Il suo ultimo film, Si alza il vento (Kaze Tachinu), ha fatto il suo esordio il 20 luglio incassando 961.000.000 ¥ (circa 7.380.000 euro) nel primo fine settimana, ricevendo subito l'invito a partecipare alla 70° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto-7 settembre), eppure il pluripremiato regista Hayao Miyazaki in patria è al centro di numerose polemiche.
Questo a causa di alcune dichiarazioni fortemente critiche, espresse durante la conferenza stampa di presentazione del suo film, nei confronti dell'attuale politica estera del governo di Shinzo Abe, principalmente a proposito del braccio di ferro con la Cina per la sovranità sulle isole Senkaku (altrimenti note come isole Diàoyúdǎo nella Repubblica Popolare Cinese e Diàoyútái in Taiwan - ROC).
Le isole Senkaku, al centro del contenzioso nippo-cinese
“Storicamente, le dispute territoriali sono sempre state risolte attraverso la guerra. Per evitare un'altra guerra, non c'è niente da fare se non accantonare qualsiasi tipo di conflitto, quindi sarebbe auspicabile iniziare ad andare d'accordo con la Cina” sono le parole del 64enne regista, che ovviamente hanno fatto il giro del web attirandosi commenti stizziti e accuse di anti-giapponesità.
Ulteriori critiche verso l’attuale maggioranza erano già state lanciate, sempre dallo stesso Miyazaki, con un saggio scritto di suo pugno e pubblicato sul pamphlet mensile dello Studio Ghibli, Neppu, riferendosi questa volta all'ipotesi di revisione costituzionale. Tale ipotesi viene infatti considerata “del tutto impensabile” e frutto di una scarsa conoscenza storica, specie se questa ipotetica revisione dovesse toccare il famoso articolo 9, che rende la Carta nipponica unica al mondo in quanto rinuncia alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali ed esclude il mantenimento di un nucleo di forze armate nazionali; non esiste infatti esercito in Giappone, ma solo “forze di autodifesa”, le Jieitai (JSDF), che il fondatore dello Studio Ghibli giudica comunque contro i valori dello stesso articolo 9.
Miyazaki ha inoltre espresso la propria vergogna per ciò che il suo paese ha fatto in Cina e nel Sud-est asiatico durante il secondo conflitto mondiale, affermando che il Giappone dovrebbe non solo chiedere scusa per quanto fatto ma anche pagare un risarcimento per i suoi crimini; tra di essi il regista ha nello specifico menzionato l'istituzione da parte della milizia giapponese del sistema delle “donne di conforto” (donne dalla Cina e dalla Corea utilizzate come prostitute durante la guerra).
Uno dei commenti meno polemici postati su Yahoo! JAPAN, dove è stato pubblicato un articolo simile a quello che state leggendo, è stato:
“Sono molto deluso da lei. Mi permetta di etichettarla come un traditore nazionale”.
Fonti consultate:
Anime News Network
Japancrush
Questo a causa di alcune dichiarazioni fortemente critiche, espresse durante la conferenza stampa di presentazione del suo film, nei confronti dell'attuale politica estera del governo di Shinzo Abe, principalmente a proposito del braccio di ferro con la Cina per la sovranità sulle isole Senkaku (altrimenti note come isole Diàoyúdǎo nella Repubblica Popolare Cinese e Diàoyútái in Taiwan - ROC).
“Storicamente, le dispute territoriali sono sempre state risolte attraverso la guerra. Per evitare un'altra guerra, non c'è niente da fare se non accantonare qualsiasi tipo di conflitto, quindi sarebbe auspicabile iniziare ad andare d'accordo con la Cina” sono le parole del 64enne regista, che ovviamente hanno fatto il giro del web attirandosi commenti stizziti e accuse di anti-giapponesità.
Ulteriori critiche verso l’attuale maggioranza erano già state lanciate, sempre dallo stesso Miyazaki, con un saggio scritto di suo pugno e pubblicato sul pamphlet mensile dello Studio Ghibli, Neppu, riferendosi questa volta all'ipotesi di revisione costituzionale. Tale ipotesi viene infatti considerata “del tutto impensabile” e frutto di una scarsa conoscenza storica, specie se questa ipotetica revisione dovesse toccare il famoso articolo 9, che rende la Carta nipponica unica al mondo in quanto rinuncia alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali ed esclude il mantenimento di un nucleo di forze armate nazionali; non esiste infatti esercito in Giappone, ma solo “forze di autodifesa”, le Jieitai (JSDF), che il fondatore dello Studio Ghibli giudica comunque contro i valori dello stesso articolo 9.
