In occasione dell'imminente centesimo capitolo di Kamisama Hajimemashita, shoujo manga di Julietta Suzuki annunciato a Mantova 2013 da Star Comics (il titolo italiano sarà Kamisama Kiss), sono in programma dei contest celebrativi: un concorso di cosplayer dei personaggi principali (in palio una doll speciale della Jabawocks); un concorso di light novel (i racconti dovranno essere di lunghezza compresa tra 800 e 2000 caratteri ideografici, e il primo classificato potrà fregiarsi delle illustrazioni della Suzuki); un contest creativo per il quale viene richiesto di immaginare delle scene/situazioni relative al manga, con in palio l'onore di vedere illustrata la scena dall'autrice. Istruzioni dettagliate su come partecipare sul numero 10 della rivista Hana to Yume; i vincitori verranno presentati sul numero 18 del magazine.
Rimanendo in casa Hakusensha, su Bessatsu Hana to Yume (anche detto BetsuHana, è il supplemento mensile del quindicinale Hana to yume) approderà, in occasione della sesta uscita annuale prevista per il prossimo 26 aprile, la mangaka Nanpei Yamada con Sakura no Hana no Koucha Ouji (桜の花の紅茶王子), serie della quale una sorta di prologo one shot di 48 pagine era già stato pubblicato sul web magazine Hana to Yume On Line, oltre che sul numero speciale della testata Hana to Yume Premium, in data 21 gennaio 2012.
Sakura no Hana no Koucha Ouji, il cui primo capitolo consterà di 48 pagine, avrà diritto alla copertina del magazine; l'opera è un mini spin-off del manga della Yamada intitolato Kōcha Ōji.
Durante la pubblicazione dello spin-off verrà sospesa la serializzazione di Orange Chocolate, sempre della Yamada, giunto ormai all'undicesimo tankōbon.
Fonti consultate:
Shoujo Café 1, 2
Comic Natalie 1, 2
Rimanendo in casa Hakusensha, su Bessatsu Hana to Yume (anche detto BetsuHana, è il supplemento mensile del quindicinale Hana to yume) approderà, in occasione della sesta uscita annuale prevista per il prossimo 26 aprile, la mangaka Nanpei Yamada con Sakura no Hana no Koucha Ouji (桜の花の紅茶王子), serie della quale una sorta di prologo one shot di 48 pagine era già stato pubblicato sul web magazine Hana to Yume On Line, oltre che sul numero speciale della testata Hana to Yume Premium, in data 21 gennaio 2012.
Sakura no Hana no Koucha Ouji, il cui primo capitolo consterà di 48 pagine, avrà diritto alla copertina del magazine; l'opera è un mini spin-off del manga della Yamada intitolato Kōcha Ōji.
Lo spin-off seguirà la vita quotidiana di Yoshino, una giovane principessa; la ragazza, un bel giorno, trova nella sua tazza di tè due principi: Sakura e Jorge.
Durante la pubblicazione dello spin-off verrà sospesa la serializzazione di Orange Chocolate, sempre della Yamada, giunto ormai all'undicesimo tankōbon.
Fonti consultate:
Shoujo Café 1, 2
Comic Natalie 1, 2
@Arashi84
Per quello che ho sentito e letto in giro è addirittura migliorato andando avanti con i capitoli!
Fin dove sono arrivata con la lettura la qualità del manga è sempre stata ottima, magari fossero tutti così! Lo proporrei alle autrici di shoujo manga come modello.
Ancora non posso credere che in Italia avremo quel titolo orrendo che non c'entra nulla, ma nonostante questo non vedo l'ora di leggerlo. Spero solo che l'adattamento del manga non segua l'esempio dell'adattamento del titolo, mi seccherebbe droppare uno dei miei shoujo preferiti di sempre.
Se non erro quello è l'adattamento inglese o comunque internazionale... Penso che abbiano voluto privilegiare l'aspetto romantico del manga, che però è anche altro! Sono d'accordo che quel "kiss" smorza un po' la presenza del manga, però sicuramente sarà più immediato di un "hajimemashita", che il ragazzino medio non sa nemmeno cosa voglia dire!
Per me è come con "Tonari no Kaibutsukun" trasformato in "My Little Monster": se non avessi già conosciuto questi manga il titolo sdolcinato mi avrebbe fatto pensare a delle sciocchezze insulse e mi avrebbe tenuta alla larga.
"però sicuramente sarà più immediato di un "hajimemashita", che il ragazzino medio non sa nemmeno cosa voglia dire!"
Ultimamente le mie sofferenze per i pessimi adattamenti derivano proprio da questa voglia di andare incontro al grande pubblico.
Ti capisco perfettamente. Io sono fra quelle che si son incavolate nere quando Kuroshitsuji (conosciuto da tutti con questo nome) è diventato Black Butler, ed è solo per far un esempio! Per TnK penso fosse inevitabile adattare il titolo, davvero non si capisce nulla dal giapponese. Io ne comprendo il senso perché ne studio la lingua, ma non penso che una persona normale (vedasi anche me stessa un paio di anni fa) avrebbe capito qualcosa con un titolo del genere! Ancora più fuorviante del titolo che poi è effettivamente stato scelto...
Sì, ma almeno "Black Butler" è la traduzione, invece per gli altri due hanno inserito parole che non c'entravano con l'originale e fanno un effetto stupido. Per me la soluzione potrebbe essere lasciare il titolo originale e inserire come sottotitolo la traduzione, ma anche una semplice traduzione del titolo sarebbe meglio di questi cambiamenti completi.
Sì, sarebbe un'idea... Per esempio potrebbero mettere la traduzione nella presentazione che scrivono quasi sempre nelle prime pagine del volumetto. Tuttavia credo che la politica generale delle case editrici sia basata sull'impatto, perché comunque è il titolo la prima cosa che salta all'occhio. E sicuramente un titolo inglese/slashoso fa più effetto di uno giapponese/criptico. (anche se per noi fan non è così...)
In ogni caso per me il discorso non cambia: un adattamento fedele all'originale per me conta molto e spero che almeno quello della storia sia tale. Se iniziano a parlare di spettri al posto di youkai o cose simili perchè "così il ragazzo medio italiano capisce" si accorgeranno che accontentare il grande pubblico significa perdere i fan.
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