Da più di quarant'anni, Shounen Jump, il giornale a fumetti pubblicato della casa editrice Shueisha, allieta il tempo libero dei ragazzini giapponesi che, fra un impegno scolastico e l'altro, si immergono in mondi di fantasia dove vivere entusiasmanti avventure di ogni genere in compagnia di innumerevoli eroi.
Alcuni di questi eroi, come il Kenshiro di Ken il guerriero, il Momotaro Tsurugi di Sakigake! Otoko Juku o il Jotaro Kujo di Le bizzarre avventure di Jojo, sono dei colossi muscolosi e inflessibili, poco inclini al sorriso e protagonisti di combattimenti all'ultimo sangue, ricchi di violenza, sudore e lacrime, che costellano storie spesso e volentieri drammatiche e dal grande lirismo.
Altri, invece, come il Son Goku di Dragon Ball o il Monkey D. Rufy di One Piece affiancano alla loro abilità nel combattimento anche un'incredibile allegria e un inesauribile appetito: personaggi sì forti e coraggiosi, ma anche solari, espansivi e sì, anche un po' (tanto) stupidi.
C'è, inoltre, un terzo tipo di eroi, che sta nel mezzo fra i due sopraelencati. Personaggi che hanno un fisico da culturista e la faccia da scemi, che combattono durissime battaglie flettendo i bicipiti e si circondano di amici con cui, fra uno scontro e l'altro, ridono a crepapelle davanti a un sontuoso banchetto.
Negli anni '80, quando anche i ragazzini giapponesi si esaltavano con le mirabolanti imprese sul ring di Hulk Hogan e compari lottatori di wrestling, era il wrestler spaziale Kinnikuman a rappresentare questa categoria.
Negli anni '90 dei picchiaduro da sala giochi, il testimone è passato a Tar-chan, demenziale re-bodybuilder della giungla.
Dal 2008, ultimo rappresentante di questa categoria in ordine di tempo è Toriko, nerboruto protagonista dell'omonimo manga di Mitsutoshi Shimabukuro, attualmente giunto a ventisei volumi e ancora in corso sulle pagine della rivista.
Toriko è ambientato in un mondo di fantasia che vive l' "Era dei buongustai", un'epoca in cui la gente è alla costante ricerca di nuovi sapori, di cibi raffinati e di strabilianti esperienze culinarie. Il nostro eponimo protagonista è un "Fornitore di alimenti di lusso" e si occupa di recuperare ingredienti rari e particolari in giro per il mondo, in attesa di poter completare il suo ideale "menu" di pietanze gustose ed incredibili e di porre fine al suo, apparentemente interminabile, viaggio.
Nel mondo di Toriko si trovano piante e animali straordinari, di dimensioni colossali e dai poteri più disparati: verdure gigantesche, frutti senzienti, zuppe congelate, bestie di inaudita ferocia, dalla forza erculea e dagli incredibili riflessi, veloci come il vento o capaci di secernere letali veleni.
Compito dei "Fornitori di alimenti di lusso" è quello di aver la meglio su queste creature meravigliose e ottenere così la loro carne, il loro succo, le loro uova, le loro lische, i loro frutti con cui cucinare pietanze di inimmaginabile bontà.
E' un compito, s'intuisce, tutt'altro che facile. Ma, per fortuna, il buon Toriko ha dalla sua un fisico robusto, un gran vigore e delle incredibili doti di combattente, e non c'è mostro, animale o pianta carnivora che lo spaventi.
Le avventure che Toriko vivrà nel corso del suo viaggio alla ricerca del menu perfetto sono tante e varie: visiterà posti di incredibile bellezza, affronterà dure prove e difficili battaglie, incontrerà validi alleati e temibili nemici, primi fra tutti gli affiliati della Mafia Alimentare, una potente organizzazione criminale che gestisce nell'ombra le fila del mondo dei buongustai.
L'autore Mitsutoshi Shimabukuro è, senza dubbio, un personaggio particolare.
Classe 1975, attivo in casa Shueisha sin dal 1996, anno di debutto del suo Seikimatsu Leader Den Takeshi!, ha potuto studiare da vicino storie, personaggi, meccanismi e autori passati, presenti e futuri di Shounen Jump (Eiichiro Oda, autore di One Piece, è infatti un suo grande amico).
Nel 2002 fu arrestato per aver violato le leggi sulla prostituzione infantile (aveva pagato 80000 yen a una sedicenne per una prestazione sessuale), cosa che lo tenne lontano dal mondo dei manga, portando la sua serie ad essere cancellata al venticinquesimo volume, per qualche tempo.
Uscito di prigione, l'autore si rimise al lavoro e, dal 2003 al 2005, si concesse una breve parentesi nel mondo dei seinen con Ring, miniserie sportiva pubblicata su Super Jump e poi raccolta in tre volumi. Toriko, attualmente la sua serie di maggior successo, segna il suo ritorno allo shounen manga.
L'editoria nipponica è piena di fumetti di combattimenti e, da qualche decennio a questa parte, anche di fumetti che trattano di cucina, in maniera più o meno seria o dettagliata.
Ai giapponesi piace leggere di cucina, potersi immergere nelle certosine descrizioni delle ricette o in storie di tutti i giorni, in cui la preparazione o la consumazione di un pasto si lega a sensazioni intimistiche di calore, sicurezza e affetti
L'azzeccata idea del maestro Shimabukuro è quella di creare un manga che descrive in maniera dettagliatissima, fin nei minimi particolari, le caratteristiche degli ingredienti e il processo di cottura e preparazione di squisite cibarie, che però sono tutte strambe e particolari e vanno ottenute tramite mille avventure e combattimenti assurdi e ricchi di pathos. Un'idea che, evidentemente, ha fatto centro, dal momento che Toriko continua con discreto successo la sua corsa e che la figura del cuoco combattente dai muscoli d'acciaio ha già fatto scuola (si pensi a Bravo Peperoncine, italianissimo e colossale personaggio del fighting game Chaos Code del 2011).
