppo caro? Allora non capisco come sia prima della prima uscita che successivamente alla Panini non abbiano cercato di migliorare le cose (ridurre il prezzo no eh?), lo so è provocatorio ma allora non valorizzano il parco titoli che hanno, buttano tutto sul mercato e tanto sono altri i titoli dove vendono...
Per quanto mi riguarda non prenderò mai Ooku a prezzo pieno.
proprio oggi ho chiesto un preventivo a uno stampatore per dei cataloghi A4 a colori di una ventina di pagine, ecco i prezzi che ho ricevuto:
250 copie a 450 euro (1.80 € a copia)
1000 copie a 900 euro (0.90 € a copia)
2500 copie a 1400 euro (0.56 € a copia)
guardate che differenza tra il primo e il terzo, il primo prezzo è più del triplo! infatti più il numero sale più il prezzo scende (certo non scende all'infinito, ovvio)
prendiamo ora un manga con un prezzo di copertina di 4.90 euro
togliamo il 21% di IVA e arriviamo a 3.87
togliamo un 20% di margine della fumetteria/edicola: 3.01
togliamo altri 20% di margine del distributore: 2.47
ora togliamo 30% di margine dell'editore: 1.73
con questi 1.73 euro devono coprire alcuni costi fissi (personale, traduzione, editing, diritti...) e alcuni costi variabili, che principalmente sono stampa e promozione.
Se la loro previsione di vendita di questo fumetto è di 10.000 copie, loro stamperanno 10.000 copie pagandole (sparo un prezzo a caso) 20 cent l'una. Avranno ancora 1.53 euro di budget con cui coprire i restanti costi.
Se successivamente decidono di ristampare 500 copie, queste 500 copie col cavolo che le pagheranno 20 cent l'una, le pagheranno invece almeno 1 euro l'una, e rimarrà loro solo 53 cent per coprire gli altri costi, che principalmente sono i diritti di pubblicazione da RIPAGARE come ben specifica l'utente anonimo Giorgio. E dato che sono un'azienda e non una Onlus, per poter fare margine dovranno aumentare il prezzo.
Come fanno le altre case editrici a mantenere lo stesso prezzo di prima? beh prima di tutto non è vero che tutte le case editrici non fanno pagare di più le ristampe, provate per esempio a comprare una ristampa di un manga Star Comics che aveva un prezzo di copertina di 2 euro, adesso lo pagherete almeno il doppio, alla faccia dello stesso prezzo!
Ma dicevo, star comics a parte, come fanno le altre case editrici - più piccole - a mantenere lo stesso prezzo di prima? Semplicemente in prima stampa fanno MENO di 10.000 copie, pagando di più i singoli volumi e riducendo i propri margini, e in ristampa fanno PIU' di 500 copie (potendosi permettere di tenerle a magazzino), riducendo il costo a volume. In pratica se spendo un po' di più prima e spendo un po' di meno dopo, riesco ad mantenere lo stesso prezzo "al pubblico".
Planet Manga invece è letteralmente obbligata a far esaurire il prima possibile le copie che ha a magazzino, perché ricordatevi che ogni azienda paga ogni anno delle tasse sulla quantità di materiale che ha in magazzino, e dato che Panini pubblica tipo 200 serie al mese tra comics e manga, se dovesse tenere a magazzino tutto dovrebbe pagare un salasso di tasse ogni anno e fallirebbe. Invece facendo esaurire i numeri in fretta, non deve pagare le tasse di stoccaggio merce. Il contro è che chiaramente, come scrivevo prima, se ristampa poche copie, le paga MOLTO di più e di conseguenza per fare margine deve aumentare il prezzo finale.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, anche se vista l'ora ho qualche dubbio...
ah dimenticavo, è ovvio che la risposta sull'adattamento di Planetes sia una sviata... pretendete forse che un marketing manager possa permettersi di dichiarare pubblicamente che un dipendente dell'azienda ha fatto una cosa sbagliata?
Torniamo sempre allo stesso punto però: il "problema" (se così lo vogliamo chiamare) sono le millemila uscite che la Panini ha ogni mese!