Miyazaki ha inoltre espresso la propria vergogna per ciò che il suo paese ha fatto in Cina e nel Sud-est asiatico durante il secondo conflitto mondiale, affermando che il Giappone dovrebbe non solo chiedere scusa per quanto fatto ma anche pagare un risarcimento per i suoi crimini; tra di essi il regista ha nello specifico menzionato l'istituzione da parte della milizia giapponese del sistema delle “donne di conforto” (donne dalla Cina e dalla Corea utilizzate come prostitute durante la guerra).
Uno dei commenti meno polemici postati su Yahoo! JAPAN, dove è stato pubblicato un articolo simile a quello che state leggendo, è stato:
“Sono molto deluso da lei. Mi permetta di etichettarla come un traditore nazionale”.
Fonti consultate:
Anime News Network
Japancrush
l'esistenza di un Esercito di Difesa è obbligatoria a meno che non si viva in un mondo utopico, di certo si possono razionalizzare le spese (ed evitare quelle inutili tipo gli F35), ma non è possibile non avere un esercito... la svizzera stessa che èun esempio di neutralità ha uno degli eserciti meglio addestrati ed equipaggiati
La questione di chiedere scusa, a parte che farlo mi pare fridicolo dopo 70 anni da parte di persone che magari manco erano nate nel periodo, poi non mi pare che manco gli stati uniti si siano scusati per lo sgancio delle due bombe a guerra praticamente vinta (il giappone non aveva più forze marittime quindi era pressochè innocuo) o per qualsiasi altra porcata fatta negli anni, così come non lo ha fatto nessun'altro paese, la guerra è guerra tutti sanno che vengono compiute atrocità, e trovo ipocrito prima compierle poi dirmi dispiaciuto solo perchè mi han sconfitto... se fossi stato dispiaciuto molto semplicemente non le avrei commesse.
Sapevo che i giapponesi sono estremamente patriottici (che va anche bene, in una qualche misura, e farebbe bene anche a noi esserlo maggiormente a volte), ma reagire così ad una frase che in realtà è semplicemente banale (cioè evitare la guerra e andare d'accordo con gli stati vicini) non mi sembra fa persone che amano il proprio paese ma semplicemente da guerrafondai.
Con il discorso delle scuse ha senso eccome farle, anche se sono passati 70 anni, perché i paesi hanno comunque delle relazioni diplomatiche, e le ferite di guerra ci mettono decenni (se non secoli) a scomparire……prova ne è appunto che ancora oggi ci sono isole contese tra Cina e Giappone, contesa che si trascina da decenni……poi va be, è vero che gli americani hanno un miliardo di motivi in più per scusarsi dei crimini di guerra, ma non vedo cosa c'entri in questo caso……non è perché c'è qualcuno che deve "più scuse" di altri deve scusarsi prima di tutti (e te lo dice uno che è anti-americano al 1000% ), scusarsi è anche una forma di civiltà, si riconosco i propri errori e si chiede perdono……e da questo punto di vista considero i giapponesi moooooooo(o infinita)lto più civili degli americani!
È comunque vero che quando due nazioni si mettono a fare braccio di ferro tutti ci rimettono e nessuno ci guadagna.
Purtroppo non si può chiedere ad un paese "nazionalista" di non perseguire una politica volta al suo vantaggio, e non si può chiedere ad un paese che vuole prevalere sul suo potente vicino da tempi immemori di "offrirgli" una vittoria, seppur minima. Il Giappone non cederà mai alla Cina, perché il suo obiettivo primario è quello di vederla cedere al suo potere. Sembra la battaglia di "Arata Kangatari" a chi cede per primo~
Comunque condivido il pensiero di Miyazaki, ma è troppo semplice sbrigarla così... Se andassimo ad analizzare la storia delle Senkaku, non penso che sia facile stabilire a chi appartengono. Le Ryukyu (come Taiwan) sono contese da secoli, si parla dell'epoca Ming in Cina e degli Ashikaga in Giappone, al 1300 praticamente.