In un certo senso, Toriko è un po' la summa di quel che Shounen Jump ha rappresentato negli ultimi trent'anni, il punto di contatto fra diversi modi di fare shounen manga.
Le citazioni, nella grafica, nella caratterizzazione dei personaggi o anche solo nell'atmosfera, sono innumerevoli. Già Toriko, il nostro protagonista, altri non è che un Kenshiro coi capelli azzurri e il vestito di Goku.
Come Kenshiro, Toriko si gonfia i muscoli per combattere corpo a corpo a suon di cazzotti, e, come Goku, quantifica la sua potenza in più livelli come fosse il Kaioh-ken.
Come Kenshiro, Toriko ha un corpo muscoloso e quando si arrabbia non lascia scampo ai suoi avversari; come Goku e Rufy di One Piece, non disdegna mai un sorriso, un'avventura o un'abbuffata.
Ancora, c'è Sunny, combattente dai lunghi capelli policromi fissato con la bellezza estetica che è una variazione sul tema di Hien, guerriero capellone iscritto alla Otoko Juku; allo stesso modo Mansam, guerriero massiccio, calvo, baffuto e caciarone, dalla grande forza fisica e dalla risata fragorosa, sembra essere il fratello perduto del possente Heihachi Edajima, preside della suddetta scuola.
Il mastodontico Zebra, invece, paga un chiaro tributo all'ombroso e potente Raoh di Ken il guerriero, mentre Jiro, misterioso vecchio maestro apparentemente ebete e strambo ma dai grandi poteri (primo fra tutti quello di pomparsi i muscoli), non può non ricordarci Muten, il bizzarro eremita della tartaruga di Dragon Ball.
E che dire, poi, del buffo e sfortunatissimo Zonge, cacciatore fanfarone che rappresenta l'anello di congiunzione fra Mr. Satan di Dragon Ball e Orco Barbuto di Sakigake! Otoko Juku?
Tanti sono i combattenti che si incontrano fra le pagine del manga. Alcuni di questi hanno poteri stravaganti, allevano moltitudini di insetti nel loro corpo o vi custodiscono un numero esorbitante di veleni, possono comandare ogni osso del proprio scheletro o sono robot che sparano raggi laser dalla bocca.
La maggior parte di loro, però, a partire dallo stesso Toriko, fanno affidamento unicamente sul loro massiccio corpo e combattono con possenti pugni, taglienti calci o rozzi "lariat". Anche in questo si nota l'anima "old-style" di questo manga, che affianca combattimenti strategici e ricchi di variabili e colpi di scena ad altri decisamente più spartani ma non meno esaltanti e testosteronici, degni degli stravaganti incontri di wrestling di Kinnikuman o Tar-chan, dei furiosi combattimenti di arti marziali di Kenshiro o delle potentissime aure combattive di Goku e soci.
Come da copione per gli shounen manga di combattimento, inoltre, anche da Toriko emergono, fra uno scontro e l'altro, valori come il rispetto del prossimo, l'esaltazione della virilità, dell'amicizia e della lealtà, l'amore per la natura, l'onore, il coraggio, l'amore per le piccole cose belle della vita come un buon pasto, che immancabilmente diventa molto più gustoso se consumato come premio o ristoro dopo una gran fatica, dopo averlo cucinato personalmente o banchettando insieme ai propri amici fra mille risate.
Non di sole battaglie, però, vive Toriko, che lascia anzi ampio spazio all'avventura.
Il lettore attraverserà foreste, campi di vegetali di dimensioni gigantesche, città commerciali, lande ghiacciate, arene da combattimento e mille altri scenari fantastici degni delle migliori ambientazioni viste in manga come Dragon Ball o One Piece, popolate da una fauna e una flora incredibili, spesso e volentieri opera dei lettori che le hanno inviate in redazione, esattamente come accadeva con i wrestler di Kinnikuman o le invenzioni dello strampalato Dottor Slump.
Fra un combattimento e l'altro, l'autore non risparmia un ottimo approfondimento delle tantissime ambientazioni attraversate dal suo robusto eroe, né dei personaggi che le popolano, fra baristi, mafiosi, combattenti, cacciatori, cuochi, pescatori, marinai, miliardari, locandieri e anziani maestri.
La trama di Toriko è lenta e inframezzata da mille avventure, il più delle volte indipendenti l'una dall'altra, in cui cambiano ogni volta l'ambientazione, gli scopi e i compagni di Toriko, presentando luoghi e personaggi sempre nuovi che offrono una certa varietà e un non meno forte "sense of wonder". Ci vuole qualche volumetto di rodaggio perché Toriko ingrani, con l'apparizione dei veri e propri nemici e l'introduzione di qualche mistero a sorreggere la trama, ma le avventure e gli adrenalinici scontri del massiccio eroe dai capelli azzurri lasciano raramente spazio alla noia, salvo eccedere saltuariamente in spiegazioni un po' troppo verbose sul come funzionino i poteri di questo o quell'animale o personaggio, su quali siano gli effetti e la ricetta di questo o quel cibo.
A parte questa sua saltuaria verbosità e la lentezza con cui si sviluppa la sua trama principale, si può imputare a Toriko un ultimo, tutto sommato trascurabile, difetto. Fra citazioni più o meno velate a questo o a quello shounen manga precedente, fra combattimenti adrenalinici, muscoli possenti e avventure in scenari meravigliosi e ricchi di fantasia, tutto sommato Toriko non offre nulla di particolarmente nuovo, poiché ognuno dei suoi ingredienti è già stato sfruttato in passato e il manga di Mitsutoshi Shimabukuro non fa altro che mescolarli fra loro. Anche se, bisogna ammetterlo, lo fa con gran maestria e il risultato è un'opera avvincente e di assai piacevole lettura.