Venendo alla risposta su questo punto (la riduzione delle uscite)
"i lettori nel 2012 hanno fortemente premiato questo ampliamento del parco testate facendoci registrare dei risultati da record, continuiamo a ricevere un sacco di mail che ci chiedono questo o quel titolo e con queste premesse non è semplice proporre alla propria azienda di fare un passo indietro"
Viene chiaramente detto "risultati da record", ma se hanno questi riscontri perché non riescono a proporre prezzi più popolare per le prime stampe di determinati volumi? Quello che mi chiedo sempre è:ma chi è che gliele fa le proiezioni di mercato e decide quante copie stampare inizialmente di un determinato manga??? Se ne stampano molte di più già all' inizio, visti i "risultati da record" che ottengono, non guadagnano di più in partenza e non si evitano le lamentele dei lettori per il determinato volume che risulta giù esaurito? Si risparmiano poi i costi maggiorati di ristampa no? Il problema è il magazzino inesistente? Possibile, mi chiedo, che PER LORO il costo sia così proibitivo? Ripeto, se il problema sono le troppe uscite...che le riducanoooooooooo! Tanto "risultati da record" ne vedono lo stesso visto il loro parco titoli!
Sulla traduzione di PlanetES sembra che abbiano colto il malumore dei lettori e spero vivamente che ne prendano atto e che davvero correggano il tiro. Non sono nuovi a questa roba (vedi la traduzione di inferno e paradiso prima edizione...) e sinceramente è una delle cose più gravi, a parer mio.
La carta della bunko è sparaflesciante, io mi acceco ogni volta...se le devono far così, per l' amor del cielo che facciano qualcosa o perderò la vista! è_é Sono una di quelle che la apprezza SOLO perché risparmia spazio, per TUTTO IL RESTO non le sopporto.
Su Ooku e altri manga del genere sottovalutati dal pubblico: che si facciano un esame di coscienza sulla pubblicità che NON hanno fatto a questo titolo e del prezzo a cui l' hanno proposto. Le cause sono quelle, non certo la validità dell' opera o "il pubblico che non è pronto/non vuole opere di questo genere"!
Mi accorgo che sono stata un po' acidina LOL però apprezzo molto la gentilezza e la disponibilità che ha avuto Alex Bertani nel rispondere. E grazie come sempre ad Animeclick per le domande poste!
Piuttosto, boicottiamo le fumetterie che vendono i volumi ingialliti al prezzo del nuovo appena c'è l'aumento dell'ultimo volume da un giorno all'altro (e ce ne sono tante)...
Chiba, non ricordo quale volume della JPOP finì esaurito, mi pare Masurao ma potrei sbagliarmi, comunque comunicarono ufficialmente che i volumi esauriti sarebbero stati ristampati senza alcun sovrapprezzo, e così fu. Solo perchè siamo abituati a mille proclami per le ristampe della Panini non vuol dire che tutti gli editori debbano sbandierare in faccia la loro mancanza di fornitura di volumi alle fumetterie...
La cosa comica è che sto facendo la figura dello spilorcio che odia i sovrapprezzi quando essendo pochi centesimi a volume in realtà mi importa poco
ABI_666, hai spiegato l'acqua calda alla massa, ben fatto, ma... Perchè pagare questi prezzi? Quali sono le giustificazioni?
Magazzino troppo affollato? Sei leader del mercato, investi qualcosa in più per poter stoccare al meglio i volumi, più ne metti da parte, prima rifornisci le fumetterie e prima guadagni (soprattutto fiducia verso i clienti). E non ditemi che in tempi di crisi lavoro nell'unica azienda in cui mi ritrovo con merce già pagata ma non ancora consegnata perchè le ditte hanno i magazzini pieni e gli facciamo il favore di tenercela noi (così loro risparmiano pure sulle spese di magazzino, e la fregatura ce l'ho io che non so più dove piazzare i bancali).
Parli di tasse per la merce in magazzino... verissimo, ma ti sembra giusto che invece di pagar loro le tasse debbano farci aspettare e far pagare di più noi?
Ooku è un manga splendido che meriterebbe più successo di quello che, a quanto pare, ha.
Se c'era il timore di non raggiungere un pubblico vasto per via delle tematiche affrontate ma si voleva comunque puntare su questo titolo, si poteva fare una cosa semplicissima: proporre il primo numero a un "prezzo lancio". In questo modo si dava la possibilità a più lettori di avvicinarsi all'opera e, perché no, anche di affezionarsi.
Trattandosi solo del primo numero, non credo che le perdite economiche sarebbe state così eccessive, giusto?
O non portare novità per 1-2 anni.
E ricordiamoci che la "PlanetManga" non ha solo manga da pubblicare.
L'unica soluzione è investire su tipografie e magazzini. Ma se fanno cosi o perdono soldi o aumentano i prezzi dei volumi.
l'unica cosa che mi dispiace è ke manterranno un gran numero di uscita, cosi saro costretto a non prendere alcuni bei titoli, e non so nemmeno se potro in seguito recuperarli, vista la scarsita delle copie sui manga che vendono di piu. di recente ho recuperato Deadman Wonderland a fatica e a un costo maggiore rispetto al nuovo, cosa ke con altre case editrici non mi è mai successo.
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