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Salve, mi presento: mi chiamo Hachi194, ho 39 anni e sono un otaku dei treni! Ebbene sì lo confesso, mi piacciono i treni, adoro viaggiare con essi, stare seduta e veder scorrere di fianco a me le vite degli altri, leggere l'orario dei treni mi rilassa e trovare le coincidenze giuste mi appassiona più di qualsiasi videogioco. Sono proprio la Banba italiana! Avvicinandosi però la fatidica data dei quaranta ci si pongono molte domande e mi sono chiesta come mai ho questa passione. Sicuramente aver vissuto sempre vicino ai binari della ferrovia ha fatto sì che lo sferragliare dei vagoni diventasse una sorta di sottofondo, di imprinting, un po' come in Maison Ikkoku. Ma credo che ci sia un'altra ragione più profonda che ha segnato il mio animo di giovane (?) fanciulla romantica e cioè la massiccia presenza dei treni in anime e manga, spesso associati a scene cruciali per la storia o solo strazianti per gli spettatori!
Pensateci bene: Nana Osaki e Nana Komatsu (Nana) s’incontrano proprio su un treno, Candy rincorre un treno vestita da crocerossina solo per riuscire a salutare il suo Terence (Candy) e Nanami con Yano (Bogura ga ita)... be', non facciamo spoiler, ma preparate i fazzoletti!
E non finisce qui: i fratelli Elric (FMA) percorrono in lungo e in largo il paese servendosi del treno, il maestro Matsumoto ne fa il protagonista di un'intera serie (Galaxy Express 999), in Baccano l’azione si svolge in gran parte su un treno, in 5 cm al secondo il protagonista affronta un lunghissimo viaggio in treno solo per poter stare qualche ora con la ragazza che ama.
Inoltre ci sono manga dedicati alla mitica figura di solitari capistazione (Poppoya), oppure altri dove i protagonisti imbastiscono una storia d'amore salendo o scendendo da un treno o mancando clamorosamente una fermata (Strobe edge).

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Questo perché il Giappone è una nazione fondata sul trasporto ferroviario.
Si calcola che ci siano quasi 30,000 km di strada ferrata su cui viaggiano ogni anno più di 23 miliardi di passeggeri. La Nippon Railway, la società privata numero uno in Giappone, è stata fondata addirittura nel 1881! Oggi ci sono circa 16 compagnie private in Giappone, in competizione con il Japan Railways Group, il quale comprende 6 aziende di trasporto passeggeri, separate per regione. Famosa è poi l’estrema puntualità del servizio ferroviario giapponese: si parla di un ritardo medio accumulato in un anno di traffico pari al massimo a qualche decina di secondi (sì, sì, avete letto bene: secondi!!!). Questo perché il treno è il mezzo di trasporto preferito dai pendolari, che contano proprio sulla precisione dell’orario per arrivare in tempo al lavoro. Tutto è ottimizzato a questo scopo: i treni che fanno coincidenza arrivano sullo stesso binario, sui marciapiedi è segnalato il punto esatto in cui si apriranno le porte d’entrata (di quel particolare vagone se numerato) e dove mettersi in fila per facilitare le procedure di discesa e risalita dei passeggeri; così facendo il treno resta fermo in stazione solo lo stretto necessario e tutto si svolge rapidamente e con ordine.
E questo vale per tutti i tipi di treni, dalla metropolitana allo Shinkansen, il leggendario treno proiettile, che, con corse tanto rapide quanto frequenti, collega le principali città del Giappone dal 1964, quando fu inaugurato in concomitanza con le Olimpiadi. Lo Shinkansen viaggia ad una media di 250/300 km orari ma non fatevi impressionare! La sicurezza è tutto per il popolo nipponico, e così fra mezzanotte e le sei del mattino, quando i treni non viaggiano, la rete ferroviaria è percorsa dai "Doctor Yellow", convogli, appunto, di colore giallo, che testano la linea in modo da prevenire qualsiasi disfunzione.

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È molto diffusa, poi, l’abitudine di portare con sé uno spuntino per il viaggio, cioè il classico bentō (scatole rettangolari suddivise in vari scompartimenti, ognuno dei quali contiene una piccola pietanza), che, però, essendo preparato nella circostanza per chi viaggia in treno, prende il nome di ebiken. Si acquista nelle stazioni, ognuna delle quali propone le migliori specialità ragionali. La qualità è molto varia, così come la confezione: si va da quella più semplice fino ad arrivare a contenitori molto raffinati con una grafica d'insieme molto curata — non vengono lasciati al caso neanche gli accostamenti di colore. Ne esistono anche alcuni tipi adatti ai bambini, e, solitamente, si esclude l'uso di pesce crudo perché troppo deperibile.
Per chiudere, vi lascio con qualche chicca.
A Yokohama nel luglio dell’anno scorso è stato aperto il museo Hara, tutto dedicato ai treni con numerosi modelli che riproducono le locomotive più famose o rare.
Se invece volete provare l’ebbrezza di guidare un treno senza muovermi da casa, qui potete scaricare un simulatore di guida
Infine, se volete sapere quanto ci vuole ad andare da Kyoto a Tokyo, qui potete consultare l’orario dei treni!

Prendiamo insieme lo Shinkansen da Hiroshima a Tokyo?




Fonti consultate:
www.arigato.it
www.giapponizzati.com
www.ioamoilgiappone.blogspot.it