Anche dal punto di vista del disegno, il maestro Shimabukuro presenta uno stile che rievoca a più riprese quelli di altri autori suoi colleghi. Toriko si differenzia dalla maggior parte dei manga attualmente pubblicati su Shounen Jump perché, invece che un eroe bambino o adolescente, magrolino, dal fisico asciutto e di bell'aspetto, come va di moda adesso, torna a presentare dei personaggi dall'espressione arcigna, dal fisico esageratamente massiccio e muscoloso, con barba e/o baffi sul viso, peli sul petto e sulle braccia e una certa età alle spalle.
E' uno stile, tuttavia, abbastanza nitido e pulito, che permette di visualizzare le scene di combattimento in maniera molto chiara e si sbizzarrisce nella creazione di scenari mirabolanti e di una gran moltitudine di personaggi diversi e stravaganti.
E' ancora presto per prevedere la direzione che, nel corso del tempo, prenderà Toriko.
Il manga gode di un discreto successo in patria, supportato anche da una longeva serie televisiva (la cui colonna sonora, giusto per rimarcare quanto Toriko si ispiri alle serie del passato, è opera dell'energico Akira Kushida, negli anni '80 popolarissimo interprete delle sigle del già citato Kinnikuman), da diversi speciali tv in cui la serie si incrocia con One Piece e Dragon Ball, un film cinematografico, videogiochi, un gioco di carte e tutto il merchandising del caso.
In Italia, la casa editrice Star Comics lo pubblica a cadenza bimestrale (tredici i volumetti sinora usciti) in un'edizione abbastanza classica, di cui sono da lodare i fantasiosi e azzeccatissimi adattamenti in italiano dei nomi di cibi, piante ed animali.
Alcuni di questi eroi, come il Kenshiro di Ken il guerriero, il Momotaro Tsurugi di Sakigake! Otoko Juku o il Jotaro Kujo di Le bizzarre avventure di Jojo, sono dei colossi muscolosi e inflessibili, poco inclini al sorriso e protagonisti di combattimenti all'ultimo sangue, ricchi di violenza, sudore e lacrime, che costellano storie spesso e volentieri drammatiche e dal grande lirismo.
Altri, invece, come il Son Goku di Dragon Ball o il Monkey D. Rufy di One Piece affiancano alla loro abilità nel combattimento anche un'incredibile allegria e un inesauribile appetito: personaggi sì forti e coraggiosi, ma anche solari, espansivi e sì, anche un po' (tanto) stupidi.
C'è, inoltre, un terzo tipo di eroi, che sta nel mezzo fra i due sopraelencati. Personaggi che hanno un fisico da culturista e la faccia da scemi, che combattono durissime battaglie flettendo i bicipiti e si circondano di amici con cui, fra uno scontro e l'altro, ridono a crepapelle davanti a un sontuoso banchetto.
Negli anni '80, quando anche i ragazzini giapponesi si esaltavano con le mirabolanti imprese sul ring di Hulk Hogan e compari lottatori di wrestling, era il wrestler spaziale Kinnikuman a rappresentare questa categoria.
Negli anni '90 dei picchiaduro da sala giochi, il testimone è passato a Tar-chan, demenziale re-bodybuilder della giungla.
Dal 2008, ultimo rappresentante di questa categoria in ordine di tempo è Toriko, nerboruto protagonista dell'omonimo manga di Mitsutoshi Shimabukuro, attualmente giunto a ventisei volumi e ancora in corso sulle pagine della rivista.
Toriko è ambientato in un mondo di fantasia che vive l' "Era dei buongustai", un'epoca in cui la gente è alla costante ricerca di nuovi sapori, di cibi raffinati e di strabilianti esperienze culinarie. Il nostro eponimo protagonista è un "Fornitore di alimenti di lusso" e si occupa di recuperare ingredienti rari e particolari in giro per il mondo, in attesa di poter completare il suo ideale "menu" di pietanze gustose ed incredibili e di porre fine al suo, apparentemente interminabile, viaggio.
Nel mondo di Toriko si trovano piante e animali straordinari, di dimensioni colossali e dai poteri più disparati: verdure gigantesche, frutti senzienti, zuppe congelate, bestie di inaudita ferocia, dalla forza erculea e dagli incredibili riflessi, veloci come il vento o capaci di secernere letali veleni.
Compito dei "Fornitori di alimenti di lusso" è quello di aver la meglio su queste creature meravigliose e ottenere così la loro carne, il loro succo, le loro uova, le loro lische, i loro frutti con cui cucinare pietanze di inimmaginabile bontà.
E' un compito, s'intuisce, tutt'altro che facile. Ma, per fortuna, il buon Toriko ha dalla sua un fisico robusto, un gran vigore e delle incredibili doti di combattente, e non c'è mostro, animale o pianta carnivora che lo spaventi.
Le avventure che Toriko vivrà nel corso del suo viaggio alla ricerca del menu perfetto sono tante e varie: visiterà posti di incredibile bellezza, affronterà dure prove e difficili battaglie, incontrerà validi alleati e temibili nemici, primi fra tutti gli affiliati della Mafia Alimentare, una potente organizzazione criminale che gestisce nell'ombra le fila del mondo dei buongustai.
L'autore Mitsutoshi Shimabukuro è, senza dubbio, un personaggio particolare.
Classe 1975, attivo in casa Shueisha sin dal 1996, anno di debutto del suo Seikimatsu Leader Den Takeshi!, ha potuto studiare da vicino storie, personaggi, meccanismi e autori passati, presenti e futuri di Shounen Jump (Eiichiro Oda, autore di One Piece, è infatti un suo grande amico).
