Sembrano avvicinarsi sempre più velocemente i tempi immaginati da tanti autori di fantascienza, ma anche di manga e anime. Sabato 3 agosto dalla base spaziale di Tanegashima in Giappone è stato infatti lanciato nello spazio, destinazione la Stazione Spaziale Internazionale(Iss), Kirobo, un robot umanoide capace di parlare! Alto circa 34 centimetri e largo 18, dal peso di circa 1 chilogrammo questo piccolo gioiello della robotica nipponica ha un aspetto vagamente familiare: è infatti ispirato ad Astro Boy, il leggendario personaggio creato da Osamu Tezuka.
Obiettivo di Kirobo, realizzato dall’agenzia spaziale giapponese Jaxa (Japan Aerospace Exploration Agency), sarà quello di interagire e supportare gli astronauti, in particolare il "connazionale" Koichi Wakata che raggiungerà la ISS nei prossimi mesi. Il robot infatti è stato appositamente progettato, oltre che per muoversi in ambienti privi di forza di gravità, per approfondire l'interazione fra robot e umani e capire se le macchine possono dare sostegno emotivo alle persone isolate per lunghi periodi: Kirobo parla infatti giapponese e dispone di funzioni di riconoscimento vocale e facciale che lo rendono capace di sostenere vere e proprie conversazioni. Il successo di tale esperimento potrebbe spianare la strada a una serie di androidi che assumeranno via via ruoli sempre più attivi nell'assistenza agli astronauti.
Il nome Kirobo si compone dei termini "kibo", che in giapponese significa speranza, e "robo", che è appunto robot.
Una curiosità: ad attendere il suo arrivo oggi ci sarà anche il nostro astronauta Luca Parmitano, dell’Agenzia Spaziale Europea.
Fonti consultatate
Tom's Hardware
blitz quotidiano
Anche il fatto che sappia parlare e sostenere una conversazione è qualcosa di sorprendente.
Trovo molto carina l'idea del nome...
Sarà anche un "esperimento" ma per me ci sono ancora troppe variabili in gioco
Poi sono ormai decenni che apparecchiature tecnologiche tengono compagnia alle persone: televisori, telefoni, computer, internet, videogames, ecc. Con la tecnologia che avanza è ovvio che anche questi oggetti siano sempre più sorprendenti e sofisticati.
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