In ogni caso, w le voci pacifiste sempre e comunque~
Il Giappone è fin troppo esplosivo come società per non essere seppur in minima parte "fermato" da voci contrarie... Perciò ben vengano quelli come Miyazaki!
P.S. spero non si noti troppo che ho fatto un esame di Storia dell'Asia Orientale da poco, lol
"Smantellare" la milizia? Ipotizzabile solo se lo facesse tutto il mondo contemporaneamente..e anche così potrebbe non bastare.
"Smettere di litigare per dei territori"? Ce li vedo proprio i politici giapponesi a tavolino "Prego prendeteli voi" e i cinesi "ma va là prima voi" XD
Per non parlare dei risarcimenti per la seconda guerra mondiale.. tutti a dire "si è giusto" ma poi quando lo stato ha un grosso ammanco e aumenta di conseguenza le tasse..ecco tutti a dire "governo ladro"
Non sono pro guerre ma essere "bravi, buoni e giusti" non è così facile come viene dipinto nelle opere di fantasia, per quanto ci piacerebbe che lo fosse.
My2c
Altrettanto interessanti sono le questioni che solleva per mezzo del suo pamphlet, che mi piacerebbe poter leggere: davvero un atto coraggioso, il suo, che però mi pare sia stato recepito dai suoi connazionali con uno spirito diametralmente opposto a quello sperato.
Miyazaki continui a fare i suoi film e non parli di cose che non conosce, se lui può fare i suoi film è perchè c'è stato l'ESERCITO americano che ha consetito al giappone di essere libero. Miyazaki deve chiedersi se sotto la Cina comunista avrebbe potuto farei suoi film.
Lo stesso vale per l'italia.
Per difendersi dalla guerra ci vogliono le armi e si devono tenere a bada le dittature e i paesi aggressivi come la Cina, può non piacere ma è così.
Come è ben noto il Giappone e molto nazionalista e qualsiasi azione svolta dal governo è accettata, perchè per il bene comune.
Persone come Miazaki che hanno una visione più globale sanno che alcuni comportamenti sono da condannare e chiedere scusa per crimini commessi, anche in tempo di guerra, non è mai troppo tardi, sarebbe un primo passo per impegnarsi a non rifare più certi errori.
Per quanto riguarda l'articolo 9 della costituzione giapponese sul ripudio della guerra e il divieto di possedere un vero esercito, va ricordato che l'attuale costituzione è stata scritta e imposta al Giappone dagli occupanti americani guidati dal generale MacArthur che, caso unico nel trattamento dei paesi dell'Asse sconfitti,infatti Italia e Germania non sono stati costretti a cambiare regime politico, hanno voluto imporre una visione liberale e democratica al governo nipponico in cambio della possibilità di divenire uno dei loro più stretti partner commerciali oltre alla protezione contro nemici esterni.
Guarda caso, ora che gli USA non riescono più ad imporre una egemonia mondiale anche in Giappone le correnti politiche più nazionaliste cercano di far riguadagnare al loro paese un maggiore spazio di manovra sulla scena internazionale anche con la richiesta di un esercito più forte e strutturato.
Venduto alla Cina.
http://www.animeclick.it/news/19718-giappone-hiroshima-ricorda-latomica
Sempre se ho ben compreso il governo giapponese non ha apprezzato molto "l'uscita" del regista, definendolo "anti giapponese". Beh, qui al di là delle opinioni, anziché parlare di patriottismo, mi verrebbe da dire che c'è del nazionalismo bello e buono. E i nazionalismi hanno sempre creato disastri. Non mi stupisce la recente vittoria della destra in Giappone col suo programma di riattivazione delle centrali nucleari. Così come non mi stupisce questa reazione del tutto inappropriata nei confronti di un regista che ha solamente espresso una sua opinione.
Solidarietà dunque a Mister Hayao.