Nel 2002 fu arrestato per aver violato le leggi sulla prostituzione infantile (aveva pagato 80000 yen a una sedicenne per una prestazione sessuale), cosa che lo tenne lontano dal mondo dei manga, portando la sua serie ad essere cancellata al venticinquesimo volume, per qualche tempo.
Uscito di prigione, l'autore si rimise al lavoro e, dal 2003 al 2005, si concesse una breve parentesi nel mondo dei seinen con Ring, miniserie sportiva pubblicata su Super Jump e poi raccolta in tre volumi. Toriko, attualmente la sua serie di maggior successo, segna il suo ritorno allo shounen manga.
L'editoria nipponica è piena di fumetti di combattimenti e, da qualche decennio a questa parte, anche di fumetti che trattano di cucina, in maniera più o meno seria o dettagliata.
Ai giapponesi piace leggere di cucina, potersi immergere nelle certosine descrizioni delle ricette o in storie di tutti i giorni, in cui la preparazione o la consumazione di un pasto si lega a sensazioni intimistiche di calore, sicurezza e affetti
L'azzeccata idea del maestro Shimabukuro è quella di creare un manga che descrive in maniera dettagliatissima, fin nei minimi particolari, le caratteristiche degli ingredienti e il processo di cottura e preparazione di squisite cibarie, che però sono tutte strambe e particolari e vanno ottenute tramite mille avventure e combattimenti assurdi e ricchi di pathos. Un'idea che, evidentemente, ha fatto centro, dal momento che Toriko continua con discreto successo la sua corsa e che la figura del cuoco combattente dai muscoli d'acciaio ha già fatto scuola (si pensi a Bravo Peperoncine, italianissimo e colossale personaggio del fighting game Chaos Code del 2011).
In un certo senso, Toriko è un po' la summa di quel che Shounen Jump ha rappresentato negli ultimi trent'anni, il punto di contatto fra diversi modi di fare shounen manga.
Le citazioni, nella grafica, nella caratterizzazione dei personaggi o anche solo nell'atmosfera, sono innumerevoli. Già Toriko, il nostro protagonista, altri non è che un Kenshiro coi capelli azzurri e il vestito di Goku.
Come Kenshiro, Toriko si gonfia i muscoli per combattere corpo a corpo a suon di cazzotti, e, come Goku, quantifica la sua potenza in più livelli come fosse il Kaioh-ken.
Come Kenshiro, Toriko ha un corpo muscoloso e quando si arrabbia non lascia scampo ai suoi avversari; come Goku e Rufy di One Piece, non disdegna mai un sorriso, un'avventura o un'abbuffata.
Ancora, c'è Sunny, combattente dai lunghi capelli policromi fissato con la bellezza estetica che è una variazione sul tema di Hien, guerriero capellone iscritto alla Otoko Juku; allo stesso modo Mansam, guerriero massiccio, calvo, baffuto e caciarone, dalla grande forza fisica e dalla risata fragorosa, sembra essere il fratello perduto del possente Heihachi Edajima, preside della suddetta scuola.
Il mastodontico Zebra, invece, paga un chiaro tributo all'ombroso e potente Raoh di Ken il guerriero, mentre Jiro, misterioso vecchio maestro apparentemente ebete e strambo ma dai grandi poteri (primo fra tutti quello di pomparsi i muscoli), non può non ricordarci Muten, il bizzarro eremita della tartaruga di Dragon Ball.
E che dire, poi, del buffo e sfortunatissimo Zonge, cacciatore fanfarone che rappresenta l'anello di congiunzione fra Mr. Satan di Dragon Ball e Orco Barbuto di Sakigake! Otoko Juku?
Tanti sono i combattenti che si incontrano fra le pagine del manga. Alcuni di questi hanno poteri stravaganti, allevano moltitudini di insetti nel loro corpo o vi custodiscono un numero esorbitante di veleni, possono comandare ogni osso del proprio scheletro o sono robot che sparano raggi laser dalla bocca.
La maggior parte di loro, però, a partire dallo stesso Toriko, fanno affidamento unicamente sul loro massiccio corpo e combattono con possenti pugni, taglienti calci o rozzi "lariat". Anche in questo si nota l'anima "old-style" di questo manga, che affianca combattimenti strategici e ricchi di variabili e colpi di scena ad altri decisamente più spartani ma non meno esaltanti e testosteronici, degni degli stravaganti incontri di wrestling di Kinnikuman o Tar-chan, dei furiosi combattimenti di arti marziali di Kenshiro o delle potentissime aure combattive di Goku e soci.
Come da copione per gli shounen manga di combattimento, inoltre, anche da Toriko emergono, fra uno scontro e l'altro, valori come il rispetto del prossimo, l'esaltazione della virilità, dell'amicizia e della lealtà, l'amore per la natura, l'onore, il coraggio, l'amore per le piccole cose belle della vita come un buon pasto, che immancabilmente diventa molto più gustoso se consumato come premio o ristoro dopo una gran fatica, dopo averlo cucinato personalmente o banchettando insieme ai propri amici fra mille risate.
Non di sole battaglie, però, vive Toriko, che lascia anzi ampio spazio all'avventura.
Il lettore attraverserà foreste, campi di vegetali di dimensioni gigantesche, città commerciali, lande ghiacciate, arene da combattimento e mille altri scenari fantastici degni delle migliori ambientazioni viste in manga come Dragon Ball o One Piece, popolate da una fauna e una flora incredibili, spesso e volentieri opera dei lettori che le hanno inviate in redazione, esattamente come accadeva con i wrestler di Kinnikuman o le invenzioni dello strampalato Dottor Slump.
Fra un combattimento e l'altro, l'autore non risparmia un ottimo approfondimento delle tantissime ambientazioni attraversate dal suo robusto eroe, né dei personaggi che le popolano, fra baristi, mafiosi, combattenti, cacciatori, cuochi, pescatori, marinai, miliardari, locandieri e anziani maestri.
La trama di Toriko è lenta e inframezzata da mille avventure, il più delle volte indipendenti l'una dall'altra, in cui cambiano ogni volta l'ambientazione, gli scopi e i compagni di Toriko, presentando luoghi e personaggi sempre nuovi che offrono una certa varietà e un non meno forte "sense of wonder". Ci vuole qualche volumetto di rodaggio perché Toriko ingrani, con l'apparizione dei veri e propri nemici e l'introduzione di qualche mistero a sorreggere la trama, ma le avventure e gli adrenalinici scontri del massiccio eroe dai capelli azzurri lasciano raramente spazio alla noia, salvo eccedere saltuariamente in spiegazioni un po' troppo verbose sul come funzionino i poteri di questo o quell'animale o personaggio, su quali siano gli effetti e la ricetta di questo o quel cibo.
A parte questa sua saltuaria verbosità e la lentezza con cui si sviluppa la sua trama principale, si può imputare a Toriko un ultimo, tutto sommato trascurabile, difetto. Fra citazioni più o meno velate a questo o a quello shounen manga precedente, fra combattimenti adrenalinici, muscoli possenti e avventure in scenari meravigliosi e ricchi di fantasia, tutto sommato Toriko non offre nulla di particolarmente nuovo, poiché ognuno dei suoi ingredienti è già stato sfruttato in passato e il manga di Mitsutoshi Shimabukuro non fa altro che mescolarli fra loro. Anche se, bisogna ammetterlo, lo fa con gran maestria e il risultato è un'opera avvincente e di assai piacevole lettura.
Anche dal punto di vista del disegno, il maestro Shimabukuro presenta uno stile che rievoca a più riprese quelli di altri autori suoi colleghi. Toriko si differenzia dalla maggior parte dei manga attualmente pubblicati su Shounen Jump perché, invece che un eroe bambino o adolescente, magrolino, dal fisico asciutto e di bell'aspetto, come va di moda adesso, torna a presentare dei personaggi dall'espressione arcigna, dal fisico esageratamente massiccio e muscoloso, con barba e/o baffi sul viso, peli sul petto e sulle braccia e una certa età alle spalle.
E' uno stile, tuttavia, abbastanza nitido e pulito, che permette di visualizzare le scene di combattimento in maniera molto chiara e si sbizzarrisce nella creazione di scenari mirabolanti e di una gran moltitudine di personaggi diversi e stravaganti.
E' ancora presto per prevedere la direzione che, nel corso del tempo, prenderà Toriko.
Il manga gode di un discreto successo in patria, supportato anche da una longeva serie televisiva (la cui colonna sonora, giusto per rimarcare quanto Toriko si ispiri alle serie del passato, è opera dell'energico Akira Kushida, negli anni '80 popolarissimo interprete delle sigle del già citato Kinnikuman), da diversi speciali tv in cui la serie si incrocia con One Piece e Dragon Ball, un film cinematografico, videogiochi, un gioco di carte e tutto il merchandising del caso.
In Italia, la casa editrice Star Comics lo pubblica a cadenza bimestrale (tredici i volumetti sinora usciti) in un'edizione abbastanza classica, di cui sono da lodare i fantasiosi e azzeccatissimi adattamenti in italiano dei nomi di cibi, piante ed animali.
Da Toriko non bisogna aspettarsi un capolavoro o qualcosa di profondo o impegnato.
E' un allegro manga d'avventura e scazzottate per ragazzi, da leggere con spensieratezza per viaggiare con la fantasia fra un compito di scuola e un altro, esattamente come si faceva un tempo con Dragon Ball e molti altri fumetti che hanno reso popolare la rivista Shounen Jump.
Come altri fumetti dello stesso genere, nel corso del tempo, Toriko potrebbe migliorare e diventare più profondo, oppure peggiorare e stiracchiarsi, ma al momento attuale è un manga adrenalinico, fantasioso, divertente e assai godibile, da consigliare ai ragazzi in cerca di svago e di eroi e agli amanti dei combattimenti.
E' un allegro manga d'avventura e scazzottate per ragazzi, da leggere con spensieratezza per viaggiare con la fantasia fra un compito di scuola e un altro, esattamente come si faceva un tempo con Dragon Ball e molti altri fumetti che hanno reso popolare la rivista Shounen Jump.
Come altri fumetti dello stesso genere, nel corso del tempo, Toriko potrebbe migliorare e diventare più profondo, oppure peggiorare e stiracchiarsi, ma al momento attuale è un manga adrenalinico, fantasioso, divertente e assai godibile, da consigliare ai ragazzi in cerca di svago e di eroi e agli amanti dei combattimenti.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Toriko 1 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 2 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 3 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 4 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 5 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 6 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 7 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 8 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 9 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 10 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 11 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 12 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 13 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 14 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 15 | € 4.20 | Star Comics |
Toriko 16 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 17 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 18 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 19 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 20 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 21 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 22 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 23 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 24 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 25 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 26 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 27 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 28 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 29 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 30 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 31 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 32 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 33 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 34 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 35 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 36 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 37 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 38 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 39 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 40 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 41 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 42 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko 43 | € 4.30 | Star Comics |
Toriko Gourmet Hunting Book | € 5.90 | Star Comics |
Comunque, l'idea alla base della serie è presa pari pari da "Hunter x Hunter" di Togashi, dove ci sono i "gourmet hunter" che fanno esattamente lo stesso lavoro di Toriko.
PS: bravo e complimenti a Kotaro.