Come sarebbe pure bello che nel nostro paese si riconoscessero le nefandezze perpetrate dai nostri militari nelle campagne e durante le occupazioni coloniali in africa, nonché nella Seconda guerra mondiale in Grecia e Balcani; invece di propinare il solito mito, falso come Giuda, di "Italiani = brava gente". Almeno ci si risparmierebbe lo sconcio di veder dedicati, unico tra i paesi occidentali, monumenti, vie e parchi a militari con le mani "sporche di sangue di inermi civili" come Rodolfo Graziani e Ugo Cavallero. Come purtroppo è accaduto per il secondo nella mia città!
Sono accadute cose troppo atroci durante la guerra cino-japanese, ma resta il fatto che non è possibile cambiare la mentalità di un popolo.
La rivendicazione di territori ha sempre portato a guerre sanguinose. Peccato.
Il solito mito, falso come Giuda, di "Italiani = brava gente"
L'italia era fascista, ma non tutti gli italiani erano fascisti, sopratutto quei nostri contadini mandati al macello.
Tenno Heika Banzaiiii!!!!
Davvero spero di riuscire ad andare al festival di Venezia quest'anno visto che ora ho anche un motivo in più per farvi visitaXD
più che anti-patriotico, mi ha dato l'idea di anti-conformismo e ciò e bene accetto
In realtà ti sbagli, gli americani sono ben felici quando c'è LDP al governo, e appoggiano un riarmo del Giappone. Sono loro che hanno mandato a farsi friggere le iniziative pro-asiatiche di Hatoyama, in più chi dice che il Giappone non si è mai scusato è in errore, le scuse, anche ufficiali, ci sono state più volte.
Il Giappone ha un governo fantoccio manovrato dagli USA, in Cina lo sanno bene infatti dicono che il Giappone è un cane che deve obbedire al suo padrone, e non hanno torto.
Gli americani hanno solo vantaggi da trarre da un Giappone nazionalista, innanzitutto economici: gli USA sono il primo partner commerciale della Cina, e tali vogliono rimanere, ergo se i giapponesi fanno la parte dei cattivoni again, saranno sempre più isolati in Asia.
Tutto ciò che l'America desidera è un'Asia disunita dove mantenere un posto privilegiato.
In più, a chi eventualmente pensa che stia esagerando, e voglia tacciarmi di antiamericanismo gratuito, consiglio caldamente prima di leggersi serie analisi geopolitiche come questa:
http://www.karelvanwolferen.com/the-disabling-pacific-alliance/
Ma leggetevi riga per riga, io certe cose le ho notate seguendo la politica giapponese a fondo da anni, e mi conforta vedere che ci sono analisti che concordano. Scrivo spesso su un sito giapponese di news in inglese, e credetemi, si può spalare m***a sulla Cina e sul Giappone in continuazione, ma appena critico il governo americano, VENGO SISTEMATICAMENTE CENSURATA, mi mandano messaggi dicendo che sono OT quando non è vero. Mi viene una rabbia...avendo provato queste cose sulla mia pelle ho capito il livello di sudditanza che il Giappone ha verso gli USA, peggio che da noi.
Sono così stufa di essere censurata che non avete idea, mentre decine di americani che vivono in Giappone possono sm***re il Giappone come e quando vogliono su quel sito, sono di un'arroganza schifosa.
Chiedetevi innanzitutto se un Paese che è già occupato militarmente da un altro Paese può davvero prendere iniziative personali senza che dietro alle sue mosse non ci sia l'avvallo del Paese che lo occupa.
Così come quella di quanti si oppongono alla militarizzazione delle forze di autodifesa ed al ripristino - hic e nunc - delle centrali nucleari, la politicadi Shinzo Abe è quella del "Grande Giappone" ed ora che ha ottenuto la maggioranza nel parlamento sarà ben difficile che qualcuno riesca a fermarlo salvo come si dice, la forza delle cose, ovvero l'erroneità dell'impostazione, la sua posizione ( di ABe) nel breve periodo è vincente, che il Giappone da troppi anni è cascato in una deflazione assurda, rispetto a cui le "cure tedesche" non sono certo l'optimum, ed se la questione delle isole contese sarebbe risolvibile, resterebbero in piedi tutte le altre questioni.
Miyazaki temo avrà molto da riflettere, ed impegnarsi - se lo vorrà - in futuro, per difendere l'idea che il giappone per risolvere i suoi problemi economici non deve abbandonare la sua anima pacifista.