Quello che dice Kotaro è vero, il suo prendere spunti da una parte e dall'altra non porta a chissà quale innovazione, ma quello che ne è esce è un mix perfettamente riuscito. Troviamo buoni combattimenti, misteri che ti prendono, un nemico interessante, personaggi ben caratterizzati nelle loro peculiarità (almeno per il livello medio degli shonen), una buona dose d'ironia capace sempre di strappare qualche sorriso.
E' un manga avvincente, che si fa leggere con spensieratezza e ti fa passare una buona mezz'ora. Insomma, fa tutto quello che dovrebbe fare uno shonen; quindi se vi piacciono questi ultimi non vedo come non vi possa piacere Toriko.
Io ho letto il primo volume che era in offerta e mi è piaciuto da subito. Ho sempre tenuto d'occhio quest'opera con l'intenzione di prenderla appena possibile. Essendo comunque un'opera lunga, forse aspetterò prima di togliermi almeno due serie tra Naruto, Bleach e Fairy Tail. Ma chissà, magari decido di prenderlo anche prima
I ragazzini, nel frattempo, potranno leggere i meri duecentoquattordicimila shounen prodotti tra gli anni '80 ed il 2000. Insomma, non è che manchino di materiale.
Naturalmente è un'opera ancora in corso, quindi il bilancio non è ancora definitivo, ma per il momento è piacevolissimo lasciarsi trasportare in questo mondo fantastico dove può succedere di tutto e dove si vivono avventure e battaglie, ci si esalta e ci si diverte.
E' un manga da leggere in totale disimpegno, che non si pone obbiettivi complicati se non quello di divertire e intrattenere i ragazzi che lo leggono, e tutto sommato, in quest'epoca in cui leggere manga è diventato quasi un lavoro, una costante ricerca del capolavoro a tutti i costi, più che un hobby, ritrovare un po' di quella freschezza che c'era un tempo non è poi così male.
Gli appassionati degli shounen di Jump non possono lasciarselo sfuggire, in quanto sintesi di trent'anni storie presenti su quella rivista. Se vi piacciono l'umorismo e la fantasia di Dragon Ball e One Piece o la tamarraggine di Ken e Otoko Juku, i muscoli pompati e le auree che fan tremare la terra dei Super Saiyan e le trovate bislacche del Dottor Slump e, perché no, anche quell'azzeccato miscuglio di umorismo e azione, di muscoli e risate che hanno offerto in passato manga come Kinnikuman e Jungle no ohja Tar-chan, beh, Toriko è senza dubbio il manga che fa per voi, in quanto presenta tranquillamente tutti questi elementi mescolati in un'unica storia.
E poi, diciamocelo, fa piacere ritrovare dopo tanto tempo un po' di muscoli, mosse di wrestling e pugni sul grugno di potenza incommensurabile, fra tanti shounen con protagonisti ragazzini che si trasformano, usano spade o tecniche astruse e poco intuitive
Non fatevi spaventare dal fatto che sia un manga dalla trama piuttosto labile, allo stato attuale, e che quindi potrebbe durare ancora per molto (e glielo auguro).
Per una volta, non stiamo a guardare ai meccanismi editoriali e pensiamo soltanto a goderci una bella storia, una volta tanto che ce la propongono pure ad un prezzo popolare da "esco da scuola e lo compro all'edicola".
Se poi peggiorerà col proseguire dei volumi, glielo faremo casomai pesare dopo, e non in anticipo per partito preso
La serie l'ho trovata abbastanza godibile e coinvolgente, tuttavia lo spettro dello shonen infinito con probabili cali ha avuto la meglio e alla fine l'ho mollato (non nego con dispiacere). Sicuramente seguirò l'anime per avere un quadro più completo della serie in sè. Chissà, in futuro, con maggiori certezze potrei anche recuperarlo e seguirlo sotto forma di manga.
Poi ho cominciato a seguirlo quando arrivò in Italia: primo volume carino, poi pian piano andava migliorando ed ora mi ritrovo ad essermene appassionato come non mi capitava da un bel po' con uno shounen, ed un'infatuazione simile l'ho vissuta in precedenza solo con Hunetr x Hunter che è lo shounen che più è nelle mie corde (ma non è l'unico ovviamente). GianniGreed su ha in effetti fatto un paragone azzeccato citando i "gourmet hunter" di HxH.
Insomma, mi ha coinvolto nonostante io sia al momento in piena fase di rigetto da manga e raramente riesco a beccare qualcosa che mi stuzzichi davvero.
Toriko, detto francamente, non ha introdotto chissà quale rivoluzione o elemento originale, anzi, è un "rubacchiare"/citare continuo ad altri noti shounen. Ma il risultato, molto semplicemente, funziona benissimo imho (almeno fin qui) e la lettura fila via che è un piacere, e concordo con quanto scritto da Koraro nella recensione.
Forse sarà anche uno shounen studiato a tavolino, non lo escludo, ma se vi attizzano i bei manga d'avventura, pieni di viaggi, scoperte, creature strane e curiose e ovviamente combattimenti, questo è un manga che merita la vostra attenzione.
Un ragionamento che però facevo tra me e me riguarda come mai la Shueisha pare aver "scelto" Toriko come erede di One Piece. Una scelta che per ora non paga molto in quanto a vendite (Toriko fa 1/10 su One Piece, 1/5 su Naruto, 1/2,5 su Kuroko no Basket).
Il manga per me è si buono, godibile e apprezzabile ma ha anche molti elementi che lo pongono in svantaggio: Il design palestrato non va più di moda (e mi pare lo rimarchi anche Kotaro); l'aria virile imperante allontana l'attuale pubblico femminile specie se giovane; l'assenza (per ora) di personaggio femminili con un certo appeal allontana parte di quello maschile; Toriko si presenta già smargiasso e comunque "affermato" come personaggio e ciò non permette a molti lettori di identificarcisi come farebbero con un Rufy o un Naruto; non ultimo qualche momento orientativamente "gaio" più degno di uno Yaoi che di uno shonen.
Insomma Toriko ha molte potenzialità, rilevate anche dalla recensione, ma a mio avviso per come è concepito come titolo e per come viene portato avanti, le scelte editoriali non pagheranno mai molto in termini di popolarità complessiva.
L'ho trovato emozionante e sontuoso nei suoi disegni volutamente retrò e iperbolici, nelle avventure ricche di colori e ambientazioni che stuzzicano la fantasia, nell'appetito che sa dare a ogni pasto dei personaggi.
In tutto e per tutto è l'erede delle vecchie glorie del genere, passando, come ha già detto Kotaro, da One Piece, Dragon Ball, Otoko Juku, Kinnikuman, JoJo, Ken il guerriero; questo dovrebbe esaltare ancora di più questo manga. Io personalmente credo che sia il miglior battle shonen degli ultimissimi anni, anche solo per il retaggio che porta con sé e interpreta con stile e freschezza.
Ottima recensione
Uno shonen frizzante, con un disegno un pò old school e distante dai canoni shonen odierni. Non so...lo vedo fuori tempo massimo come storia, anche se il primo numero si lasciò leggere tranquillamente.
Sul web gira la voce che lui chattava con una ragazzina, fu scoperto e la sua serie sul jump venne interotte e fu arrestato, poi si scoprì l'identità di questa ragazzina che si è rivelata di essere adulta e quindi fu scarcerato. Molto probabilmente il Jump per scusarsi ha pubblicizzato di qua e di la la sua nuova serie (Toriko), e anche da dire che in quei anni che è stato in galera gli sono venute un sacco di idee belle.
-L'antieroe
-Il protagonista debole che si rafforza
Comunque di Toriko lessi i primi 10 volumi. I personaggi principali sono buoni, l'ambientazione anche ma i nemici sono tutti i soliti bambolotti "Psicopatici" Questa cosa a lungo andare stufa, se i nemici non sono all'altezza la serie ci rimette.
E' vero che in Giappone cercano di spingere Toriko in molti modi, ma questo non ne pregiudica in alcun modo (almeno per ora) le qualità e anzi è un manga che va molto per la sua strada in maniera libera, senza concentrarsi su personaggi antipatici o insipidi che piacciono ai lettori o sbilanciarsi solo sui combattimenti a scapito dell'avventura o delle gags.
Se Shueisha l'ha scelto come suo futuro shounen di punta (se riuscirà a diventarlo o meno a noi poco interessa) credo che sia proprio per la sua allegria e spensieratezza di fondo, che ne fanno una storia che può piacere a un pubblico abbastanza vasto di bambini e di lettori più grandicelli, i quali saranno divertiti dalle gags, dagli scenari di fantasia e dai personaggi simpatici e particolari e allo stesso tempo esaltati dai combattimenti e dall'azione.
E' il tipico shounen lungo ed eterogeneo che, supportato da una longeva e curata serie tv (che abbia tanti personaggi simpatici e carismatici, tanti doppiatori dalle voci particolari, tante avventure), può riuscire a diventare un successo a lungo termine e a scolpirsi nell'immaginario collettivo della sua generazione, grazie a personaggi e atmosfere di grande simpatia, come fu per Kinnikuman negli anni '80, per Dragon Ball fra gli anni '80 e '90 e per One Piece negli anni 2000.
Se Toriko raggiungerà o meno il grande successo che Shueisha si auspica lo vedremo in futuro (lo stesso One Piece esplose col tempo, non subito), per ora è un manga divertente e spensierato, e così va preso, senza spaventarsi perché "potrebbe" diventare infinito o annoiare a lungo andare. Ora come ora diverte e intrattiene, quindi tanto vale cogliere l'attimo.
Magari non sarà un capolavoro, ma non è mica detto che tutti i manga (e soprattutto tutti i manga per ragazzi) debbano esserlo. Fintanto che diverte e intrattiene, ha pienamente raggiunto il suo scopo.
@ Swordman
La mancanza di personaggi femminili preponderanti è giustificata dal suo rifarsi esteticamente anche a quell'Otoko Juku che te la preclude già dal titolo ("La scuola degli uomini"). In Toriko sinora s'è vista la sorella di Sunny, e non è detto che prima o poi non ritorni, inoltre la vecchia cuoca si è dimostrata più forte ed esperta di tanti suoi colleghi maschi, anche se magari non è esteticamente giovane e piacente
Se anche non ci fossero altri personaggi femminili, visto che è una storia di muscoli e botte, andrebbe bene anche così. In fondo nella maggior parte degli shounen i personaggi femminili sono pochi o hanno un ruolo molto marginale, Toriko non è che l'ennesimo di una lista già folta, e se uno vuol leggersi uno shounen di lotta per cercare personaggi femminili affascinanti è bene che si rivolga da tutt'altra parte
Riguardo alle scene "yaoi", non ho ben capito a cosa tu ti riferisca, se non al fatto di Toriko e Komatsu che vogliono diventare "una coppia" che è saltato fuori negli ultimi numeri, ma è chiaro che non si parla di quel tipo di coppia e che si tratta quasi esclusivamente di una poco felice traduzione italiana
@ -Akito
"Complimenti per la lunghezza della recensione"
Questo è ancora niente
Quando Toriko finirà ne tirerò le somme, e sarà di sicuro una recensione mooooolto più lunga
@ Kakaroth93
Sicuramente ci sono altre tipologie di eroi, fra cui quelle da te citate, ma nella mia analisi mi sono limitato a quelle che "mi servivano" per la recensione
Tra i battle shonen attuali è sicuramente uno dei migliori, lo trovo molto piacevole da leggere. Ovviamente non è che uno debba aspettarsi chissà quali contenuti profondi, ma come lettura d'intrattenimento è molto buono.