E, a chi dice che sono passati 70 anni e le generazioni sono diverse, rispondo che uno stato è "l'uomo in grande": cambieranno le sue cellule (i cittadini) ma il corpo rimane sempre vivo. Quindi l'offesa arrecata da Tizio a Caio rimane, anche dopo mille anni, finché Tizio non si scusa.
Quindi a quando le scuse delle popolazioni tedesche per il ratto di Roma?
Io aspetto ancora le scuse degli eredi di Totila.
L'impero non meritava tale offesa.
Le scuse a guerra finita, soprattutto se fatte da nuove generazioni non servono a nulla.
E' ipocrita chiederle e darle.
Poi, più che pretendere scuse la cina dovrebbe risolvere i molti casi ambigui in casa sua. Un nome? Tibet.
Detto questo, Miyazaki può esprimere il suo parere come meglio crede.
Saluti
La Germania ha fatto quello che ha fatto, ha chiesto scusa, ha pagato più che abbondantemente i suoi errori e adesso è rinato come grande Paese. Se il Giappone vuole fare lo stesso dovrà presto o tardi ammettere le sue nefaste responsabilità, che non trovano quasi eguali nell'arco del '900 (probabilmente solo Pol Pot e Auschwitz sono accostabili a tali orrori). In quanto essere vivente, se uno stato vuole crescere e migliorare deve fare i conti con il proprio passato. Non riconoscere i propri errori è solo simbolo di immaturità e simboleggia perfettamente la propria assenza di valori e maturità (come la Turchia con la questione armena).
Le scuse fatte dopo anni e anni, a guerra finita, sono ipocrite, a mio avviso.
Forse possono assumere valore simbolico ma nulla più.
Parlare di risarcimenti e roba simile è inutile.
Bisognerebbe svuotare mezzi musei d'europa allora.
Così come il buon vecchio continente finirebbe in banca rotta per dover risarcire gli indiani d'America o gli indios.
Il giappone s'è macchiato di gravi crimini di guerra. Farli uscire dal loro contesto storico è disciplina assai pericolosa.
Ovvio che non voglia conflitti, ma non sempre accontentare è la soluzione giusta. Poi i politici cinesi mamma mia... anche se capisco le sue critiche, il Giappone così come la Cina è strapieno di nazionalisti e gente piena di pregiudizi. Poi diagolare con la Cina.. più facile a dirsi che a farsi purtroppo.
Nella storia comunque anche l' Europa l' ha data sempre vinta ad Hitler in queste piccole questioni, accontentandolo e dandogliela vinta su territori che lui riteneve parte della Germania perchè si parlava tedesco o c'era una minima parte di Tedeschi... abbiamo visto come è andata a finire poi :/
Ma politicamente e simbolicamente certi orrori NON POSSONO e NON DEVONO essere taciuti e dimenticati. Il Giappone da quel che so non ha mai chiesto scusa per i suoi crimini contro l'umanità contro cinesi e coreani nella Seconda Guerra Mondiale, addirittura mi sembra (ma potrei sbagliarmi) che come altri ha addirittura rimosso la cosa dai libri di Storia pur di non ammettere di essersi comportato da MOSTRO, addirittura peggio dei nazisti. Se per questo motivo ci sono forti motivi di astio con la Cina, posso capirlo perfettamente e ritengo che siano doverose delle scuse da parte nipponica. È lo stesso motivo per cui la comunità europea oggi impone alla Turchia di riconoscere il genocidio degli armeni se vuole entrare a far parte dell'UE: la mossa di sicuro non ridarà la vita a tutte le vittime di quella spaventosa pulizia etnica, ma di certo uno stato degno di reputarsi tale, di essere accettato da tutti, deve sapersi prendere le proprie responsabilità, è mostruoso che speri che le sue porcate vengano dimenticate o taciute. Devi riconoscerle e farle sapere al suo popolo, affinché questi possa prenderne esempio e non ripeterle mai più.
Nei fatti, però, le posizioni di Miyazaki, che si sono espresse anche nel suo ultimo film, possono averlo danneggiato e spiegare, accanto ad altre questioni tecniche, perchè il più vasto pubblico nipponico non lo abbia premiato al botteghino.
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