Io lo abbandonai dopo il 4° volume per la noia, poi ripresi - su consiglio di altri - e devo ammettere che a un certo punto migliora notevolmente.
Se cercate letture leggere alla OP/Naruto/Bleach (per citare i più famosi) lo straconsiglio.
Insomma, per quanto mi riguarda Toriko è decisamente una buona serie, e da persona che ormai da diversi anni lo segue a pari con le uscite giapponesi posso dire che lo ritengo un'opera pressoché in continua crescita, il che non fa mai male! Eccezion fatta per una certa breve saga di poco più di un volumetto, che è stata proprio bruttina, ma se si parla di un singolo volume su quasi trenta si può pure chiudere un occhio.
Per tornare in tema e tirare le somme: buona recensione, bravo Kotaro!
Io ormai ho quasi abbandonato il genere Shonen..
Sul discorso vendite beh insomma... Con Shonen Jump se una serie non ha il riscontro aspettato viene fatta concludere in fretta o in certi casi cambiata di rivista, quindi non è che non ci deve interessare... Non è proprio il caso di Toriko poiché le vendite sono alte ma non così tanto da farne la serie di punta (tanto varrebbe alla Shueisha di puntare su Kuroko)
One Piece in realtà esplose dalla Saga di Water Seven per cui, più che altro, a Toriko servirebbe una saga molto importante che "consacri" il manga a un pubblico molto più ampio di ora. Comunque per me non ripeterà One Piece poiché per quanto detto, parte in buon svantaggio.
Sul discorso "Yaoi" mi riferivo più che altro a qualche momento singolo come lo scambio fra Toriko e Match durante la battaglia allo Ice Hell... anche se pure Komatsu e Star Jun (vedi alcune cover) non me la dicono giusta..
può riuscire a diventare un successo a lungo termine e a scolpirsi nell'immaginario collettivo della sua generazione
Si, vabbè. Bumm
Chi offre di più
Si tratta di ipotesi. Metti caso (non succederà, ma sai mai) che Toriko dovesse continuare oltre la fine di One Piece, in un mondo della decade 2010 o 2020 a cui manca "LO" shounen di Jump che leggono tutti i ragazzini e che ha l'anime che guardano tutti i ragazzini, Toriko lo vedo come un buon candidato per questo posto, in quanto ha le stesse caratteristiche che avevano Kinnikuman, Dragon Ball e che ha One Piece (gli stessi shounen-fiume che hanno mietuto tantissimi successi sia su carta che in tv e che son diventati gli shounen-simbolo delle loro generazioni). Poi son solo supposizioni e concordo che a Toriko farebbe comodo una saga più lunga e profonda come furono una Alabasta o una Water 7 per One Piece, ma non è detto che in futuro non possa arrivare. In ogni caso, come detto, se si mantiene com'è ora per me va benissimo, dato che mi piace il giusto già così com'è.
Per quanto riguarda le vendite, certo che se vende poco viene cancellato, ma attualmente non credo proprio sia il caso di Toriko, che è sempre presente nelle top 20 e ha numerosi progetti animati e di merchandising dedicati. Insomma, per ora vende il giusto per garantirsi la sopravvivenza, se poi questo giusto è tanto o tantissimo non ci interessa più di tanto.
Il confronto con Kuroko è un po' inappropriato, essendo di due generi diversi ed essendo Kuroko più "di nicchia" in quanto sportivo. Certo, Kuroko ha l'appoggio incondizionato del pubblico femminile, ma di contro non credo interessi più di tanto ai bambini, che alla fine sono il grosso del pubblico di Jump.
È comunque interessante il confronto con le serie equivalenti degli anni 80 o 90. Probabilmente se Toriko fosse uscito in quel periodo avrebbe forse avuto un successo decisamente maggiore. Oramai i tempi e il pubblico sono piuttosto cambiati, magari è giunto sulla scena con un po' di ritardo.
Non saprei. Credo che, se fosse uscito qualche anno fa, sarebbe stato uno dei tanti, poco distinguibile da tanti altri manga d'azione con protagonisti massicci. E' però un manga che risente molto dei manga d'avventura e umorismo come Dragon Ball e One Piece e dell'exploit della moda della cucina, tutte cose che non c'erano quando veniva pubblicato Ken il guerriero e c'era la moda dei protagonisti massicci (in Giappone, l'exploit della cucina cominciò a scoppiare dopo la pubblicazione di "Kitchen" di Banana Yoshimoto, uscito alla fine degli anni '80, per proliferare nei '90).
La particolarità di Toriko sta invece nel fatto che è uscito oggi, distinguendosi dalla massa e facendo sue numerose caratteristiche maturate dai manga e dalla cultura popolare giapponese nel corso degli anni
Così insopportabili e irritanti da farti venire la nausea.
Detto questo, trovo Toriko un bel manga (magari guarderò l'anime, un giorno), diverso dai soliti Naruto e Dragon Ball. Anche se, in realtà, il protagonista è il solito mangione ingenuo, trovo che la combinazione Toriko- Coco sia ottima (non solo per la personalità, ma anche per le abilità), senza contare che ogni avventura è un salto nel vuoto e non sai come finisce: mica come la guerra dei ninja su Naruto (lol).
Sarebbe bello se anche nella realtà ci fossero bestie succulente come quelle nel manga haha
Personalmente ne ho la pancia piena di manga del genere, in passato ne sono usciti a centinaia molto simili, quindi il prodotto non mi attrae per nulla, ma criticarlo sarebbe stupido.
E' come criticare i panini di McDonald's pur sapendo che andando là quello troverai.
P.S. Complimenti a Kotaro per la recensione, veramente ottima!
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